Mouse Logitech MX Master 3S: lusso in offerta speciale, anche tasso zero
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Mouse Logitech MX Master 3S: un’icona di produttività e ottimizzazioneScegliendo il Mouse Logitech MX Master 3S ti assicuri produttività e ottimizzazione. Acquistalo subito a soli 89,99 euro in offerta su Amazon. Grazie al suo design ergonomico garantisce una posizione confortevole al tuo polso, regalando ore di lavoro piacevoli e comode, anche durante un utilizzo intensivo.
Inoltre, grazie ai clic silenziosi produce il 90% di rumore in meno senza però farti rinunciare alla sensazione soddisfacente del clic dei mouse classici. Il suo sensore ottico è in grado di funzionare in modo preciso e veloce su quasi tutte le superfici, anche sul vetro.
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Il software in dotazione ti permette di personalizzarlo totalmente, rendendolo così perfetto per il tuo lavoro e le tue attività. Inoltre, puoi anche personalizzare i bottoni così da avere un vero e proprio alleato alla tua produttività. Cosa stai aspettando? Acquista ora il Mouse Logitech MX Master 3S a soli 89,99 euro, invece di 134,99 euro.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Gemini di Google sale a bordo delle auto con Android Auto
Gemini salirà a bordo di tutte le auto che supportano Android Auto. L’arrivo è previsto nei prossimi mesi, come rivelato durante l’Android Show in vista del Google I/O 2025.
Gemini di Google arriva nelle auto con Android AutoGemini sarà integrato in Android Auto in due modi principali. Innanzitutto, agirà come un assistente vocale molto più potente. Il conducente (o i passeggeri) potranno chiedere a Gemini di inviare messaggi, riprodurre musica e fare praticamente tutto ciò che Google Assistant era già in grado di fare. La differenza, è che Gemini comprende il linguaggio naturale e quindi, non sarà più necessario usare comandi rigidi. Ad esempio, invece di dire “Invia un messaggio a Luca: arrivo fra 10 minuti“, si potrà semplicemente dire “Avvisa Luca che sto per arrivare“, e Gemini saprà cosa fare.
Ma la vera novità è Gemini Live. La modalità vocale in tempo reale permette di intavolare una conversazione su qualsiasi argomento. Immaginiamo di essere bloccati nel traffico e poter finalmente sfruttare quei 40 minuti di coda per pianificare la fuga di primavera che si rimanda da mesi. Niente più ditate sullo schermo, solo la propria voce e un assistente che non si limita a rispondere “Ecco cosa ho trovato sul web“.
Meno distrazioni e più produttività e divertimento, parola di GoogleA prima vista, un assistente AI più avanzato potrebbe sembrare una potenziale fonte di distrazione alla guida. Ma Google la pensa diversamente. Secondo Patrick Brady, vicepresidente di Android for Cars, le capacità di linguaggio naturale di Gemini semplificheranno la comunicazione con il sistema. La guida quindi sarà più produttiva e divertente.
Per ora, Gemini sfrutterà l’elaborazione cloud di Google per operare sia su Android Auto che sulle auto con Google Built-In. Ma Google sta lavorando con i produttori di automobili per integrare più potenza di calcolo, in modo che Gemini sia più affidabile e possa offrire prestazioni migliori.
Ma c’è la questione dei dati. Le auto moderne generano una montagna di informazioni dai sensori di bordo e, su alcuni modelli, anche da telecamere interne ed esterne. Che fine faranno questi dati, saranno fagocitati da Gemini? Per il momento Google mantiene il riserbo sulla faccenda, ma assicurano che ci stanno pensando.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Windows 11 24H2 KB5058411: il Patch Tuesday con l'AI
Siamo giunti al consueto appuntamento con il Patch Tuesday anche per il mese di maggio e Windows 11 24H2 riceve l’aggiornamento cumulativo KB5058411, passando così alla build 26100.4061. Si tratta di un update obbligatorio, poiché interviene sulle vulnerabilità legate alla sicurezza. Non mancano nemmeno le nuove funzionalità e, senza troppe sorprese, sono incentrate sull’intelligenza artificiale, sempre più presente nel sistema operativo.
Recall e le altre novità di Windows 11 24H2 KB5058411Il pacchetto è già disponibile per il download. Per scaricarlo è sufficiente aprire l’utility Windows Update e controllarne la disponibilità, come mostrato dallo screenshot qui sotto. In alternativa è possibile ricorrere all’installazione manuale, passando dai file .msu che Microsoft ha condiviso attraverso il portale Update Catalog.
Come citato in apertura, KB5058411 per Windows 11 24H2 porta con sé nuove funzionalità AI. La prima e più importante è senza dubbio Recall (in italiano Richiamo), ora disponibile sui PC compatibili con NPU dedicata da almeno 45 TOPS. Il lancio è stato posticipato in passato per le note problematiche relative a privacy e sicurezza. Non è attivata di default, ma l’utente ha la possibilità di abilitarla. Durante il riavvio obbligatorio per completare l’aggiornamento è mostrata una schermata che lo propone. Per saperne di più e per l’elenco completo dei requisiti hardware rimandiamo alla pagina dedicata.
Restando in tema, il pacchetto include modelli di intelligenza artificiale necessari per l’esecuzione delle operazioni in locale. Per questo motivo, il perso del download è importante, superiore ai 4 GB su alcuni computer.
