Creare video con l'AI è un disastro ambientale

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 18:01

Creare immagini e video con l’intelligenza artificiale costa caro all’ambiente. E non parliamo solo del consumo delle GPU che lavorano a manetta per ore. Lo conferma uno studio appena uscito su MIT Technology Review.

Ogni volta che un modello AI risponde consuma energia elettrica, tanta energia elettrica. I data center, infatti, sono sempre più sotto pressione.

L’intelligenza artificiale consuma troppo: i dati choc sull’impatto ambientale

Gli LLM brillano per la loro potenza, ma non per la loro efficienza energetica. Secondo lo studio del MIT Technology Review, ogni volta che un modello AI risponde a una richiesta, consuma mediamente tra i 114 e i 6.700 joule, abbastanza per scaldare qualcosa al microonde per otto secondi.

Ma non appena si passa ai modelli multimodali, le cifre si impennano. Per generare un video AI di cinque secondi servono circa 3,4 milioni di joule, ovvero 2,9 kilowattora di energia. L’equivalente di tre ore e mezza di cottura continua.

Dal 2017 il consumo energetico dei data center è raddoppiato e le proiezioni sono preoccupanti. Entro il 2028, l’intelligenza artificiale rappresenterà la metà di questa domanda. Senza considerare il consumo massiccio di acqua, necessaria per raffreddare i server. Un cane che si morde la coda.

Quando l’innovazione pesa…

Prima che arrivasse l’intelligenza artificiale, le cose andavano bene. I data center erano diventati più efficienti e i consumi si erano stabilizzati. Poi è esploso il fenomeno ChatGPT e dei generatori di video, e l’equilibrio è saltato.

Il problema è che la maggior parte delle persone usa l’AI per divertimento – per creare meme, video buffi, immagini strane – senza rendersi conto di quanto inquina ogni singola richiesta. Le big tech stanno correndo ai ripari. Microsoft punta sul nucleare, altri su chip che consumano meno o sistemi di raffreddamento più intelligenti. Ma la vera svolta arriverà solo quando tutti capiremo il problema.

Certo, il singolo utente conta poco. Ma se milioni di persone iniziassero a usare l’AI con più consapevolezza, le aziende dovrebbero per forza ripensare i loro approcci. L’intelligenza artificiale può cambiare il mondo in meglio, a patto però di non distruggerlo.

5 prompt di ChatGPT per fare una buona impressione sul lavoro

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 18:00

Nel mondo degli affari, i primi secondi di un incontro determinano tutto. Prima ancora di aprire bocca, il corpo comunica sicurezza o insicurezza. La propria energia riempie la stanza e gli altri la percepiscono istantaneamente.

Come prepararsi per fare una prima impressione indimenticabile al lavoro grazie a ChatGPT 1. Rituale pre-incontro come i campioni sportivi

Le ricerche dimostrano che mantenere certe posture, anche per soli pochi minuti, aumenta significativamente l’ossitocina, l’ormone legato alla fiducia in sé e alle relazioni. Potrà sembrare strano, ma stare in piedi con le mani sui fianchi, alzare le braccia in segno di vittoria o sedersi occupando molto spazio, attiva risposte fisiologiche che fanno sentire più potenti. Combinando queste pose con la respirazione diaframmatica e frasi motivazionali, si può preparare corpo e mente per affrontare meglio qualunque situazioni.

Ecco come usare ChatGPT per costruire un rituale pre-incontro che trasforma il proprio stato mentale: “Devo fare un’ottima prima impressione in occasione di [descrivere brevemente il prossimo incontro di lavoro, evento o interazione]. Basandoti su ciò che sai su presenza, linguaggio del corpo e preparazione mentale, crea un rituale pre-incontro di 10 minuti, da eseguire poco prima dell’appuntamento. Voglio sentirmi centrato, sicuro e preparato. Il piano dovrebbe includere: tre pose di potere da eseguire in privato per aumentare sicurezza e presenza; una tecnica di respirazione semplice ed efficace per rilassarmi e focalizzarmi; tre affermazioni mirate per aumentare la motivazione; e un esercizio di visualizzazione guidata per immaginare il successo.

2. L’abbigliamento conta

I vestiti parlano prima di noi. Ogni elemento dell’outfit invia messaggi precisi su chi siamo e cosa rappresentiamo. Il colore, il taglio, gli accessori. Vestirsi troppo eleganti può creare distanza, mentre un look troppo casual rischia di minare la credibilità. La chiave sta nel vestirsi un gradino sopra il dress code previsto, per rispetto per l’occasione, senza però sembrare fuori luogo. A volte, basta anche un singolo elemento distintivo. Potrebbe essere un orologio particolare, una spilla elegante o scarpe di qualità eccezionale. Questo dettaglio può aiutare a restare impressi nella memoria degli interlocutori.

Ecco il prompt da dare in pasto al chatbot di OpenAI: “Devo scegliere l’outfit giusto per [descrivere la situazione lavorativa specifica]. Voglio apparire coerente con il contesto e capace di trasmettere il giusto messaggio. Basandoti sulla psicologia dell’abbigliamento, sull’impatto visivo e sulle aspettative del mondo professionale, aiutami a scegliere la palette di colori ideale per comunicare [sicurezza/autorevolezza/apertura/creatività – indicare l’intento]; trovare il giusto equilibrio tra formale e informale, in linea con il contesto e il settore. Suggerisci un accessorio o un dettaglio distintivo che mi renda memorabile, senza forzature. Indica tre errori da evitare assolutamente in questa occasione. Crea anche una breve checklist finale per controllare il mio aspetto prima di uscire.

3. Iniziare conversazioni che lasciano il segno

I primi minuti di conversazione costruiscono il ponte verso opportunità più grandi. Molti professionisti sottovalutano il potere del dialogo iniziale, ansiosi di arrivare subito al punto. Ma questi momenti apparentemente superficiali stabiliscono connessioni emotive che influenzano tutto il seguito.

