NordVPN: privacy totale al 73% di sconto e 3 mesi extra
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NordVPN offre una garanzia di rimborso di 30 giorni. In pratica, tu acquisti e paghi l’abbonamento, ma hai quasi un mese di tempo per provarne l’effettiva efficacia. In questi giorni accederai a tutte le funzionalità incluse nel piano di abbonamento scelto e vedrai l’effettiva potenza di questa VPN per privacy, sicurezza e ottimizzazione.
NordVPN: la soluzione multi-device all inclusiveNordVPN è una delle VPN più apprezzate e consigliate dagli esperti di sicurezza informatica, Prima di tutto perché è multi-device, quindi la installi su tutti i dispositivi senza problemi. Inoltre, è semplicissima da usare. Il suo ecosistema intuitivo permette a chiunque di proteggere i propri dispositivi. Attiva il piano di 2 anni al 73% di sconto. Subito 3 mesi extra gratis in regalo.
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Inoltre, grazie a questa soluzione all inclusive hai tutto quello che ti serve per proteggerti dalle minacce online. Con ThreatProtection hai un anti-malware che controlla qualsiasi file in download per scongiurare eventuali infezioni. Inoltre, hai anche un anti-tracking che blocca qualsiasi attività di monitoraggio quando sei online.
Infine, NordVPN include anche un ad-blocker comodissimo. Grazie a questo sistema non dovrai più combattere contro fastidiose pubblicità sia online che in app.
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Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore, Xiaomi si starebbe dando particolarmente da fare per lo sviluppo di SoC per smartphone proprietari. A riferire lo scenario è stato il noto leaker Jukanlosreve, secondo cui il gruppo avrebbe messo in piedi una nuova divisione denominata Xring appositamente adibita allo scopo.
Xiaomi vuole produrre personalmente i chip per i suoi smartphoneLa nuova divisione conterebbe già su oltre 1.000 dipendenti e l’annuncio ufficiale dovrebbe avvenire durante il mese corrente, sebbene l’ipotesi di una presentazione ritardata sia da prendere in considerazione a causa di fattori non noti. Non è tuttavia da escludere l’ipotesi che Xiaomi opti per proporre la divisone come un’azienda indipendente.
La fonte riferisce altresì di aver visto un prototipo di chip Xring funzionante già un paio di mesi fa, il quale sarebbe praticamente identico al modello finale. Il processore sarebbe realizzato su processo produttivo di classe 3 nm e sembra che Xiaomi abbia una fonderia propria. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli, ma di certo ne giungeranno di nuovi nel corso dei prossimi giorni.
Ad ogni buon conto, l’arrivo del SoC proprietario di Xiaomi potrebbe incoraggiare altre aziende cinesi a prendere la stessa strada. Il post del leaker fa infatti riferimento al fatto che sono state adottate un sacco di pratiche di risparmio sui costi, che hanno influenzato negativamente il settore. Forse Xring potrebbe dare il via a un nuovo corso in cui altre aziende si uniscono allo sforzo di ridurre la dipendenza da player del calibro di Qualcomm e MediaTek.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Surface Pro e Laptop: versioni da 12 e 13 pollici?
Microsoft ha comunicato su X che annuncerà nuovi Surface il 6 maggio. In base alle ultime indiscrezioni, l’azienda di Redmond dovrebbe svelare un Surface Pro 11 da 12 pollici e un Surface Laptop 7 da 13 pollici. Entrambi integreranno processori Snapdragon X Plus, quindi sono Copilot+ PC.
Dettagli sui nuovi SurfaceMicrosoft ha annunciato i Surface Pro 11 e Surface Laptop 7 il 20 maggio 2024. In Italia sono disponibili dal 18 giugno 2024. Il Surface Pro 11 ha uno schermo da 13 pollici e processori Snapdragon X Plus/Elite (10/12 core), mentre il Surface Laptop 7 ha uno schermo da 13,8 o 15 pollici e processori Snapdragon X Plus/Elite.
Something new is coming…find out next week 👀 pic.twitter.com/vH9JdikvEv
— Microsoft Surface (@surface) May 1, 2025
Le corrispondenti versioni business sono arrivate il 4 settembre 2024. Per le aziende sono disponibili anche modelli con processori Intel Core 200V dal 30 gennaio 2025. Nell’immagine pubblicata su X è scritto solo che i nuovi Surface saranno Copilot+ PC.
Il noto leaker Roland Quandt ha scoperto alcune specifiche. Il Surface Pro 11 verrà offerto anche con schermo PixelSense Flow da 12 pollici e processore Snapdragon Plus X1P-42-100 (CPU Oryon a otto ore). Ci saranno inoltre 16 GB di RAM LPDDR5x, 256/512 GB di storage UFS, due porte USB Type-C e una batteria con autonomia fino a 16 ore.
Il Surface Laptop 7 verrà invece offerto anche con schermo PixelSense Flow da 13 pollici e processore Snapdragon Plus X1P-42-100. Ci saranno inoltre 16 GB di RAM LPDDR5x, 256/512 GB di storage UFS, due porte USB Type-C, una porta USB Type-A, jack audio e batteria con autonomia fino a 23 ore.
In base alle certificazioni della FCC (Federal Communications Commission) degli Stati Uniti, entrambi i Surface avranno la connettività Wi-Fi 7. Rispetto ai modelli attuali ci sono altre importanti differenze che permetteranno di ridurre il prezzo finale.