C’è poi l’inclusione dell’AI in Windows Search, anch’essa già avvistata a fine aprile con la release di anteprima distribuita agli Insider. Questo significa che gli algoritmi potenziano la ricerca in componenti come Esplora file, la barra delle applicazioni e il menu start, permettendo di trovare gli elementi desiderati con un linguaggio naturale, ad esempio descrivendo il contenuto di un file o di un’immagine.
Altri cambiamenti degni di nota riguardano una leggera variazione dei colori e l’ottimizzazione delle prestazioni per Esplora file, l’aggiunta del pannello dedicato a Collegamento al telefono nel menu Start, l’eliminazione dello sfondo blu per le icone relative alle scorciatoie sul desktop delle applicazioni di sistema e l’incremento della velocità nell’estrazione degli archivi ZIP.
Microsoft assicura poi di aver corretto i problemi che nei mesi scorsi hanno portato alla comparsa frequente della Blue Screen of Death e altri bug meno gravi, relativi al silenziamento automatico del microfono e alla visualizzazione delle risorse utilizzate in Gestione attività.
Infine, sul fronte della sicurezza, con il Patch Tuesday di maggio 2025, la software house è intervenuta su un totale pari a 134 vulnerabilità.
I QR Code sono una minaccia sempre più forte
Una delle minacce sempre più forti e pericolose per la sicurezza digitale sono i QR Code. Se qualcuno pensa sia banale parlarne ancora non ha dato un’occhiata a un recente sondaggio condotto dalla società di cybersecurity NordVPN. L’Italia risulta tra i Paesi più attivi nell’uso di questa tecnologia.
Infatti, nel nostro paese il 48% degli italiani scansiona codici QR ogni settimana. Solamente il 13% non li utilizza mai, registrando il tasso più basso tra i quattro paesi analizzati dalla società. Insomma, si tratta di una pratica molto più diffusa di quanto alcuni possano erroneamente pensare.
Marijus Briedis, Chief Technology Officer (CTO) di NordVPN ha spiegato: “I QR Code sono diventati la scorciatoia digitale per eccellenza in Italia. Che si tratti di check-in agli eventi, di consultare il menu al ristorante o di effettuare pagamenti online, gli italiani stanno adottando questa tecnologia a un ritmo più rapido rispetto ad altri Paesi europei. Tuttavia, questa rapida adozione richiede anche maggiore consapevolezza e responsabilità sul fronte della sicurezza“.
I rischi nascosti dentro un QR CodePurtroppo questi dati sono conosciuti molto bene dai cybercriminali esperti che sfruttano i QR Code per diffondere truffe e minacce. “I codici QR malevoli si camuffano per reindirizzare gli utenti verso siti web di phishing o per scaricare software dannosi. Poiché la scansione di un codice aggira il normale livello di controllo che esercitiamo sui link o sulle app, gli utenti sono più vulnerabili agli attacchi“, ha aggiunto Briedis.
Quindi risulta particolarmente difficile accorgersi di essere di fronte a una minaccia informatica. “A differenza dei link visibili, i codici QR non mostrano la loro destinazione prima della scansione. Questo li rende uno strumento particolarmente efficace per le truffe“, hanno spiegato gli esperti di Panda Security, altro leader nella sicurezza informatica.
Raccomandazioni per evitare codici QR fraudolentiPer evitare di incappare in QR Code fraudolenti gli esperti consigliano di scansionare codici che provengono solo da fonti sicure. Inoltre, è importantissimo evitare di inserire dati e informazioni sensibili dopo la scansione per evitare un eventuale furto di identità.
È anche consigliato utilizzare lettori QR Code dotati di funzioni di sicurezza integrate e mantenere aggiornati i propri dispositivi.
Elenchi Telefonici Fantasma mai consegnati: come richiedere rimborso a TIM
Una vicenda singolare sta vedendo come protagonisti e vittime alcuni clienti TIM che si sono visti addebitare il costo di elenchi telefonici fantasma in bolletta senza averli mai ricevuti. Ad aver fatto emergere il fatto è stata l’associazione per la tutela dei consumatori Codacons con un comunicato stampa ufficiale pubblicato sul suo sito.
Nello specifico si legge: “Numerosi consumatori si sono recentemente rivolti al Codacons segnalando un presunto inadempimento da parte di TIM in merito alla consegna degli elenchi telefonici nei confronti degli utenti“. Il costo alla voce “corrispettivo annuo elenchi telefonici/consegna elenchi telefonici” è di 3,90 euro per i privati e 5 euro per le società.
Tuttavia, questi elenchi telefonici fantasma non sono mai stati realmente consegnati, secondo quanto denunciato da numerosi consumatori che si sono rivolti a Codacons. Prontamente, l’associazione si è attivata per intervenire a tutela degli utenti. Questo perché “tale condotta, se confermata, lederebbe i diritti dei consumatori i quali, si vedrebbero addebitare un importo per un servizio apparentemente non reso“.
“Il Codacons ha deciso dunque di scendere in campo per offrire assistenza agli utenti coinvolti, mettendo a loro disposizione un’istanza di diffida attraverso la quale richiedere il rimborso degli importi pagati per elenchi telefonici mai consegnati“, ha dichiarato l’associazione.
Come chiedere un rimborso a TIM per gli elenchi telefonici fantasmaIl caso degli elenchi telefonici fantasma di TIM sta facendo il giro dello “stivale”. Se fosse confermato, l’addebito di tale servizio, mai consegnato agli utenti, risulterebbe scorretto e non autorizzato. Proprio per questo Codacons ha avviato un procedimento tramite il quale le vittime possono inviare una istanza/diffida a TIM.
