Da Microsoft una IA che non ha bisogno di GPU

Zeus News - Mer, 04/23/2025 - 19:00
News - BitNet gira sulla CPU di un normale desktop, consumando fino al 96 per cento di energia in meno rispetto ai modelli tradizionali.

WhatsApp: privacy avanzata per le conversazioni

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 18:37

Come anticipato pochi giorni fa, WhatsApp ha annunciato una nuova funzionalità che aggiunge una maggiore protezione alle conversazioni su argomenti più sensibili. La Advanced Chat Privacy sarà disponibile per tutte le chat (singole e di gruppo) nel corso dei prossimi mesi. Al momento non è ancora presente in Italia.

Come funziona la privacy avanzata

WhatsApp garantisce la privacy con la crittografia end-to-end. Solo mittente e destinatario possono leggere, ascoltare e condividere messaggi, chiamate e contenuti multimediali. Gli utenti possono sfruttare altre funzionalità, tra cui i messaggi effimeri e il lucchetto chat per evitare l’accesso alle conversazioni più riservate.

La novità annunciata oggi si chiama Advanced Chat Privacy, ovvero privacy avanzata della chat in italiano. Lo scopo principale della nuova funzionalità è impedire agli utenti di portare i contenuti al di fuori di WhatsApp, garantendo così una privacy maggiore.

In pratica, se l’impostazione è attiva per chat singole e di gruppo, non sarà possibile esportare la conversazione. Verrà inoltre bloccato il download automatico dei file multimediali sullo smartphone. Infine, i messaggi non potranno essere usati per le funzionalità AI, tra cui le citazioni @MetaAI.

L’azienda di Menlo Park suggerisce di usare la funzionalità soprattutto nelle chat di gruppo in cui si discute di argomenti sensibili, come la salute. La relativa impostazione sarà presente nella schermata visualizzata dopo aver toccato il nome della chat. In futuro potrebbe essere inclusa anche la protezione contro gli screenshot.

Al momento non è ancora disponibile in Italia. Secondo TechCrunch, il rollout avverrà gradualmente nel corso dei prossimi mesi.

ChatGPT su G-Assist di Nvidia, i gamer possono creare dei plugin

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 18:22

Project G-Assist è la funzione lanciata da Nvidia a marzo per aiutare i gamer a ottimizzare le loro macchine da gioco con il linguaggio naturale. Ora si fa ancora più intelligente grazie all’integrazione con ChatGPT. Il chatbot più famoso del momento entra nel mondo del gaming per offrire ai giocatori la possibilità di creare plugin su misura per le loro esigenze.

Nvidia, plugin personalizzati con ChatGPT su G-Assist

Nvidia ha infatti aggiunto a Project G-Assist un costruttore di plugin basato su ChatGPT, che permette di espandere le funzionalità del servizio e di integrare strumenti esterni come Spotify, Twitch e molto altro. Questi moduli leggeri possono svolgere diverse attività, dal controllo della musica al ping degli streamer preferiti su Twitch, passando per la gestione di vari accessori, il controllo delle azioni, gli aggiornamenti meteo, il dialogo con i grandi modelli linguistici e così via.

Immaginiamo di chiedere a G-Assist di contattare Gemini per avere consigli su Apex Legends o Diablo IV. O di usarlo per controllare gli accessori e i componenti del PC, regolando la velocità delle ventole, cambiando gli effetti di illuminazione e molto altro ancora. Con i plugin personalizzati, tutto questo diventa possibile.

Sviluppatori, appassionati e principianti: tutti possono creare plugin

La cosa bella è che l’architettura dei plugin di G-Assist è pensata per permettere a tutti di creare nuovi comandi, dagli sviluppatori agli appassionati, fino ai principianti. Si possono realizzare plugin in Python, C++, funzionalità basate sull’AI e varie integrazioni hardware o con giochi e applicazioni. Nvidia ha pubblicato anche dei campioni di plugin su GitHub, per dare un’idea delle possibilità.

Inoltre, tutti possono inviare i propri plugin a Nvidia per una revisione e, se saranno ritenuti utili e interessanti, verranno inclusi nel repository ufficiale di GitHub. In questo modo, si crea una vera e propria community di “costruttori” di plugin, che possono condividere le loro creazioni con gli altri utenti di G-Assist.

Requisiti e disponibilità

Per utilizzare Project G-Assist servono alcuni requisiti non proprio alla portata di tutti. Bisogna avere una scheda grafica RTX serie 30, 40 o 50 con almeno 12 GB di VRAM (e qui se ne va un altro motivo per non amare la variante da 8 GB della RTX 5060 Ti) e 10 GB di spazio libero su disco per il modello linguistico locale. Se si soddisfano queste caratteristiche, G-Assist è disponibile nell’app Nvidia, che si può scaricare dal sito ufficiale.

Conto a zero spese e Buono Amazon da 100€ scegliendo Banca Mediolanum

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 18:01

La scelta del nuovo conto corrente diventa più semplice: la nuova promo di Banca Mediolanum, infatti, è la soluzione perfetta per chi è alla ricerca di un conto vantaggioso e a zero spese per un lungo periodo di tempo.

In più, i nuovi clienti che scelgono l’istituto possono ottenere un Buono Amazon da 100 euro, semplicemente accreditando lo stipendio oppure spendendo almeno 500 euro al mese per 3 mesi consecutivi con le carte.

Per sfruttare questa promozione basta richiedere l’apertura di SelfyConto. Per tutti i dettagli in merito e per completare la procedura è sufficiente visitare il sito ufficiale di Banca Mediolanum, tramite il link qui di sotto.