La dotazione massima di RAM è 16 GB invece di 32 GB. Microsoft ha inoltre sostituito gli SSD con memoria flash UFS che non può essere aggiornata. Ha infine eliminato la porta Surface Connect. Nella confezione non ci sarà l’alimentatore (ne serve uno con supporto USB Power Delivery da almeno 27 Watt).
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Android: Google lavora a una modalità desktop nativa
In futuro, Android potrebbe andare a supportare una sorta di modalità DeX nativa. Lo si apprende dall’analisi dell’ultima beta del sistema operativo. La redazione di Android Authority, infatti, è riuscita ad abilitare la modalità in questione a cui Google starebbe attivamente lavorando e a quanto pare funziona anche in maniera assai soddisfacente.
Android: modalità desktop in stile DeXAndroid supporta già da tempo il windowing delle applicazioni e sempre già da un po’ di tempo consente anche di collegare monitor esterni. Le ultime scoperte indicano però che, come per Samsung DeX, le applicazioni in finestra potranno essere mostrate anche su display esterni, creando l’ambiente ideale per la costruzione di una modalità desktop vera e propria.
Per chi non lo sapesse, Samsung DeX è una funzione software che emula un’interfaccia utente desktop. Quando viene collegato uno smartphone Samsung a un display esterno, DeX presenta un’interfaccia desktop che consente di avviare più app in finestre mobili e controllare tutto con una tastiera e un mouse.
Come visibile anche nel video dimostrativo annesso di seguito, è stato possibile abilitare la modalità desktop di Android tramite le tracce di codice rilevate dopo aver collegato un Pixel 8 Pro a un computer portatile.
L’interfaccia presenta una taskbar in basso e una serie di app in finestra. Le app possono essere ridimensionate, spostate e riorganizzate, mentre lo smartphone resta utilizzabile con l’interfaccia solita.
Al momento non è dato sapere, quando, di preciso, sarà possibile fruire della novità e soprattutto non è chiaro se sarà un’esclusiva degli smartphone della gamma Pixel o se si potrà sfruttare anche su altri device Android.
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Hai sempre desiderato provare la friggitrice ad aria o la conosci bene e non l’hai mai acquistata prima perché non hai trovato l’offerta adatta? Ora su eBay c’è uno sconto super sulla friggitrice ad aria calda De’ Longhi FH1394-2: puoi acquistarla a soli 152,91€ utilizzando il codice sconto MAGGIO25.
3 ragioni per scegliere la friggitrice ad aria calda De’ Longhi FH1394-2
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L’elettrodomestico ideale per tutta la famigliaCon la friggitrice ad aria calda De’ Longhi FH1394-2 puoi preparare pasti sani e veloci ogni giorno, sfruttando la tecnologia e la versatilità di un elettrodomestico indispensabile. Le principali caratteristiche della friggitrice ad aria calda De’ Longhi FH1394-2 sono:
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- Imposta il tempo di cottura e la temperatura grazie agli intuitivi controlli digitali
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Considera anche che la friggitrice ad aria calda De’ Longhi FH1394-2 prevede un sistema di riscaldamento ad aria circolante SHS Double Pro che ti permette di cuocere fino a 1 kg di patatine surgelate in soli 27 minuti. Non solo hai patatine croccanti, dorate e morbide, ma anche in una quantità tale da soddisfare l’appetito di tutta la famiglia, eventuali ospiti compresi.
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Puoi inoltre contare su quattro programmi preimpostati e tre funzioni speciali per preparare qualsiasi tipo di piatto (secondi, dolci, contorni, stufati, eccetera) in maniera pratica, veloce e genuina. Tutto il controllo della friggitrice ad aria calda De’ Longhi FH1394-2 è affidato al comodo pannello digitale che puoi gestire anche dall’app sul tuo smartphone così da impostare i tempi e la potenza di cottura per avere sempre pietanze gustose.
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- Desidera un elettrodomestico multifunzione per preparare pasti sani e gustosi per tutta la famiglia, riducendo l’uso di olio
- Ha poco tempo per cucinare e cerca una soluzione rapida e versatile per diverse ricette
- Apprezza la possibilità di controllare facilmente le impostazioni di cottura e sperimentare nuove ricette tramite un’app dedicata
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Se ancora non ce l’hai questo è il momento ideale per acquistare la friggitrice ad aria calda De’ Longhi FH1394-2. Con il 47% di sconto è un affare davvero imperdibile.
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Trascorsi solo due mesi dalla presentazione e dal lancio, il nuovo iPad con chip A16 è già in forte sconto su Amazon. Non lasciarti sfuggire l’occasione e allunga le mani sul tablet della mela morsicata, grazie alla promozione in corso. Integra un display Liquid Retina multi-touch da 11 pollici con tecnologia IPS e risoluzione 2360×1640 pixel, compatibile anche con il pennino Apple Pencil per scrivere o disegnare a mano libera.
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iPad (A16) scende al suo prezzo minimo storicoTra i punti di forza c’è anche il cuore pulsante, progettato direttamente dal gruppo di Cupertino per assicurare prestazioni senza compromessi con CPU 5-core, GPU 4-core e Neural Engine 16-core, quest’ultima unità dedicata in modo specifico alle operazioni di intelligenza artificiale. Può inoltre contare su 128 GB di memoria interna, su due fotocamere da 12 megapixel (anteriore e posteriore), sulla connettività Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.3, senza dimenticare gli altoparlanti stereo disposti in orizzontale, due microfoni e la batteria con autonomia elevata. Dai uno sguardo alla pagina dedicata all’offerta per saperne di più.
