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Tutto si trasforma: l'innovazione, ogni giorno
Updated: 24 min 27 sec fa

Apple Liquid Glass: nuova interfaccia per tutti gli OS

Lun, 06/09/2025 - 20:26

Apple ha annunciato il nuovo design Liquid Glass per iOS 26, iPadOS 26, macOS Tahoe 26, watchOS 26 e tvOS 26 durante il keynote di apertura della WWDC 2025. L’azienda di Cupertino ha portato su tutti i sistemi operativi gli effetti traslucenti di visionOS. Sono stati ovviamente aggiornati anche gli elementi grafici delle app.

Nuovo design Liquid Glass

Come si deduce dal nome, il design Liquid Glass è ispirato alle caratteristiche ottiche del vetro. Apple sottolinea che questo materiale traslucido “riflette e rifrange l’ambiente circostante“. Il termine Liquid indica l’uso del rendering in tempo reale che permette di reagire dinamicamente al movimento, offrendo un “nuovo livello di vitalità“.

Gli effetti di traslucenza sono visibili sia per gli elementi più piccoli (pulsanti, switch, slider, testo e controlli multimediali) che per quelli più grandi, tra cui barre delle schede e barre laterali per la navigazione delle app. Si nota chiaramente in tutti i componenti dei sistemi operativi, come schermata di blocco, schermata Home, notifiche e Centro di Controllo.

Tutte le app preinstallate, tra cui Safari, Fotocamera, Messaggi, Foto, FaceTime e Apple Music hanno ricevuto un completo restyling estetico. L’azienda di Cupertino ha modificato controlli, barre degli strumenti, barre dei menu e altri elementi, considerando anche gli angoli arrotondati dei dispositivi e delle finestre delle app. Il colore dello schermo si adatta al contenuto e varia tra chiaro e scuro.

Si tratta in definitiva del più grande aggiornamento da iOS 7 del 2013, quando Apple ha abbandonato l’originale scheumorfismo per usare il design flat. Gli sviluppatori dovranno quindi adottare il nuovo stile Liquid Glass per le app, sfruttando SwiftUI, UIKit e AppKit.

Streaming pirata: Google collabora con AGCOM

Lun, 06/09/2025 - 19:29

Durante un evento dal titolo “Pirateria, fenomeno da combattere”, moderato dal direttore di Calcio e Finanza Luciano Mondellini, Benedetta Liberatore (responsabile direzione servizi digitali di AGCOM) ha comunicato che Google collabora con l’autorità per bloccare la diffusione di contenuti pirata in streaming. Federico Bagnoli Rossi, Presidente della FAPAV, ha invece parlato dell’oscuramento di Streaming Community.

Cloudflare non collabora

Benedetta Liberatore ha evidenziato la necessità di una piattaforma come Piracy Shield per un intervento immediato durante la trasmissione di eventi sportivi in diretta. Per ottenere risultati concreti nella lotta allo streaming pirata occorre però la collaborazione delle Big Tech. La famosa legge n. 93 del 14 luglio 2023 dovrebbe essere rispettata anche dai provider di motori di ricerca, VPN e DNS pubblici.

La responsabile direzione servizi digitali di AGCOM ha annunciato che Google non intende iscriversi a Piracy Shield, ma ha fornito un sistema che permette di ottenere lo stesso risultato (sperimentato durante l’ultima giornata della serie A di calcio). Il ticket del segnalatore (DAZN, Sky e altri) arriva ugualmente all’azienda di Mountain View in modo automatico. Google blocca quindi l’accesso ai siti pirata intervenendo sui DNS pubblici.

Anche Microsoft ha collaborato eliminando i siti segnalati da Bing. Cloudflare invece ha risposto picche, nonostante la sentenza di fine dicembre (simile a quella che riguarda Google). All’inizio del mese, la CCIA ha chiesto l’intervento della Commissione europea perché Piracy Shield non rispetta la legge.

Federico Bagnoli Rossi, Presidente della FAPAV, ha invece parlato dell’oscuramento di Streaming Community, noto sito che trasmette film e serie TV. In questo caso, Piracy Shield non c’entra nulla. Il blocco è stato ordinato dal tribunale di Milano.

Cosa guardare oggi su Apple TV+? Ecco cosa c'è di nuovo

Lun, 06/09/2025 - 19:14

Scegliere Apple TV+ significa poter contare su una piattaforma di streaming in continuo aggiornamento e che, a differenza di altri servizi analoghi, punta forte sulla qualità dei suoi contenuti. Di conseguenza, il catalogo è ricco di vere e proprie perle da scoprire. Le ultime novità del servizio, inoltre, sono molto interessanti.

Ricordiamo che per accedere ad Apple TV+ è necessario attivare un abbonamento da 9,99 euro al mese (oppure avere un abbonamento Apple One). Per tutti i nuovi utenti c’è una prova gratuita di 7 giorni mentre per chi ha acquistato di recente un nuovo prodotto Apple (negli ultimi 90 giorni; sono compatibili con la promo gli iPhone, gli iPad, i Mac e le Apple TV) è possibile richiedere 3 mesi gratis.

Per verificare la disponibilità di una di queste promo e per accedere a tutto il catalogo di contenuti basta raggiungere Apple TV+ dal link qui di sotto.

Accedi qui ad Apple TV+

Cosa guardare su Apple TV+ oggi

Apple TV+ è una piattaforma ricca di contenuti da scoprire. Tra i “must watch” da citare troviamo Silo e Scissione, due delle serie TV più interessanti degli ultimi anni. Da non perdere anche la commedia Ted Lasso, un altro dei pezzi forti del catalogo. Tra le migliori serie segnaliamo anche il thriller Slow Horses, con Gary Oldman, e la commedia The Studio. Un’altra serie molta interessante è Your Friends & Neighbors, con Jon Hamm.

Tra le ultime novità, invece, su Apple TV+ troviamo il film Fountain of Youth, diretto da Guy Ritchie e con un cast composto da John Krasinsky, Natalie Portman ed Eiza González.

Una delle serie del momento sulla piattaforma è, senza dubbio, Murderbot. Si tratta di una serie di fantascienza tratta dai romanzi di Martha Welss. Nel cast troviamo Alexander Skarsgård, Noma Dumezweni, David Dastmalchian e Sabrina Wu.