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Perché scegliere SelfyConto

Con SelfyConto di Banca Mediolanum è possibile sfruttare un conto online, ricco di vantaggi. Il canone è di 3,75 euro al mese ma è sempre azzerato per il primo anno oppure fino al compimento dei 30 anni. Con l’accredito di stipendio oppure spendendo almeno 500 euro al mese con le carte, il canone è azzerato fino a fine 2027.

Al conto è abbinata la carta di debito con canone zero per un anno, poi 10 euro all’anno, e prelievi gratis in tutta l’area euro. C’è anche la possibilità di richiedere la carta di credito, con un canone azzerato per un anno (poi 20 euro all’anno) e plafond di 1.500 euro al mese (incrementabile). Da segnalare anche bonifici ordinari e istantanei gratuiti. Il conto permette di sfruttare un’operatività completamente a zero commissioni.

Con SelfyConto è possibile ottenere in regalo un Buono Amazon da 100 euro andando a impostare l’accredito dello stipendio oppure spendendo almeno 500 euro al mese per 3 mesi consecutivi. Per tutti i dettagli sulla promozione basta seguire il link riportato qui di sotto e richiedere l’apertura del conto corrente. La procedura può essere completata anche tramite SPID.

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Robot Optimus di Tesla, produzione a rischio per le restrizioni cinesi

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 17:46

Tesla è famosa soprattutto per le sue auto elettriche. Ma Musk sta lavorando anche al robot umanoide Optimus. Per ora è poco più di un prototipo, ma guai a sottovalutare le visioni del miliardario. Il mercato dei robot umanoidi potrebbe davvero superare quello automobilistico nel giro di qualche anno. Del resto c’era chi rideva delle auto elettriche nel 2008…

Le restrizioni cinesi sulle terre rare pesano sulla produzione dei robot Optimus

Tuttavia, mentre Optimus è ancora in fase di sviluppo, sta già risentendo della guerra commerciale. Per produrre questo robot, Tesla ha bisogno di magneti permanenti, un materiale le cui esportazioni sono attualmente limitate dalla Cina in risposta ai dazi di Donald Trump. Il problema è stato sollevato da Elon Musk durante la tradizionale conference call di presentazione dei risultati trimestrali di Tesla.

Per importare dalla Cina i magneti di cui Tesla ha bisogno è ora necessaria una licenza. Ma, secondo Musk, l’azienda sta già discutendo con Pechino. “La Cina vuole garanzie che non vengano utilizzati per scopi militari, cosa che ovviamente non avviene. Sono semplicemente integrati in un robot umanoide.”, ha dichiarato.

La “ricetta” di Elon Musk per Tesla

Durante la teleconferenza con gli investitori, Elon Musk ha dichiarato che il futuro dell’azienda si basa su due grandi progetti: le auto a guida autonoma su larga scala e i robot umanoidi. Non è solo una visione futuristica, per lui, è la strategia concreta per far crescere Tesla nei prossimi decenni.

E a proposito di auto autonome, Musk ha anche detto che i primi robotaxi Tesla saranno lanciati ad Austin, in Texas, a giugno. Come promemoria, Tesla è in ritardo sulla tabella di marcia. Il suo rivale Waymo (Alphabet) si è dato parecchio da fare e sta già effettuando più di 100.000 corse a settimana negli Stati Uniti.

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Google non permette l'accesso ai dati di ricerca

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 17:41

La vendita di Chrome è sicuramente il rimedio più pubblicizzato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. In realtà, l’impatto maggiore sui profitti di Google potrebbe derivare dall’accesso ai dati di ricerca. Durante il processo sui rimedi, il responsabile dello sviluppo di ChatGPT (Nick Turley) ha dichiarato che OpenAI voleva sottoscrivere un accordo con l’azienda di Mountain View.

Indice di ricerca, il tesoro di Google

Durante la sua testimonianza, Turley ha evidenziato che lo sviluppo di un super assistente non è possibile senza una tecnologia di ricerca. OpenAI sfrutta quella di Bing, grazie al contratto sottoscritto con Microsoft (che ha investito 13 miliardi di dollari nella startup californiana).

Senza nominare Microsoft, il dirigente di OpenAI ha dichiarato che la sua tecnologia di ricerca ha “significativi problemi di qualità“. Non può essere quindi una soluzione a lungo termine. L’azienda guidata da Sam Altman ha contattato Google per un eventuale accordo commerciale, ma non ha ricevuto nessuna risposta.

OpenAI ha avviato lo sviluppo di un indice di ricerca proprietario, ma è quasi impossibile ottenere risultati affidabili come quelli di Google. Turley ha sottolineato che l’accesso all’indice di ricerca di Google permetterebbe di accelerare lo sviluppo (la ricerca AI è un altro mercato rilevante). Questo è ciò che vuole ottenere il Dipartimento di Giustizia.

Poche ore prima l’inizio del processo, l’azienda di Mountain View ha pubblicato un post per evidenziare che la condivisione dei dati di ricerca rappresenta un rischio per sicurezza e privacy.

Turley ha dichiarato che OpenAI potrebbe essere interessata all’acquisto di Chrome, se Google sarà costretta a vendere. Oggi esiste un’estensione di ChatGPT per il browser, ma una stretta integrazione offrirebbe “un’esperienza incredibile”.

