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Updated: 52 min 50 sec fa

Comandi Rapidi di Apple con l'AI: ora basta dire cosa si vuole

Mar, 06/10/2025 - 08:29

Chi ha provato a creare una scorciatoia nell’app Comandi Rapidi di Apple sa bene quanto sia complicato. Tra azioni da trascinare, variabili da impostare e logiche da programmare, spesso ci si arrende prima di arrivare al risultato. Al WWDC 2025 Apple ha presentato la soluzione: un’app rivista e corretta con l’intelligenza artificiale.

Comandi Rapidi con Apple Intelligence

La nuova versione di Comandi Rapidi può attingere direttamente ad Apple Intelligence, sia usando i modelli locali sul dispositivo che sfruttando il Private Cloud Compute per compiti più complessi. Questo significa che non si dovrà più costruire manualmente ogni singolo passaggio dell’automazione. Ad esempio, uno studente può creare una scorciatoia che usa l’AI per confrontare la trascrizione audio di una lezione con i suoi appunti, poi aggiunge automaticamente i punti chiave che gli erano sfuggiti. Il tutto senza dover programmare nulla.

Le azioni intelligenti

Apple introduce le “azioni intelligenti“, un nuovo tipo di scorciatoia potenziata dall’AI. Invece di dover assemblare manualmente tutti i pezzi, ora ci sono azioni già pronte per riassumere i testi con i Writing Tools, creare immagini con Image Playground, o analizzare contenuti complessi. E se serve qualcosa di più potente, queste azioni si collegano automaticamente a ChatGPT. Ora si può semplicemente spiegare cosa si vuole che faccia il telefono, e l’AI capisce come costruire l’automazione.

I comandi rapidi più popolari oggi permettono di creare meme personalizzati, generare note delle riunioni, tracciare il tempo speso su attività specifiche, creare playlist musicali, salvare PDF, e molto altro. Con l’AI, queste operazioni dovrebbero diventare molto più semplici da impostare.

Gli sviluppatori possono sfruttare l’AI di Apple

Una delle novità più interessanti riguarda gli sviluppatori. Ora possono accedere direttamente al modello linguistico di Apple per integrarlo nelle loro app. Possono sfruttare sia i modelli on-device per operazioni veloci e private, sia il Private Cloud Compute per elaborazioni più complesse, il tutto mantenendo gli standard di privacy di Apple.

Disponibilità immediata per i tester

Apple ha già rilasciato le nuove funzioni AI di Comandi Rapidi per gli sviluppatori. La beta pubblica per tutti gli altri arriverà tra qualche settimana.

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Le serie e lo sport da guardare sotto l'ombrellone con Sky e Netflix

Mar, 06/10/2025 - 08:09

Finalmente, è arrivata l’estate: quale occasione migliore per concedersi un po’ di meritato relax, in compagnia di serie e sport da guardare sotto l’ombrellone? Con l’offerta che unisce Sky e Netflix hai entrambe le cose, sempre a portata di mano sul tuo smartphone o tablet così come sul televisore in salotto.

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Sky e Netflix: Squid Game 3, Wimbledon e tanto altro

Tra pochi giorni (27 giugno) toccherà a Squid Game 3. È tra le nuove uscite più attese della stagione: con l’arrivo degli episodi conclusivi scopriremo il destino di Seong Gi-hun. Per gli amanti del grande tennis c’è invece l’edizione 2025 di Wimbledon, torneo del Grande Slam che vedrà di nuovo protagonista Jannik Sinner, questa volta sui campi in erba di Londra. Nel pacchetto sono inclusi anche gli show di Sky TV, tra i quali vale la pena citare The Walking Dead: Daryl Dixon, lo spin-off tutto dedicato a uno dei personaggi più amati della serie a tema zombi.

Sono tre i pacchetti a tua disposizione, tutti comprensivi di decoder Sky Stream da portare dove vuoi e dell’app Sky Go per iniziare a guardare subito i contenuti.

Non sai se abbonarti? Puoi anche provare tutti i contenuti di Sky e Netflix per 30 gironi a soli 9,00 euro. Deciderai poi con calma se rinnovare la sottoscrizione oppure cancellarla.

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È richiesta una spesa iniziale per il decoder, pari a 19,00 euro (invece di 99,00 euro). L’abbonamento a Netflix incluso è quello con il piano Base, senza pubblicità. Per altre informazioni e per attivare l’offerta ti basta visitare il sito ufficiale.

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IPTV e Pezzotto: accuse importanti dall'AD della Serie A

Mar, 06/10/2025 - 07:30

Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega di Serie A, in occasione dell’incontro “Pirateria, fenomeno da combattere”, ha pronunciato accuse importanti e ulteriori provvedimenti contro IPTV e Pezzotto nei confronti degli utenti che sfruttano la pirateria online.

Ai microfoni di Luciano Mondellini, direttore di Calcio e Finanza che ha moderato l’incontro, nello specifico ha dichiarato: “Nella prima lista di persone impigliate in questa rete ci sono anche figure delle istituzioni come politici, poliziotti, architetti o notai“. Un’accusa importante della quale si è preso tutta la responsabilità.

Inoltre, ha anche definito l’Italia il “paese peggiore del mondo per l’accesso alla pirateria“. Nondimeno, elogiando i sistemi anti IPTV e Pezzotto illegali, ha specificato: “Ma siamo quello che ha reagito meglio dotandosi di una legge efficace e di strumenti corretti, con una piattaforma capace di intervenire in tempi ristretti“.

Non sono mancati i colpi anche nei confronti della stampa: “Mediaset è attiva in questa battaglia e ha ottenuto anche grandi vittorie nei Tribunali, ma per quanto riguarda la carta stampata, sia da tutto il gruppo Repubblica così come dal gruppo RCS mi sarei aspettato una diversa attenzione, che è arrivata soltanto in quest’ultima fase propositiva in cui ci iniziano a seguire e a dare degli spazi per raccontare questa cosa“.

Annunciate nuove multe contro gli utenti di IPTV e Pezzotto illegali

De Siervo, durante il suo intervento, ha anche annunciato nuove multe in arrivo contro gli utenti di IPTV e Pezzotto illegali: “Il passo successivo è finalmente quello per cui la GdF è capace di individuare alcune migliaia di persone (oltre 5000, ndr). Persone chiamate in caserma, alle quali viene comminata una prima multa, un cartellino giallo. Chi commette questi reati lascia una traccia indelebile e la GdF può raggiungere la persona, che riceve un cartellino rosso e la multa sale a 5.000 euro“.

