Rayhunter rileva i simulatori di celle telefoniche
La Electronic Frontier Foundation (EFF) ha rilasciato un tool gratuito, denominato Rayhunter, che permette di rilevare i simulatori di celle telefoniche, noti come IMSI Catcher, tra cui il famigerato Stingray. Deve essere installato sul router 4G Orbic RC400L che può essere acquistato su Amazon o eBay per circa 20 dollari, ma potrebbe funzionare anche su altri hotspot mobile con chip Qualcomm e Linux.
Come funziona RayhunterI simulatori di celle telefoniche (CSS) sono utilizzati dalle forze dell’ordine per individuare i telefoni cellulari tramite il numero IMSI (International Mobile Subscriber Identifiers) e quindi la posizione geografica del proprietario. Permettono inoltre di intercettare le comunicazioni, quindi possono essere sfruttati a scopo di sorveglianza o dai cybercriminali per truffe, spam e altre attività illecite.
Per rilevare un CSS vengono solitamente usate app Android su smartphone rooted oppure costose apparecchiature radio. EFF ha sviluppato una soluzione quasi a costo zero e open source (il codice è su GitHub). Rayhunter intercetta il traffico in tempo reale tra l’hotspot mobile sul quale è installato e la cella telefonica alla quale è connesso l’hotspot, senza monitorare le attività dell’utente.
In particolare vengono individuate richieste inusuali alla cella, come il downgrade alla connessione 2G, oppure le richieste del numero IMSI da parte della cella (fasulla). In caso di traffico sospetto, Rayhunter mostra una notifica all’utente (una linea di colore rosso sullo schermo), consentendo di scaricare un log in formato PCAP tramite l’access point Wi-Fi del dispositivo.
L’obiettivo della EFF è scoprire dove sono utilizzati i CSS nel mondo. L’uso di Rayhunter non dovrebbe violare nessuna legge negli Stati Uniti. Per gli utenti in altri paesi viene consigliato di chiedere informazioni ad un avvocato.
Come vedere Che Tempo Che Fa del 9 marzo in streaming
Che Tempo Che Fa è oramai un appuntamento fisso della domenica sera. Anche oggi, domenica 9 marzo, dalle 19:30, lo show di Fabio Fazio andrà in onda con un mix unico di informazione e intrattenimento. Come sempre, la puntata sarà trasmessa in diretta sul Nove. Per vedere in streaming Che Tempo Che Fa, invece, basta collegarsi a Nove.tv, il sito ufficiale del canale televisivo che permette di seguire tutti i programmi, rivedere video e scoprire contenuti esclusivi.
Per vedere Che Tempo Che Fa in streaming dall’estero, invece, può essere necessario attivare una VPN, andando a selezionare un server italiano per realizzare il collegamento e poi collegarsi a Nove.tv per seguire la diretta della puntata dello show di Fabio Fazio.
La VPN da utilizzare è NordVPN, vero e proprio punto di riferimento del settore. Si tratta di un servizio ottimo per chi vive all’estero e vuole evitare i blocchi geografici durante la navigazione online. Con il piano biennale, inoltre, NordVPN ora costa 3,39 euro al mese, con anche 30 giorni di garanzia di rimborso.
Per accedere alla promozione esclusiva basta visitare il sito ufficiale di NordVPN, tramite il link qui di sotto.
Che Tempo Che Fa del 9 marzo: gli ospiti in programmaLa puntata di oggi, 9 marzo, di Che Tempo Che Fa vedrà diversi ospiti a partire da Giuseppe Conte. Presenti anche Gaia ed Achille Lauro, a distanza di poche settimane da Sanremo, oltre che Sabrina Ferilli e Luciano Spalletti. Non mancano, momenti comici e di intrattenimento oltre che il consueto angolo dedicato all’approfondimento dei temi di attualità.
Per vedere la puntata di Che Tempo Che Fa del 9 marzo è sufficiente:
- collegarsi a Nove sul digitale terrestre
- collegarsi a Nove.tv per la diretta streaming
Chi si trova all’estero può utilizzare una VPN come NordVPN per collegarsi a Nove.tv.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Monopolio ricerca: rimedi alternativi di Google
Dopo quelli del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Google ha depositato in tribunale i rimedi alternativi per rispettare la sentenza di primo grado. L’azienda di Mountain View ha elencato una serie di impegni (PDF) per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca che ovviamente non prevedono la vendita di Chrome.
Google non imporrà accordi a terziGoogle aveva comunicato i rimedi alternativi a dicembre 2024. Nel weekend ha presentato la versione finale. Invece della vendita di Chrome (o Android), l’azienda di Mountain View promette di non sottoscrivere accordi esclusivi con produttori e operatori telefonici. Non imporrà inoltre vincoli per l’uso dei servizi.
In dettaglio, Google non sottoscriverà accordi con produttori di smartphone e tablet venduti negli Stati Uniti che prevedono la concessione della licenza per Google Play e altri software solo se vengono installati anche Google Search e Chrome o la licenza per Google Search, Google Play e Chrome solo se vengono installati anche Google Assistant e Gemini.
L’azienda californiana non obbligherà produttori e operatori telefonici a non installare motori di ricerca, browser e chatbot AI di terze parti per ottenere la licenza di Google Play e altri software.
Google non sottoscriverà accordi che prevedono pagamenti per impostare Google Search come motore di ricerca predefinito nei browser di terze parti (come Safari di Apple). Questo impegno viene meno se lo sviluppatore può impostare annualmente un differente motore di ricerca per ogni sistema operativo.
Le udienze sui rimedi inizieranno il 21 aprile e finiranno il 9 maggio. Indipendentemente dalla decisione del giudice, Google presenterà appello contro la sentenza di primo grado.
Meta, continua la causa per violazione del copyright
Immaginiamo di essere uno scrittore. Di aver sudato sette camicie per dare vita alla nostra opera, di averci messo l’anima. E poi scopriamo che un colosso tech l’ha usata per addestrare la sua intelligenza artificiale, senza chiedere il permesso né pagare un centesimo… brutto, eh?
È esattamente quello che sostengono Richard Kadrey, Sarah Silverman, Ta-Nehisi Coates e altri autori che hanno fatto causa a Meta. L’accusa? Violazione del copyright. La prova del crimine? I modelli di AI Llama, che secondo loro sarebbero stati nutriti con i loro libri, dopo aver rimosso le informazioni sui diritti d’autore.
Il giudice dà il via libera (ma non su tutto)Meta si difende invocando il fair use e contestando agli autori il diritto di fare causa. Ma il giudice federale Vince Chhabria non ci sta. Nella sentenza di venerdì, dà il via libera alla causa per violazione del copyright, bollandola come un danno concreto. E riconosce che gli autori hanno portato prove sufficienti per sostenere che Meta abbia intenzionalmente rimosso le informazioni sul copyright per coprire le sue tracce.
Insomma, per il giudice Kadrey e soci un punto l’hanno portato a casa. Ma non su tutta la linea. Chhabria, infatti, ha respinto le loro accuse sulla violazione della legge californiana sulla privacy informatica. Il motivo? Gli autori non hanno dimostrato che Meta abbia messo le mani sui loro computer o server, ma solo sui loro dati (cioè i libri).
I segreti di Meta sul copyrightIntanto, la causa sta già sollevando il velo su come Meta gestisce la spinosa questione del copyright nell’era dell’AI. Dalle carte depositate dagli autori emergono dettagli succosi. Tipo che Mark Zuckerberg in persona avrebbe dato il via libera al team Llama per usare opere protette da copyright per l’addestramento. O che altri membri del team avrebbero discusso dell’uso di contenuti “legalmente discutibili” per far imparare l’AI.
