LG: addio definitivo agli smartphone a giugno
Nel 2021, la sudcoreana LG dichiarò la chiusura della sua divisione mobile, dicendo pertanto addio al mondo degli smartphone. All’epoca, però, il gruppo aveva garantito il supporto software per tre anni, ma ormai la data di cessazione si avvicina e a partire dal 30 giugno 2025 i server saranno spenti e non verranno più rilasciati gli update di sicurezza.
LG: fine supporto software per gli smartphone dal 30 giugno 2025Andando ancora più in dettaglio, a partire dalla mezzanotte (ora locale di Seoul, le 17:00 in Italia) della data in questione, l’azienda terminerà i seguenti servizi: LG Electronics Mobile Phone Software Upgrade (FOTA), Update Center (Application Service) e LG Bridge (PC Tool).
LG consiglia a chi ancora possiede uno smartphone LG di effettuare tutti gli aggiornamenti possibili ora finché sono ancora disponibili, visto e considerato che dopo il 30 giugno prossimo non saranno più rilasciati update né si potranno scaricare applicazioni predefinite eliminate durante l’inizializzazione. Inoltre, i dati raccolti durante l’uso dei servizi saranno cancellati, salvo obblighi di legge.
Anche se questo è un annuncio importante, è difficile credere che riguardi un cospicuo numero di persone. È lecito supporre che la maggior parte dei fan di LG sia già passata ad altri marchi subito dopo che l’azienda ha annunciato la sua uscita dal mercato degli smartphone.
Ad ogni modo, LG ha egregiamente mantenuto la sua promessa di fornire un ultimo importante aggiornamento del sistema operativo, Android 12, a tutti i dispositivi idonei, ma questo è successo circa quattro anni fa. Da allora, LG non solo ha rilasciato Android 12 come dichiarato, ma ha anche mantenuto molti dei suoi smartphone aggiornati con le ultime patch di sicurezza per altri tre anni.
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Possessori di PS5, questa offerta di Amazon è per voi: la colorazione Chroma Pearl del controller DualSense è proposta con uno sconto molto interessante, ma potrebbe andare sold out velocemente. A caratterizzarla è una tinta che cambia da ogni angolazione, con una finitura iridescente che passa dalle tonalità rosa e crema quando osservata. Un look davvero particolare e originale, studiato da Sony per andare incontro a chi non si accontenta del design tradizionale, ma vuole qualcosa in più.
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La versione Chroma Pearl di DualSense in offertaSi tratta di una versione davvero particolare e originale, che di certo non passerà inosservata ai vostri occhi e a quelli degli amici. Supporta ovviamente tutte le funzionalità di PlayStation 5, dalla cattura di screenshot e video alla chat vocale con microfono e altoparlante integrato, senza ovviamente dimenticare gli stick analogici, i grilletti adattivi presenti sul retro e così via. Dai uno sguardo alla pagina dedicata al joypad per altre informazioni.
Lo sconto di oggi ti permette di allungare le mani sul controller DualSense per PS5, nella originale ed esclusiva colorazione Chroma Pearl, al prezzo finale di soli 69,99 euro (invece di 79,99 euro come da listino ufficiale Sony). Considerando i recenti rincari di hardware e periferiche, si tratta di un affare da cogliere al volo, anche in relazione al fatto che per lungo tempo è risultato sold out sull’e-commerce, a causa di una richiesta molto elevata.
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Samsung Galaxy Fit3 è una fitness band pensata per aiutarti nella gestione dello sport e della tua salute. Con oltre 100 esercizi, funzioni di rilevamento cadute e SOS e una lunga durata della batteria, puoi acquistarla in offerta su Amazon a soli 39 euro invece di 54,90.
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La batteria è a lunga durata con fino a 13 giorni di autonomia e il supporto alla ricarica rapida che assicura di arrivare al 65% in soli 30 minuti. Fit3 è poi capace di rilevare in automatico oltre 100 tipologie di allenamento, monitorare la qualità del sonno, l’ossigenazione del sangue e mantenere uno stile di vita davvero sano.
Non mancano le caratteristiche relative alla sicurezza con il rilevamento della cadute e la funzione SOS che ti supportano anche nelle situazioni più delicate. Con barometro integrato, certificazione IP68 e la possibilità di ricevere notifiche in tempo reale, controllare la musica e gestire tutto con semplici gesti, Samsung Galaxy Fit3 è un prodotto davvero completo.
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La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato la legge denominata Take It Down Act che obbliga i social media alla cancellazione delle immagini intime non consensuali generate dall’intelligenza artificiale. Era stata già approvata dal Senato, quindi manca solo la firma di Donald Trump. Secondo alcune organizzazioni potrebbe essere usata per limitare la libertà di parola e imporre la disattivazione della crittografia.
Possibili conseguenze negativeIl Presidente degli Stati Uniti ha già dichiarato che firmerà la legge, in quanto la First Lady Melania Trump è stata una delle principali sostenitrici. Senza giri di parole ha sottolineato che userà la legge per chiedere di eliminare i contenuti indesiderati. Secondo la Electronic Frontier Foundation (EFF), il Take It Down Act diventerà un potente strumento di censura.
Lo scopo principale della legge è combattere la diffusione dei deepfake espliciti, ovvero immagini sessuali generate con l’intelligenza artificiale. Le aziende che gestiscono le piattaforme dovranno rimuoverli entro 48 ore dalla segnalazione. I provider più piccoli non hanno le risorse per verificare la legittimità delle richieste in 48 ore, quindi saranno costretti ad eliminare i contenuti per evitare problemi legali. Ciò comporta una limitazione della libertà di parola.