Il sistema operativo è ovviamente iPadOS, con supporto garantito per tutte le funzionalità più avanzate e alla ricezione degli aggiornamenti distribuiti periodicamente da Apple. Lo puoi acquistare al prezzo finale di 379 euro (invece di 409 euro come da listino ufficiale), lo sconto è applicato in automatico.
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Scegli la colorazione che preferisci del nuovo iPad da 11 pollici con chip A16 tra Argento, Blu, Rosa o Giallo, la spesa finale non cambia. Il tablet è venduto e spedito direttamente da Amazon, senza passare da intermediari e con la consegna gratuita prevista entro pochi giorni.
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Solo perché Samsung ha utilizzato lo Snapdragon 8 Elite su tutta la gamma Galaxy S25 attualmente in commercio non significa che non riporterà il SoC Exynos in auge sui futuri smartphone. Secondo le più recenti indiscrezioni, infatti, i modelli di Samsung Galaxy S26 che saranno venduti in Europa dal prossimo anno potrebbero portare in dote il chipset Exynos 2600.
Samsung Galaxy S26: Exynos 260 solo in EuropaA riferire lo scenario è stato, nelle scorse ore, il noto e affidabile leaker Jukanlosreve, con la condivisione di un post su X. Stando alla sua ricostruzione, fonti interne al settore avrebbero segnalato che i chip Snapdragon mostrano un chiaro vantaggio prestazionale rispetto agli Exynos, ma dotare tutta la gamma di Samsung Galaxy S26 a livello globale con chip prodotti da Qualcomm per il colosso sudcoreano sarebbe una scelta eccessivamente costosa. Da qui la scelta di rivolgersi ai chip Exynos e da qui la scelta che a rimetterci saranno gli utenti finali, precisamente quelli europei, in termini di prestazioni.
Secondo le stime fornite dal leaker, per Samsung portare lo Snapdragon 8 Elite sui Galaxy S25 in tutti i mercati sarebbe stata una spesa eccessiva, con oltre 400 milioni di dollari persi rispetto allo scenario che prevedeva l’utilizzo parziale dei chip Exynos. Alla luce di ciò, l’azienda non avrebbe la benché minima intenzione di ripetere l’esperienza.
In altri mercati, invece, tutti gli smartphone della prossima gamma Galaxy S26 dovrebbero venire lanciati con lo stesso processore di Qualcomm, così com’è avvenuto negli anni passati quando Samsung ha già adottato due CPU contemporaneamente.
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Brutte notizie per gli utenti di Microsoft Authenticator. L’app, apprezzata per la generazione di codici di autenticazione a due fattori, il salvataggio di password e dati di pagamento, perderà presto una delle sue funzioni chiave. A partire da giugno, infatti, non potrà più salvare nuove password.
Ma le cattive notizie non finiscono qui. A luglio, l’app smetterà di compilare automaticamente i dati di login sui siti web e cancellerà tutte le informazioni di pagamento memorizzate. Ad agosto, infine, tutte le password salvate, incluse quelle generate dall’app stessa, spariranno nel nulla.
Addio al gestore di password di Authenticator di MicrosoftIl motivo di questo drastico ridimensionamento? Spingere gli utenti verso Edge, il browser “intelligente” di Microsoft che fatica a guadagnare quote di mercato. In un documento di supporto, l’azienda parla di voler “semplificare la compilazione automatica per usare le password salvate su tutti i dispositivi“. Quindi, chi preferisce altri browser si ritroverà con un’esperienza limitata, e sarà costretto a fare più passaggi o a cambiare abitudini.
Ma Authenticator non andrà in pensione. Si potrà ancora usare per generare codici di autenticazione e archiviare passkey. Ma senza il gestore di password integrato, l’app perde molto del suo appeal, costringendo gli utenti a migrare verso Edge o a cercare alternative di terze parti.
Per chi non vuole cedere al “ricatto” di Microsoft, l’unica via d’uscita è esportare tutti i dati da Authenticator verso un altro gestore di password. Ma attenzione: si ha tempo solo fino al 1° agosto. Dopo quella data, password e informazioni varie saranno cancellate senza pietà.
Una mossa impopolare e inopportunaL’annuncio arriva a sorpresa, subito dopo che Microsoft aveva promesso novità per l’accesso senza password agli account Microsoft. Una tempistica quantomeno sospetta, che sa di mossa forzata per spingere l’adozione di Edge. Ma il rischio è di scontentare molti utenti affezionati ad Authenticator, che ora si trovano con un’app monca e devono fare i conti con una migrazione forzata.
Microsoft è pronta a sacrificare una delle sue app più apprezzate pur di spingere il suo browser. Una scelta impopolare e forse miope, che potrebbe rivelarsi un boomerang in termini di fiducia e fedeltà degli utenti.
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HUAWEI Band 10 è al suo prezzo minimo storico. Il merito è dell’offerta di Amazon che taglia la spesa per l’acquisto dello smartwatch, caratterizzato da un design con cassa in polimeri rinforzata in fibra (lo spessore è ridotto a 8,99 millimetri, il peso è 15 grammi) e dalla presenza di caratteristiche come l’analisi avanzata del sonno e il supporto agli allenamenti professionali con ben 100 modalità diverse.