In merito ai rivenditori di IPTV e Pezzotto ha spiegato: “Se una persona poi fa il reseller (rivenditore, ndr), compie un reato e abbiamo certezza che sarà perseguita“. “L’orizzonte è convincere le big tech americane che è arrivato il momento in cui la festa è finita. Il Governo americano non aiuta, ma noi con i nostri avvocati stiamo combattendo in ogni Tribunale. I cattivi sono sempre in vantaggio di una mossa, ma se il sistema delle persone oneste si muove all’unisono leva spazio di manovra“.

Da dove nasce l’illegalità

L’Amministratore Delegato della Serie A ha anche precisato da dove nasce l’illegalità e perché quindi molti utenti accedono con facilità a IPTV e Pezzotto illegali: “È un problema culturale. Il fatto che finalmente la Guardia di Finanza abbia aggredito questo problema e possa tornare indietro nel tempo fa capire quanto la comunicazione sia fondamentale. Questa attività repressiva andrà avanti e saranno decine di migliaia le multe che verranno comminate nei prossimi mesi“.

De Siervo ha poi concluso: “L’obiettivo nostro non è mai quello di andare contro qualcuno, ma isolare le migliaia di clienti criminali. La festa adesso è finita, tutto il sistema faccia un esame di coscienza, perché se crolla ne risente tutta la filiera“.

watchOS 26: l'Apple Watch ora parla e allena come un coach

Mar, 06/10/2025 - 07:07

Apple ha svelato al WWDC 2025 una versione di watchOS che segna un punto di svolta per l’Apple Watch. Non si tratta solo di un aggiornamento estetico o di qualche funzione in più. watchOS 26 introduce per la prima volta l’intelligenza artificiale in modo significativo sull’orologio, che ora diventa un vero assistente personale per il fitness e non solo.

Workout Buddy: il personal trainer

La novità più interessante di watchOS 26 si chiama Workout Buddy, ed è quello che molti aspettavano da anni. Un coach AI che parla durante gli allenamenti. Non si limita a dare consigli generici, ma usa i dati della cronologia di allenamenti e salute per motivare in modo personalizzato. La voce è costruita sui modelli di fitness trainer reali di Fitness+, quindi non si sentirà la solita voce robotica.

Buddy guiderà l’utente durante la corsa, si congratulerà per i progressi e adatterà i suggerimenti in base a come sta andando. Per funzionare serve un iPhone compatibile con Apple Intelligence nelle vicinanze e delle cuffie Bluetooth collegate all’orologio.

Il design Liquid Glass

Anche l’Apple Watch riceve il restyling Liquid Glass che Apple sta portando su tutti i suoi dispositivi. Menu translucidi, notifiche con sfondi simili al vetro, e interfacce che si adattano meglio agli angoli arrotondati del display.

L’app Allenamenti è stata completamente ridisegnata con nuovi pulsanti in ogni angolo per rendere più facile il controllo durante l’attività fisica. Lo Smart Stack, introdotto con watchOS 10, riceve finalmente l’upgrade che meritava.

Grazie ad Apple Intelligence, ora predice davvero quello di cui si ha bisogno. Mostrerà la scheda allenamento quando si arriva in palestra la mattina, oppure le informazioni sul trasporto pubblico quando è ora di tornare a casa. Non è più una semplice raccolta di widget che si deve scorrere manualmente, ma un sistema che impara dalle proprie abitudini e gioca d’anticipo.

Messaggi più smart e traduzioni istantanee

L’app Messaggi diventa più intelligente nell’analizzare i messaggi in arrivo per generare suggerimenti di risposta migliori. Non più le solite frasi preimpostate, ma suggerimenti che hanno senso nel contesto della conversazione. Arriva anche la traduzione live. I messaggi in arrivo vengono automaticamente mostrati nella propria lingua preferita, e quelli che si scrivono vengono tradotti per chi li riceve. Funziona anche durante le chiamate FaceTime con didascalie tradotte in tempo reale.

Gesti più naturali

watchOS 26 introduce un nuovo gesto per gestire le notifiche: basta girare il polso lontano da te e poi indietro per tornare al quadrante. È disponibile su Series 9, Series 10 e Apple Watch Ultra 2. Per cancellare le notifiche che non si vogliono gestire subito, si può semplicemente muovere il polso, un gesto molto più naturale che premere pulsanti.

Centro di controllo aperto alle app di terze parti

Una delle novità più attese riguarda il Centro di controllo, che finalmente si apre alle app di terze parti. Non saremo più limitati ai toggle di Apple, ma potremo aggiungere controlli rapidi per le app preferite. Ancora meglio: potremo personalizzare il layout direttamente dall’app Apple Watch su iPhone, invece di dover armeggiare sul piccolo schermo dell’orologio.

Live Listen arriva sull’orologio

Le funzioni di accessibilità ricevono un upgrade importante con Live Listen, che permette all’Apple Watch di funzionare come telecomando per l’ascolto assistito su iPhone. Utile per chi ha problemi di udito o per situazioni dove serve amplificare l’audio ambientale. Include anche Live Captions, che fornisce didascalie in tempo reale per chi parla durante una conversazione o chiamata.

Compatibilità e disponibilità

watchOS 26 arriverà in autunno, probabilmente insieme ai nuovi modelli di Apple Watch. La compatibilità dovrebbe partire da Apple Watch Series 7 in poi, insieme all’Apple Watch SE di seconda generazione e tutti i modelli Ultra.

Gli sviluppatori possono già scaricare la beta, mentre quella pubblica arriverà a luglio. Il cambio di numerazione (da watchOS 12 a watchOS 26) riflette la nuova strategia Apple di allineare tutti i sistemi operativi con l’anno di riferimento.

Avviata un'indagine di Agcom alla piattaforma digitale terrestre

Mar, 06/10/2025 - 07:00

Agcom, l’Autorità Garante per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha annunciato l’avvio di un’indagine che durerà 120 giorni nei confronti della piattaforma digitale terrestre. Il fulcro dell’intrattenimento radiotelevisivo gratuito italiano sarà messo sotto esame per comprendere implicazioni e risvolti della più recente tecnologia HbbTV.

L’HbbTV – specifica Agcom – è una piattaforma tecnologica, aperta e interoperabile, destinata al trasporto e alla presentazione di applicazioni avanzate e interattive eseguibili su apparecchi di ricezione televisiva digitale ibridi, cioè, dotati sia di ricevitore conforme allo standard DVB-T sia di connessione internet a banda larga (in pratica, quasi tutte le smart TV)“.

