Anche RedNote rischia il ban negli Stati Uniti?

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 12:16

Oltre 700.000 utenti statunitensi hanno scaricato RedNote in due giorni. L’app è stata scelta come alternativa principale a TikTok, il cui destino verrà reso noto nelle prossime ore. Anche RedNote è un servizio offerto da un’azienda cinese, quindi potrebbe subire la stessa sorte di TikTok.

Ban per tutte le app straniere

Nel testo della legge, denominata Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, sono citate sia TikTok che la casa madre ByteDance, ma l’obbligo di vendita si applica a qualsiasi “applicazione controllata da avversari stranieri“. Ci sono però specifici criteri da rispettare.

La legge si applica alle aziende che possiedono un sito web o un’app con più di un milione di utenti mensili e consente a tali utenti di creare account per condividere contenuti. I servizi non devono consentire principalmente di pubblicare recensioni di prodotti, recensioni aziendali o informazioni e recensioni di viaggio. Gli avversari stranieri sono Cina, Iran, Corea del Nord e Russia.

RedNote soddisfa tutti questi criteri, in quanto ha oltre 300 milioni di utenti (circa 3 milioni di statunitensi) e la sede legale si trova in Cina. Il Presidente degli Stati Uniti deve però presentare un documento al Congresso che indica il pericolo per la sicurezza nazionale. A quel punto partono i 270 giorni di tempo per la vendita, come avvenuto per TikTok.

Anche RedNote potrebbe essere accusata di raccogliere i dati degli utenti statunitensi. Non è noto però il livello di controllo esercitato dal governo cinese. In base alle fonti di The Information, il team di moderazione di RedNote è impegnato a nascondere i post degli utenti statunitensi su argomenti politicamente sensibili. L’azienda ha pubblicato annunci di lavoro per moderatori in lingua inglese.

Google, gli annunci sponsorizzati sono un trappola degli hacker

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 12:02

Chi pensa che gli annunci di Google siano sempre sicuri, dovrebbe ricredersi. I ricercatori di Malwarebytes hanno scoperto che i cybercriminali stanno usando questi annunci per rubare le credenziali di accesso delle vittime. Anche cliccando su un innocente annuncio sponsorizzato si potrebbe finire nella rete dei truffatori.

Annunci di ricerca di Google per promuovere siti di phishing che rubano le credenziali di accesso

Ma come fanno questi criminali a ingannare Google? Semplice: creano una finta pagina di Google Ads su Google Sites, il servizio che permette di costruire siti web con un indirizzo del tipo sites.google.com. Poi, realizzano un annuncio fasullo che pubblicizza promozioni o offerte speciali e lo piazzano sulla rete pubblicitaria di Google.

Il trucco sta nel fatto che l’indirizzo della pagina fake (sites.google.com) ha la stessa radice di quello degli annunci veri (ads.google.com). Quindi, tecnicamente, non viola le regole di Google che vietano di mostrare URL diversi da quelli delle pagine di destinazione. Risultato? L’annuncio truffa è identico a uno autentico.

Chi abbocca all’amo e clicca sull’annuncio, si ritroverà su una pagina che chiede di fare il login. Appena si inseriscono le proprie credenziali, il sito le ruba insieme agli identificativi unici e ai cookie, e li passa ai criminali. Questi ultimi usano i dati per accedere all’account da un altro profilo Google. A quel punto, non si può più accedere al proprio account e lo usano per finanziare altre campagne pubblicitarie, acquistare servizi e chissà cos’altro. Insomma, un bel guaio.

Secondo Malwarebytes, dietro questa tecnica ci sono almeno tre gruppi di criminali (uno brasiliano, uno asiatico e uno dell’Europa dell’Est). Al momento non si sa esattamente quante vittime abbiano fatto.

Come difendersi dalle truffe

E allora, come possiamo difenderci? Il consiglio numero uno è di diffidare sempre degli annunci che promettono offerte troppo vantaggiose. Se un affare sembra troppo bello per essere vero, è perché probabilmente non lo è.

Massima attenzione anche all’URL della pagina dove inserire le credenziali. Se non corrisponde esattamente a quello ufficiale di Google (o del servizio che si sta usando), potrebbe essere una trappola. Infine, bisogna utilizzare sempre un buon antivirus e tenere aggiornati tutti i software. Da non escludere anche l’usa di una buona VPN! Queste semplici precauzioni possono fare davvero la differenza.

Twin Peaks di David Lynch: il cofanetto Blu-ray è in sconto

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:42

La fotografia, la narrazione contorta e straniante, le musiche di Angelo Badalamenti: tutto è perfetto in Twin Peaks, l’opera più nota tra quelle di David Lynch destinate al piccolo schermo. Oggi che il maestro se n’è andato, raggiungendo idealmente Laura Palmer e la Signora Ceppo, è l’occasione giusta per celebrarne la memoria e la grandezza artistica. L’alternativa migliore allo streaming è il cofanetto Blu-ray che include le tre stagioni della serie, in promozione su Amazon.

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Uno dei capolavori di David Lynch: la serie Twin Peaks

Si tratta di una collezione composta da 16 dischi con audio in italiano e in inglese, per trascorrere più di 41 ore in compagnia dell’agente speciale Dale Cooper. Un vero e proprio capolavoro da rivedere (o da vedere, è assolutamente consigliato), per capire quanto la serie fosse rivoluzionaria al suo debutto in TV, ormai 35 anni fa. Meritevole anche la terza stagione, arrivata nel 2017, in cui il regista ha dato libero sfogo a tutta la sua geniale creatività, mai banale. Trovi altre informazioni nella pagina dedicata.

