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Updated: 4 min 16 sec fa

Mini PC con Ryzen 9, 16GB DDR5 e SSD 512GB: 200 euro di MAXI sconto (coupon Amazon)

Lun, 05/12/2025 - 09:26

NiPoGi AM21 è un Mini PC dalla scheda tecnica molto interessante che include un processore Ryzen 9 6900Hx, 16GB di RAM DDR5 e una SSD NVMe da 512GB. Oggi, attivando il coupon sconto che trovi nella pagina del prodotto, potrai pagarlo soltanto 399 euro invece di 599. Una fantastica opportunità che include spedizione Prime e pagamento a rate al checkout.

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Mini PC NiPoGi AM21: le caratteristiche tecniche

Questa la scheda tecnica al completo del Mini PC:

  • Processore AMD Ryzen 9 6900HX (8C/16T, fino a 4,9 GHz, cache L3 da 16 MB)
  • Scheda grafica AMD Radeon 680M (12 Core, 2400 MHz)
  • Supporto a quattro schermi grazie alle interfacce video HDMI 2.1 (2), USB4 Type-C e USB3.2 Type-C
  • 16GB di RAM DDR5 4800MHz espandibile
  • 512GB di SSD NVMe M.2 2280 con 2 slot per espansione
  • Doppia LAN con WiFi 6 e Bluetooth 5.2
  • 4 porte USB 3.2 Tipo A per collegamento periferiche e trasferimento dati
  • Sistema operativo Windows 11 Pro Preinstallato

Il Mini PC arriva a casa in una confezione che include anche l’adattatore di alimentazione, 1 supporto VESA per il montaggio a parete o dietro al monitor, 1 manuale utente e 1 cavo HDMI.

Dalle dimensioni compatte, è progettato con un sistema di raffreddamento di ultima generazione allo scopo di mantenere elevate le prestazioni anche sotto i carichi di lavoro più pesanti che possono essere i più svariati: dal semplice lavoro da ufficio a situazioni più complesse, incluso del gaming leggero.

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Google Workspace, arriva la chat vocale Gemini Live

Lun, 05/12/2025 - 09:21

Google ha iniziato a distribuire Gemini Live agli utenti di Workspace. L’assistente vocale di Big G, sfrutta le capacità multimodali di Gemini (la possibilità di comprendere testo, immagini e voce) per offrire un’interazione conversazionale più naturale.

La funzione Gemini Live ha fatto il suo debutto con il lancio degli smartphone Pixel nel 2024. Poi è approdata gradualmente su Android e iOS. Inizialmente era riservata agli abbonati a pagamento di Gemini Advanced, successivamente è stata resa gratuita per gli account personali.

Nel corso dei mesi, Google ha migliorato Gemini Live. Ora supporta più lingue, può analizzare i video condivisi ad esempio con la webcam, e offrire suggerimenti basati su ciò che accade nello schermo dell’utente. E ora queste funzioni approdano anche all’interno delle suite di Workspace.

Gemini Live sbarca su Google Workspace

Grazie alle capacità multimodali di Gemini, dialogare con l’intelligenza artificiale sarà come parlare con un essere umano. Inoltre, si potrà interrompere Gemini a metà risposta per fare nuove domande o cambiare argomento, proprio come accade in una normale conversazione.

Ma cosa potremo chiedere, esattamente? Praticamente tutto. Di aiutarci a generare idee per una campagna marketing o una strategia di vendita. Di discutere le caratteristiche di un nuovo prodotto o le domande per una ricerca. Persino di ascoltare una presentazione e di darci dei feedback. Il tutto “condito” da immagini, file, video YouTube e analisi in tempo reale di ciò che la nostra webcam riprende.

Disponibilità e limiti

Gemini Live sarà riservato agli utenti Workspace maggiorenni. Per chi utilizza l’app Gemini con un account aziendale o scolastico, non sarà possibile disattivare o eliminare la cronologia delle attività. La funzione verrà progressivamente abilitata per i vari livelli di Workspace, compresi i piani Business, Enterprise, Education, Frontline, Essentials e Nonprofits.

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Windows 11: sempre più AI, ma è davvero quello che vogliamo?

Lun, 05/12/2025 - 09:06

Nei giorni scorsi, Microsoft ha annunciato l’arrivo di nuove esperienze destinate a Windows 11 e, forse mai come in questa occasione, confermato la volontà di infilare l’intelligenza artificiale in ogni angolo del sistema operativo. All’interno di una componente essenziale come Esplora file, ad esempio, con l’arrivo delle Azioni AI. Se la volontà è chiaramente quella di potenziare la piattaforma facendo leva sulle potenzialità di modelli e algoritmi, vale la pena chiedersi se gli utenti siano pronti o comunque ben disposti a un cambiamento radicale in questa direzione. Un cambiamento già in atto, sia chiaro.

L’AI (e la libertà di scelta) in Windows 11

Windows occupa oltre il 71% del market share tra gli OS desktop (fonte StatCounter). Di questa quota, il 43% ha già effettuato il passaggio a W11. Vale a dire che una fetta importante di chi utilizza un computer, lo fa affidandosi alla piattaforma. E, di conseguenza, le decisioni prese dall’alto su come evolverla, ricadono sull’esperienza di utilizzo nel quotidiano.

A far storcere il naso a molti non è tanto la legittima volontà di monetizzare i forti investimenti su questo fronte che hanno visto Microsoft protagonista negli ultimi anni, quanto la pressoché totale mancanza di libertà di scelta. Siamo certi che l’infusione di intelligenza artificiale in Esplora file sia gradita da tutti? E che la pervasività di Copilot non disturbi qualcuno?

Il potenziale dell’AI è fuori discussione, ma la direzione intrapresa dalla software house sembra non tenere in considerazione i feedback di chi vorrebbe un sistema operativo più semplice, classico, votato a una forma virtuosa di minimalismo.