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NordPass con il 50% di sconto è l'ideale per proteggere le tue password

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 17:14

Con l’incremento di social media, email, piattaforme di streaming e conti bancari, gestire decine di password complesse e uniche può diventare difficoltoso. È qui che NordPass spicca: si tratta di un gestore di password di alta qualità, ora disponibile con uno sconto del 50% sul piano Premium.

Se stai cercando una soluzione sicura, semplice e affidabile per proteggere le tue password, questa è un’offerta da non perdere. Ma cos’è NordPass? E perché è così vantaggioso?

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Tutti i vantaggi garantiti da NordPass

NordPass è un gestore di password sviluppato dalla stessa azienda di NordVPN, che ha conquistato milioni di utenti in tutto il mondo, sia privati che aziende. Creato da esperti di sicurezza informatica, questo strumento ti permette di archiviare, organizzare e proteggere facilmente tutte le tue password e informazioni sensibili.

Ora, con l’abbonamento Premium, che costa solo 1,49€ al mese anziché 2,99€, puoi sfruttare una serie di funzionalità avanzate per rendere la tua vita digitale più sicura e semplice. I vantaggi del piano Premium di NordPass includono:

  • Memorizzazione illimitata di password e passkey, con la funzione di salvataggio e completamento automatico dei dati di accesso;
  • Un generatore di password sicure e la possibilità di eseguire scansioni per individuare potenziali perdite di dati;
  • Uno strumento per identificare password deboli, obsolete o riutilizzate;
  • Sincronizzazione automatica delle tue credenziali su tutti i dispositivi;
  • Accesso sicuro con autenticazione a più fattori e l’uso di dati biometrici;
  • Possibilità di condividere le tue informazioni in sicurezza con persone di fiducia e configurare un accesso d’emergenza per i contatti autorizzati.

Inoltre, NordPass ti consente di compilare rapidamente i moduli online, archiviare in modo sicuro carte di credito e note private, e mantenere il tuo accesso anche quando cambi dispositivo. L’importazione e l’esportazione delle password sono semplici e veloci.

Il piano Premium è disponibile a un prezzo speciale di 1,49 euro al mese, con uno sconto del 50%. C’è anche un piano Family, che permette a 6 utenti di utilizzare il servizio a soli 2,79 euro al mese, ideale per proteggere le informazioni digitali di tutta la famiglia. Entrambi i piani offrono una garanzia di rimborso di 30 giorni.

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Facebook Marketplace non è più soggetto al DMA

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 16:54

Meta ha ricevuto una sanzione di 200 milioni di euro per aver violato il Digital Markets Act (DMA) con il modello “Consent or Pay” introdotto a fine 2023. Per l’azienda di Menlo Park c’è anche una buona notizia: Facebook Marketplace non è più soggetto al DMA.

I servizi di Meta scendono a cinque

Il Digital Markets Act si applica ai cosiddetti gatekeeper, ovvero aziende che occupano una posizione rilevante in determinati mercati. La Commissione europea aveva designato sei gatekeeper il 6 settembre 2023 (Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft). Successivamente è stato aggiunto anche Booking. I Core Platform Service erano quindi 24:

I servizi per i quali Meta doveva rispettare il DMA erano sei: Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger, Ads e Facebook Marketplace. Quest’ultimo non è più soggetto alla legge. In seguito alla richiesta inviata dall’azienda di Menlo Park, la Commissione europea ha determinato che il numero di utenti business era inferiore a 10.000 nel 2024, per cui non è più soddisfatto il requisito sulla soglia minima.

Ovviamente ciò non significa che il servizio diventi automaticamente esente da ogni controllo. Meta ha ricevuto una sanzione di quasi 800 milioni di euro a metà novembre 2024 per aver collegato Facebook Marketplace a Facebook e imposto condizioni commerciali sleali ai concorrenti.

L’azienda californiana ha comunicato che presenterà appello, ma nel frattempo ha avviato un programma che consente ai concorrenti di pubblicare annunci su Facebook Marketplace (il test era stato effettuato con eBay). La Commissione europea dovrà valutare se questa novità rispetta la decisione di metà novembre 2024.

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UE: maxi multa ad Apple e Meta, non hanno rispettato il DMA

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 16:47

L’Unione Europea conferma la sua linea dura contro i big della Silicon Valley. Dopo Google, Amazon e Microsoft, ora tocca ad Apple e Meta subire le ire di Bruxelles. E poco importa se il presidente americano Trump minaccia dazi e ritorsioni.

La Commissione Europea ha inflitto multe salatissime ad Apple e Meta. I due colossi tech sono colpevoli di aver violato le regole del Digital Markets Act.

Multa per Apple e Meta, non rispettano il DMA

Ma cosa ha combinato Apple per meritarsi una sanzione così pesante? Secondo la Commissione, la colpa di Cupertino è duplice. Da un lato, Apple impedisce agli sviluppatori di beneficiare appieno degli app store alternativi, con restrizioni che la Commissione ritiene ingiustificate. Dall’altro, vieta ai developer di comunicare direttamente ai consumatori offerte più convenienti rispetto a quelle disponibili sull’App Store ufficiale. E a festeggiare c’è anche Epic Store.

Anche Meta, secondo la Commissione Europea, non rispetta pienamente il DMA. Attualmente, chi usa le sue piattaforme ha solo due possibilità: accettare gli annunci personalizzati o pagare un abbonamento per usare i servizi senza pubblicità. Per Bruxelles, Meta dovrebbe invece offrire un’opzione intermedia: annunci sì, ma con meno personalizzazione, come già fanno molte altre piattaforme. Un modo per tutelare la privacy degli utenti senza rinunciare del tutto ai ricavi pubblicitari.