Da pochi giorni è disponibile Stick, con Owen Wilson. Si tratta di una serie ambientata nel mono del golf professionistico che racconta un’interessante storia di rivincita.

C’è poi Echo Valley, un nuovo thriller con Julianne Moore e Sydney Sweeney che sarà disponibile a partire dal 13 di giugno. 

Tra le prossime uscite sulla piattaforma c’è anche la seconda stagione di The Buccaneers. Si tratta di una serie più interessanti del catalogo. I primi episodi arriveranno il 18 giugno.

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Luce e gas a prezzo fisso: zero rincari e bollette più leggere con Octopus

Lun, 06/09/2025 - 18:55

Per ridurre le bollette e evitare rincari in futuro è possibile scegliere nuove tariffe luce e gas a prezzo bloccato. La soluzione giusta in questo momento è rappresentata da Octopus Energy che propone ai nuovi clienti la possibilità di attivare, senza alcun costo iniziale e senza vincoli, le tariffe Octopus Fissa 12M con un prezzo bloccato per 12 mesi.

Si tratta delle offerte giuste per tagliare le bollette (grazie a un costo ridotto dell’energia), ridurre i costi fissi (grazie a un costo di commercializzazione tra i più bassi sul mercato) ed evitare rincari (grazie al prezzo fisso per un anno). Per accedere alle promozioni basta visitare il sito ufficiale di Octpus Energy, tramite il box qui di sotto.

Accedi qui alle offerte Octopus

Luce e gas a prezzo fisso con Octopus Energy

Con Octopus Fissa 12M è possibile ridurre il costo dell’energia fino a:

  • 0,1232 €/kWh per l’energia elettrica
  • 0,453 €/Smc per il gas naturale

Le tariffe prevedono un costo di commercializzazione pari a 84 euro all’anno. Il costo delle materie prime, inoltre, è fisso e bloccato per 12 mesi, garantendo al cliente la possibilità di accedere alle offerte senza il rischio di registrare improvvisi aumenti in bolletta. Terminato il periodo a prezzo bloccato è possibile verificare il nuovo prezzo proposto da Octopus e, eventualmente, cambiare fornitore, sempre senza alcun costo.

Le offerte di Octopus sono disponibili tramite attivazione online. Per accedere alle promozioni è sufficiente avere i dati dell’intestatario e i dati della fornitura (codice POD per la luce e codice PDR per il gas) oltre alle coordinate IBAN per attivare la domiciliazione bancaria. Per accedere subito alla promozione basta premere sul box qui di sotto. Le condizioni tariffarie proposte sono disponibili per i nuovi clienti Octopus solo per un breve periodo di tempo.

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VPN a meno di 2 euro al mese: è il momento mettere al sicuro la connessione

Lun, 06/09/2025 - 18:44

Scegliere una nuova VPN non è mai stato così conveniente: grazie alla promozione in corso oggi, infatti, è possibile puntare su Private Internet Access, uno dei servizi di riferimento del settore delle VPN, beneficiando di uno sconto dell’81% sul costo del piano di 2 anni che include anche 2 mesi aggiuntivi. Grazie a questa promozione, la VPN ora costa 1,99 euro al mese. Per accedere all’offerta basta visitare il sito ufficiale di Private Internet Access, accessibile tramite il box qui di sotto.

Attiva qui Private Internet Access

Private Internet Access: l’offerta da cogliere al volo

Con Private Internet Access è possibile accedere a una VPN completa e senza punti deboli, con tutto quello che serve a chi ha bisogno di questo tipo di servizio. A disposizione dei suoi utenti, infatti, Private Internet Access propone la crittografia del traffico dati e una politica “zero log” in modo da poter accedere a Internet in sicurezza e senza tracciamento, anche quando si utilizza non connessione non privata.

In aggiunta, c’è la possibilità di sfruttare un network di server diffuso in modo capillare in tutto il mondo. In questo modo è possibile aggirare blocchi geografici online. Da segnalare, inoltre, che Private Internet Access è utilizzabile da più dispositivi in contemporanea, sempre senza limiti di banda. In questo modo è possibile utilizzare la VPN su smartphone, tablet e computer, per una connessione sempre protetta.

Con l’offerta in corso, Private Internet Access è ora disponibile con un prezzo ridotto a 1,99 euro al mese e un risparmio dell’81% andando a scegliere il piano di 26 mesi. Per tutti i nuovi utenti c’è sempre la possibilità di sfruttare una garanzia di rimborso di 30 giorni. Per accedere alla promozione basta premere sul banner riportato qui di sotto. L’offerta è valida solo per un breve periodo.

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YouTube non rimuove i contenuti vietati

Lun, 06/09/2025 - 18:37

YouTube non rimuove più i contenuti vietati dalle regole del servizio. Secondo il New York Times, l’azienda di Mountain View ha incoraggiato i moderatori a lasciare online i video se possono essere considerati di pubblico interesse, come quelli che trattano argomenti politici, sociali e culturali.

YouTube come Meta?

A gennaio, Meta ha comunicato l’eliminazione del programma di fact checking negli Stati Uniti e delle restrizioni su alcuni argomenti. L’obiettivo è quello di favorire la libertà di espressione (ma i primi risultati non sono molto positivi). La stessa motivazione sarebbe alla base della decisione di YouTube.

A differenza di Meta e X, l’azienda di Mountain View non ha comunicato pubblicamente la novità. Le nuove regole sono state introdotte a metà dicembre, come scoperto dal New York Times. I moderatori devono lasciare online i video se la violazione delle regole avviene fino alla metà della lunghezza totale (in precedenza era un quarto).

In generale, i moderatori dovrebbe lasciare online i video se la libertà di espressione supera il rischio di danno. Un portavoce di YouTube ha dichiarato:

Consapevoli che la definizione di interesse pubblico è in continua evoluzione, aggiorniamo le nostre linee guida per riflettere i nuovi tipi di discussione che vediamo oggi sulla piattaforma. Il nostro obiettivo rimane lo stesso: proteggere la libertà di espressione su YouTube, mitigando al contempo i danni più gravi.

Tra gli argomenti di pubblico interesse ci sono quelli su elezioni, ideologie, movimenti, razza, genere, sessualità, aborto, immigrazione e censura.