Nello specifico, tramite le applicazioni HbbTV del digitale terrestre, gli utenti possono accedere a contenuti streaming sintonizzandosi su canali accessibili tramite standard trasmissivo DVB-T e/o DVB-T2. Proprio per la diffusione di questa tecnologia, che vede sempre più canali nuovi arrivare sulla piattaforma, Agcom ha ritenuto necessaria un’indagine conoscitiva.

Digitale terrestre: gli obiettivi di Agcom

Nell’ottica di promuovere uno sviluppo efficiente e ordinato dei servizi basati sullo standard HbbTV applicati alla piattaforma televisiva digitale terrestre, Agcom ha ritenuto opportuno avviare un’indagine conoscitiva funzionale all’acquisizione di idonei elementi di conoscenza e confronto sull’utilizzo dello standard HbbTV per la fornitura di servizi di media audiovisivi e radiofonici tramite piattaforma televisiva digitale terrestre, i cui esiti siano propedeutici alla valutazione di eventuali e successivi interventi regolamentari nelle materie di competenza dell’Autorità“, si legge nella delibera pubblicata il 3 giugno.

L’obiettivo? “L’Autorità, tramite la presente indagine conoscitiva, intende acquisire elementi di informazione e documentazione, al fine di verificare l’efficacia della vigente regolamentazione e valutare l’opportunità di possibili interventi di aggiornamento e adeguamento della disciplina nelle materie di propria competenza“.

Stando a quanto dichiarato, sarà l’Ufficio pluralismo e concorrenza nei servizi media della Direzione servizi media e tutela dei diritti fondamentali a svolgere attività funzionali volte alla realizzazione dell’indagine annunciata da Agcom che durerà 120 giorni.

macOS 26 Tahoe: nuovo nome, interfaccia Liquid Glass e AI

Mar, 06/10/2025 - 06:49

Al WWDC 2025 Apple non ha solo presentato il nuovo macOS. Ha fatto qualcosa di più radicale. Ha cambiato completamente il modo di numerare i suoi sistemi operativi, come si vociferava da settimane. Quello che doveva essere macOS 16 è diventato macOS 26, insieme a iOS 26, iPadOS 26 e tutti gli altri.

Per anni abbiamo seguito una numerazione logica: iOS 18, macOS 15 Sequoia, watchOS 11. Tutto ordinato, tutto prevedibile. Ma Apple ha deciso di rompere con questa tradizione e passare a un sistema basato sull’anno di rilascio. Ora tutto porta il numero 26, che rappresenta il periodo tra settembre 2025 e settembre 2026. Non è una scelta casuale. Apple avrebbe potuto usare 25 per l’anno di lancio, ma ha preferito 26 perché rappresenta meglio il ciclo di vita completo dell’aggiornamento.

macOS Tahoe: più di un semplice cambio di nome

Il nuovo macOS non si chiama solo diversamente, ma porta anche il nome in codice “Tahoe“, tanto per continuare la tradizione californiana. Ma la vera novità è l’interfaccia completamente ridisegnata che Apple ha chiamato “Liquid Glass“. Il nuovo look trasforma completamente l’interfaccia di macOS. Dock, barre degli strumenti, icone delle app, widget: tutto ha ora un aspetto simile al vetro che rende il sistema più moderno e coerente con il resto dell’ecosistema Apple.

Per la prima volta su Mac, gli utenti potranno personalizzare la scrivania con cartelle e icone colorate, proprio come succede su iPhone. Un cambiamento che potrebbe sembrare superficiale ma che in realtà avvicina molto l’esperienza d’uso dei due dispositivi.

Il Mac diventa un telefono (quasi)

Una delle novità più interessanti è l’app Telefono per Mac. Collegando l’iPhone tramite Continuity, sarà possibile gestire chiamate, segreteria, screening delle chiamate e assistenza in attesa direttamente dal computer. Ancora più utile è il supporto per le Attività in diretta: sulla barra dei menu del Mac appariranno aggiornamenti in tempo reale dall’iPhone, come il progresso di una consegna o lo stato di un Uber in arrivo.

Spotlight diventa potentissimo

Apple definisce quello di Spotlightil più grande aggiornamento di sempre“, e a ragione. Non si limita più a cercare file e app, ora permette di eseguire azioni dirette come prendere una nota, inviare un’email o lanciare una scorciatoia, tutto senza uscire dalla ricerca. La funzione può anche fungere da mini launcher, mostrando tutte le app installate, comprese quelle dell’iPhone tramite mirroring. I risultati sono classificati in base alla rilevanza per l’utente, con possibilità di filtrare ulteriormente.

Particolarmente furbi i tasti rapidi per le azioni: “sm” per “invia messaggio” o “ar” per “aggiungi promemoria” velocizzano molto le operazioni quotidiane.

Apple Intelligence si fa più utile

Le funzioni di intelligenza artificiale in Tahoe puntano sulla praticità. Le traduzioni in tempo reale funzionano nell’app Messaggi sia per i messaggi in arrivo che per quelli in uscita. Durante le chiamate FaceTime, è possibile ottenere didascalie tradotte dal vivo di chi parla, una funzione simile a quella introdotta da Microsoft in Windows 11.

Arrivano anche aggiornamenti per Genmoji, Image Playground e Promemoria, oltre a scorciatoie potenziate che sfruttano l’AI per essere più intuitive.

Finalmente un’app Giochi dedicata

Apple Games rappresenta un’altra novità importante: un’app dedicata per catalogare e lanciare i giochi, scoprire nuovi titoli e sincronizzarsi con gli amici per partite online. Il Game Overlay permette di regolare le impostazioni, chattare e inviare inviti senza uscire dal gioco. Per gli sviluppatori, Apple introduce Metal 4, l’ultima versione della sua API grafica, con MetalFX Frame Interpolation e Denoising per migliorare il frame rate.

Compatibilità e disponibilità

Tahoe sarà disponibile in autunno per tutti i Mac con chip Apple Silicon e alcuni Mac Intel dotati di chip di sicurezza T2. Gli sviluppatori possono già scaricare la beta, mentre quella pubblica arriverà il mese prossimo. Il supporto per i Mac Intel più vecchi viene definitivamente abbandonato, segnando la fine di un’era e l’inizio di quella completamente Apple Silicon.

Apple Liquid Glass: nuova interfaccia per tutti gli OS

Lun, 06/09/2025 - 20:26

Apple ha annunciato il nuovo design Liquid Glass per iOS 26, iPadOS 26, macOS Tahoe 26, watchOS 26 e tvOS 26 durante il keynote di apertura della WWDC 2025. L’azienda di Cupertino ha portato su tutti i sistemi operativi gli effetti traslucenti di visionOS. Sono stati ovviamente aggiornati anche gli elementi grafici delle app.

