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Tutto si trasforma: l'innovazione, ogni giorno
Updated: 1 hour 3 min fa

Google Drive: Gemini riassume tutte le modifiche ai documenti

Mer, 06/04/2025 - 09:25

Quante volte sarà capitato di aprire Google Drive e di sentirsi perso tra decine di documenti modificati da colleghi mentre si era via? Google ha finalmente risolto questo problema con una funzione utilissima: “Catch me up” di Gemini.

Google Drive, Gemini aggiorna sulle modifiche con i riassunti automatici

Il nome dice già tutto. Catch me up, infatti, usa Gemini per esaminare tutti i file nel proprio Drive, identificare quelli che sono cambiati dall’ultima volta che sono stati aperti e fa un riassunto di tutte le novità. Non parliamo solo di modifiche al testo. Gemini tiene conto di tutto: nuove modifiche nei Documenti di Google, commenti aggiunti in Fogli o Presentazioni, e qualsiasi altro cambiamento che potrebbe essere sfuggito. Il tutto presentato in una lista di punti facile da scorrere.

Come usare Catch me up su Drive

Si può attivare “Catch me up” in due modi diversi. Il primo è dal pannello laterale di Gemini su Google Drive, dove si trova un nuovo pulsante tra i suggerimenti di “Ask Gemini“. Basta cliccarci su, e Gemini dà una panoramica generale di tutti i file modificati. Il secondo modo è ancora più comodo: se si vede un cerchio di Gemini accanto al nome di un file nella vista lista, significa che quel documento è cambiato dall’ultima volta che è stato aperto. Un tap e si ottiene un riassunto specifico di quel singolo file.

La funzione attualmente è in fase di roll out graduale, ma non è per tutti. Ne hanno diritto solo gli utenti con i piani Google Workspace Business Standard o Plus; Enterprise Standard o Plus; Gemini Education o Gemini Education Premium, e Google One AI Premium (ora chiamato Pro e Ultra). Chi ha un account Gmail standard, per ora dovrà aspettare.

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TikTok blocca le ricerche per l'hashtag #SkinnyTok

Mer, 06/04/2025 - 08:53

La prima a denunciare il trend è stata Clara Chappaz, ministra francese per gli affari digitali, già nel mese di aprile: l’hashtag #SkinnyTok su TikTok stava prendendo piede contribuendo alla diffusione di contenuti potenzialmente molto dannosi per la salute. Come si può facilmente immaginare, si tratta di video relativi a comportamenti alimentari non sani e a diete pericolose. La piattaforma è intervenuta.

#SkinnyTok su TikTok: l’hashtag è stato fermato

Ora, le ricerche effettuate sul social network non mostrano alcun risultato. Invece di un lungo elenco con i post condivisi c’è un messaggio intitolato Non sei da solo che invita a chiedere aiuto per affrontare la problematica.

Se tu o qualcuno che conosci avete domande sull’immagine corporea, sul cibo o sull’esercizio fisico, è importante sapere che l’aiuto è là fuori e non sei solo. Se ti senti a tuo agio, puoi confidarti con qualcuno di cui ti fidi o controllare le risorse qui sotto. Ricordati di prenderti cura di te e degli altri.

Ci sono anche un numero verde da chiamare (800180969, quello di SOS Disturbi Alimentari) e un pulsante per l’accesso a risorse aggiuntive sul tema.

Bloccare un hashtag non risolve il problema

Se da un lato il blocco di un hashtag testimonia l’impegno della piattaforma e la volontà di ascoltare le richieste (almeno quelle giunte dalle fonti istituzionali), dall’altro di certo non è sufficiente a risolvere il problema. Gli utenti sanno come aggirare l’ostacolo e raggiungere comunque i post in questione: non sono stati eliminati, ma semplicemente nascosti quando si cerca #SkinnyTok.

Non è certo la prima volta che un trend di TikTok finisce sotto la lente di ingrandimento. Ad esempio, è successo un paio di anni fa con la cicatrice francese, pratica dannosa su cui è intervenuta AGCM.

Già nel lontano 2021 il social ha preso coscienza della situazione, apportando modifiche al proprio algoritmo per limitare la comparsa di contenuti pericolosi sui display degli utenti, in particolare quelli più giovani e vulnerabili.

L'offerta Norton 360 per la tranquillità dei vostri dati personali in vacanza all'estero

Mer, 06/04/2025 - 08:34

I dati personali non vanno in vacanza, o meglio la loro importanza non deve essere trascurata durante i preparativi di un viaggio all’estero, quando le insidie relative alla sicurezza informatica diventano un problema ancora più urgente da affrontare. Furti d’identità, attacchi di phishing, fino ai temibili ransomware: cosa succederebbe qualora ci si imbatta in uno di questi problemi lontano da casa?

Ecco perché è così importante partire sicuri, con la consapevolezza che le minacce informatiche sono sempre in agguato, a maggior ragione a migliaia di chilometri dalla propria abitazione. Lo strumento migliore per difendersi è una piattaforma di cybersecurity all-in-one, vale a dire un software in grado di contrastare con efficacia tutti i pericoli odierni che minacciano la sicurezza degli utenti connessi alla rete Internet.

Tra le suite più avanzate in tal senso si annovera Norton 360, il nuovo pacchetto sviluppato da Norton per proteggere tutta la famiglia da truffe, virus, malware e phishing. Advanced, il piano più completo della piattaforma, è in offerta a 3,75 euro al mese per un anno, grazie al 66% di sconto immediato. E qualora il servizio non soddisfi le proprie aspettative, si potrà sempre richiedere il rimborso completo entro 30 giorni dalla data di acquisto.

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Dati personali al sicuro anche all’estero con Norton

Il pacchetto Norton 360 Advanced include una protezione dalle minacce informatiche in tempo reale, sia quelle esistenti che quelle nuove, al fine di salvaguardare le informazioni riservate e finanziarie durante l’accesso alla rete Internet. Al pluripremiato antivirus si affianca Secure VPN, il servizio di rete privata virtuale di Norton che offre la possibilità di navigare in anonimato e con maggiore sicurezza.