Nei documenti visti dal New York Times ci sono alcuni esempi di pubblico interesse. Sono rimasti online un video in cui c’è un insulto contro una persona transgender e un video in cui viene suggerito di mettere l’ex Presidente della Corea del Sud (Yoon Suk Yeol) in una ghigliottina.

WWDC 2025 in diretta: tutte le novità presentate

Lun, 06/09/2025 - 18:33

Si apre lo scenario della WWDC 2025, l’appuntamento più atteso dell’anno in casa Apple (insieme alla presentazione dei nuovi iPhone. Qui è dove lo seguiremo con aggiornamenti in diretta su tutte le novità annunciate. L’evento è trasmesso in streaming su YouTube.

Tutte le novità dalla WWDC 2025

I grandi attesi sono i nuovi sistemi operativi della mela morsicata, da iOS a macOS. È previsto un importante restyling dell’interfaccia e un nuovo approccio alla nomenclatura: tutte le piattaforme dovrebbero essere accompagnate dalla versione 26. Si parte con il keynote di apertura, alle 19:00 di oggi.

… in aggiornamento

Impara le lingue dal tuo smartphone, senza abbonamenti: è l'offerta Mondly

Lun, 06/09/2025 - 18:31

Vuoi imparare una nuova lingua in modo semplice, veloce e divertente? Questa è l’occasione giusta. Mondly, l’app che ha già conquistato oltre 110 milioni di utenti, lancia una promo esclusiva: accesso a vita a Mondly Premium con il 60% di sconto, a soli 129,96€ invece di 324,90€. Un unico acquisto per imparare 41 lingue, dall’inglese al giapponese, dal francese al coreano. Senza nessun abbonamento.

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Imparare le lingue non è mai stato così facile

Mondly non è una semplice app per studiare vocaboli. Dietro il suo successo globale c’è un solido approccio scientifico che integra neuroscienza, gamification e tecnologie avanzate come realtà aumentata e riconoscimento vocale. L’obiettivo? Farti parlare una nuova lingua nel minor tempo possibile, con metodo, naturalezza e coinvolgimento.

A differenza di altre app che partono solo dall’inglese, Mondly ti permette di imparare una nuova lingua direttamente dalla tua lingua madre, aumentando la velocità e la qualità dell’apprendimento. È disponibile in 41 lingue e offre contenuti autentici con la voce di madrelingua, per aiutarti ad acquisire pronuncia corretta e accento naturale.

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Con l’accesso a Mondly Premium potrai:

  • Imparare 41 lingue con un solo abbonamento
  • Accedere a corsi personalizzati e conversazioni simulate
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  • Imparare frasi utili, non parole isolate, per parlare subito

Tutto questo con un’interfaccia user-friendly che rende ogni lezione un gioco, mantenendo alta la motivazione.

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Mondly Premium è oggi disponibile con un’offerta senza precedenti: accesso a vita a soli 129,96€ invece di 324,90€. Nessun abbonamento ricorrente, un solo pagamento per accedere per sempre di tutte le funzionalità Premium. Non perdere questa occasione: la promozione è disponibile solo per un tempo limitato!

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La voce di ChatGPT diventa ancora più naturale

Lun, 06/09/2025 - 18:27

Parlare con ChatGPT sarà ancora più naturale. OpenAI ha appena rilasciato un aggiornamento per rendere l’esperienza vocale del chatbot più simile a una conversazione con una persona reale.

ChatGPT diventa sorprendentemente naturale

Il cambiamento più evidente è nel ritmo. Prima ChatGPT parlava sempre nello stesso modo, senza alcuna variazione. Ora fa pause naturali, enfatizza le parole importanti e modula la voce come farebbe una persona in carne e ossa. Riesce anche a esprimere emozioni. Non si tratta solo di una voce più piacevole da sentire. Se è empatico si percepisce, e se fa del sarcasmo si intuisce dal tono.

We launched an update to Advanced Voice to make it way more natural and effortless to talk to.

Now available to all paid users in ChatGPT.

— OpenAI (@OpenAI) June 7, 2025

Il traduttore istantaneo sempre attivo

C’è anche una novità pratica interessante. Se si chiede a ChatGPT di tradurre una conversazione, continua a farlo automaticamente. Non c’è bisogno di ripetere “traduci questo” ogni volta. Rimane in modalità interprete finché non gli si dice di smettere o di cambiare lingua. Una funzione davvero utile se si deve parlare con qualcuno che non conosce la propria lingua o se si sta seguendo un video in una lingua straniera.

OpenAI non ha nascosto che ci sono ancora dei difetti. A volte la voce può cambiare tono all’improvviso, altre volte ChatGPT produce suoni strani o frasi senza senso. Può capitare anche che spunti dal nulla una musica di sottofondo. Sono difetti fastidiosi, ma l’esperienza complessiva è decisamente migliore di prima, difetti e tutto.

L’aggiornamento è disponibile per gli utenti a pagamento di ChatGPT, su qualsiasi dispositivo. Inoltre, adesso il chatbot rispetta le pause e ha un’intonazione migliore. Fino a poco tempo fa, infatti, se si faceva una pausa per riflettere o respirare, interveniva subito, interrompendo il discorso. Ora OpenAI ha finalmente risolto questo problema.

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Tastiera bluetooth Logitech universale e portatile in super sconto Amazon (-58%)

Lun, 06/09/2025 - 18:10

L’elegantissima, sottile e leggera tastiera bluetooth Logitech Keys-To-Go, pensata per essere collegata al volo a qualsiasi dispositivo, dal PC agli smartphone fino alle smart TV, è disponibile in offerta su Amazon al super prezzo di soli 29,99 euro invece di 71,99 nella carinissima colorazione rosa.

Acquista la tastiera su Amazon

Questa tastiera è dunque studiata per essere portata con te tutto il giorno, pronta da collegare al volo ai tuoi dispositivi in modo da poter lavorare o studiare dove preferisci. Include un rivestimento che la protegge da briciole, schizzi e da qualsiasi altra cosa rischieresti di rovesciarci sopra e puoi pulirla in caso in pochi secondi.