La legge prevede una chiara esenzione per le email, ma non per messaggi privati, cloud storage e altri servizi che usano la crittografia end-to-end. Dato che non è possibile monitorare i contenuti pubblicati, le aziende potrebbero essere costrette ad abbandonare la crittografia. Ciò rappresenta un pericolo per sicurezza e privacy.
Tra i sostenitori della legge ci sono Meta, Snap, Google, Microsoft, TikTok, X e Amazon. La legge è stata approvata con 409 voti favorevoli. I due voti contrari sono arrivati da due repubblicani, uno dei quali ha dichiarato che la legge è suscettibile di abusi e potrebbe portare a conseguenze indesiderate.
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Il tracker della mela morsicata è protagonista dell’offerta a tempo di Amazon che propone il bundle con 4 unità di Apple AirTag in forte sconto. Non sappiamo fino a quando rimarrà disponibile, ma ti permette di acquistarlo con un risparmio di ben 35 euro rispetto al listino ufficiale. Diamo uno sguardo alle sue caratteristiche.
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Il bundle con 4 Apple AirTag è più conveniente che maiÈ la soluzione definitiva per non perdere mai più i tuoi oggetti e per ritrovarli facilmente in caso di smarrimento. Il dispositivo di localizzazione è compatto e leggero, supporta la precisione assoluta della tecnologia Ultra Wideband potenziando così quella del Bluetooth. Si integra alla perfezione la funzionalità Dov’è degli iPhone ed è progettato con la massima attenzione alla tutela della privacy, come certifica l’implementazione di protezioni dedicate, a partire dalla crittografia delle informazioni. Inoltre, è resistente all’acqua e alla polvere e la batteria è sostituibile. Scopri di più nella descrizione completa.
Se effettui subito l’ordine, il bundle con 4 unità di Apple AirTag arriverà direttamente a casa tua entro domani con la consegna gratuita. Sia la vendita che la spedizione sono a carico di Amazon, senza passare da intermediari per il massimo dell’affidabilità.
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Invece di pagarlo 129 euro come da listino ufficiale, grazie al forte sconto lo puoi acquistare al prezzo finale di soli 94 euro. Non devi attivare coupon o inserire codici promozionali, la riduzione della spesa è applicata in automatico. Come anticipato in apertura, trattandosi di un’offerta a tempo potrebbe scadere o risultare sold out da un momento all’altro: se sei interessato ti consigliamo di approfittarne ora. Ti segnaliamo infine che il voto medio assegnato da oltre 35.900 recensioni sfiora il perfect score (4,7/5).
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Google Wallet consente di aggiungere nuove carte effettuandone la scansione con la fotocamera dello smartphone o inserendo manualmente i relativi dati. Tra non molto, però, a queste possibilità sarà aggiunta quella contactless, per cui si potrà fare tutto semplicemente avvicinando la carta al dispositivo.
Google Wallet: aggiunta di nuove carte via contactlessStando infatti a quanto emerso dall’analisi dell’APK dell’ultima beta di Google Play Services (versione 25.16.33), “big G” prevede di introdurre in Google Wallet l’aggiunta delle carte tramite NFC, unitamente all’opzione di scansione delle carte già esistente e a quella dell’immissione manuale.
Il nuovo metodo comparirà come opzione accanto ai due tradizionali, nella schermata “Aggiungi metodo di pagamento”. Una volta selezionato, lo smartphone leggerà e apprenderà il numero della carta e la data di scadenza, mentre per motivi di sicurezza sarà presumibilmente necessario digitare manualmente il CVV.
Inoltre, dopo la scansione NFC, potrebbe essere richiesto agli utenti di completare qualche ulteriore passaggio di verifica, a seconda dell’emittente della carta.
Al momento, non è dato sapere quali siano le carte effettivamente compatibili con il nuovo metodo. Nel file APK non sono stati trovati riferimenti esatti a tal riguardo, ma anche altre app-portafoglio che offrono già quest’opzione presentano delle limitazioni particolarmente stringenti. Sulla base di ciò, la funzione potrebbe essere orientata principalmente verso le carte conformi all’EMV, uno standard creato da Europay, Mastercard e Visa.
Allo stato attuale non è neppure chiaro quando, di preciso, la nuova funzionalità verrà aggiunta, ma la sua presenza nell’ultima beta suggerisce che un lancio più ampio potrebbe non essere troppo lontano.
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NordVPN rinnova la propria offerta anche per la stagione primaverile e ti offre una nuova opportunità per navigare in maniera sicura, anonima e completamente protetta. Oggi puoi avere il piano di 2 anni con uno sconto fino al 73% e ricevere anche 3 mesi extra sul tuo abbonamento: in pratica, avrai 27 mesi di protezione ad un prezzo imbattibile di circa 3 euro al mese.
NordVPN: cybersecurity avanzata ovunque ti troviUtilizzare NordVPN permette di navigare in maniera tranquilla, proteggendo i tuoi dati e con la possibilità di accedere a contenuti da tutto il mondo senza blocchi o rallentamenti. Potrai dunque guardare film, serie e sport in streaming con i tuoi abbonamenti ovunque ti trovi, senza limiti di velocità o larghezza di banda, anche all’estero.