Un altro strumento incluso nel piano Advanced è Dark Web Monitoring, vale a dire il monitoraggio del Dark Web, utile per rilevare eventuali leak di dati e dare così modo agli utenti interessati di intervenire in maniera tempestiva per proteggere i propri dati sensibili.

L’offerta in corso sul sito di Norton, grazie alla quale è possibile risparmiare il 66% sul piano Advanced di Norton 360, è valida per un periodo di tempo limitato.

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R1 di DeepSeek è stato addestrato con i dati di Gemini?

Mer, 06/04/2025 - 08:30

DeepSeek è di nuovo sotto accusa. Stavolta i ricercatori sospettano che abbia usato Gemini di Google per addestrare il suo ultimo modello R1. E le prove, anche se non definitive, sono piuttosto interessanti.

R1 di DeepSeek ha usato i dati di Gemini, le prove

Sam Paech, uno sviluppatore di Melbourne, ha pubblicato quella che considera una prova: il modello R1-0528 di DeepSeek tende a usare parole ed espressioni simili a quelle che usa Gemini 2.5 Pro di Google. Non è una pistola fumante, d’accordo. Ma lo sviluppatore, che ha creato SpeechMap (un benchmark per misurare quanto liberamente un chatbot può parlare di argomenti controversi), ha notato qualcosa di ancora più sospetto. Le “tracce” del modello DeepSeek, i passaggi intermedi del suo ragionamento verso una risposta, somigliano sorprendentemente a quelle generate da Gemini.

Non è la prima volta che DeepSeek finisce nei guai per queste cose. A dicembre, il modello V3 continuava a dire di essere ChatGPT… e il mese dopo, OpenAI ha spiegato al Financial Times di aver scoperto che DeepSeek stava usando la “distillazione” per rubare le conoscenze del suo chatbot. Anche Microsoft ha notato che sono stati rubati enormi quantità di dati dagli account sviluppatori di OpenAI. E secondo l’azienda, questi account erano collegati proprio a DeepSeek.

La distillazione non è illegale, ma…

La distillazione di per sé non è una pratica rara nel mondo dell’AI. Il problema è che i termini di servizio di OpenAI vietano esplicitamente ai clienti di usare gli output dei loro modelli per costruire AI concorrenti. Ma bisogna anche considerare che DeepSeek ha poche GPU e tanti soldi, quindi non sarebbe così strano che possa aver addestrato i suoi sistemi su ChatGPT, il migliore modello API disponibile.

È altrettanto vero però, che tanti modelli AI si confondono sull’identità e finiscono per usare parole simili. Il problema è che Internet si sta riempiendo di spazzatura prodotta dall’intelligenza artificiale. Quando le aziende AI vanno a pescare dati per addestrare i loro modelli, finiscono per raccogliere anche un sacco di roba già generata da altre AI. È un circolo vizioso: l’AI si addestra su contenuti creati da altre AI, e così via.

Le contromisure per limitare il furto di dati

Per evitare questi furti di dati, le aziende AI stanno aumentando le misure di sicurezza. Ad aprile, OpenAI ha iniziato a richiedere alle aziende la verifica dell’identità per accedere a certi modelli avanzati. Il processo richiede un documento d’identità governativo di uno dei paesi supportati dall’API di OpenAI, e la Cina non è nella lista.

Google ha fatto una cosa ancora più furba. Invece di mostrare tutti i “pensieri” di Gemini mentre ragiona, ora li riassume. In questo modo, è più difficile addestrare modelli rivali sulle tracce di Gemini. Anche Anthropic a maggio ha deciso di nascondere meglio come funziona Claude per proteggere il suo “vantaggio competitivo“.

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Arriva una nuova variante della truffa del pacco in consegna

Mer, 06/04/2025 - 08:24

In questi giorni gli esperti di cybersecurity hanno segnalato una nuova variante della famosa truffa del pacco in consegna. Partiamo dagli elementi in comune con le precedenti truffe a tema corriere. Prima di tutto la truffa viene veicolata tramite email. Infatti, si tratta di una truffa phishing a tutti gli effetti.

Inoltre, ha come oggetto: “Avete 1 pacco in attesa di consegna“. Questa comunicazione sfrutta tecniche di ingegneria sociale per generare curiosità, attesa e urgenza nel destinatario del messaggio. Infine, all’interno della mail è presente un’immagine che invita l’utente a cliccare su un link fraudolento che rimanda a una pagina phishing.

Gli elementi che differiscono questa nuova variante della truffa del pacco in consegna riguarda la grafica e i loghi. Infatti, non presenta similitudini, e nemmeno le cerca, con corrieri particolarmente diffusi e utilizzati dagli utenti in Italia. Nondimeno, contiene allegati che possono infettare i dispositivi di chi procede con il download.

Come difendersi dalla nuova variante della truffa del pacco

Difendersi dalla nuova variante della famosa truffa del pacco in consegna è molto semplice. Gli esperti consigliano di evitare le interazioni con email di dubbia provenienza. In questo caso non sono contenuti dati importanti che permettono all’utente di identificare la spedizione e a quale ordine si riferisce.

Inoltre, è importantissimo non cliccare mai su immagini, perché contengono link, né su link visibili. Questi infatti rimandano a pagine di phishing create appositamente per il furto di identità e denaro. Spesso, i cybercriminali inseriscono anche una sezione per cancellare l’iscrizione da queste email. Anche in questo caso è fondamentale non cliccare sul link per non perdere dati sensibili e denaro.

Infine, gli esperti consigliano di non scaricare mai file contenuti in queste email. Nonostante la nuova variante della famosa truffa del pacco in consegna generi curiosità è fondamentale non effettuare mai alcun download.

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In partenza quest'estate? NordVPN è in offerta per rendere sicuro il Wi-Fi pubblico

Mer, 06/04/2025 - 08:12

L’inizio dell’estate si avvicina a grandi passi. E la bella stagione, si sa, è anche sinonimo di partenze per milioni di viaggiatori italiani. Le vacanze però possono nascondere delle insidie per la propria sicurezza online, in particolare quando ci si collega al Wi-Fi pubblico, una rete onnipresente negli aeroporti e in hotel.