Commenti sull’ambiente, osservazioni sul settore o domande che mostrano la propria preparazione funzionano meglio. “Ho letto del vostro progetto di espansione in Asia” apre porte che “Bel tempo oggi” lascia chiuse. Le domande migliori sono quelle che combinano curiosità e competenza. Chiedere opinioni su trend del settore posiziona l’interlocutore come esperto, e nello stesso tempo si dimostra la propria competenza. Ascoltare attivamente non significa aspettare il proprio turno per parlare… Vuol dire saper cogliere dettagli, fare domande di follow-up pertinenti e dimostrare che si tiene davvero alle risposte.

La transizione dal dialogo sociale al business richiede destrezza, e qui entra in scena ChatGPT: “Sto per partecipare a [descrivere brevemente la situazione lavorativa imminente, ad esempio: una fiera di settore, un incontro con potenziali partner, un colloquio commerciale]. Voglio avviare conversazioni che siano autentiche, incisive e capaci di offrire reali opportunità. Basandoti sulle best practice per la comunicazione strategica, aiutatemi a preparare: tre frasi di apertura originali che trasmettano sicurezza, curiosità genuina e capacità relazionale; quattro domande intelligenti e coinvolgenti, che stimolino risposte ricche e al tempo stesso mettano in luce le mie competenze in modo sottile; tre transizioni eleganti per passare con naturalezza dalle chiacchiere iniziali ai temi di lavoro; due tecniche di ascolto attivo che rafforzino il rapporto e facciano sentire l’interlocutore valorizzato; e tre frasi da evitare, che potrebbero minare la mia credibilità o creare distanza.

4. Presentare la propria proposta senza sembrare dei venditori

La presentazione perfetta suona come una conversazione, non come un monologo imparato a memoria. Bisogna spiegare cosa fa la propria azienda focalizzandosi sul problema che si risolve, non sulle caratteristiche del prodotto. Le persone comprano soluzioni, non funzionalità. Questo approccio crea empatia e dimostra comprensione profonda del mercato.

I dati supportano la credibilità ma vanno dosati con cura. Una statistica potente vale più di dieci numeri generici. Inoltre, è importante anticipare le obiezioni comuni integrandole in modo naturale nella conversazione. Affrontare dubbi non espressi dimostra esperienza e trasparenza.

Ecco il prompt per ChatGPT: “Devo presentarmi e introdurre la mia attività a [descrivere brevemente la persona o il gruppo, es. potenziale cliente, investitore, partner]. In base a ciò che sai sulle presentazioni efficaci e naturali, aiutatemi a costruire uno script che includa: un’introduzione personale di 30 secondi che comunichi credibilità e autenticità, senza sembrare autoreferenziale; una presentazione di 60 secondi della mia azienda, focalizzata sul problema concreto che risolviamo e sul valore che offriamo; una statistica o un dato d’impatto che rafforzi il nostro posizionamento e renda memorabile la proposta; un modo sottile ed elegante per anticipare e disinnescare l’obiezione più comune: [inserire l’obiezione tipica]; e una chiusura fluida e non invadente, che possa far proseguire la conversazione.

5. Chiudere conversazioni lasciando la porta aperta

L’arte di concludere una conversazione influenza quanto gli altri vorranno rivederci. Un’uscita elegante segnala rispetto per il tempo altrui mentre mantiene vivo l’interesse. Il tempismo conta: meglio andarsene quando la conversazione è ancora vivace piuttosto che aspettare che si esaurisca.

Lo scambio di contatti dovrebbe essere il frutto di una conversazione proficua. Se si è discusso di un articolo interessante, ci si può offrire di inviarlo via email per condividere risorse utili. Questi pretesti rendono lo scambio di biglietti da visita un’estensione logica del dialogo, non un gesto formale vuoto.

Il corpo comunica quanto le parole. Mentre ci si congeda, è bene mantenere un contatto visivo con l’interlocutore, offrendo una stretta di mano ferma e allontanandosi con calma, senza fretta. Questi segnali non verbali rinforzano l’impressione di professionalità e controllo. L’ultima frase prima di andarsene di solito resta nella memoria. Ecco perché si dovrebbero banalità come “Buona giornata“. Meglio chiusure che riflettono la conversazione appena avuta o che guardano al futuro. Ad esempio, “Non vedo l’ora di vedere come evolverà il vostro progetto“, lascia un’impressione di coinvolgimento genuino.

Ecco un esempio di prompt efficace: “Devo chiudere con garbo le conversazioni durante [descrivere brevemente l’evento o la riunione di lavoro, es. un networking event, una fiera di settore, una riunione con un investitore]. In base a ciò che sai su come lasciare un’ultima impressione positiva, aiutami a creare una strategia efficace che includa: quattro frasi di chiusura eleganti e naturali, perfette per concludere una conversazione che ha fatto il suo corso senza risultare bruschi; tre modi per scambiarsi i contatti (biglietto da visita, LinkedIn, telefono) che risultino spontanei e coerenti con il tono dell’interazione; due tecniche per proporre un prossimo passo concreto, nel caso emerga un potenziale di collaborazione o follow-up; tre segnali di linguaggio del corpo che mostrino rispetto e professionalità mentre ci si saluta; e una battuta finale memorabile e positiva, che lasci una sensazione piacevole e contribuisca a farmi ricordare bene.

Trasformare gli incontri in opportunità concrete

Ogni volta che si incontra qualcuno di nuovo nel lavoro si ha un’opportunità. Ma c’è chi sa trasformare questi incontri in contatti preziosi e chi invece accumula solo biglietti da visita che finiscono nel cassetto. La differenza? Chi riesce davvero sa che tutto conta: come ci si prepara mentalmente, come ci si presenta, come si intavola un discorso, come ci si congeda. Sono i dettagli che aprono le porte giuste.

ChatGPT può aiutare a migliorare su tutti questi fronti. I prompt non sono ricette pronte all’uso, ma piuttosto delle basi da adattare al proprio carattere, al lavoro, a quello che si vuole ottenere. L’importante è fare pratica: quello che all’inizio sembra artificioso, col tempo diventa naturale.

