Windows 11 24H2: novità per Copilot+ PC con chip ARM

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 17:10

Microsoft ha annunciato la disponibilità della nuova build 26120.2992 (KB5050083) per Windows 11 24H2 nel canale Dev del programma Insider. Le due principali novità riguardano i Copilot+ PC con chip Snapdragon X (ARM), ovvero una ricerca potenziata dall’intelligenza artificiale e un aggiornamento per la funzionalità Click to Do. L’azienda di Redmond ha inoltre risolto definitivamente il bug con i giochi Ubisoft, quindi l’ultima versione del sistema operativo può essere installata su un numero maggiore di dispositivi.

Novità per Copilot+ PC

Gli Insider che usano un Copilot+ PC con i processori Qualcomm della serie Snapdragon X possono testare la ricerca semantica. Non è più necessario ricordare nomi e parole quando si effettua una ricerca in Esplora file, box nella barra delle applicazioni o nelle impostazioni. È ora sufficiente indicare il tipo di contenuto cercato (ad esempio “ponte al tramonto” o “viaggio in Europa“).

La ricerca viene effettuata sul dispositivo (senza accesso ad Internet), sfruttando i modelli AI scaricati e la potenza della NPU integrata nei chip. Windows 11 24H2 cercherà i file solo nelle posizioni indicizzate e specificate in Impostazioni > Privacy e sicurezza > Ricerca in Windows. Sono supportati i formati .txt, .pdf, .docx, .doc, .rtf, .pptx, .ppt, .xls, .xlsx, .jpg/.jpeg, .png, .gif, .bmp, e .ico. La funzionalità è disponibile in cinese, inglese, francese, tedesco, giapponese e spagnolo.

In futuro verrà aggiunto il supporto per i Copilot+ PC con chip AMD e Intel, più lingue e più tipi di file. Prevista anche la ricerca di documenti e immagini nei servizi di cloud storage.

Microsoft ha inoltre migliorato la funzionalità Click to Do, aggiungendo l’azione Refine per l’opzione Rewrite che viene mostrata nel menu contestuale dopo aver selezionato il testo. La build 26120.2992 include anche piccole novità per tutti i dispositivi.

Risolto bug con i giochi Ubisoft

A distanza di quasi due mesi, Microsoft ha finalmente risolto il bug che impediva la corretta esecuzione di cinque giochi Ubisoft. Gli utenti devono installare i fix per Assassin’s Creed Valhalla, ​Assassin’s Creed Origins e Assassin’s Creed Odyssey. I fix per Star Wars Outlaws e Avatar: Frontiers of Pandora erano stati distribuiti a novembre e dicembre 2024.

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FAA chiede avvio indagini a SpaceX e Blue Origin

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 16:20

La FAA (Federal Aviation Administration) ha ordinato a SpaceX di avviare un’indagine relativa all’esplosione del secondo stadio di Starship. Una simile richiesta è stata fatta a Blue Origin, in seguito alla perdita del primo stadio del razzo New Glenn. L’agenzia deciderà eventuali misure correttive e quando sarà possibile effettuare altri test.

Starship e New Glenn bloccati a terra

Considerati i risultati ottenuti con il quinto e sesto test di volo, quello del 16 gennaio è stato un successo al 50% per SpaceX. Il primo stadio è stato catturato al volo dalle “braccia” della torre di lancio (Mechazilla), mentre il secondo stadio è esploso dopo circa 8,5 minuti. La causa più probabile è una perdita di propellente (metano e ossigeno liquido).

La FAA ha comunicato che non ci sono danni a persone, mentre deve essere ancora confermata l’assenza di danni alle proprietà. I detriti del secondo stadio sono caduti sulle isole Turks and Caicos. L’agenzia ha attivato una Debris Response Area e chiesto ai piloti degli aerei di rallentare (alcuni hanno cambiato rotta) e di posticipare il decollo.

SpaceX ha specificato che nessun detrito è caduto all’esterno dell’area designata prima del lancio. L’azienda di Elon Musk deve ora avviare un’indagine per individuare le cause dell’esplosione e quindi implementare le necessarie misure correttive. In base ai risultati forniti, la FAA deciderà quando sarà possibile effettuare l’ottavo test di volo.

La stessa indagine deve essere avviata anche da Blue Origin perché il primo stadio del New Glenn è “andato perso” durante il rientro (doveva atterrare su una nave drone nell’Oceano Atlantico). In questo caso, la FAA ha già confermato che non ci sono danni a persone o proprietà.

Gli algoritmi di X favoriscono i post di destra?

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 15:24

X aveva già modificato l’algoritmo dei suggerimenti per incrementare la visibilità dei post di Elon Musk. La Commissione europea sospetta che il “trucco” sia stato utilizzato anche per favorire i contenuti politici di destra e, viceversa, per limitare la diffusione dei contenuti dello schieramento opposto. Questo è uno degli aspetti che verrà esaminato durante l’indagine in corso da oltre un anno.

Musk collaborerà o sfiderà l’Europa?

Il primo procedimento sulla base del Digital Services Act (DSA) è stato avviato dalla Commissione europea proprio su X a dicembre 2023. Sotto esame sono finite cinque aree: gestione dei rischi, moderazione dei contenuti, dark pattern, trasparenza pubblicitaria e accesso dei dati ai ricercatori.

Circa sette mesi dopo sono stati pubblicati i risultati preliminari su tre dei cinque aspetti. Da allora non è stato fornito nessun aggiornamento, ma due membri della Commissione hanno comunicato recentemente che l’indagine si avvia alla conclusione.

Come è noto, Elon Musk ha sfruttato X e i suoi 213 milioni di follower per fare propaganda elettorale a favore di Donald Trump. Il miliardario ha ora avviato una campagna a favore di Alternative for Germany (AfD), considerato un partito di estrema destra. Secondo molti politici europei, Musk usa il social network per interferire nel processo elettorale. Il post di oggi sembra una conferma.