Il tutto con la protezione garantita dalla crittografia avanzata A-256, che agisce in maniera efficace anche se ti colleghi a reti WiFi pubbliche: anzi, proprio quello è il caso in cui andrebbe utilizzata più spesso. I tuoi dati saranno al sicuro da eventuali curiosi e malintenzionati. Inoltre, la funzione Dark Web Monitor ti avviserà nel caso le tue credenziali dovessero finire online.
Con un solo account potrai proteggere fino a 10 dispositivi, anche il router di casa, senza log, tracciamenti o dati tracciati. La configurazione è semplicissima e avviene in pochi click, da PC, smartphone o tablet.
Non aspettare a metti al sicuro la tua connessione adesso con NordVPN approfittando di questo super sconto.
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Da progetto promettente a piattaforma solida, MAIA – AI all In ONE – ha compiuto un balzo strutturale e concettuale con il rilascio ufficiale della sua Versione 8 del 15 aprile scorso in versione web, e dal prossimo 5 Maggio in versione App mobile, sancendo l’uscita definitiva dalla fase beta e l’ingresso in un nuovo ciclo evolutivo. Questo aggiornamento, molto più di un semplice “refresh” grafico o funzionale, rappresenta una revisione profonda dell’intero impianto tecnologico, sia lato interfaccia che architettura sottostante, con un’attenzione maniacale all’ottimizzazione dell’esperienza utente, alla versatilità multimodale e a quella sensibilità etica che ha da sempre contraddistinto il progetto italiano rispetto ai giganti globali.
Nel confronto con le versioni precedenti, e in particolare con le milestone V6 e V6.5, la versione V8 di MAIA segna il passaggio da una piattaforma prevalentemente sperimentale a un ambiente produttivo, stabile, altamente configurabile, con un grado di sofisticazione adatto anche a chi lavora nel campo dello sviluppo, della creazione di contenuti professionali e persino della generazione di modelli AI personalizzati.
Mentre la versione 6 introduceva per la prima volta concetti come la segmentazione in ambienti di lavoro e l’integrazione con strumenti di produttività, la versione 6.5 aveva avuto il merito di raffinare l’esperienza d’uso, semplificando i flussi operativi e introducendo una rinnovata UX basata su un campo unico per input e output, nonché il ritorno della modalità text-to-speech. Con Maia V8, però, il gioco cambia del tutto.
Quello che colpisce subito, fin dal primo utilizzo, è la coerenza architettonica del nuovo ecosistema. Tutto è più snello, più fluido, più integrato. La filosofia del “one prompt to rule them all” viene portata alle estreme conseguenze con la nuova Text Mode, che non è un semplice editor ma un vero ambiente di scrittura strutturato, capace di interfacciarsi con l’utente come fosse un word processor semantico: permette la modifica in tempo reale del prompt e della risposta, con la possibilità di formattare, revisionare, salvare in Word e personalizzare ogni interazione.
Per chi scrive per lavoro, per chi fa copywriting o redazione tecnica, è un’arma micidiale.
Questa modalità non è isolata ma si incastra con un’altra novità rivoluzionaria: la possibilità di scegliere il “tono cognitivo” della risposta. L’utente può ora selezionare il grado di profondità delle risposte di Maia, spaziando tra “Diretta” (essenziale e veloce), “Bilanciata” (equilibrata e sintetica) e “Profonda” (argomentativa e analitica).
Non è solo una questione di lunghezza, ma di approccio: in modalità “Profonda”, Maia si comporta come un junior analyst, sviluppando un discorso ragionato, articolato, contestualizzato, con riferimenti, esempi e persino meta-commenti sulla struttura logica delle argomentazioni. Una novità che farà la felicità di chi lavora nella documentazione tecnica, nella strategia digitale o nella consulenza specialistica.
Ma non è tutto. Per gli appassionati di AI generativa applicata alle immagini, Maia V8 introduce Image Mode, una vera e propria interfaccia grafica per la personalizzazione delle immagini generate. Qui l’utente può indicare uno stile specifico (dall’anime giapponese al cyberpunk, dallo stile Pixar al gotico vittoriano), ma soprattutto può caricare due tipi di immagini guida: una per i contenuti, l’altra per i volti. Il risultato non è un’immagine casuale o generica, ma una visualizzazione precisa dell’idea creativa, realizzata con coerenza compositiva e un’estetica sempre più vicina ai gusti dell’utente.
Questo strumento si rivela potentissimo per chi lavora nel design, nel branding, nel marketing visivo o nella pre-produzione video.
Il motore grafico è stato riscritto per garantire tempi di rendering più rapidi e un output più armonico, superando i limiti della generazione randomica tipica delle AI creative.
C’è poi un altro aspetto di MAIA V8 che segna un’evoluzione sostanziale: l’integrazione dinamica con il web in tempo reale. Con l’attivazione del Web Update, l’utente consente a Maia di arricchire la propria knowledge base attingendo a fonti verificate online. L’intelligenza artificiale non si affida più soltanto a un corpus statico di addestramento, ma si apre a una modalità “ibrida” in cui il retrieval è aumentato da tecniche di RAG (Retrieval-Augmented Generation), garantendo così una freschezza informativa molto superiore alla media dei modelli GPT-like. La differenza rispetto alla ricerca web tradizionale è che Maia non si limita a indicizzare, ma sintetizza, ragiona, confronta, e integra. Se GPT-4o è il classico oracolo onnicomprensivo, Maia V8 è più simile a un assistente redazionale, capace di fare fact-checking, trovare fonti alternative e costruire sintesi cross-mediali.
