Apple TV+ gratis per una settimana: cosa guardare a giugno

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 10:04

Esce oggi Stick su Apple TV+: puoi iniziare lo streaming gratis sfruttando la settimana di prova concessa dalla piattaforma. Così, avrai modo di vedere la serie con protagonista Owen Wilson (Zoolander, Starsky & Hutch, Grand Budapest Hotel) nei panni di un ex golfista professionista.

Apple TV+: inizia lo streaming gratis

Stick e le altre uscite di giugno su Apple TV+

Ha ottenuto una valutazione pari a 69% nelle recensioni fin qui pubblicate sull’aggregatore Rotten Tomatoes. I primi tre episodi della prima stagione sono già disponibili nel catalogo della piattaforma. Alla fine, saranno in totale dieci, i prossimi arriveranno uno ogni settimana. Ecco la sinossi.

Un tempo promessa del golf, Pryce Cahill (Owen Wilson) ha visto la sua carriera sfumare dopo un momento di crisi. Alle prese con una vita che gli sfugge di mano, decide di puntare tutto su Santi, un adolescente prodigio, per aiutarlo a diventare un campione, e forse, riscattare sé stesso.

Tra le altre nuove uscite di giugno su Apple TV+ vale la pena citare il thriller Echo Valley (venerdì 13) diretto da Michael Pearce, la seconda stagione di The Boccaneers (mercoledì 18) e il crime drama Smoke (venerdì 27). Di recente, nel mese di maggio, sono arrivati anche il documentario Bono: Stories of Surrender dedicato al leader degli U2, il film Fountain of Youth da molti definito come il nuovo Indiana Jones e la serie Murderbot che ha convinto sia il pubblico che la critica. Quest’ultima affronta il tema legato all’impatto dell’intelligenza artificiale in un futuro dal sapore distopico.

Apple TV+: inizia lo streaming gratis

Al termine della settimana gratis potrai decidere liberamente se rinnovare la sottoscrizione al prezzo mensile di 9,99 euro oppure cancellarlo, senza alcun vincolo. La visione è consentita da qualsiasi dispositivo (smartphone, tablet, computer, televisore ecc.) e non sono previste interruzioni pubblicitarie.

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Apple potrebbe rimuovere AirDrop dagli iPhone nell'UE

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 10:04

A quanto pare, Apple starebbe valutando la possibilità di rimuovere AirDrop dagli iPhone venduti nei paesi dell’Unione Europea. La scelta, decisamente drastica, andrebbe a inserirsi nel contesto dell’appello presentato dalla “mela morsicata” contro alcune sezioni del Digital Markets Act (DMA), più precisamente contro l’obbligo di rendere interoperabili alcune funzionalità dei suoi dispositivi.

Apple: AirDrop potrebbe essere rimosso dagli iPhone venduti in Europa

Andando maggiormente in dettaglio, la Commissione Europea richiede di aprire funzioni come AirDrop anche a dispositivi di terze parti e il fatto che il colosso di Cupertino limiti queste tecnologie ai propri prodotti rappresenta un comportamento anti-concorrenziale. Apple, dal canto suo, sostiene che tali richieste mettono a rischio la coerenza e la sicurezza dell’esperienza d’uso.

Da tenere presente che in precedenza Apple ha già escluso funzioni come iPhone Mirroring dagli iPhone europei per evitare di doverle aprire ad Android o ad altri servizi esterni. In tale contesto, il passo successivo potrebbe davvero rappresentare la rimozione di AirDrop dai modelli di smartphone che vengono venduti in Europa.

A detta del noto analista John Gruber, se AirDrop fosse stato lanciato oggi, il gruppo capitanato da Tim Cook probabilmente non lo avrebbe reso disponibile in Europa e se il mandato dell’UE venisse confermato senza modifiche, Apple potrebbe davvero decidere di eliminarlo.

La stessa sorte potrebbe toccare, sebbene in maniera forse meno drastica, anche ai pairing automatici di Apple Watch e AirPods, altre funzioni che rafforzano l’ecosistema dell’azienda di Cupertino, ma che ora la Commissione Europea pretende che vengano aperte anche alla concorrenza.

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iPhone 17 e 17 Air non supporteranno il ProMotion

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 09:48

Questo settembre Apple toglierà i veli alla sua nuova gamma di smartphone, gli iPhone 17, e nel mentre continuano a circolare indiscrezioni riguardo quelle che saranno le caratteristiche dei dispositivi. A tal riguardo, si è vociferato più volte che questa volta la tecnologia ProMotion sarà disponibile anche per i modelli non Pro, ma secondo le indiscrezioni delle ultime ore le cose, in realtà, non andranno in questo modo.

iPhone 17 e 17 Air senza ProMotion

Andando maggiormente in dettaglio, in base a quanto riferito sul social network Weibo dall’account Fixed Focus Digital, abbastanza noto nel settore per aver spesso fornito anticipazioni che si sono poi rivelate esatte, Apple adotterà per i modelli base del 2025, dunque per iPhone 17 e 17 Air, un pannello da 120Hz privo di refresh rate adattivo.