Nuovo design Liquid Glass

Come si deduce dal nome, il design Liquid Glass è ispirato alle caratteristiche ottiche del vetro. Apple sottolinea che questo materiale traslucido “riflette e rifrange l’ambiente circostante“. Il termine Liquid indica l’uso del rendering in tempo reale che permette di reagire dinamicamente al movimento, offrendo un “nuovo livello di vitalità“.

Gli effetti di traslucenza sono visibili sia per gli elementi più piccoli (pulsanti, switch, slider, testo e controlli multimediali) che per quelli più grandi, tra cui barre delle schede e barre laterali per la navigazione delle app. Si nota chiaramente in tutti i componenti dei sistemi operativi, come schermata di blocco, schermata Home, notifiche e Centro di Controllo.

Tutte le app preinstallate, tra cui Safari, Fotocamera, Messaggi, Foto, FaceTime e Apple Music hanno ricevuto un completo restyling estetico. L’azienda di Cupertino ha modificato controlli, barre degli strumenti, barre dei menu e altri elementi, considerando anche gli angoli arrotondati dei dispositivi e delle finestre delle app. Il colore dello schermo si adatta al contenuto e varia tra chiaro e scuro.

Si tratta in definitiva del più grande aggiornamento da iOS 7 del 2013, quando Apple ha abbandonato l’originale scheumorfismo per usare il design flat. Gli sviluppatori dovranno quindi adottare il nuovo stile Liquid Glass per le app, sfruttando SwiftUI, UIKit e AppKit.

Streaming pirata: Google collabora con AGCOM

Lun, 06/09/2025 - 19:29

Durante un evento dal titolo “Pirateria, fenomeno da combattere”, moderato dal direttore di Calcio e Finanza Luciano Mondellini, Benedetta Liberatore (responsabile direzione servizi digitali di AGCOM) ha comunicato che Google collabora con l’autorità per bloccare la diffusione di contenuti pirata in streaming. Federico Bagnoli Rossi, Presidente della FAPAV, ha invece parlato dell’oscuramento di Streaming Community.

Cloudflare non collabora

Benedetta Liberatore ha evidenziato la necessità di una piattaforma come Piracy Shield per un intervento immediato durante la trasmissione di eventi sportivi in diretta. Per ottenere risultati concreti nella lotta allo streaming pirata occorre però la collaborazione delle Big Tech. La famosa legge n. 93 del 14 luglio 2023 dovrebbe essere rispettata anche dai provider di motori di ricerca, VPN e DNS pubblici.

La responsabile direzione servizi digitali di AGCOM ha annunciato che Google non intende iscriversi a Piracy Shield, ma ha fornito un sistema che permette di ottenere lo stesso risultato (sperimentato durante l’ultima giornata della serie A di calcio). Il ticket del segnalatore (DAZN, Sky e altri) arriva ugualmente all’azienda di Mountain View in modo automatico. Google blocca quindi l’accesso ai siti pirata intervenendo sui DNS pubblici.

Anche Microsoft ha collaborato eliminando i siti segnalati da Bing. Cloudflare invece ha risposto picche, nonostante la sentenza di fine dicembre (simile a quella che riguarda Google). All’inizio del mese, la CCIA ha chiesto l’intervento della Commissione europea perché Piracy Shield non rispetta la legge.

Federico Bagnoli Rossi, Presidente della FAPAV, ha invece parlato dell’oscuramento di Streaming Community, noto sito che trasmette film e serie TV. In questo caso, Piracy Shield non c’entra nulla. Il blocco è stato ordinato dal tribunale di Milano.

Cosa guardare oggi su Apple TV+? Ecco cosa c'è di nuovo

Lun, 06/09/2025 - 19:14

Scegliere Apple TV+ significa poter contare su una piattaforma di streaming in continuo aggiornamento e che, a differenza di altri servizi analoghi, punta forte sulla qualità dei suoi contenuti. Di conseguenza, il catalogo è ricco di vere e proprie perle da scoprire. Le ultime novità del servizio, inoltre, sono molto interessanti.

Ricordiamo che per accedere ad Apple TV+ è necessario attivare un abbonamento da 9,99 euro al mese (oppure avere un abbonamento Apple One). Per tutti i nuovi utenti c’è una prova gratuita di 7 giorni mentre per chi ha acquistato di recente un nuovo prodotto Apple (negli ultimi 90 giorni; sono compatibili con la promo gli iPhone, gli iPad, i Mac e le Apple TV) è possibile richiedere 3 mesi gratis.

Per verificare la disponibilità di una di queste promo e per accedere a tutto il catalogo di contenuti basta raggiungere Apple TV+ dal link qui di sotto.

Accedi qui ad Apple TV+

Cosa guardare su Apple TV+ oggi

Apple TV+ è una piattaforma ricca di contenuti da scoprire. Tra i “must watch” da citare troviamo Silo e Scissione, due delle serie TV più interessanti degli ultimi anni. Da non perdere anche la commedia Ted Lasso, un altro dei pezzi forti del catalogo. Tra le migliori serie segnaliamo anche il thriller Slow Horses, con Gary Oldman, e la commedia The Studio. Un’altra serie molta interessante è Your Friends & Neighbors, con Jon Hamm.

Tra le ultime novità, invece, su Apple TV+ troviamo il film Fountain of Youth, diretto da Guy Ritchie e con un cast composto da John Krasinsky, Natalie Portman ed Eiza González.

Una delle serie del momento sulla piattaforma è, senza dubbio, Murderbot. Si tratta di una serie di fantascienza tratta dai romanzi di Martha Welss. Nel cast troviamo Alexander Skarsgård, Noma Dumezweni, David Dastmalchian e Sabrina Wu.

Da pochi giorni è disponibile Stick, con Owen Wilson. Si tratta di una serie ambientata nel mono del golf professionistico che racconta un’interessante storia di rivincita.

C’è poi Echo Valley, un nuovo thriller con Julianne Moore e Sydney Sweeney che sarà disponibile a partire dal 13 di giugno. 

Tra le prossime uscite sulla piattaforma c’è anche la seconda stagione di The Buccaneers. Si tratta di una serie più interessanti del catalogo. I primi episodi arriveranno il 18 giugno.

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Luce e gas a prezzo fisso: zero rincari e bollette più leggere con Octopus

Lun, 06/09/2025 - 18:55

Per ridurre le bollette e evitare rincari in futuro è possibile scegliere nuove tariffe luce e gas a prezzo bloccato. La soluzione giusta in questo momento è rappresentata da Octopus Energy che propone ai nuovi clienti la possibilità di attivare, senza alcun costo iniziale e senza vincoli, le tariffe Octopus Fissa 12M con un prezzo bloccato per 12 mesi.