La Commissione europea ha tuttavia specificato che l’estensione dell’indagine non è direttamente correlata agli eventi recenti. In dettaglio, X deve fornire la documentazione sul sistema dei suggerimenti ed eventuali modifiche entro il 15 febbraio. L’azienda deve inoltre conservare tutta la documentazione relativa a future modifiche al design e al funzionamento dell’algoritmo per il periodo compreso tra il 17 gennaio e il 31 dicembre 2025, a meno che l’indagine non finisca prima.

X deve infine consentire alla Commissione di accedere alle API per valutare la moderazione dei contenuti e la viralità degli account. L’indagine diventa quindi più complessa e potrebbe durare molti mesi. Musk non ha pubblicato post sulla questione, ma in passato ha dichiarato che il rispetto del DSA equivale a censurare le discussioni sul social network.

Mark Zuckerberg ha chiesto aiuto a Trump per impedire all’Europa di infliggere sanzioni alle aziende statunitensi in caso di violazione delle leggi. La Commissione ha ribadito che l’arrivo alla Casa Bianca del nuovo Presidente non comporterà modifiche ai procedimenti in corso.

Australian Open, Sonego-Tien: dove vedere il match in streaming

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 15:12

Agli ottavi di finale degli Australian Open andrà in scena l’incontro Sonego-Tien, entrambi al loro primo quarto turno in un torneo del Grande Slam. Il tennista di Torino ci è arrivato all’età di 29 anni, dopo aver cambiato il suo storico coach, mentre la baby promessa californiana a soli 19 anni e la finale – persa contro il fenomeno brasiliano Fonseca – delle ultime Next Gen ATP Finals.

La sfida tra Sonego e Tien agli Australian Open sarà trasmessa in diretta su Eurosport 1 ed Eurosport 2, la cui visione è inclusa nel pass DAZN Start, disponibile in offerta a 7,99 euro per un mese senza alcun vincolo.

Australian Open a 7,99€

Dove vedere il match degli Australian Open Sonego-Tien

L’ottavo di finale degli Australian Open tra Lorenzo Sonego e Learner Tien sarà visibile sui canali Eurosport 1 ed Eurosport 2, entrambi inclusi nel piano Start di DAZN.

Sonego è approdato per la prima volta in carriera nella seconda settimana di uno Slam, battendo al terzo turno l’ungherese Fabian Marozsan. Una vittoria in rimonta quella dell’azzurro, che è riuscito a cambiare l’inerzia del match al tie-break del secondo set, rimontando dal punteggio di 6-3 in favore del suo avversario, già avanti un set a zero: dopo aver pareggiato i conti, nel terzo e quarto set Lorenzo non ha lasciato scampo al magiaro, infliggendogli un sonoro 6-1, 6-2.

Prima dell’inizio del torneo, nessuno avrebbe scommesso in un ottavo di finale tra Sonego appunto e il 19enne Tien. E invece è il match che nella giornata di lunedì impreziosirà il programma di Melbourne insieme alla partita tra Jannik Sinner e Holger Rune. Per il tennista nato nella Contea di Orange, in California, è stato fin qui un cammino al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Un percorso che l’ha visto battere al secondo turno il finalista uscente Daniil Medvedev, per giunta al quinto set, dopo essere stato avanti per due set a zero.

Per i dettagli dell’offerta DAZN sugli Australian Open, è sufficiente collegarsi a questa pagina del sito DAZN.

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Atalanta - Napoli: formazioni, orario e dove vederla in streaming dall'estero

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 15:11

Atalanta – Napoli è uno dei principali match del campionato di Serie A in questo week end. Si tratta di una sfida al vertice che potrebbe rappresentare un momento molto importante per il futuro della stagione, con entrambe le squadre che puntano a rafforzare la propria posizione.

Il match sarà trasmesso in diretta streaming su DAZN a partire dalle 20:45 di oggi, sabato 18 gennaio 2025. La partita sarà fruibile a tutti gli abbonati. Chi non ha un abbonamento attivo, invece, può sfruttare la promo in corso e accedere a DAZN attivando il piano annuale.

La versione Standard costa ora 259 euro (con 100 euro di sconto) mentre la versione Plus che include l’accesso da 2 dispositivi ha un costo di 399 euro (con 200 euro di sconto). Per sfruttare la promo basta visitare il sito ufficiale di DAZN.

Per vedere in streaming dall’estero Atalanta – Napoli, invece, è possibile utilizzare il proprio account DAZN, grazie alla portabilità transfrontaliera valida per viaggi brevi in UE. Nei Paesi esteri dove non è attiva quest’opzione, per accedere al proprio account DAZN è necessario utilizzare una VPN, selezionando un server italiano.

La VPN da usare in questo momento è NordVPN, servizio di riferimento per il mondo delle VPN. Con la promo incorso, NordVPN è ora attivabile con un prezzo scontato di 3,39 euro al mese, scegliendo il piano biennale con 30 giorni di garanzia di rimborso. In alternativa, c’è il piano mensile da 12,990 euro. L’offerta è attivabile tramite il sito ufficiale di NordVPN.

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Atalanta – Napoli: formazioni, orario e dove vederla

Ecco le probabili formazioni di Atalanta – Napoli, match in programma alle 20.45 di oggi, sabato 18 gennaio 2025:

Atalanta (3-4-2-1): 

  • Carnesecchi; Scalvini, Hien, Djimsiti; Bellanova, De Roon, Ederson, Ruggeri; De Ketelaere, Lookman; Retegui. All. Gasperini.

Napoli (4-2-3-1): 

  • Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Zambo Anguissa, Lobotka; Politano, McTominay, Neres; Lukaku. All. Conte.

La partita sarà trasmessa in diretta streaming su DAZN. Per accedere al proprio account del servizio di streaming potrebbe essere necessaria una VPN come NordVPN.

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TikTok non sarà più accessibile negli Stati Uniti

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 12:34

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato la costituzionalità della legge che impone la vendita di TikTok. In seguito ai comunicati stampa pubblicati dal Dipartimento di Giustizia e dalla Casa Bianca, l’azienda cinese ha confermato l’indiscrezione di alcuni giorni fa. Il social network verrà spento il 19 gennaio, se non ci sarà un intervento chiarificatore dell’amministrazione Biden.