Un’altra funzionalità fortemente apprezzata dalla community tecnica è il Focus Coding. La possibilità di ottenere codice in diversi linguaggi (Python, JavaScript, CSS, HTML, SQL, Bash) partendo da una semplice richiesta in linguaggio naturale si è evoluta. Oggi l’utente può scegliere se ricevere solo il codice o anche la spiegazione passo-passo del funzionamento. Questo consente a MAIA di essere utilizzata non solo come generatore, ma anche come tutor di programmazione. E qui si coglie uno scarto notevole rispetto alla V6, dove il codice era prodotto, ma non necessariamente commentato o ottimizzato. Nella V8, invece, ogni blocco è potenzialmente un snippet pronto per essere integrato in ambienti di sviluppo reali.
Ulteriore chicca, per chi vive di produttività e automazione, è Maia Studio, l’evoluzione del precedente Uknow. Con questa funzione, l’utente può caricare un proprio corpus di documenti, link o dataset, e generare una AI personalizzata che risponde alle domande in base ai contenuti caricati. Il tutto avviene in modalità privata, con possibilità di condivisione tramite link protetto. Si tratta, in sostanza, di costruire il proprio micro-LLM specializzato, interrogabile in modo naturale e scalabile nel tempo. Un’innovazione che apre scenari interessantissimi in ambito didattico, aziendale, redazionale, archivistico.
Dal punto di vista sistemico, vale la pena soffermarsi sull’architettura che regge Maia V8. Al centro vi è il sistema di ragionamento ThinkFlow, progettato per scomporre ogni problema in micro-compiti autonomi, analizzarli in una sequenza logica e ottimizzare il percorso decisionale. A differenza degli LLM, che rispondono in base a correlazioni statistiche apprese da insiemi di dati pre-addestrati, ThinkFlow pianifica e coordina le azioni, garantendo che ogni decisione sia contestualizzata e orientata all’obiettivo. Questo riduce la latenza, ottimizza il consumo di risorse e aumenta la precisione delle risposte.
A ciò si aggiunge un sofisticato sistema di orchestrazione centrale – definito “Hub Cognitivo” – che coordina l’interazione tra i vari moduli, rendendo Maia un sistema distribuito ma coeso. La qualità del dataset utilizzato per l’addestramento – frutto di 12 mesi di interazioni reali con utenti alpha – garantisce una pertinenza superiore, soprattutto per le lingue romanze come italiano, francese e portoghese.
Sul piano linguistico, infatti, Maia continua a investire nella specificità culturale e semantica delle lingue trattate. Non ci si limita a tradurre da un core anglofono, ma si costruisce un modello linguistico profondamente aderente alla grammatica, alla sintassi e alla pragmatica delle lingue supportate. Questo spiega la qualità superiore delle interazioni in italiano rispetto a molte altre AI concorrenti, spesso penalizzate da modelli allenati quasi esclusivamente sull’inglese.
Quanto costa MAIA? Prendiamo in considerazione il sistema di crediti, che ci fa pagare solo per quello che utilizziamo. Con il piano Free si ottengono 50 crediti mensili, mentre con il piano Elite (5€/mese) se ne ricevono 500 più pacchetti aggiuntivi. È un modello sostenibile, che evita abbonamenti rigidi e consente un utilizzo calibrato in base alle esigenze.
È evidente che dietro MAIA c’è un progetto con una visione di lungo periodo. Per Daniele Marinelli, CEO di DT Socialize (la holding che controlla Synapsia e My MAIA, le società che hanno sviluppato MAIA) “con il fenomeno MAIA abbiamo costruito un ecosistema in cui l’intelligenza artificiale non sia un “servizio da spremere”, ma un alleato personale da allenare, da plasmare e da portare con sé.”
La fase di alpha testing del progetto ha coinvolto 50 mila utenti ed è costata 5 milioni di euro. Come riportato dall’Osservatorio Economico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, lo scorso marzo Synapsia ha firmato un accordo da 2,5 miliardi di dollari con Bold Technologies (Emirati Arabi) e l’International Institute of Technology (Svizzera) per sviluppare soluzioni urbane smart basate su intelligenza artificiale, applicabili a trasporti, parcheggi ed emergenze. “L’intesa – ha commentato Marinelli – si inserisce nel quadro di un più ampio piano di investimenti emiratini in Italia e nel contesto della rapida crescita del settore AI negli Emirati, destinato a valere 100 miliardi di dollari entro il 2030.”
La presenza di Maia all’interno del progetto internazionale delle città cognitive ad Abu Dhabi è stata possibile anche grazie alla preziosa partnership strategica con Negg Group, azienda italiana specializzata in cybersecurity e intelligence digitale. In questa collaborazione, le avanzate soluzioni di protezione di Negg Group – già protagonista della cyber intelligence italiana in ambito governativo – saranno integrate nel framework cognitivo di MAIA, sviluppato da Synapsia, per creare infrastrutture urbane intelligenti, sicure, resilienti e auto-adattive.
MAIA V8 è una dichiarazione di maturità che dimostra come un’intelligenza artificiale possa essere potente, etica ed intelligente senza essere invasiva o arrogante. Ed è, forse, uno dei rari esempi di come l’ingegneria del software possa ancora essere animata da visione, stile e un pizzico di umanità.
Per chi lavora nel digitale, per chi sperimenta con i linguaggi, per chi vive tra API e IDE, MAIA V8 è più che un tool: è una compagna di viaggio.