Al momento, il cofanetto Blu-ray di Twin Peaks è in sconto su Amazon e lo puoi acquistare al prezzo di 35 euro. La qualità video migliorata rispetto alle edizioni pubblicate in passato e i tanti contenuti speciali inclusi, così come i molti dietro le quinte, lo rendono un must have per tutti gli appassionati del genere (e non solo).

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Come si può facilmente immaginare, la scomparsa di David Lynch annunciata ieri dalla famiglia ha riacceso l’attenzione su Twin Peaks. Il cofanetto è già quello più venduto nella categoria Film e TV su Amazon, potrebbe andare sold out in fretta. Considerando l’interesse, segnaliamo anche la versione DVD.

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Samsung Galaxy S25 Slim si mostra nei render

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:35

Il Samsung Galaxy S25 Slim si presenterà come un normale Galaxy S25 Plus, ma più sottile. La cosa era già stata ampiamente discussa, ma la conferma ufficiosa è arrivata nelle scorse ore, grazie ai render del leaker OnLeaks, che nella maggior parte dei casi si è rivelato piuttosto affidabile.

Samsung Galaxy S25 Slim svelato dai render

Osservando l’immagine in alto e tutte quelle accessibili tramite il link in fonte, l’inedito device sarà dotato di tre fotocamere nell’angolo in alto a sinistra orientate in verticale, avrà spigoli arrotondati, bordi piatti in metallo e cornici sottili, forse meno degli altri modelli, e uniformi.

Le fotocamere sporgeranno leggermente dalla scocca, ma non più di quanto di quanto accade sul resto della gamma, nonostante lo spessore inferiore dello smartphone. La back cover è in vetro e perfettamente piatta, proprio come il display frontale.

Il pulsante di accensione e i bilancieri del volume sono piatti, contribuendo all’aspetto generale elegante con il telaio piatto. Nella parte inferiore, c’è una singola griglia dell’altoparlante, una porta USB-C e un microfono. Anche lo schermo è piatto, proprio come il resto della gamma S25.

Per quanto riguarda la data di lancio, il Samsung Galaxy S25 Slim dovrebbe arrivare a maggio 2025. Non è da escludere che possa essere presentato durante l’evento Unpacked che Samsung terrà il 22 gennaio prossimo insieme al Galaxy S25, S25 Plus e S25 Ultra, ma è improbabile che venga rilasciato in quel momento. È più valida, invece, l’ipotesi che il lancio avvenga qualche mese più tardi, con la possibilità di un’anteprima durante l’evento.

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Deepfake: l'AI causerà perdite da 40 miliardi di dollari entro il 2027

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:26

Prepariamoci a un futuro in cui non potremo più fidarci nemmeno dei nostri occhi e delle nostre orecchie. I deepfake AI stanno per invadere il mondo. E il conto sarà salatissimo: si stima che causeranno perdite per ben 40 miliardi di dollari entro il 2027. A lanciare l’allarme è il Global Threat Intelligence Report di Blackberry, che mette in guardia anche sugli attacchi alle infrastrutture critiche.

Allarme deepfake: 40 miliardi di dollari in fumo entro il 2027: banche e ospedali nel mirino

Ma i deepfake non sono l’unica minaccia all’orizzonte. Secondo il rapporto di Blackberry ci sono stati quasi 600 mila attacchi contro le infrastrutture critiche tra luglio e settembre 2024. I bersagli preferiti degli hacker sono le banche, seguite a ruota dagli ospedali e dai servizi governativi.

Il motivo è chiaro. Questi settori non possono permettersi nemmeno un minuto di interruzione. Ecco perché sono più propensi a pagare un riscatto pur di ripristinare rapidamente i sistemi. Un’esca irresistibile per i cybercriminali.

I deepfake erodono la fiducia

I deepfake rappresentano una sfida senza precedenti per chi deve prendere decisioni importanti. Immaginiamo di ricevere un video del nostro capo che ci chiede di fare un bonifico urgente. O di vedere un politico fare dichiarazioni sconcertanti in tv. Come si fa a essere sicuri che sia tutto vero? I deepfake stanno erodendo la fiducia nelle comunicazioni, e questo è un problema enorme.

Per fortuna, qualcuno sta correndo ai ripari. Negli Stati Uniti si sta lavorando al No Fraud AI Act, una legge per regolamentare l’uso dei deepfake, mentre in Canada sono già in vigore norme contro i media non consensuali. Ma la strada è ancora lunga.

I gruppi ransomware si fanno più furbi

E poi ci sono loro, i famigerati gruppi ransomware come LockBit e ALPHV, che stanno diventando sempre più bravi a nascondersi e a colpire. Questi signori del crimine informatico sanno come criptare i dati e chiedere un riscatto per restituirli. E se non si paga, minacciano di pubblicare tutto online. Un incubo per qualsiasi azienda.

Ma non tutto è perduto. Come dice Ismael Valenzuela di Blackberry: “Abbiamo gli strumenti e le tecnologie per difenderci e mitigare l’impatto degli attacchi. Certo, i criminali sono sempre più scaltri, ma anche noi stiamo affinando le nostre armi. Sarà una lotta all’ultimo bit, ma non ci faremo mettere i piedi in testa.

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Aruba Hosting: soluzioni Linux e Windows per ogni esigenza da 9,90 €

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:26

Nel mondo dell’hosting, Aruba si distingue per le sue soluzioni affidabili e competitive. Con data center certificati, protezione anti-DDoS e assistenza clienti disponibile 24/7, il provider in questione offre piani perfetti per soddisfare le esigenze di sviluppatori e aziende. Attualmente, è possibile approfittare di promozioni che consentono di attivare piani di Hosting Linux e Windows a partire da 9,90 € + IVA per il primo anno (al rinnovo da 32,99 € + IVA).