Si tratta delle offerte giuste per tagliare le bollette (grazie a un costo ridotto dell’energia), ridurre i costi fissi (grazie a un costo di commercializzazione tra i più bassi sul mercato) ed evitare rincari (grazie al prezzo fisso per un anno). Per accedere alle promozioni basta visitare il sito ufficiale di Octpus Energy, tramite il box qui di sotto.

Accedi qui alle offerte Octopus

Luce e gas a prezzo fisso con Octopus Energy

Con Octopus Fissa 12M è possibile ridurre il costo dell’energia fino a:

  • 0,1232 €/kWh per l’energia elettrica
  • 0,453 €/Smc per il gas naturale

Le tariffe prevedono un costo di commercializzazione pari a 84 euro all’anno. Il costo delle materie prime, inoltre, è fisso e bloccato per 12 mesi, garantendo al cliente la possibilità di accedere alle offerte senza il rischio di registrare improvvisi aumenti in bolletta. Terminato il periodo a prezzo bloccato è possibile verificare il nuovo prezzo proposto da Octopus e, eventualmente, cambiare fornitore, sempre senza alcun costo.

Le offerte di Octopus sono disponibili tramite attivazione online. Per accedere alle promozioni è sufficiente avere i dati dell’intestatario e i dati della fornitura (codice POD per la luce e codice PDR per il gas) oltre alle coordinate IBAN per attivare la domiciliazione bancaria. Per accedere subito alla promozione basta premere sul box qui di sotto. Le condizioni tariffarie proposte sono disponibili per i nuovi clienti Octopus solo per un breve periodo di tempo.

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VPN a meno di 2 euro al mese: è il momento mettere al sicuro la connessione

Lun, 06/09/2025 - 18:44

Scegliere una nuova VPN non è mai stato così conveniente: grazie alla promozione in corso oggi, infatti, è possibile puntare su Private Internet Access, uno dei servizi di riferimento del settore delle VPN, beneficiando di uno sconto dell’81% sul costo del piano di 2 anni che include anche 2 mesi aggiuntivi. Grazie a questa promozione, la VPN ora costa 1,99 euro al mese. Per accedere all’offerta basta visitare il sito ufficiale di Private Internet Access, accessibile tramite il box qui di sotto.

Attiva qui Private Internet Access

Private Internet Access: l’offerta da cogliere al volo

Con Private Internet Access è possibile accedere a una VPN completa e senza punti deboli, con tutto quello che serve a chi ha bisogno di questo tipo di servizio. A disposizione dei suoi utenti, infatti, Private Internet Access propone la crittografia del traffico dati e una politica “zero log” in modo da poter accedere a Internet in sicurezza e senza tracciamento, anche quando si utilizza non connessione non privata.

In aggiunta, c’è la possibilità di sfruttare un network di server diffuso in modo capillare in tutto il mondo. In questo modo è possibile aggirare blocchi geografici online. Da segnalare, inoltre, che Private Internet Access è utilizzabile da più dispositivi in contemporanea, sempre senza limiti di banda. In questo modo è possibile utilizzare la VPN su smartphone, tablet e computer, per una connessione sempre protetta.

Con l’offerta in corso, Private Internet Access è ora disponibile con un prezzo ridotto a 1,99 euro al mese e un risparmio dell’81% andando a scegliere il piano di 26 mesi. Per tutti i nuovi utenti c’è sempre la possibilità di sfruttare una garanzia di rimborso di 30 giorni. Per accedere alla promozione basta premere sul banner riportato qui di sotto. L’offerta è valida solo per un breve periodo.

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YouTube non rimuove i contenuti vietati

Lun, 06/09/2025 - 18:37

YouTube non rimuove più i contenuti vietati dalle regole del servizio. Secondo il New York Times, l’azienda di Mountain View ha incoraggiato i moderatori a lasciare online i video se possono essere considerati di pubblico interesse, come quelli che trattano argomenti politici, sociali e culturali.

YouTube come Meta?

A gennaio, Meta ha comunicato l’eliminazione del programma di fact checking negli Stati Uniti e delle restrizioni su alcuni argomenti. L’obiettivo è quello di favorire la libertà di espressione (ma i primi risultati non sono molto positivi). La stessa motivazione sarebbe alla base della decisione di YouTube.

A differenza di Meta e X, l’azienda di Mountain View non ha comunicato pubblicamente la novità. Le nuove regole sono state introdotte a metà dicembre, come scoperto dal New York Times. I moderatori devono lasciare online i video se la violazione delle regole avviene fino alla metà della lunghezza totale (in precedenza era un quarto).

In generale, i moderatori dovrebbe lasciare online i video se la libertà di espressione supera il rischio di danno. Un portavoce di YouTube ha dichiarato:

Consapevoli che la definizione di interesse pubblico è in continua evoluzione, aggiorniamo le nostre linee guida per riflettere i nuovi tipi di discussione che vediamo oggi sulla piattaforma. Il nostro obiettivo rimane lo stesso: proteggere la libertà di espressione su YouTube, mitigando al contempo i danni più gravi.

Tra gli argomenti di pubblico interesse ci sono quelli su elezioni, ideologie, movimenti, razza, genere, sessualità, aborto, immigrazione e censura.

Nei documenti visti dal New York Times ci sono alcuni esempi di pubblico interesse. Sono rimasti online un video in cui c’è un insulto contro una persona transgender e un video in cui viene suggerito di mettere l’ex Presidente della Corea del Sud (Yoon Suk Yeol) in una ghigliottina.

WWDC 2025 in diretta: tutte le novità presentate

Lun, 06/09/2025 - 18:33

Si apre lo scenario della WWDC 2025, l’appuntamento più atteso dell’anno in casa Apple (insieme alla presentazione dei nuovi iPhone. Qui è dove lo seguiremo con aggiornamenti in diretta su tutte le novità annunciate. L’evento è trasmesso in streaming su YouTube.

Tutte le novità dalla WWDC 2025

I grandi attesi sono i nuovi sistemi operativi della mela morsicata, da iOS a macOS. È previsto un importante restyling dell’interfaccia e un nuovo approccio alla nomenclatura: tutte le piattaforme dovrebbero essere accompagnate dalla versione 26. Si parte con il keynote di apertura, alle 19:00 di oggi.