TikTok offline il 19 gennaio

La legge, denominata Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, non impone agli ISP di bloccare l’accesso al social network, ma Apple e Google dovranno rimuovere le app dai rispettivi store. Ciò significa che gli utenti statunitensi non potranno più scaricare e aggiornare l’app per Android e iOS.

In seguito alla decisione della Corte Suprema, il Procuratore Generale Merrick B. Garland (capo del Dipartimento di Giustizia) ha dichiarato:

La decisione della Corte afferma che questa legge protegge la sicurezza nazionale degli Stati Uniti in un modo coerente con la Costituzione.

La Vice Procuratrice Lisa Monaco ha aggiunto:

La fase successiva, ovvero l’attuazione e la garanzia del rispetto della legge dopo la sua entrata in vigore il 19 gennaio, sarà un processo che si svolgerà nel tempo.

Quest’ultima frase sembra indicare che l’applicazione della legge non sarà immediata. Donald Trump ha comunicato che prenderà una decisione al più presto. Dalla Casa Bianca è arrivata invece questa dichiarazione:

TikTok dovrebbe rimanere disponibile per gli americani, ma semplicemente sotto la proprietà americana o altra proprietà che risolvi le preoccupazioni per la sicurezza nazionale identificate dal Congresso nello sviluppo di questa legge. Data la tempistica, questa amministrazione riconosce che le azioni per implementare la legge devono semplicemente ricadere sulla prossima amministrazione che entrerà in carica lunedì.

L’attuale amministrazione ribadisce quanto già detto, ovvero che lascerà a Trump il compito di applicare la legge.

TikTok ha successivamente pubblicato questo comunicato:

Le dichiarazioni rilasciate oggi sia dalla Casa Bianca che dal Dipartimento di Giustizia non hanno fornito le necessarie chiarezza e garanzia ai fornitori di servizi che sono essenziali per mantenere la disponibilità di TikTok per oltre 170 milioni di americani. A meno che l’amministrazione Biden non fornisca immediatamente una dichiarazione definitiva per garantire la non applicazione ai fornitori dei servizi più critici, TikTok verrà sfortunatamente oscurato il 19 gennaio.

I fornitori dei servizi sono Apple, Google, Amazon e Oracle. Se non rispetteranno la legge rischiano una sanzione di 5.000 dollari per utente. Il governo statunitense dovrebbe confermare che non riceveranno nessuna multa.

La fibra Iliad è ultra veloce e super conveniente: solo 21,99€ al mese

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 11:04

Con la sua fibra ultraveloce, Iliad ha rivoluzionato il mercato delle connessioni Internet, offrendo prestazioni elevate e una politica di prezzi convenienti, trasparenti, senza costi nascosti o vincoli inattesi. Grazie all’attuale offerta, questa soluzione è particolarmente allettante per chi cerca affidabilità, velocità e convenienza in un unico pacchetto.

In questo momento la fibra Iliad costa 21,99€ al mese per chi ha già un piano mobile Iliad attivo e 25,99€ per tutti gli altri. Davvero un costo contenuto, considerando le caratteristiche avanzate di questa connessione. Per attivarla basta andare su questa pagina del sito di Iliad e verificare la copertura.

Detto questo, andiamo a scoprire tutte le funzionalità di questa linea.

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Cosa offre la fibra di Iliad

La fibra di Iliad garantisce una connessione stabile e veloce, ideale per famiglie e professionisti che necessitano di un accesso a Internet senza interruzioni. La tecnologia FTTH (Fiber to the Home) permette di raggiungere velocità fino a 5 Gbps, una caratteristica perfetta per attività come streaming in 4K, gaming online o smart working.

Inoltre, il modem IliadBox, dotato della tecnologia WiFi 7, è incluso nell’offerta, assicurando una copertura ottimale in tutta la casa. L’installazione è semplice e senza costi aggiuntivi, e il servizio clienti Iliad è sempre disponibile per fornire supporto rapido e competente.

L’offerta Iliad combina performance elevate e un prezzo competitivo, con tariffe chiare e senza rincari. Da menzionare anche le chiamate illimitate in Italia e verso più di 60 destinazioni internazionali. Per i clienti Iliad Mobile, il costo mensile è di soli 21,99€, mentre per chi non è già cliente, il prezzo è di 24,99€ al mese.

Non perdere l’occasione di passare alla fibra Iliad. Visita il sito ufficiale per scoprire tutti i dettagli dell’offerta e attivare subito la connessione che combina velocità, trasparenza e risparmio.

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85% di sconto sui piani Internxt: il cloud ideale per il tuo business

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 10:39

Poter contare su una piattaforma di cloud storage è ormai diventata una necessità per le aziende di oggi. Internxt risponde a questa esigenza offrendo piani aziendali avanzati, progettati per garantire sicurezza, flessibilità e convenienza. Grazie alla promozione attuale, è possibile accedere a questi servizi con uno sconto dell’85%, rendendo Internxt una scelta vantaggiosa per ogni tipo di business. Ma perché scegliere questo tool? Andiamo a scoprire tutti i vantaggi che offre.

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Perché Internxt è il cloud migliore per la tua azienda

Il cloud storage in questione semplifica la gestione dei dati aziendali, permettendo di archiviare file in modo sicuro e accedervi ovunque ci si trovi. Che si lavori in ufficio, da remoto o direttamente dal cliente, con Internxt i collaboratori possono contare su un sistema sempre disponibile. Gli imprenditori, dal canto loro, beneficiano di una drastica riduzione dei costi di gestione rispetto ai server fisici e di un miglioramento significativo in termini di sicurezza informatica.

Questo tool si distingue per la sua attenzione alla privacy, grazie al fatto che offre condivisione crittografata dei file, gestione dei team e un’operatività pienamente conforme al GDPR. I piani disponibili sono studiati per adattarsi a diverse esigenze aziendali, garantendo sempre la massima affidabilità.

C’è la possibilità di scegliere fra il piano:

  • Standard, con 1 TB di spazio, supporto da 3 a 10 utenti e caricamento di file fino a 5 GB al prezzo di 24€ all’anno invece di 79,99€;
  • Pro, con 2 TB di spazio, fino a 100 utenti e file caricabili fino a 20 GB, al prezzo di 30€ all’anno invece di 99,99€.