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Hosting aruba: la soluzione migliore per prestazioni e sicurezza di alto livello

L’Hosting Linux di Aruba è pensato per chi lavora con linguaggi come PHP, Python e Ruby, offrendo una piattaforma solida per gestire siti web di ogni tipo. Con spazio e traffico illimitati, backup inclusi e un certificato SSL DV preinstallato, è una soluzione ideale per piccoli progetti e piattaforme complesse. Inoltre, strumenti come Softaculous App Installer e HiSpeed Cache rendono l’ottimizzazione e la gestione del sito ancora più semplici.

I piani disponibili includono opzioni per tutte le esigenze, dal piano Basic, economico e completo, fino al piano Professional, perfetto per progetti di grandi dimensioni con funzionalità avanzate come PEC e GigaMail.

Per chi lavora con applicazioni basate su ASP.NET e MSSQL, l’Hosting Windows di Aruba è la scelta ideale. Basato su Windows Server 2022, questo hosting garantisce prestazioni elevate e una protezione completa grazie al certificato SSL DV e ai controlli di sicurezza avanzati. Anche qui, i piani variano dal livello Basic al Professional, offrendo funzionalità scalabili per adattarsi a progetti di ogni portata.

Con prezzi a partire da 9,90 € + IVA per il primo anno, le opzioni di hosting Aruba offrono il giusto equilibrio tra qualità e convenienza. Che si scelga Linux o Windows, Aruba fornisce strumenti di alto livello e un supporto costante per sviluppare al meglio il proprio progetto online.

Visita il sito ufficiale di Aruba per scoprire tutti i dettagli dell’offerta e scegliere il piano che meglio si adatta alle tue esigenze.

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Finalmente una soluzione definitiva contro il telemarketing

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:24

Le chiamate insistenti del telemarketing sono diventate un problema comune e fastidioso, che molti affrontano ogni giorno. Non importa quanto ci si sforzi di ignorare o bloccare numeri, i call center sembrano essere sempre un passo avanti. Ma c’è una soluzione che finalmente può fare la differenza: Incogni, lo strumento che agisce alla radice del problema, eliminando i tuoi dati dai database utilizzati dai call center per contattarti.

Ora è il momento perfetto per averlo. Con la promozione attualmente attiva, puoi sottoscrivere il piano annuale di Incogni a soli 6,99€ al mese, grazie a uno sconto del 50%.

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Incogni: la soluzione definitiva contro il telemarketing

Incogni non è solo efficace, ma anche incredibilmente semplice da usare. Il suo obiettivo principale è quello di proteggere la tua privacy, monitorando e gestendo la rimozione dei tuoi dati personali da piattaforme e broker che li vendono a terzi, come i call center. Questo significa che le tue informazioni non saranno più disponibili per chi fa telemarketing, riducendo drasticamente le chiamate indesiderate.

A differenza di metodi tradizionali che si limitano a bloccare numeri, Incogni interviene direttamente sui database. Grazie a un monitoraggio continuo e richieste automatiche di cancellazione, questo strumento garantisce una protezione costante. Inoltre, non richiede alcun intervento manuale: una volta attivato, gestisce tutte le procedure per conto tuo.

Il momento giusto per dire addio al telemarketing è ora. Con l’offerta attualmente attiva, è possibile acquistare il piano annuale di Incogni a soli 6,99€ al mese, grazie a uno sconto del 50%.

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Norton 360 Advanced: il pacchetto completo per la protezione online

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:22

Nel panorama sempre più complesso delle minacce informatiche, scegliere una soluzione completa per la protezione online è essenziale. Norton 360 Advanced si conferma come uno dei pacchetti più completi e affidabili disponibili, grazie a una combinazione di strumenti progettati per garantire sicurezza, privacy e tranquillità. E con l’offerta attuale, puoi attivare questo software a un prezzo esclusivo: 3,75€ al mese per il primo anno, con un risparmio del 66%.

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Con Norton 360 Advanced hai VPN, antivirus e molti altri tool per proteggerti online

 

Norton 360 Advanced non si limita a fornire una protezione dai malware. Offre una suite di strumenti pensati per garantire una protezione totale a 360 gradi. Il suo antivirus avanzato blocca ransomware, spyware e altre minacce in tempo reale, assicurando un ambiente sicuro per navigare e lavorare.

A completare il pacchetto, una VPN illimitata che protegge la tua privacy online, criptando il traffico dati e permettendo di accedere a contenuti senza restrizioni geografiche. Inoltre, il monitoraggio del dark web avvisa immediatamente se i tuoi dati personali vengono rilevati in ambienti compromessi, permettendoti di agire tempestivamente.

Un altro punto di forza è il parental control integrato, che consente ai genitori di monitorare le attività online dei propri figli, impostare limiti di tempo e bloccare contenuti inappropriati. E c’è anche un password manager, utile per generare e gestire password complesse.

Con l’attuale promozione, Norton 360 Advanced diventa accessibile a un prezzo eccezionalmente scontato. Attivando l’abbonamento, avrai accesso a tutti i suoi strumenti avanzati a soli 3,75€ al mese per il primo anno, con uno sconto del 66%.

Non perdere questa opportunità. Visita il sito ufficiale di Norton per scoprire tutti i dettagli e attivare l’offerta. La sicurezza online completa è ora alla portata di tutti.