Come detto, è universalmente compatibile con qualsiasi dispositivo bluetooth, compresi gli Apple come iPhone e iPad, con tanto di comodo supporto per il telefono. Tasti comodi e morbidi permettono di avere una digitazione silenziosa come quella di un PC portatile, mentre sono presenti anche dei tasti a scelta rapida per la gestione di diverse funzioni, da quelle multimediali a quelle più operative.

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La batteria dura a lungo, fino a 3 mesi con una sola ricarica, permettendoti di utilizzarla senza preoccuparti troppo dell’autonomia. A 29,99 euro invece di 71,99 è un vero affare da non perdere.

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SPID a pagamento da luglio o chiusura del servizio?

Lun, 06/09/2025 - 17:33

Aruba ha già comunicato che lo SPID costerà 4,90 euro + IVA dopo il primo anno gratuito. La stessa somma verrà chiesta da InfoCert a partire dal 28 luglio. Gli altri gestori di identità potrebbe seguire a ruota. Il governo non ha ancora erogato i fondi promessi all’inizio di marzo.

Addio allo SPID prima del 2026?

Il contributo statale di 40 milioni di euro erano stato previsto dal governo nel 2023. Servono per coprire i costi di adeguamento tecnologico richiesti ai gestori, in particolare per garantire efficienza e sicurezza del sistema di identità digitale. La somma è stata stanziata all’inizio di marzo 2025, quindi dopo quasi due anni, ma non è arrivato ancora nulla ai provider.

AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) ha comunicato che i fondi non sono stati ancora sbloccati a causa della burocrazia, ma che verranno erogati presto. C’è solo un “piccolo” problema. Il 9 luglio scadrà la convenzione tra lo Stato e i gestori. Questi ultimi possono esercitare il rinnovo per altri due anni (operando in perdita), chiudere il servizio o fornire lo SPID a pagamento, come farà InfoCert.

L’azienda spiega che ha investito tra i 20 e i 30 milioni di euro per lo sviluppo, la gestione, il mantenimento e l’evoluzione del sistema SPID. I 40 milioni di euro devono essere ripartiti tra 12 gestori. La quota spettante a InfoCert è 2,6 milioni di euro, non sufficienti a compensare le perdite accumulate in 10 anni e i costi correnti.

Come consentito dalla convenzione, l’azienda offrirà lo SPID gratis per il primo anno. Successivamente si dovrà pagare 5,98 euro/anno. Nonostante la diffusione della CIE (Carta di Identità Elettronica), lo SPID viene usato per oltre il 90% degli accessi ai servizi della Pubblica Amministrazione.

Il governo ha dichiarato in diverse occasioni che vuole puntare sulla CIE. Probabilmente lo SPID verrà eliminato entro il 2026. Forse il ritardo nell’erogazione dei fondi è intenzionale? Come disse un noto politico “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina“.

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Come ottenere risposte utili da ChatGPT chiedendo l'opposto

Lun, 06/09/2025 - 17:30

Prendere delle decisioni non è mai facile. ChatGPT, dall’alto della sua intelligenza, potrebbe aiutare a uscire dall’impasse, ma il più delle volte dà risposte troppo prudenti e prevedibili. Eppure c’è un trucco semplice che funziona molto meglio: chiedere esattamente l’opposto di quello che farebbe normalmente. Sembra assurdo, ma i risultati sono sorprendenti.

ChatGPT, Claude e compagnia bella, sono perfetti per fare brainstorming, cercare informazioni o decidere cosa cucinare. Ma davanti alle decisioni davvero toste, quelle dove non c’è una scelta giusta o sbagliata, diventano improvvisamente prudenti e prevedibili. Il punto è che spesso non serve un altro elenco di considerazioni razionali. Serve qualcosa che ci faccia uscire dal giro vizioso di pensieri che ci tiene bloccati.

Come funziona il prompt del ribaltamento?

La tecnica è semplicissima: invece di chiedere “cosa dovrei fare?“, si deve chiedere “qual è l’opposto del consiglio che mi daresti normalmente?“. Questa piccola modifica cambia completamente il tipo di risposta che si riceve. Ma facciamo un esempio pratico. Si sta pensando di cambiare macchina. La propria auto funziona ancora, ma è vecchia, le riparazioni si fanno più frequenti e magari ci sono dei nuovi modelli che incuriosiscono, con tutte quelle funzioni moderne.

Il consiglio tradizionale di ChatGPT sarebbe qualcosa come: “Considera il budget, confronta le opzioni e valuta quanto è urgente sostituirla. Se la macchina attuale funziona ancora e le riparazioni non sono eccessive, potrebbe essere saggio aspettare.” Ma si chiede il contrario, cosa succede? “Vendila oggi stesso. Dimentica il budget, meriti l’upgrade. La vita è breve. Prendi la macchina che vuoi davvero, anche se non è pratica.

Oppure prendiamo un altro caso. Si vuole cambiare lavoro, ma si ha paura di lasciare la sicurezza del posto fisso. Normalmente ChatGPT direbbe: “Valuta attentamente i rischi, assicurati di avere un’alternativa concreta, considera le tue responsabilità finanziarie.” La versione opposta? “Licenziati domani. Smetti di sprecare la tua vita in un posto che non ti piace. Il rischio più grande è rimanere dove sei. Hai più talento di quanto pensi e troverai qualcosa di meglio.

Quando vedere il peggio chiarisce le idee

Naturalmente nessuno corre subito in concessionaria o dal proprio datore di lavoro dopo aver letto una risposta del genere… Il punto è un altro. Costringe a pensare ai sentimenti, non solo ai soldi. Magari si capisce di aver sempre sacrificato la propria felicità per essere “responsabile”. Oppure ci si rende conto che in fondo non vuole davvero cambiare macchina, si doveva solo vedere la questione da tutti i punti di vista.

La stessa tecnica funziona bene anche per questioni più delicate o di lavoro. Ad esempio, si deve valutare se accettare una promozione che richiede di trasferirsi in un’altra città. Invece di chiedere come decidere, basta chiedere cosa NON fare, ed ecco la risposta di ChatGPT: “Rifiuta tutto. Resta dove stai comodo. Non rischiare mai nulla. La carriera non vale la pena di sconvolgere la vita.