Il Wi-Fi pubblico è una rete debole e poco sicura: collegarsi a questa senza alcuna protezione espone i propri dati personali e sensibili a serio rischio compromissione da parte di un hacker o un utente malintenzionato. Come fare allora per difendersi? La mossa più intelligente è sottoscrivere un servizio VPN, in modo da diventare invisibile agli occhi sia dei provider di rete che dei cybercriminali.

Tra le VPN di riferimento sia in Italia che all’estero si annovera NordVPN, in grado di rendere sicuro il Wi-Fi pubblico con un semplice tap. Al momento i piani di due anni sono in offerta a partire da 3,39 euro al mese per 24 mesi, a cui si aggiungono fino a 10 Giga di dati gratuiti per il servizio di eSIM internazionale Saily.

Vai all’offerta di NordVPN

Rendere sicuro il Wi-Fi pubblico con NordVPN

Una volta che ci si iscrive al servizio VPN desiderato (NordVPN scelta consigliata), è sufficiente scaricare l’app ufficiale da Google Play Store o App Store, effettuare l’accesso con le credenziali inserite durante la registrazione del proprio account, quindi selezionare uno dei server VPN dislocati in tutte le parti del mondo e attendere che la connessione sia attiva.

Dopo che la connessione VPN sarà attiva, ci si potrà collegare alla rete Wi-Fi dell’albergo, dell’aeroporto o del ristorante in tutta tranquillità, dal momento che nessuno potrà identificare la posizione e le attività svolte sul web.

L’offerta di NordVPN sui piani della durata di due anni, grazie alla quale è possibile risparmiare fino al 72%, è valida per un periodo di tempo limitato.

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App IO: i documenti sono accessibili anche offline

Mer, 06/04/2025 - 08:08

In queste ore, l’app IO sta ricevendo un nuovo aggiornamento che introduce la possibilità di accedere ai documenti caricati anche offline, quando non si dispone di una connessione. Può tornare utile, ad esempio, quando si è in viaggio, lontani da una rete Wi-Fi e senza traffico dati oppure in una zona dove non c’è copertura del segnale.

Documenti anche offline con l’app IO

L’update distribuito per Android porta l’applicazione alla release 3.6.0.9 (su iOS sembra essere ancora in fase di rollout). Se non lo si è ancora ricevuto, è possibile forzare il controllo della disponibilità attraverso le piattaforme Google Play e App Store. Ecco quanto mostrato dalla sezione Portafoglio.

C’è anche un link di approfondimento che rimanda alla pagina dedicata del centro assistenza. Lì, un avviso recita che La validità dei documenti è aggiornata all’ultimo accesso effettuato in app con connessione a una rete.

Accesso all’applicazione anche senza Internet

Cosa succede se provo ad aprire l’app IO senza una connessione attiva? Abbiamo eseguito un breve test e questo è il risultato.

L’applicazione si apre e, come sempre, chiede di autenticarsi attraverso il riconoscimento dell’impronta digitale o mediante il codice di sblocco. Una volta superato questo step, anziché mostrare la solita schermata principale, visualizza esclusivamente una versione ridotta della sezione Portafoglio, con Documenti su IO. Nel nostro caso, ci sono la tessera sanitaria e la patente di guida. Le altre parti dell’applicazione non sono raggiungibili.

Come sta andando IT-Wallet?

Proprio oggi, sono trascorsi sei mesi dal lancio pubblico di IT-Wallet, datato 4 dicembre 2024. Abbiamo dedicato un articolo alla diffusione della funzionalità, al numero delle attivazioni (5,4 milioni) e dei documenti caricati (9 milioni in totale).

Al momento quelli disponibili sono la tessera sanitaria, la patente di guida e la carta europea della disabilità. Non si sa nulla ormai da tempo dell’iniziativa finalizzata ad aggiungere la carta di identità.

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Accesi nuovi canali sul digitale terrestre

Mer, 06/04/2025 - 08:01

In queste ore si sono accesi nuovi canali sulla piattaforma digitale terrestre su scala nazionale. Nello specifico, ci troviamo all’interno del PERSIDERA MUX 3. Sono due i nuovi canali ora disponibili per tutti gli utenti in Italia:

  • TV MODA, sintonizzabile alla LCN 828 del telecomando;
  • Class CNBC, sintonizzabile alla LCN 830 del telecomando.

Gli esperti consigliano di effettuare una ricerca automatica dei canali del digitale terrestre per sintonizzarli nelle loro rispettive posizioni all’interno della Numerazione LCN Nazionale.

Digitale Terrestre: il PERSIDERA MUX 3 si aggiorna con 2 nuovi canali

Il PERSIDERA MUX 3 del digitale terrestre si è aggiornato includendo due nuovi canali radiotelevisivi. Ecco come si presenta adesso dopo l’aggiornamento delle frequenze dei multiplex.

MUX PERSIDERA3 Ch 47 (Freq 682 Mhz) o Ch 45 (Freq 666 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 5/6 — (Disponibili 24,88 Mbps)
Real Time (LCN 31)
Food Network (LCN 33)
RTL 102.5 (LCN 36)
Warner TV (LCN 37,537)
GIALLO (LCN 38)
DMAX (LCN 52)
CS24.LIVE (CANALE 63) (LCN 63)
CENTRO SERENA (LCN 144)
RTL 102.5 CALIENTE (LCN 233,533)***
RADIO LIBERTA’ (LCN 252)***
GAMBERO ROSSO (LCN 257)***
RADIOFRECCIA (LCN 258,532)
BIKE (LCN 259)***
URANIA (LCN 260)***
RADIO ZETA (LCN 266,531)
AutoMoto (LCN 510)***
RTL 102.5 (LCN 736)
RADIO ZETA (LCN 737)
RADIOFRECCIA (LCN 738)
RTL 102.5 TRAFFIC (LCN 739)***
RTL 102.5 BEST (LCN 740)***
RTL 102.5 NAPULE’ (LCN 741)***
RTL 102.5 DISCO (LCN 742)***
RTL 102.5 CALIENTE (LCN 743)***
RTL 102.5 BRO&SIS (LCN 744)***
TV Moda (LCN 828)***
Class CNBC (LCN 830)***