Detta in altri termini, non verrà supportato il ProMotion. La tecnologia utilizzata sarebbe invece la classica LTPS, già presente negli attuali iPhone 16 e 16 Plus, ma con refresh rate fisso raddoppiato rispetto ai 60Hz attuali.

Chiaramente, l’adozione di un pannello a 120Hz, seppur fisso, garantisce comunque un’esperienza visiva nettamente più fluida durante lo scroll, le animazioni e l’interazione con l’interfaccia.

L’assenza di refresh rate dinamico, però, implica un maggior consumo di batteria, in quanto il display viene aggiornato in maniera costante anche quando vengono proposti contenuti statici. Vi è poi da mettere in conto che in assenza del ProMotion iPhone 17 e 17 Air non saranno in grado di supportare l’always-on display, che consente di visualizzare orologio, widget e notifiche sulla schermata di blocco anche quando il telefono è in stand-by.

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Samsung annuncerà un Galaxy Z Fold 7 Ultra?

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 09:44

I nuovi smartphone pieghevoli dovrebbero essere annunciati all’inizio di luglio. Samsung ha svelato che ci sarà anche una variante Ultra. Nel breve video pubblicato all’interno del comunicato stampa si può vedere il fattore di forma, quindi potrebbe essere un Galaxy Z Fold 7 Ultra. Gli altri modelli saranno Galaxy Z Fold 7 e Galaxy Z Flip 7.

Versione occidentale del Galaxy Z Fold SE?

Secondo il noto leaker Roland Quandt, l’evento Unpacked dedicato ai nuovi smartphone pieghevoli è previsto il 9 luglio. Samsung annuncerà ovviamente i Galaxy Z Fold 7 e Galaxy Z Flip 7 con processore Snapdragon 8 Elite. In base alle indiscrezioni che circolano da molti mesi, entrambi dovrebbero avere schermi di maggiori dimensioni rispetto agli attuali Galaxy Z Fold 6 e Galaxy Z Flip 6.

Samsung scrive nel comunicato stampa che gli utenti vogliono schermi più grandi e migliori fotocamere, ovvero “un’esperienza Ultra che va oltre un semplice elenco di funzionalità aggiornate in un formato più piccolo e portatile“. Nel video si può vedere chiaramente l’apertura a “libretto”, quindi il nome dello smartphone potrebbe essere Galaxy Z Fold 7 Ultra.

https://img.global.news.samsung.com/global/wp-content/uploads/2025/06/Samsung-Mobile-Galaxy-Foldable-Ultra-Experience_video.mp4

L’attuale Galaxy Z Fold 6 ha uno schermo interno da 7,6 pollici, schermo esterno da 6,3 pollici e fotocamera posteriore principale da 50 megapixel. A fine ottobre 2024, Samsung ha annunciato il Galaxy Z Fold Special Edition (venduto solo in Corea del Sud) con schermo interno da 8 pollici, schermo esterno da 6,5 pollici e fotocamera posteriore principale da 200 megapixel.

Il Galaxy Z Fold 7 Ultra (nome ipotetico) potrebbe essere la versione occidentale del Galaxy Z Fold Special Edition. Non resta che attendere l’annuncio ufficiale o l’eventuale divulgazione di informazioni da parte dei noti leaker.

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Epic Games: MetaHuman iperrealistico con Unreal Engine 5.6

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 09:26

La tecnologia MetaHuman di Epic Games non è certo cosa nuova, ma quanto appena mostrato dal palco dell’evento State of Unreal andato in scena a Orlando anticipa ciò che permetterà di fare nella prossima generazione di videogiochi e non solo. Lo strumento, pensato per permettere agli sviluppatori di creare personaggi in-game iperrealistici, fa ora parte di Unreal Engine 5.6.

MetaHuman: le novità annunciate da Epic

Quella relativa all’integrazione non è l’unica novità svelata. Tra le altre, il tool amplia il proprio raggio d’azione estendendo l’editing dal solo viso a tutto il corpo. Inoltre, le creazioni potranno essere proposte e vendute attraverso il marketplace Fab, così che altri possano acquistarle sotto forma di asset e utilizzarle nei loro progetti.

Un’altra caratteristica inedita che rende MetaHuman particolarmente interessante è quella che permette di doppiare in tempo reale un qualsiasi personaggio. Come mostrato dall’immagine qui sotto, è sufficiente riprendere il proprio viso con una normale webcam o attraverso la fotocamera dello smartphone, per far sì che i movimenti e le espressioni facciali siano replicate con precisione dalla controparte virtuale. Non fatichiamo a immaginare che un sistema di questo tipo possa essere impiegato, ad esempio, per gli avatar.

Al tempo stesso, utilizzando esclusivamente l’analisi di una traccia audio, il tool è in grado di generare animazioni in tempo reale, interpretando tra le altre cose gli stati d’animo e aggiungendo quelli che presume possano essere i movimenti della testa.