Cliccando su questo link il consumatore può compilare e scaricare il documento da trasmettere a Tim S.p.A.. Al suo interno la richiesta di “rimborso delle somme illegittimamente addebitate a titolo di consegna per gli elenchi telefonici“. L’associazione consiglia di inviare la diffida e l’eventuale risposta di TIM in copia conoscenza all’indirizzo email info@codacons.it.
Gemini di Google arriva su smartwatch Wear OS e Google TV
Google toglie i veli, Gemini sbarca sugli smartwatch Wear OS e Google TV. Niente colpi di scena, a dire il vero, i rumors correvano da mesi, ma ora è ufficiale. L’annuncio è arrivato durante l’Android Show, l’antipasto del più importante Google I/O, la conferenza che ogni anno detta le linee future del colosso di Mountain View. La mossa è chiara, Big G vuole sostituire Google Assistant con Gemini su tutti i suoi dispositivi e piattaforme. Prima i telefoni, adesso gli orologi e le TV.
Gemini sbarca sugli smartwatch Wear OS e su Google TVCon Gemini sugli smartwatch Wear OS, Google promette un’esperienza d’uso più naturale e fluida. Immaginiamo di essere in cucina, con le mani sporche di farina, e di dover impostare un timer. O di essere in bici, nel bel mezzo di una pedalata, e di voler registrare un promemoria. Gemini potrà esaudire ogni richiesta, senza bisogno di tirare fuori dalla tasca lo smartphone.
Gemini farà il suo debutto anche su Google TV, con una serie di funzionalità pensate per migliorare l’esperienza di visione. Si vuole una lista di film d’azione adatti ai bambini? Basta chiedere a Gemini. E se viene la curiosità di conoscere meglio la teoria della relatività di Einstein, l’assistente AI saprà trovare il video perfetto su YouTube per soddisfare la sete di conoscenza.
Gemini arriva anche su Android XRGemini farà capolino anche su Android XR, la nuova piattaforma per dispositivi di Realtà Estesa (XR) come visori e occhiali. Google aveva già annunciato a dicembre che Android XR debutterà con il visore Project Moohan di Samsung, in arrivo quest’anno. E ora sappiamo che Gemini sarà il “cervello” di questo dispositivo, pronto a rispondere alle domande degli utenti e a guidarli nell’esplorazione di app e contenuti.
Android blocca l'installazione delle app durante le chiamate
Google rafforza la protezione degli utenti Android dalle truffe telefoniche sempre più insidiose. Le nuove funzionalità ci aiuteranno a riconoscere e bloccare i tentativi di frode in tempo reale, mentre siamo al telefono.
Android combatte le truffe telefoniche: blocca l’installazione di app e l’abilitazione di permessi durante le chiamatePuò capitare a tutti di rispondere al telefono e di ritrovarsi invischiati in una truffa ben orchestrata. Google ha deciso di dire basta a questo fenomeno, armando Android di nuove difese contro i call center fraudolenti.
Immaginiamo di essere al telefono con un numero sconosciuto e di ritrovarci improvvisamente a scaricare un’app da un browser o da un servizio di messaggistica. Suona strano, vero? Probabilmente è una truffa. Ed è proprio qui che entra in gioco la nuova funzione di Android: il sistema operativo bloccherà automaticamente l’installazione di app durante le chiamate con contatti non identificati.
Ma non è tutto. Android bloccherà anche i permessi di accessibilità durante le chiamate. In parole povere, se un’app cerca di prendere il controllo del nostro dispositivo mentre siamo al telefono, si scontrerà con un muro. Un messaggio avviserà che l’impostazione è bloccata per proteggere il telefono.
Il bello di queste nuove misure di sicurezza, è che funzionano direttamente sul nostro smartphone, senza bisogno di server esterni. L’obiettivo è chiaro: rendere la vita difficile ai truffatori.
Nuove misure di sicurezza per le app bancarieGoogle sta testando anche un nuovo scudo per le app bancarie. La funzione chiude la conversazione e blocca la condivisione delle schermo quando rileva una probabile truffa. Per ora, questa funzione per le banche è in fase di test su dispositivi con Android 11 e versioni successive (nel Regno Unito). Ma se il progetto pilota darà i risultati sperati, Google potrebbe estenderlo a livello globale.
Android affila gli artigli contro i truffatoriQueste novità si aggiungono alle funzioni di Android contro le frodi telefoniche. Già l’anno scorso, Google aveva usato l’intelligenza artificiale per rilevare in tempo reale se chi sta chiamando potrebbe essere un truffatore, suggerendo agli utenti di chiudere la chiamata.
Anche Messaggi di Google è stato potenziato. Riesce a stanare dalle finte notifiche di pedaggi autostradali non pagati (classico tranello per farti cliccare su link pericolosi) fino ai messaggini melliflui che promettono guadagni facili con le criptovalute. Ma il bersaglio grosso sono quei messaggi in perfetto stile-banca. Il sistema li individua e li bolla come sospetti.
pCloud offre fino a 10 TB a pagamento una tantum, in super offerta
Chi desidera uno spazio cloud duraturo e senza costi mensili può valutare le offerte lifetime di pCloud, che permettono di acquistare fino a 10 TB di archiviazione online con un pagamento unico, evitando completamente i rinnovi periodici. Un’opzione interessante per chi vuole conservare dati, file personali e contenuti multimediali senza sottostare ai classici modelli in abbonamento.