Guida per la lettura della nuova numerazione LCN nazionale del digitale terrestre:

  • * Disponibile anche in HD/HQ con tecnologia HbbTV.
  • ** Canale Rai 3 TGR sintonizzabile secondo Mux Regionale Rai disponibile nella propria zona. Ci sono alcune versioni già in HD.
  • *** Canale visibile in streaming attraverso tecnologia HbbTV.
  • **** Programmazione nazionale di Rai 3 disponibile in HD. Selezionare la versione regionale Rai 3 TGR da collocare nella LCN 3. Nei TGR viene applicato Pid dinamico e viene attivata la versione regionale di Rai 3. Alcune versioni in HD, mentre altre in SD.
  • ***** Canale accessibile solo con decoder o televisore compatibile con standard DVB-T2 HEVC Main 10.
  • ****** Altri canali disponibili in streaming attraverso menu HbbTV.
  • ******* m2o TV disponibile con tecnologia HbbTV.
  • ******** Canale trasmesso con risoluzione UHD 3840 x 2160p pixel 25fps Main 10@L5.1@Main; chroma = 4:2:0 (Type 0); bit depth = 10 bits (HDR compliant).
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IT-Wallet nell'app IO: come sta andando, a sei mesi dal lancio?

Mer, 06/04/2025 - 07:40

Trascorsi sei mesi esatti dal debutto del sistema IT-Wallet, diamo uno sguardo a come sta andando Documenti su IO. Qual è l’accoglienza fin qui riservata dagli italiani alla funzionalità, integrata nella sezione Portafoglio dell’app IO e parecchio discussa all’esordio? A svelarlo sono i numeri condivisi dal sito ufficiale del progetto.

9 milioni di documenti nell’app IO con IT-Wallet

Il primo che vale la pena prendere in considerazione è quello relativo alle attivazioni. Oggi sono 5,4 milioni, in costante crescita come si può notare dal grafico qui sotto, nonostante l’aumento sia inevitabilmente rallentato in confronto a quello fatto registrare nel primo periodo: +0,3 milioni nel corso dell’ultimo mese, come il precedente.

Prosegue a salire in modo costante il numero dei documenti attivati dagli utenti, arrivando a toccare quota 9 milioni. I numeri sono quelli rilevati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, aggiornati alla giornata di ieri, 3 giugno 2025.

Addentrandoci ancora di più nella questione, emerge che la tessera sanitaria (tessera europea di assicurazione malattia) è stata caricata 4,6 milioni di volte, la patente di guida 4,3 milioni di volte e la carta europea della disabilità invece 0,1 milioni di volte.

Tutto tace per quanto riguarda la carta di identità. È una delle richieste più frequenti da parte dei cittadini, che consentirebbe di lasciare a casa quella fisica, nonché promessa formulata parecchio tempo fa, addirittura prima del lancio ufficiale di IT-Wallet, ma fino a oggi non mantenuta.

I documenti sono accessibili anche offline

A partire da oggi, grazie al nuovo aggiornamento distribuito, i documenti caricati sono accessibili anche offline, senza una connessione Internet attiva. Per maggiori informazioni rimandiamo all’articolo dedicato.

Aspettando il tema scuro nell’app IO

Tra le ultime novità introdotte per l’app IO c’è quella dedicata all’interfaccia, con la possibilità di scegliere il carattere con cui sono mostrati i testi. È in arrivo anche il supporto nativo al tema scuro, non si sa con quale tempistica. A maggio è stato poi aggiunto un link per per l’invio rapido di suggerimenti e segnalazioni sui problemi riscontrati, così da poterli notificare rapidamente al team impegnato sul progetto.

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Confermate le multe per gli utenti di Streaming Community

Mer, 06/04/2025 - 07:37

L’ennesima chiusura del sito Streaming Community, piattaforma che distribuisce illegalmente contenuti protetti da copyright, ha portato molti utenti che ne usufruivano a chiedersi se saranno oggetto di multe da parte delle autorità. In questi giorni è arrivata la conferma da parte di Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM.

Durante un’intervista con i colleghi di Fanpage.it ha affermato: “Sì, chi va su Streaming Community per rubare un contenuto rischia di essere registrato e raggiunto da una sanzione da 154 euro. Che poi si può ridurre a un terzo con il solito sistema delle sanzioni amministrative. Ma la seconda volta la sanzione arriva subito a 5.000 euro, non 2.000 come ho letto“.

Tutti gli utenti che sono finiti su Streaming Community riceveranno una sanzione? “Qui c’è un fraintendimento – ha precisato Capitanio. È ovvio che aprire Streaming Community non fa scattare una multa. Ma se io mi metto a guardare l’ultimo film della Disney e il flusso viene registrato da un’autorità allora questo comportamento è passibile di sanzione. Se guardo un film e ci rimango per tot tempo è ovvio che sto rubando un contenuto“.

Chi c’è dietro Streaming Community

Sempre Massimiliano Capitanio ha anche spiegato chi c’è dietro Streaming Community: “Questo sito in passato è stato oscurato diverse volte. È una piattaforma illegale, gestita da associazioni criminali. Chi la utilizza cede i propri dati a queste organizzazioni“.

Inoltre, ha anche chiarito: “Questa chiusura non è collegata con Piracy Shield. Per legge il Piracy Shield ora può richiedere l’oscuramento solo dello streaming sportivo. Poi tecnicamente Piracy Shield non oscura il sito ma il provider che lo distribuisce“.

Infatti, non è la prima volta che Streaming Community viene oscurata. Tuttavia, dopo poco tempo riappare con un nuovo sito e un nuovo look. Si attende solo che il potere di azione di Piracy Shield ora venga anche esteso ai contenuti cinematografici e non solo sportivi. Non mancano le polemiche nei confronti di Piracy Shield.