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L’offerta di Amazon sullo smartwatch HUAWEIUna volta messo al polso, torna utile anche per il monitoraggio della salute, rilevando parametri come la frequenza cardiaca, quella respiratoria e il livello di SpO2, segnalando prontamente eventuali anomalie così da poter intervenire evitando gravi problemi. La batteria interna assicura un’autonomia fino a 8 giorni con una sola ricarica e l’interfaccia del quadrante è personalizzabile in base al proprio gusto personale. Fai un salto sulla scheda del prodotto per conoscere tutti gli altri dettagli.
È il prezzo minimo storico da quando è in vendita: non lasciarti sfuggire il forte sconto su HUAWEI Band 10 e acquista lo smartwatch a soli 39 euro. Non ci sono coupon da attivare. Scegli la colorazione che preferisci tra nero e rosa, la spesa finale non cambia. La versione con cassa in alluminio è in promozione a 44 euro nelle tinte bianco, blu, verde e viola. Insomma, ce n’è una per ogni stile.
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Mettilo al polso: ordinalo adesso per riceverlo entro 48 ore direttamente a casa tua, con la consegna gratis. La disponibilità è immediata, è venduto e spedito da Amazon. Il voto medio assegnato dai clienti dell’e-commerce, nelle oltre 1.400 recensioni pubblicate, è 4,4/5.
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Quest’anno Apple dovrebbe lanciare sul mercato un nuovo modello di smartphone estremamente sottile, presumibilmente denominato iPhone 17 Air. Il prezzo da pagare per questo spessore notevolmente ridotto, che dovrebbe corrispondere a soli 5,5 mm, sarà però una batteria meno performante. Lo si apprende da un recente report che è stato condiviso nelle scorse ore dal The Information.
iPhone 17 Air: l’estrema sottigliezza sacrifica l’autonomiaAndando maggiormente in dettaglio, secondo quanto riferito dalla testata, la “mela morsicata” è ben consapevole del fatto che iPhone 17 Air avrà un’autonomia inferiore rispetto agli altri modelli parte della gamma. Nei test interni, infatti, solo tra il 60% e il 70% degli utenti riesce a utilizzare lo smartphone per un’intera giornata senza doverlo ricaricare. Una cifra sensibilmente più bassa rispetto agli standard Apple, che per gli altri iPhone si attesta tra l’80% e il 90%.
Per far fronte alla cosa, Apple starebbe pertanto pianificando il ritorno della custodia con batteria integrata, un accessorio che non si vedeva dai tempi di iPhone 11 e che oltre a proteggere il dispositivo sarà in grado di offrire ore extra di autonomia. Ovviamente, l’adozione di un accessorio del genere è un arma a doppio taglio, in quanto quando in uso andrà inevitabilmente a inficiare lo spessore del deivce.
Questi compromessi, però, non sembrano convincere particolarmente i produttori. Sempre stando alle informazioni del report si apprende che solo il 10% della capacità produttiva dell’intera gamma iPhone 17 sarà inizialmente dedicata alla variante Air. Un numero prudente, che lascia intuire quanto il gruppo capitanato da Tim Cook stia ancora testando il terreno prima di scommettere sull’inedito modello.
PREZZO STRACCIATO per gli auricolari CMF Buds di Nothing
Ti segnaliamo l’offerta a tempo di Amazon che vede protagonisti CMF Buds, gli auricolari wireless di Nothing che fondono in modo perfetto un design ricercato a prestazioni audio avanzate. In questo momento li trovi in forte sconto, ma non sappiamo fino a quando. Sono ideali da abbinare allo smartphone o al tablet per riprodurre musica e podcast, ma anche per le telefonate e per il collegamento senza fili al computer. Diamo uno sguardo ai punti di forza in dotazione.
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CMF Buds in forte sconto: l’offerta sugli auricolari wirelessGarantiscono un’esperienza di ascolto senza compromessi, grazie alla presenza di un microfono HD esterno e al processore interno che si occupano della cancellazione del rumore. La qualità è poi assicurata dalla certificazione Dirac Opteo. Ancora, l’autonomia fino a 35,5 ore, sfruttando la custodia di ricarica inclusa, consente di poter contare su un’esperienza priva di interruzioni. Scopri di più nella descrizione completa.
Al prezzo finale di soli 29 euro, gli auricolari wireless CMF Buds di Nothing sono un affare da cogliere al volo. La colorazione è Arancione, quella visibile qui sotto. Attenzione: trattandosi di un’offerta a tempo potrebbe scadere o risultare sold out da un momento all’alto, considerando la richiesta elevata. Se sei interessato, ti consigliamo dunque di approfittarne ora.
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Sia la vendita che la spedizione sono a carico di Amazon, senza passare da intermediari. Se decidi di effettuare subito l’ordine, le cuffie senza fili arriveranno direttamente a casa tua entro pochi giorni. Inoltre, se hai un abbonamento Prime attivo, per te c’è anche a consegna gratis.
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Microsoft ha confermato un bug scoperto da Windows Latest a fine aprile. In seguito all’installazione di alcuni aggiornamenti di Windows 10 non viene più mostrata la jump list (file recenti) per le app nel menu Start. Il problema è stato risolto lo scorso 2 maggio. L’azienda di Redmond ha inoltre confermato altri due bug per Windows 11.