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Apple: servizio di coaching sanitario AI nel 2025

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:20

Il colosso di Cupertino ha introdotto Apple One, l’abbonamento che include vari servizi dell’azienda, oltre cinque anni fa e, sebbene abbia recentemente acquisito nuove funzionalità, non è mai stato aggiunto un servizio nuovo di zecca. Lo scenario, però, potrebbe cambiare entro fine 2025. Stando a quanto recentemente emerso, infatti, Apple potrebbe implementare un servizio di coaching sanitario AI.

Apple: servizio di servizio di coaching sanitario AI entro fine anno

Della cosa ne parla Mark Gurman, il noto giornalista e affidabile giornalista di Bloombeg, ormai da svariato tempo a questa parte ed è tornato sull’argomento nel corso degli ultimi giorni, nella sua panoramica dei piani di Apple per il 2025, sostenendo che il suddetto servizio avrà lo scopo di rafforzare le enormi ambizioni sanitarie della “mela morsicata”.

Da report precedenti, invece, si apprende che il servizio avrà una propria app e che dovrebbe aiutare gli utenti a restare motivati a fare esercizio, migliorare le abitudini alimentari e aiutarli a dormire meglio.

Secondo quanto riferito, l’azienda starebbe altresì pianificando un’app Salute rinnovata e per questo autunno prevede di lanciare sul mercato diversi prodotti con nuove funzionalità riguardanti il monitoraggio dello stato di salute degli utenti.

Tutte le nuove funzionalità sanitarie di Apple e i dati ampliati che i suoi dispositivi saranno in grado di raccogliere dovrebbero essere perfetti per un lancio del nuovo servizio in autunno come parte integrate di Apple One, come anticipato, anche se non è neppure ad escludere l’ipotesi che l’azienda possa valutare di proporlo anche o magari solo come soluzione separata.

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Meta Quest 3S (256GB)+Batman al PREZZO MINIMO STORICO

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:19

Su Amazon c’è un’offerta a tempo che propone l’edizione da 256 GB del visore Meta Quest 3S per la realtà mista (virtuale e aumentata) con uno sconto di 50 euro rispetto al listino ufficiale. Lanciato da pochi mesi sul mercato, include la versione completa del gioco Batman: Arkham Shadow e tre mesi di prova gratuita dell’abbonamento Quest+.

Compra Meta Quest 3S in sconto

Il visore Meta Quest 3S al minimo storico con Batman

Migliorato rispetto al modello precedente (risoluzione e colori 4,5 volte superiori), integra il chipset Snapdragon XR2 Gen 2 per assicurare prestazioni da top di gamma display ad alta risoluzione (1832×1920 pixel per ogni occhio). L’interazione avviene con i due controller Touch Plus che funzionano da estensione naturale delle mani. C’è anche in dotazione il distanziatore per occhiali, ideale per chi utilizza lenti graduate personalizzate. È garantito il supporto per migliaia di esperienze immersive: scopri di più nella descrizione completa.

Ricapitolando, l’offerta a tempo disponibile in questo momento (non sappiamo quando scadrà) propone il visore Meta Quest 3S da 256 GB al prezzo finale di 389 euro invece di 439,99 euro come da listino ufficiale. Lo sconto di 50 euro è applicato in automatico, non servono coupon o codici. È il minimo storico. C’è anche la versione completa del gioco Batman: Arkham Shadow osannato dal pubblico e dalla critica, per iniziare subito a divertirsi, senza dimenticare i tre mesi di prova gratuita dell’abbonamento Quest+.

Compra Meta Quest 3S in sconto

Vendita e spedizione sono a carico di Amazon, con la consegna gratuita prevista già entro domani se lo ordini adesso. Chi lo ha già comprato non vuol più separarsene, come dimostra il voto medio pari a 4,4/5 assegnato dalle centinaia di recensioni pubblicate sull’e-commerce.

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Ban TikTok: Biden lascia il compito a Trump

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:19

L’amministrazione Biden ha confermato che non applicherà la legge il 19 gennaio. Il compito verrà lasciato al nuovo Presidente perché la scadenza coincide con un giorno festivo. Inoltre lunedì 20 gennaio è anche il Martin Luther King Day. Donald Trump potrebbe quindi firmare un ordine esecutivo per posticipare il ban di TikTok.

Cosa faranno Apple e Google?

In base al Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, approvato a fine aprile 2024, ByteDance deve vendere TikTok ad un’azienda non cinese entro il 19 gennaio 2025. La legge concede la possibilità a Biden di estendere la scadenza di 90 giorni, ma solo se ci sono evidenti progressi (in pratica serve un accordo legale sulla transazione).

Nonostante l’offerta fatta dal gruppo Project Liberty di Frank McCourt è quasi certo che la data non verrà posticipata. Per oggi è prevista la decisione della Corte Suprema, ma la probabilità di vittoria per TikTok è molto bassa.

Un funzionario della Casa Bianca ha rilasciato questa dichiarazione sull’applicazione della legge:

La nostra posizione in merito è stata chiara: TikTok dovrebbe continuare ad operare sotto la proprietà americana. Considerata la tempistica di quando entrerà in vigore, ovvero un fine settimana festivo e un giorno prima dell’inaugurazione, spetterà alla prossima amministrazione implementarla.

La legge non impone un ban vero e proprio, in quanto l’accesso al social network sarà ancora possibile, ma l’app dovrà essere rimossa dagli store. Non è chiaro cosa faranno Apple e Google. Le due aziende chiederanno sicuramente garanzie per evitare pesanti sanzioni (5.000 dollari per utente). Il Dipartimento di Giustizia potrebbe però sospendere sia l’applicazione della legge che l’imposizione delle multe.