… in aggiornamento

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Lun, 06/09/2025 - 18:31

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A differenza di altre app che partono solo dall’inglese, Mondly ti permette di imparare una nuova lingua direttamente dalla tua lingua madre, aumentando la velocità e la qualità dell’apprendimento. È disponibile in 41 lingue e offre contenuti autentici con la voce di madrelingua, per aiutarti ad acquisire pronuncia corretta e accento naturale.

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  • Usare un chatbot intelligente per dialoghi realistici
  • Sfruttare la ripetizione spaziata per memorizzare più a lungo
  • Imparare frasi utili, non parole isolate, per parlare subito

Tutto questo con un’interfaccia user-friendly che rende ogni lezione un gioco, mantenendo alta la motivazione.

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La voce di ChatGPT diventa ancora più naturale

Lun, 06/09/2025 - 18:27

Parlare con ChatGPT sarà ancora più naturale. OpenAI ha appena rilasciato un aggiornamento per rendere l’esperienza vocale del chatbot più simile a una conversazione con una persona reale.

ChatGPT diventa sorprendentemente naturale

Il cambiamento più evidente è nel ritmo. Prima ChatGPT parlava sempre nello stesso modo, senza alcuna variazione. Ora fa pause naturali, enfatizza le parole importanti e modula la voce come farebbe una persona in carne e ossa. Riesce anche a esprimere emozioni. Non si tratta solo di una voce più piacevole da sentire. Se è empatico si percepisce, e se fa del sarcasmo si intuisce dal tono.

We launched an update to Advanced Voice to make it way more natural and effortless to talk to.

Now available to all paid users in ChatGPT.

— OpenAI (@OpenAI) June 7, 2025

Il traduttore istantaneo sempre attivo

C’è anche una novità pratica interessante. Se si chiede a ChatGPT di tradurre una conversazione, continua a farlo automaticamente. Non c’è bisogno di ripetere “traduci questo” ogni volta. Rimane in modalità interprete finché non gli si dice di smettere o di cambiare lingua. Una funzione davvero utile se si deve parlare con qualcuno che non conosce la propria lingua o se si sta seguendo un video in una lingua straniera.

OpenAI non ha nascosto che ci sono ancora dei difetti. A volte la voce può cambiare tono all’improvviso, altre volte ChatGPT produce suoni strani o frasi senza senso. Può capitare anche che spunti dal nulla una musica di sottofondo. Sono difetti fastidiosi, ma l’esperienza complessiva è decisamente migliore di prima, difetti e tutto.

L’aggiornamento è disponibile per gli utenti a pagamento di ChatGPT, su qualsiasi dispositivo. Inoltre, adesso il chatbot rispetta le pause e ha un’intonazione migliore. Fino a poco tempo fa, infatti, se si faceva una pausa per riflettere o respirare, interveniva subito, interrompendo il discorso. Ora OpenAI ha finalmente risolto questo problema.

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Tastiera bluetooth Logitech universale e portatile in super sconto Amazon (-58%)

Lun, 06/09/2025 - 18:10

L’elegantissima, sottile e leggera tastiera bluetooth Logitech Keys-To-Go, pensata per essere collegata al volo a qualsiasi dispositivo, dal PC agli smartphone fino alle smart TV, è disponibile in offerta su Amazon al super prezzo di soli 29,99 euro invece di 71,99 nella carinissima colorazione rosa.

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Questa tastiera è dunque studiata per essere portata con te tutto il giorno, pronta da collegare al volo ai tuoi dispositivi in modo da poter lavorare o studiare dove preferisci. Include un rivestimento che la protegge da briciole, schizzi e da qualsiasi altra cosa rischieresti di rovesciarci sopra e puoi pulirla in caso in pochi secondi.

Come detto, è universalmente compatibile con qualsiasi dispositivo bluetooth, compresi gli Apple come iPhone e iPad, con tanto di comodo supporto per il telefono. Tasti comodi e morbidi permettono di avere una digitazione silenziosa come quella di un PC portatile, mentre sono presenti anche dei tasti a scelta rapida per la gestione di diverse funzioni, da quelle multimediali a quelle più operative.

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La batteria dura a lungo, fino a 3 mesi con una sola ricarica, permettendoti di utilizzarla senza preoccuparti troppo dell’autonomia. A 29,99 euro invece di 71,99 è un vero affare da non perdere.

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SPID a pagamento da luglio o chiusura del servizio?

Lun, 06/09/2025 - 17:33

Aruba ha già comunicato che lo SPID costerà 4,90 euro + IVA dopo il primo anno gratuito. La stessa somma verrà chiesta da InfoCert a partire dal 28 luglio. Gli altri gestori di identità potrebbe seguire a ruota. Il governo non ha ancora erogato i fondi promessi all’inizio di marzo.

Addio allo SPID prima del 2026?

Il contributo statale di 40 milioni di euro erano stato previsto dal governo nel 2023. Servono per coprire i costi di adeguamento tecnologico richiesti ai gestori, in particolare per garantire efficienza e sicurezza del sistema di identità digitale. La somma è stata stanziata all’inizio di marzo 2025, quindi dopo quasi due anni, ma non è arrivato ancora nulla ai provider.

AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) ha comunicato che i fondi non sono stati ancora sbloccati a causa della burocrazia, ma che verranno erogati presto. C’è solo un “piccolo” problema. Il 9 luglio scadrà la convenzione tra lo Stato e i gestori. Questi ultimi possono esercitare il rinnovo per altri due anni (operando in perdita), chiudere il servizio o fornire lo SPID a pagamento, come farà InfoCert.

L’azienda spiega che ha investito tra i 20 e i 30 milioni di euro per lo sviluppo, la gestione, il mantenimento e l’evoluzione del sistema SPID. I 40 milioni di euro devono essere ripartiti tra 12 gestori. La quota spettante a InfoCert è 2,6 milioni di euro, non sufficienti a compensare le perdite accumulate in 10 anni e i costi correnti.

Come consentito dalla convenzione, l’azienda offrirà lo SPID gratis per il primo anno. Successivamente si dovrà pagare 5,98 euro/anno. Nonostante la diffusione della CIE (Carta di Identità Elettronica), lo SPID viene usato per oltre il 90% degli accessi ai servizi della Pubblica Amministrazione.

Il governo ha dichiarato in diverse occasioni che vuole puntare sulla CIE. Probabilmente lo SPID verrà eliminato entro il 2026. Forse il ritardo nell’erogazione dei fondi è intenzionale? Come disse un noto politico “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina“.