App senza jump list nel menu StartNel menu Start di Windows 10 ci sono le famose “live tile” per le app. Nel menu contestuale (tasto destro del mouse) vengono mostrati i file recenti, come nella barra delle applicazioni. Questa funzionalità è denominata jump list. In seguito all’installazione dell’aggiornamento KB5055518 dell’8 aprile, Windows Latest ha notato che i file recenti sono scomparsi.
Microsoft non aveva fornito informazioni, ma il 2 maggio ha aggiornato l’elenco dei problemi noti per confermare il bug. La jump list non viene più mostrata dopo l’installazione dell’aggiornamento KB5052077 del 25 febbraio. Essendo cumulativi, il bug è stato rilevato anche negli update successivi (KB5053606 dell’11 marzo, KB5053643 del 25 marzo, KB5055518 dell’8 aprile e KB5055612 del 22 aprile).
Microsoft spiega che il problema era dovuto al nuovo controllo dell’account (derivato da Windows 11) che permette di accedere ad alcune impostazioni e ricevere suggerimenti promozionali. Il bug è stato risolto il 25 aprile. Il fix viene scaricato automaticamente. Le jump list compariranno di nuovo al successivo riavvio.
Due bug in Windows 11Altri due bug riguardano Windows 11. In seguito all’installazione dell’aggiornamento KB5055528 dell’8 aprile, gli utenti aziendali non possono effettuare l’upgrade da Windows 11 23H2 a Windows 11 24H2 usando Windows Server Update Services (WSUS). Microsoft scrive che troverà presto una soluzione.
Il secondo bug in attesa di fix impedisce l’avvio di applicazioni AVD (Azure Virtual Desktop) che usano la funzionalità App attach su Windows 11 24H2. Il workaround temporaneo prevede l’uso del formato VHDX invece di CIMFS per le immagini. Dal 2 maggio, Windows 11 24H2 è disponibile per tutti i computer compatibili.
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Sulla homepage di MrDeepFakes compare un avviso che recita un fornitore di servizi essenziali ha interrotto definitivamente il servizio e che la perdita di dati ha reso impossibile continuare l’attività. Vale a dire che il portale è definitivamente offline, non tornerà: non rilanceremo il sito, qualsiasi sito Web che affermi questo è falso. La sua attività è giunta al termine.
Deepfake e porno: MrDeepFakes chiude per semprePer chi non ne fosse a conoscenza, si tratta del più grande portale ospitante deepfake porno ovvero contenuti XXX realizzati con sistemi di intelligenza artificiale generativa che sovrappongono in modo convincente il viso delle celebrità a quello degli attori che interpretano materiale per adulti. Una pratica di cui abbiamo già scritto più volte su queste pagine, concentrandoci sulle battaglie condotte da alcune vittime illustri come Scarlett Johansson e Taylor Swift.
Non è dato a sapere quale sia il provider coinvolto nell’interruzione del servizio. Il dominio sarà abbandonato al suo destino e potrebbe finire nelle mani di terzi. A dire il vero, è ignoto anche il nome di chi ha creato e gestito MrDeepFakes, anche se nel mese di gennaio Der Spiegel ha affermato di averlo individuato in un 36enne residente a Toronto (Canada) e impiegato in un ospedale.
Il portale non si limitava a ospitare i filmati, ma metteva in contatto utenti e creator, permettendo a questi ultimi di monetizzare la loro attività creando video su richiesta. Spesso, i pagamenti erano effettuati mediante criptovalute, così da renderne più difficoltoso il tracciamento e l’identificazione dei responsabili.
La definitiva chiusura di MrDeepFakes non deve comunque essere interpretata come la vittoria finale di coloro impegnati nella battaglia contro la diffusione non autorizzata di deepfake porno. Anzi, i continui progressi registrati nell’ambito AI stanno rendendo sempre più semplice realizzare e diffondere contenuti di questo tipo, anche e soprattutto attraverso piattaforme alternative, Telegram in primis.
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Apple stravolgerà il tradizionale calendario di lancio dei suoi iPhone. Secondo The Information, la mela morsicata presenterà il suo primo smartphone pieghevole insieme ai modelli premium iPhone 18 Pro e Air in autunno, mentre l’iPhone 18 standard slitterà alla primavera 2027, affiancato da un successore dell’iPhone 16E.
L’arrivo di un iPhone pieghevole è una svolta epocale per Cupertino, che finora aveva snobbato questo segmento emergente dominato da Samsung. Ma per fare spazio alla nuova creatura, Apple è costretta a ritardare il lancio dei modelli meno prestigiosi. Una scommessa rischiosa, che potrebbe confondere i consumatori abituati al classico appuntamento autunnale.
iPhone 18 solo nel 2027: Apple punta sul pieghevole e cambia strategiaLa mossa sarebbe dettata dalla necessità di gestire una lineup sempre più affollata, che con l’arrivo del pieghevole e del modello “slim” rischia di raggiungere i sei dispositivi. Un puzzle complesso da assemblare per Apple, che vuole evitare sovrapposizioni e cannibalizzazioni interne.
Ma come sarà il primo iPhone pieghevole? Secondo le indiscrezioni, Apple avrebbe scelto un design a libro (simile al Galaxy Z Fold di Samsung), piuttosto che il formato a conchiglia (tipo Z Flip). Quando è chiuso, lo schermo esterno dovrebbe misurare circa 5,7 pollici, comodo per controllare notifiche e usare le app più semplici. Aperto, invece, diventerebbe un vero mini-tablet da quasi 8 pollici, ideale per multitasking, lettura e video.