Leggere una risposta del genere può far scattare qualcosa dentro. Magari si capisce che il problema non è il lavoro nuovo, ma la paura di cambiare. Oppure che si stavano solo inventando scuse per rimanere al sicuro dove si è sempre stati.

Perché questo approccio è così efficace? Il chatbot di OpenAI (ma non solo), è programmato per non sbagliare. Per questo dà sempre consigli sicuri, sensati e un po’ prevedibili. Ma quando si ribalta la domanda, arriva una risposta che fa l’effetto di uno schiaffo. Invece delle solite raccomandazioni prudenti, si sente qualcosa che obbliga a guardare la situazione da un punto di vista completamente nuovo.

Questo approccio funziona per tre motivi:

  • Obbliga a vedere le cose diversamente. Invece di rimanere incastrati nel solito tira e molla tra ragione e sentimento, si scopre un punto di vista che prima non si considerava. Magari si stava ignorando proprio quello che conta davvero.
  • Fa emergere le paure nascoste. Spesso si evitano scelte che si vorrebbero fare solo per sembrare “responsabili”. Il consiglio opposto rivela quando si sta rinunciando a qualcosa di importante per paura del giudizio degli altri.
  • Cambia il ruolo dell’AI. Invece di limitarsi a confermare i dubbi che si hanno già, l’intelligenza artificiale diventa qualcosa che mette in discussione le proprie convinzioni e spinge a pensare fuori dagli schemi.
Esempi pratici per iniziare

Se si sta girando intorno a una decisione difficile, una scelta lavorativa, un blocco creativo, una questione relazionale, questo prompt potrebbe aiutare a trovare la via d’uscita sul retro: “Dammi l’opposto del tuo consiglio abituale riguardo a [inserire qui la sfida].

Ad esempio, “Cosa non consiglieresti a qualcuno che fatica a dire di no?“, “Che consiglio opposto daresti a qualcuno in un momento di blocco creativo?“, “Che consiglio contrario daresti per superare la paura di fallire?

Quando usare questa tecnica

Questo approccio funziona meglio quando:

  • Si è paralizzati dall’indecisione. Si continua a pensare alla stessa cosa senza arrivare mai a una conclusione.
  • I consigli tradizionali non aiutano. Si conoscono già tutte le opzioni logiche, ma nessuna convince davvero.
  • C’è un aspetto emotivo che si sta ignorando. Magari si stanno considerando solo gli aspetti pratici di una decisione.
  • Si ha paura di una scelta che in realtà si desidera fare. Il prompt opposto può aiutare a riconoscere cosa si vuole davvero.
  • Per sfidare le proprie supposizioni. Quando si ha la sensazione di obbedire a delle regole che forse non hanno più senso.
Il potere della provocazione costruttiva

Quello che rende speciale questo prompt è che non dice cosa fare. Provoca a pensare diversamente. L’AI diventa uno specchio deformante che riflette i propri pensieri da un punto di vista inaspettato, permettendo di vedere aspetti che altrimenti rimarrebbero nascosti.

Non si tratta di seguire ciecamente il consiglio “sbagliato”, attenzione. Ma di usarlo come punto di partenza per capire cosa si pensa davvero. È un modo per “hackerare” il proprio stesso processo decisionale, usando l’intelligenza artificiale non come oracolo, ma come partner di brainstorming che non ha paura di dire cose scomode.

La prossima volta che ci si trova davanti a una scelta difficile, vale la pena provare a capovolgere la domanda. Spesso la risposta giusta si nasconde proprio nell’opposto di quello che si pensava di voler sentire.

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Bug di Google, bastava un email per rubare il numero di telefono

Lun, 06/09/2025 - 17:29

Un ricercatore ha scoperto un bug inquietante su Google. Bastava conoscere l’email di qualcuno per scoprire il suo numero di telefono privato. E senza che la persona se ne accorgesse minimamente. Tutto questo in una ventina di minuti al massimo. Bi G ha risolto il problema dopo essere stata avvertita ad aprile, ma la vicenda fa riflettere su quanto possano essere vulnerabili i nostri dati personali.

Ricercatore scopre pericoloso bug su Google

Il ricercatore, che usa il nickname brutecat, ha sfruttato una combinazione di falle nel sistema di recupero account di Google. Il meccanismo era complesso ma efficace. Prima riusciva a ottenere il nome completo associato all’account target, poi aggirava le protezioni anti-bot che dovrebbero impedire spam di richieste di reset password.

Una volta bypassati questi controlli, poteva lanciare un attacco automatizzato che provava sistematicamente tutte le possibili combinazioni di numeri di telefono fino a trovare quello giusto. L’automazione era la chiave. Quello che a mano avrebbe richiesto giorni, il script lo completava in una ventina di minuti.

Per verificare l’efficacia dell’exploit, TechCrunch ha creato un nuovo account Google con un numero di telefono mai usato prima, poi ha fornito a brutecat solo l’indirizzo email. Il ricercatore è riuscito a scoprire il numero di telefono nel giro di poco tempo. “Bingo 🙂“, ha scritto il ricercatore quando ha inviato il numero corretto. Una dimostrazione che fa venire i brividi pensando a quante persone potrebbero aver subito questo tipo di attacco senza saperlo.

Perché questo bug è così pericoloso?

Conoscere il numero di telefono di recupero non è solo una violazione della privacy. Può essere l’anticamera di attacchi molto più gravi. Una volta che l’hacker ha il numero, può fare una cosa ancora peggiore: convincere l’operatore telefonico a trasferire quel numero sulla sua SIM card (SIM swapping).

A quel punto, è come se avesse il passe-partout della vita digitale di una persona. Può resettare la password di qualsiasi servizio semplicemente facendosi inviare i codici di verifica sul “suo” telefono. Email, Instagram, conto in banca, tutto quello che è protetto da quel numero diventa accessibile.

La risposta di Google

Google ha confermato di aver risolto il bug dopo la segnalazione di aprile. “Questo problema è stato risolto“, ha dichiarato la portavoce Kimberly Samra. “Abbiamo sempre sottolineato l’importanza di lavorare con la community di ricerca sulla sicurezza attraverso il nostro programma di ricompense per le vulnerabilità.” L’azienda ha anche precisato di non aver visto “collegamenti confermati e diretti a exploit in questo momento“, ciò vuol dire che il bug non è stato sfruttato su larga scala prima della correzione.