Un'identità alternativa da usare online: ci pensa Surfshark (ora in sconto)

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 17:50

Navigare in rete non è sempre sicuro: i nostri dati, infatti, se non correttamente tutelati potrebbero essere venduti e diffusi senza il nostro consenso. Per questo motivo Surfshark ha proposto una soluzione concreta per chi desidera proteggersi online: parliamo di Alternative ID, un servizio incluso nel piano Surfshark Starter, che ti permette di blindare la tua identità digitale, contrastare il fenomeno dello stalking online e tenere alla larga i data broker. Ora puoi abbonarti approfittando di un’offerta esclusiva, che ti permette di ottenere il 79% di sconto e ricevere 3 mesi aggiuntivi.

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Un’identità alternativa per navigare in sicurezza

Alternative ID, insieme alla VPN, è la funzione chiave del pacchetto Surfshark Starter che consente di creare un’identità digitale alternativa: una combinazione di nome, cognome ed e-mail proxy da utilizzare per registrazioni, acquisti online o iscrizioni a servizi, senza mai rivelare i propri dati reali. Questo approccio non solo protegge la privacy, ma riduce drasticamente la ricezione di spam e limita i danni in caso di violazione di database.

Il piano Surfshark Starter, oltre a Alternative ID, include anche una VPN pluripremiata che protegge la connessione da occhi indiscreti, anche su reti Wi-Fi pubbliche. Navigare, effettuare acquisti o gestire dati sensibili diventa così un’attività priva di rischi, grazie alla crittografia avanzata che impedisce il tracciamento da parte di terzi.

Completano il pacchetto il blocco di pubblicità e video (grazie a CleanWeb 2.0, disponibile su Chrome, Firefox, Edge e app Surfshark) e il cookie pop-up blocker, che rifiuta automaticamente le richieste di consenso cookie.

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Per attivare Surfshark Starter, basta abbonarsi, scaricare l’app e accedere con le proprie credenziali. Da lì, si potrà gestire ogni funzione del piano, esplorare le potenzialità di Alternative ID e utilizzare la VPN per una protezione completa. E con la garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni, si può provare il servizio senza rischi.

Ora puoi abbonarti a Surfshark Starter al prezzo promozionale di soli 3,19 euro al mese, grazie al 79% di sconto. In più, riceverai anche 3 mesi extra aggiuntivi. Proteggere la propria identità, evitare fughe di dati e accedere al web in totale anonimato è finalmente alla portata di tutti: abbonati ora per risparmiare e tutelarti fin da subito.

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Arc Browser open source o in vendita?

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 17:43

The Browser Company ha annunciato Dia a dicembre 2024, un nuovo browser basato sull’intelligenza artificiale. Lo sviluppo di Arc Browser è stato di fatto abbandonato dopo il rilascio della versione ARM. La software house deve ora valutare due opzioni: open source o vendita.

Che fine farà Arc?

Il CEO Josh Miller ha pubblicato un lungo post per spiegare perché è stato avviato lo sviluppo di Arc e perché la software house ha deciso di spostare le risorse su Dia. The Browser Company ha iniziato lo sviluppo di Arc nel 2019, dopo aver notato che gli altri browser non offrivano nulla di nuovo da parecchi anni. La prima versione è stata rilasciata per tutti a fine luglio 2023.

Durante i mesi successivi, la software house ha iniziato a notare meno interesse verso Arc. Per molti utenti è troppo diverso dai browser tradizionali, quindi è rimasto un prodotto di nicchia. L’arrivo dei chatbot AI ha convinto The Browser Company ad abbandonare Arc e puntare su Dia (ancora in versione alpha). Quest’ultimo ha una diversa architettura che offre maggiori prestazioni e sicurezza.

Arc viene ancora supportato con aggiornamenti di sicurezza (è basato su Chromium) e bug fix, ma non sono previste nuove funzionalità. La software house potrebbe renderlo open source o venderlo. Il browser sfrutta un Arc Development Kit che viene usato anche per Dia. Quindi, per adesso, non è possibile mettere il codice a disposizione di tutti. Non è escluso che ciò accada in futuro.

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Firefox 138, la barra degli indirizzi diventa un centro di comando

Zeus News - Mar, 05/27/2025 - 17:30
News - Ora supporta scorciatoie e comandi rapidi per cancellare la cronologia, scattare screenshot e molto altro ancora.

Tutti pazzi per VEO 3 di Google, gli esempi online

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 17:08

Con Veo 3, Google si è superata. In pochi secondi, questo strumento può generare video sbalorditivi di qualsiasi cosa. E fin qui, nulla di diverso rispetto a Sora di OpenAI. La cosa più incredibile, è che Veo 3 non produce solo immagini, ma crea anche dialoghi, voci fuori campo, musica ed effetti sonori… L’illusione è totale.

E ai primi tester, che hanno potuto provare il generatore video AI di Big G tramite la piattaforma Vertex, non mancano i superlativi per descriverlo: “mozzafiato“, “incredibilmente valido“, “folgorante“, e così via.

Veo 3 stupisce il web: video con audio e dialoghi perfetti creati in pochi secondi

Veo 3 sta facendo parlare di sé per una ragione semplice: i video che sforna sembrano veri. Non solo le immagini sono credibili, ma anche l’audio va perfettamente a tempo con i movimenti delle labbra. I dialoghi suonano naturali, senza quello strano effetto che spesso si vede nei video generati con l’AI. Il risultato finale è così curato che diventa difficile distinguere un video generato dall’intelligenza artificiale da uno girato con attori in carne e ossa. E non parliamo solo di qualità tecnica: anche le espressioni e i gesti convincono.

Un altro punto di forza è l’interfaccia intuitiva. Anche a chi non ha competenze tecniche può creare contenuti complessi con estrema facilità. Questa combinazione di realismo estremo e facilità d’uso ha lasciato a bocca aperta sia gli esperti che gli appassionati del settore.

Esempi di video generati con Veo 3

Abbiamo scovato alcuni dei video generati da Veo 3 e pubblicati su X. E bisogna essere onesti, c’è molto da rimanere impressionati, come nel caso di questo filmato. L’autore si è chiesto cosa succederebbe se i personaggi dell’AI si rendessero conto di vivere in una simulazione…

I did more tests with Google's #Veo3. Imagine if AI characters became aware they were living in a simulation! pic.twitter.com/nhbrNQMtqv

— Hashem Al-Ghaili (@HashemGhaili) May 21, 2025

Ecco un esempio di pubblicità farmaceutica, creata in meno di un giorno:

I used to shoot $500k pharmaceutical commercials.