Questo approccio permette un notevole risparmio nel tempo, a differenza dei servizi tradizionali che prevedono tariffe mensili o annuali per mantenere l’accesso allo spazio cloud. Inoltre, tutti i piani di pCloud sono in offerta con sconti veramente notevoli.
Offerte lifetime attive su pCloudIl modello “una tantum” offerto da pCloud si dimostra conveniente nel lungo periodo. Ad esempio, un piano da 2 TB, acquistabile a 399€, è già più economico rispetto a quanto si spenderebbe in 4 anni con servizi concorrenti come Google One o iCloud+, i cui abbonamenti annui per la stessa capacità oscillano tra 100 e 120 euro.
Dopo i primi anni, il costo iniziale viene ammortizzato e da quel momento in poi si traduce in un risparmio annuo, senza rischi di aumenti tariffari o interruzioni di servizio legate al mancato rinnovo. Chi desidera una soluzione definitiva per la gestione dei propri dati online, può trovare in pCloud un’alternativa affidabile, flessibile e trasparente.
In questo periodo, pCloud propone oltretutto sconti speciali, rendendo più accessibile l’acquisto di spazio cloud permanente. Ecco i principali piani disponibili:
- 500 GB a 199€
- 2 TB a 399€
- 10 TB a 1.190€
Tutti i piani prevedono una sola spesa iniziale, senza costi futuri. È possibile anche rateizzare il pagamento in 3 soluzioni tramite PayPal. Inoltre, è inclusa una garanzia di rimborso di 14 giorni, nel caso si volesse cambiare idea.
Per attivare uno dei piani è sufficiente accedere al sito ufficiale di pCloud, dove sono riportate tutte le promozioni attive.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Oltre 12 miliardi di risarcimenti chiesti a Google
L’italiana Moltiply ha chiesto quasi 3 miliardi di euro a Google. Questa è solo una parte dei risarcimenti complessivi che l’azienda di Mountain View potrebbe essere costretta a pagare per aver ostacolato i servizi di comparazione prezzi concorrenti. Secondo la stima di Bloomberg, la somma supera i 12 miliardi di euro.
Almeno 12 denunce per GoogleTutto nasce dalla sanzione di 2,42 miliardi di euro inflitta a fine giugno 2017 dalla Commissione europea, confermata sia dal Tribunale che dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Google ha abusato della sua posizione dominante nel mercato della ricerca online per dare un vantaggio al servizio Shopping, penalizzando quelli concorrenti (i risultati venivano mostrati più in basso).
Molte aziende avevano denunciato Google ed erano in attesa della sentenza definitiva. Molti procedimenti sono stati riavviati. Secondo Bloomberg ci sono almeno 12 cause civili in 7 paesi. Considerando solo quelle per le quali sono note le richieste di risarcimento danni, l’azienda di Mountain View dovrà pagare 12,26 miliardi di euro in caso di sconfitta nei tribunali.
La richiesta più alta è arrivata da Idealo (3,3 miliardi di euro). Le udienze sono previste a novembre. Al secondo posto c’è Moltiply (Trovaprezzi.it) con 2,97 miliardi di euro. Pricerunner (Klarna) ha chiesto 2,1 miliardi di euro. Il primo caso verrà discusso in un tribunale di Londra a fine giugno. Riguarda il risarcimento da 1,4 miliardi di euro chiesto da Kelkoo.
Alcune cifre sono aumentate perché Google non ha rispettato l’ordine della Commissione europea nel 2017. La richiesta di Idealo, ad esempio, è aumentata da 500 milioni e 3,3 miliardi di euro. L’azienda di Mountain View ha dichiarato che, in seguito alle modifiche introdotte nel 2017, il numero dei siti di comparazione prezzi è aumentato da 7 a oltre 1.550.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Kena Mobile: GB in abbondanza e zero vincoli, a partire da 5,99€ al mese
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Queste tariffe sono riservate a chi proviene da operatori selezionati (come Iliad, Fastweb, ho., e altri MVNO) o richiede un nuovo numero. Per chi invece passa da operatori principali come Vodafone, WindTre, TIM o Very, è disponibile un piano con 200 Giga, minuti e 200 SMS inclusi a 11,99€/mese, senza costi di attivazione.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Papa Leone XIV è un vero geek: ama il cinema, Apple e i videogame
Leone XIV, il primo Papa americano, rompe gli schemi con il suo stile moderno e mediatico. Sono spariti i cliché del pontefice austero e distaccato: al suo posto c’è un capo della Chiesa che abbraccia le sue passioni per la tecnologia, i videogiochi e il cinema. Appena eletto, sta già attirando l’attenzione… Non ci dimentichiamo che nel suo discorso inaugurale ha parlato anche di intelligenza artificiale.
Il nuovo Papa Leone XIV è un vero geekAlla sua prima messa inaugurale, è stato difficile non notare il famoso Apple Watch che spuntava dalla manica della sua tonaca. L’esperto Nick Gould ha subito confermato che si trattava proprio del modello dell’azienda di Cupertino, già visto al polso prima della sua elezione. Una foto dell’estate del 2024, riportata alla luce su Reddit, mostra il futuro pontefice mentre benedice un parrocchiano, con lo smartwatch di Apple già al polso.
Questa scelta high-tech non sembra essere una semplice civetteria. Alcuni sostengono che utilizzi l’orologio smart per monitorare la sua salute, secondo altri, è il segno di una vera passione per i dispositivi high-tech.