Facebook Marketplace si salva (per ora) dalle maglie del DMA

Per Meta c’è anche buona notizia. La Commissione Europea, infatti, ha stabilito che Facebook Marketplace non sarà più soggetto al DMA, almeno per il momento. Il motivo? Un calo degli utenti business che ha fatto scendere la piattaforma sotto la soglia dei 10.000 iscritti, il limite oltre il quale scattano gli obblighi del DMA. Una boccata d’ossigeno l’azienda di Mark Zuckerberg, che potrà continuare a gestire il suo mercatino online con meno vincoli.

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Internxt in sconto del 70%: uno dei migliori cloud storage in super offerta

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 16:43

Per chi cerca uno spazio di archiviazione cloud privato, in questo momento c’è un’offerta veramente eccezionale: è possibile avere Internxt con uno sconto del 70% sui nuovi piani a vita. I prezzi partono da 270€ per 1 TB di archiviazione crittografata con tecnologia a conoscenza zero (piano Essential), con la possibilità di usufruire di una garanzia di rimborso entro 30 giorni.

Oltre a garantire la conformità al GDPR e ad essere open-source, i nuovi piani di Internxt includono anche una VPN ultraveloce illimitata e un potente antivirus, offrendo così una protezione completa per la sicurezza dei tuoi dati. Detto questo, andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono le caratteristiche che rendono lo strumento in questione davvero unico.

Vai all’offerta di Internxt

Tutti i vantaggi di Internxt

Perché scegliere Internxt per il tuo cloud storage? Questo servizio è ideale per chi cerca una soluzione sicura, open-source e conforme al regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR). L’azienda che ha creato questo tool ha sede a Valencia, in Spagna, il che le permette di offrire queste caratteristiche, a differenza di molti servizi cloud più conosciuti che hanno sede negli Stati Uniti.

Un altro vantaggio di Internxt è la possibilità di acquistare piani a vita. Pochi servizi cloud offrono questa opzione, che consente un unico pagamento, evitando i costi ricorrenti degli abbonamenti mensili o annuali. A lungo termine, questo rende il piano a vita molto più conveniente.

Infine, con Internxt non si ottiene solo spazio cloud, ma un’intera suite di strumenti per la sicurezza e la privacy online, tra cui antivirus e VPN, per una protezione a 360°.

L’offerta che consente di risparmiare il 70% sui piani a vita è valida per un periodo limitato. Per sfruttarla basta andare sul sito di Internxt.

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Non ci sono abbastanza Switch 2 per tutti: Nintendo si scusa

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 16:40

Ancora una volta, Nintendo sembra averci visto lungo, almeno in termini di successo commerciale. Il volume di coloro che desiderano allungare le mani su Switch 2 al day one è di gran lunga superiore rispetto a quello delle unità disponibili al lancio. A dispetto delle polemiche sul prezzo di vendita e sulle sue caratteristiche non esattamente rivoluzionarie, sono in molti a volerla acquistare subito. Non tutti ci riusciranno.

Una lotteria per il preordine di Switch 2 in Giappone

In un post su X (in giapponese), il presidente della società Shuntaro Furukawa ha dichiarato che il numero supera di gran lunga le nostre aspettative e quello delle console Nintendo Switch 2 che potranno essere consegnate dal My Store il 5 giugno. Il riferimento è solo alle richieste di preordine inoltrate attraverso il sito ufficiale nel paese del Sol Levante: circa 2,2 milioni.

Per questo motivo, il gruppo ha deciso di organizzare una lotteria e di estrarre a sorte chi potrà acquistarla immediatamente, ricevendola al day one. Segue messaggio di scuse.

Ci scusiamo profondamente per non essere stati in grado di soddisfare le vostre aspettative, nonostante i nostri preparativi precedenti.

Non ci sono riferimenti agli altri territori, ma non è da escludere che anche altrove si possa fare i conti con un sold out. A complicare la situazione negli Stati Uniti è stato l’annuncio dei nuovi dazi sulle importazioni da parte di Donald Trump, portando a ipotizzare un rincaro per l’acquirente finale.

Ricordiamo che la data di uscita è stata fissata per il 5 giugno 2025. La versione liscia della console è proposta nel vecchio continente al prezzo di 469,99 euro, mentre quella in bundle con il gioco Mario Kart World a 509,99 euro. Il gioco è venduto separatamente in copia fisica a 89,99 euro, una soglia mai raggiunta prima da Nintendo. Per tutte le informazioni a proposito delle specifiche tecniche e delle funzionalità rimandiamo all’approfondimento dedicato.

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Gemini, 7 prompt per aumentare la produttività ogni giorno

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 16:30

Gemini è l‘assistente AI AI di Google, ed è diventato parte integrante della routine quotidiana di molti. Sì, ci sono tanti chatbot là fuori, ChatGPT, Copilot, Claude, ecc., ma Gemini ha qualcosa di speciale. Sarà per la sua integrazione perfetta con Google Workspace, o per il fatto che molte delle sue funzioni sono gratuite (e chi non ama le cose gratis?), ma questo assistente digitale merita una chance.

Come usare Gemini di Google?

Google ha integrato Gemini nelle app di Workspace, ciò significa che l’assistente AI ora compare direttamente in Gmail, Documenti e compagnia bella. L’integrazione permette di scrivere email velocemente, rivedere testi, analizzare dati e persino generare immagini senza mai uscire dalle app che usiamo ogni giorno. E no, non bisogna pagare un’extra, una rarità di questi tempi. Le funzionalità AI sono ora incluse nei normali piani Workspace aziendali e scolastici, con un riquadro laterale che appare discretamente quando serve in tutte le applicazioni principali.