Secondo The Information, TikTok disattiverà le app in caso di decisione negativa della Corte Suprema. Un senatore ha presentato una proposta di legge per estendere la scadenza di 270 giorni, ma la sua eventuale approvazione avverrà dopo il 19 gennaio.

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ISEE 2025, tutte le novità: come cambia il calcolo e chi ne beneficia

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 11:05

Il governo ha messo mano all’ISEE, l’indicatore che decide chi ha diritto a bonus, agevolazioni e sussidi. La premier Giorgia Meloni ha firmato un decreto che promette di rendere il sistema più equo e inclusivo. Ma cosa cambia davvero per le famiglie italiane?

Cos’è l’ISEE

L’ISEE, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è lo strumento che lo Stato utilizza per valutare la condizione economica di una famiglia. Ma attenzione, non si tratta solo di guardare il reddito. L’ISEE è uno di quei documenti che tutti conoscono ma pochi capiscono veramente. In parole semplici, è la fotografia di ciò che possediamo. Considera anche i nostri conti correnti, le case di proprietà, ma anche il nucleo familiare.

Magari può sembrare una violazione della privacy dire quanti risparmi si hanno in banca allo Stato. Ma l’obiettivo dell’ISEE è nobile: aiutare chi ne ha bisogno. Serve a decidere a chi dare una mano con il bonus bebè, il reddito di cittadinanza o gli sconti sulle tasse all’università o sulle bollette.

Nel 2024, ben 11 milioni di famiglie italiane hanno presentato l’ISEE. Segno che per molti questo documento apre le porte a un supporto concreto da parte dello Stato. Certo, compilare la dichiarazione ISEE non è divertente. Però, se serve ad ottenere agevolazioni utili per la propria famiglia, ben venga.

Le novità del decreto sull’ISEE 2025 firmato dalla Meloni

Cosa prevede il nuovo decreto firmato dalla premier Meloni? Le novità sono tante e toccano diverse categorie di cittadini. Ecco le più importanti.

La prima riguarda i possessori di titoli di Stato, come Btp, buoni fruttiferi e libretti di risparmio postale. Fino ad ora, questi strumenti finanziari venivano conteggiati nel patrimonio mobiliare ai fini dell’ISEE, anche se di fatto non rappresentano denaro immediatamente spendibile.

Il nuovo decreto cambia le carte in tavola. Finalmente una buona notizia per i risparmiatori italiani! Chi ha investito una parte dei sudati risparmi in titoli di stato può tirare un sospiro di sollievo. Questi investimenti saranno esclusi dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro.

Una boccata d’ossigeno per tante famiglie che negli anni hanno comprato BOT e BTP sperando in una tranquilla pensione integrativa. Specialmente per pensionati e classe media che hanno fatto sacrifici per mettere da parte qualcosa per il futuro. Molti, infatti, rischiavano di vedersi negate prestazioni sociali proprio a causa di questi risparmi prudenti. Per fortuna il governo ha capito che non è giusto penalizzare così il risparmio.

Certo 50.000 euro non sono una cifra enorme, però meglio di niente. Un passo verso un sistema più equo, che non punisce chi faticosamente mette via qualche soldo per integrare la pensione.

La seconda novità riguarda le famiglie con persone disabili o non autosufficienti. Qui il decreto introduce una serie di agevolazioni. Innanzitutto, i trattamenti assistenziali, previdenziali e le indennità percepite dai disabili non faranno più parte del reddito familiare.

Inoltre, per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente, la famiglia avrà diritto a una maggiorazione dello 0,5 nella scala di equivalenza. In parole povere, sarà più facile per queste famiglie accedere a prestazioni e servizi, perché la loro condizione di bisogno sarà valutata in modo più favorevole.

Ma non è tutto. Il decreto introduce anche la possibilità di presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (il modulo per richiedere l’ISEE) in modalità precompilata. Un bel risparmio di tempo e di fatica per i contribuenti. In questo non sarà più necessario raccogliere e inserire manualmente tutti i dati sulla propria situazione economica.

Da quest’anno inoltre sarà possibile richiedere l’ISEE corrente (cioè aggiornato alla situazione attuale) anche in caso di modifiche patrimoniali oltre il 20%. Prima questa opzione era prevista solo per cambiamenti di lavoro o reddito.

L’ISEE corrente avrà validità fino al 31 dicembre dell’anno in corso, permettendo così alle famiglie di adattarsi meglio alle variazioni economiche che possono intervenire in corso d’anno.

Quando entra in vigore il decreto sull’ISEE 2025

Il decreto deve ancora completare il suo iter burocratico: deve essere registrato dalla Corte dei Conti e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Poi sarà compito dell’Inps aggiornare il sistema di calcolo e fornire le nuove istruzioni ai CAF, i Centri di Assistenza Fiscale. L’obiettivo del governo è che le nuove regole siano operative già per gli ISEE del 2025. Incrociamo le dita che i tempi della burocrazia non rallentino troppo le cose.

Ma cosa succede a chi ha già presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica con le vecchie regole? Niente panico: l’ISEE ottenuto resta valido fino alla sua naturale scadenza. Tuttavia, se si vuole, si può richiedere un nuovo ISEE calcolato con i nuovi criteri.

Un passo verso una maggiore equità

Il decreto sull’ISEE 2025 rappresenta sicuramente un cambio di passo significativo. Escludere i risparmi prudenti in titoli di stato e aiutare le famiglie con disabili va nella direzione giusta. È un passo verso un sistema di welfare più equo, che non vessa la classe media per ogni risparmio messo da parte. E dà un supporto concreto a chi affronta le difficoltà di curare una persona disabile. Insomma, si cerca di dare una mano a chi ne ha più bisogno con buonsenso.