Non perdere l’opportunità di migliorare la gestione dei tuoi dati aziendali con una piattaforma innovativa e sicura. Visita il sito ufficiale di Internxt per attivare il piano più adatto alle tue esigenze.

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Una volta per tutte: ecco come liberarti delle chiamate dei call center

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 10:15

Le chiamate dei call center rappresentano una delle maggiori seccature quotidiane. Non importa quante volte si blocchino numeri indesiderati, sembra sempre esserci un nuovo contatto pronto a disturbare. Per chi vuole risolvere definitivamente questo problema, Incogni offre una soluzione innovativa e affidabile, progettata per eliminare il telemarketing alla radice.

In questo momento, è possibile sottoscrivere il piano annuale a soli 6,99€ al mese, grazie a uno sconto del 50%. Un piccolo investimento per risolvere un problema fastidioso e proteggere la propria privacy. Andiamo a scoprire tutte le funzionalità di questo tool innovativo.

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Chiamate dei call center: con Incogni risolvi questa seccatura quotidiana

Questo strumento si distingue per il suo approccio proattivo. Anziché limitarsi a bloccare numeri specifici, questo strumento agisce sui database dei broker di dati, richiedendo la rimozione delle tue informazioni personali. In questo modo, i call center non possono più accedere ai tuoi dati, riducendo drasticamente le chiamate indesiderate e i messaggi spam.

Il funzionamento è semplice e automatico. Una volta attivato il servizio, Incogni inizia a monitorare costantemente la presenza dei tuoi dati nei database di marketing e a richiedere la loro cancellazione. Questo processo avviene senza che tu debba intervenire, lasciandoti la tranquillità di sapere che la tua privacy è sempre tutelata.

Inoltre, ogni settimana avrai la possibilità di consultare un report settimanale con lo stato di avanzamento delle richieste.

In questo momento, puoi avere questo tool a soli 6,99€ al mese: merito dello sconto del 50%. Non lasciare che il telemarketing invada ancora il tuo tempo e la tua tranquillità. Visita il sito ufficiale di Incogni, scopri tutti i dettagli dell’offerta e attiva subito il servizio. Così puoi finalmente dire addio alle chiamate dei call center in modo semplice e definitivo.

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Musica generata dall’AI: opportunità, rischi e il valore del tocco umano per mantenere l’autenticità creativa

Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 09:30

I generatori di musica AI sono interessanti per trovare ispirazione o addirittura creare intere composizioni musicali. Però, questi strumenti possono nascondere delle insidie.

Il rischio del “copia e incolla”

Uno dei problemi principali quando si usa l’AI per generare musica è il rischio di produrre brani generici, tutti uguali. Sì, gli strumenti AI possono creare musica in vari generi e stili, ma spesso manca quell’elemento umano che rende la musica coinvolgente.

Questi generatori di solito si basano su modelli predefiniti, schemi musicali consolidati o librerie di campioni. Risultato? La musica che producono ha spesso un retrogusto di già sentito, come un deja-vu.

Immaginiamo di usare uno strumento AI per creare una canzone pop da lanciare sul mercato. Bene, il rischio è che il brano somigli in maniera imbarazzante ad altre mille canzoni pop già esistenti. Senza la propria voce, il proprio stile unico, la canzone finirà per essere solo una goccia anonima nell’oceano della musica commerciale.

Sia chiaro, con il progredire della tecnologia, l’AI diventerà sempre più brava a produrre musica complessa e originale. Tuttavia, probabilmente mancherà ancora l’anima, la spontaneità e la scintilla della vera espressione artistica.

Il consiglio, per chi vuole creare musica con i generatori AI, è di mescolare elementi prodotti dal’AI con
contributi umani autentici per renderla più convincente e originale. Può essere qualcosa di evidente, come una traccia vocale, oppure no, come uno strumento suonato dal vivo. Si possono aggiungere tracce audio e MIDI extra usando un editor audio online gratuito o una DAW. In questo modo si creerà quella sottile imprevedibilità ritmica che rende la musica più viva e coinvolgente.

È come aggiungere le spezie a un piatto: non devono dominare, ma possono trasformare completamente l’esperienza. L’obiettivo non è mascherare l’origine AI della musica, ma creare qualcosa di nuovo e interessante attraverso questo approccio ibrido.

Occhio ai diritti d’autore

Un altro grosso problema con i generatori di musica AI come Suno o AIVA riguarda il copyright e la proprietà intellettuale. Questi strumenti, infatti, sono addestrati per imitare canzoni, melodie, ritmi e arrangiamenti esistenti, spesso protetti da diritti d’autore. E questo solleva una serie di questioni legali ed etiche spinose.

Qualcuno ricorderà il caso scoppiato nel 2023 con la canzone diventata virale di The Weeknd e Drake. Online era apparsa una traccia generate dall’AI che replicava in maniera impressionante le voci dei due artisti. Questa canzone “fake” era stata creata da modelli AI addestrati sulle opere originali di entrambi, sollevando un vespaio di polemiche su violazione del copyright e uso non autorizzato dell’immagine e del suono degli artisti.

Da lì è partito un acceso dibattito. La musica generata dall’AI può essere considerata originale, dato che si basa su materiale protetto da copyright? La questione è tutt’altro che risolta e il mondo della musica sta ancora cercando un equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti.

Il punto è questo: se si pubblica musica generata dall’AI, si corre il rischio che somigli in maniera sospetta a opere tutelate da copyright. Anche se l’AI non “copia” nel senso tradizionale del termine, può comunque adattare e rimescolare elementi di canzoni esistenti in modi che potrebbero creare grane legali.

Quindi il suggerimento è di prestare la massima attenzione alle fonti da cui l’AI attinge per generare la propria musica. Bisogna assicurarsi di non violare nessuna legge sul diritto d’autore, altrimenti ci si potrebbe trovare ad affrontare cause penali salate. Un’esperienza da non augurare a nessuno…

La qualità fa la differenza

Un altro grosso svantaggio della musica generata dall’AI è che spesso manca della profondità emotiva, della complessità, delle sfumature e della musicalità delle opere create nel modo tradizionale. L’AI sarà pure velocissia a sfornare melodie, ritmi e accordi, ma fatica a replicare le sfumature che fanno risuonare la musica con l’ascoltatore. Che si tratti di una voce che grida tutta la propria rabbia, di un assolo di chitarra che fa venire i brividi, di un arrangiamento che porta in un altro mondo… Ecco, queste sono cose che l’AI non può replicare tanto facilmente.