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Come ottenere risposte utili da ChatGPT chiedendo l'opposto

Lun, 06/09/2025 - 17:30

Prendere delle decisioni non è mai facile. ChatGPT, dall’alto della sua intelligenza, potrebbe aiutare a uscire dall’impasse, ma il più delle volte dà risposte troppo prudenti e prevedibili. Eppure c’è un trucco semplice che funziona molto meglio: chiedere esattamente l’opposto di quello che farebbe normalmente. Sembra assurdo, ma i risultati sono sorprendenti.

ChatGPT, Claude e compagnia bella, sono perfetti per fare brainstorming, cercare informazioni o decidere cosa cucinare. Ma davanti alle decisioni davvero toste, quelle dove non c’è una scelta giusta o sbagliata, diventano improvvisamente prudenti e prevedibili. Il punto è che spesso non serve un altro elenco di considerazioni razionali. Serve qualcosa che ci faccia uscire dal giro vizioso di pensieri che ci tiene bloccati.

Come funziona il prompt del ribaltamento?

La tecnica è semplicissima: invece di chiedere “cosa dovrei fare?“, si deve chiedere “qual è l’opposto del consiglio che mi daresti normalmente?“. Questa piccola modifica cambia completamente il tipo di risposta che si riceve. Ma facciamo un esempio pratico. Si sta pensando di cambiare macchina. La propria auto funziona ancora, ma è vecchia, le riparazioni si fanno più frequenti e magari ci sono dei nuovi modelli che incuriosiscono, con tutte quelle funzioni moderne.

Il consiglio tradizionale di ChatGPT sarebbe qualcosa come: “Considera il budget, confronta le opzioni e valuta quanto è urgente sostituirla. Se la macchina attuale funziona ancora e le riparazioni non sono eccessive, potrebbe essere saggio aspettare.” Ma si chiede il contrario, cosa succede? “Vendila oggi stesso. Dimentica il budget, meriti l’upgrade. La vita è breve. Prendi la macchina che vuoi davvero, anche se non è pratica.

Oppure prendiamo un altro caso. Si vuole cambiare lavoro, ma si ha paura di lasciare la sicurezza del posto fisso. Normalmente ChatGPT direbbe: “Valuta attentamente i rischi, assicurati di avere un’alternativa concreta, considera le tue responsabilità finanziarie.” La versione opposta? “Licenziati domani. Smetti di sprecare la tua vita in un posto che non ti piace. Il rischio più grande è rimanere dove sei. Hai più talento di quanto pensi e troverai qualcosa di meglio.

Quando vedere il peggio chiarisce le idee

Naturalmente nessuno corre subito in concessionaria o dal proprio datore di lavoro dopo aver letto una risposta del genere… Il punto è un altro. Costringe a pensare ai sentimenti, non solo ai soldi. Magari si capisce di aver sempre sacrificato la propria felicità per essere “responsabile”. Oppure ci si rende conto che in fondo non vuole davvero cambiare macchina, si doveva solo vedere la questione da tutti i punti di vista.

La stessa tecnica funziona bene anche per questioni più delicate o di lavoro. Ad esempio, si deve valutare se accettare una promozione che richiede di trasferirsi in un’altra città. Invece di chiedere come decidere, basta chiedere cosa NON fare, ed ecco la risposta di ChatGPT: “Rifiuta tutto. Resta dove stai comodo. Non rischiare mai nulla. La carriera non vale la pena di sconvolgere la vita.

Leggere una risposta del genere può far scattare qualcosa dentro. Magari si capisce che il problema non è il lavoro nuovo, ma la paura di cambiare. Oppure che si stavano solo inventando scuse per rimanere al sicuro dove si è sempre stati.

Perché questo approccio è così efficace? Il chatbot di OpenAI (ma non solo), è programmato per non sbagliare. Per questo dà sempre consigli sicuri, sensati e un po’ prevedibili. Ma quando si ribalta la domanda, arriva una risposta che fa l’effetto di uno schiaffo. Invece delle solite raccomandazioni prudenti, si sente qualcosa che obbliga a guardare la situazione da un punto di vista completamente nuovo.

Questo approccio funziona per tre motivi:

  • Obbliga a vedere le cose diversamente. Invece di rimanere incastrati nel solito tira e molla tra ragione e sentimento, si scopre un punto di vista che prima non si considerava. Magari si stava ignorando proprio quello che conta davvero.
  • Fa emergere le paure nascoste. Spesso si evitano scelte che si vorrebbero fare solo per sembrare “responsabili”. Il consiglio opposto rivela quando si sta rinunciando a qualcosa di importante per paura del giudizio degli altri.
  • Cambia il ruolo dell’AI. Invece di limitarsi a confermare i dubbi che si hanno già, l’intelligenza artificiale diventa qualcosa che mette in discussione le proprie convinzioni e spinge a pensare fuori dagli schemi.
Esempi pratici per iniziare

Se si sta girando intorno a una decisione difficile, una scelta lavorativa, un blocco creativo, una questione relazionale, questo prompt potrebbe aiutare a trovare la via d’uscita sul retro: “Dammi l’opposto del tuo consiglio abituale riguardo a [inserire qui la sfida].

Ad esempio, “Cosa non consiglieresti a qualcuno che fatica a dire di no?“, “Che consiglio opposto daresti a qualcuno in un momento di blocco creativo?“, “Che consiglio contrario daresti per superare la paura di fallire?

Quando usare questa tecnica

Questo approccio funziona meglio quando:

  • Si è paralizzati dall’indecisione. Si continua a pensare alla stessa cosa senza arrivare mai a una conclusione.
  • I consigli tradizionali non aiutano. Si conoscono già tutte le opzioni logiche, ma nessuna convince davvero.
  • C’è un aspetto emotivo che si sta ignorando. Magari si stanno considerando solo gli aspetti pratici di una decisione.
  • Si ha paura di una scelta che in realtà si desidera fare. Il prompt opposto può aiutare a riconoscere cosa si vuole davvero.
  • Per sfidare le proprie supposizioni. Quando si ha la sensazione di obbedire a delle regole che forse non hanno più senso.
Il potere della provocazione costruttiva

Quello che rende speciale questo prompt è che non dice cosa fare. Provoca a pensare diversamente. L’AI diventa uno specchio deformante che riflette i propri pensieri da un punto di vista inaspettato, permettendo di vedere aspetti che altrimenti rimarrebbero nascosti.

Non si tratta di seguire ciecamente il consiglio “sbagliato”, attenzione. Ma di usarlo come punto di partenza per capire cosa si pensa davvero. È un modo per “hackerare” il proprio stesso processo decisionale, usando l’intelligenza artificiale non come oracolo, ma come partner di brainstorming che non ha paura di dire cose scomode.