L’analista Ming-Chi Kuo ipotizza inoltre, uno spessore di soli 4,5-4,8 mm da aperto e l’uso del Face ID al posto del Touch ID per il riconoscimento biometrico.
Le altre novitàThe Information ha svelato anche altri dettagli sui prossimi iPhone. L’iPhone 17 Air, ad esempio, potrebbe avere un’autonomia inferiore ai predecessori, tanto che Apple starebbe sviluppando una nuova custodia con batteria dedicata.
I modelli Pro dell’iPhone 18, invece, vedrebbero finalmente l’arrivo dei sensori Face ID sotto al display, lasciando solo un piccolo foro nell’angolo in alto a sinistra per la fotocamera frontale.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}La Rai spiega come evitare problemi di segnale con il digitale terrestre
La Rai, emittente del servizio pubblico italiano, ha spiegato come è possibile evitare problemi di segnale digitale terrestre dal proprio apparecchio, sia esso un televisore o un decoder. La prima cosa da fare è verificare che questo sia compatibile con il nuovo standard DVB-T2.
“Per la corretta fruizione del servizio radiotelevisivo pubblico si suggerisce la verifica della compatibilità della tua TV o decoder ai nuovi standard trasmissivi con il proprio rivenditore o attraverso le indicazioni del produttore del proprio ricevitore. Si suggerisce inoltre la risintonizzazione secondo le modalità previste dal proprio ricevitore (TV o decoder)”, si legge nei consigli.
Come? “Viene trasmesso sul canale 100 un cartello con il sistema di codifica video HEVC Main10@L5.1 per la verifica della idoneità dei ricevitori alla ricezione di contenuti in UHD/HDR che potrebbero essere trasmessi sui multiplex DVB-T2 in un prossimo futuro“, continua la Rai per spiegare come verificare il dispositivo si compatibile con il nuovo digitale terrestre.
Digitale Terrestre: attenzione all’antennaLa Rai ha anche spiegato che, per evitare problemi di segnale con il digitale terrestre, non basta solo verificare la compatibilità del proprio televisore. Infatti, uno degli aspetti più importanti è il proprio impianto di ricezione del segnale.
Ecco perché, tra i consigli, viene specificato: “È buona norma prevedere una manutenzione ordinaria del proprio sistema d’antenna ricevente. Tale accortezza assume una importanza equivalente a quella che abitualmente viene effettuata per un qualsiasi impianto domestico sottoponendolo a controlli periodici e interventi di manutenzione, grazie alla quale si possono prevenire danni e garantire sicurezza, nonché un funzionamento del sistema a regola d’arte“.
Infine, ciò che non deve mai mancare mai, è la ricerca automatica dei canali del digitale terrestre. Questa è necessario effettuarla almeno una volta ogni tre settimane, “per continuare a vedere tutti i canali TV“. Si tratta di un processo che aggiorna la lista dei canali con tutte le modifiche e gli aggiornamenti più recenti.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}La violazione di TeleMessage fa tremare l'amministrazione Trump
Quello di TeleMessage è il nome che complica ancora di più lo scenario già intricato relativo alle comunicazioni interne dell’amministrazione Trump, ai suoi vertici. Si tratta di una software house gestita da una dirigenza israeliana che, secondo il proprio sito ufficiale, offre soluzioni di messaggistica sicure e conformi alle normative per l’ambito enterprise, in particolare per archiviare messaggi di testo, WhatsApp, messaggi vocali e altro ancora, garantendo la conformità su dispositivi e reti. Stando a quanto riportato da 404 Media, i suoi sistemi sono stati violati e c’è stato un furto di dati riguardanti alcuni clienti.
TeleMessage e l’applicazione TM SGNLTra i servizi proposti ci sono anche applicazioni sicure per la messaggistica. Si tratta di versioni modificate di Signal, Telegram, WhatsApp e WeChat. Secondo quanto emerso, una di queste è stata utilizzata da membri del governo degli Stati Uniti: si chiama TM SGNL ed è un clone non ufficiale di Signal. Lo ha rivelato una fotografia di Mike Waltz scattata nei giorni scorsi durante una riunione di gabinetto con il presidente. È l’ex consigliere per la sicurezza nazionale, ora allontanato.
La violazione è stata commessa forzando una vulnerabilità individuata nel codice di TeleMessage. L’autore è rimasto anonimo, ma ha fornito alla redazione di 404 Media alcuni dati che hanno permesso di certificare la veridicità delle sue affermazioni. È riuscito ad accedere all’infrastruttura back end del servizio e a intercettare alcuni messaggi scambiati dai suoi utenti.
Chat governative archiviate su GmailIl principale problema derivante dall’utilizzo dell’app è legato alla sua già citata funzionalità che permette di archiviare le chat delle altre applicazioni, rendendo così vano l’impiego della crittografia end-to-end. Le conversazioni sono caricate senza alcuna protezione aggiuntiva su un account Gmail.
Sulla homepage di TeleMessage si legge di un legame con Smarsh. Il servizio è controllato da una società con sede negli USA, a Portland (Oregon). Interpellata sulla questione, l’azienda non ha rilasciato dichiarazioni.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Smartphone cinesi senza Android? Xiaomi, Oppo e Vivo ci stanno pensando
I giganti cinesi degli smartphone vogliono sbarazzarsi di Android. Xiaomi, Oppo, Vivo e OnePlus stanno pensando seriamente di abbandonare il sistema operativo di Google. Secondo XiaomiTime, le maggiori aziende del settore starebbero discutendo per sviluppare un sistema operativo made in China.