Però c’è un lato positivo in questa storia. Il sistema di Google per premiare chi trova i bug funziona davvero. Il ricercatore ha intascato 5.000 dollari per la segnalazione, e non è poco. Questi soldi spingono gli esperti di sicurezza a cercare i problemi per risolverli, invece di venderli al miglior offerente sul dark web.

Anche TechCrunch ha fatto la sua parte. Invece di pubblicare subito la notizia per fare scoop, ha aspettato che Google risolvesse il bug.

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Stephen King sulla lite Trump-Musk: la frase che ridimensiona tutto

Lun, 06/09/2025 - 16:57

Il mondo intero guarda affascinato il litigio pubblico tra Donald Trump ed Elon Musk, come fosse il reality show più seguito dell’anno. Commenti e meme spuntano ovunque sui social. Ma Stephen King ha deciso di dire quello che probabilmente pensano in molti, con la sua solita schiettezza tagliente.

“Due miliardari isterici”: Stephen King gela Trump e Musk

Mentre tutti si schierano da una parte o dall’altra, l’autore di “It” e “Misery non deve morire” ha scelto una strada diversa. Invece di alimentare il circo mediatico, Stephen King ha messo la questione in prospettiva con una frase che vale più di mille analisi politiche: “Due miliardari che fanno una scenatina isterica. A chi frega? Il mondo ha problemi veri.

Couple of billionaires having a hissy little catfight. Who gives a shit? The world actually has problems.

— Stephen King (@StephenKing) June 5, 2025

Poche parole che centrano il punto. Mentre Trump e Musk si scambiano colpi su Truth Social e X, dal cambiamento climatico alle guerre in corso, i problemi reali del pianeta sembrano passare in secondo piano rispetto al loro duello a distanza.

Da alleati a nemici pubblici

La rottura tra i due ex alleati ha raggiunto livelli da soap opera. Musk ha tirato fuori pesanti accuse, sostenendo che Trump compare nei file di Jeffrey Epstein e che questo sarebbe il motivo per cui non sono stati resi pubblici. Ha anche chiesto ai suoi 220 milioni di follower su X se sia il momento di “creare un nuovo partito politico in America che rappresenti davvero l’80% del centro.” Trump, dal canto suo, non è rimasto in silenzio e ha risposto per le rime attraverso i suoi canali.

Lo scrittore non è nuovo alle critiche verso entrambi i personaggi. L’anno scorso aveva accusato Musk di diffondere disinformazione politica.La maggior parte dei suoi tweet sono disinformazione e bugie pro-Trump,” aveva scritto, aggiungendo: “Ricordate, ha interessi in gioco. Considerate i suoi post di conseguenza.”

Il maestro dell’horror aveva anche annunciato di aver lasciato X dopo la rielezione di Trump a presidente. Ma a febbraio è tornato sulla piattaforma per dire ai suoi 6,8 milioni di follower: “Sono tornato! Vi sono mancato?” seguita da una precisazione ancora più diretta: “Volevo solo dire che Trump è un traditore amante di Putin! Vale doppio per Elon!

Quando la realtà supera la fiction

La battuta di Stephen King colpisce nel segno perché mette in evidenza l’assurdità del momento. Due delle persone più potenti al mondo che si comportano come liceali in una commedia adolescenziale, mentre i riflettori mediatici sono tutti puntati su di loro invece che sui problemi che davvero contano.

Forse è proprio questo il punto: in un’epoca in cui la politica è diventata spettacolo e lo spettacolo è diventato politica, serve qualcuno che ricordi che là fuori c’è un mondo reale con sfide reali che meritano la nostra attenzione più di una lite tra miliardari.

Saily: l'eSIM per viaggiare all'estero senza roaming, ora con il 30% di sconto

Lun, 06/09/2025 - 16:54

Se stai programmando la tua prossima vacanza e vuoi evitare il classico incubo del roaming o la caccia al Wi-Fi libero, c’è un’offerta che fa per te. Saily, il servizio eSIM che ti garantisce connessione stabile, veloce e senza pubblicità ovunque nel mondo, lancia una promo speciale dedicata ai lettori di Punto Informatico.

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Come funziona l’offerta e perché scegliere Saily

Con Saily ti bastano pochi clic per partire con una eSIM già attiva e pronta a funzionare appena atterri. Che tu stia volando verso gli USA, il Giappone o la Grecia, puoi acquistare il piano dati più adatto al tuo viaggio e usarlo senza installare SIM fisiche, senza costi extra di roaming e senza interruzioni pubblicitarie.

Come ottenere lo sconto:

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Ad esempio, se scegli un piano da 5 GB per gli Stati Uniti, pagherai 9,7$ invece di 13,99$. Un risparmio che può trasformarsi in un gelato extra o un souvenir in più. Saily accetta le principali carte di pagamento, tra cui Visa, Mastercard e American Express, e l’attivazione della eSIM è rapida e intuitiva. Il servizio è ideale per chi viaggia per vacanza o lavoro e vuole restare connesso in ogni momento, senza sorprese e senza limiti.

La promo è valida per tutti i lettori di Punto Informatico, ma solo per un periodo limitato. Vai sul link che trovi qui sotto, inserisci il codice BLAZE30 e preparati a partire con la tranquillità di una connessione globale affidabile e senza pubblicità.

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MSI Afterburner prepara il supporto per le GPU AMD RX 9000

Lun, 06/09/2025 - 16:45

MSI, noto produttore hardware per PC, ha deciso di non lanciare schede grafiche della serie Radeon RX 9000 basate sull’architettura RDNA4 di AMD. L’azienda è infatti un noto partner di Nvidia per quanto riguarda la produzione di GPU di terze parti. Tuttavia, ciò non significa che abbia interrotto del tutto i rapporti con l’azienda di Sunnyvale. Oltre ovviamente a offrire una gamma di schede madri compatibili con le piattaforme AMD, ha recentemente annunciato una partnership per la console portatile MSI Claw. L’ultime notizie riguardano Afterburner, il nodo software di overclock, che nella beta sembrerebbe comunque preparare il supporto per RDNA 4.