Fa sorridere che, solo pochi anni fa, scrivevamo su queste pagine del progetto Windows 10X riscontrando un notevole interesse. L’iniziativa (abbandonata ancor prima del lancio), per chi non lo sa, puntava a creare un OS leggero, sulla falsariga di ChromeOS, per aggredire proprio quel segmento di mercato dominato dai Chromebook e popolato da chi preferisce un approccio più essenziale al computing.

Il trend: dal cloud al locale

Gli ultimi trend dell’intelligenza artificiale sembrano spingere esattamente nella direzione opposta. Lo si capisce anche considerando come, se fino a tempi recenti l’andazzo portava a delegare al cloud l’esecuzione delle operazioni, con l’avvento delle NPU si tende ad accentrare in locale ogni compito.

Sintetizzando, in pochi anni gli utenti sono passati dal vedere Microsoft promuovere con entusiasmo un sistema operativo minimalista e leggero (10X) al dover forzatamente fare i conti con una piattaforma sempre più AI-driven (termine abusato). Di certo, il cambiamento radicale è frutto di valutazioni attente e approfondite, basate sulle prospettive offerte dal mercato. Altrettanto indubbiamente, però, c’è chi della pervasività di Copilot farebbe volentieri a meno e oggi (ma ancor più domani) fatica sempre più a estrometterlo dalla propria esperienza PC.

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Digitale Terrestre: c'è una data per lo switch-off nel 2025?

Lun, 05/12/2025 - 09:00

Sono diversi anni che siamo in attesa dello switch-off definitivo allo standard DVB-T2 di tutti i canali del digitale terrestre e ogni anno viene annunciato come quello giusto. In realtà, in questo modo e con questa attesa siamo arrivati al 2025. La domanda che molti si stanno facendo, incluse le emittenti radiotelevisive, è se c’è già una data ufficiale per questo 2025 o per il prossimo 2026.

Focalizzandoci sulle informazioni ufficiali che provengono dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al momento non c’è un cronoprogramma per lo switch-off definitivo allo standard trasmissivo DVB-T2 HEVC Main 10.

Infatti, sul sito non viene menzionato nulla di tutto questo. Al momento troviamo solamente le modalità per verificare l’effettiva compatibilità del proprio apparecchio. Inoltre, è menzionato il passaggio di alcuni canali Rai del digitale terrestre al DVB-T2 avvenuto il 28 agosto 2024.

Digitale Terrestre: cosa è certo oggi

Al momento, l’unica cosa certa in merito al digitale terrestre che sono solo alcuni i canali che al momento trasmettono solo con lo standard DVB-T2. Per quanto riguarda una data destinata allo switch-off definitivo per tutti gli altri canali rimasti a trasmettere alcuni in simulcast e altri in DVB-T ancora non abbiamo nulla.

Questa attesa non sta facendo bene alle emittenti radiotelevisive in Italia. Infatti, gli investimenti per adeguarsi ai nuovi standard trasmissivi sono elevati e al momento tutto è ancora incerto. Il non sapere rende tutto ancora più difficile perché la tecnologia avanza e presto gli attuali standard potrebbero essere superati da nuovi.

Un’integrazione importante l’abbiamo avuta a livello tecnologico con l’arrivo dei canali HbbTV del digitale terrestre. Questa tecnologia ibrida permette di sintonizzare determinati canali tramite la frequenza del digitale terrestre, per averli disponibili all’interno della numerazione LCN nazionale, ma con contenuti disponibili solo in streaming.

Ciò che è necessario fare ora è portare pazienza. Quindi dobbiamo solo attendere che dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy arrivi la data dello switch-off DVB-T2. E se ancora non hai un televisore o decoder compatibile, approfitta di questa attesa per acquistarne uno e adeguarti.

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MicroSD Samsung 256GB a prezzo Bomba su Amazon

Lun, 05/12/2025 - 08:36

Un’offerta limitata sta andando a ruba su Amazon. Cosa stai aspettando? La MicroSD Samsung PRO Ultimate 256GB è in super promozione a un prezzo bomba. Acquistala adesso a soli 28,39 euro, invece di 50 euro (prezzo ufficiale). Si tratta di un’occasione incredibile per un risparmio esagerato.

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Devi essere veloce per aggiudicarti questo gioiellino. Infatti, essendo un’offerta a quantità limitata, una volta raggiunto il massimo delle richieste terminerà. Ecco perché ti consigliamo di concludere adesso l’ordine prima che sia troppo tardi. Poi non dire che non ti avevamo avvertito. La consegna gratuita è inclusa per tutti i clienti Prime.

Con soli 28,39 euro ti stai aggiudicando una MicroSD di altissima qualità e molto capiente. Con i suoi 256GB disponibili puoi aumentare notevolmente lo spazio di archiviazione dei tuoi dispositivi in un attimo. Grazie alla sua tecnologia Plug & Play la inserisci nello slot del tuo device ed è subito pronta, senza driver o software da installare.

MicroSD Samsung PRO Ultimate 256GB: affidabilità e velocità a prezzo shock

La MicroSD Samsung PRO Ultimate 256GB a soli 28,39 euro è un vero e proprio regalo. Acquistala adesso a prezzo shock su Amazon. Affidabile, è stata realizzata per resistere a temperature estreme, acqua, raggi X, onde magnetiche, cadute e utilizzo intensivo. Insomma, è praticamente quasi indistruttibile.

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Inoltre, questa MicroSD capiente offre velocità incredibili sia in scrittura che in lettura. Infatti, in lettura raggiunge fino a 200 MB/s di velocità. In scrittura, invece, raggiunge fino a 130 MB/s di velocità. Niente male vero? Questo significa che puoi sfruttarla per tutti i tuoi dispositivi come droni, dash cam, action cam, fotocamere, videocamere, smartphone e tanto altro.

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Grazie alla classificazione A2, la MicroSD Samsung PRO Ultimate 256GB, garantisce e favorisce caricamento rapido, multitasking e prestazioni elevate di app e giochi. Cosa stai aspettando? Acquistala subito a soli 28,39 euro, invece di 50 euro (prezzo ufficiale).