La prossima volta che ci si trova davanti a una scelta difficile, vale la pena provare a capovolgere la domanda. Spesso la risposta giusta si nasconde proprio nell’opposto di quello che si pensava di voler sentire.

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Bug di Google, bastava un email per rubare il numero di telefono

Lun, 06/09/2025 - 17:29

Un ricercatore ha scoperto un bug inquietante su Google. Bastava conoscere l’email di qualcuno per scoprire il suo numero di telefono privato. E senza che la persona se ne accorgesse minimamente. Tutto questo in una ventina di minuti al massimo. Bi G ha risolto il problema dopo essere stata avvertita ad aprile, ma la vicenda fa riflettere su quanto possano essere vulnerabili i nostri dati personali.

Ricercatore scopre pericoloso bug su Google

Il ricercatore, che usa il nickname brutecat, ha sfruttato una combinazione di falle nel sistema di recupero account di Google. Il meccanismo era complesso ma efficace. Prima riusciva a ottenere il nome completo associato all’account target, poi aggirava le protezioni anti-bot che dovrebbero impedire spam di richieste di reset password.

Una volta bypassati questi controlli, poteva lanciare un attacco automatizzato che provava sistematicamente tutte le possibili combinazioni di numeri di telefono fino a trovare quello giusto. L’automazione era la chiave. Quello che a mano avrebbe richiesto giorni, il script lo completava in una ventina di minuti.

Per verificare l’efficacia dell’exploit, TechCrunch ha creato un nuovo account Google con un numero di telefono mai usato prima, poi ha fornito a brutecat solo l’indirizzo email. Il ricercatore è riuscito a scoprire il numero di telefono nel giro di poco tempo. “Bingo 🙂“, ha scritto il ricercatore quando ha inviato il numero corretto. Una dimostrazione che fa venire i brividi pensando a quante persone potrebbero aver subito questo tipo di attacco senza saperlo.

Perché questo bug è così pericoloso?

Conoscere il numero di telefono di recupero non è solo una violazione della privacy. Può essere l’anticamera di attacchi molto più gravi. Una volta che l’hacker ha il numero, può fare una cosa ancora peggiore: convincere l’operatore telefonico a trasferire quel numero sulla sua SIM card (SIM swapping).

A quel punto, è come se avesse il passe-partout della vita digitale di una persona. Può resettare la password di qualsiasi servizio semplicemente facendosi inviare i codici di verifica sul “suo” telefono. Email, Instagram, conto in banca, tutto quello che è protetto da quel numero diventa accessibile.

La risposta di Google

Google ha confermato di aver risolto il bug dopo la segnalazione di aprile. “Questo problema è stato risolto“, ha dichiarato la portavoce Kimberly Samra. “Abbiamo sempre sottolineato l’importanza di lavorare con la community di ricerca sulla sicurezza attraverso il nostro programma di ricompense per le vulnerabilità.” L’azienda ha anche precisato di non aver visto “collegamenti confermati e diretti a exploit in questo momento“, ciò vuol dire che il bug non è stato sfruttato su larga scala prima della correzione.

Però c’è un lato positivo in questa storia. Il sistema di Google per premiare chi trova i bug funziona davvero. Il ricercatore ha intascato 5.000 dollari per la segnalazione, e non è poco. Questi soldi spingono gli esperti di sicurezza a cercare i problemi per risolverli, invece di venderli al miglior offerente sul dark web.

Anche TechCrunch ha fatto la sua parte. Invece di pubblicare subito la notizia per fare scoop, ha aspettato che Google risolvesse il bug.

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Stephen King sulla lite Trump-Musk: la frase che ridimensiona tutto

Lun, 06/09/2025 - 16:57

Il mondo intero guarda affascinato il litigio pubblico tra Donald Trump ed Elon Musk, come fosse il reality show più seguito dell’anno. Commenti e meme spuntano ovunque sui social. Ma Stephen King ha deciso di dire quello che probabilmente pensano in molti, con la sua solita schiettezza tagliente.

“Due miliardari isterici”: Stephen King gela Trump e Musk

Mentre tutti si schierano da una parte o dall’altra, l’autore di “It” e “Misery non deve morire” ha scelto una strada diversa. Invece di alimentare il circo mediatico, Stephen King ha messo la questione in prospettiva con una frase che vale più di mille analisi politiche: “Due miliardari che fanno una scenatina isterica. A chi frega? Il mondo ha problemi veri.

Couple of billionaires having a hissy little catfight. Who gives a shit? The world actually has problems.

— Stephen King (@StephenKing) June 5, 2025

Poche parole che centrano il punto. Mentre Trump e Musk si scambiano colpi su Truth Social e X, dal cambiamento climatico alle guerre in corso, i problemi reali del pianeta sembrano passare in secondo piano rispetto al loro duello a distanza.

Da alleati a nemici pubblici

La rottura tra i due ex alleati ha raggiunto livelli da soap opera. Musk ha tirato fuori pesanti accuse, sostenendo che Trump compare nei file di Jeffrey Epstein e che questo sarebbe il motivo per cui non sono stati resi pubblici. Ha anche chiesto ai suoi 220 milioni di follower su X se sia il momento di “creare un nuovo partito politico in America che rappresenti davvero l’80% del centro.” Trump, dal canto suo, non è rimasto in silenzio e ha risposto per le rime attraverso i suoi canali.

Lo scrittore non è nuovo alle critiche verso entrambi i personaggi. L’anno scorso aveva accusato Musk di diffondere disinformazione politica.La maggior parte dei suoi tweet sono disinformazione e bugie pro-Trump,” aveva scritto, aggiungendo: “Ricordate, ha interessi in gioco. Considerate i suoi post di conseguenza.”

Il maestro dell’horror aveva anche annunciato di aver lasciato X dopo la rielezione di Trump a presidente. Ma a febbraio è tornato sulla piattaforma per dire ai suoi 6,8 milioni di follower: “Sono tornato! Vi sono mancato?” seguita da una precisazione ancora più diretta: “Volevo solo dire che Trump è un traditore amante di Putin! Vale doppio per Elon!

Quando la realtà supera la fiction

La battuta di Stephen King colpisce nel segno perché mette in evidenza l’assurdità del momento. Due delle persone più potenti al mondo che si comportano come liceali in una commedia adolescenziale, mentre i riflettori mediatici sono tutti puntati su di loro invece che sui problemi che davvero contano.

Forse è proprio questo il punto: in un’epoca in cui la politica è diventata spettacolo e lo spettacolo è diventato politica, serve qualcuno che ricordi che là fuori c’è un mondo reale con sfide reali che meritano la nostra attenzione più di una lite tra miliardari.

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