Quella tra Kadrey e Meta è solo una delle tante battaglie legali in corso sui diritti d’autore nell’era dell’intelligenza artificiale. Anche il New York Times, per dire, ha portato OpenAI in tribunale. Insomma, la partita è appena iniziata e promette scintille.
Diritto d’autore vs intelligenza artificialeMa al di là dei singoli casi, la domanda di fondo è: come conciliare il sacrosanto diritto degli autori a vedere tutelate le loro opere con le esigenze di un’intelligenza artificiale che per evolversi ha bisogno di “nutrirsi” di dati a più non posso?
Se le big tech potessero usare qualsiasi opera senza chiedere permesso né pagare il dovuto, gli autori si vedrebbero espropriati delle loro creazioni e dei legittimi guadagni. Ma se mettessimo troppi paletti all’uso delle opere per addestrare l’AI, rischieremmo di frenare l’innovazione.
La sfida è trovare un nuovo punto di equilibrio. Un patto tra diritto d’autore e intelligenza artificiale che garantisca agli autori il giusto riconoscimento e compenso, ma che non leghi le mani al progresso tecnologico.
Come trasformare Copilot su Word in un partner di scrittura
Chi scrive per lavoro, inevitabilmente, ha un rapporto di amore e odio con la scrittura. Da un lato, è fantastico poter dare vita alle proprie idee e trasformarle in parole. Dall’altro, trovarsi davanti a una pagina bianca può mettere un’ansia tremenda. Ma Copilot su Microsoft Word può diventare un alleato prezioso, soprattutto in caso di sindrome da pagina bianca.
Copilot su Word per scrivere, revisionare e analizzare contenutiCopilot può aiutare a trasformare gli spunti in bozze complete, revisionare i testi, ma anche analizzare e ottimizzare i documenti esistenti. Naturalmente, per accedere a Copilot su Word, è necessario un piano Microsoft 365 Copilot.
1. Dalla pagina bianca alla bozza completaCopilot sa come sbloccare la creatività quando ci si trova davanti a un documento vuoto. Basta cliccare sull’icona di Copilot sul margine sinistro e aprire la finestra “Bozza con Copilot“. Qui si può scrivere un prompt semplice o una richiesta più articolata, e lasciare che l’AI faccia tutto il resto. Ma Copilot non si limita a generare testo dal nulla.
Se si ha un testo già scritto, si può usare il pulsante “Ispirami” per far sì che l’assistente continui a scrivere basandosi sul contenuto esistente. È una funzione interessante, soprattutto nei momenti di esitazione o quando la creatività è temporaneamente fuori uso…
Una volta che Copilot ha generato del testo, si ha il pieno controllo su come utilizzarlo. Si può accettare, scartare o chiedere una nuova versione. È possibile navigare tra i suggerimenti usando le frecce, o cambiando il prompt iniziale se si vuole un approccio diverso. E per migliorare il tono o lo stile della risposta, basta aggiungere ulteriori istruzioni nella casella di composizione.
2. Riscrivere e migliorare i testiE se capita di aver buttato giù qualcosa e si vuole semplicemente migliorare? Niente paura: Copilot sa come trasformare una prima bozza in un capolavoro. Basta selezionare il testo, cliccare sull’icona di Copilot e scegliere “Riscrivi automaticamente“. In un attimo, l’assistente proporrà diverse opzioni di riscrittura tra cui scegliere.
Se non si trova subito la versione perfetta, non è un problema: si può cliccare su “Rigenera” per ottenere nuove proposte, o aggiungere istruzioni più specifiche per indirizzare Copilot. Alla fine, basterà usare le frecce per navigare tra le varie versioni e scegliere quella che convince di più.
3. Trasformare il testo in tabelle e graficiCopilot non è solo un mago delle parole: sa anche trasformare il testo in formati più visivi e accattivanti. Prendiamo le tabelle, per esempio. Se si ha una lista di informazioni nel documento, si può selezionare, cliccare su Copilot e scegliere “Visualizza come tabella“. E voilà, l’elenco si trasforma in una bella tabella ordinata.
Per migliorare il risultato, come sempre, basta inserire istruzioni più dettagliate nella casella di composizione, come aggiungere una colonna vuota o scambiare righe e colonne. Copilot eseguirà le richieste alla lettera, permettendo di ottenere esattamente la tabella che si ha in mente.
3. Analizzare e riassumere documentiMa questo strumento sa fare molto di più che generare e migliorare i testi. Ad esempio, si può chiedere di analizzare e sintetizzare i documenti, per capire subito il succo del discorso.
Immaginiamo di avere tra le mani un report di 50 pagine e di dover estrapolare i punti chiave per una presentazione. Invece di perdere ore a leggere e rileggere, si può chiedere a Copilot di fare il lavoro al posto nostro. Basta inserire un prompt come “Riassumi questo documento” o “Questo testo contiene una call to action efficace?“, l’assistente analizzerà il contenuto e fornirà una risposta sintetica. Da notare: Copilot permette anche visualizzare i riferimenti con le citazioni da cui ha tratto le informazioni nel documento.
Copilot può generare anche idee, tabelle o elenchi che da copiare e incollare nel proprio documento. E se si ha una domanda specifica a cui il testo non risponde direttamente, si può provare a chiedere all’assistente. Se l’informazione non è presente, Copilot proverà a generare un nuovo contenuto per approfondire l’argomento.
Cosa può fare Copilot su Word?Si vogliono esplorare tutte le potenzialità di Copilot? Semplicissimo: basta andare nella scheda “Home” di Word, cliccare sull’icona dedicata e si aprirà il pannello con tutti gli strumenti a disposizione. Qui si trova anche la casella di composizione, dove si possono inserire i prompt e le istruzioni. E se si è a corto di idee, c’è anche l’opzione “Visualizza prompt” che apre una galleria di suggerimenti su come sfruttare al meglio questo strumento.
L’aspetto più interessante di Copilot è che si può interagire con lui in modo naturale. Di volta in volta, si possono affinare le richieste per ottenere esattamente ciò che si vuole. A ogni prompt, l’assistente passa di nuovo in rassegna il documento e genera una nuova risposta, ricavando le informazioni chiave o trasformando il testo a proprio piacimento. Basta fornire più contesto e dettagli per ottenere risultati sempre migliori.
I limiti di Copilot (e come aggirarli)Certo, anche Copilot ha i suoi limiti. Per i riassunti può gestire al massimo circa 80.000 parole. Se il testo è più lungo, bisogna suddividerlo in più parti e chiedere la sintesi di ogni blocco.
Il limite più grande di Copilot (ma è in buona compagnia), è che a volte può generare contenuti non accurati o inventati di sana pianta. È il famoso fenomeno dell’allucinazione, che spinge i modelli AI a produrre affermazioni plausibili ma completamente false.
Ecco perché è fondamentale passare al setaccio i contenuti generati dall’AI prima di utilizzarli, soprattutto se si tratta di documenti importanti o testi che richiedono una precisione assoluta. L’assistente può accelerare enormemente il lavoro, ma non può sostituire il proprio giudizio e la propria competenza.
Nonostante questi limiti, Copilot può dare una gran bella mano. Invece di partire da zero e arrancare per mettere insieme una bozza decente, si può contare su una sorta di coautore. Ci vuole un po’ per abituarsi a questo modo di lavorare. All’inizio, inserire continuamente prompt e istruzioni può sembrare una perdita di tempo. Ma dopo poco, ci si rende conto che il tempo risparmiato nella fase di stesura e rielaborazione è decisamente superiore a quello investito inizialmente.
Copilot non è per forza una minaccia per chi scrive, può essere anche un’opportunità. È chiaro che non bisogna affidarsi ciecamente ai suoi output. Va utilizzato come uno strumento di supporto, quando si ha bisogno di spunti e suggerimenti. Come tutti gli strumenti di scrittura AI, anche Copilot non può (e non deve) essere un surrogato della nostra creatività.