I made this for $500 in Veo 3 credits in less than a day.

What’s the argument for spending $500K now?

(Steal my prompt below 👇🏼) pic.twitter.com/4UH43EXDux

— PJ Ace (@PJaccetturo) May 22, 2025

Ma non è tutto. Questo utente di Internet ha generato un video degno dei più grandi film d’azione di Hollywood:

I just tested Google's #Veo3 AI and it is insane! 🤯 pic.twitter.com/D0tXYQZoio

— Rishi (@ri5hitripathi) May 22, 2025

Un altro ha chiesto all’AI di generare una finta intervista di strada:

Google Veo 3 realism just broke the Internet yesterday.

This is 100% AI

10 wild examples:

1. Street interview that never happened pic.twitter.com/qdxZVhOO3G

— Min Choi (@minchoi) May 22, 2025

Questa scena potrebbe essere uscita da un film fantasy:

This tech (VEO 3) is too good to be true.

This tech shouldn't exist yet… I was expecting it in two more years, not today.

This is crazy. This is REALLY going to change things faster than ever. pic.twitter.com/eL05QY86cI

— Javi Lopez ⛩️ (@javilopen) May 26, 2025

Veo 3 sfida la realtà…

Quello che abbiamo visto finora è solo un assaggio. Nel mondo creativo le reazioni sono state contrastanti: da una parte c’è chi trema per il proprio futuro lavorativo, dall’altra chi già calcola quanto risparmierà… Ma il vero problema è un altro. Se già oggi facciamo fatica a distinguere il vero dal falso, figuriamoci quando chiunque potrà creare video perfetti con il proprio computer. In mani sbagliate, questa roba diventa pericolosa davvero.

Non serve molta fantasia per immaginare gli scenari… deepfake politici, truffe sempre più sofisticate, disinformazione a go go. La tecnologia è impressionante, ma gli effetti collaterali potrebbero essere altrettanto devastanti.

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Evita i rischi del Wi-Fi pubblico con una VPN privata e sicura

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 16:37

Quando si è in vacanza all’estero si ha l’abitudine di collegarsi al Wi-Fi pubblico per evitare da una parte i costi del roaming e dall’altra l’utilizzo dei dati mobili della propria offerta. Così facendo però ci si espone al tempo stesso a rischi più o meno gravi, tra cui gli attacchi Man-in-the-Middle, che consistono nell’intercettazione da parte degli hacker di dati sensibili, password e informazioni personali.

Per proteggersi dai rischi legati ad una connessione Wi-Fi non sicura lo strumento migliore è una VPN, il servizio di rete privata virtuale che nasconde in automatico le attività svolte sul web dagli utenti e il loro indirizzo IP. Di fatto, quindi, non appena la VPN è attiva si diventa invisibili agli occhi di hacker, utenti malintenzionati e provider di rete, con tutti i vantaggi che ciò comporta.

Tra le migliori VPN oggi disponibili sul mercato figura Surfshark. Grazie al suo utilizzo è possibile navigare sul web in totale sicurezza e in privato, indipendentemente dal dispositivo in uso. Surfshark VPN offre una protezione online 24 ore su 24, sette giorni su sette, ovunque ci si trovi: al momento i piani di due anni sono in offerta a partire da 2,19 euro al mese, a cui si aggiungono 3 mesi extra in regalo e una garanzia di rimborso di 30 giorni.

Vai all’offerta di Surfshark

Privacy online garantita

Poniamo il caso che ci si colleghi alla rete Wi-Fi dell’hotel in cui si soggiorna per l’acquisto di uno o più biglietti. Nel 99% dei casi si tratta di una rete debole, poco sicura, a causa della quale i dati delle carte di credito potrebbero finire in pericolo dopo pochi secondi.

Come garantirsi una privacy online granitica e completare l’acquisto dei biglietti in modo sicuro? Installando la VPN di Surfshark sul proprio dispositivo e attivare una connessione privata: fatto questo, ci si potrà collegare senza più alcun tipo di problema.

L’offerta di Surfshark sui piani della durata di due anni, disponibile sul sito ufficiale, è valida per un periodo di tempo limitato.

Vai all’offerta di Surfshark

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WhatsApp per iPad in download: l'attesa è finita

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 16:19

L’annuncio è arrivato dall’account X di WhatsApp e dalle pagine del blog ufficiale: l’applicazione per iPad è finalmente disponibile. Termina così un’attesa lunga più di 15 anni. Per il download, il post rimanda direttamente alla piattaforma App Store. L’unico requisito richiesto è un tablet della mela morsicata con la versione 15.1 (o successiva) del sistema operativo iPadOS.

L’applicazione di WhatsApp arriva su iPad

Le funzionalità sono del tutto paragonabili a quelle della versione per iOS con messaggistica, chiamate, videochiamate con un massimo di 32 partecipanti, utilizzo delle fotocamere anteriore e posteriore, condivisione dello schermo e così via.

Non manca nemmeno il supporto alle caratteristiche native di iPadOS, a partire da quelle dedicate al multitasking come Stage Manager, Split View e Slide Over per visualizzare più app in contemporanea.

L’applicazione di WhatsApp per iPad funziona anche con Magic Keyboard e Apple Pencil e sfrutta la tecnologia multi-dispositivo della piattaforma, così da mantenere le chat sincronizzate indipendentemente dal terminale utilizzato. Lo stesso vale per le chiamate e i file multimediali scambiati, proteggendo il tutto con la crittografia end-to-end e con il lucchetto.

Il team al lavoro sul progetto fa riferimento a una grande richiesta. Effettivamente, si tratta di una delle novità più attese e invocate dagli utenti, più volte avvistata in fase di test nel corso degli ultimi anni, ma resa ufficialmente disponibile solo oggi.

Come si può vedere nell’immagine di apertura, non manca nemmeno la tanto discussa chat dedicata a Meta AI. È stata introdotta forzatamente a fine marzo, accompagnata da un pulsante dedicato che non è possibile eliminare dalla schermata principale di WhatsApp, facendo storcere il naso a molti.