Un pontefice che gioca ai videogame e guarda i filmIl fratello del Papa, John Prevost, confida che il Papa non può resistere a una partita quotidiana a Wordle o a Words with Friends. I due si sfidano regolarmente: un modo per tenere la mente allenata e prendersi una pausa dalle preoccupazioni del mondo. John ha anche rivelato alla NBC che, la sera prima del conclave, avevano guardato Conclave, il thriller sull’elezione papale.
Va anche detto che il Pontefice tiene spesso d’occhio le sue notifiche su X, dove è solito commentare l’attualità, senza risparmiare frecciatine a J. D. Vance, il vicepresidente americano, che è cattolico di fede, ma che professa una visione conservatrice e xenofoba del mondo che lui non condivide affatto. Piccola curiosità: D’ora in avanti, tuttavia l’account X di Papa Leone XIV sarà quello ufficiale della Santa Sede, @pontifex.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Iliad Box in promozione: fibra ultraveloce a 21,99€ al mese
Se sei alla ricerca di una nuova connessione internet per casa, Iliad propone un’interessante offerta: la sua fibra ottica è disponibile a 21,99€ al mese, invece del prezzo standard di 25,99€, per tutti i clienti mobile Iliad con un piano da 9,99€ o 11,99€.
Un’opportunità vantaggiosa che puoi attivare direttamente online sul sito ufficiale dell’operatore.
Perché scegliere Iliad BoxUno dei punti di forza dell’Iliad Box è la tecnologia su cui si basa: FTTH (Fiber To The Home), ovvero la fibra che arriva direttamente fino al tuo appartamento, garantendo una connessione stabile e ad altissima velocità. Le prestazioni variano in base alla copertura della zona, e sono tra le più elevate attualmente disponibili.
Prestazioni per area coperta:FTTH EPON:
- Download fino a 5 Gbit/s complessivi
- Upload fino a 700 Mbit/s
- Ripartizione: 2,5 Gbit/s su una porta Ethernet, 1 Gbit/s su altre due, 1 Gbit/s via Wi-Fi
FTTH GPON (Milano, Torino, Bologna):
- Download fino a 2,5 Gbit/s
- Upload fino a 500 Mbit/s
Aree con copertura ridotta (aree bianche):
- Download fino a 1 Gbit/s
- Upload fino a 300 Mbit/s
Incluso nell’abbonamento c’è anche il modem Wi-Fi 7, l’ultima generazione di connessione wireless. Questo ti consente di ottenere una rete più fluida, stabile e performante anche con molti dispositivi collegati contemporaneamente: ideale per streaming, gaming e smart working.
Con Iliad Box non solo hai una connessione ultraveloce, ma anche chiamate illimitate verso numeri fissi e mobili in Italia, oltre che verso oltre 60 Paesi esteri, senza costi aggiuntivi. Il tutto senza vincoli contrattuali né rimodulazioni future: ciò che sottoscrivi oggi, rimane valido anche domani.
Approfitta ora dell’offerta sul sito ufficiale di Iliad: risparmi 48€ l’anno, con la certezza di una connessione affidabile.
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Quante volte capita di aprire ChatGPT, Claude o Gemini, digitare una rapida domanda e restare delusi dalla risposta? Troppo generica, superficiale, a volte completamente fuori tema. Ma prima di prendersela con l’intelligenza artificiale, bisognerebbe farsi un piccolo esame di coscienza… E se il problema fosse il modo in cui si formulano le richieste?
Il punto, è che continuiamo a trattare l’intelligenza artificiale come se fosse Google. È un riflesso condizionato comprensibile, se consideriamo quanto l’abitudine di usare motori di ricerca sia oramai radicata nella nostra vita. Questa sovrapposizione mentale, però, rappresenta un grosso limite. Sempre più utenti preferiscono usare i chatbot AI al posto dei classici motori di ricerca, ma c’è un “ma”. Si portano dietro un modello di interazione che è obsoleto.
Il risultato? Otteniamo risposte mediocri da strumenti straordinari. È come possedere uno smartphone di ultima generazione e utilizzarlo solo per telefonare. Finché non supereremo questo schema mentale, continueremo a sfruttare solo una frazione del potenziale offerto dall’intelligenza artificiale, ignorando capacità che potrebbero trasformare letteralmente il nostro approccio all’informazione e alla conoscenza.
Come rendere i prompt di ChatGPT più utili ed efficaci 1. Basta con le parole chiavePer decenni ci siamo abituati a pensare per parole chiave. “Migliori assicurazioni auto“, “Come richiedere il passaporto“, “Ricette dolci senza lattosio“. Funziona benissimo con un motore di ricerca che attinge a pagine indicizzate, ma i moderni strumenti AI non setacciano il web allo stesso modo.
I chatbot AI, generano risposte basandosi su contesto, schemi linguistici e ragionamento predittivo. Se si interpellano come si farebbe con Google, il minimo che possano fare è restituire risposte “googliane”: vaghe e superficiali (anche se Google sta cercando di rimediare con le AI Overview). Poco utili, in definitiva.
Ecco un esempio che permette di cogliere chiaramente la differenza tra un prompt generico e uno conversazionale.
Prompt in stile Google (generico): “Come dormire meglio la notte”
Spunto di conversazione: “Faccio fatica ad addormentarmi quando ho troppe cose per la testa, e mi sveglio spesso alle 4 di notte. Hai 3 consigli semplici che potrei provare già stasera?”
La differenza è chiara: lo spunto conversazionale fornisce contesto, emozione e un obiettivo pratico. In questo modo, l’AI può offrire risposte più specifiche e personalizzate, e di conseguenza più utili.