Digitale Terrestre: perché e come effettuare la ricerca automatica dei canali
Il digitale terrestre è in continua evoluzione, risultando la piattaforma radiotelevisiva più soggetta ad aggiornamenti e modifiche di questi tempi. Proprio per questo è importantissimo effettuare una ricerca automatica dei canali, frequentemente e regolarmente. Altrimenti, è molto probabile perdere dei canali dalla propria lista o avere problemi di segnale nelle trasmissioni.
Il procedimento è molto semplice e veloce. Una volta avviato e completato, garantisce la ricezione di tutti i canali disponibili nell’area in cui vivi, aggiornando così la lista dei canali disponibili e le frequenze di trasmissione, per un risultato sempre ottimale. Gli esperti consigliano di avviare una ricerca dei canali automatica almeno una volta al mese e ad ogni aggiornamento sulla piattaforma DTT.
Per farlo vai al “Menù” del tuo telecomando e seleziona la sezione dedicata alla “Ricerca Canali“. Poi vai su “Risintonizzazione Automatica” oppure “Ricerca dei canali” e seleziona “Avvia” o simili. Seleziona quindi la modalità di sintonizzazione DTV, che sta per digitale terrestre, quando richiesto. Il processo terminerà dopo alcuni minuti.
Una volta completata la scansione, potrebbe essere necessario risolvere dei conflitti LCN del digitale terrestre. Fatto anche questo, qualora fosse necessario, salva le modifiche così da confermare la nuova lista canali disponibile.
Digitale Terrestre: la lista canali automatica aggiornataDopo aver completato la ricerca automatica dei canali verifica che la lista canali automatica del digitale terrestre corrisponda a quanto trovato dal tuo televisore o decoder.
1 Rai 1 HD
2 Rai 2 HD
3 Rai 3 TGR Regione****
4 Rete4 HD
5 Canale5 HD
6 Italia1 HD
7 LA7 HD
8 TV8 HD
9 NOVE
10 Emittente locale
11 Emittente locale
12 Emittente locale
13 Emittente locale
14 Emittente locale
15 Emittente locale
16 Emittente locale
17 Emittente locale
18 Emittente locale
19 Emittente locale
20 20Mediaset HD
21 Rai 4 in conflitto LCN con Rai 4 HD
22 Iris HD
23 Rai 5
24 Rai Movie HD
25 Rai Premium in conflitto LCN con Rai Premium HD
26 Cielo
27 27Twentyseven HD
28 TV2000
29 LA7d HD
30 La5 HD
31 Real Time
32 QVC HD
33 Food Network
34 Cine34 HD
35 Focus HD
36 RTL 102.5
37 Warner TV
38 GIALLO
39 TOPcrime HD
40 Boing HD
41 K2
42 Rai Gulp
43 Rai YoYo
44 frisbee
45 Boing Plus
46 Cartoonito HD
47 Super!
48 Rai News 24 in conflitto LCN con Rai News 24 HD
49 Mediaset Italia2 HD
50 Sky TG24
51 TGCOM24 HD
52 DMAX
53 Italia 53 (Casa Italia 53)*
54 Rai Storia HD
55 Mediaset Extra HD
56 HGTV – Home&Garden
57 Rai Scuola HD
58 Rai Sport HD
59 Motor Trend
60 SPORTITALIA HD
61 TRAVEL TV*
62 DONNA SPORT TV (DONNA TV)*
63 CS24.LIVE (CANALE 63)
64 SUPERTENNIS
65 ALMA TV*
66 RADIO 105
67 R101 TV
68 BOM CHANNEL
69 Deejay TV HD
70 RadioItaliaTV
75 France 24 HD (Valle d’Aosta)
76 RTS Un HD (Valle d’Aosta)
77 TV5 MONDE EUROPE (Valle d’Aosta)
100 Rai 4K Test********
101 Rai 4K***
103 Rai 3 HD
104 Rete4 HD
105 Canale5 HD
106 Italia1 HD
107 LA7 HD
108 TV8 HD
109 NOVE
120 20Mediaset HD
121 ITALIA 121*
122 CUSANO ITALIA TV
123 ITALIA CHANNEL
124 ARTE ITALIA 124*
125 ARTE ITALIA 125*
126 ITALIA 126*
127 ITALIA 127*
128 GOLD TV ITALIA
129 LA 4 ITALIA
130 CHANNEL 24
131 RETE ITALIA
132 LINEAGEM
133 ArteIN
134 ITALIA 134*
135 ITALIA 135*
136 ITALIA 136*
137 LUXURY CHANNEL 137
138 TELECAMPIONE*
139 DELUXE 139
140 STARMARKET
141 Italia 141 (Italia 53)
142 ITALIA 142 (ITALIA 136)
143 ITALIA 143 (ITALIA 135)
144 CENTRO SERENA
145 PADRE PIO TV
146 Rai Scuola HD***
147 FIRE TV
148 ITALIA 148 (ITALIA 127)
149 PRIMASET
150 Italia 150 (Italia 53)
151 EQUtv
152 Tesory Channel
153 TV 153
154 ITALIA 154 (ITALIA 136)
155 ITALIA 155 (ITALIA 134)
156 ITALIA 156 (ARTE ITALIA 124)
157 FASCINO TV (FASCINO TV 157 HD)
158 RADIO KISS KISS TV
159 ITALIA 159 (ITALIA 127)
160 ITALIA 160 (ARTE ITALIA 125)
161 ITALIA 161 (ITALIA 121)
162 CANALE 162
163 CANALE 163 (ODEON 24)***
164 ITALIA 164 (ITALIA 134)
165 Canale 165 (FASCINO TV 165)
166 ORLERTV*
167 VH1
168 CANALE168
169 CANALE169
170 PRIMA FREE*
200 Test HEVC main10*****
201 RaiPlay***
202 Rai Radio 2 Visual HD
203 RaiPlay Sound***
204 PROMO FOOD (CHANNEL 24)
205 PROMO TRAVEL (STARMARKET)
206 PROMO HOME (RETE ITALIA)
207 PROMO LIVING (LUXURY CHANNEL 137)
209 PROMO SHOPPING******
221 ITCHANNEL***
222 RADIO ROMA NETWORK***
225 Teleshopping
226 WELCOME IN***
220 AP CHANNEL (269ITALIA)
228 Tesory Channel
229 LA7d HD
230 CANALE 230 (LUXURY CHANNEL 137)
232 CANALE 232***
233 RTL 102.5 CALIENTE***
234 CUSANO NEWS 7
235 CANALE 235***
237 CANALE 237 (LUXURY CHANNEL 137)
240 GENIUS 240
241 ITALIA 241 (ITALIA 126)
242 SICILIA 242
244 BABEL***
245 PAROLE DI VITA*
246 Radio 24
248 TCI***
251 MOMENTO TV***
252 RADIO LIBERTA’***
253 Radio Radio TV***
254 ADNPLAY***
255 Maria Vision
256 Onair tv***
257 GAMBERO ROSSO***
258 RADIOFRECCIA
259 BIKE***
260 URANIA***
262 Byoblu
264 NTR RADIO 264 MUSIC TV
265 RDS Social TV
266 RADIO ZETA
268 CANALE 268******
269 269ITALIA (CANALE 269 AP CHANNEL)
402 My Plus Tv***
410 PREMIO LIVE (MADE IN BUSINESS)***
412 AUTOMOTO***
441 ITALIAN FISHING TV CHANNEL***
454 PREMIO CLUB***
455 ARTE E CULTURA (ARTE ATELIER)***
500 tivù la guida
501 Rai 1 HD (provvisorio)
502 Rai 2 HD (provvisorio)
503 Rai 3 HD (provvisorio)
504 Rete4 HD
505 Canale5 HD
506 Italia1 HD
507 LA7 HD
508 TV8 HD
509 NOVE
520 20Mediaset HD
521 Rai 4 HD***
522 Iris HD
523 Rai 5 HD***
524 Rai Movie HD***
525 Rai Premium HD***
527 27Twentyseven HD
528 TV2000
529 LA7d HD
530 La5 HD
531 RADIO ZETA
532 RADIOFRECCIA
533 RTL 102.5 CALIENTE***
534 Cine34 HD
535 Focus HD
536 RTL 102.5
537 Warner TV
539 TOPcrime HD
540 Boing HD
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543 Rai YoYo HD***
545 Boing Plus