… in aggiornamento

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Baidu e Tencent aggirano le restrizioni sui chip AI

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 16:12

TSMC aveva evidenziato che la complessità della catena di fornitura impedisce di controllare tutte le aziende, quindi i chip AI statunitensi arrivano ugualmente in Cina. Baidu e Tencent hanno svelato come riescono ad aggirare legalmente le restrizioni sulle esportazioni, sfruttando scorte e fornitori locali.

Le restrizioni USA sono inutili

L’amministrazione Trump ha revocato le AI Diffusion Rule introdotte da Biden, ma aggiunto la GPU H20 di NVIDIA all’elenco dei chip AI che non possono essere esportati in Cina. Il CEO dell’azienda californiana (Jensen Huang) ha dichiarato che queste restrizioni hanno avvantaggiato i concorrenti cinesi.

Baidu e Tencent hanno trovato il modo di continuare lo sviluppo dei modelli AI sfruttando scorte, ottimizzazioni e fornitori locali. Martin Lau, Presidente di Tencent ha dichiarato che l’azienda possiede un numero elevato di GPU precedentemente acquistate (non è noto il produttore, ma quasi certamente è NVIDIA). Saranno sufficienti per l’addestramento dei futuri modelli AI.

Tencent utilizzerà inoltre modelli di piccole dimensioni e varie ottimizzazioni software. Ciò permetterà di sfruttare la potenza inferiore dei chip AI di fornitori cinesi. Baidu possiede invece un “full stack” con infrastruttura cloud, modelli AI e applicazioni, come il chatbot ERNIE. Grazie all’efficienza potrà fare a meno delle GPU statunitensi.

La Cina ha incrementato la progettazione e produzione dei chip. In termini di prestazioni è ancora lontana dagli Stati Uniti, ma il divario potrebbe essere colmato nei prossimi anni. In pratica, le restrizioni sulle esportazioni diventeranno inutili e danneggeranno solo l’economia statunitense.

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Linux: una nuova patch sistema il jack audio di Sony DualSense

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 16:12

Da diversi anni, Linux supporta il controller DualSense di Sony PlayStation 5, con miglioramenti che sono anche stati introdotti nelle versioni più recenti del kernel. Tuttavia, l’uso del jack audio incluso nel controller presentava alcune limitazioni. Una nuova serie di patch proposte oggi, però, mira a sistemarne definitivamente la gestione e permettere agli utenti di poterlo utilizzare normalmente, sfruttando tutte le funzionalità.

Linux: nuove patch per permettere di usare correttamente il jack audio del controller Sony DualSense di PS5

Le patch per Linux destinate al DualSense sono state inviate da uno sviluppatore di Collabora, includendo un totale di 11 patch che consentono migliorare la gestione del jack audio del controller di Sony PS5. Il joyopad dispone di un altoparlante mono interno e di un jack audio da 3,5 mm per l’uscita cuffie e l’ingresso del microfono. Attualmente, l’output audio è impostato predefinitivamente sulle cuffie, indipendentemente dalla loro connessione.

A tal proposito, le modifiche proposte per Linux 6.15 includono:

  • Rilevamento dello stato del jack audio: il sistema rileva quando le cuffie vengono collegate o scollegate, alternando l’output audio tra le cuffie e l’altoparlante interno. Quest’ultimo utilizza il canale destro della sorgente audio per il suono mono.
  • Regolazione del volume dell’altoparlante: il livello predefinito, troppo basso, viene aumentato per garantire un audio udibile.
  • Registrazione di un dispositivo di input dedicato: il jack audio viene gestito come un dispositivo separato per segnalare gli eventi di connessione di cuffie o microfono. Queste modifiche sono necessarie poiché il controller segue la specifica USB Audio Class 1.0 (UAC1), che non supporta nativamente il rilevamento del jack. La funzionalità è implementata tramite configurazioni specifiche nel driver audio USB, utilizzando eventi di hotplug dal driver HID.

La serie di patch per Linux 6.15 destinate al DualSense permette quindi di completare il supporto per il jack audio nel driver HID “playstation” di Linux, migliorando l’esperienza utente su questa piattaforma.

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Linux 6.16 aggiunge ibernazione e sospensione per il file system

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 16:09

Linus Torvalds ha da poco autorizzato l’integrazione di diverse richieste di inserimento VFS per la finestra di unione per Linux 6.16, che includono un’importante novità: il supporto del sottosistema di alimentazione per gestire il congelamento e lo scongelamento dei file system durante i processi di sospensione e ripresa del sistema.

Linux 6.16: nuove patch consentono di ibernare e sospendere il file system

Le patch che permettono il congelamento del file system sono state realizzate da Christian Brauner, ingegnere Microsoft che collabora allo sviluppo di Linux 6.16. Queste si concentrano sull’abilitazione del sottosistema di alimentazione per gestire il congelamento dei file system durante la sospensione o l’ibernazione. Nella richiesta di inserimento, Brauner ha chiarito che il congelamento avviene solo se il sottosistema di alimentazione ne ha la responsabilità diretta. Se un file system è già congelato quando i processi dello spazio utente sono bloccati, non viene congelato nuovamente, lasciando questa gestione allo spazio utente al momento della ripresa.

Inoltre, il congelamento è attivato solo quando strettamente necessario, ignorando errori non critici. Sempre Brauner ha sottolineato che il sistema non interrompe la sospensione o la ripresa in caso di errori di congelamento, a meno che non siano legati a un file system già congelato (errore EBUSY). Questo approccio, denominato “best-effort”, consente di proseguire anche se, ad esempio, alcuni dei numerosi file system montati (come 500 file system ext4) non riescono a congelarsi. L’obiettivo è mantenere su Linux 6.15 il processo semplice ed efficace, evitando complicazioni inutili.

Il lavoro include anche l’introduzione del percorso “/sys/power/freeze_filesystems”, che permette allo spazio utente di gestire il congelamento dei file system durante sospensione e ibernazione. Inoltre, è stato aggiunto il supporto per il congelamento/scongelamento al codice delle variabili EFI (efivars).