MSI: Afterburner supporterà presto le Radeon RX 9000 di AMD

Inizialmente, MSI non prevedeva l’aggiunta del supporto per le nuove GPU di AMD. Lo sviluppatore di Afterburner, noto come Unwinder, si basa infatti sui campioni forniti dall’azienda per aggiornare il software. Senza offerte Radeon RX 9000 da parte dell’azienda taiwanese, non c’era inizialmente motivo per aggiungere il supporto anche alle schede RDNA 4. Tuttavia, la pressione della community, che ne chiedeva a gran voce anche l’aggiunta per le nuove Radeon, ha spinto Unwinder ad acquistare autonomamente una scheda PowerColor RX 9070 XT. Grazie a questa iniziativa, Afterburner dovrebbe presto supportare le schede RX 9070 XT, mantenendo così il suo vantaggio principale: la compatibilità di più marchi.

Nonostante la mancanza di supporto nativo da parte di MSI, agli utenti Radeon non manca tuttavia di certo la possibilità di fare dell’overlclock. AMD Software offre infatti strumenti integrati per regolare le prestazioni delle GPU, come overclocking, undervolting e controllo delle ventole, senza la necessità di software di terze parti. Tuttavia, MSI Afterburner rimane una scelta popolare e molto diffusa, grazie alla sua integrazione con RivaTuner Statistics Server (RTSS), che consente a numerosi strumenti di terze parti di sfruttare l’API di RTSS per funzionalità avanzate.

Inoltre, AMD Software include un pratico overlay da cui poter monitorare i parametri e attivare varie funzionalità, sebbene Afterburner continui a distinguersi per la sua maggior versatilità.

La domanda sorge quindi spontanea: se MSI Afterburner supporterà la serie Radeon RX 9000, preferireste utilizzare questo strumento rispetto alle soluzioni native di AMD per l’overclocking? La scelta potrebbe dipendere dalla familiarità con l’interfaccia di Afterburner o dalla necessità di funzionalità specifiche offerte da RTSS.

È in ogni caso positivo vedere l’aggiunta del supporto per le GPU Radeon RX 9000 su uno dei software di overlclock più diffusi.

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Hosting Aruba in offerta: se usi questo codice hai fino al 60% di sconto

Lun, 06/09/2025 - 16:41

È il momento giusto per creare o far crescere la tua presenza online. Aruba lancia una nuova promozione su tutti i suoi servizi hosting: inserendo il codice GIUGNO25 al momento dell’ordine, è possibile ottenere uno sconto del 60% sul primo anno.

Che tu voglia aprire un blog, un sito aziendale o un e-commerce, puoi approfittare di offerte dedicate da parte di Aruba, con prezzi a partire da meno di 4€. L’iniziativa è valida fino al 25 giugno e include anche i piani gestiti per WordPress e WooCommerce, ideali per chi cerca soluzioni professionali ma semplici da usare. Per approfittarne la prima cosa da fare è andare sul sito di Aruba.

Vai all’offerta di Aruba

Le offerte hosting Aruba con lo sconto del 60%

Ecco alcune delle offerte proposte da Aruba:

  • Hosting Easy Linux: un’opzione perfetta per siti vetrina, landing page e progetti semplici, su ambiente Linux. Prezzo promo 3,96 € + IVA per il primo anno, rinnovo 59,99 € + IVA/anno;
  • Hosting Easy Windows: per chi preferisce lavorare in ambiente Windows, con supporto a tecnologie come ASP.NET. Prezzo promo 3,96 € + IVA per il primo anno, rinnovo 59,99 € + IVA/anno;
  • Hosting WordPress: la soluzione ideale di Aruba per chi vuole realizzare un sito con WordPress, anche senza competenze tecniche. Prezzo promo 5,96 € + IVA per il primo anno, rinnovo 44,99 € + IVA/anno;
  • Hosting WordPress Gestito Smart: un piano pensato per chi cerca prestazioni elevate, backup automatici e aggiornamenti gestiti. Prezzo promo 5,96 € + IVA per il primo anno, rinnovo 79,00 € + IVA/anno;
  • Hosting WooCommerce Gestito: piano ottimo per vendere online con WooCommerce, con gestione e sicurezza integrate. Prezzo promo 31,96 € + IVA per il primo anno, rinnovo 249,00 € + IVA/anno.

Per attivare lo sconto è sufficiente andare sul sito di Aruba e inserire il codice GIUGNO25 nel riepilogo dell’ordine. L’offerta è valida solo fino al 25 giugno 2025, per nuovi acquisti di hosting e domini.

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Graphite: Paragon rescinde il contratto con l'Italia

Lun, 06/09/2025 - 16:25

Nel fine settimana è stata pubblicata la relazione del Copasir (PDF) sull’uso dello spyware Graphite. Nel documento viene confermato lo spionaggio ai danni di Luca Casarini e altri membri di Mediterranea Saving Humans, ma non di Francesco Cancellato (giornalista e direttore di Fanpage). Paragon Solutions ha comunicato oggi la rescissione del contratto.

Paragon smentisce il Copasir

La storia inizia a gennaio, quando WhatsApp ha rilevato un attacco spyware effettuato contro circa 90 giornalisti utilizzando Graphite, tool sviluppato da Paragon Solutions. Nel corso delle settimane successive, anlcuni “bersagli” dello spionaggio hanno confermato di aver ricevuto una notifica dall’azienda di Menlo Park, tra cui Francesco Cancellato e Luca Casarini.

Il governo italiano aveva inizialmente negato qualsiasi coinvolgimento, ma successivamente ha comunicato che l’Italia è uno dei clienti dell’azienda israeliana e sospeso temporaneamente i contratti. Gli esperti di Citizen Lab (Università di Toronto) hanno pubblicato i dettagli della campagna di spionaggio a marzo.

Dopo molti mesi di indagine, il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) ha pubblicato il report sull’uso di Graphite. Nel documento è scritto che lo spyware viene usato da AISI (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e AISE (Agenzia informazioni e sicurezza esterna). Viene inoltre specificato che il contratto è stato rescisso senza attendere la pubblicazione dei risultati dell’indagine.