546 Cartoonito HD
548 Rai News 24
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551 TGCOM24 HD
554 Rai Storia HD***
556 Mediaset Extra HD
558 Rai Sport HD
560 SPORTITALIA HD
561 TRAVEL TV
566 RADIO 105
567 R101 TV
569 Deejay TV HD
570 RadioItaliaTV
701 Rai Radio 1
702 Rai Radio 2
703 Rai Radio 3
704 Rai GR Parlamento***
705 Rai Isoradio***
706 Rai Radio 3 Classica***
707 Rai Radio Kids***
708 Rai Radio Live Napoli***
709 Rai Radio Techete’***
710 Rai Radio Tutta Italiana***
711 Rai Radio 1 Sport***
712 No Name Radio powered by Rai***
713 Radio Capital
714 Radio Deejay
715 Radio m2o*******
724 RDS Social TV
728 inBlu2000
733 RADIO VATICANA ITALIA
736 RTL 102.5
737 RADIO ZETA
738 RADIOFRECCIA
739 RTL 102.5 TRAFFIC***
740 RTL 102.5 BEST***
741 RTL 102.5 NAPULE’***
742 RTL 102.5 DISCO***
743 RTL 102.5 CALIENTE***
744 RTL 102.5 BRO&SIS***
770 R Italia SMI
771 Radio R101
772 Radio Monte Carlo
785 RADIO 105
786 VIRGIN RADIO
789 Radio Maria
801 Rai 3 TGR Valle d’Aosta**
802 Rai 3 TGR Piemonte**
803 Rai 3 TGR Liguria**
804 Rai 3 TGR Lombardia**
805 Rai 3 TGR Veneto**
806 Rai 3 TGR Trentino Alto Adige Bolzano**
807 Rai 3 TGR Trentino Alto Adige Trento**
808 Rai 3 TGR Südtirol**
809 Rai 3 TGR Friuli Venezia Giulia**
810 Rai 3 TGR Furlanija Krajina (Rai 3 Bis)**
811 Rai 3 TGR Emilia-Romagna**
812 Rai 3 TGR Toscana**
813 Rai 3 TGR Marche**
814 Rai 3 TGR Umbria**
815 Rai 3 TGR Lazio**
816 Rai 3 TGR Abruzzo**
817 Rai 3 TGR Molise**
818 Rai 3 TGR Campania**
819 Rai 3 TGR Puglia**
820 Rai 3 TGR Basilicata**
821 Rai 3 TGR Calabria**
822 Rai 3 TGR Sardegna**
823 Rai 3 TGR Sicilia**
825 Radio Margherita Piu’***
829 LA7 Test
831 RTV San Marino
833 SUPERSIX***
888 Caccia e Pesca***
899 Radio TV Serie A con RDS***
907 LA7 TEST
908 TV8 News On Demand
929 LA7 Servizi on demand
997 LA7 on demand (LA7 HD)
998 LA7 TEST
999 LA7d TEST (LA7d HD)
Guida per la lettura della nuova numerazione LCN nazionale del digitale terrestre:
- * Disponibile anche in HD/HQ con tecnologia HbbTV.
- ** Canale Rai 3 TGR sintonizzabile secondo Mux Regionale Rai disponibile nella propria zona. Ci sono alcune versioni già in HD.
- *** Canale visibile in streaming attraverso tecnologia HbbTV.
- **** Programmazione nazionale di Rai 3 disponibile in HD. Selezionare la versione regionale Rai 3 TGR da collocare nella LCN 3. Nei TGR viene applicato Pid dinamico e viene attivata la versione regionale di Rai 3. Alcune versioni in HD, mentre altre in SD.
- ***** Canale accessibile solo con decoder o televisore compatibile con standard DVB-T2 HEVC Main 10.
- ****** Altri canali disponibili in streaming attraverso menu HbbTV.
- ******* m2o TV disponibile con tecnologia HbbTV.
- ******** Canale trasmesso con risoluzione UHD 3840 x 2160p pixel 25fps Main 10@L5.1@Main; chroma = 4:2:0 (Type 0); bit depth = 10 bits (HDR compliant).
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Cloud storage a vita: risparmia fino a 700€ con pCloud
Il servizio di cloud storage svizzero pCloud offre fino a 700 euro di sconto sui suoi piani a vita, grazie ai quali è possibile beneficiare di uno spazio di archiviazione fino a 10 TB. La promozione in corso include inoltre una garanzia di rimborso della durata di 14 giorni, così da poter provare il servizio per un mese ed eventualmente richiedere il rimborso dell’importo speso.
Con pCloud non si ottiene solo un cloud storage a vita, ma anche una protezione dei propri file avanzata. Il merito è da attribuire alle severe leggi sulla privacy svizzere, tra le più rigide al mondo riguardo ai dati personali degli utenti, autentico fiore all’occhiello di un servizio cloud che conta oltre 20 milioni di utenti.
L’offerta sui piani a vita di pCloudLo sconto più alto, quindi 700 euro, dell’ultima offerta sui piani a vita di pCloud è per lo spazio di archiviazione da 10 TB. Sono poi previsti sconti rispettivamente di 100 e 200 euro sui piani da 500 GB e 2 TB. Ecco il riepilogo completo dei prezzi scontati di tutti i piani.
Piani a vita cloud storage pCloud
- Premium 500GB: 199 euro invece di 299 euro (pagamento unico)
- Premium Plus 2TB: 399 euro invece di 599 euro (pagamento unico)
- Ultra 10TB: 1.190 euro invece di 1.890 euro (pagamento unico)
In alternativa ai piani a vita, pCloud propone soluzioni di abbonamento annuali a partire da 49,99 euro per uno spazio di archiviazione da 500GB. Di seguito i prezzi.
Piani di abbonamento annuali pCloud
- Premium 500GB: 49,99 euro l’anno invece di 59,88 euro
- Premium Plus 2TB: 99,99 euro l’anno invece di 119,88 euro
- Ultra 10TB: 199,99 euro l’anno invece di 239,88 euro
La terza opzione, infine, è rappresentata dai piani mensili. Ecco i prezzi di ciascun piano della durata di un mese.
Piani di abbonamento mensili pCloud
- Premium 500GB: 4,99 euro al mese (59,88 euro in un anno)
- Premium Plus 2TB: 9,99 euro al mese (119,88 euro in un anno)
- Ultra 10TB: 19,99 euro al mese (239,88 euro in un anno)
Windows 11: due nuove versioni preliminari
Microsoft ha annunciato la disponibilità di due nuove versioni preliminari del sistema operativo per gli iscritti al programma Insider. La build 22635.5025 (KB5053661) presente nel canale Beta di Windows 11 23H2 include novità per Esplora file e menu Start. La build 2708 presente nel canale Canary (non relativa ad una particolare versione di Windows 11) include un piccolo aggiornamento per il Task Manager (Gestione attività).
Novità delle build per Windows 11La prima novità della build 22635.5025 riguarda Esplora file. Se viene effettuato l’accesso con account Microsoft o locale, gli utenti vedranno una sezione per i file consigliati, scelti in base alle attività (usati più frequentemente, recentemente scaricati o aggiunti alla galleria). Sono mostrati come un carosello di miniature che svelano il contenuto.