Certo, le intenzioni non bastano, i fatti sono quelli che contano. Ma almeno è un segnale positivo, una calda “brezza” di empatia verso le esigenze reali delle persone. Speriamo non sia un episodio isolato, ma l’inizio di un processo. Serve una riforma più ampia per avere welfare giusto ed efficiente. Passo dopo passo, con pazienza ma determinazione, dobbiamo costruire un’Italia più inclusiva e solidale. Quell’Italia che tutti sogniamo ma che a volte sembra così lontana.

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Samsung: accordi con Nokia per le Smart TV

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 10:53

Samsung e Nokia stanno unendo le forze, ma diversamente da come si potrebbe immaginare non relativamente al settore mobile. Il riferimento, infatti, è alle tecnologie video proprietarie di Nokia per le Smart TV di Samsung.

Samsung e Nokia: accordo di licenza di brevetto pluriennale

Andando più nello specifico, in base alle ultime notizie, Nokia e Samsung hanno firmato nelle scorse ore un accordo di licenza di brevetto pluriennale. L’accordo consentirà a Samsung di utilizzare le tecnologie video Nokia per le Smart TV in cambio di pagamenti di royalties.

Non è chiaro esattamente che tipo di tecnologie video sviluppate da Nokia il colosso sudcoreano voglia utilizzare con licenza, ma potrebbe avere qualcosa a che fare con i codec. Un anno fa, Nokia ha pubblicato un post sul blog che descrive come i codec cambieranno nei prossimi cinque anni e come i video saranno utilizzati e visualizzati in modi differenti, probabilmente anche grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale. In tale occasione, Nokia dice che i codec video devono essere in grado di gestire esigenze così diverse in modo efficiente e qualitativo.

Da tenere presente che al CES 2025 che da poco si è concluso, Samsung ha annunciato un nuovo processore NQ4 AI Gen 3 per smart TV e la tecnologia Vision AI che eleva la funzionalità di ricerca sui televisori a un livello completamente nuovo. È sufficiente premere un pulsante sul telecomando e Vision AI cercherà elementi e persone sullo schermo per fornire risultati di ricerca Web pertinenti. L’accordo tra le due aziende potrebbe trovare una qualche applicazione pure a tal riguardo.

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Sfrutta la velocità della fibra con Sky Wifi dimentichi i problemi di connessione

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 10:45

La connessione internet di casa è ormai un bene indispensabile e trasversale cui fanno riferimento tutti i componenti della famiglia. Dagli adulti che la utilizzano per lo smart working, i colloqui da remoto, le videochiamate con i parenti ai bambini di tutte le età che navigano su internet, guardano cartoni animati in TV e giocano online alla console o al PC. Con attività condivise come guardare film, serie TV, eventi live e gli eventi sportivi di maggiore interesse. Un insieme di servizi che per funzionare in maniera adeguata necessitano di una connessione internet stabile e ultraveloce, come quella della fibra ottica. Con Sky Wifi si ha la fibra o internet ultraveloce a 25,90€ al mese. Verifica la copertura e attivala ora.

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La velocità della connessione con Sky Wifi

Sky Wifi mette a disposizione, a seconda della zona in cui ci si trova, due tipologie di connessione: quella 100% fibra o Super Internet (misto fibra). Con la fibra ottica al 100% si ha una velocità di download fino a 1 Gb/s e di upload fino a 300 Mb/s, mentre con la connessione Super Internet (misto fibra), fino a 200 Mb/s in download e fino a 20 Mb/s in upload.

Entrambe le connessioni sono ideali per ottenere un’esperienza di navigazione online veloce e stabile anche con più dispositivi collegati simultaneamente. A rendere così efficiente la connessione è anche il router Sky Wifi Hub che offre il massimo della velocità per tutti i dispositivi connessi grazie alla tecnologia del WiFi 6.

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L’offerta Sky Wifi prevede un prezzo bloccato per 12 mesi a 25,90€ che può scendere ulteriormente a 20,90€ (con un prezzo bloccato per 18 mesi) attivando anche un abbonamento TV. È possibile scegliere tra Sky Sport o Sky Cinema in promozione per 18 mesi a 14,90€ per un risparmio totale su un’offerta davvero completa e di qualità.

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Come vedere Juventus-Milan in streaming gratis: il regalo di DAZN

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 10:45

Juventus-Milan è in streaming gratis su DAZN. La partita, valida per la giornata 21 di Serie A, è trasmessa in chiaro dalla piattaforma. Per vederla non è necessario attivare un abbonamento: è sufficiente la registrazione gratuita. Il fischio d’inizio è in programma per le ore 18 di sabato 18 gennaio.

Guarda Juve-Milan in streaming gratis

Juventus-Milan in streaming gratis: guarda la partita

Si tratta di un big match importante per la classifica di entrambe le squadre. I bianconeri sono quinti a 34 punti e, in caso di vittoria, potrebbero agganciare o superare la Lazio (36), allungando al tempo stesso sulla Fiorentina (32) alle loro spalle. Discorso analogo per i rossoneri, settimi a 31 punti, ma con una sfida ancora da recuperare.

Come anticipato, puoi vederla in streaming gratis con la diretta su DAZM. La telecronaca è affidata alla voce di Pierluigi Pardo.

Per quanto riguarda le probabili formazioni, Costa e Kolo Muani, i nuovi innesti della rosa bianconera, non dovrebbero partire titolari. I rossoneri devono invece rinunciare forzatamente a Morata e Thiaw, entrambi squalificati. Ecco come i due allenatori, Motta e Conceicao, dovrebbero schierare le squadre al fischio d’inizio.

  • Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Thuram, Locatelli; Yildiz, Koopmeiners, Mbangula; Vlahovic;
  • Milan (4-3-3): Maignan; Emerson Royal, Tomori, Gabbia, Hernandez; Bennacer, Fofana, Reijnders; Jimenez, Abraham, Leao.

Il pronostico vede i padroni di casa scendere in campo da favoriti. L’ultima sfida risale a poco più di un paio di settimane fa, quando il Diavolo è riuscito ad avere la meglio sulla Vecchia Signora nella semifinale della Supercoppa italiana disputata a Riad.

Guarda Juve-Milan in streaming gratis

Ricapitolando, devi solo registrare il tuo accountDAZN per accedere allo streaming gratis di Juventus-Milan. Puoi così vedere la partita in diretta, senza spese, da tutti i tuoi dispositivi: smartphone, tablet, televisori, computer, proiettori e così via.

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LinkedIn lancia Jobs Match, l'AI per trovare il lavoro perfetto

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 10:28

Trovare lavoro su LinkedIn non è necessariamente facile. Anzi, distinguersi dalla valanga di candidature pubblicate ogni giorno può diventare un’impresa. Per avere un’idea, il popolare social network professionale raccoglie circa 9.000 candidature al minuto!

Per semplificare la vita a recruiter e candidati, LinkedIn ha appena annunciato il lancio di due strumenti AI.

Jobs Match, l’AI di LinkedIn per trovare il lavoro dei propri sogni

Il primo, chiamato Job Match, è rivolto principalmente ai candidati. Questo strumento aiuta a confrontare il proprio profilo per determinare la possibilità di ottenere un determinato lavoro o meno. L’idea è quella di consentire un match rapido tra i profili e le offerte di lavoro più in linea.

Job Match sarà disponibile per tutti gli utenti, ma gli abbonati a LinkedIn Premium avranno inevitabilmente diritto a una serie di funzioni aggiuntive, tra cui:

Hiring Assistant per i recruiter

Dall’altra parte della scrivania, anche i recruiter avranno diritto a un proprio strumento di intelligenza artificiale. Si chiama Hiring Assistant, ed è stato progettato per svolgere i compiti più ripetitivi. L’assistente sarà in grado di creare automaticamente una pipeline di candidati qualificati da esaminare, di evidenziare i profili più promettenti e persino di rispondere alle domande sul lavoro. Può anche gestire la programmazione dei colloqui o scrivere i riassunti delle riunioni.

Inoltre, i datori di lavoro potranno usufruire di una nuova funzione di coaching basata sull’intelligenza artificiale. Questa funzione li aiuterà a “mettere in pratica le loro capacità umane attraverso scenari interattivi che utilizzano il testo o la voce”. In particolare, gli utenti potranno esercitarsi a condurre valutazioni delle prestazioni o ad avere conversazioni sull’equilibrio tra lavoro e vita privata.

Per il momento, LinkedIn non ha ancora indicato una data di rilascio per i suoi nuovi strumenti basati sull’AI.

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Edge: apertura dei PDF più veloce sui PC di fascia bassa

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 10:27

Il browser Edge di casa Microsoft integra, al pari dei principali competitor, un lettore PDF, che viene considerato dai più come uno dei migliori in circolazione. Nel 2023, poi, il colosso di Redmond ha cominciato a fare uso della tecnologia offerta da Adobe, il che ha contribuito a rendere questo strumento maggiormente efficiente. Per il futuro, però, sono attese ulteriori migliorie che potrebbero permettere di aprire i documenti in modo ancora più veloce, in particolare sui PC di fascia bassa, oltre che su quelli di vecchio corso.

Edge: lettore PDF più performante sui PC di fascia bassa

Andando più in dettaglio, nel corso degli ultimi giorni la redazione di Windows Latest ha individuato un riferimento a un flag di funzionalità chiamato “msPdfOpenOnLowCoreDeviceWithDcPdfEnabled” che sembra indicare una sorta di aggiornamento delle prestazioni del browser di casa Microsoft.

Nel nome del flag, “DcPdf” potrebbe infatti riferirsi all’integrazione di Document Cloud PDF, ad esempio, Adobe Acrobat DC. Qualora così fosse, le prestazioni generali del lettore PDF integrato in Edge potrebbero migliorare enormemente, andando a sfruttare meno memoria sui PC di fascia bassa e permettendo di sfogliare facilmente documenti di grandi dimensioni se si dispone di un vecchio computer o di una qualità di RAM limitata.

Unitamente a ciò, il team di Windows Latest ha individuato un’altra funzione relativa al lettore PDF Edge chiamata “msPdfSharedLibraryTrigger”, che sembra indicare la possibilità di caricherebbe o scaricare dinamicamente le librerie condivise per i PDF. Ciò si riferisce a miglioramenti delle prestazioni o ad alcune nuove funzionalità PDF basate su Adobe Cloud.

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Offerta imperdibile: 150 Giga in 5G a 5,99€ al mese con 2 mesi omaggio

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 10:15

La qualità della connessione internet è oggi un valore fondamentale. Non abbiamo, infatti, solo bisogno di navigare online e guardare contenuti in streaming, ma di farlo in mobilità, a una velocità elevata, con una stabilità costante e senza preoccupazioni sulla quantità di Giga a disposizione. L’offerta di Very Mobile risponde perfettamente a questo tipo di necessità. Attivala ora a 5,99€ al mese per avere 150 Giga in 5G per sempre.