All’interno di Gmail, ad esempio, può aiutare a scrivere email formali quando non si ha voglia, riassumere quelle conversazioni infinite che nessuno ha il coraggio di rileggere, e organizzare la posta. Anche nei Documenti fa esattamente quello che ci si aspetta: revisioni, correzioni, idee quando si è in panne. Ma la parte interessante è che può pescare informazioni dalle email e altri file.

Dalla pianificazione ai riassunti: 7 prompt Gemini che semplificano la giornata 1. Chiedere di iscrivere documenti in base a uno stile specifico

Quante volte sarà capitato di dover modificare il tono di un’email, di una presentazione o di un documento? Con Gemini, basta un prompt del tipo: “Riscrivi questo testo in uno stile più [professionale, informale, persuasivo]” e voilà, il gioco è fatto. Il bello è che Gemini modifica il testo direttamente nel documento, senza bisogno di fare copia e incolla tra una scheda e l’altra o di passare da un’app all’altra per sistemare il tono.

2. Chiedere di riassumere articoli

Ammettiamolo: non sempre abbiamo il tempo (o la voglia) di leggere articoli lunghi, paper di ricerca o le trascrizioni dei video di YouTube. Ed è qui che entra in gioco Gemini, con il suo superpotere di sintesi. Basta chiedergli “Riassumi questo articolo in 3 punti chiave” e l’assistente digitale restituirà un riassunto chiaro e conciso, eliminando tutto il superfluo.

È possibile anche incollare direttamente un link o un testo per ottenere risultati più rapidi. E se si preferisce ascoltare il riassunto invece di leggerlo, nessun problema: Gemini offre uno strumento incredibile che trasforma i documenti in podcast in stile NotebookLM, con la nuova funzione Audio. Le voci AI sono sorprendentemente realistiche e rendono più facile capire un documento mentre si fa altro, magari mentre si fa un giro o cucina.

3. Fare brainstorming

A volte le idee migliori arrivano all’improvviso, altre volte invece… latitano. Magari si vuole organizzare una festa di compleanno, inventare il nome di un personaggio o trovare il regalo perfetto per una persona, Gemini può diventare un alleato incredibile per sbloccare la creatività. Basta chiedergli: “Suggerisci 10 idee creative per [tema]“. E se si vuole fare brainstorming in modo ancora più dinamico, c’è Gemini Live. È una modalità interattiva che permette di scambiare idee in tempo reale, come se si stesse parlando con un vero consulente creativo. L’ideale per chi ama pensare a voce alta… anche quando è da solo.

4. Chiedere di spiegare un argomento “come se”

Può capitare di imbattersi in un concetto complesso e in quel momento, Gemini può rivelarsi una risorsa estremamente preziosa. Basta scrivere un prompt come: “Spiegami questo argomento come se avessi 10 anni“. Gemini risponderà con una spiegazione chiara e senza tecnicismi.

5. Chiedere una guida passo-passo per raggiungere un obiettivo

Si vuole imparare una nuova lingua o pianificare un viaggio, ma non si sa bene da dove partire? Gemini può fornire una guida strutturata per trasformare un’idea vaga e nebulosa in un piano concreto. Basta chiedergli qualcosa del tipo: “Dammi un piano passo-passo per imparare lo spagnolo” oppure “Aiutami a pianificare un viaggio low-cost in Giappone“. L’assistente AI di Google proporrà un piano d’azione personalizzato, con obiettivi realistici, tempistiche, risorse utili e consigli pratici. È un po’come avere un mentore sempre accanto.

6. Chiedere di interpretare un ruolo

Una delle funzioni più sorprendenti di Gemini è la sua capacità di interpretare ruoli diversi e di fornire consigli ad hoc. Basta chiedergli: “Comportati come un [ruolo] e dammi consigli su [situazione]“, Gemini si trasformerà in un esperto di marketing, in un career coach o persino in un terapeuta (per una leggera auto-riflessione, s’intende). E se si ha bisogno di sfogarsi dopo una giornata difficile, Gemini Live è sempre pronto ad ascoltare. Certo, non sostituisce un vero amico o un professionista, ma a volte basta anche solo essere ascoltati.

7. Chiedere consigli

Prima di buttarsi a capofitto in un nuovo hobby o di imparare una nuova skill, può essere utile chiedere a Gemini “Quali sono gli errori più comuni che fanno i principianti in [hobby/lavoro/abilità]?“. Un piccolo trucco che fa risparmiare tempo, frustrazione e persino soldi. Che si tratti di imparare una lingua, cimentarsi nella grafica digitale o coltivare un orto, sapere in anticipo cosa non fare aiuta a partire col piede giusto e a non mollare alla prima difficoltà. Grazie a questo approccio, si possono portare avanti dei progetti con più costanza. Perché sbagliare è umano… ma imparare dagli errori degli altri è decisamente più furbo!

I vantaggi di Gemini

Gemini può aiutare a superare i blocchi creativi, a riorganizzare idee confuse e a migliorare la comunicazione con colleghi e clienti. E fin qui, nulla di così diverso rispetto agli altri chatbot competitor. Ma il vero asso nella manica è l’accesso diretto ai propri dati nel cloud. Gemini è integrato già dove si lavora. Non c’è bisogno di aprire un’altra app, non si deve fare login da qualche parte, è semplicemente lì quando serve. Niente più copia-incolla o caricamenti: l’assistente AI di Google vede i documenti, le email e i fogli di calcolo esattamente come li vediamo noi.