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ChatGPT: memoria migliorata per gli utenti gratuiti, in versione light

Mer, 06/04/2025 - 07:06

Ad aprile OpenAI ha aggiornato la funzione di memoria di ChatGPT, per fare riferimento alle chat passate degli utenti e fornire risposte più personalizzate, pertinenti e utili. Finora, la memoria migliorata era disponibile solo per gli utenti di ChatGPT Plus e Pro. Ora la funzione è disponibile anche per gli utenti gratuiti, ma non è esattamente la stessa cosa.

La memoria di ChatGPT arriva anche per gli utenti gratuiti

OpenAI ha chiarito che gli utenti gratuiti ottengono una “versione leggera” della memoria, non quella completa riservata a chi paga. La differenza, è che la versione gratuita ricorda le cose per un po’ di tempo tra una chat e l’altra. Quella a pagamento ha una memoria molto più lunga e capisce meglio quello che ci piace davvero.

Ad esempio, se usiamo la versione gratis, ChatGPT si ricorderà ci piace il cibo indiano per qualche giorno, ma se usiamo quella a pagamento se lo ricorderà per settimane e magari la prossima volta che chiediamo cosa potremmo mangiare a pranzo, potrebbe ricordarselo e suggerire piatti indiani. Non male per un servizio gratuito. Sam Altman, il CEO di OpenAI, ha twittato che la memoria è probabilmente diventata la sua funzione preferita di ChatGPT. E considerando quanto sia importante per un assistente AI ricordare chi siamo e le nostre preferenze, non è difficile capire perché.

also, today we are making a lightweight version of memory available to the free tier of chatgpt!

memory has probably become my favorite feature in chatgpt; excited for us to improve this a lot over time.

— Sam Altman (@sama) June 3, 2025

Come attivare la memoria di ChatGPT

Per attivare questa funzione, gli utenti gratuiti in Europa (più Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) devono andare in Impostazioni > Personalizzazione > Memoria > Riferimento cronologia chat e attivare l’opzione. OpenAI mostrerà anche un prompt per abilitare questa impostazione. Per tutti gli altri utenti gratuiti nel resto del mondo, la memoria sarà attivata automaticamente. Un approccio diverso, che probabilmente riflette le diverse normative sulla privacy tra Europa e altri Paesi.

OpenAI ha diviso la funzione memoria in due categorie che si possono gestire separatamente:

  • Riferimento memorie salvate: Sono i dettagli che abbiamo chiesto esplicitamente a ChatGPT di ricordare, come il nome, il colore preferito o le preferenze alimentari. È la memoria “su richiesta”.
  • Riferimento cronologia chat: ChatGPT può usare informazioni dalle nostre conversazioni precedenti per rendere quelle future più utili. È la memoria “automatica” che raccoglie pezzi di informazioni mentre chattiamo.
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NotebookLM di Google: si condivide con un link, come funziona

Mer, 06/04/2025 - 06:31

NotebookLM permette finalmente di condividere i propri quaderni pubblicamente con un semplice link. Esattamente come si fa con Google Documenti o Fogli. Il lancio di questa nuova funzione arriva in un momento strategico. NotebookLM ha costruito una base di utenti fedeli tra studenti, ricercatori e scrittori che apprezzano la sua capacità di sintetizzare documenti lunghi e generare riassunti, FAQ, documenti di briefing personalizzati e persino podcast.

NotebookLM non ha l’hype di Gemini o ChatGPT, ma è più concreto: non genera testo dal nulla, aiuta le persone a dare senso a materiale complesso che già possiedono. E ora, la nuova funzione di condivisione potrebbe accelerare l’adozione del tool, specialmente in ambiti collaborativi come università e team di ricerca.

NotebookLM di Google consente di condividere pubblicamente il proprio quaderno e i podcast AI

Il processo di condivisione è incredibilmente semplice. Si clicca sul pulsante “Condividi” nell’angolo in alto a destra del proprio notebook e si seleziona “Chiunque abbia il link”. Fatto. Il quaderno diventa accessibile a chiunque abbia il link, purché abbia un account Google.

Prima di questo aggiornamento, condividere un notebook era una vera seccatura. Si doveva inserire manualmente l’email di ogni persona, con un limite di 50 utenti per gli account personali gratuiti. Un processo macchinoso che scoraggiava la condivisione spontanea e la collaborazione. Ora la situazione è completamente diversa. Accanto al pulsante “Condividi” appare una piccola icona del globo che ricorda che il notebook è pubblico, e si può revocare l’accesso pubblico in qualsiasi momento.

Chi accede al proprio quaderno tramite link pubblico non può modificare i contenuti originali. Però può interagire con il notebook in modi interessanti: fare domande, esplorare i contenuti generati come audio overview, FAQ o documenti di briefing.

È come dare alle persone accesso a una versione di sola lettura del proprio lavoro di ricerca, ma con la possibilità di esplorarlo attivamente con l’AI. Possono anche visualizzare tutti i contenuti sintetizzati dall’AI a partire dal materiale caricato. generati in precedenza. Una volta che qualcuno accede a un notebook pubblico, questo appare sulla loro homepage di NotebookLM. Se decidono che non gli serve più, possono rimuoverlo facilmente dal menu delle opzioni.

I limiti

Non tutti possono usare questa funzione. Gli utenti Workspace Enterprise e Education per ora sono esclusi dalla condivisione pubblica, probabilmente per questioni di sicurezza e compliance aziendale. Solo i proprietari e gli editor del notebook possono generare link pubblici. E c’è un dettaglio interessante: gli utenti con abbonamento a pagamento ottengono anche le analytics sull’utilizzo dei loro quaderni pubblici, mentre quelli con account gratuiti devono accontentarsi di condividere senza sapere chi guarda cosa.

Se si decide di cancellare il notebook o di renderlo di nuovo privato, tutti i link pubblici precedentemente generati smettono automaticamente di funzionare. Una misura di sicurezza sensata che evita la circolazione di contenuti obsoleti.