Infine, Epic Games ha annunciato nuove opzioni per l’ottenimento della licenza necessaria all’utilizzo della tecnologia, così che possa essere integrata anche nei processi produttivi di chi si affida ad altri motori e software: da Unity a Godot, fino ad arrivare a programmi come Maya, Houdini e Blender.

Guardando avanti, secondo recenti indiscrezioni per assistere all’arrivo del motore Unreal Engine 6 ci sarà bisogno di aspettare altri due o tre anni.

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Google Drive: Gemini riassume tutte le modifiche ai documenti

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 09:25

Quante volte sarà capitato di aprire Google Drive e di sentirsi perso tra decine di documenti modificati da colleghi mentre si era via? Google ha finalmente risolto questo problema con una funzione utilissima: “Catch me up” di Gemini.

Google Drive, Gemini aggiorna sulle modifiche con i riassunti automatici

Il nome dice già tutto. Catch me up, infatti, usa Gemini per esaminare tutti i file nel proprio Drive, identificare quelli che sono cambiati dall’ultima volta che sono stati aperti e fa un riassunto di tutte le novità. Non parliamo solo di modifiche al testo. Gemini tiene conto di tutto: nuove modifiche nei Documenti di Google, commenti aggiunti in Fogli o Presentazioni, e qualsiasi altro cambiamento che potrebbe essere sfuggito. Il tutto presentato in una lista di punti facile da scorrere.

Come usare Catch me up su Drive

Si può attivare “Catch me up” in due modi diversi. Il primo è dal pannello laterale di Gemini su Google Drive, dove si trova un nuovo pulsante tra i suggerimenti di “Ask Gemini“. Basta cliccarci su, e Gemini dà una panoramica generale di tutti i file modificati. Il secondo modo è ancora più comodo: se si vede un cerchio di Gemini accanto al nome di un file nella vista lista, significa che quel documento è cambiato dall’ultima volta che è stato aperto. Un tap e si ottiene un riassunto specifico di quel singolo file.

La funzione attualmente è in fase di roll out graduale, ma non è per tutti. Ne hanno diritto solo gli utenti con i piani Google Workspace Business Standard o Plus; Enterprise Standard o Plus; Gemini Education o Gemini Education Premium, e Google One AI Premium (ora chiamato Pro e Ultra). Chi ha un account Gmail standard, per ora dovrà aspettare.

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TikTok blocca le ricerche per l'hashtag #SkinnyTok

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 08:53

La prima a denunciare il trend è stata Clara Chappaz, ministra francese per gli affari digitali, già nel mese di aprile: l’hashtag #SkinnyTok su TikTok stava prendendo piede contribuendo alla diffusione di contenuti potenzialmente molto dannosi per la salute. Come si può facilmente immaginare, si tratta di video relativi a comportamenti alimentari non sani e a diete pericolose. La piattaforma è intervenuta.

#SkinnyTok su TikTok: l’hashtag è stato fermato

Ora, le ricerche effettuate sul social network non mostrano alcun risultato. Invece di un lungo elenco con i post condivisi c’è un messaggio intitolato Non sei da solo che invita a chiedere aiuto per affrontare la problematica.

Se tu o qualcuno che conosci avete domande sull’immagine corporea, sul cibo o sull’esercizio fisico, è importante sapere che l’aiuto è là fuori e non sei solo. Se ti senti a tuo agio, puoi confidarti con qualcuno di cui ti fidi o controllare le risorse qui sotto. Ricordati di prenderti cura di te e degli altri.

Ci sono anche un numero verde da chiamare (800180969, quello di SOS Disturbi Alimentari) e un pulsante per l’accesso a risorse aggiuntive sul tema.

Bloccare un hashtag non risolve il problema

Se da un lato il blocco di un hashtag testimonia l’impegno della piattaforma e la volontà di ascoltare le richieste (almeno quelle giunte dalle fonti istituzionali), dall’altro di certo non è sufficiente a risolvere il problema. Gli utenti sanno come aggirare l’ostacolo e raggiungere comunque i post in questione: non sono stati eliminati, ma semplicemente nascosti quando si cerca #SkinnyTok.

Non è certo la prima volta che un trend di TikTok finisce sotto la lente di ingrandimento. Ad esempio, è successo un paio di anni fa con la cicatrice francese, pratica dannosa su cui è intervenuta AGCM.

Già nel lontano 2021 il social ha preso coscienza della situazione, apportando modifiche al proprio algoritmo per limitare la comparsa di contenuti pericolosi sui display degli utenti, in particolare quelli più giovani e vulnerabili.

L'offerta Norton 360 per la tranquillità dei vostri dati personali in vacanza all'estero

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 08:34

I dati personali non vanno in vacanza, o meglio la loro importanza non deve essere trascurata durante i preparativi di un viaggio all’estero, quando le insidie relative alla sicurezza informatica diventano un problema ancora più urgente da affrontare. Furti d’identità, attacchi di phishing, fino ai temibili ransomware: cosa succederebbe qualora ci si imbatta in uno di questi problemi lontano da casa?