Certo, non è tutto rose e fiori. A volte va in confusione con le istruzioni complesse e occasionalmente propone soluzioni troppo generiche. Ma considerando che è essenzialmente gratis (nel senso che paga già il capo), sarebbe assurdo lamentarsi troppo.

DMA: multa per Apple, festeggia Epic Games

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 16:04

Apple ha ricevuto una sanzione di 500 milioni di euro per la violazione del Digital Markets Act (DMA). La Commissione europea ha accertato che l’azienda di Cupertino impedisce agli sviluppatori di informare gli utenti sull’esistenza di soluzioni più economiche all’esterno dello store. Epic Games ha pubblicato un post per festeggiare la decisione.

Grande notizia per gli sviluppatori

Tim Sweeney, CEO di Epic Games, ha scritto su X che la sanzione è una grande notizia per gli sviluppatori. La Commissione europea ha stabilito che Apple ha violato la legge con le sue pratiche illegali (non solo la clausola anti-steering, ma anche la Core Technology Fee).

Oltre ad infliggere la multa, la Commissione ha ordinato di rimuovere tutte le restrizioni tecniche e commerciali che Epic Games ha elencato in dettaglio:

  • Apple deve consentire alle app scaricate dal suo store di indirizzare gli utenti verso store di terze parti.
  • Apple non deve addebitare nessuna commissione per gli acquisti effettuati al di fuori di un’app.
  • Apple deve eliminare le restrizioni che impediscono agli sviluppatori di inserire link al proprio sito web o al sistema di pagamento alternativo.
  • Apple non deve tracciare, sorvegliare o richiedere agli sviluppatori di inviare dati sugli acquisti effettuati dai consumatori al di fuori delle app.
  • Apple deve consentire agli sviluppatori di pubblicizzare prezzi più bassi e di comunicare direttamente con i propri utenti.

Epic Games ricorda infine che la Commissione europea ha avviato un’indagine anche nei confronti di Google. In base ai risultati preliminari, l’azienda di Mountain View ha violato il DMA con l’auto-preferenza in Search e l’anti-steering in Play Store.

Windows 11, chiudere un'app bloccata direttamente dalla barra

Zeus News - Mer, 04/23/2025 - 16:00
Trucchi - Ecco come attivare la nuova opzione.

Me at the zoo: 20 anni fa, il primo video su YouTube

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 15:57

YouTube, la piattaforma che più di ogni altra è entrata a gamba tesa sulla TV tradizionale cambiando le nostre abitudini e permettendoci di prendere confidenza con il concetto di streaming, compie 20 anni. Per essere più precisi, a spegnere le candeline è oggi il primo video caricato sulla piattaforma, quel Me at the zoo che i suoi protagonisti mai avrebbero pensato potesse diventare un pezzo di storia. Già, perché la fondazione vera e propria della società che avrebbe poi ceduto il servizio a Google risale a un paio di mesi prima, al 14 febbraio 2005.

Il primo video su YouTube compie 20 anni

Era il 24 aprile 2005 e la clip è quella visibile qui sotto. 19 secondi girati allo zoo di San Diego, in California, davanti al recinto degli elefanti. Rigorosamente in 4:3, come imponeva lo standard dell’epoca. Nessuno sapevo cosa sarebbe stato di lì a breve uno smartphone e cosa avrebbe comportato l’esplosione del settore mobile. La risoluzione di upload è 240p.

Il primo piano è di Jawed Karim, allora 25enne, co-fondatore insieme a Steve Chen e Chad Hurley. Pochi ne sono a conoscenza, ma i tre sono stati tra i primi dipendenti di PayPal e il progetto è stato finanziato proprio con il denaro accumulato in seguito all’acquisizione da parte di eBay.

La ripresa è stata effettuata da Yakov Lapitsky, un compagno di scuola. Questa la trascrizione.

Bene, quindi eccoci qui di fronte agli, ehm, elefanti. E la cosa bella di questi ragazzi è che hanno delle proboscidi davvero, davvero, davvero lunghe. Ehm… questo è, questo è fantastico. E questo è praticamente tutto quello che c’è da dire.

Non un vero e proprio trattato di zoologia, a dire il vero, ma il video entrerà comunque a modo suo nella storia.

C’è anche un piccolo easter egg. Come visibile qui sopra, l’indicatore che mostra l’avanzamento della riproduzione è stato trasformato per l’occasione in una torta di compleanno.

Valve: Steam non sarà più supportato nei sistemi Linux obsoleti

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 15:35

Valve ha annunciato importanti cambiamenti che interessano il supporto per la sua piattaforma Steam per Linux. Nello specifico, a partire dalla data del 15 agosto 2025, il client non sarà più supportato su distribuzioni con una versione GNU C Library (glibc) più vecchia della 2.31.

Valve annuncia il termine del supporto Steam per i sistemi Linux obsoleti e non aggiornati

Gli utenti che utilizzano un sistema Linux con una libreria GNU obsoleta non potranno avviare né Steam né i giochi acquistati finché non aggiorneranno il sistema operativo. La maggior parte degli utenti non ha tuttavia motivo di preoccuparsi.