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TikTok for Artists, nuova piattaforma per cantanti e case discografiche

Mar, 06/03/2025 - 19:17

Dopo mesi di test nascosti, TikTok ha finalmente lanciato ufficialmente TikTok for Artists, una piattaforma dedicata ai musicisti. Artisti e case discografiche finalmente possono mettere le mani sui dati che fino a ieri erano un mistero.

Arriva TikTok for Artists per i cantanti

TikTok for Artists non è l’ennesimo tool inutile. Dice quante visualizzazioni ha avuto ogni canzone, quanti post l’hanno usata, come hanno reagito i creator e più dettagli sui follower, come età, lingua e genere. Ma la piattaforma non dà solo dei numeri. Include guide passo-passo per usare al meglio tutti gli strumenti di TikTok, più risorse e supporto per chi non sa da dove iniziare. È quello che mancava. Invece di navigare a vista sperando che qualcosa funzioni, ora si ha una bussola per orientarsi nel caos dell’algoritmo di TikTok.

Pre-release per i nuovi album

TikTok ha anche lanciato una funzione che farà felici le case discografiche: il tool “Pre-Release“. Gli artisti possono promuovere i loro album in uscita direttamente su TikTok, e i fan possono salvarli su Spotify o Apple Music prima ancora che escano. I fan vedono l’anteprima su TikTok, salvano l’album, e quando esce trovano la musica già pronta nella loro libreria, direttamente dal feed di TikTok alle piattaforme di streaming.

Interessante notare che questo lancio arriva otto mesi dopo che ByteDance ha chiuso TikTok Music, il suo tentativo (finito male) di competere con Spotify. Forse ha capito che è meglio essere il posto dove la musica diventa virale piuttosto che il posto dove la gente la ascolta. E TikTok for Artists conferma questa strategia: non competere con Spotify, ma diventare indispensabile per chi vuole arrivarci.

Disponibilità

La piattaforma è già disponibile in 26 paesi, tra cui anche l’Italia. TikTok dice che arriverà presto anche negli altri mercati, ma per ora chi è fuori da questa lista deve aspettare.

Dati al sicuro per sempre: lo storage sicuro di Internxt costa l'85% in meno

Mar, 06/03/2025 - 18:40

Hai bisogno di uno spazio sicuro dove archiviare i tuoi file più importanti, senza preoccuparti di limiti di tempo o accessibilità? Internxt ti offre la possibilità di farlo, con un servizio di cloud storage privato e crittografato che ora puoi acquistare in versione lifetime con uno sconto straordinario dell’85%.

Paghi una sola volta, mantieni il pieno controllo sui tuoi dati e hai 30 giorni per testare tutto con la garanzia “soddisfatti o rimborsati”. Per approfittarne basta andare sul sito di Internxt.

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Tutti gli sconti e le funzionalità di Internxt

Questa offerta riguarda tre piani a vita pensati per chi vuole dire addio agli abbonamenti mensili e avere sempre accesso ai propri documenti da qualsiasi dispositivo. Il piano da 1TB è ora disponibile a 135€ invece di 900€, quello da 3TB costa 285€ invece di 1900€, mentre il top di gamma da 5TB è in promozione a 435€, ben lontano dal prezzo originale di 2900€.

Internxt è un servizio cloud progettato con l’obiettivo di mettere davvero al centro la privacy digitale. Ogni file viene crittografato già sul tuo dispositivo con tecnologia AES-256 a conoscenza zero, suddiviso in frammenti e poi distribuito, rendendo impossibile a chiunque, Internxt compresa, accedere ai tuoi contenuti. Nemmeno le tue password vengono conservate. Tutto resta nelle tue mani.

In più, la piattaforma è open-source, verificabile da chiunque e controllata da aziende di sicurezza indipendenti come Securitum. L’intero servizio rispetta le normative GDPR e si distingue per un approccio etico e trasparente alla protezione dei dati personali.

Con Internxt, puoi archiviare per sempre le tue foto, i tuoi video, i tuoi documenti di lavoro o studio, con la tranquillità di uno spazio privato, accessibile ovunque e immune da modifiche contrattuali. Approfittare dell’attuale offerta di Internxt significa mettere al sicuro la tua libertà digitale una volta per tutte senza abbonamenti, senza compromessi.

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Vuoi un sito professionale ma non sai da dove iniziare? Ci pensa Hostinger

Mar, 06/03/2025 - 18:25

Se hai un’idea e vuoi trasformarla in un sito web senza perdere tempo o imparare a programmare, la soluzione giusta esiste. Hostinger mette a disposizione un Website Builder potenziato dall’AI, che puoi provare gratuitamente per una settimana e senza bisogno di carta di credito.

Il sistema progettato da Hostinger è dedicato a chi vuole andare online in modo semplice, veloce ed efficace, anche senza alcuna esperienza tecnica. Nelle prossime righe vediamo nel dettaglio come funziona, ma prima vogliamo dirti che per attivare la prova free di 7 giorni basta andare sul sito del provider.

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Come funziona il Website Builder di Hostinger

Il funzionamento di Hostinger è immediato: non devi fare altro che spiegare in breve il tipo di sito che vuoi creare e l’AI costruirà per te una bozza personalizzata, completa di struttura, testi e stile visivo. A quel punto puoi entrare in azione, modificare ogni dettaglio con l’editor visuale, trascinando e componendo i tuoi contenuti in totale libertà. Tutto il processo è pensato per portarti online in pochi minuti, con risultati professionali.

Chi vuole aprire un e-commerce troverà strumenti dedicati: bastano le foto dei prodotti, e l’intelligenza artificiale genererà in automatico descrizioni, titoli e schede tecniche, aiutandoti a lanciare il tuo negozio digitale in modo intuitivo.

In più, il Website Builder di Hostinger integra diverse funzioni smart: un assistente AI per scrivere testi efficaci, un generatore di immagini personalizzate, strumenti SEO per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca e un modulo dedicato alla scrittura di articoli professionali.