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Papa Leone XIV, l'intelligenza artificiale tra le ragioni del nome

Lun, 05/12/2025 - 08:18

Il neo-eletto Papa Leone XIV, nel suo discorso inaugurale, ha stupito tutti citando l’intelligenza artificiale tra i motivi che hanno ispirato la scelta del suo nome. Un riferimento tutt’altro che casuale, che getta luce sulle priorità del nuovo pontificato.

L’intelligenza artificiale dietro la scelta del nome di Papa Leone XIV

Papa Leone XIV ha spiegato che il suo nome è un riferimento a Papa Leone XIII. Il parallelo tracciato da Leone XIV è folgorante: due pontificati separati da oltre un secolo, due rivoluzioni che cambiano il volto del lavoro e della società. Ieri le macchine a vapore, oggi le reti neurali. Il nuovo Papa sente lo stesso fremito del suo predecessore di fronte a tecnologie che promettono meraviglie, ma portano con sé dilemmi morali non indifferenti. Chi decide cosa è giusto quando è un algoritmo a prendere decisioni? Cosa significa dignità umana quando le macchine possono pensare?

L’intelligenza artificiale al centro l nuovo pontificato

Quali rischi comporta lo sviluppo incontrollato dell’AI? Come garantire che l’innovazione tecnologica sia al servizio dell’uomo e non viceversa? Sono interrogativi che Papa Leone XIV pone con forza, invitando a attingere al patrimonio della dottrina sociale della Chiesa per trovare risposte adeguate. L’attenzione verso l’intelligenza artificiale non è una novità assoluta per il Vaticano. Già Papa Francesco aveva messo in guardia dai pericoli di un uso distorto dell’AI, capace di veicolare “narrazioni parzialmente o completamente false”. Un monito che il suo successore sembra intenzionato a portare avanti.

La scelta del nome è spesso un manifesto programmatico per un nuovo Papa. Se per Papa Leone XIV l’intelligenza artificiale merita una menzione fin dal discorso di esordio, c’è da scommettere che il tema sarà al centro della sua azione pastorale. Leone XIV sa bene che non può limitarsi a condannare o benedire – deve offrire una bussola etica per navigare in acque inesplorate, dove progresso e umanità rischiano di prendere strade diverse.

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LegoGPT è l'AI che costruisce modelli LEGO

Lun, 05/12/2025 - 08:18

LegoGPT è il primo modello AI in grado di generare costruzioni LEGO fisicamente stabili e riproducibili con i mattoncini reali, partendo da un prompt testuale. È frutto di un progetto messo in campo dalla Carnegie Mellon University, descritto nel dettaglio su GitHub e in un documento (PDF). Ancora migliorabile sotto alcuni punti di vista, rappresenta comunque un’iniziativa alla quale dedicare una segnalazione.

Cos’è e come funziona il modello LegoGPT

Per farlo, i ricercatori hanno inizialmente creato un dataset (StableText2Lego) contenente circa 47.000 design LEGO e le loro descrizioni, addestrando poi un modello autoregressivo di grandi dimensioni affinché prevedesse quale pezzo aggiungere in ogni fase del montaggio. In questo modo, l’intelligenza artificiale è in grado di dar vita al risultato finale partendo da input come imbarcazione aerodinamica e allungata, tavolo rettangolare con quattro gambe, auto in stile classico con una griglia anteriore prominente oppure chitarra elettrica con corpo sinuoso, a doppia spalla mancante e manico sottile. Questa la demo.

https://avalovelace1.github.io/LegoGPT/assets/legogpt-v2.mp4

 

A differenza dei software già esistenti che permettono di creare modelli LEGO personalizzati, LegoGPT si occupa di accertare che la costruzione sia fisicamente stabile. Dunque, che possa essere realizzata nel mondo reale, senza correre il rischio che la struttura non si regga su se stessa o collassi.

Senza un supporto adeguato, parti del progetto possono crollare, galleggiare o rimanere scollegate.

L’approccio adottato non è tanto diverso rispetto a quello impiegato da strumenti come ChatGPT. In questo caso, però, anziché occuparsi di creare frasi coerenti ponendo una parola dopo l’altra, lavora con i mattoncini. Per il progetto è stata utilizzata una versione ottimizzata di LLaMA-3.2-1B-Instruct, modello creato da Meta e specializzato proprio nell’elaborazione delle istruzioni. La verifica della stabilità è delegata a un algoritmo che tiene in considerazione la forza di gravità e altri parametri.

https://cdn.arstechnica.net/wp-content/uploads/2025/05/guitar_8x.mp4

Come visibile qui sopra, le istruzioni fornite possono essere seguite non solo da esseri umani, ma anche da braccia robotiche.

Si tratta di un progetto in divenire, che presenta alcune limitazioni. Ad esempio, al momento è in grado di generare modelli LEGO contenuti in un volume 20x20x20 e di impiegare solo otto tipologie di mattoncini diversi. Le basi sono comunque state gettate, ora non resta che migliorarlo.

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Striscia la Notizia spiega come proteggersi dalle truffe online

Lun, 05/12/2025 - 07:35

Striscia la Notizia, sempre impegnata sui casi che coinvolgono molte persone, ha da poco trasmesso un video molto interessante. Intitolato “Smishing e finte comunicazioni istituzionali: come proteggersi dalle truffe online più pericolose?“, questo servizio spiega quali sono le truffe online più pericolose come proteggersi in modo efficace.

Nello specifico, l’esperto Marco Camisani Calzolari ha spiegato come i truffatori impersonino enti ufficiali, inviando messaggi che sembrano autentici. In realtà si tratta di pericolose esche che hanno l’obiettivo di sottrarre dati sensibili e informazioni personali per il furto di identità e denaro.