Le versioni di glibc precedenti alla 2.31 si trovano infatti in distribuzioni Linux ormai rilasciate cinque o più anni fa, come Debian 10 (Buster), Ubuntu 18.04 LTS (Bionic Beaver), Fedora 31, Linux Mint 19, la famiglia CentOS 7/RHEL 7, RHEL 8, AlmaLinux 8 e Rocky Linux 8. Trattandosi di distribuzioni pensate per l’utilizzo desktop, è improbabile che queste versioni siano ancora utilizzate da qualcuno, dato anche che molte di queste non sono ormai più supportate.

Chi tuttavia, per un motivo o per un altro, fosse rimasto ancora a una di queste vecchie versioni, dovrà naturalmente aggiornare il suo sistema per continuare a usare Steam. La libreria GNU è molto importante per il client di Valve perché è un componente runtime di basso livello su cui si basano tutte le applicazioni Linux a collegamento dinamico, funzionando come un vero e proprio kit di strumenti universale che i programmi usano per attività quotidiane come aprire file, visualizzare testo, comunicare in rete o richiedere memoria al kernel.

Quando Steam e i relativi titoli compilati con simboli glibc più recenti, le vecchie librerie non riescono a interpretare le chiamate, rendendo impossibile l’esecuzione sia del client che dei giochi, motivo per cui è strettamente necessario aggiornare la distribuzione Linux installata.

Rimanendo in team, qualche giorno fa è emerso un inedito prototipo di Steam Deck che è stato venduto per una cifra di 2000$ e di cui potete approfondire di più nel nostro articolo.

Apple non rispetta il DMA con la Core Technology Fee

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 15:15

La Commissione europea ha chiuso l’indagine avviata a fine marzo 2024 sulla scelta delle app e le impostazioni predefinite su iOS, tenendo conto delle modifiche apportate da Apple. In base ai risultati preliminari è stata invece confermata la violazione del Digital Markets Act (DMA) con la Core Technology Fee (CTF).

Sufficienti le modifiche di iOS

La Commissione europea aveva avviato due indagini il 25 marzo 2024. Una riguardava la clausola anti-steering, per la quale Apple ha ricevuto una sanzione di 500 milioni di euro. L’altra era relativa agli obblighi di scelta delle app. Quando è iniziato il procedimento, l’azienda di Cupertino non consentiva di rimuovere le app preinstallate, cambiare facilmente le impostazioni predefinite di iOS e scegliere facilmente browser e motore di ricerca.

Come previsto a fine marzo da Reuters, questa indagine è stata chiusa perché Apple ha introdotto diversi cambiamenti a partire da iOS 17.4. Gli utenti europei possono scegliere un browser alternativo a Safari tramite una schermata di scelta e le app predefinite per chiamate, messaggi, tastiera, password manager e traduttore. È inoltre possibile disinstallare diverse app di Apple, tra cui Safari.

Violazione del DMA con la CTF

La Commissione europea ha avviato il 24 giugno 2024 un’altra indagine sulle nuove condizioni contrattuali relative alla distribuzione delle app tramite store alternativi. Apple ha introdotto la famigerata Core Technology Fee (CTF) che gli sviluppatori devono pagare per ogni prima installazione annuale dell’app dopo un milione di download.

In base ai risultati preliminari, Apple ha violato il DMA in quanto questa nuova commissione disincentiva gli sviluppatori ad utilizzare uno store alternativo. Inoltre, la procedura per l’installazione delle app da altri store è onerosa e confusionaria.

Apple non ha dimostrato che tali misure siano necessarie e proporzionate. L’azienda di Cupertino ha ora la possibilità di esercitare il diritto alla difesa esaminando i documenti e commentando la decisione preliminare.

Fedora 43: nuova proposta per rimuovere i pacchetti GNOME X11

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 15:01

Il supporto a X11 sta man mano scomparendo dalle distribuzioni Linux, che ormai preferiscono il ben più moderno Wayland, il quale permette di garantire animazioni più fluide, veloci e dalla grafica più curata. Con Fedora 43, la prossima versione prevista per la fine dell’anno, si punta a un desktop GNOME esclusivamente basato su Wayland, abbandonando completamente il supporto a GNOME X11.

Fedora 43: una nuova proposta suggerisce la rimozione dei pacchetti GNOME X11

Una nuova proposta, avanzata per Fedora 43 da uno sviluppatore, prevede la rimozione dei pacchetti GNOME X11 dai repository di Fedora, in modo da utilizzare unicamente la più moderna sessione Wayland. La proposta attende, come di consueto, l’approvazione della commissione interna (FESCo). Tuttavia, la stabilità di GNOME Wayland, il supporto a funzionalità avanzate come HDR (esclusivo di Wayland) e il progressivo abbandono di X11/X.Org Server rendono questo passaggio un’evoluzione naturale e attesa per la prossima versione della distribuzione.

Di seguito quanto riportato nella proposta per Fedora 43:

“Nell’ambito dello sforzo upstream per rimuovere il supporto a X11 da GNOME, Fedora non includerà più i pacchetti GNOME X11. La sessione GNOME X11 non è praticamente sottoposta a test e non viene sviluppata praticamente per niente.

 

Da diversi anni si sta lavorando attivamente a monte per eliminare i rimanenti ostacoli all’esperienza utente che impedivano l’eliminazione del codice della sessione X11, e questo lavoro è stato completato con GNOME 48. L’obiettivo upstream è di eliminarlo per GNOME 50, disabilitandolo di default in fase di compilazione per GNOME 49.