Ecco perché è così importante partire sicuri, con la consapevolezza che le minacce informatiche sono sempre in agguato, a maggior ragione a migliaia di chilometri dalla propria abitazione. Lo strumento migliore per difendersi è una piattaforma di cybersecurity all-in-one, vale a dire un software in grado di contrastare con efficacia tutti i pericoli odierni che minacciano la sicurezza degli utenti connessi alla rete Internet.

Tra le suite più avanzate in tal senso si annovera Norton 360, il nuovo pacchetto sviluppato da Norton per proteggere tutta la famiglia da truffe, virus, malware e phishing. Advanced, il piano più completo della piattaforma, è in offerta a 3,75 euro al mese per un anno, grazie al 66% di sconto immediato. E qualora il servizio non soddisfi le proprie aspettative, si potrà sempre richiedere il rimborso completo entro 30 giorni dalla data di acquisto.

Vai all’offerta di Norton

Dati personali al sicuro anche all’estero con Norton

Il pacchetto Norton 360 Advanced include una protezione dalle minacce informatiche in tempo reale, sia quelle esistenti che quelle nuove, al fine di salvaguardare le informazioni riservate e finanziarie durante l’accesso alla rete Internet. Al pluripremiato antivirus si affianca Secure VPN, il servizio di rete privata virtuale di Norton che offre la possibilità di navigare in anonimato e con maggiore sicurezza.

Un altro strumento incluso nel piano Advanced è Dark Web Monitoring, vale a dire il monitoraggio del Dark Web, utile per rilevare eventuali leak di dati e dare così modo agli utenti interessati di intervenire in maniera tempestiva per proteggere i propri dati sensibili.

L’offerta in corso sul sito di Norton, grazie alla quale è possibile risparmiare il 66% sul piano Advanced di Norton 360, è valida per un periodo di tempo limitato.

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R1 di DeepSeek è stato addestrato con i dati di Gemini?

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 08:30

DeepSeek è di nuovo sotto accusa. Stavolta i ricercatori sospettano che abbia usato Gemini di Google per addestrare il suo ultimo modello R1. E le prove, anche se non definitive, sono piuttosto interessanti.

R1 di DeepSeek ha usato i dati di Gemini, le prove

Sam Paech, uno sviluppatore di Melbourne, ha pubblicato quella che considera una prova: il modello R1-0528 di DeepSeek tende a usare parole ed espressioni simili a quelle che usa Gemini 2.5 Pro di Google. Non è una pistola fumante, d’accordo. Ma lo sviluppatore, che ha creato SpeechMap (un benchmark per misurare quanto liberamente un chatbot può parlare di argomenti controversi), ha notato qualcosa di ancora più sospetto. Le “tracce” del modello DeepSeek, i passaggi intermedi del suo ragionamento verso una risposta, somigliano sorprendentemente a quelle generate da Gemini.

Non è la prima volta che DeepSeek finisce nei guai per queste cose. A dicembre, il modello V3 continuava a dire di essere ChatGPT… e il mese dopo, OpenAI ha spiegato al Financial Times di aver scoperto che DeepSeek stava usando la “distillazione” per rubare le conoscenze del suo chatbot. Anche Microsoft ha notato che sono stati rubati enormi quantità di dati dagli account sviluppatori di OpenAI. E secondo l’azienda, questi account erano collegati proprio a DeepSeek.

La distillazione non è illegale, ma…

La distillazione di per sé non è una pratica rara nel mondo dell’AI. Il problema è che i termini di servizio di OpenAI vietano esplicitamente ai clienti di usare gli output dei loro modelli per costruire AI concorrenti. Ma bisogna anche considerare che DeepSeek ha poche GPU e tanti soldi, quindi non sarebbe così strano che possa aver addestrato i suoi sistemi su ChatGPT, il migliore modello API disponibile.

È altrettanto vero però, che tanti modelli AI si confondono sull’identità e finiscono per usare parole simili. Il problema è che Internet si sta riempiendo di spazzatura prodotta dall’intelligenza artificiale. Quando le aziende AI vanno a pescare dati per addestrare i loro modelli, finiscono per raccogliere anche un sacco di roba già generata da altre AI. È un circolo vizioso: l’AI si addestra su contenuti creati da altre AI, e così via.

Le contromisure per limitare il furto di dati

Per evitare questi furti di dati, le aziende AI stanno aumentando le misure di sicurezza. Ad aprile, OpenAI ha iniziato a richiedere alle aziende la verifica dell’identità per accedere a certi modelli avanzati. Il processo richiede un documento d’identità governativo di uno dei paesi supportati dall’API di OpenAI, e la Cina non è nella lista.

Google ha fatto una cosa ancora più furba. Invece di mostrare tutti i “pensieri” di Gemini mentre ragiona, ora li riassume. In questo modo, è più difficile addestrare modelli rivali sulle tracce di Gemini. Anche Anthropic a maggio ha deciso di nascondere meglio come funziona Claude per proteggere il suo “vantaggio competitivo“.