Il video entra nel dettaglio delle ultime due truffe online legate ai finti messaggi da PagoPA e alle false comunicazioni dal Ministero della Salute. Nel primo caso si tratterebbe di SMS che informano circa presunti pagamenti in sospeso. Nel secondo caso, di email che parlano circa probabili anomalie nei dati sanitari. In tutti e due i casi l’utente è invitato a cliccare su link fraudolenti.

Altre truffe online pericolose e come proteggersi

Il servizio di Striscia la Notizia, andato online il 10 maggio 2025, ha anche trattato altre pericolose truffe online legate alle tecniche di smishing. Ad esempio, avvisi di accessi sospetti che sembrano essere inviati dal proprio istituto bancario, per spingere l’utente a fornire credenziali sensibili, e falsi avvisi di consegna da corrieri, che simulano problemi nella spedizione con richieste di pagamento.

Come proteggersi da queste pericolose truffe online? Marco Camisani Calzolari ha elencato alcuni consigli che permettono a chiunque di evitare queste trappole. Prima di tutto è necessario verificare il mittente controllando l’indirizzo reale. Inoltre, è buona abitudine diffidare da comunicazioni non richieste.

A queste pratiche se ne aggiunge anche un’altra indispensabile: evitare di cliccare su link sospetti. In altre parole, è fondamentale non aprire collegamenti contenuti in SMS o provenienti da fonti sconosciute e non verificate. Spesso nascondono pericolose truffe online.

Infine, occorre sempre fare attenzione alle richieste di dati personali. Mai fornire informazioni sensibili e dettagli di pagamento come password, codici di accesso, coordinate bancarie, carta di credito e altro in risposta a messaggi non verificati. Di contro, se sei preoccupato dalla comunicazione, contatta direttamente l’ente coinvolto.

Schermata blu della morte, la guida di Microsoft per Windows 10/11

Lun, 05/12/2025 - 07:02

La famigerata schermata blu della morte, meglio nota come BSOD, è un incubo familiare per chi usa Windows. Dietro l’origine di questo fenomeno si cela una storia curiosa, raccontata da un veterano di Microsoft. Ma al di là della curiosità, ciò che più sta a cuore agli utenti è capire perché appare e soprattutto come uscirne.

Microsoft pubblica guida aggiornata per risolvere la schermata blu della morte su Windows 10/11

Microsoft ha finalmente dato una svecchiata alla documentazione di supporto. La vecchia guida per risolvere la schermata blu della morte, infatti, era un po’ troppo essenziale. Ora invece si articola in due sezioni. Una è dedicata alla risoluzione dei problemi di base, l’altra alle procedure più avanzate per gli utenti più esperti.

Tra i suggerimenti di base, Microsoft consiglia di:

  • Rimuovere eventuali nuovi componenti hardware installati di recente.
  • Avviare il PC in modalità provvisoria per effettuare ulteriori verifiche.
  • Controllare la presenza di driver o dispositivi problematici tramite Gestione dispositivi.
  • Verificare che ci sia spazio libero sufficiente sul disco rigido (almeno il 10-15%).
  • Installare gli ultimi aggiornamenti di Windows.
  • Se nulla funziona, tentare un ripristino del sistema o altre opzioni di recupero.

Per chi ha maggiore dimestichezza con il sistema, Microsoft suggerisce di:

  • Consultare il Visualizzatore eventi per individuare errori critici correlati temporalmente al BSOD.
  • Eseguire lo strumento di diagnostica della memoria di Windows e visualizzarne i risultati tramite il Visualizzatore eventi.
  • Per sviluppatori e professionisti IT, tentare un’analisi del dump di memoria.

La nuova guida di Microsoft propone un approccio più chiaro per affrontare il temuto schermo blu, con istruzioni pratiche per aiutare gli utenti a identificarne le cause e, con un po’ di fortuna, risolvere il problema da soli.

Digitale Terrestre: come affrontare l'aggiornamento della lista canali

Lun, 05/12/2025 - 06:48

La piattaforma DTT con tutto il suo intrattenimento è stata protagonista di un ulteriore e nuovo aggiornamento. La lista dei canali del digitale terrestre si è infatti nuovamente modificata per aggiungere tutti i nuovi canali aggiunti recentemente e altre novità legate a identificativi e frequenze.

Puoi affrontare l’ennesima modifica effettuando una ricerca automatica dei canali del digitale terrestre. Automaticamente dovresti ritrovarti con la nuova numerazione LCN nazionale nel tuo televisore. Di contro, se alcuni canali risultano ancora introvabili, puoi sempre effettuare una ricerca manuale.

Ricorda solo di avviare una ricerca dei canali, automatica o manuale, quando il meteo è favorevole alla ricezione di un segnale pieno e potente. Quindi evita giornate coperte da nuvole, molto ventose o con pioggia e temporali.

Digitale Terrestre: come dovrebbe essere la lista canali sul tuo televisore

Dai un’occhiata a come dovrebbe essere la lista canali del digitale terrestre sul tuo televisore dopo il recente aggiornamento.