Hostinger include nel servizio anche il dominio e lo spazio hosting, con piani pensati per ogni budget. E per iniziare, non spendi nulla: hai sette giorni per testare tutti gli strumenti, senza vincoli né pagamenti. Quando sei pronto, puoi attivare il piano annuale e pubblicare il tuo progetto online. Cosa aspetti? Vai sul sito di Hostinger .

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Meta: valutazione dei rischi solo con l'AI?

Mar, 06/03/2025 - 18:22

In base ai documenti visti da NPR, Meta ha pianificato un uso massiccio dell’intelligenza artificiale per la valutazione dei rischi associati alle funzionalità di Facebook, WhatsApp e Instagram. L’intervento umano verrebbe quindi ridotto al minimo. L’azienda di Menlo Park ha dichiarato che la tecnologia viene sfruttata solo per decisioni meno complesse.

Meta automatizza la valutazione dei rischi?

Prima di lanciare una nuova funzionalità, un team di persone valuta i possibili rischi, come le conseguenze per la privacy, i pericoli per i minori e la diffusione di contenuti illegali. In base ai documenti ottenuti da NPR, Meta sfrutterà l’intelligenza artificiale per il 90% delle valutazioni dei rischi.

In pratica, le modifiche agli algoritmi, le nuove funzionalità di sicurezza e quali contenuti sono consentiti sulle piattaforme saranno alcune azioni che verranno automatizzati e quindi eventualmente approvate senza intervento umano. Ciò permetterà di velocizzare lo sviluppo delle nuove funzionalità.

Il sistema prevede la compilazione di questionari che verranno analizzati dall’AI. In base ai risultati dovranno essere apportate le eventuali modifiche per limitare o eliminare i rischi. Molti product manager e ingegneri non sono esperti di privacy, quindi il compito verrà assegnato all’intelligenza artificiale.

Il nuovo sistema non dovrebbe essere utilizzato in Europa, dove Meta deve rispettare gli obblighi del Digital Services Act. Proprio sull’assenza di misure adeguate per proteggere i minori e limitare la diffusione di contenuti illegali sono state avviate due indagini a maggio e aprile 2024.

Un portavoce di Meta ha dichiarato:

Con l’evoluzione dei rischi e la maturazione del nostro programma, miglioriamo i nostri processi per identificare meglio i rischi, semplificare il processo decisionale e migliorare l’esperienza delle persone. Sfruttiamo la tecnologia per aggiungere coerenza e prevedibilità alle decisioni a basso rischio e ci affidiamo alle competenze umane per valutazioni rigorose e la supervisione di problematiche nuove o complesse.

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150GB a 6,99€: ho. Mobile lancia la sua offerta definitiva

Mar, 06/03/2025 - 18:09

Se cerchi una tariffa mobile pensata davvero per le tue abitudini digitali, le offerte ho. Mobile fanno proprio al caso tuo. Costano poco, non nascondono brutte sorprese e includono tutto: giga, chiamate e messaggi senza limiti. Una delle più interessanti è quella che consente, a soli 6,99€ al mese, di avere 150GB con minuti ed SMS illimitati, senza costi aggiuntivi e senza ansie di costi rimodulati.

È l’opzione ideale per studenti, giovani lavoratori o chiunque voglia navigare in libertà e restare online senza l’ansia che i GB finiscano subito. Per approfittarne basta andare sul sito di ho. Mobile.

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Perché ho. Mobile piace così tanto

L’attivazione è immediata e trasparente: la SIM è gratuita, e l’attivazione ti costa solo 2,99€, sia che tu richieda un nuovo numero sia che tu arrivi da un altro operatore (con portabilità completata entro 15 giorni). Per partire, ti basta una prima ricarica da 10€, da usare per attivare l’offerta scelta.

Vuoi navigare ancora più veloce, anche solo ogni tanto? Con l’opzione ho. Turbo, puoi avere il 5G in modo flessibile a 1,29€ al mese e disdirlo in qualsiasi momento tramite app.

Insomma: un’offerta chiara, economica e fatta su misura per chi non vuole più perdere tempo (e soldi). Tutti i dettagli ti aspettano sul sito ufficiale di ho. Mobile. E se vuoi spingere ancora di più sulla velocità, c’è il 5G integrato di default nelle altre promo: con appena 9,99€ ottieni 200GB mensili, mentre con 11,99€ arrivi a ben 250GB. In tutti i casi, chiamate e SMS restano illimitati.

E non è finita qui: solo per poco tempo, puoi ottenere 10€ di buoni Amazon, semplicemente optando per una delle promozioni di ho. Mobile.

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Intel: le CPU Nova Lake in arrivo dopo Panther Lake e Bartlett Lake

Mar, 06/03/2025 - 17:57

Intel ha annunciato ufficialmente i suoi processori di prossima generazione Nova Lake per desktop e portatili, che arriveranno dopo il lancio delle serie Panther Lake e Bartlett Lake-S. La notizia arriva direttamente da un recente documento presentato dalla stessa azienda, dove sono state illustrate le prossime uscite previste nella tabella di marcia.

Intel lancerà Nova Lake dopo Panther Lake e Bartlett Lake

La famiglia Bartlett Lake-S farà parte della linea Intel Core Serie 2 e sarà composta esclusivamente da P-Core, con una conta che raggiungerà un massimo di 12 unità di elaborazione. Essendo basata sulla precedente architettura Raptor Lake, la gamma include la tecnologia HT, potendo così gestire fino a 24 thread. Questi processori, derivati dalle architetture di 13ª e 14ª generazione, saranno compatibili con i socket LGA 1700, ma non con l’ultimo LGA 1854, riservato ad Arrow Lake-S. Sei nuovi modelli di questa nuova serie sono già stati introdotti per il segmento professionale.

Ma naturalmente la vera novità è in Nova Lake-S, la nuova architettura che introdurrà anche il nuovo socket LGA 1954. Come anticipato già precedentemente, la nuova generazione aumenterà sensibilmente la conta dei core, raggiungendo un massimo di 52 unità di elaborazione, composte da 16 Coyote Cove P-Core, 32 Arctic Wolf E-Core e 4 LPE-Cor). La presenza di questi modelli lascia intuire che la fascia alta sia destinata specificatamente al segmento workstation, poiché un tale numero di core risulta ancora piuttosto superfluo per il gioco e, in generale, l’utilizzo casalingo.