Per ulteriori informazioni sulle nuove patch per Linux 6.16 è possibile consultare la pagina relativa su Git.

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Xiaomi è sempre più un marchio premium: Apple trema?

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 16:02

Il colosso di Pechino ha appena annunciato i risultati finanziari relativi al primo trimestre dell’anno: senza scendere nei dettagli (rimandiamo al link a fondo articolo), le casse di Xiaomi sono in salute. C’è però un aspetto su cui vale la pena concentrarsi ed è quello relativo al posizionamento dei suoi prodotti, che stanno riscontrando sempre più consensi positivi nel segmento premium del mercato mobile.

Smartphone premium: Xiaomi dice la sua

Un passaggio in particolare del comunicato stampa fa riferimento alla premiumization strategy (in italiano, strategia di premiumizzazione suona davvero male) che ha guadagnato terreno in tutte le categorie. Nello specifico, il prezzo medio di vendita degli smartphone ha raggiunto i 1.211 RMB nel Q1 2025, l’equivalente di 128 euro, facendo segnare un nuovo record. Ha giocato un ruolo importante il lancio del modello Xiaomi 15 Ultra avvenuto a febbraio, capace di far registrare un +90% di unità acquistate rispetto al suo predecessore, nello stesso periodo.

L’arrivo dei primi telefoni con chip XRing progettato internamente e il sorpasso su Apple Watch nel mercato dei dispositivi indossabili potrebbero togliere qualche certezza a brand come quello della mela morsicata, storicamente leader tra i prodotti top di gamma.

Auto elettriche e ricerca nel futuro del marchio

Un altro fronte su cui il gruppo è impegnato è quello delle auto elettriche. Solo pochi giorni fa ha presentato Xiaomi YU7, nuovo SUV a zero emissioni che sfida più o meno apertamente Tesla Model Y, inserendosi nel solco tracciato con l’annuncio della berlina Xiaomi SU7. L’obiettivo dichiarato è quello di aumentare la capacità produttiva e raggiungere i 350.000 veicoli consegnati nel corso dell’anno.

Il comunicato sottolinea poi i buoni risultati ottenuti nel segmento tablet (+56,1% per il volume delle spedizioni globali nel Q1 2025 secondo Canalys) e l’intenzione di investire 200 miliardi di RMB (oltre 24 miliardi di euro) in ricerca su chip, AI e OS nei prossimi cinque anni.

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Informatica è la nuova acquisizione di Salesforce per 8 miliardi

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 15:33

Salesforce ha appena annunciato in via ufficiale la stretta di mano con Informatica che porterà all’acquisizione di quest’ultima. L’investimento, quantificato in 8 miliardi di dollari, è il secondo più importante di sempre per il colosso dell’ambito CRM, dopo quello che nel 2020 l’ha portato ad allungare le mani su Slack per 27,7 miliardi. Ancora una volta, l’accordo ruota attorno alle potenzialità dell’intelligenza artificiale.

Salesforce annuncia l’acquisizione di Informatica

L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare ulteriormente la posizione sul mercato, facendo leva sull’implementazione dell’AI agenziale. Come sempre accade in questi casi, perché l’operazione possa giungere a completamento sarà necessario il via libera da parte delle autorità antitrust. Indicativamente, arriverà nei primi mesi del 2026. Queste le parole di Marc Benioff, numero uno di Salesforce.

Insieme, Salesforce e Informatica creeranno la piattaforma dati più completa e pronta per gli agenti del settore. Unendo la potenza di Data Cloud, MuleSoft e Tableau alle funzionalità di gestione dati avanzate e leader del settore di Informatica, consentiremo agli agenti autonomi di fornire risultati più intelligenti, più sicuri e più scalabili per ogni azienda, rafforzando significativamente la nostra posizione nel mercato dei dati aziendali da oltre 150 miliardi di dollari.

Informatica ha sede a Redwood City, in California. Ha alle spalle oltre trent’anni di esperienza e, come si legge sulle pagine del sito ufficiale, offre più di 250 servizi pensati per sfruttare tutto il potenziale dei dati e dell’intelligenza artificiale per trasformare 
al meglio gli asset aziendali più importanti.

Agenti AI al servizio del CRM

Implementare le sue funzionalità cloud-native nelle soluzioni già offerte da Salesforce permetterà di migliorarle su questi fronti, stando a quanto riportato nel comunicato stampa ufficiale che annuncia l’acquisizione.

  • Ottenere chiarezza sui dati con Data Cloud: Informatica rafforzerà la leadership di Data Cloud come Customer Data Platform (CDP), garantendo che i dati provenienti da tutta l’organizzazione non siano solo unificati, ma anche chiari, affidabili e fruibili.
  • Elevare Agentforce: Informatica e Salesforce, insieme, forniranno una base fondamentale per gli agenti di intelligenza artificiale autonomi, consentendo loro di interpretare e agire su dati aziendali complessi, costruendo un vero e proprio sistema di intelligence basato su un sistema di comprensione affidabile.
  • Evolvere Customer 360: le applicazioni CRM di Salesforce saranno potenziate, offrendo ai team la sicurezza di offrire esperienze cliente più personalizzate ed efficaci, supportate da dati affidabili.
  • Comprensione governata per MuleSoft: le funzionalità avanzate di qualità dei dati, integrazione, catalogazione e governance di Informatica garantiranno che i dati che fluiscono attraverso le API di MuleSoft non siano solo connessi, ma anche arricchiti, standardizzati e affidabili, un flusso affidabile pronto ad alimentare decisioni e azioni basate sull’intelligenza artificiale in tutta l’azienda.
  • Informazioni ricche di contesto per Tableau: gli utenti di Tableau trarranno vantaggio da informazioni più ricche e basate sul contesto grazie a un panorama di dati più accessibile e meglio compreso.

DSA: indagine su Pornhub, Stripchat, XNXX e XVideos

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 15:00

La Commissione europea ha avviato un’indagine nei confronti di Pornhub, Stripchat, XNXX e XVideos per la violazione del Digital Services Act (DSA). Le quattro piattaforme per adulti non adottano misure adeguate per impedire l’accesso ai minori. È stata inoltre avviata un’azione coordinata contro le piattaforme pornografiche più piccole.