Rai 1 HD
2 Rai 2 HD
3 Rai 3 TGR Regione
4 Rete4 HD
5 Canale5 HD
6 Italia1 HD
7 LA7 HD
8 TV8 HD
9 NOVE
10 Emittente locale
11 Emittente locale
12 Emittente locale
13 Emittente locale
14 Emittente locale
15 Emittente locale
16 Emittente locale
17 Emittente locale
18 Emittente locale
19 Emittente locale
20 20Mediaset HD
21 Rai 4
22 Iris HD
23 Rai 5
24 Rai Movie HD
25 Rai Premium
26 Cielo
27 27Twentyseven HD
28 TV2000
29 LA7d
30 La5 HD
31 Real Time
32 QVC HD
33 Food Network
34 Cine34 HD
35 Focus HD
36 RTL 102.5
37 Warner TV
38 GIALLO
39 TOPcrime HD
40 Boing HD
41 K2
42 Rai Gulp
43 Rai YoYo
44 frisbee
45 Boing Plus
46 Cartoonito HD
47 Super!
48 Rai News 24 HD / Rai News 24
49 Mediaset Italia2 HD
50 Sky TG24
51 TGCOM24 HD
52 DMAX
53 Italia 53 (Casa Italia 53)
54 Rai Storia
55 Mediaset Extra HD
56 HGTV – Home&Garden
57 Rai Scuola
58 Rai Sport HD
59 Motor Trend
60 SPORTITALIA HD
61 TRAVEL TV
62 DONNA SPORT TV (DONNA TV)
63 CANALE 63
64 SUPERTENNIS
65 ALMA TV
66 RADIO 105
67 R101 TV
68 BOM CHANNEL
69 Deejay TV HD
70 RadioItaliaTV
75 France 24 HD (Valle d’Aosta)
76 RTS Un HD (Valle d’Aosta)
77 TV5 MONDE EUROPE (Valle d’Aosta)
101 Rai 4K
203 Rai 3 HD
104 Rete4 HD
105 Canale5 HD
106 Italia1 HD
107 LA7
108 TV8 HD
109 NOVE
120 20Mediaset HD
121 ITALIA 121
122 CUSANO ITALIA TV
123 ITALIA CHANNEL
124 ARTE ITALIA 124
125 ARTE ITALIA 125
126 ITALIA 126
127 ITALIA 127
128 GOLD TV ITALIA
129 LA 4 ITALIA
130 CHANNEL 24
131 RETE ITALIA
132 LINEAGEM
133 ArteInvestimenti
134 ITALIA 134
135 ITALIA 135
136 ITALIA 136 (ARTE ITALIA 125)
137 LUXURY CHANNEL 137
138 TELECAMPIONE
139 DELUXE 139
140 STARMARKET
141 Italia 141 (Italia 53)
142 ITALIA 142 (ARTE ITALIA 124)
143 ITALIA 143 (ITALIA 135)
144 CENTRO SERENA
145 PADRE PIO TV
146 Rai Scuola
147 FIRE TV
148 ITALIA 148 (ITALIA 127)
149 PRIMASET
150 Italia 150 (Italia 53)
151 EQUtv
152 Tesory Channel
153 TV 153
154 ITALIA 154 (ITALIA 126)
155 ITALIA 155 (ITALIA 134)
156 ITALIA 156 (ARTE ITALIA 124)
157 FASCINO TV (FASCINO TV 157 HD)
158 RADIO KISS KISS TV
159 ITALIA 159 (ITALIA 127)
160 ITALIA 160 (ARTE ITALIA 125)
161 ITALIA 161 (ITALIA 121)
162 CANALE 162 (ZOEEK TV 162)
163 CANALE 163 (ODEON 24)
164 ITALIA 164 (ITALIA 134)
165 Canale 165 (FASCINO TV 165)
166 ORLERTV
167 VH1
168 CANALE168
169 CANALE169
170 PRIMA FREE
200 Test HEVC main10
201 RaiPlay
202 Rai Radio 2 Visual Radio
203 RaiPlay Sound
204 PROMO FOOD (CHANNEL 24)
205 PROMO TRAVEL (STARMARKET)
206 PROMO HOME (RETE ITALIA)
207 PROMO LIVING (LUXURY CHANNEL 137)
209 PROMO SHOPPING
221 ITCHANNEL
225 Teleshopping (GENIUS 240)
226 WELCOME IN
228 Tesory Channel
229 LA7d
230 CANALE 230 (LUXURY CHANNEL 137)
231 UNO TV (PRIMA FREE)
232 CANALE 232
233 RTL 102.5 NEWS
234 CUSANO NEWS 7
235 CANALE 235
237 CANALE 237 (LUXURY CHANNEL 137)
240 GENIUS 240
241 ITALIA 241 (ITALIA 126)
242 SICILIA 242
244 BABEL
245 PAROLE DI VITA
246 Radio 24
248 TCI
252 RADIO LIBERTA’
253 Radio Radio TV
255 Maria Vision
258 RADIOFRECCIA
259 BIKE
262 Byoblu
264 NTR RADIO 264 MUSIC TV
265 RDS Social TV
266 RADIO ZETA
267 ARTEORA TV (FASCINO TV)
268 CANALE 268
269 269ITALIA
401 Sct Passion
410 BUSINESS24
412 PREMIO SPORT 2
414 ZONA DAZN
415 ZONA DAZN 2 In HEVC
441 DOLOMITI LIFE TV
454 PREMIO CLUB
455 PREMIO DIRECT (ARTE ATELIER)
472 Sky Sport Uno In HEVC
501 Rai 1 HD
502 Rai 2 HD
503 Rai 3 HD
504 Rete4 HD
505 Canale5 HD
506 Italia1 HD
507 LA7
508 TV8 HD
509 NOVE
520 20Mediaset HD
521 Rai 4 HD
522 Iris HD
523 Rai 5 HD
524 Rai Movie HD
525 Rai Premium HD
527 27Twentyseven HD
528 TV2000
529 LA7d
530 La5 HD
531 RADIO ZETA
532 RADIOFRECCIA
533 RTL 102.5 NEWS
534 Cine34 HD
535 Focus HD
536 RTL 102.5
537 Warner TV
539 TOPcrime HD
540 Boing HD
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ExpressVPN: la VPN che funziona sempre al 61% di sconto

Lun, 05/12/2025 - 06:30

ExpressVPN è la VPN numero 1 in Italia per sicurezza e affidabilità. Con altre soluzione non riesci ad accedere ad alcuni siti web e ad alcune applicazioni. Grazie a ExpressVPN potrai accedere a tutto senza alcun blocco, limite o censura. Attivala subito al 61% di sconto! Si tratta di una promozione incredibile disponibile solo online.