In collaborazione con MAIA Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}
iPhone 17 ha superato il primo step di produzione
Apple ha raggiunto un importante traguardo nello sviluppo della serie iPhone 17. In base a quanto riferito nelle scorse ore dalla redazione del DigiTimes, infatti, almeno uno dei modelli ha superato l’Engineering Validation Testing (EVT), ovvero la prima fase cruciale dei test hardware.
iPhone 17 ha superato l’Engineering Validation Testing (EVT)L’Engineering Validation Testing è uno dei primi e più importanti step nella catena di sviluppo dei nuovi iPhone. Durante questa fase, il colosso di Cupertino testa i prototipi al fine di verificare che l’hardware funzioni in modo corretto e rispetti i rigidi standard qualitativi imposti dall’azienda.
In questa fase, fondamentale e che che conferma la tabella di marcia verso il consueto lancio di settembre, sono però possibili ancora piccole modifiche alle specifiche tecniche Ad esempio, l’analista Ming-Chi Kuo ha recentemente affermato che il gruppo capitanato da Tim Cook prenderà entro maggio la decisione finale riguardo il se dotare l’iPhone 17 base di 8 GB o di 12 GB di RAM. Per quanto concerne iPhone 17 Air, 17 Pro e 17 Pro Max, invece, l’analista non ha il benché minimo dubbio sul fatto che la RAM sarà da 12 GB.
Una volta completato l’EVT, i dispositivi passano agli ultimi due step prima che venga avviata la produzione: il Design Validation Test (DVT), una fase in cui si sottopone a verifica la resistenza agli urti, la compatibilità con accessori e la stabilità del dispositivo sotto stress termico, e il Production Validation Test (PVT), che utilizza invece prototipi quasi definitivi, praticamente identici ai dispositivi finali, per affinare i processi industriali e ridurre gli scarti di fabbrica.
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Entro la fine dell’anno in corso o al massimo nella prima metà del 2026, potrebbe fare capolino sul mercato Apple Vision Air, il nuovo e più leggero visore visore di Apple. A riferirlo è stato il noto giornalista Mark Gurman di Bloomberg, con un report condiviso nelle scorse ore che fornisce alcuni dettagli sulla questione decisamente interessanti.
Apple Vision Air in arrivo a breveAndando più nello specifico, dopo il lancio di Apple Vision Pro, accolto con grande entusiasmo, ma frenato da vendite più lente del previsto, in special modo a causa del suo peso e del suo prezzo, il gruppo capitanato da Tim Cook avrebbe deciso di rimediare intervenendo proprio su tali fattori e proponendo quindi Apple Vision Air, una versione più leggera ed economica del modello attualmente in carica.
Si tratterebbe insomma di un visore più accessibile, ma proprio per questo è lecito chiedersi quali sacrifici tecnologici comporterà, inevitabili per poter contenere peso e prezzo del dispositivo. A tal riguardo, però, Mark Gurman non fornisce dettagli esatti, ma sicuramente sarà possibile saperne sempre di più nei mesi a venire.
Da tenere presente che oltre ad Apple Vision Air, la “mela morsicata” starebbe lavorando anche a un altro visore, un modello collegabile al Mac via cavo, pensato per applicazioni che richiedono latenza ridottissima, come chirurgia o simulazioni di volo. Ad arrivare per primo, però, dovrebbe essere la variante Air.
Tutto ciò dimostra chiaramente come Apple non abbia alcuna intenzione di abbandonare il settore dei visori, nonostante un inizio di mercato piuttosto tiepido.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Alibaba presenta Qwen3, una famiglia di modelli AI ibridi
Alibaba ha appena svelato Qwen3, una nuova famiglia di modelli AI ibridi. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, questi sistemi non si limitano a stare al passo con i sistemi di Google e OpenAI, finora considerati inarrivabili, ma osano addirittura guardarli dall’alto in basso in alcuni benchmark.
Alibaba lancia i modelli AI ibridi Qwen3La particolarità di Qwen3 è la sua natura ibrida. Questi modelli, infatti, sanno adattarsi alle esigenze dell’utente. Possono “ragionare” su problemi complessi o fornire risposte rapide a richieste più semplici. Ad esempio, si può chiedere al modello di riflettere più a fondo su un’analisi critica, oppure di elaborare una sintesi veloce per una ricerca banale, ottimizzando così tempo, risorse e risultati.
I modelli Qwen3 parlano ben 119 lingue e sono stati addestrati su un dataset di quasi 36 trilioni di token. Un’addestramento a base di libri di testo, coppie domanda-risposta, snippet di codice e dati generati dall’AI che ha permesso a Qwen3 di fare un salto di qualità rispetto al suo predecessore, Qwen2.
Qwen3 vs OpenAI e GoogleI risultati parlano chiaro: Qwen3 se la gioca alla pari con i migliori modelli AI di OpenAI e Google. Il modello di punta, Qwen-3-235B-A22B, supera o3-mini di OpenAI e Gemini 2.5 Pro di Google su piattaforme come Codeforces e benchmark come AIME e BFCL. E anche il più grande modello pubblico, Qwen3-32B, dimostra di essere all’altezza delle aspettative, surclassando o1 di OpenAI in test come LiveCodeBench.
La maggior parte dei modelli Qwen3 sono già disponibili per il download su Hugging Face e GitHub sotto licenza “open”.
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Sorgenia è il fornitore di luce e gas green, digitale e trasparente con fornitura dell’energia elettrica da fonti 100% rinnovabili sul suolo italiano, completamente online e con zero spese aggiuntive. Adesso scegliendo una delle offerte Luce e Gas potrai avere uno sconto di benvenuto fino a 150 euro. Vediamo come funziona.