Sarebbe una svolta clamorosa. Dopo anni passati a costruire interfacce personalizzate su base Android, ora potrebbero tagliare completamente il cordone ombelicale con Google. Del resto, con le tensioni geopolitiche che non accennano a placarsi, avere un’alternativa tutta cinese potrebbe essere una mossa strategica.
Xiaomi, Oppo e Vivo pronte a dire addio ad Android: in arrivo un OS cinese?Xiaomi potrebbe fare da apripista con il lancio di HyperOS 3, dando il via a una nuova era di smartphone senza software Google. Una mossa audace per il secondo produttore mondiale di smartphone Android dopo Samsung, che deve molto del suo successo proprio al sistema operativo del gigante di Mountain View.
Ma cosa si nasconde dietro questa decisione? Quando, nel 2019, Donald Trump dichiarò guerra tecnologica alla Cina, Huawei fu la prima vittima illustre. Bandita da Google, reagì sviluppando HarmonyOS, un OS basato su Android che oggi conta oltre 1 miliardo di utenti e 20.000 app dedicate. Ora, con il ritorno di Trump alla Casa Bianca e le tensioni tra USA e Cina, le aziende come Xiaomi, Oppo e Vivo si guardano le spalle. Meglio prepararsi. Creare un sistema operativo nazionale non è solo un atto di indipendenza: è una misura difensiva, anche se non è esente da rischi.
Chi avrà il coraggio di seguire le orme di Huawei?Rinunciare ad Android è una scommessa rischiosa per i brand cinesi, che potrebbero vedere calare le vendite sui mercati globali. Nessuno vuole uno smartphone senza un sistema operativo solido e un parco app all’altezza Un’alternativa potrebbe essere adottare HarmonyOS di Huawei, ormai maturo e affidabile. Ma la vera sfida sarà convincere gli utenti che si può vivere senza Google…
Due canali del digitale terrestre sono stati corretti
La piattaforma digitale terrestre non è di certo esente da errori e problemi. Ormai questo è assodato e lo sappiamo bene tanto noi, utenti che ne fruiscono per l’intrattenimento offerto, quanto gli addetti ai lavori, che ci mettono mano quotidianamente per aggiornamenti e modifiche. Nell’ultimo periodo due canali radiotelevisivi avevano iniziato a presentare alcuni problemi.
Nulla di grave o legato al segnale di ricezione. Infatti, le programmazioni venivano trasmesse regolarmente e senza interferenze. Tuttavia, era scomparso il logo identificativo di ciascun canale. Questo ha generato confusione nei telespettatori che non capivano se era la stessa emittente a trasmettere se non per i programmi storici e conosciuti che ne confermavano l’identità.
Tutti e due i canali si trovano nel PERSIDERA MUX 1. Il primo, emittente 137, è sintonizzabile alle LCN 137, 207, 230 e 237. Il secondo, TV153, è sintonizzabile alle LCN 208, 227, 238, 243, 250 e 263. Meglio comunque effettuare una ricerca automatica dei canali per ottenere tutti gli aggiornamenti.
Risolti i problemi sul PERSIDERA MUX 1 del digitale terrestreSul PERSIDERA MUX 1 del digitale terrestre sono stati risolti i problemi per questi due canali.
- MUX PERSIDERA1 Ch 44 (Freq 658 Mhz) o Ch 32 (562 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 5/6 — (Disponibili 24,88 Mbps)
NOVE (LCN 9,109,509)
Italia 53 (Casa Italia 53)* (LCN 53)
HGTV – Home&Garden (LCN 56)
Motor Trend (LCN 59)
SPORTITALIA HD (LCN 60,560)
TRAVEL TV* (LCN 61,561)
Deejay TV HD (LCN 69,569)
ITALIA CHANNEL (LCN 123)
GOLD TV ITALIA (LCN 128)
LA 4 ITALIA (LCN 129)
CHANNEL 24 (LCN 130)
RETE ITALIA (LCN 131)
LUXURY CHANNEL 137 (LCN 137)
STARMARKET (LCN 140)
Italia 141 (Italia 53) (LCN 141)
FIRE TV (LCN 147)
Italia 150 (Italia 53) (LCN 150)
TV 153 (LCN 153)
CANALE 162 (LCN 162)
PROMO FOOD (CHANNEL 24) (LCN 204)
PROMO TRAVEL (STARMARKET) (LCN 205)
PROMO HOME (RETE ITALIA) (LCN 206)
PROMO LIVING (LUXURY CHANNEL 137) (LCN 207)
PROMO LIFE (TV 153) (LCN 208)
CANALE 227 (TV 153) (LCN 227)
CANALE 230 (LUXURY CHANNEL 137) (LCN 230)
CUSANO NEWS 7 (LCN 234)
CANALE 237 (LUXURY CHANNEL 137) (LCN 237)
PROMO KIDS (TV 153) (LCN 238)
CANALE 243 (TV 153) (LCN 243)
PROMO SPORT (TV 153) (LCN 250)
CANALE 263 (TV 153) (LCN 263)
RDS Social TV (LCN 265)
Radio Capital (LCN 713)
Radio Deejay (LCN 714)
Radio m2o (LCN 715)*******
RDS 100% GRANDI SUCCESSI (LCN 724)
Radio Maria (LCN 789)
Radio TV Serie A con RDS (LCN 899)***
Guida per la lettura della nuova numerazione LCN nazionale del digitale terrestre:
- * Disponibile anche in HD/HQ con tecnologia HbbTV.