E poi ci sono tutte quelle impercettibili variazioni di tempo, di dinamica, di espressione che rendono unica l’interpretazione di un brano. L’AI, per quanto si sforzi, non potrà mai eguagliare la sensibilità ritmica di un batterista in carne e ossa, o la creatività di un solista che inventa sul momento una frase melodica folgorante.

Sia chiaro, i generatori audio AI sono strumenti utilissimi e hanno un potenziale enorme. Ma fare musica non è solo assemblare note: è tradurre in suoni la nostra umanità. E nessuna macchina, per quanto intelligente, potrà mai sostituire questo processo intimo e misterioso.

Il dilemma etico dell’autenticità

E veniamo al punto forse più delicato di tutta questa faccenda: l’integrità artistica. Immaginiamo di riuscire a creare, con l’aiuto dell’AI, una canzone perfetta in ogni dettaglio: un capolavoro assoluto che scala le classifiche e porta fama e soldi a secchiate… Potremmo davvero dire di essere gli autori di quella canzone, o solo dei “montatori” di un prodotto creato da un algoritmo?

Per molti musicisti, fare musica è un viaggio, una sfida, un atto di coraggio. Si parte da un’idea, da un’intuizione, e la si porta avanti tra mille dubbi e ripensamenti, fino a tirar fuori qualcosa di unico e personale. È un percorso faticoso ma che regala soddisfazioni impagabili, perché alla fine si crea qualcosa di unico.

Con l’AI, invece, questo percorso viene in gran parte bypassato. Certo, l’intelligenza artificiale può dare una mano a trovare soluzioni originali, a sperimentare combinazioni che diversamente non sarebbero venute in mente. Ma se il grosso del lavoro lo fa un algoritmo, che senso ha parlare di creatività, di espressione artistica?

E poi c’è un’altra questione, forse ancora più profonda. Se ci abituiamo all’idea che la musica possa essere generata da un software, non finiamo per svalutare il lavoro e il talento di chi la musica la crea con fatica, con passione, mettendoci tutta la propria vita? Non rischiamo di perdere il rispetto e l’ammirazione per chi ha fatto della musica una missione, uno stile di vita?

Usare i generatori di musica AI: sì, ma con giudizio

La questione dei generatori audio AI è complessa e sfaccettata. Ci sono potenzialità enormi ma anche rischi e zone d’ombra da non sottovalutare. L’AI non è altro che uno strumento in più nella cassetta degli attrezzi, non dovrebbe dettare legge o appiattire la creatività. Bisogna continuare a mettere la propria anima, la propria sensibilità, la propria visione del mondo in ogni nota che si suona e/o si canta, perché è questa la differenza tra artisti ed esecutori.

E si deve anche fare attenzione alle questioni etiche e legali per evitare di trovarsi invischiati in cause giudiziarie o in dibattiti infiniti su originalità e diritti d’autore. Quindi sì, usiamo pure i generatori audio AI, ma con consapevolezza e moderazione. La musica ha bisogno del tocco umano per continuare a emozionare, coinvolgere e ispirare.

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Punto Informatico - Sab, 01/18/2025 - 09:00

Le aziende, di qualsiasi dimensione e categoria, hanno esigenze particolari che richiedono, anche dal punto di vista finanziario e fiscale, strumenti adeguati. È il caso dei conti correnti aziendali, pensati per permettere di operare con maggiore efficacia, accedere a strumenti dedicati e ottenere condizioni vantaggiose. Il conto corrente Vivid Money offre tutto questo e molto di più. Aprilo ora, occorrono solo 10 minuti.

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L’apertura del conto avviene completamente online, riducendo tempi e semplificando le operazioni, e si ha accesso, tra le altre cose, a carte VISA sia fisiche (personalizzabili anche nel colore) che virtuali. La loro attivazione ed erogazione è completamente gratuita con la possibilità di ottenere limiti di spesa elevati a seconda delle necessità. Inoltre c’è la possibilità di emettere gratuitamente carte per ogni componente del team impostando per ciascuna le categorie di cashback riuscendo a ottenere fino a 150€ al mese sugli acquisti effettuati per la categoria selezionata.

La gestione delle carte, ma anche dei singoli IBAN associabili a ciascun collaboratore, può avvenire comodamente dall’app (disponibile sia in versione desktop che mobile) sia per la loro emissione che personalizzazione e gestione così da avere sempre pienamente tutto sotto controllo.

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Windows 11: nuova build con protezione amministratore

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 18:45

Microsoft ha annunciato la disponibilità della nuova build 27774 di Windows 11 per gli iscritti al canale Canary del programma Insider. La principale novità è rappresentata dalla funzionalità che permette di proteggere l’account amministratore. Era stata introdotta all’inizio di ottobre e descritta durante la conferenza Ignite 2024 a novembre. Nel frattempo, l’azienda di Redmond ha iniziato a forzare l’aggiornamento a Windows 11 24H2 sui dispositivi compatibili.

Come funziona la protezione

La funzionalità è stata sviluppata da Microsoft come risposta alle accuse di scarsa sicurezza di Windows. Gli utenti non dovrebbero mai utilizzare un account con diritti di amministratore, soprattutto sui computer aziendali. Per eseguire qualsiasi modifica o installare le applicazioni è necessario avere i permessi di amministratore, ma questi privilegi elevati possono essere sfruttati dai cybercriminali per infettare il dispositivo.

Grazie alla funzionalità Administrator Protection sarà possibile ottenere temporaneamente i permessi di amministratore utilizzando Windows Hello. Al termine dell’attività verranno ripristinati i permessi di utente standard. Nella build 27774 è possibile attivare la funzionalità in Sicurezza di Windows > Protezione account, senza l’intervento dell’amministratore IT. La modifica dell’impostazione richiede il riavvio del computer.