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Arriva una nuova variante della truffa del pacco in consegna

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 08:24

In questi giorni gli esperti di cybersecurity hanno segnalato una nuova variante della famosa truffa del pacco in consegna. Partiamo dagli elementi in comune con le precedenti truffe a tema corriere. Prima di tutto la truffa viene veicolata tramite email. Infatti, si tratta di una truffa phishing a tutti gli effetti.

Inoltre, ha come oggetto: “Avete 1 pacco in attesa di consegna“. Questa comunicazione sfrutta tecniche di ingegneria sociale per generare curiosità, attesa e urgenza nel destinatario del messaggio. Infine, all’interno della mail è presente un’immagine che invita l’utente a cliccare su un link fraudolento che rimanda a una pagina phishing.

Gli elementi che differiscono questa nuova variante della truffa del pacco in consegna riguarda la grafica e i loghi. Infatti, non presenta similitudini, e nemmeno le cerca, con corrieri particolarmente diffusi e utilizzati dagli utenti in Italia. Nondimeno, contiene allegati che possono infettare i dispositivi di chi procede con il download.

Come difendersi dalla nuova variante della truffa del pacco

Difendersi dalla nuova variante della famosa truffa del pacco in consegna è molto semplice. Gli esperti consigliano di evitare le interazioni con email di dubbia provenienza. In questo caso non sono contenuti dati importanti che permettono all’utente di identificare la spedizione e a quale ordine si riferisce.

Inoltre, è importantissimo non cliccare mai su immagini, perché contengono link, né su link visibili. Questi infatti rimandano a pagine di phishing create appositamente per il furto di identità e denaro. Spesso, i cybercriminali inseriscono anche una sezione per cancellare l’iscrizione da queste email. Anche in questo caso è fondamentale non cliccare sul link per non perdere dati sensibili e denaro.

Infine, gli esperti consigliano di non scaricare mai file contenuti in queste email. Nonostante la nuova variante della famosa truffa del pacco in consegna generi curiosità è fondamentale non effettuare mai alcun download.

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In partenza quest'estate? NordVPN è in offerta per rendere sicuro il Wi-Fi pubblico

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 08:12

L’inizio dell’estate si avvicina a grandi passi. E la bella stagione, si sa, è anche sinonimo di partenze per milioni di viaggiatori italiani. Le vacanze però possono nascondere delle insidie per la propria sicurezza online, in particolare quando ci si collega al Wi-Fi pubblico, una rete onnipresente negli aeroporti e in hotel.

Il Wi-Fi pubblico è una rete debole e poco sicura: collegarsi a questa senza alcuna protezione espone i propri dati personali e sensibili a serio rischio compromissione da parte di un hacker o un utente malintenzionato. Come fare allora per difendersi? La mossa più intelligente è sottoscrivere un servizio VPN, in modo da diventare invisibile agli occhi sia dei provider di rete che dei cybercriminali.

Tra le VPN di riferimento sia in Italia che all’estero si annovera NordVPN, in grado di rendere sicuro il Wi-Fi pubblico con un semplice tap. Al momento i piani di due anni sono in offerta a partire da 3,39 euro al mese per 24 mesi, a cui si aggiungono fino a 10 Giga di dati gratuiti per il servizio di eSIM internazionale Saily.

Vai all’offerta di NordVPN

Rendere sicuro il Wi-Fi pubblico con NordVPN

Una volta che ci si iscrive al servizio VPN desiderato (NordVPN scelta consigliata), è sufficiente scaricare l’app ufficiale da Google Play Store o App Store, effettuare l’accesso con le credenziali inserite durante la registrazione del proprio account, quindi selezionare uno dei server VPN dislocati in tutte le parti del mondo e attendere che la connessione sia attiva.

Dopo che la connessione VPN sarà attiva, ci si potrà collegare alla rete Wi-Fi dell’albergo, dell’aeroporto o del ristorante in tutta tranquillità, dal momento che nessuno potrà identificare la posizione e le attività svolte sul web.

L’offerta di NordVPN sui piani della durata di due anni, grazie alla quale è possibile risparmiare fino al 72%, è valida per un periodo di tempo limitato.

Vai all’offerta di NordVPN

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App IO: i documenti sono accessibili anche offline

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 08:08

In queste ore, l’app IO sta ricevendo un nuovo aggiornamento che introduce la possibilità di accedere ai documenti caricati anche offline, quando non si dispone di una connessione. Può tornare utile, ad esempio, quando si è in viaggio, lontani da una rete Wi-Fi e senza traffico dati oppure in una zona dove non c’è copertura del segnale.

Documenti anche offline con l’app IO

L’update distribuito per Android porta l’applicazione alla release 3.6.0.9 (su iOS sembra essere ancora in fase di rollout). Se non lo si è ancora ricevuto, è possibile forzare il controllo della disponibilità attraverso le piattaforme Google Play e App Store. Ecco quanto mostrato dalla sezione Portafoglio.

C’è anche un link di approfondimento che rimanda alla pagina dedicata del centro assistenza. Lì, un avviso recita che La validità dei documenti è aggiornata all’ultimo accesso effettuato in app con connessione a una rete.

Accesso all’applicazione anche senza Internet

Cosa succede se provo ad aprire l’app IO senza una connessione attiva? Abbiamo eseguito un breve test e questo è il risultato.