2. L’AI è molto più di un motore di ricercaI chatbot di oggi, come ChatGPT-4o, Claude 3.7 Sonnet, Gemini 2.0 e Perplexity, non sono motori di ricerca dotati di superpoteri. Non si limitano a pescare da un database. Sono addestrati a rispondere come esseri umani e danno il meglio di sé quando ricevono input autenticamente umani, che includono tono, contesto e intenzione.
Prompt stile motore di ricerca: “Come scrivere una lettera di presentazione efficace”
Prompt conversazionale (ottimizzato per un chatbot moderno): “Sto cercando lavoro nel marketing digitale, ma ho un passato da insegnante. Mi aiuti a scrivere una lettera di presentazione che valorizzi il mio cambio di carriera?”
Il secondo prompt funziona meglio perché permette al chatbot di collaborare creativamente. L’AI dà il meglio non quando si chiede “cosa sa”, ma quando si coinvolge come se si stesse parlando con una persona esperta.
Un piccolo cambio di prospettiva che fa una grande differenzaLa cosa essenziale da ricordare, per ottenere risposte migliori dai chatbot è: iniziare sempre il prompt con “Io”. Sembra una sciocchezza, ma è una mossa vincente. Dire “Io” costringe il cervello a mettere a fuoco il contesto, a esprimere un bisogno reale o un obiettivo concreto. E questo aiuta l’AI a rispondere in modo meno generico.
Esempio:
Generico: “Esercizi per migliorare la concentrazione”
Richieste che iniziano con “Io”: “Io mi distraggo facilmente quando lavoro da casa. Quali 3 esercizi potrei provare per restare concentrato?”
La seconda versione trasmette chi siamo, cosa stiamo vivendo e cosa ci serve adesso. L’AI non deve tirare a indovinare: può aiutare subito, come farebbe un vero interlocutore. Aggiungendo una voce umana (la nostra), si attivano le capacità conversazionali dell’AI.
Perché funziona? Perché l’AI impara da noi! Con il rilascio di modelli come ChatGPT-4o e Gemini 2.5 Pro, gli utenti hanno ora accesso a strumenti avanzati in grado di ascoltare la nostra voce, vedere ciò che gli mostriamo, ricordare le nostre preferenze e combinare tutto questo in modo coerente e intelligente.
Questi modelli sono più potenti che mai, ma la potenza non serve a nulla se si continua a dar loro in pasto prompt piatti e senz’anima. Si otterrà il massimo dalle proprie richieste se si pensa ai prompt come a messaggi inviati a un amico. Più chiaro e umano sarà l’input, più utile e umana sarà la risposta.
Chi finora ha evitato di personalizzare le richieste per paura che il chatbot si allenasse sui suoi dati, può semplicemente disattivare questa funzione (memoria). Per farlo (su desktop o mobile)
- Aprire ChatGPT (da browser o app mobile).
- Cliccare su il propri’ nome o l’icona del profilo in basso a sinistra (o in alto a destra su mobile).
- Selezionare “Impostazioni”.
- Andare su “Personalizzazione”, poi su “Memoria”.
Qui si può:
- Disattivare completamente la memoria (l’AI non ricorderà nulla tra una sessione e l’altra).
- Oppure gestire e cancellare singole voci di memoria (se si vuole eliminare solo certi dettagli).
Anche con la memoria disattivata, le conversazioni possono essere usate temporaneamente da OpenAI per migliorare i modelli a meno che si disattivi anche l’uso per l’addestramento:
- Tornare su Impostazioni.
- Andare su “Dati”, poi su “Controlli dei dati”.
- Disattivare l’opzione “Consenti l’uso dei contenuti per l’addestramento”.
Quindi si può aprire il proprio cuore (o quasi) senza correre rischi.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Apple TV+: provala gratis per 7 giorni e scopri le ultime uscite di maggio
Il mese di maggio porta una nuova ondata di contenuti originali su Apple TV+, con titoli pensati per chi ama le grandi avventure, le storie futuristiche, i colpi di scena e le biografie d’autore.
Dunque, tantissime nuove serie da gustare su Apple TV+, con un’interessante iniziativa: 7 giorni di prova gratis, poi 9,99€ al mese.
Tutte le novità di Apple TV+ nel mese di maggioEcco le ultime uscite su Apple TV+ (la maggior parte in arrivo nei prossimi giorni):
- In moto verso casa – 9 maggio
- Murderbot – 16 maggio
- Deaf President Now! – 16 maggio
- Fountain of Youth – L’eterna giovinezza – 23 maggio
- Lulu, la rinoceronte – 30 maggio
- Bono: Stories of Surrender – 30 maggio
Si parte con una nuova tappa dell’epico viaggio su due ruote di Ewan McGregor e Charley Boorman, protagonisti della docuserie In moto verso casa (Long Way Home). I due amici attraversano l’Europa su moto d’epoca restaurate, partendo dalla Scozia per arrivare in Inghilterra, lungo un itinerario che li porta attraverso la Scandinavia, il Circolo Polare Artico, i Paesi Baltici e l’Europa centrale.
A metà mese su Apple TV+ arriva Murderbot, una nuova serie sci-fi firmata dai fratelli Chris e Paul Weitz, con Alexander Skarsgård nel ruolo del protagonista. Tratta dai romanzi di Martha Wells, racconta la storia di un cyborg disilluso che, pur potendo agire in piena autonomia, preferirebbe guardare soap opera nello spazio anziché interagire con gli esseri umani. Ma sarà costretto a seguire una missione pericolosa senza rivelare la sua indipendenza.