Quando l’utente richiede i privilegi di amministratore per l’esecuzione di app non firmate di fonti sconosciute, Windows 11 mostrerà un pop-up con sfondo colorato. La nuova build include anche miglioramenti generali e alcuni bug fix. Il canale Canary del programma Insider non è riferito ad una specifica versione del sistema operativo (a differenza dei canali Dev, Beta e Release Preview), in quanto viene usato anche per testare funzionalità che potrebbero essere cancellate.

Smart TV Samsung QLED 65" 4K al prezzo più basso di sempre su Amazon

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 18:35

Fatti un mega regalo per migliorare definitivamente l’esperienza audiovisiva in casa tua con questa fantastica smart TV Samsung di ultima generazione con pannello QLED da 65 pollici e risoluzione 4K che puoi acquistare al minimo storico assoluto di 999 euro. Il televisore è pagabile anche a rate: ti basta scegliere il metodo di pagamento Cofidis al checkout o abilitare l’apposita opzione Amazon se disponibile nel carrello.

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Smart TV Samsung 4K QLED: le caratteristiche

Questa Smart TV è davvero una meraviglia: alimentata dal potente Processore NQ4 AI Gen2 avrai una qualità 4K ultra-definita con colori vividi e dei dettagli mozzafiato, il tutto esaltato dalla scelta di optare per un design NeoSlim ultrasottile che permette di adattarla ad ogni ambiente ed esalta in pieno l’immagine.

Una Smart TV, manco a dirlo, ideale per ogni genere di contenuti: film, serie TV e giochi saranno espressi nella miglior condizione possibile con apposite tecnologie pensate in proposito. Con supporto al Dolby Atmos e OTS Lite avrai anche un audio tridimensionale e avvolgente, specie se decidi di utilizzarla con una soundbar.

Samsung TV 65" QE65QN85DBTXZT NEO QLED 4K, Processore NQ4 AI Gen2, Upscaling AI 4K, Direct Full Array, Tecnologia Quantum Matrix, Motion Xcelerator 120Hz, Dolby Atmos e OTS Lite, Carbon Silver, 2024

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Con funzioni specifiche per il gaming, come l’apposita Gaming Hub, e altre per l’intrattenimento grazie alla Smart Hub che organizza film, serie TV e programmi in un unico posto, avrai sempre tutto facilmente a portata di mano e telecomando.

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ExpressVPN ti protegge ovunque sei e costa pochissimo: sconto del 61%

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 18:34

Hai mai usato il Wi-Fi pubblico di un bar o di un aeroporto? Se sì, sappi che quelle reti possono essere un bersaglio facile per hacker e malintenzionati. Ma non solo: sono numerosi anche i pericoli che si celano tra gli anfratti del web. Una VPN (Virtual Private Network) come ExpressVPN è una delle migliori soluzioni per navigare in sicurezza senza spendere una fortuna: ti costa, infatti, meno di un caffè al giorno, grazie alla promozione attiva.

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Naviga in sicurezza ovunque ti trovi

Cosa accade quando sottoscrivi un servizio come ExpressVPN? Tutta la tua attività online viene crittografata, proteggendo le tue informazioni da occhi indiscreti. Inoltre, puoi accedere ai tuoi contenuti preferiti senza restrizioni geografiche semplicemente connettendoti a un server VPN in Italia o all’estero.

Questi sono soltanto alcuni dei vantaggi di ExpressVPN, che ha dalla sua server in ben 105 Paesi, garantendo di conseguenza connessioni veloci e affidabili ovunque ti trovi. Un altro uso di questo servizio è legato ai blocchi e alle restrizioni, non solo geografiche come precedentemente citato, ma anche – ad esempio – quelle imposte dalle reti universitarie o lavorative.

Se connetterti al Wi-Fi scolastico o del tuo posto di lavoro ti impedisce di accedere a determinati siti web, inclusi i principali chatbot di Intelligenza Artificiale, con ExpressVPN puoi bypassare queste limitazioni e accedere liberamente a Internet. Inoltre, il servizio non raccoglie alcun log delle tue attività e della tua connessione: i server sono progettati in modo tale che i dati vengano cancellati, a ogni riavvio.

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Sicurezza di altissimo livello, che si completa con gli altri strumenti inclusi: ExpressVPN Keys, un password manager per le tue credenziali, Threat Manager che blocca i tracker pubblicitari e l’opzione parental control, per monitorare l’attività dei tuoi figli e proteggerli da contenuti non appropriati alla loro età, attraverso degli appositi filtri che puoi attivare nell’app.

Per un periodo limitato, ExpressVPN offre un abbonamento di 2 anni + 4 mesi gratis con uno sconto del 61%. A soli 4,79 euro al mese (circa 0,15 euro al giorno), puoi mettere al sicuro la tua vita digitale. E se non sei soddisfatto, hai 30 giorni per ottenere un rimborso completo.

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Gaming online : l'esperienza migliora con una VPN, ecco perché

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 18:32

Una VPN può tornare utile anche per il gaming online, garantendo all’utente una serie di vantaggi che possono fare la differenza. Attivando una connessione VPN, infatti, è possibile sfruttare alcune funzionalità pensate per offrire un’esperienza d’uso migliore ai videogiocatori.

Ad esempio, un servizio di questo tipo permette di evitare le limitazioni di banda che gli operatori possono applicare alla connessione durante una sessione di multiplayer online. Un servizio di questo tipo può proteggere dagli attacchi DDoS.

I videogiocatori che utilizzano una VPN, inoltre, hanno la possibilità di “spostare” il proprio IP in un altro Paese. Questo trucco può essere utile per accedere a giochi disponibili solo in alcuni Paesi o anche per evitare le discriminazioni di prezzo in fase di acquisto di contenuti digitali.

La VPN giusta per il gaming è NordVPN, ora in offerta al prezzo scontato di 3,39 euro al mese, con il piano di 24 mesi (sempre con 30 giorni di garanzia di rimborso), oppure con il piano mensile da 12,99 euro. NordVPN aggiunge anche la funzione Meshnet che permette di creare dei LAN party virtuali.

Per accedere all’offerta basta visitare il sito ufficiale di NordVPN.