Per quanto riguarda i portatili, sono in arrivo i già anticipati processori Intel Panther Lake, che debutteranno all’inizio del 2026, seguiti da Nova Lake-U per il segmento principale ed economico. Le varianti di fascia alta, vale a dire Nova Lake-H e Nova Lake-HX, arriveranno invece successivamente, consequenzialmente all’aumento di produzione.

Con Nova Lake, Intel punta naturalmente a riscattarsi nei confronti di AMD, anche con dei modelli che sono pronti a competere con la gamma X3D, che verranno dotati di cache aggiuntiva. Non resta che attendere per scoprire se l’azienda riuscirà in tal senso.

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myPOS: ZERO commissioni sui primi 1.000 euro incassati

Mar, 06/03/2025 - 17:55

Novità da non perdere per commercianti, artigiani e professionisti: myPOS lancia una promozione che permette di azzerare i costi di commissione sui primi 1.000 euro di pagamenti accettati con carta. L’iniziativa è rivolta ai nuovi utenti che acquistano un terminale myPOS (anche online!) entro il 30 giugno.

Acquista myPOS online!

Cos’è la promo zero commissioni di myPOS

Come anticipato, la campagna è dedicata ai nuovi clienti myPOS con sede commerciale in Italia e che acquistano un terminale tra il 1° e il 30 giugno. Per ottenere il cashback sulle commissioni, è necessario raggiungere almeno 1.000 euro di incassi tramite pagamenti con carta – anche online – entro il 31 luglio 2025. Il rimborso coprirà tutte le commissioni addebitate su questo primo volume di transazioni.

Per quanto riguarda i terminali disponibili, l’azienda ne propone quattro – adatti alle varie esigenze dei commercianti. myPOS Go 2 a 29 euro è il terminale più economico, leggero e compatto, ideale per chi lavora in movimento. myPOS Go Combo, a 179 euro, include una base di ricarica con stampante ed è perfetto per i piccoli negozi che vogliono offrire ricevute stampate.

myPOS Ultra, disponibile a 249 euro, è pensato per attività con un elevato flusso di clienti grazie alla sua velocità di elaborazione. Infine, il modello myPOS Carbon, a 229 euro, è adatto a contesti più impegnativi grazie alla sua resistenza e al sistema operativo Android 9.

Tutti i dispositivi funzionano in completa autonomia, con connessione Wi-Fi e SIM integrata che offre dati mobili illimitati e gratuiti. Non sono previsti canoni mensili e gli incassi arrivano sul conto aziendale myPOS in pochi secondi, 24 ore su 24.

myPOS: acquistalo online

Commissioni da 1,20%, gratuite per i primi 1.000 euro

Il pacchetto include anche una carta di debito Mastercard gratuita e un’app per gestire tutte le operazioni ovunque. Per chi ha un fatturato inferiore ai 10 mila euro mensili, i canoni fissi sono azzerati, mentre le commissioni per transazione partono0 da 1,20%. Per le attività con fatturati maggiori, sono disponibili invece offerte personalizzate.

La promozione zero commissioni di myPOS rappresenta un’opportunità concreta di risparmiare per chi sta avviando una nuova attività o, semplicemente, vuole aggiornare il proprio terminale di pagamento con una soluzione più funzionale e senza costi fissi. Ti basta acquistare un terminale myPOS entro il 30 giugno per ottenere un rimborso sulle commissioni dei primi 1.000 euro incassati.

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104€ per il Samsung Galaxy Tab A9 sono l'affare della giornata su Amazon

Mar, 06/03/2025 - 17:39

Un tablet di tutto rispetto il Samsung Galaxy Tab A9, un modello che rende l’utilizzo facile e pratico per avere un’ottima alternativa allo smartphone e non strizzare gli occhi su schermi piccoli. Il modello è del 2023 e oggi gode di uno sconto strepitoso su Amazon dove il ribasso del 45% dimezza quasi il suo prezzo. Se stavi cercando un device del genere, sei nel posto giusto: compralo con 104,72 euro invece di 189 euro e concludi il tuo affare personale.

Compra il tablet Samsung su Amazon

Samsung Galaxy Tab A9 è il tablet che stavi aspettando in offerta

Ha tutte le comodità di un classico tablet ma rimane compatto e perfetto da portare sempre con te. Grazie alle sue dimensioni studiate ad hoc ti consente di guardare contenuti in streaming, leggere libri e fare tante altre cose invece di strizzare gli occhi davanti allo schermo dello smartphone che, in ogni caso, rimane più piccolo. Samsung Galaxy Tab A9 è disponibile in colorazione Navy ed ha tutto al posto giusto.

Il suo display da 8,7 pollici è un pannello LCD PLS con risoluzione avanzata. Colori luminosi, sfumature vivide e tanti dettagli da osservare in ogni contenuto riprodotto. In questo modo puoi goderti film e serie TV senza indugi e optare anche per il gaming oppure per navigare nelle app che più ami in tutto comfort. A reggerti il gioco c’è il processore MediaTek e 64GB di memoria interna che però è ampliabile fino a 1 TB usando una scheda di memoria. Anche sotto questo punto di vista hai tanta autonomia. Non mancano all’appello ottimi speaker integrati, fotocamere e una batteria che non ti obbliga a portare dietro il caricatore.

Non ne approfitti? Su Amazon il magico Samsung Galaxy Tab A9 è disponibile con uno sconto del 45%. Collegati e aggiungilo al carrello così lo acquisti per soli 104,72 euro invece di 189 euro e concludi il tuo affare personale.

Samsung Galaxy Tab A9, Display 8.7" TFT LCD PLS, Wi-Fi, RAM 4GB, 64GB, 5.100 mAh, MediaTek MT8781, Android 13, Navy, [Versione italiana] 2023

104,72€ 189,00€ 45,00% Vedi l'offerta

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