Il Copasir afferma che i servizi di informazione hanno sottoposto ad “attività intercettiva” Luca Casarini e Beppe Caccia di Mediterranea Saving Humans. Francesco Cancellato non risulta invece oggetto di spionaggio. Al momento non ci sono prove che lo spyware sia Graphite. WhatsApp potrebbe aver inviato la notifica per errore, in quanto Meta “non può determinare chi sospetta sia stato coinvolto dallo spyware Graphite con assoluta sicurezza“.

Paragon Solutions ha oggi smentito il Copasir. Il contratto è stato rescisso dall’azienda israeliana (quindi non dai servizi di informazione) perché il governo non ha accettato l’aiuto per scoprire se Graphite fosse stato usato per spiare Cancellato.

L’azienda ha offerto sia al governo italiano che al parlamento un modo per determinare se il suo sistema fosse stato utilizzato contro il giornalista. Poiché le autorità italiane hanno scelto di non procedere con questa soluzione, Paragon ha rescisso i suoi contratti in Italia. Alla luce delle recenti conclusioni raggiunte dalla commissione parlamentare italiana, Paragon è pronta a fornire assistenza in qualsiasi indagine, qualora ne venga fatta richiesta ufficiale dalle autorità italiane.

Nella relazione si può leggere anche un invito del Copasir a governo e Parlamento per impedire la divulgazione di “operazioni e indagini pienamente legittime“. In pratica, il comitato non vuole che Meta e Apple informino gli utenti oggetto di spionaggio.

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Linux 6.16 RC 1 espande il supporto hardware Intel e AMD

Lun, 06/09/2025 - 16:03

Linus Torvalds ha annunciato il rilascio di Linux 6.16-rc1, la prima release candidate della prossima versione che segna anche la chiusura della finestra di unione di due settimane durante la quale sono state integrate numerose nuove funzionalità e modifiche. Questo ciclo di sviluppo promette di portare significativi miglioramenti, con un’attenzione particolare a prestazioni, supporto hardware e ottimizzazioni.

Linux 6.16 RC 1 introduce nuovi driver Intel e AMD

Tra le novità più rilevanti della RC 1 di Linux 6.16 sono presenti vari miglioramenti prestazionali, accompagnati da ottimizzazioni che potenziano ulteriormente l’efficienza del sistema. Sono stati aggiunti nuovi driver per hardware AMD e Intel, ampliando il supporto per le ultime tecnologie. Un’importante novità è l’inclusione del supporto per le GPU NVIDIA Blackwell e Hopper nel driver Nouveau. Inoltre, è stato introdotto il supporto preliminare per Intel APX, preparando il terreno per futuri sviluppi in merito.

Tra le altre aggiunte troviamo l’offloading audio USB, finalmente integrato nel kernel principale, insieme al reporting tramite sysfs dei conteggi di hard/soft lock-up, una funzionalità utile per il monitoraggio del sistema. Per i sistemi con hardware RISC-V, il driver AMDKFD per il calcolo computazionale può ora essere compilato su questa architettura, mentre il driver OpenVPN DCO è stato upstreamed, migliorando le prestazioni delle connessioni VPN.

Secondo la consueta disamina di Torvalds, lo sviluppo e le aggiunte effettuate durante il periodo di finestra di unione è stato nella norma, sebbene abbia notato un leggero aumento di richieste di integrazione tardive verso la fine del periodo. Circa la metà delle modifiche riguarda i driver, con un focus significativo su GPU e networking, in linea con le tendenze degli ultimi cicli.

Da adesso, inizia la fase di test per Linux 6.16, con il rilascio della versione stabile previsto per fine luglio.

Nel frattempo, qualche giorno fa è stato rilasciato Linux 6.15.1, con cui viene risolto il surriscaldamento anomalo dei SoC Qualcomm Snapdragon X1.

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Linux Mint 22.2 aggiunge l'autenticazione con impronte digitali

Lun, 06/09/2025 - 15:32

Linux Mint 22.2 introduce l’autenticazione con impronte digitali tramite Fingwit, un’innovativa applicazione desktop che consente di gestire l’autenticazione biometrica, migliorando la sicurezza e l’usabilità della distribuzione Linux.

Linux Mint 22.2 consentirà l’autenticazione con impronte digitali

Linux Mint 22.2, in arrivo a breve, introdurrà Fingwit, un nuovo strumento pensato per poter utilizzare i lettori di impronte digitali supportati dal kernel Linux e presenti nei vari portatili. Questa funzionalità consentirà un’autenticazione biometrica semplice e sicura per diverse operazioni, rendendo l’esperienza utente ancora più fluida e moderna.

L’app Fingwit permetterà agli utenti di autenticarsi in vari scenari e situazioni, come accedere a Linux Mint utilizzando l’impronta digitale, sbloccare lo schermo con un tocco e autenticare comandi “sudo” tramite riconoscimento biometrico, oltre a eseguire applicazioni amministrative con pkexec, sempre usando l’impronta digitale.

Grazie alla compatibilità con i sensori di impronte digitali supportati da Ubuntu, Linux Mint 22.2 permetterà di utilizzare una vasta gamma di dispositivi per la lettura delle impronte presenti nei portatili più diffusi. Inoltre, lo strumento si integra con fprintd, il servizio per le impronte digitali già utilizzato da Ubuntu, che introduce anche un modulo PAM (Pluggable Authentication Module) ottimizzato. Il modulo permette di rilevare situazioni problematiche e passare dinamicamente dall’autenticazione biometrica a quella tramite password quando necessario:

“Se tenti di accedere ma la tua directory home è crittografata, l’autenticazione con impronta digitale potrebbe causare un crash della sessione, poiché ecryptfs richiede la password. Fingwit rileva questi casi, garantendo l’uso dell’impronta digitale quando possibile, ma evitando problemi di compatibilità.”

Spiega Clement Lefebvre, a capo dello sviluppo del sistema operativo.

Il codice sorgente di Fingwit è già disponibile su GitHub per chi desidera esplorarlo in anteprima, mentre Linux Mint 22.2 è previsto per il rilascio questa estate, probabilmente tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, con diverse novità al seguito.

Nel frattempo, è anche stato annunciato che le versioni Mint 20.0, 20.1, 20.2 e 20.3 hanno raggiunto la fine del supporto ufficiale, consigliando a tutti gli utenti di aggiornare il prima possibile alla versione più recente.

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