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Perché scegliere NordVPN come VPN per il gaming

Con NordVPN è possibile accedere a una VPN illimitata, con connessione protetta dalla crittografia e una politica no log, che elimina qualsiasi forma di tracciamento. La connessione, inoltre, è sempre senza limiti di banda e di traffico dati ed è possibile utilizzare il servizio da 10 dispositivi in contemporanea. C’è poi la possibilità di sfruttare un network di migliaia di server che copre oltre 100 Paesi, in modo da ottenere facilmente l’indirizzo IP di un altro Paese.

Con l’offerta in corso, NordVPN è ora disponibile in offerta al prezzo scontato di 3,39 euro al mese. Per sfruttare la promo in corso basta premere sul box qui di sotto e andare poi a selezionare il piano biennale con 30 giorni di garanzia di rimborso.

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Google Pixel Watch 2 a 199,99 euro: è MINIMO STORICO su Amazon

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 18:03

Arricchisci già adesso il tuo weekend con questa offerta al minimo storico Amazon: Google Pixel Watch 2 è disponibile infatti a soli 199,99 euro, il prezzo più basso di sempre per questo dispositivo. Lo sconto è attivo sulla colorazione grigio creta con cinturino sportivo e connettività WiFi.

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Google Pixel Watch 2: un compagno di vita quotidiana

Con Google Pixel Watch 2 avrai uno smartwatch Android che combina in modo intelligente il monitoraggio della salute e funzionalità smart.

Il nuovo sensore avanzato, insieme all’Intelligenza Artificiale Google, ti permetterà di avere un monitoraggio del battito cardiaco estremamente preciso, con dati dettagliati poi per il fitness e il benessere generale. Ad esempio, l’interessante funzione Risposta del Corpo ti aiuterà a riconoscere i segni di stress, così da intervenire e migliorare la tua qualità di vita. Il sensore di temperatura integrato rileva addirittura i cambiamenti legati all’ambiente, al ciclo mestruale e allo stato generale di salute.

L’app ECG sarà dunque il luogo per il monitoraggio del ritmo cardiaco con la possibilità di ricevere notifiche in tempo reale in caso di irregolarità. La funzione di rilevamento cadute, invece, contatta automaticamente i servizi di emergenza nel caso tu non fossi in grado di farlo.

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Tra le altre cose, citiamo la batteria che dura oltre 24 ore con display sempre acceso e naturalmente l’integrazione totale se possiedi uno smartwatch e auricolari del marchio Pixel. Un design elegante e la cassa in alluminio completano il quadro: per soli 199,99 euro è un must have.

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Instagram, i Mi Piace ai Reel saranno visibili a tutti gli amici

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 17:45

I Mi piace ai Reel di Instagram diventano pubblici. La novità, annunciata da Adam Mosseri, ricorda un po’ la vecchia sezione “Seguiti”, che fu eliminata nel 2019. In pratica, nella scheda dei Reel apparirà una nuova tab che mostrerà i video con cui gli amici hanno interagito. Si potrà vedere chi ha messo un like o chi ha lasciato un commento temporaneo (una sorta di “reaction”).

I Mi piace ai Reel di Instagram non saranno più un mistero

L’idea, secondo Mosseri, è trasformare Instagram in un luogo dove non solo si consuma contenuto divertente, ma dove ci si connette con gli amici attraverso quel contenuto. Insomma, una piattaforma più social e meno “solitaria”. Ma siamo sicuri che tutti abbiano voglia di condividere i propri gusti in fatto di Reel?

Mettiamo che si abbia una passione segreta per i video di gattini che cadono dal divano… Chi vuole davvero che i propri amici (o peggio, i propri parenti) lo sappiano? Il rischio è che molti utenti smettano di interagire pubblicamente con i contenuti, per evitare figuracce o imbarazzi.

C’è poi da considerare che non è detto che si abbiano gli stessi interessi o hobby dei propri amici. Anzi, spesso è proprio la natura super personalizzata di piattaforme come TikTok a renderle interessanti. Insomma, condividere i propri like potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.

La mossa di Instagram è un’arma a doppio taglio

Non è un caso che altri social come X abbiano fatto la scelta opposta, nascondendo i post a cui gli utenti hanno messo mi piace. Il motivo? Troppe persone sono state “beccate” ad apprezzare cose imbarazzanti. Certo, Instagram potrebbe trarre vantaggio dall’uscita di scena di TikTok negli Stati Uniti. I Reel sono la risposta del social di Meta al rivale cinese, ma molti creator e utenti lamentano che l’atmosfera non è all’altezza di quella di TikTok.

La nuova funzione potrebbe attirare qualche utente in più nella sezione Reel, ma anche allontanarne altri che non vogliono fare sapere a tutti i propri gusti. Insomma, la mossa di Instagram è un’arma a doppio taglio. Da un lato, potrebbe rendere la piattaforma più “sociale” e coinvolgente. Dall’altro, potrebbe scoraggiare gli utenti dal mettere like o commentare i video, per paura di essere giudicati.

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Ban di TikTok confermato dalla Corte Suprema (update)

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 17:37

Come ipotizzato alcuni giorni fa, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato l’applicazione della legge che impone la vendita di TikTok entro il 19 gennaio. Terminano quindi i tentativi legali dell’azienda cinese di evitare il ban. Ora la palla passa a Donald Trump perché l’amministrazione Biden ha già detto che non interverrà sulla questione.

Sicurezza nazionale prima della libertà di parola

La Corte Suprema doveva valutare la costituzionalità della legge, nota come Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, che obbliga ByteDance a vendere TikTok entro il 19 gennaio. Il ricorso dell’azienda cinese era stato già respinto in primo e secondo grado. I giudici hanno definitivamente confermato (PDF) che la legge non è contraria al Primo Emendamento. In pratica, la sicurezza nazionale prevale sulla libertà di parola.

Il Congresso ha stabilito che il disinvestimento è necessario per affrontare le preoccupazioni di sicurezza nazionale ben supportate in merito alle pratiche di raccolta dati di TikTok e al legame con un avversario straniero. Per le ragioni sopra esposte, concludiamo che le disposizioni contestate non violano i diritti del Primo Emendamento dei ricorrenti. La sentenza della Corte d’appello degli Stati Uniti è confermata.