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Amazon, ecco i lavori del futuro nell'era dei robot AI

Lun, 05/12/2025 - 06:29

Mentre l’intelligenza artificiale avanza a grandi passi, il mondo tech sembra diviso su due fronti riguardo al ruolo dei lavoratori umani. C’è chi pensa che, eccetto forse il proprio, tutti i lavori saranno svolti dai bot. E chi invece immagina un futuro in cui i bot si occuperanno delle mansioni più noiose e ripetitive, mentre gli umani si dedicheranno a nuovi ruoli creati dalla rivoluzione robotica.

Amazon mostra i nuovi lavori umani nell’era dell’AI e dei robot

Il World Economic Forum prevede che le tendenze tecnologiche attuali comporteranno la scomparsa di 92 milioni di ruoli, ma allo stesso tempo la nascita di ben 170 milioni di nuovi posti di lavoro. Ma cosa ne sarà di chi oggi occupa posizioni non qualificate, come gli addetti ai magazzini?

Secondo Amazon, i lavoratori umani impiegati nei magazzini saranno affiancati dai robot come Vulcan, il nuovo automa con il senso del tatto. Vulcan lavorerà gomito a gomito con gli umani, occupandosi dei compiti più faticosi come prendere gli articoli dagli scaffali più alti o bassi. Gli operatori umani si concentreranno invece sugli scaffali centrali e sugli oggetti che il robot non riesce ancora a gestire.

Parallelamente, Amazon sta addestrando un piccolo numero di addetti ai magazzini per diventare tecnici di robot, man mano che Vulcan si fa carico di una fetta sempre più ampia del lavoro di prelievo. Questi robot, che contribuiscono all’evasione del 75% degli ordini dei clienti, hanno creato centinaia di nuove categorie di lavoro in Amazon, dai supervisori di robot ai tecnici di manutenzione. L’azienda offre anche programmi di riqualificazione per alcuni lavoratori, affinché acquisiscano competenze nella manutenzione robotica.

Un futuro incerto per i lavoratori non specializzati

Ovviamente non si tratterà di una conversione 1:1. Non servirà un esercito di umani per supervisionare i robot come ne serve ora per evadere direttamente gli ordini. Né tutti avranno l’attitudine o il desiderio di diventare meccanici di robot. Ma il fatto che Amazon abbia incluso informazioni sul suo programma di riqualificazione insieme all’annuncio di Vulcan è significativo. Finora, infatti, si è parlato poco di come sarà il mondo post-robot per i lavoratori non specializzati.

La transizione verso l’automazione sarà graduale?

Forse in futuro, invece dei cassieri, ci saranno “supervisori dell’automazione”, proprio come oggi abbiamo un addetto che sorveglia ogni fila di casse self-service. Invece dei cuochi dei fast-food, i lavoratori controlleranno i robot cuochi, e così via. Usare i robot diventerà come usare un PC: praticamente tutti dovranno saperlo fare per essere impiegabili.

D’altra parte, questo futuro completamente robotizzato potrebbe non concretizzarsi mai del tutto. I bot potrebbero rimanere appannaggio solo delle aziende più grandi e facoltose, come Amazon o nel settore automobilistico, mentre la stragrande maggioranza dei lavori nel commercio al dettaglio, nella ristorazione e nei trasporti continuerà a essere svolta da umani. Almeno per alcuni decenni ancora.

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OpenAI vuole rinegoziare l'accordo con Microsoft?

Dom, 05/11/2025 - 18:58

OpenAI ha recentemente annunciato una nuova struttura aziendale, ovvero la trasformazione della parte capped-profit in PBC (Public Benefit Corporation) con la parte non-profit che ne manterrà il controllo. Secondo il Financial Times, l’azienda californiana avrebbe iniziato a discutere con Microsoft su una possibile rinegoziazione dell’accordo sottoscritto nel 2019 e aggiornato a fine gennaio.

Meno quote per Microsoft dopo il 2030?

In seguito all’accordo firmato tra le parti nel 2019, Microsoft offre ad OpenAI l’infrastruttura cloud per l’addestramento dei modelli, mentre OpenAI permette a Microsoft di accedere alle sue tecnologie (Copilot è basato sui modelli GPT e o). Finora, l’azienda di Redmond ha investito oltre 13 miliardi di dollari nella startup californiana, ma da gennaio non è più il provider cloud esclusivo.

La ristrutturazione aziendale non è stata ancora approvata da Microsoft. Come aveva ipotizzato Bloomberg è in corso una rinegoziazione dell’accordo. Secondo le fonti del Financial Times, l’azienda di Redmond avrebbe proposto di rinunciare ad alcune quote della parte for-profit (quella che diventerà una PBC) per poter accedere alle nuove tecnologie sviluppate da OpenAI dopo il 2030 (scadenza dell’attuale accordo).

I negoziati sono tuttavia diventati più complicati perché OpenAI potrebbe diventare un diretto concorrente di Microsoft. Oltre ad offrire prodotti AI a clienti enterprise, l’azienda guidata da Sam Altman ha avviato il progetto Stargate che prevede la costruzione di nuovi data center (il primo sarà in Texas) in collaborazione con vari partner, tra cui SoftBank.

Altri investitori sperano che la trasformazione in PBC vada in porto, ma se ciò non accadrà potrebbero chiedere il rimborso parziale o totale della somma versata. La nuova struttura aziendale consentirebbe eventualmente di lanciare una IPO (Offerta Pubblica Iniziale), ovvero la quotazione in Borsa.

VPN per gli italiani all'estero: la migliore è in super offerta

Dom, 05/11/2025 - 18:17

La scelta giusta per chi vive o si trova temporaneamente all’estero e vuole attivare una nuova VPN per l’Italia, in questo momento, si conferma essere ExpressVPN. Si tratta di uno dei migliori servizi VPN sul mercato sia in termini di sicurezza che di velocità di connessione. La presenza di server italiani consente a chi si trova all’estero di poter “geolocalizzare” il proprio IP in Italia e, quindi, accedere a Internet senza censure e blocchi geografici.