Nella sezione Elementi consigliati del menu Start vengono ora suggerite le due app che l’utente apre insieme più frequentemente (ad esempio Esplora file e WhatsApp). Microsoft usa il termine “snap group” per le coppie di app.
L’unica novità di rilievo della build 2708 riguarda il Task Manager. L’azienda di Redmond ha cambiato il modo in cui viene calcolato l’uso della CPU nelle pagine Processi, Prestazioni e Utenti. La metrica scelta per indicare il carico di lavoro è identica a quella standard usata da altri tool.
Gli utenti che installano le build presenti dei canali Canary e Dev potranno installare una nuova versione del Microsoft Store. È stato modificato il design della home page per mostrare più contenuti e aggiunta una sezione alla pagina dei download per mostrare separatamente le app di Microsoft e quelle di altri sviluppatori.
App store: obbligo di verifica dell'età nello Utah
Lo Utah è il primo stato con una legge che obbliga Apple e Google ad implementare un sistema di verifica dell’età a livello di app store. Festeggiano i principali sostenitori di questo metodo, tra cui Snap, Meta e X. I critici affermano invece che si tratta di una violazione della privacy e della Costituzione.
Dati sensibili nelle mani di terzi?La legge SB 142, nota come App Store Accountability Act, impone ai proprietari degli app store di verificare l’età degli utenti e, in caso di minorenni, richiede il controllo parentale dei genitori. Il Governatore dello Utah (Spencer Cox, repubblicano) ha tempo fino al 1 aprile per firmare la legge o porre il veto.
Una simile legge, approvata nel 2023, prevedeva l’obbligo della verifica dell’età ai social media, ma è stata bloccata da un giudice federale per la violazione del Primo Emendamento. Anche altri stati hanno introdotto leggi sulla verifica dell’età, senza successo.
Chamber of Progress, organizzazione che rappresenta le aziende su vari temi come leggi antitrust e moderazione dei contenuti, ha evidenziato che la legge dello Utah rappresenta un rischio per la privacy e la libertà di parola. Gli utenti e i genitori dei minori dovranno condividere molti dati sensibili con gli app store, prima di scaricare le app. Le informazioni dovranno essere nuovamente inviate se lo sviluppatore cambia la classificazione in base all’età e la descrizione dell’app.
Google non ha rilasciato nessun commento. Apple ha invece sottolineato l’importanza della minimizzazione dei dati raccolti, indicando la soluzione introdotta a fine febbraio. Quasi certamente verranno presentati ricorsi in tribunale, se la legge verrà firmata dal Governatore.
Monopolio ricerca: brutte notizie per Google negli USA
Il piano di Google è fallito. Anche dopo l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, il Dipartimento di Giustizia ha mantenuto quasi tutte le richieste fatte a novembre 2024 che dovrebbero ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca. Il rimedio principale rimane la vendita di Chrome.
Google può investire in AnthropicIl Dipartimento di Giustizia (DOJ) e una coalizione di 38 Procuratori Generali hanno depositato in tribunale la versione finale dei rimedi (PDF) che il giudice dovrebbe imporre a Google in seguito alla sentenza di monopolio di agosto 2024. Rispetto alla versione preliminare (PDF) c’è solo una differenza a favore dell’azienda di Mountain View.
Il DOJ aveva chiesto che Google non dovrà investire in nessun prodotto AI concorrente e annullare gli investimenti esistenti, considerata l’importanza crescente della tecnologia nel settore della ricerca online. In base alla versione finale dei rimedi, Google può mantenere l’attuale investimento in Anthropic, mentre gli investimenti futuri dovranno essere notificati al governo per una valutazione e approvazione.
Confermato invece il rimedio principale: Google deve vendere Chrome e non può ritornare nel mercato dei browser prima di cinque anni. Rimane anche l’opzione di vendere Android, se i rimedi non saranno efficaci o se Google non rispetterà gli obblighi.
Confermato inoltre il rimedio relativo agli accordi che prevedono Google come motore di ricerca predefinito. L’azienda di Mountain View dovrà annullare tutti i contratti e quindi non dovrà più pagare Apple, Mozilla e Samsung. Apple potrà ricevere pagamenti solo per servizi non correlati alla ricerca.
Un portavoce di Google ha ribadito quando già detto in precedenza, ovvero che i rimedi proposti dal DOJ vanno oltre la sentenza di primo grado. Le udienze sui rimedi inizieranno il 21 aprile e finiranno il 9 maggio. Lo scontro legale proseguirà ancora perché Google presenterà appello.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Microsoft non userà più i modelli di OpenAI in Copilot?
Microsoft è attualmente il principale investitore in OpenAI (circa 14 miliardi di dollari), ma in futuro le strade potrebbero separarsi. Secondo le fonti di The Information, Mustafa Suleyman (responsabile della divisione AI) vuole ridurre la dipendenza dalla startup californiana. L’azienda di Redmond ha completato lo sviluppo di una famiglia di modelli, noti internamente come MAI, che offrono prestazioni simili a quelli di OpenAI.
Copilot con modelli proprietari?Da alcune settimane, Microsoft non è più il provider cloud esclusivo di OpenAI. Quest’ultima può ora sottoscrivere accordi con altre aziende se Azure non garantisce una potenza di calcolo sufficiente. Le rimanenti condizioni contrattuali rimangono valide fino al 2030. Una di esse è lo scambio di informazioni su ricerca e sviluppo dei modelli.
Su questo punto ci sarebbe stato uno scontro tra Mustafa Suleyman e l’ex CTO Mira Murati di OpenAI. La startup californiana non avrebbe fornito la documentazione sulla catena di pensiero seguita dal modello o1 prima di rispondere alle domande degli utenti, violando gli accordi contrattuali.
Secondo le fonti di The Information, Suleyman avrebbe pianificato il “divorzio” da OpenAI. I ricercatori di Microsoft hanno completato lo sviluppo dei modelli MAI che offrono prestazioni simili a quelli della startup californiana. Alcuni modelli sono basati sul ragionamento, come o1. Sarebbero già in corso test con versioni di Copilot che sfruttano questi modelli proprietari al posto di GPT.
La divisione AI di Microsoft ha inoltre testato i modelli di Anthropic (Claude), xAI (Grok), Meta (Llama) e DeepSeek (R1). L’obiettivo di Suleyman è ridurre la dipendenza da OpenAI fino a raggiungere l’autosufficienza. I modelli MAI dovrebbero essere rilasciati entro fine anno e saranno accessibili agli sviluppatori tramite API.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Lecce-Milan: come vederla in streaming, orario e formazioni
In questo articolo vediamo dove vedere Lecce-Milan in streaming, ma prima inquadriamo il contesto della sfida. Dopo le polemiche di questi giorni, con Sérgio Conceição costretto a licenziare il suo collaboratore, il Milan torna di nuovo in campo per provare a risollevarsi. I rossoneri però si ritroveranno in trasferta contro il Lecce, squadra pienamente invischiata nella lotta per non retrocedere. I salentino del tecnico Giampaolo arrivano da due sconfitte consecutive e hanno intenzione di regalare una gioia ai propri tifosi.
L’appuntamento sarà oggi pomeriggio alle ore 18 allo stadio Via del Mare, con diretta streaming su DAZN. Ma andiamo a scoprire maggiori info sulla partita.
Guarda Lecce-Milan in streaming
Serie A: guarda Lecce-Milan in streaming su DAZNLa stagione del Milan fino a questo momento è stata negativa. Nonostante la vittora della Supercoppa Italiana, i rossoneri sono usciti maldestramente dai playoff di Champions League contro un tutto fuorché irresistibile Feyenoord. E in questo momento sono a qualcosa come 12 punti dal quarto posto, piazzamento utile per qualificarsi alla prossima edizione della massima competizione europea. A dirla tutta, ad ora Leao & Co. sarebbero fuori anche dall’Europa League ed è a rischio anche un posto in Conference.