A meno che ByteDance non decida di disattivare le app, TikTok sarà ancora accessibile dopo il 19 gennaio. Non ci sarà nessun intervento dell’attuale amministrazione, considerato anche il giorno festivo. Il Dipartimento di Giustizia potrebbe posticipare l’applicazione della legge in attesa dell’insediamento di Trump.

Non è noto cosa faranno Apple e Google. La legge impone l’eliminazione dell’app dai rispettivi store. Anche Oracle è interessata perché i suoi server ospitano i dati degli utenti statunitensi. Le tre aziende rischiano una sanzione di 5.000 dollari per utente.

Aggiornamento: Trump ha comunicato che prenderà presto una decisione su TikTok, ma deve studiare la questione. Il CEO Shou Zi Chew ha ringraziato il Presidente eletto per il suo impegno.

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X sotto accusa: l'UE indaga sulla manipolazione delle informazioni

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 17:17

L’Unione Europea non le manda a dire: X è nel mirino per diffusione di fake news e manipolazione del dibattito pubblico. La Commissione UE ha annunciato nuove misure per far luce sulla questione, dopo le recenti provocazioni del proprietario Elon Musk.

L’Europa dichiara guerra alla disinformazione su X: algoritmi sotto la lente d’ingrandimento

Henna Virkkunen, commissaria europea per la Sovranità tecnologica, ha spiegato che l’indagine si concentrerà sulla conformità dei sistemi di raccomandazione di X con il regolamento sui servizi digitali (DSA). Quando scorriamo il feed di X, quello che vediamo non è casuale. C’è un sistema (chiamato sistema di raccomandazione) che decide quali contenuti mostrarci e quali no.

La preoccupazione dell’UE, soprattutto con le elezioni alle porte, è che questo sistema sia stato programmato per favorire certi contenuti rispetto ad altri per influenzare quello che pensiamo su temi importanti.

Il caso è esploso in occasione delle elezioni regionali in Germania. Musk aveva espresso pubblicamente il suo sostegno al partito di estrema destra (AfD). Questo ha fatto scattare l’allarme su un possibile uso strumentale della piattaforma. La Commissione ci tiene però a precisare che le sue azioni sono indipendenti dalle opinioni politiche di Musk, tutelate dalla libertà di espressione.

Documenti e API sotto sequestro

X dovrà fornire all’UE una documentazione dettagliata sui suoi sistemi di raccomandazione e su eventuali modifiche recenti entro il 15 febbraio. La piattaforma è obbligata anche a conservare tutti i documenti interni relativi agli algoritmi e alla loro evoluzione fino alla fine dell’anno, a meno che l’indagine non si concluda prima.

L’Europa ha anche richiesto l’accesso ad alcune API commerciali di X per analizzare la moderazione dei contenuti e la viralità degli account, e verificare il rispetto degli standard europei.

Una battaglia cruciale per la democrazia

La questione è delicata. Da un lato, le piattaforme social ci permettono di essere più informati e connessi che mai. Dall’altro, possono diventare terreno fertile per chi vuole diffondere notizie false o manipolare l’opinione pubblica.

L’intervento dell’UE chiarisce le regole del gioco. Non si tratta di censura, ma di assicurarsi che questo enorme potere di influenzare le persone venga usato in modo responsabile e trasparente. Specie quando si avvicinano momenti cruciali per la democrazia, come le elezioni.

Windows 11 24H2: aggiornamento forzato da 23H2 e 22H2

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 17:03

Il termine del supporto ufficiale per la versione 22H2 di Windows 11 è scaduto l’8 ottobre 2024, mentre quello della successiva 23H2 è previsto per l’11 novembre 2025. Molti utenti sono ancora fermi a queste edizioni del sistema operativo. Microsoft ne è consapevole e ha iniziato a forzare l’aggiornamento alla più recente 24H2. Vale a dire che, non appena possibile, il download e l’installazione saranno avviati in automatico.

Microsoft forza il passaggio a Windows 11 24H2

A confermarlo è una nota pubblicata all’interno di un documento ufficiale in cui si legge quanto segue. La software house fa riferimento ai dispositivi idonei ovvero a qui PC che soddisfano i requisiti mini richiesti per il passaggio all’ultima release della piattaforma.

È stata raggiunta una nuova fase nell’implementazione graduale della versione 24H2. I dispositivi idonei che eseguono le edizioni Home e Pro di Windows 11, le versioni 23H3 e 22H2 verranno aggiornati gradualmente alla versione 24H2.

Microsoft precisa che non sono interessati i computer gestiti dai reparti IT delle aziende, ma solo quelli privati. E, che per agevolare l’installazione, l’utente ha la libertà di scegliere l’orario del riavvio oppure di posticipare l’update.

Questo aggiornamento automatico è destinato solo ai dispositivi non gestiti dai reparti IT. Gli utenti possono scegliere l’ora per riavviare il dispositivo o posticipare l’aggiornamento.

Naturalmente, se il PC è pronto a ricevere l’aggiornamento alla versione 24H2 del sistema operativo, è possibile effettuare subito il download seguendo pochi e semplici passaggi, senza attendere che avvenga in automatico.

  1. Aprire le Impostazioni;
  2. selezionare Windows Update;
  3. fare click su Verifica disponibilità aggiornamenti;
  4. selezionare Scarica e installa per dare il via alla procedura.
Il team di Microsoft già al lavoro su 25H2

Il supporto ufficiale di 24H2, ormai disponibile da alcuni mesi, scadrà il 13 ottobre 2026. Microsoft è già al lavoro sulla versione successiva, la 25H2 che vedremo arrivare nella seconda metà dell’anno.

Tra gli obiettivi per il 2025, ci sono quelli finalizzati a spingere le vendite dei Copilot+ PC (che dopo un debutto lanciato hanno fatto registrare un brusco stop) e a promuovere l’upgrade da Windows 10, che sarà ufficialmente abbandonato il 14 ottobre di quest’anno, ma che ancora assorbe la quota maggiore di market share. Le iniziative fin qui messe in campo dal gruppo di Redmond non si sono rivelate sufficienti.

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