L’applicazione si apre e, come sempre, chiede di autenticarsi attraverso il riconoscimento dell’impronta digitale o mediante il codice di sblocco. Una volta superato questo step, anziché mostrare la solita schermata principale, visualizza esclusivamente una versione ridotta della sezione Portafoglio, con Documenti su IO. Nel nostro caso, ci sono la tessera sanitaria e la patente di guida. Le altre parti dell’applicazione non sono raggiungibili.

Come sta andando IT-Wallet?

Proprio oggi, sono trascorsi sei mesi dal lancio pubblico di IT-Wallet, datato 4 dicembre 2024. Abbiamo dedicato un articolo alla diffusione della funzionalità, al numero delle attivazioni (5,4 milioni) e dei documenti caricati (9 milioni in totale).

Al momento quelli disponibili sono la tessera sanitaria, la patente di guida e la carta europea della disabilità. Non si sa nulla ormai da tempo dell’iniziativa finalizzata ad aggiungere la carta di identità.

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Accesi nuovi canali sul digitale terrestre

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 08:01

In queste ore si sono accesi nuovi canali sulla piattaforma digitale terrestre su scala nazionale. Nello specifico, ci troviamo all’interno del PERSIDERA MUX 3. Sono due i nuovi canali ora disponibili per tutti gli utenti in Italia:

  • TV MODA, sintonizzabile alla LCN 828 del telecomando;
  • Class CNBC, sintonizzabile alla LCN 830 del telecomando.

Gli esperti consigliano di effettuare una ricerca automatica dei canali del digitale terrestre per sintonizzarli nelle loro rispettive posizioni all’interno della Numerazione LCN Nazionale.

Digitale Terrestre: il PERSIDERA MUX 3 si aggiorna con 2 nuovi canali

Il PERSIDERA MUX 3 del digitale terrestre si è aggiornato includendo due nuovi canali radiotelevisivi. Ecco come si presenta adesso dopo l’aggiornamento delle frequenze dei multiplex.

MUX PERSIDERA3 Ch 47 (Freq 682 Mhz) o Ch 45 (Freq 666 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 5/6 — (Disponibili 24,88 Mbps)
Real Time (LCN 31)
Food Network (LCN 33)
RTL 102.5 (LCN 36)
Warner TV (LCN 37,537)
GIALLO (LCN 38)
DMAX (LCN 52)
CS24.LIVE (CANALE 63) (LCN 63)
CENTRO SERENA (LCN 144)
RTL 102.5 CALIENTE (LCN 233,533)***
RADIO LIBERTA’ (LCN 252)***
GAMBERO ROSSO (LCN 257)***
RADIOFRECCIA (LCN 258,532)
BIKE (LCN 259)***
URANIA (LCN 260)***
RADIO ZETA (LCN 266,531)
AutoMoto (LCN 510)***
RTL 102.5 (LCN 736)
RADIO ZETA (LCN 737)
RADIOFRECCIA (LCN 738)
RTL 102.5 TRAFFIC (LCN 739)***
RTL 102.5 BEST (LCN 740)***
RTL 102.5 NAPULE’ (LCN 741)***
RTL 102.5 DISCO (LCN 742)***
RTL 102.5 CALIENTE (LCN 743)***
RTL 102.5 BRO&SIS (LCN 744)***
TV Moda (LCN 828)***
Class CNBC (LCN 830)***

Guida per la lettura della nuova numerazione LCN nazionale del digitale terrestre:

  • * Disponibile anche in HD/HQ con tecnologia HbbTV.
  • ** Canale Rai 3 TGR sintonizzabile secondo Mux Regionale Rai disponibile nella propria zona. Ci sono alcune versioni già in HD.
  • *** Canale visibile in streaming attraverso tecnologia HbbTV.
  • **** Programmazione nazionale di Rai 3 disponibile in HD. Selezionare la versione regionale Rai 3 TGR da collocare nella LCN 3. Nei TGR viene applicato Pid dinamico e viene attivata la versione regionale di Rai 3. Alcune versioni in HD, mentre altre in SD.
  • ***** Canale accessibile solo con decoder o televisore compatibile con standard DVB-T2 HEVC Main 10.
  • ****** Altri canali disponibili in streaming attraverso menu HbbTV.
  • ******* m2o TV disponibile con tecnologia HbbTV.
  • ******** Canale trasmesso con risoluzione UHD 3840 x 2160p pixel 25fps Main 10@L5.1@Main; chroma = 4:2:0 (Type 0); bit depth = 10 bits (HDR compliant).
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IT-Wallet nell'app IO: come sta andando, a sei mesi dal lancio?

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 07:40

Trascorsi sei mesi esatti dal debutto del sistema IT-Wallet, diamo uno sguardo a come sta andando Documenti su IO. Qual è l’accoglienza fin qui riservata dagli italiani alla funzionalità, integrata nella sezione Portafoglio dell’app IO e parecchio discussa all’esordio? A svelarlo sono i numeri condivisi dal sito ufficiale del progetto.