Ma l’annata può ancora essere salvata, almeno in parte: c’è ancora la Coppa Italia da poter conquistare e il campionato va onorato fino in fondo. A partire dalla trasferta contro il Lecce, squadra che ha invece un solo obiettivo: la salvezza. Insomma, una partita tutta da vivere, e che è possibile vedere in streaming su DAZN.
Per quanto riguarda le probabili formazioni, Conceição dovrà fare a meno dello squalificato Maignan. Al suo posto giocherà Sportiello. Possibile panchina sia per Theo Hernandez che Leao: al loro posto dovrebbero giocare Bartesaghi e Sottil. Dentro anche Abraham, che potrebbe prendere inizialmente il posto di Gimenez. Nel Lecce è in dubbio Krstovic, che Giampaolo proverà a recuperare fino all’ultimo. Se non dovesse farcela, dovrebbe agire Pierotti come unica punta.
LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo; Coulibaly, Pierret, Berisha; Tete Morente, Rebic, Pierotti. All. Giampaolo.
MILAN (4-2-3-1): Sportiello; Walker, Gabbia, Thiaw, Bartesaghi; Bondo, Reijnders; Jimenez, Pulisic, Sottil; Abraham. All. Conceiçao.
Con l’abbonamento Standard di DAZN puoi vedere non solo Lecce-Milan, ma tutta la Serie A, la serie B, la Liga e molti altri sport. Disponibile al prezzo di 34,99€ al mese. Scopri di più sul sito ufficiale di DAZN.
Guarda Lecce-Milan in streaming
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Nuova Siri: Apple cancella tutto e inizia da zero?
Una portavoce di Apple ha confermato che la nuova Siri non sarà disponibile prima del 2026. La situazione sembra però più “drammatica” del previsto. Secondo le fonti di Mark Gurman (noto giornalista di Bloomberg), l’azienda di Cupertino potrebbe cancellare tutto e iniziare lo sviluppo da zero.
Apple in evidente difficoltàLa versione più conversazionale e personalizzata di Siri era stata annunciata durante la WWDC 2024. Il lancio era previsto ad aprile 2025 con iOS 18.4. Gurman aveva anticipato che alcuni miglioramenti saranno disponibili a maggio con iOS 18.5. Negli ultimi giorni sono trapelate alcune novità negative.
Gli ingegneri di Apple devono ancora risolvere numerosi bug. I risultati dei test non sono soddisfacenti. In pratica, la nuova Siri non funziona come previsto. Il video pubblicato su YouTube circa cinque mesi fa, che mostrava il funzionamento dell’assistente sull’iPhone 16 Pro, non è più disponibile (ora è privato). Qualcuno della divisione AI ha suggerito di cancellare tutto il lavoro fatto e ricominciare da zero.
Se verrà scelta questa soluzione estrema è quasi impossibile il lancio iniziale nel 2026. Anche la versione di Siri con modelli AI proprietari, attualmente prevista con iOS 20 nel 2027, potrebbe essere posticipata. L’unica certezza è la figuraccia in termini di reputazione perché le funzionalità della nuova Siri erano state pubblicizzate con vari spot TV (anche Amazon ha superato Apple con Alexa+).
Gurman evidenzia che i problemi incontrati durante lo sviluppo impediranno anche il lancio dello smart home hub. Alcuni ingegneri ritengono che siano necessari modelli AI più potenti, ma ciò potrebbe avere un impatto negativo sulle prestazioni dei dispositivi. In alternativa si dovrà ridurre il numero di funzionalità in attesa di un aggiornamento hardware.
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Microsoft ha appena rilasciato Edge 134 per tutti gli utenti del Canale Stabile. E non è un aggiornamento qualsiasi: questo update mette il boost al proprio browser.
Nuovo aggiornamento Microsoft Edge 134 disponibileUno dei punti di forza di Edge 134 è senza dubbio la sezione Impostazioni, ora più reattiva grazie a WebUI2 e con pagine più ottimizzate. Insomma, se prima personalizzare il tuo browser era un’impresa, ora sarà molto più facile.
Gli utenti Entra ID, noteranno subito una differenza: l’opzione per aggiungere un account personale collegato direttamente da Edge non è più disponibile nel menu del profilo. E la policy LinkedAccountEnabled? È diventata obsoleta con Edge 134.
Microsoft Search in Bing: una fine annunciataMicrosoft Search in Bing, l’esperienza di ricerca di lavoro disponibile su Bing.com, andrà in pensione il 31 marzo 2025. Di conseguenza, la policy AddressBarMicrosoftSearchInBingProviderEnabled, usata per configurare i risultati di Microsoft Search in Bing nella barra degli indirizzi di Edge for Business, sarà deprecata e resa non funzionante in una futura versione di Edge.
Ma non bisogna temere: la nuova policy per sostituirla, AddressBarWorkSearchResultsEnabled, è già disponibile in Edge 134.
Edge e Teams: un duo perfetto su macOSSe si usa Edge su macOS come browser predefinito per aprire i link web in Teams, ora si potrà godere di un’esperienza di navigazione più fluida. I link nelle chat di Teams si apriranno attraverso Edge, che si avvierà nel profilo corrispondente a quello autenticato. Risultato? Un’integrazione perfetta tra identità e dati utente nelle app Microsoft. Gli amministratori potranno controllare la disponibilità di questa funzione tramite la policy Microsoft 365 “Scegli quale browser apre i collegamenti web”.
Scareware Blocker: lo scudo contro gli attacchiEdge 134 porta con sé anche una novità in anteprima: Scareware Blocker, uno scudo alimentato dall’intelligenza artificiale progettato per proteggere dagli attacchi scareware. Gli amministratori possono controllare la disponibilità di questa funzione utilizzando la policy ScarewareBlockerProtectionEnabled.
Impostazioni di Edge: un restyling per una maggiore usabilitàLe Impostazioni di Edge stanno migrando verso WebUI2 per migliorare la reattività della pagina e introducendo una serie di piccoli aggiornamenti visivi e di contenuto per migliorare l’usabilità complessiva. Cosa aspettarsi? Impostazioni più semplici, un numero semplificato di pagine, una riorganizzazione dei contenuti e un’interfaccia utente coerente.
Attenzione però: questa funzione è in fase di rollout graduale. Se non si vede subito, non bisogna preoccuparsi: arriverà presto.
Siri potenziata dall'AI e più personalizzata, il sogno si allontana
Apple ha un problema: la sua promessa di una Siri potenziata dall’intelligenza artificiale, capace di capire il contesto personale di ogni utente, sembra destinata a rimanere tale. Almeno per ora.
Apple rimanda versione personalizzata di Siri con AIIn un comunicato pubblicato venerdì sul blog Daring Fireball, il gigante di Cupertino ha ammesso che ci vorrà “più tempo del previsto” per mantenere quella promessa. Le nuove funzionalità di Siri, tanto sbandierate, arriveranno nel “prossimo anno“. Un bel rinvio rispetto ai piani iniziali.
Eppure, all’ultimo WWDC, il CEO Tim Cook aveva dipinto questa Siri più personale come il “prossimo grande passo per Apple“. Non solo intelligenza artificiale, ma “intelligenza personale“. Siri avrebbe dovuto imparare a conoscere le nostre relazioni, le nostre comunicazioni, le nostre routine. Sarebbe diventata più utile, capace di agire per noi dentro e fuori le app.