- ** Canale Rai 3 TGR sintonizzabile secondo Mux Regionale Rai disponibile nella propria zona. Ci sono alcune versioni già in HD.
- *** Canale visibile in streaming attraverso tecnologia HbbTV.
- **** Programmazione nazionale di Rai 3 disponibile in HD. Selezionare la versione regionale Rai 3 TGR da collocare nella LCN 3. Nei TGR viene applicato Pid dinamico e viene attivata la versione regionale di Rai 3. Alcune versioni in HD, mentre altre in SD.
- ***** Canale accessibile solo con decoder o televisore compatibile con standard DVB-T2 HEVC Main 10.
- ****** Altri canali disponibili in streaming attraverso menu HbbTV.
- ******* m2o TV disponibile con tecnologia HbbTV.
- ******** Canale trasmesso con risoluzione UHD 3840 x 2160p pixel 25fps Main 10@L5.1@Main; chroma = 4:2:0 (Type 0); bit depth = 10 bits (HDR compliant).
Apple TV+: le migliori nuove uscite di maggio e come vederle gratis
Robot che acquisiscono la piena autonomia, suggestivi viaggi su due ruote e avventure dal sapore epico sono in arrivo su Apple TV+: diamo uno sguardo alle migliori nuove uscite di maggio 2025 e a come vederle in streaming gratis sfruttando una promozione. Il servizio della mela morsicata offre infatti la possibilità di accedere senza spese per una settimana all’intero catalogo, da tutti i dispositivi.
Guarda Apple TV+ in streaming gratis
Le nuove uscite di maggio 2025 su Apple TV+L’uscita più interessante è a nostro giudizio Murderbot. La serie racconta di un’unità robotica addetta alla sicurezza che ottiene segretamente il libero arbitrio e decide di ribellarsi. Sceglie comunque di non destare sospetti e di partecipare a una nuova missione per proteggere un team di scienziati su un pianeta pericoloso, anche se il suo unico desiderio è quello di… dedicarsi a maratone di soap opera davanti al televisore. C’è poi In moto verso casa, con Ewan McGregor e Charley Boorman alle prese con un’avventura su due moto d’epoca attraverso 17 paesi europei, senza dimenticare Fountain of Youth che vedrà Natalie Portman e John Krasinski alla ricerca della fonte dell’eterna giovinezza. Scopri di più sulla piattaforma.
Ecco un riepilogo con le migliori nuove uscite di maggio 2025 e le date da cui saranno disponibili per la visione.
- In moto verso casa (9 maggio);
- Murderbot (16 maggio);
- Deaf President Now! (16 maggio);
- Fountain of Youth (23 maggio);
- Lulu, la rinoceronte (30 maggio);
- Bono: Stories of Surrender (30 maggio).
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Puoi iniziare subito la tua settimana di streaming gratis e accedere all’intero catalogo di Apple TV+, dove troverai anche contenuti come Scissione, Ted Lasso e Silo. Non ci sono pubblicità né l’obbligo di rinnovo, potrai decidere eventualmente di rinnovare la sottoscrizione o di cancellarla senza alcuna spesa.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}IT-Wallet dopo cinque mesi: quanti sono i Documenti su IO?
Come sta andando Documenti su IO, a cinque esatti mesi dal lancio? La funzionalità, lo ricordiamo, si basa sul sistema IT-Wallet e permette di aggiungere i propri documenti personali all’app IO, in formato digitale. Hanno valore legale, dunque possono essere mostrati alle forze dell’ordine durante i controlli e negli uffici della Pubblica Amministrazione per lo svolgimento delle pratiche, proprio come le loro controparti più tradizionali.
App IO: quanti documenti caricati con IT-Wallet?È cresciuto di 300.000 unità il volume delle attivazioni, raggiungendo quota 5,1 milioni. C’è stato un quasi inevitabile rallentamento, in confronto al periodo immediatamente successivo all’esordio. La crescita è però continua, come si può osservare nel primo dei grafici allegati qui sotto.
Lo stesso vale per i documenti caricati, ora a quota 8,5 milioni. I numeri sono quelli messi a disposizione dal sito ufficiale del progetto, condivisi dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e aggiornati a ieri, 4 maggio 2025.
Al momento, i documenti che è possibile caricare nell’app IO grazie al sistema IT-Wallet sono tre, gli stessi supportati al lancio della funzionalità: la tessera sanitaria (aggiunta 4,4 milioni di volte), la patente di guida (4,1 milioni) e la carta europea della disabilità (0,1 milioni). Per la procedura da seguire rimandiamo all’approfondimento dedicato.
Nonostante le promesse formulate lo scorso anno, non ci sono più notizie in merito all’inclusione della carta di identità elettronica. Il progetto potrebbe essere stato messo in standby.
Concentrando l’attenzione sull’app IO, di recente ha ricevuto un aggiornamento che ha introdotto la possibilità di scegliere un nuovo carattere per l’interfaccia e presto aggiungerà il supporto al tema scuro, sempre più apprezzato dagli utenti. Gli utenti attivi nel corso degli ultimi dodici mesi ammontano a 11,8 milioni. I servizi disponibili in app sfiorano quota 350.000, forniti da più di 15.800 enti (incluso il 95% dei comuni italiani). Infine, i metodi di pagamento aggiunti soni 6,3 milioni.
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