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Le offerte Luce e Gas di Sorgenia con sconto di benvenutoCon Sorgenia avrai la libertà di scegliere tra due differenti formule pensate su misura: con Next Energy 24 blocchi il prezzo della materia prima per 24 mesi (0,130 €/kWh per la luce e 0,52 €/Smc per il gas) con uno sconto di benvenuto in bolletta di 40 euro che sarà frazionato in 12 mesi.
Next Energy Sunlight è invece più dinamica e legata all’andamento del mercato, per questo potrai pagare l’energia al prezzo indicizzato, con un contributo minimo per il primo anno (solo 0,006 €/kWh per la luce e 0,09 €/Smc per il gas) e con uno sconto di benvenuto di 60 euro.
Come detto, tutte le offerte Sorgenia sono 100% green, con elettricità prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili italiane. Il servizio 100% digitale, invece, ti aiuterà a tenere sotto controllo i consumi e la spesa in bolletta, dallo smartphone o dal PC.
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Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore, Apple potrebbe aver deciso di non utilizzare il rivestimento anti-riflesso super resistente ai graffi per il display per i prossimi iPhone 17 Pro e 17 Pro Max.
iPhone 17 Pro: niente display con rivestimento anti-riflesso super resistente ai graffiAndando maggiormente in dettaglio, la primavera scorsa il leaker Instant Digital aveva riferito che il colosso di Cupertino stava lavorando a un nuovo livello di protezione anti-riflesso che era più resistente ai graffi rispetto al Ceramic Shield. Da allora non sono state più diffuse informazioni a tal riguardo, a quanto pare perché non tutto è andato per il verso giusto.
Apple aveva pianificato di utilizzare il rivestimento anti-riflesso per i modelli di fascia alta dei suoi prossimi smartphone, che li avrebbero resi i primi iPhone con un display del genere. La “mela morsicata”, però, avrebbe riscontrato problemi nel processo produttivo, pertanto attualmente non è più una caratteristica pianificata per gli iPhone 17.
Il processo produttivo si sarebbe rivelato troppo lento per poter essere applicato su milioni di dispositivi da produrre, per cui pur essendo stato pianificato solo per i modelli Pro, per quest’anno sembra che non sia fattibile, ma non è escluso che possa esserlo in futuro, ovviamente.
Gli attuali modelli di iPhone hanno un rivestimento oleorepellente resistente alle impronte digitali, ma Apple non si è concentrata in modo particolare sulla tecnologia anti-riflesso. Per Mac e iPad Pro, invece, il gruppo capitanato da Tim Cook offre un display nano-texture che riduce i riflessi.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Precompilata 2025: come accedere ai modelli
Come comunicato dall’Agenzia delle Entrate, prende il via la precompilata 2025. A partire dal pomeriggio di mercoledì 30 aprile, sul sito del Fisco saranno disponibili in modalità consultazione i modelli già predisposti con i dati in possesso o inviati dagli enti esterni, ad esempio dai datori di lavoro, dalle farmacie e dalle banche. Vediamo come accedervi.
Come accedere alla precompilata 2025È molto semplice. Tutto ciò che bisogna fare è collegarsi al sito ufficiale ed effettuare l’autenticazione. Per l’accesso è necessario scegliere uno di questi tre metodi: SPID (sistema pubblico di identità digitale), CIE (carta di identità elettronica) o CNS (carta nazionale dei servizi).
Nei modelli sono inclusi 1.298.784.152 dati ricevuti dal Fisco e precaricati nelle dichiarazioni 2025. Si tratta in gran parte di spese sanitarie (oltre 1 miliardo), seguono premi assicurativi (più di 98 milioni), certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (quasi 75 milioni) e bonifici per le ristrutturazioni (10 milioni e mezzo).
Rispetto allo scorso anno è stato registrato un notevole incremento per le ristrutturazioni condominiali (quasi 7,5 milioni, +32%), per le erogazioni liberali (2,8 milioni, +13%) e per le spese scolastiche (8,5 milioni).
Date e scadenze per la dichiarazioneSono queste le date e le scadenze da tenere in considerazione per quanto riguarda la precompilata 2025 e la dichiarazione dei redditi.
- 30 aprile 2025: accesso in consultazione ai modelli della precompilata;
- 15 maggio 2025: via alle modifiche e all’invio dei modelli dichiarativi;
- 30 settembre 2025: termine ultimo per l’invio della dichiarazione (730);
- 31 ottobre 2025: termine ultimo per l’invio del modello Redditi.
Quest’anno ci sono diverse novità che vale la pena riassumere, introdotte dall’Agenzia per rendere più agevole il processo.
- Migliorati la scelta del sostituto d’imposta e il passaggio dalla compilazione con la modalità semplificata a quella con il metodo ordinario.
- Introdotti due nuovi quadri (M e T) che consentono alle persone fisiche non titolari di partita IVA di utilizzare la dichiarazione semplificata anche in relazione ai redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria.
- Gli eredi, che prima potevano effettuare l’invio esclusivamente in prima persona, possono ora farlo anche attraverso tutori, amministratori di sostegno e genitori abilitati.
- Tra i dati utilizzati per l’elaborazione figurano anche i proventi erogati dal GE per la cessione di energia prodotta da impianti fotovoltaici per uso domestico.
- Nella dichiarazione modello Redditi Persone fisiche, per i soggetti IVA in regime di vantaggio e forfetario, i dati reddituali desumibili dalle fatture elettroniche (trasmesse tramite SDI) e dai corrispettivi giornalieri inviati nel corso dell’anno, saranno accostati alle informazioni precompilate.