Sistema di verifica dell’età inefficace

Pornhub, Stripchat e XVideos sono state designate VLOP (Very Large Online Platform) il 20 dicembre 2023. La Commissione europea ha aggiunto XNXX il 10 luglio 2024. Il 13 giugno 2024 era stata inviata una richiesta di informazioni a Pornhub, Stripchat e XVideos sulle misure implementate per mitigare i rischi relativi alla protezione dei minori.

Sulla base delle risposte ricevute e dall’analisi dei report sulla valutazione dei rischi, la Commissione ha trovato due violazioni. Le quattro piattaforme non hanno adottato misure appropriate per garantire un elevato livello di privacy, sicurezza e protezione per i minori, in particolare con strumenti di verifica dell’età.

Non hanno inoltre effettuato una valutazione del rischio e implementato misure di mitigazione degli effetti negativi sui diritti del bambino, sul benessere mentale e fisico degli utenti, nonché per impedire ai minori di accedere a contenuti per adulti.

Le piattaforme potranno proporre rimedi per risolvere le criticità evidenziate. La Commissione valuterà se accettarle o imporre misure specifiche (incluse sanzioni fino al 6% delle entrate annuali globali).

In base alla valutazione della Commissione, Stripchat non è più considerata una VLOP, in quanto il numero di utenti attivi mensili è rimasto sotto la soglia (45 milioni) per un anno. Stripchat non deve più rispettare gli obblighi del DSA per le VLOP a partire da fine settembre, ma rimane l’obbligo di proteggere i minori.

Gli Stati membri, parte dell’European Board for Digital Services, hanno avviato un’azione coordinata contro le piattaforme per adulti più piccole. In questo caso, le eventuali indagini devono essere avviate dai Digital Services Coordinators dei singoli paesi (per l’Italia è AGCOM che recentemente ha annunciato le modalità tecniche per la verifica dell’età).

Lo scorso 12 maggio è stata avviata una consultazione pubblica sulle linee giuda che tutte le VLOP devono seguire per proteggere i minori. In attesa dell’arrivo del Digital Wallet europeo, entro l’estate sarà disponibile un’app per la verifica dell’età.

TV 4K Samsung da 98 pollici: questo codice taglia il prezzo di 300€

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 14:45

Per chi desidera trasformare il soggiorno in una vera e propria sala cinema, la TV 4K da 98 pollici della gamma Samsung Q80C è perfetta. Qui è dove ti spieghiamo come ottenere uno sconto ulteriore di 300 euro oltre a quello già applicato in automatico da Amazon, grazie al codice promozionale esclusivo CHAMPIONS300 che ti proponiamo su queste pagine. Non si tratta certo di uno schermo per tutti.

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L’affare su Samsung Q80C: TV 4K da 98 pollici

Ogni operazione è gestita dal processore Neural Quantum 4K potenziato dall’intelligenza artificiale e il pannello è progettato per ridefinire gli standard visivi grazie alla tecnologia Quantum Dot che restituisce oltre un miliardo di sfumature vivide e realistiche. Il design SuperSlim permette di abbinarsi elegantemente alla parete, mentre funzionalità come Supersize Picture Enhancer e Quantum HDR+ offrono una profondità e una brillantezza senza compromessi. Tra gli altri punti di forza ci sono poi l’audio Dolby Atmos con speaker distribuiti su quattro lati e sul retro, OTS Lite per un suono 3D dinamico e Q-Symphony per l’integrazione perfetta con una soundbar compatibile. Sul fronte delle funzionalità  vale la pena citare il Gaming Hub per gli appassionati di videogiochi, lo Smart Hub per organizzare i contenuti e il supporto a SmartThings per gestire i dispositivi della domotica. Il telecomando SolarCell è incluso. Scopri di più nella pagina dedicata.

Per ottenere un ulteriore sconto di 300 euro sulla spesa finale ti basta inserire il codice promozionale esclusivo CHAMPIONS300 che oggi ti segnaliamo qui. Devi solo digitarlo nell’apposito campo prima di effettuare il pagamento, come mostrato dall’immagine qui sotto.

In questo modo, l’offerta a tempo scende al prezzo di 2.499 euro, il minimo storico da quando la TV è in vendita.

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Vendita e spedizione sono a carico di Amazon con la consegna gratuita a domicilio prevista entro un paio di giorni al massimo se effettui subito l’ordine.

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Violazione record: 184 milioni di credenziali pubblicate nel web

Zeus News - Mar, 05/27/2025 - 14:30
Sicurezza - Il database contiene account PayPal, Netflix, Facebook, Instagram, Snapchat, Microsoft e persino dati bancari, sanitari e governativi

Il Mini PC giusto per lavoro e svago in offerta su Amazon (coupon)

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 14:15

GMKtec NucBox G3 Plus è un Mini PC pensato per garantire prestazioni affidabili in un formato estremamente compatto. Oggi è in offerta a tempo su Amazon. All’interno del suo case c’è il processore Intel N150 di ultima generazione con architettura Twin Lake e chip grafico Intel UHD integrato, perfetto per a casi d’uso come la produttività quotidiana, la navigazione online e lo streaming dei contenuti multimediali.

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GMKtec NucBox G3 Plus: l’offerta sul Mini PC

Completano l’elenco delle specifiche tecniche i 16 GB di RAM DDR4 e un veloce SSD da 256 GB con la capacità di archiviazione che all’occorrenza può essere estesa fino a un massimo di 2 TB. Per quanto riguarda la connettività, il dispositivo prevede i moduli Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2 e una porta Ethernet, assicurando così flessibilità e velocità sia per l’accesso wireless che via cavo. Sono poi presenti quattro porte USB 3.2 Type-A per collegare periferiche esterne, il jack audio e due uscite HDMI 2.0 con supporto alla risoluzione 4K e alle configurazioni con doppio monitor. Consulta la scheda sull’e-commerce per altre informazioni.

Il sistema operativo preinstallato è Windows 11 Pro. Nella confezione ci sono l’adattatore per l’alimentazione, un cavo HDMI, il manuale utente e un supporto VESA con viti per l’eventuale montaggio dietro allo schermo.