Sfruttando la promozione in corso, ExpressVPN è ora disponibile con un prezzo ridotto a 4,87 euro al mese andando a scegliere il piano di 2 anni con 4 mesi gratis aggiuntivi, per un totale di 28 mesi di utilizzo a prezzo bloccato. L’offerta include anche 30 giorni di garanzia di rimborso. Per accedere subito alla promo basta visitare il sito ufficiale di ExpressVPN, accessibile qui di sotto.

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ExpressVPN: la VPN giusta per l’Italia

ConExpressVPN ci sono tutte le caratteristiche giuste per poter sfruttare una VPN illimitata e sicura, grazie alla crittografia, a una politica “zero log” e al protocollo proprietario Lightway che permette di garantire una connessione protetta e molto veloce.

Grazie ai server disponibili in oltre 100 Paesi al mondo, inoltre, ExpressVPN è il servizio giusto per aggirare blocchi geografici e navigare senza censure. Si tratta della VPN giusta per l’Italia, grazie alla presenza di vari server nel nostro Paese.

Chi si trova all’estero, infatti, può facilmente collegarsi a un server VPN italiano di ExpressVPN in modo da poter accedere alla rete con un IP italiano. In questo modo è possibile sfruttare una connessione senza i fastidiosi blocchi su base geografica che spesso limitano l’accesso a Internet quando ci si trova all’estero.

Il servizio in questione è oggi proposto in offerta e costa 4,87 euro al mese, scegliendo il piano di 2 anni con 4 mesi gratis extra. Per tutti i nuovi utenti, inoltre, ci sono 30 giorni di garanzia di rimborso. L’offerta è disponibile di seguito.

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Apple: nuovi prodotti in arrivo nel 2027

Dom, 05/11/2025 - 17:55

Apple annuncerà nuovi prodotti nel corso del 2025 e 2026, ma ci saranno cambiamenti minori. Secondo Mark Gurman (noto giornalista di Bloomberg), il vero aggiornamento del catalogo è previsto nel 2027 con iPhone pieghevole, occhiali smart e un dispositivo con braccio robotico. L’azienda di Cupertino potrebbe inoltre abbandonare Google Search e optare per la ricerca AI.

Prodotti di Apple previsti nel 2027

Gurman sottolinea che gli iPhone 16 non sono molto diversi dai predecessori (con gli iPhone 17 sono previste maggiori modifiche estetiche). I Mac integrano nuovi processori, ma il resto delle specifiche è rimasto praticamente invariato. Durante la sua testimonianza al processo che riguarda Google, Eddy Cue ha dichiarato che gli utenti potrebbero non avere più bisogno di un iPhone tra 10 anni.

Il dirigente ha voluto evidenziare che servono vere novità per fronteggiare la concorrenza. Le innovazioni richiedono molti anni di sviluppo e non è certo il loro successo. Secondo Gurman, il 2027 sarà un anno molto importante per Apple, non solo perché festeggerà i 20 anni dal primo iPhone.

La roadmap dei prodotti prevede innanzitutto un iPhone pieghevole (The Information ipotizza il lancio entro il 2026). L’obiettivo principale è offrire uno schermo flessibile con una piega quasi invisibile. Dovrebbe debuttare anche un iPhone senza fori nello schermo (quindi senza Dynamic Island).

Nel 2027 è previsto inoltre l’arrivo dei primi smart glass di Apple con chip proprietario, simili ai Ray-Ban di Meta. Sfrutteranno le funzionalità AI, tra cui Visual Intelligence. A tale proposito, l’azienda di Cupertino realizzerà nuovi chip per i server AI. Sarà disponibile inoltre una versione migliore di Siri basata su LLM (Large Language Model).

È infine previsto un dispositivo da tavolo con braccio robotico (derivato dallo smart home hub). All’inizio di febbraio è stato mostrato il prototipo di una lampada robot. Nel 2028 sono invece attesi un iPad pieghevole e un Mac con schermo touch.

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Surfshark Alternative ID ti protegge dai data broker: provalo a soli 3,09€/mese

Dom, 05/11/2025 - 17:51

Se ti chiedi perché continui a ricevere chiamate indesiderate ed e-mail pubblicitarie, la risposta è semplice: i tuoi dati personali sono finiti nei database dei data broker. Si tratta di aziende specializzate nel raccogliere e vendere informazioni agli inserzionisti. E, in certi casi, anche a soggetti con finalità poco trasparenti. Ogni volta che ti iscrivi a un sito, accetti una newsletter o fai un acquisto online, lasci dietro di te una scia digitale.

Ecco dove interviene Surfshark Alternative ID, uno strumento pensato per proteggerti a monte, bloccando l’accesso ai tuoi dati fin dall’inizio. Ora è disponibile a soli 3,19€ al mese grazie al 79% di sconto, con 3 mesi extra in più completamente gratuiti.

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Naviga in libertà senza esporre chi sei davvero con Surfshark Alternative ID

Con Surfshark Alternative ID puoi generare un profilo digitale alternativo, completo di email collegata al tuo account principale e dati fittizi, utili per registrarsi a portali, e-commerce o newsletter senza mai usare la tua vera identità.

Il vantaggio? Tutte le comunicazioni ricevute da questi servizi saranno filtrate e gestite in un ambiente isolato, così da mantenere il tuo indirizzo reale protetto da spam, phishing o pubblicità invasiva.

Diversamente da altri sistemi che generano email temporanee, Surfshark Alternative ID ti consente di mantenere nel tempo la stessa identità virtuale, risultando perfettamente credibile per le piattaforme che richiedono continuità o verifiche.

La soluzione c’è: non serve rinunciare al digitale, basta usarlo con intelligenza. Attiva ora Alternative ID sul sito ufficiale Surfshark e riduci al minimo la tua esposizione ai data broker.

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Prova Apple Music gratis per un mese e ascolta tutte le novità in anteprima

Dom, 05/11/2025 - 17:27

Se stai cercando un’alternativa a Spotify, Apple Music ti offre l’opportunità di provare il suo servizio senza costi per 30 giorni, a patto di non aver mai attivato un abbonamento in passato. Un’occasione perfetta per immergersi in un universo musicale da oltre 100 milioni di brani, con zero pubblicità e qualità audio superiore.