L’ombra di ChatGPT su CupertinoIl rinvio arriva in un momento delicato per Apple, che secondo molti critici sta perdendo terreno sull’AI. Siri, in particolare, appare sempre meno all’altezza quando la si confronta con assistenti moderni come ChatGPT.
Recentemente, gli utenti hanno segnalato che Siri riporta in modo errato anche fatti basilari. C’è ch, si chiede se non sia il caso di spegnere Siri del tutto o di sostituirla (non solo integrarla) con ChatGPT.
Insomma, la partita dell’AI si fa dura per Apple. E Siri, il suo alfiere, sembra arrancare sempre di più. Certo, la promessa di una Siri più conversazionale potenziata dall’AI e capace di capirci nel profondo resta affascinante. Ma per ora, purtroppo, rimane solo una promessa. E chissà, magari questo rinvio è un’occasione per Apple per ripensare la sua strategia sull’AI.
Come estendere la durata della batteria di un portatile Windows 11
Per estendere la durata della batteria di un portatile Windows 11 è importante capire quali applicazioni influiscono maggiormente sul consumo energetico e intervenire sulle impostazioni di sistema. Prima di passare l’atto pratico, è buona norma generare un report per verificare lo stato della batteria e valutare i consumi. Così facendo, possiamo capire se l’autonomia ridotta è dovuta a un deterioramento della batteria oppure alla presenza di software energivori e impostazioni di sistema sbagliate.
In questa guida spiegheremo come interpretare il report dei consumi di Windows e, una volta individuato il problema, vedremo come migliorare l’autonomia di un portatile Windows con degli accorgimenti semplici ma efficaci.
Come ottenere un report sulla batteriaInnanzitutto, dobbiamo capire in che stato si trova la batteria del nostro portatile. Per farlo possiamo usare PowerShell, un pratico strumento integrato su Windows 11 che consente di generare un report dettagliato.
- Premi Windows + S e digita PowerShell barra di ricerca; clicca con il tasto destro e seleziona la voce “Esegui come amministratore”.
- Nella finestra di PowerShell, inserisci il comando: powercfg /batteryreport /output “C:\battery-report.html”
- Premi Invio e attendi che il report venga generato.
- Apri Esplora file e cerca il file nel percorso indicato dopo /output per trovare il report (in questo caso abbiamo impostato il disco C: come percorso).
- Una volta trovato fai doppio clic per visualizzare il report nel browser.
All’interno del report troverai una serie di dati approfonditi sullo stato della batteria, tra cui la sua capacità originale, quella attuale e le statistiche di utilizzo nel tempo. Vediamo come leggere i dati:
1. Installed batteriesQuesta sezione del report fornisce dati sulla batteria:.
- Design Capacity: indica la capacità originale della batteria quando era nuova.
- Full Charge Capacity: indica la capacità massima attuale della batteria.
- Cycle Count: rappresenta il numero di cicli di ricarica completati.
Per interpretare questi dati dovrai confrontare le voci Design Capacity e Full Charge Capacity:
- Se la differenza tra i due valori si attesta tra il 20 e il 30% la batteria è degradata ma ancora utilizzabile.
- Se questo valore supera il 50% la batteria è molto degradata.
Quando la capacità attuale (Full Charge Capacity) è molto inferiore a quella di progetto o la batteria ha svolto un numero elevato di cicli (>500-1000), probabilmente i problemi di autonomia del portatile dipendono in gran parte dal deterioramento dell’unità. In questi casi, se ne vale la pena, si consiglia di valutare la sostituzione della batteria.
2. Recent usageIn questa sezione troviamo registro dettagliato del consumo energetico degli ultimi 7 giorni, con timestamp e stato della batteria. Osservandolo, possiamo identificare se sono presenti periodi di scaricamento rapido in modo da correlare il consumo alle attività svolte in quel lasso di tempo.
Ad esempio, è normale notare un consumo elevato durante una sessione di gioco, mentre se questo avviene durante la navigazione o la stesura di un documento è possibile intervenire sulle impostazioni di sistema (o del browser) per evitare una cattiva gestione delle risorse.
3. Battery usageIn questa sezione viene indicato il consumo di energia di ciascuna sessione misurato in mWh. Al suo interno si possono individuare con precisione i momenti in cui la batteria si scarica più velocemente del previsto.
4. Battery capacity historyQuesta sezione offre una panoramica della capacità massima della batteria nel tempo. Se il valore indicato come “Full Charge Capacity” diminuisce costantemente, significa che la batteria si sta deteriorando. Anche se è normale che l’unità subisca un calo prestazionale, la diminuzione repentina della capacità di carica può indicare un utilizzo errato del sistema di ricarica o di un deterioramento anomalo dovuto a un difetto.
5. Battery life estimatesIn questa parte del report troviamo una stima della durata della batteria quando era nuova sotto la voce “At Design Capacity”. Questa va confrontata con il valore “At Full Charge Capacity” che indica la stima della durata attuale della batteria.
Un valore stimato di molto inferiore rispetto a quello originale indica un deterioramento della batteria.
Batteria in buono stato con autonomia ridottaIl report fornito dal sistema operativo Microsoft ci da tutti gli strumenti per verificare lo stato della batteria. Se l’unità è ancora in buono stato ma ha dei consumi anomali, sarà necessario intervenire sulle impostazioni di sistema.
Individuare le app più energivoreWindows 11 offre uno strumento integrato nelle Impostazioni per visualizzare il consumo energetico delle app.
Ecco come si usa:
- Apri “Impostazioni” premendo Windows + I.
- Nel menu a sinistra, seleziona la voce “Sistema”.
- Nella parte destra della schermata, clicca su “Alimentazione e batteria”.
- Scorri l’elenco e vai al menù “Utilizzo batteria”.
- Una volta aperto, potrai scegliere di visualizzare i dati relativi alle ultime 24 ore o agli ultimi 7 giorni.
Scorrendo l’elenco potrai visualizzare la percentuale di consumo della batteria di ciascuna applicazione. I valori riportati fanno riferimento sia all’uso attivo che al consumo in background.
Se noti che ci sono delle app che consumano risorse quando non le usi, clicca sui tre puntini accanto all’app e seleziona “Gestisci attività in background”. Comparirà un menù a tendina dal quale dovrai selezionare la voce “Mai”. Così facendo, impedirai che l’app consumi risorse quando non è aperta.
Monitorare il consumo energetico in tempo realeIl Task Manager è uno degli strumenti più utili di Windows e, tra le sue molte funzioni, consente di controllare il consumo energetico delle app in tempo reale.
Ecco come:
- Apri il Task Manager premendo Ctrl + Shift + Esc.
- Nella colonna di sinistra, seleziona “Processi”.
- Se non vedi la colonna Consumo elettrico, fai clic con il tasto destro su una qualsiasi delle colonne e abilita “Consumo elettrico”.
- A questo punto vedrai dei valori associati alle app come Molto Alto, Alto, Medio, Basso che indicano il livello di consumo energetico di ciascun processo.
Se nell’elenco trovi delle app che consumano una quantità eccessiva di energia, puoi decidere se terminarle (tasto destro > termina attività) o attivare la modalità efficienza (clicca sull’attività con il tasto destro e seleziona la voce “modalità efficienza”). In questo modo, oltre a velocizzare il sistema operativo, otterrai una riduzione effettiva dei consumi.
Nota bene: termina solo le attività che ritieni non necessarie evitando accuratamente di chiudere processi di sistema essenziali.
Impostazioni di sistemaDi seguito vedremo quali sono gli strumenti messi a disposizione da Windows per ridurre il consumo energetico ed estendere la durata della batteria di un portatile. Tra le soluzioni più immediate c’è la modalità Risparmio batteria. Questa, pur riducendo le prestazioni del laptop, è molto utile per prolungare l’autonomia quando il livello di carica è basso.