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Devi solo attivare il coupon per sbloccare lo sconto e acquistare il Mini PC di GMKtec (modello NucBox G3 Plus) al prezzo finale di soli 179 euro. È venduto dallo store ufficiale del marchio e spedito da Amazon con la consegna gratis entro domani.

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Rilasciato il kernel Linux 6.15: ecco tutti i cambiamenti

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 13:56

Dopo un ritardo verificato all’ultimo minuto, il consueto annuncio di Linus Torvalds ha dato notizia del rilascio ufficiale del kernel Linux 6.15, una versione che introduce numerose novità e ottimizzazioni. Il lancio, inizialmente posticipato per una correzione urgente che ha costretto gli sviluppatori a disattivare una nuova funzionalità, porta con sé miglioramenti e novità importanti per sviluppatori, amministratori di sistema e utenti.

Linux 6.15: tutte le novità della nuova versione del kernel

Linux 6.15 introduce il supporto per le chiavi di crittografia inline con supporto hardware nel layer di blocco, le quali consentono una crittografia accelerata e trasparente del disco. Inoltre, il nuovo cgroup di contabilità della memoria “dmem” migliora la gestione della memoria nei container, monitorando l’uso della memoria dei dispositivi. Per quanto riguarda l’allocazione della memoria, la nuova versione del kernel introduce un nuovo sysctl defrag_mode per ridurre la frammentazione, particolarmente utile per carichi di lavoro che sfruttano pagine di grandi dimensioni. Ulteriori miglioramenti al buddy allocator garantiscono allocazioni più rapide ed efficienti.

Altre migliorie continuano a riguardare il filesystem Bcachefs, il quale ha ricevuto aggiornamenti significativi, come il supporto per array flessibili nelle directory, routine di scrubbing avanzate per rilevare e correggere errori di bitrot, e una gestione ottimizzata degli errori di checksum. Btrfs, invece, consente ora il montaggio con livelli di compressione Zstandard negativi, offrendo un miglior bilanciamento tra spazio e velocità, mentre F2FS avanza verso un’API di montaggio moderna, con conversioni di folio per una gestione più efficiente delle pagine.

Le novità di Linux 6.15 riguardano poi i file system Ext4 e XFS: il primo beneficia di ricerche lineari più rapide per le dentries e intervalli di aggiornamento del superblocco ottimizzati, mentre XFS supporta scritture atomiche di grandi dimensioni in modalità copy-on-write e dispositivi zonati.

Venendo alla rete, i client NFS e SMB vengono irrobustiti con funzionalità di autenticazione Kerberos 5 attiva predefinitivamente per SMB e miglioramenti nella gestione dei descrittori di sicurezza.

Linux 6.15 è disponibile al download dalla pagina ufficiale kernel.org.

Borsa HP Prelude Pro per notebook: IMPERDIBILE a -55%

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 13:43

HP Prelude Pro è la borsa per notebook progettata per chi si muove spesso con il proprio laptop e portando con sé altri dispositivi, senza rinunciare a stile, praticità e sostenibilità. Oggi la trovi in sconto del 55% su Amazon. Compatibile con computer fino a 15,6 pollici, si distingue per un design elegante e leggero, perfetto sia per gli ambienti professionali che per l’uso quotidiano a casa o in mobilità.

Compra la borsa HP per notebook a -55%

Giù il prezzo della borsa per notebook HP Prelude Pro

Ha in totale cinque tasche, una delle quali interna dedicata ai notebook con diagonale fino a 39,6 centimetri. Le altre tornano utili per organizzare per penne, accessori, smartphone e altri oggetti. Include poi una fascia passante per il fissaggio al trolley, una tracolla imbottita e regolabile per il massimo comfort, senza dimenticare un foro per il collegamento di dispositivi come powerbank, cuffie o telefoni. Le dimensioni si attestano a 40,6x7x28,5 centimetri, il peso è di soli 380 grammi, per garantire il giusto equilibrio tra capienza e portabilità. Scopri di più nella scheda completa.

Grazie allo sconto del 55% puoi acquistare la borsa HP Prelude Pro al prezzo finale di soli 17,99 euro, invece di 39,99 euro come da listino. Il risparmio è notevole. Segnaliamo infine che il voto medio ottenuto da migliaia di recensioni è molto alto, quasi un perfect score: 4,7 stelle su 5. Vendita e spedizione sono a carico di Amazon.

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La borsa è anche anche per attenta all’ambiente e alla sostenibilità. È infatti realizzata al 65% con tessuti esterni riciclati e l’interno presenta un rivestimento completamente impermeabile, ideale per proteggere quanto trasportato anche in caso di pioggia. Con l’abbonamento Prime hai diritto alla consegna gratis entro domani.

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Kena Mobile: 200 giga, minuti illimitati e 200 SMS a 5,99 euro al mese

Punto Informatico - Mar, 05/27/2025 - 13:37

Kena Mobile lancia una nuova promozione dedicata a chi proviene da Iliad, Fastweb, Ho Mobile, altri operatori virtuali o è comunque disposto ad attivare un nuovo numero. A soli 5,99 euro al mese puoi avere 200 giga in 4G, minuti illimitati e 200 SMS. Inoltre, il primo mese è completamente gratuito con attivazione gratis se accetti i consensi commerciali (altrimenti ti costerà comunque solo 4 euro).

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Kena offre una tariffa senza vincoli, senza costi nascosti, senza penali e con la possibilità di cambiare quando vuoi. Si appoggia alla rete TIM, quindi avrai una copertura del 99% della superficie italiana e una navigazione stabile fino a 60 Mbps. Sebbene non sia in 5G, avrai la certezza di una copertura stabile e ampia, perfetta per tutto quello che ti serve tra social, streaming e videochiamate.

La tua offerta potrà essere gestita direttamente dall’app Kena che con un click ti permette di controllare il credito, ricaricare, gestire eventuali SIM aggiuntive e altro ancora. L’attivazione dell’offerta è semplicissima e avviene online con SPID o video selfie: completerai il tutto in pochi minuti.

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