La piattaforma di streaming di Apple propone un’esperienza d’ascolto completa e curata nei minimi dettagli: dalla riproduzione in alta definizione al supporto per l’audio spaziale Dolby Atmos, passando per la funzione karaoke Apple Music Sing e una vasta selezione di contenuti esclusivi come album live, interviste e sessioni speciali.

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Le ultime uscite di Apple Music

L’app viene aggiornata quotidianamente con le ultime uscite, e permette di ascoltare la musica anche offline, senza bisogno di connessione. Tra queste, vanno segnalate queste novità:

  • Crudele di Salmo;
  • Maschio di Annalisa;
  • More To Loose di Miley Cyrus;
  • Piangere a 90 di Blanco;
  • A me mi piace di Alfa e Manu Chao;
  • Viennarì di Liberato.

E molti altri. Compatibile con tutti i dispositivi, non solo Apple, è pensata per adattarsi a ogni abitudine d’ascolto.

Attivare la prova è semplicissimo: ti basta registrarti su questa pagina o accedere con il tuo ID Apple. Alla fine del mese gratuito, il servizio si rinnoverà automaticamente a 10,99€/mese, ma potrai cancellare l’abbonamento in qualsiasi momento, senza penali.

Con Apple Music puoi ascoltare dove e quando vuoi, senza limiti e con la miglior qualità possibile. Approfitta ora della promozione e scopri tutte le novità musicali del momento.

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Play sfrutta una vulnerabilità zero-day di Windows?

Dom, 05/11/2025 - 16:47

Microsoft aveva rilevato un attacco ransomware, effettuato dal gruppo RansomEXX, che sfrutta la vulnerabilità CVE-2024-29824 di Windows. I ricercatori di Symantec hanno scoperto un altro attacco che potrebbe portare all’installazione del ransomware Play.

Patch disponibile dall’8 aprile

La vulnerabilità zero-day era presente nel Common Log File System Driver (clfs.sys). Il gruppo RansomEXX aveva sfruttato il bug per installare la backdoor PipeMagic, recuperare le credenziali di login dal processo LSASS e cifrare i file con il ransomware.

Nel caso scoperto da Symantec, i cybercriminali del gruppo Ballonfly hanno effettuato l’accesso a Windows attraverso una vulnerabilità del firewall Cisco ASA. Successivamente hanno raccolto informazioni sul sistema con l’infostealer Grixba e ottenuto privilegi elevati (SYSTEM), sfruttando la vulnerabilità zero-day presente nel driver CLFS.

I ricercatori non hanno ancora completato l’analisi dei file, ma Grixba viene quasi sempre utilizzato prima dell’installazione del ransomware Play (noto anche come PlayCrypt). È quindi molto probabile che l’attacco abbia portato alla cifratura dei file e alla richiesta di riscatto.

Il gruppo Ballonfly colpisce principalmente aziende e infrastrutture critiche in Europa, Nord America e Sud America. A fine 2023, FBI e CISA avevano pubblicato un avviso per specificare che il ransomware Play ha infettato le reti di oltre 300 organizzazioni nel mondo.

Microsoft ha rilasciato la patch l’8 aprile per tutte le versioni di Windows supportate, quindi è fortemente consigliata la sua installazione.

Monopolio ricerca: Google contesta i rimedi del DOJ

Dom, 05/11/2025 - 15:33

Al termine delle due settimane del processo e dopo varie testimonianze, Google ha scritto un nuovo post sul blog ufficiale per ribadire ciò che aveva detto fin dall’inizio. Secondo l’azienda di Mountain View, i rimedi proposti dal Dipartimento di Giustizia per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca danneggeranno i consumatori e la leadership tecnologica degli Stati Uniti.

Meno scelta e peggiore esperienza

Google afferma che il Dipartimento di Giustizia (DOJ) ignora la concorrenza attuale. Oggi le ricerche online vengono effettuate anche con i servizi AI, come ChatGPT, Grok, DeepSeek, Perplexity e Meta AI. Inoltre, gli “accordi promozionali” (Search come motore di ricerca predefinito) non hanno ostacolato gli accordi tra Apple e OpenAI o quelli di Motorola con Perplexity e Microsoft.

Le proposte del DOJ peggioreranno l’esperienza degli utenti e limiteranno la scelta. Eddy Cue ha dichiarato che Apple ha scelto Google Search perché è il migliore motore di ricerca (l’azienda di Cupertino riceve miliardi di dollari all’anno, ndr). Senza i fondi di Google, Mozilla potrebbe interrompere lo sviluppo di Firefox e uscire dal mercato.

L’azienda di Mountain View ha inoltre sottolineato che, in caso di condivisione dei dati con i concorrenti, aumenterebbero il rischio per privacy e sicurezza, due cose che può garantire solo Google. Il CEO Sundar Pichai ha dichiarato che i rimedi proposti dal DOJ sono equivalenti ad uno spin-off, quindi l’azienda non avrebbe nessun motivo per continuare ad investire nel motore di ricerca.

In caso di vendita, Chrome diventerebbe meno sicuro, in quanto molte funzionalità (come Safe Browsing) dipendono dall’infrastruttura di Google. In definitiva, l’azienda californiana evidenzia che i rimedi proposti dal DOJ sarebbero un vantaggio solo per i concorrenti, non per i consumatori.

Aruba Hosting: sconti incredibili per il tuo progetto digitale sul web, fino al 90%

Dom, 05/11/2025 - 11:27

Questo è il momento giusto: hai deciso di aprire il sito web della tua attività o del tuo profilo professionale e vuoi affidarti al migliore sul mercato? Ecco la soluzione: Aruba Hosting, il principale provider di hosting in Italia e all’estero, oggi ti propone promozioni fino al 90% di sconto per tutto il primo anno.

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