- Vai su Impostazioni > Sistema > Alimentazione e batteria.
- Nella sezione Risparmio batteria, clicca su Attiva ora.
- Per automatizzare questa funzione, imposta un livello di attivazione nel menu Attiva automaticamente il risparmio batteria a (…) e inserisci un valore percentuale oltre il quale attivare la modalità.
Ad esempio potresti scegliere di attivare la modalità risparmio energetico quando la carica scende sotto al 50% per ottenere un po’ di tempo extra.
Modificare il piano di alimentazioneWindows 11 consente di scegliere tra diversi piani energetici, da quelli più votati all’efficienza a quelli dedicati alle prestazioni. Se vuoi ottenere un risparmio effettivo e incrementare l’autonomia, dovrai selezionare “Migliore efficienza energetica” o, in alternativa, creare un piano energetico personalizzato:
- Vai in Impostazioni > Sistema > Alimentazione e batteria.
- Nella sezione “Modalità risparmio energetico”, seleziona “Migliore efficienza energetica”.
Come nel caso del risparmio batteria, questa modalità influisce negativamente sulle prestazioni ma permette di utilizzare più a lungo il portatile.
Ridurre la luminosità dello schermoLo schermo è uno dei maggiori fattori di consumo per un portatile. Non è sempre necessario usarlo alla massima luminosità e riducendo questo valore si possono guadagnare minuti preziosi. Ecco come fare:
- Apri Impostazioni > Sistema > Schermo e cerca la voce luminosità.
- Riduci la luminosità manualmente facendo scorrere il cursore sulla barra.
Di norma, un livello compreso tra il 40% e il 60% risulta sufficiente. Questo espediente consente di ottenere un risparmio notevole, soprattutto quando si tratta di portatili con schermi molto luminosi.
Disabilitare le animazioni e gli effetti visiviWindows 11 ha introdotto una nuova UI con effetti grafici avanzati come animazioni fluide, trasparenze e sfocature nei menu e nelle finestre. Questi influiscono direttamente sul consumo delle risorse, in particolare la GPU e la CPU, con conseguente impatto sulla durata della batteria.
- Disattivare gli effetti di trasparenza
- Apri Impostazioni premendo Windows + I.
- Vai su Accessibilità > Effetti visivi.
- Disattiva l’opzione Effetti di trasparenza.
Questo impedirà a Windows di applicare l’effetto sfocato nelle finestre, riducendo il carico sulla GPU.
- Disabilitare le animazioni di sistema
- Sempre in Impostazioni > Accessibilità > Effetti visivi, disattiva Effetti di animazione.
Questo ridurrà l’uso di transizioni fluide tra finestre e menu, rendendo l’interfaccia più statica ma più leggera dal punto di vista energetico.
- Ottimizzare le prestazioni grafiche avanzate
- Premi Windows + R, digita sysdm.cpl e premi Invio.
- Vai alla scheda Avanzate e clicca su Prestazioni > Impostazioni.
- Seleziona l’opzione Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori per disabilitare tutti gli effetti grafici, oppure seleziona manualmente le opzioni da disattivare.
- Clicca su Applica > OK.
Disattivando gli effetti grafici si può migliorare l’autonomia della batteria senza compromettere le funzionalità essenziali.
Disattivare funzioni non necessarieAlcune funzioni attive in background possono ridurre notevolmente l’autonomia della batteria. Vediamo quali:
- Bluetooth: va sempre tenuto spento quando non si usa. Per disattivarlo in modo rapido premi Windows + A e clicca sull’icona del Bluetooth.
- Wi-Fi: se non hai bisogno della connessione, disattivalo per risparmiare energia.
Questi due accorgimenti sono facili da applicare ma possono garantire qualche minuto di autonomia extra.
Lavorare in mobilità senza pensieriI computer portatili sono concepiti per lavorare in mobilità garantendo una buona autonomia. Per questo motivo è fondamentale utilizzare delle impostazioni di sistema mirate a estendere la durata della batteria quando non si ha la possibilità di connettersi alla presa di corrente. Applicando i suggerimenti proposti in questa guida, è possibile ottenere un miglioramento sensibile dell’autonomia anche se, come abbiamo visto, in alcuni casi i problemi dipendono da una batteria deteriorata che va sostituita.
Se dopo aver analizzato il report ti accorgi che la tua batteria è in buono stato ma i consumi sono troppo elevati prova a personalizzare le impostazioni seguendo la guida, otterrai da subito un vantaggio notevole e potrai lavorare in mobilità senza il terrore di esaurire l’autonomia in poche decine di minuti.
Telegram: supporto per Chromecast e messaggi a pagamento
Per l’aggiornamento di primavera, Telegram sforna una serie di novità succulente sia per i creatori di contenuti che per gli utenti. Più controllo sulla privacy, migliori opzioni di monetizzazione: cosa volere di più?
Telegram: supporto per Chromecast, messaggi a pagamento Star Messages e altro nell’update di marzoChi guarda i video su Telegram, ora potrà farlo su uno schermo grande senza uscire dall’app, grazie al supporto per Chromecast. Per ora questa funzione è disponibile solo su Android, ma permette di scegliere la velocità di riproduzione, la qualità e persino di mettere il video in loop.
Per chi è sommerso da messaggi ogni giorno, Star Messages è la sua ancora di salvezza. Sarà possibile filtrare le chat indesiderate dalla propria casella di posta, impostare una tariffa per i messaggi di chi non è nella propria lista contatti. Niente paura, non dovranno pagare in contanti, ma in Stars, la valuta virtuale di Telegram. L’unico requisito? Un abbonamento Telegram Premium. Ah, e funziona anche per gruppi e discussioni nei canali.
Sta all’utente decidere quante Stars farsi pagare per messaggio, usando un pratico slider. L’85% della tariffa scelta finirà nelle proprie tasche, il resto andrà a Telegram. Ma se si vuole essere magnanimi, si potrà permettere ad alcune persone di scrivere gratis o rimborsarle all’istante dopo aver ricevuto il loro messaggio.
Le Stars guadagnate dai nuovi mittenti o altrove ora possono essere usate per acquistare un abbonamento Telegram Premium o regalarlo a qualcun altro. Utenti e gruppi possono anche prelevare queste stelle tramite Fragment e convertirle in ricompense per comprare oggetti da collezione sulla blockchain TON, pubblicità su Telegram e altro ancora.
Occhio ai mittenti sconosciutiA proposito di sconosciuti, Telegram ora mostra una pagina di informazioni dettagliate su questi mittenti. Così si potranno scovare le truffe ed evitare gli impostori. Paese di provenienza, gruppi in comune, ufficialità dell’account, data di iscrizione a Telegram, ultimo aggiornamento di nome utente o foto profilo: tutto sarà a portata di tap.
Verificare il numero a costi stracciatiLe aziende possono già usare l’infrastruttura di Telegram per verificare i numeri di telefono dei loro clienti, invece di affidarsi agli SMS tradizionali. E con costi nove volte inferiori: se un SMS può costare circa $0,50, Telegram chiede solo $0,01 a messaggio.
La Piattaforma di Verifica aggiornata permette agli sviluppatori di tagliare i costi inutili. Possono impostare un tempo massimo di consegna per un codice; se non viene recapitato entro quel termine, l’importo viene rimborsato automaticamente.
Google Pixel 9 al Minimo Storico su Amazon: offerta bollente
Il Google Pixel 9 128GB è un ottimo smartphone medio gamma, molto vicino ai top di gamma per le caratteristiche che offre. Si tratta della scelta perfetta per chi cerca un telefono con Android puro dalle alte prestazioni, ma con un prezzo conveniente. Cosa stai aspettando? In questo momento un’offerta bollente ti sta aspettando su Amazon! Acquistalo adesso al suo minimo storico.
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