9 milioni di documenti nell’app IO con IT-Wallet

Il primo che vale la pena prendere in considerazione è quello relativo alle attivazioni. Oggi sono 5,4 milioni, in costante crescita come si può notare dal grafico qui sotto, nonostante l’aumento sia inevitabilmente rallentato in confronto a quello fatto registrare nel primo periodo: +0,3 milioni nel corso dell’ultimo mese, come il precedente.

Prosegue a salire in modo costante il numero dei documenti attivati dagli utenti, arrivando a toccare quota 9 milioni. I numeri sono quelli rilevati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, aggiornati alla giornata di ieri, 3 giugno 2025.

Addentrandoci ancora di più nella questione, emerge che la tessera sanitaria (tessera europea di assicurazione malattia) è stata caricata 4,6 milioni di volte, la patente di guida 4,3 milioni di volte e la carta europea della disabilità invece 0,1 milioni di volte.

Tutto tace per quanto riguarda la carta di identità. È una delle richieste più frequenti da parte dei cittadini, che consentirebbe di lasciare a casa quella fisica, nonché promessa formulata parecchio tempo fa, addirittura prima del lancio ufficiale di IT-Wallet, ma fino a oggi non mantenuta.

I documenti sono accessibili anche offline

A partire da oggi, grazie al nuovo aggiornamento distribuito, i documenti caricati sono accessibili anche offline, senza una connessione Internet attiva. Per maggiori informazioni rimandiamo all’articolo dedicato.

Aspettando il tema scuro nell’app IO

Tra le ultime novità introdotte per l’app IO c’è quella dedicata all’interfaccia, con la possibilità di scegliere il carattere con cui sono mostrati i testi. È in arrivo anche il supporto nativo al tema scuro, non si sa con quale tempistica. A maggio è stato poi aggiunto un link per per l’invio rapido di suggerimenti e segnalazioni sui problemi riscontrati, così da poterli notificare rapidamente al team impegnato sul progetto.

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Confermate le multe per gli utenti di Streaming Community

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 07:37

L’ennesima chiusura del sito Streaming Community, piattaforma che distribuisce illegalmente contenuti protetti da copyright, ha portato molti utenti che ne usufruivano a chiedersi se saranno oggetto di multe da parte delle autorità. In questi giorni è arrivata la conferma da parte di Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM.

Durante un’intervista con i colleghi di Fanpage.it ha affermato: “Sì, chi va su Streaming Community per rubare un contenuto rischia di essere registrato e raggiunto da una sanzione da 154 euro. Che poi si può ridurre a un terzo con il solito sistema delle sanzioni amministrative. Ma la seconda volta la sanzione arriva subito a 5.000 euro, non 2.000 come ho letto“.

Tutti gli utenti che sono finiti su Streaming Community riceveranno una sanzione? “Qui c’è un fraintendimento – ha precisato Capitanio. È ovvio che aprire Streaming Community non fa scattare una multa. Ma se io mi metto a guardare l’ultimo film della Disney e il flusso viene registrato da un’autorità allora questo comportamento è passibile di sanzione. Se guardo un film e ci rimango per tot tempo è ovvio che sto rubando un contenuto“.

Chi c’è dietro Streaming Community

Sempre Massimiliano Capitanio ha anche spiegato chi c’è dietro Streaming Community: “Questo sito in passato è stato oscurato diverse volte. È una piattaforma illegale, gestita da associazioni criminali. Chi la utilizza cede i propri dati a queste organizzazioni“.

Inoltre, ha anche chiarito: “Questa chiusura non è collegata con Piracy Shield. Per legge il Piracy Shield ora può richiedere l’oscuramento solo dello streaming sportivo. Poi tecnicamente Piracy Shield non oscura il sito ma il provider che lo distribuisce“.

Infatti, non è la prima volta che Streaming Community viene oscurata. Tuttavia, dopo poco tempo riappare con un nuovo sito e un nuovo look. Si attende solo che il potere di azione di Piracy Shield ora venga anche esteso ai contenuti cinematografici e non solo sportivi. Non mancano le polemiche nei confronti di Piracy Shield.

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ChatGPT: memoria migliorata per gli utenti gratuiti, in versione light

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 07:06

Ad aprile OpenAI ha aggiornato la funzione di memoria di ChatGPT, per fare riferimento alle chat passate degli utenti e fornire risposte più personalizzate, pertinenti e utili. Finora, la memoria migliorata era disponibile solo per gli utenti di ChatGPT Plus e Pro. Ora la funzione è disponibile anche per gli utenti gratuiti, ma non è esattamente la stessa cosa.

La memoria di ChatGPT arriva anche per gli utenti gratuiti

OpenAI ha chiarito che gli utenti gratuiti ottengono una “versione leggera” della memoria, non quella completa riservata a chi paga. La differenza, è che la versione gratuita ricorda le cose per un po’ di tempo tra una chat e l’altra. Quella a pagamento ha una memoria molto più lunga e capisce meglio quello che ci piace davvero.