Con Fountain of Youth, il regista Guy Ritchie firma un film d’azione dai toni epici, scritto da James Vanderbilt. Al centro della storia due fratelli, interpretati da John Krasinski e Natalie Portman, che si riuniscono per una serie di furti spettacolari in giro per il mondo, alla ricerca della leggendaria Fonte della Giovinezza.
Chiude il mese e arricchisce il catalogi di Apple TV+ Bono: Stories of Surrender, il documentario di Andrew Dominik ispirato al one-man show dell’iconico frontman degli U2. Attraverso racconti personali, aneddoti, musica dal vivo e filmati inediti, Bono si racconta in prima persona: dal ruolo di figlio e padre a quello di artista e attivista, in un racconto intimo che ripercorre la sua vita e carriera, con alcuni dei brani più significativi della band eseguiti sul palco del Beacon Theatre.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Clipboard più sicura su Mac, avvisi contro accessi non autorizzati
Apple porta su macOS una funzione di privacy già presente su iOS e iPadOS. Si tratta di un sistema di avvisi che informa l’utente quando un’app accede agli appunti (clipboard) del dispositivo senza il suo esplicito consenso.
Su Mac arrivano gli avvisi per la privacy della clipboardGli appunti del Finder sono uno spazio di archiviazione condiviso a livello di sistema. Qui finiscono i dati che si copiano e si incollano da un’app all’altra o all’interno della stessa app. Un vero e proprio crocevia di informazioni, spesso sensibili, che merita di essere protetto.
Con la nuova funzione, quando un’app preleva qualcosa dagli appunti senza che l’utente abbia dato il via libera attraverso un’azione esplicita (come premere Comando-V o cliccare su “Incolla”), scatta un avviso. Il sistema quindi distingue tra un accesso programmato dall’app e un’operazione voluta dall’utente, evitando falsi allarmi che potrebbero interrompere il flusso di lavoro.
Gestire gli accessi con un clicApple inoltre, sta sviluppando dei metodi che permetteranno alle app di capire il contenuto degli appunti senza doverli leggere direttamente, evitando così di innescare l’avviso. Gli utenti potranno anche decidere, per ogni singola app, se consentire sempre l’accesso, negarlo o richiedere un permesso di volta in volta.
Queste nuove funzioni dovrebbero debuttare con l’aggiornamento a macOS 16, atteso per la fine dell’anno. Come da tradizione, Apple svelerà tutte le novità software durante la WWDC, la sua conferenza annuale per gli sviluppatori, in programma dal 9 al 13 giugno.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Hostinger, che promo: il tuo sito web da 2,99 euro al mese con 3 mesi gratis
Hostinger lancia una nuova imperdibile promozione dedicata a chi vuole creare o trasferire il proprio sito web: piani hosting da 2,99 euro al mese (fino al 75% di sconto) e 3 mesi gratis inclusi. Un’opportunità perfetta per professionisti, e-commerce, startup o chiunque voglia portare online la propria attività. A rendere il tutto ancora più interessante ci pensa la garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni, che ti consente di iniziare senza alcun rischio.
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Hostinger non è solo hosting. Grazie al Website Builder con intelligenza artificiale, puoi creare un sito in pochi minuti, anche senza saper programmare. Puoi partire da un template o lasciare che l’AI crei una struttura su misura per te. In alternativa, puoi scegliere WordPress, con strumenti avanzati che semplificano la creazione di siti e-commerce, portfolio o siti aziendali. La dashboard intuitiva permette di monitorare tutto in modo semplice, dal traffico ai backup, mentre la rete globale di data center garantisce velocità ovunque tu sia.
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Sicurezza, velocità e supporto sempre garantitiScegliendo Hostinger hai la certezza di un servizio sicuro e sempre attivo, con una garanzia di uptime del 99,9%. I tuoi dati sono protetti da backup automatici, autenticazione a due fattori e certificati SSL illimitati. Il supporto clienti è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in più di 10 lingue, con risposte rapide in meno di 2 minuti.
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Nello scenario attuale, una soluzione come Norton 360 è fondamentale per proteggere i propri dati sensibili. Navigare online oggi è molto diverso rispetto al passato: gli annunci sono aumentati, le truffe digitali si moltiplicano e i cybercriminali sono sempre più sofisticati.
Affidarsi a un sistema che combini un antivirus di alto livello e una VPN sicura per navigare in modo riservato. La suite integrata sviluppata da Norton garantisce sicurezza digitale su più fronti. Tra le varie opzioni disponibili, Norton 360 Deluxe spicca per il rapporto qualità-prezzo: è attualmente proposto a 2,92€ al mese per il primo anno, grazie a uno sconto del 66%sul prezzo originale. In più, puoi provarlo gratuitamente per 30 giorni.
Cosa offre Norton AntivirusNorton 360 Deluxe offre una protezione completa in tempo reale contro virus, ransomware e altre minacce informatiche, incluse quelle più recenti. La suite è pensata anche per chi ha figli: include infatti un sistema avanzato di controllo parentale che permette ai genitori di monitorare e gestire l’attività online dei minori.
Un altro strumento essenziale è la VPN Secure, inclusa nel pacchetto, che garantisce una connessione criptata e anonima, utile per proteggere informazioni riservate come credenziali bancarie, password e cronologia di navigazione. Inoltre, sono presenti anche altri servizi importanti, come i 50 GB di backup del PC nel cloud, la protezione minori e il monitoraggio del dark web.