- Con apposita delega, l’accesso ai dati precompilati del modello Redditi Persone fisiche è ora consentito, oltre che ai professionisti e ai CAF dipendenti e pensionati, a tutti gli intermediari incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni, come CAF imprese, avvocati o revisori.
Octopus Energy: ecco le nuove tariffe luce e gas 100% green
Octopus Energy ha appena lanciato una nuova offerta luce e gas da fonti 100% rinnovabili che ti aiuterà a risparmiare sulla bolletta con costi chiari e senza sorprese. Prima di vederla nel dettaglio, ti spieghiamo che questo operatore nasce per offrire tariffe principalmente competitive da fonti di energia elettrica 100% rinnovabile: una scelta che insomma aiuta il tuo portafoglio e l’ambiente.
Scopri le nuove tariffe Octopus Energy
Octopus Energy: i dettagli della nuova offertaLa nuova promozione è attiva fino al prossimo 12 maggio e ti permette di scegliere due opzioni: Octopus Fissa 12M, che blocca il prezzo della materia prima per un anno intero (solo 0,121 €/kWh per la luce e 0,42 €/Smc per il gas, più 84 €/anno di commercializzazione), oppure Octopus Flex, la tariffa indicizzata ideale se vuoi seguire l’andamento del mercato (PUN Mono + 0,011 €/kWh per la luce e PSVDAm + 0,08 €/Smc per il gas).
Comunque sceglierai, avrai la certezza di un servizio clienti sempre a tua disposizione, che risponde in meno di un minuto e ti evita attese infinite. Stesso discorso che vale per il processo di attivazione: ti basterà prendere una bolletta recente, inserire i dati nella pagina di attivazione e poi scegliere il metodo di pagamento e l’offerta che fa per te. Al resto penserà tutto Octopus Energy, senza vincoli o interruzioni del servizio.
Scopri le nuove tariffe Octopus Energy
Non pensarci troppo e scegli la tariffa perfetta per te, risparmia immediatamente e inizia ad usare energia 100% green. Una scelta intelligente per la tua casa e per il pianeta.
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Al momento, salvo esaurimento scorte anticipato, il nuovo Apple iPhone 16 128GB è in offerta speciale su Amazon. Il re dello shopping lo sta letteralmente regalando. Infatti, un prezzo così non si era mai visto prima. Cosa stai aspettando? Approfitta di tutti i vantaggi dell’acquisto Amazon Prime. Mettilo in carrello a soli 769 euro, invece di 979 euro.
Uno sconto del 21% per un risparmio di ben 210 euro per questo gioiellino. Insomma, un vero e proprio affare del giorno che ti consigliamo di concludere velocemente, finché sei ancora in tempo. I vantaggi con Amazon su questo ordine però non finiscono qui.
Infatti, oggi è anche possibile scegliere l’opzione “Pagamenti rateali”. In pratica, direttamente con Amazon e non con una finanziaria, puoi scegliere di pagare il tuo nuovo iPhone 16 128GB a partire da 153,80 euro al mese, per 5 rate mensili a tasso zero. La consegna gratuita è inclusa nel prezzo.
Apple iPhone 16 128GB: un vero miracolo su AmazonApple iPhone 16 128GB è in offerta speciale su Amazon che ti permette di entrare nella nuova tecnologia di Casa Cupertino a un prezzo incredibile. Oggi è tuo a soli 769 euro se lo acquisti prima che finiscano le scorte. Sta andando a ruba, quindi devi essere molto veloce. E poi hai anche il tasso zero di Amazon, per pagarlo in 5 rate senza interessi.
Il nuovo chipset A18 è pazzesco. Un processore incredibilmente ben fatto, capace di raggiungere livelli di prestazione eccellenti. Apple Intelligence è pienamente supportata, così come tutte le app e tutti i giochi disponibili su Apple App Store. Vivi un’esperienza indimenticabile ogni giorno grazie a questo smartphone iOS decisamente potente.
Il display Super Retina XDR da 6,1 pollici regala immagini dai colori vivaci e dettagli incredibili. La quasi assenza di cornici rende tutto ancora più immersivo. E poi c’è lei, la batteria lunga tutto il giorno per un’autonomia sorprendente e senza preoccupazioni. Acquista ora il tuo iPhone 16 128GB a soli 769 euro!
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Dopo lo stop del 9 aprile dovuto alle condizioni meteo sfavorevoli, Amazon ha finalmente lanciato i primi 27 satelliti della costellazione Project Kuiper dallo Space Launch Complex-41 della Cape Canaveral Space Force Station (Florida). L’azienda di Seattle ha dichiarato che il servizio verrà attivato entro fine anno per alcuni clienti, ma ci sono dubbi sul rispetto dei tempi.
In orbita i primi 27 satellitiIl razzo Atlas V 551 di United Launch Alliance (ULA) è stato riportato sulla base di lancio il 25 aprile. Il conto alla rovescia è iniziato alle ore 12:10 locali (le 18:10 in Italia) di ieri. Dopo due pause programmate di 15 minuti, prima del caricamento del propellente (ossigeno e idrogeni liquidi) e delle verifiche finali, il razzo è partito alle ore 19:01 locali (le 1:01 di oggi in Italia), come previsto.
Dopo un minuto e 46 secondi è avvenuto il distacco dei cinque booster laterali. Successivamente è avvenuta la separazione tra primo e secondo stadio del razzo. Dopo circa 18 minuti dal lancio, lo stadio superiore (Centaur) ha raggiunto l’orbita terrestre bassa a circa 450 Km di altitudine e rilasciato i 27 satelliti.