 

Questa modifica implementa efficacemente l’obiettivo GNOME 50 in GNOME 49, poiché non c’è nessuno che possa supportare eventuali problemi con GNOME X11 upstream. La sessione X11 è già piuttosto piena di bug, con gravi problemi irrisolti in Mutter (come rhbz#2179566 e glgo#GNOME/mutter#3868) e recentemente Phoronix non è riuscita a confrontare GNOME X11 con Wayland perché “GNOME su X11 non funzionava nemmeno a causa di bug”.

 

Eliminare la sessione GNOME X11 ci permette ora di accettare la realtà: la sessione GNOME X11 semplicemente non è più supportata (né da noi né da GNOME upstream)”.

A partire da GNOME 50, atteso per il prossimo anno, il supporto a X11 potrebbe completamente essere rimosso.

Sollecito di pagamento per una multa? Occhio alla truffa

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 15:01

È in atto una nuova massiccia campagna di phishing che invia email e SMS con solleciti di pagamento per false sanzioni stradali. In realtà è una truffa: non c’è alcuna multa. L’avviso arriva da CERT-AGID, il Computer Emergency Response Team dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Vediamo di cosa si tratta e come evitare di cadere nella trappola.

Multa o Truffa? Attenzione a email e SMS

Il messaggio può presentarsi in diverse forme, riportando informazioni apparentemente credibili relative all’importo, al numero della pratica e alla scadenza imminente per effettuare il versamento. Include sempre un link che invitiamo a non aprire: punta a un sito Web (come quello visibile qui sotto) in cui verrà chiesto di inserire i dettagli inerenti alla carta di credito per saldare il debito. C’è anche il logo della piattaforma pagoPA, utilizzato in modo fraudolento.

È sufficiente dare uno sguardo al dominio che ospita la pagina qui sopra per capire che qualcosa non va: wbsprt.com. Naturalmente, non è il solo: tra gli esempi forniti c’è anche luxuryonlochlomond.co.uk. I cybercriminali ne sfruttano migliaia diversi e non sempre le autorità riescono a bloccarli in breve tempo. Per questo è bene prestare attenzione.

Dunque, come evitare di cadere nella trappola dei cybercriminali e delle loro campagne di phishing? I suggerimenti sono quelli di sempre.

  • Diffidare da qualsiasi richiesta proveniente via email o SMS;
  • fare attenzione alle comunicazioni con toni allarmistici o scadenze imminenti;
  • verificare con attenzione l’indirizzo del sito.
Il testo dell’email di phishing

Riportiamo infine il testo dell’email riportato nella segnalazione di CERT-AGID. Se lo hai ricevuto nella tua casella di posta elettronica, sappi che non si tratta di una multa, ma di una truffa. Il titolo è “Gentile Sollecito di Pagamento relativo a Sanzione Stradale – Team PagoPA Veloce”.

Egregio/a proprietario/a del veicolo,

Le scriviamo da Team PagoPA Veloce con la presente per richiamare La Sua attenzione su un importo ancora dovuto per una sanzione relativa a una violazione del codice della strada, identificata dal numero di riferimento [81768902].

L’importo attualmente in attea di pagamento ammonta a 174 €.

La preghiamo di considerare che, in caso di mancata ricezione del pagamento entro la fine della giornata odierna, l’importo complessivo sarà automaticamente aggiornato alla cifra di 450 €.

Al fine di agevolare la Sua regolarizzazione ed evitare l’applicazione dell’importo maggiorato, Le mettiamo a disposizione la nostra piattaforma sicura per il pagamento online tramite il seguente collegamento:

Accedi al Pagamento Sicuro Online

Importo attuale: 174 € (Valido fino ad oggi)

Importo successivo (a partire da domani): 450 €

Le ricordiamo che, una volta decorso il termine indicato, non sarà più possibile procedere con il versamento dell’importo iniziale.

RingraziandoLa per la Sua cortese attenzione e collaborazione,

Team PagoPA Veloce
Il Servizio Sanzioni Stradali a Sua disposizione

*Questo messaggio è stato generato automaticamente dal sistema PagoPA. Per qualsiasi necessità di assistenza o domanda in merito al pagamento online, La invigiamo a consultare [Informazioni di contatto della Sua autorità per i pagamenti online].*

MUST HAVE: il logo Star Wars in versione LEGO sta arrivando

Punto Informatico - Mer, 04/23/2025 - 14:13

Mancano pochi giorni al lancio e trovi il nuovo set LEGO dedicato al logo di Star Wars in preordine su Amazon. Si tratta di una prenotazione al prezzo minimo garantito. Vale a dire che, se l’e-commerce deciderà di applicare uno sconto da qui al lancio, sarà applicato in automatico prima di effettuare il pagamento, abilitando così un risparmio automatico.

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LEGO: Star Wars, il logo è in preordine su Amazon

Ispirato a un design di molto tempo fa, da una galassia lontana lontana…, è una riproduzione 3D della collezione build-and-display, perfetto da esporre a casa o in ufficio. Misura 13 cm di altezza, 30 cm di larghezza e 3 cm di profondità. È composto da un totale pari a 700 pezzi e presenta i classici dettagli in greebling nelle aree nere. C’è anche una sorpresa nascosta all’interno della lettera T, un piccolo easter egg. Con l’app Builder puoi visualizzare una versione digitale in tre dimensioni del modello mentre lo costruisci, monitorando i progressi. Visita la pagina dedicata per conoscere tutti gli altri dettagli.

La data di uscita è fissata per l’1 maggio, giusto in tempo per l’edizione 2025 dello Star Wars Day (4 maggio). Acquistalo al prezzo di 69,99 euro con la prenotazione al minimo garantito.

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