L’offerta promozionale su Norton 360 Deluxe è disponibile per un tempo limitato, ed è un’opportunità da cogliere per chi vuole migliorare la propria sicurezza online senza spendere troppo. Dopo i primi 12 mesi, il piano si rinnova automaticamente a 104,99€ all’anno, salvo disdetta anticipata.
Per attivarla basta andare sul sito di Norton.
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Apple ha annunciato nuove funzionalità di accessibilità per utenti con varie disabilità. Entro fine anno saranno disponibili le Accessibility Nutrition Labels su App Store, il Magnifier su Mac, un migliore supporto per il Braille e altre novità per tutti i sistemi operativi. L’azienda di Cupertino migliorerà inoltre le funzionalità esistenti.
Nuove funzionalità di accessibilitàLe cosiddette Nutrition Labels sono schede sulla privacy che spiegano in modo dettagliato come i dati personali vengono gestiti dalle app. Le nuove Accessibility Nutrition Labels permettono di scoprire se un’app sarà accessibile prima di scaricarla e offrono agli sviluppatori l’opportunità di informare gli utenti sulle funzionalità supportate, tra cui VoiceOver, Voice Control, Larger Text, Sufficient Contrast e Reduced Motion. Saranno disponibili su App Store in tutto il mondo.
Magnifier, disponibile su iPhone e iPad dal 2016, arriverà anche su Mac. L’app consente di aumentare la luminosità, ingrandire il testo e, collegando una videocamera USB o usando un iPhone con Continuity Camera, vedere il contenuto su uno schermo o una lavagna.
Accessibility Reader, parte dell’app Magnifier per iPhone, iPad, Mac e Vision Pro, consente invece di semplificare la lettura del testo cambiando carattere, spaziatura e colore. Con Braille Access è possibile prendere appunti in Braille ed effettuare calcoli matematici con Nemeth Braille.
La funzionalità Live Captions sarà disponibile anche su Apple Watch. Sullo smartwatch verrà mostrata la trascrizione in tempo reale delle parole “ascoltate” dall’iPhone tramite Live Listen. Infine, Live Recognition di visionOS permetterà di usare il visore Vision Pro per descrivere l’ambiente circostante, trovare oggetti e leggere documenti.
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Nel campo dei motori di ricerca, l’intelligenza artificiale sembra essere il nuovo salto di qualità, come dimostra il successo di Perplexity. Il mostro sacro del settore, Google, non ha alcuna intenzione di rimanere indietro, anzi. Vorrebbe che più utenti di Internet utilizzassero AI Mode. E per raggiungere questo obiettivo, in futuro dovrà essere molto più accessibile…
AI Mode di Google farà parte della homepage del motore di ricercaAl posto del vecchio bottone “Mi sento fortunato” sulla homepage di Google, potremmo presto trovare AI Mode. Diversi utenti su X e Threads hanno segnalato di aver visto spuntare questa novità mentre navigavano su Google. Sembra che Google stia testando diverse posizioni per il tasto AI Mode: a volte compare direttamente nella barra di ricerca, accanto al pulsante per la ricerca per immagini, altre volte prende il posto del tasto “Mi sento fortunato”.
Is this new? Ai Mode button on the Google search box on the https://t.co/LevOxulRt9 homepage @rustybrick @glenngabe pic.twitter.com/r7tQcQqtj5
— Damien (andell) (@AndellDam) May 10, 2025
E non è solo una questione di posizione. Anche l’aspetto del bottone AI Mode varia da utente a utente. In alcuni casi, al passaggio del cursore, il tasto si illumina con un bordo arcobaleno. In altri, soprattutto quando sostituisce “Mi sento fortunato”, questo effetto arcobaleno sembra essere la norma. Insomma, un modo per far risaltare il chatbot di ricerca tra le altre offerte di Google.
AI Mode non è ancora alla portata di tutti. Google aveva annunciato il 1° maggio che una “piccola percentuale” di utenti negli Stati Uniti avrebbe presto visto l’opzione AI Mode in Google Search. Per ora, come confermato da un portavoce dell’azienda, questa funzione è limitata agli utenti dell’ambiente sperimentale Google Labs.
Un addio controverso?Non è detto che il pulsante “Mi sento fortunato” venga ufficialmente rimpiazzato da AI Mode, ma il solo fatto che Google ci stia pensando potrebbe far storcere il naso a qualcuno. Dopotutto, quel bottone che porta direttamente alla prima pagina dei risultati di ricerca è una presenza fissa nella homepage di Google fin dal lancio del motore di ricerca. Che sia un modo per suggerire che le risposte in stile chatbot di AI Mode sono più efficienti del classico bypass della pagina dei risultati?
Apri il conto Credem Link per ricevere subito un buono Amazon di 100 euro
Il conto corrente Credem Link è la scelta giusta per avere una soluzione completamente online con cui gestire le tue finanze e le tue spese. Ora hai un motivo in più per aprirlo: , infatti, e decidi di accreditare il tuo stipendio o la tua pensione potrai ricevere un buono Amazon dal valore di 100 euro. Ti spieghiamo come funziona.
Il primo passo è naturalmente quello di aprire il conto: puoi farlo direttamente online con la tua identità SPID. Devi ricordarti di aggiungere il codice promozionale “PROMO100” prima di completare la procedura e poi starà a te. Ti basterà scegliere di accreditare lo stipendio o la pensione entro il 30 settembre 2025: a quel punto, sarai eleggibile per un buono Amazon dal valore di 100 euro che ti verrà consegnato via email a partire dal 5 gennaio 2026.
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