United Lauch Alliance effettuerà altri 46 lanci. Per i prossimi 8 verrà utilizzato ancora il razzo Atlas V. Dopo il suo pensionamento verrà usato il razzo Vulcan per gli altri 38 lanci. Sono inoltre previsti lanci con Ariane 6 di Arianespace, New Glenn di Blue Origin e Falcon 9 di SpaceX. La costellazione Project Kuiper sarà formata da 3.236 satelliti.
L’attivazione del servizio di connettività a banda larga è previsto entro fine 2025, ma ci sono ritardi nella produzione dei satelliti. Il concorrente diretto è ovviamente Starlink di SpaceX (che ha già lanciato oltre 8.400 satelliti).
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Torna l’offerta Sky che ti permette di avere anche Netflix ad un prezzo speciale: la promozione che include i pacchetti Sky TV e, appunto, un abbonamento Standard alla nota piattaforma streaming è disponibile a soli 19,90 euro al mese per 18 mesi invece di 30, con l’attivazione del decoder Sky Stream offerta a soli 19 euro.
Attiva online l’offerta Sky e Netflix
Sky e Netflix insieme: cosa include l’offertaQuesta offerta ti permetterà di accedere ai contenuti di Sky TV, il che significa avere accesso a show, serie TV originali e internazionali del calibro di The Last of Us, Gangs of London e molte altre ancora.
Soprattutto avrai un abbonamento Standard a Netflix con la possibilità di goderti le uscite di maggio 2025 come The Four Season e L’Abbaglio, The Northman, Per Sempre, Nonnas, la quarta stagione di Love Death & Robots, Barbie, Maschi Veri, Sirens e l’ottava stagione di Big Mouth, insieme ad altre sorprese.
Tutto questo ti costerà soltanto 19,90 euro al mese per 18 mesi invece di 30 euro: al termine del periodo promozionale sarai libero di scegliere se disdire o rimodulare l’offerta a tuo piacimento. A casa riceverai anche il decoder Sky Stream, il nuovo dispositivo che funziona tramite la rete internet e che presenta un’unica interfaccia per gestire tutti i tuoi contenuti tra Sky e Netflix.
Attiva online l’offerta Sky e Netflix
L’offerta è valida anche se disponi di un abbonamento Netflix già attivo: in quel caso, verrà semplicemente fatturato da Sky senza che tu debba perdere i tuoi profili e la tua cronologia di visione.
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L’app IO è stata pensata fin dall’inizio per semplificare le interazioni tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Un obiettivo decisamente ambizioso, da perseguire attraverso un lavoro lungo e non certo privo di ostacoli, coinvolgendo anzitutto gli enti locali. A che punto siamo in termini di adesione dei comuni italiani?
Comuni italiani sull’app IO: adesione al 95%A fornirci la risposta sono i numeri ufficiali. Complessivamente, sui 7.896 comuni italiani, sono 7.523 quelli già presenti sull’app IO, vale a dire il 95% della quota. Questa la mappa: in blu scuro le aree nelle quali la percentuale è più elevata.
Di seguito la classifica delle regioni più virtuose, quelle che hanno lavorato affinché le amministrazioni comunali potessero essere attive all’interno dell’applicazione. Il caos più virtuoso è quello dell’Emilia-Romagna, mentre in Calabria c’è ancora da lavorare.
- Emilia-Romagna 100% (330/330);
- Marche 100% (224/225);
- Friuli-Venezia Giulia 99% (213/215);
- Trentino-Alto Adige/Südtirol 99% (280/282);
- Veneto 99% (557/560);
- Basilicata 98% (129/131);
- Molise 98% (113/136);
- Valle d’Aosta 97% (72/74);
- Puglia 96% (246/257);
- Toscana 96% (263/273);
- Abruzzo 95% (289/305);
- Lazio 95% (360/378);
- Sicilia 95% (371/391);
- Umbria 95% (87/92);
- Liguria 94% (228/234);
- Lombardia 94% (1.417/1.502);
- Piemonte 94% (1.113/1.180);
- Sardegna 94% (353/377);
- Campania 93% (509/550);
- Calabria 91% (369/404).
Per sapere se la propria amministrazione ha già aderito all’iniziativa è sufficiente effettuare una ricerca sul sito ufficiale del progetto oppure direttamente all’interno dell’applicazione, nella scheda Servizi. Selezionando l’ente comparirà anche l’elenco dei servizi disponibili.
Tutti i numeri dell’app IOI dati sono aggiornati al 28 aprile 2025. Altri numeri interessanti sono quelli relativi agli utenti attivi nel corso degli ultimi 12 mesi (11,5 milioni), ai servizi forniti (349.502) dagli enti presenti (15.818) e ai messaggi inviati dal 2020 (oltre 1 miliardo).
Ancora, la funzionalità Documenti su IO disponibile per tutti da dicembre, ha raggiunto i 5 milioni di attivazioni e igli 8,4 milioni di documenti digitali caricati, tra tessera sanitaria (4,4 milioni), patente di guida (4 milioni) e carta europea della disabilità (0,1 milioni).
Per quanto riguarda invece i metodi di pagamento, gli utenti ne hanno aggiunti quasi 6,3 milioni all’applicazione. Lo scorso anno, la sezione dedicata è stata completamente rinnovata, rendendo tra le altre cose più semplice recuperare le ricevute dei versamenti effettuati.
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