Approfitta dell’offerta Very Mobile

Tutti i vantaggi dell’offerta Very Mobile

L’offerta di Very Mobile, che non prevede costi di attivazione o spese per la spedizione della SIM, prevede a 5,99€ al mese 150 Giga di traffico internet da utilizzare anche in 5G (incluso nel piano senza costi aggiuntivi) con SMS e minuti illimitati. Inoltre i primi due mesi sono in omaggio, aumentando ulteriormente la convenienza.

Il piano in promozione a 5,99€ al mese di Very Mobile è rivolto ai clienti provenienti da Fastweb, Iliad, Lycamobile, Poste Mobile, Tiscali e molti altri operatori. Verifica sul sito ufficiale se sei tra coloro che possono accedere a questa offerta.

Tra i vantaggi di diventare clienti Very Mobile c’è la certezza di non avere costi aggiuntivi o spese extra in quanto tutto è compreso nei 5,99€ del canone mensile. Un prezzo, oltretutto, che rimane lo stesso per sempre senza il timore di andare incontro a cambi di offerta o tariffe a consumo impreviste. Inoltre i 150 Giga inclusi nel piano possono essere utilizzati anche in hotspot potendo scegliere la SIM Very Mobile anche per lavorare in smart working o guardare contenuti in streaming sul PC o sulla Smart TV quando si è in vacanza o fuori casa.

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Con Very Mobile si hanno a disposizione anche 7,6 Giga di traffico dati per accedere alla connessione internet quando si è all’estero (in Unione Europea) con chiamate e SMS che restano illimitati senza costi aggiuntivi.

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Le app di Office (M365) su Windows 10 continueranno a funzionare

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 10:07

Le applicazioni di Office che fanno parte del pacchetto Microsoft 365 continueranno a funzionare sui PC con  Windows 10 anche dopo il termine del supporto ufficiale per il sistema operativo, fissato nel 14 ottobre 2025. Si tratta di un chiarimento necessario, considerando la confusione generata da alcuni report circolati nei giorni scorsi.

Windows 10 e app Office: niente stop forzato a ottobre

L’equivoco è nato da una prima nota pubblicata dalla stessa software house (ora modificata) in cui si leggeva quanto segue.

Le applicazioni di Microsoft 365 non saranno più supportate dopo il 14 ottobre 2025, sui dispositivi Windows 10. Per utilizzare le applicazioni di Microsoft 365 sul tuo dispositivo, dovrai effettuare il passaggio a Windows 11.

A fare chiarezza è il documento aggiornato, in cui il gruppo di Redmond conferma che le applicazioni continueranno a funzionare, pur continuando a consigliare il passaggio al sistema operativo più recente.

Il supporto per Windows 10 terminerà il 14 ottobre 2025. Dopo tale data, se si esegue Microsoft 365 in un dispositivo Windows 10, le applicazioni continueranno a funzionare come prima. Tuttavia, è consigliabile eseguire l’aggiornamento a Windows 11 per evitare problemi di prestazioni e affidabilità nel tempo.

La società ha un gran bisogno di spingere gli utenti a valutare l’upgrade a W11, considerando il market share ancora ridotto, nonostante siano ormai trascorsi più di tre anni da lancio. A fine dicembre si trovava al 34,12% (considerando esclusivamente gli OS desktop della famiglia Windows), addirittura in calo rispetto al mese precedente, mentre il predecessore W10 è cresciuto fino a raggiungere il 62,70%, a dispetto delle iniziative messe in campo per promuovere il passaggio alla versione successiva. Ciò nonostante, non forzerà la mano facendo leva sulle applicazioni di Office.

Rimanendo in tema, proprio in queste ore, Microsoft ha annunciato un significativo aumento di prezzo per gli abbonamenti Personal e Family alla suite 365. Il motivo è da ricercare nell’inclusione forzata degli strumenti di intelligenza artificiale come Copilot e Designer.

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TSMC: per ora niente chip a 2 nm in Arizona

Punto Informatico - Ven, 01/17/2025 - 10:01

Da quest’anno, TSMC inizierà a produrre chip ancora più avanzati negli Stati Uniti, nel nuovo impianto con sede in Arizona, ma in base a quanto riferito da C.C. Wei, CEO e presidente dell’azienda, non saranno gli ultimi e i più performanti. Infatti, i chip che saranno realizzati quest’anno saranno basati sull’architettura a 4 nm, a differenza di quelli realizzati a Taiwan, che è a 2 nm.

TSMC: per i chip a 2 nm negli Stati Uniti bisogna aspettare

TSMC aveva originariamente pianificato di produrre solo chip a 5 nm negli Stati Uniti quando stava progettando il nuovo impianto nel 2022. A causa della crescente domanda, ha però poi provveduto a pianificare anche la produzione dei chip a 4 nm. L’impianto è organizzato in tre fabbriche, la seconda e la terza delle quali sono ancora in costruzione e produrranno chip da 3 nm, mentre la produzione di chip da 5 nm è già iniziata nella prima.

Il problema, però, sta nel fatto che terminare la costruzione del nuovo impianto negli Stati Uniti richiede almeno il doppio del tempo rispetto a Taiwan. “Ogni passaggio richiede un permesso e, dopo che il permesso è stato approvato, ci vuole almeno il doppio del tempo che a Taiwan” riferisce C.C. Wei.

Sebbene l’impianto negli Stati Uniti abbia dovuto affrontare ritardi, ci sono ancora delle buone notizie riguardo i chip prodotti. I tassi di rendimento sono già migliori rispetto a quelli di impianti simili a Taiwan, di circa il 4%.

Apple dovrebbe essere uno dei principali clienti della struttura di TSMC in Arizona, che sta già producendo chip per l’iPhone, unitamente a Nvidia, che necessita di chip per per poter agire nel campo dell’intelligenza artificiale.

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