Ad esempio, se usiamo la versione gratis, ChatGPT si ricorderà ci piace il cibo indiano per qualche giorno, ma se usiamo quella a pagamento se lo ricorderà per settimane e magari la prossima volta che chiediamo cosa potremmo mangiare a pranzo, potrebbe ricordarselo e suggerire piatti indiani. Non male per un servizio gratuito. Sam Altman, il CEO di OpenAI, ha twittato che la memoria è probabilmente diventata la sua funzione preferita di ChatGPT. E considerando quanto sia importante per un assistente AI ricordare chi siamo e le nostre preferenze, non è difficile capire perché.

also, today we are making a lightweight version of memory available to the free tier of chatgpt!

memory has probably become my favorite feature in chatgpt; excited for us to improve this a lot over time.

— Sam Altman (@sama) June 3, 2025

Come attivare la memoria di ChatGPT

Per attivare questa funzione, gli utenti gratuiti in Europa (più Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) devono andare in Impostazioni > Personalizzazione > Memoria > Riferimento cronologia chat e attivare l’opzione. OpenAI mostrerà anche un prompt per abilitare questa impostazione. Per tutti gli altri utenti gratuiti nel resto del mondo, la memoria sarà attivata automaticamente. Un approccio diverso, che probabilmente riflette le diverse normative sulla privacy tra Europa e altri Paesi.

OpenAI ha diviso la funzione memoria in due categorie che si possono gestire separatamente:

  • Riferimento memorie salvate: Sono i dettagli che abbiamo chiesto esplicitamente a ChatGPT di ricordare, come il nome, il colore preferito o le preferenze alimentari. È la memoria “su richiesta”.
  • Riferimento cronologia chat: ChatGPT può usare informazioni dalle nostre conversazioni precedenti per rendere quelle future più utili. È la memoria “automatica” che raccoglie pezzi di informazioni mentre chattiamo.
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NotebookLM di Google: si condivide con un link, come funziona

Punto Informatico - Mer, 06/04/2025 - 06:31

NotebookLM permette finalmente di condividere i propri quaderni pubblicamente con un semplice link. Esattamente come si fa con Google Documenti o Fogli. Il lancio di questa nuova funzione arriva in un momento strategico. NotebookLM ha costruito una base di utenti fedeli tra studenti, ricercatori e scrittori che apprezzano la sua capacità di sintetizzare documenti lunghi e generare riassunti, FAQ, documenti di briefing personalizzati e persino podcast.

NotebookLM non ha l’hype di Gemini o ChatGPT, ma è più concreto: non genera testo dal nulla, aiuta le persone a dare senso a materiale complesso che già possiedono. E ora, la nuova funzione di condivisione potrebbe accelerare l’adozione del tool, specialmente in ambiti collaborativi come università e team di ricerca.

NotebookLM di Google consente di condividere pubblicamente il proprio quaderno e i podcast AI

Il processo di condivisione è incredibilmente semplice. Si clicca sul pulsante “Condividi” nell’angolo in alto a destra del proprio notebook e si seleziona “Chiunque abbia il link”. Fatto. Il quaderno diventa accessibile a chiunque abbia il link, purché abbia un account Google.

Prima di questo aggiornamento, condividere un notebook era una vera seccatura. Si doveva inserire manualmente l’email di ogni persona, con un limite di 50 utenti per gli account personali gratuiti. Un processo macchinoso che scoraggiava la condivisione spontanea e la collaborazione. Ora la situazione è completamente diversa. Accanto al pulsante “Condividi” appare una piccola icona del globo che ricorda che il notebook è pubblico, e si può revocare l’accesso pubblico in qualsiasi momento.

Chi accede al proprio quaderno tramite link pubblico non può modificare i contenuti originali. Però può interagire con il notebook in modi interessanti: fare domande, esplorare i contenuti generati come audio overview, FAQ o documenti di briefing.

È come dare alle persone accesso a una versione di sola lettura del proprio lavoro di ricerca, ma con la possibilità di esplorarlo attivamente con l’AI. Possono anche visualizzare tutti i contenuti sintetizzati dall’AI a partire dal materiale caricato. generati in precedenza. Una volta che qualcuno accede a un notebook pubblico, questo appare sulla loro homepage di NotebookLM. Se decidono che non gli serve più, possono rimuoverlo facilmente dal menu delle opzioni.

I limiti

Non tutti possono usare questa funzione. Gli utenti Workspace Enterprise e Education per ora sono esclusi dalla condivisione pubblica, probabilmente per questioni di sicurezza e compliance aziendale. Solo i proprietari e gli editor del notebook possono generare link pubblici. E c’è un dettaglio interessante: gli utenti con abbonamento a pagamento ottengono anche le analytics sull’utilizzo dei loro quaderni pubblici, mentre quelli con account gratuiti devono accontentarsi di condividere senza sapere chi guarda cosa.

Se si decide di cancellare il notebook o di renderlo di nuovo privato, tutti i link pubblici precedentemente generati smettono automaticamente di funzionare. Una misura di sicurezza sensata che evita la circolazione di contenuti obsoleti.

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