Il portatile retrò con schermo e-ink e pannello solare

Zeus News - Mar, 04/29/2025 - 02:00
Maipiusenza - Evertop offre l'esperienza di un PC IBM degli anni '80 accoppiata con centinaia di ore di autonomi.

Hosting WordPress Hostinger: velocità e AI da primato a 2,99€ al mese

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 22:16

Se si è alla ricerca di un piano hosting per l’apertura o il potenziamento di un sito WordPress, segnaliamo l’offerta dell’azienda Hostinger, che propone il piano Premium a 2,99 euro al mese per 48 mesi. La promozione in corso sul sito ufficiale prevede anche tre mesi extra di servizio gratis e una garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni dalla data di acquisto.

Il piano Premium di Hostinger è la scelta ideale per i siti web personali (blog) e per i siti vetrina, garantendo ai loro proprietari una velocità di gran lunga superiore e tutta una serie di funzioni basate sull’AI. Al termine del periodo promozionale, si rinnova a 5,99 euro al mese per altri quattro anni, con la possibilità di annullare in qualsiasi momento, anche prima che finiscano i quattro anni iniziali.

Vai all’offerta di Hostinger

Perché scegliere l’hosting WordPress di Hostinger

Le soluzioni hosting per WordPress di Hostinger si distinguono dalla concorrenza per le loro prestazioni ultrarapide. I tempi di caricamento del sito diventano più rapidi, per una migliore esperienza lato utente e, allo stesso tempo, una migliore ottimizzazione per i motori di ricerca.

Le prestazioni del sito compiono uno step in avanti importante grazie ai web server Litespeed e al suo plugin per cache, alla CDN proprietaria che minimizza il codice, ottimizza in automatico le immagini e offre il reindirizzamento del data center, oltre che all’abilitazione della cache degli oggetti e all’utilizzo dei protocolli IPv6 e HTTP/3.

I piani hosting di Hostinger offrono anche un pacchetto di strumenti AI per la realizzazione e personalizzazione del sito in base a quelle che sono le proprie preferenze. Grazie all’intelligenza artificiale, l’apertura di un sito web è ora alla portata di tutti: è sufficiente infatti un semplice prompt che descriva in maniera accurata la propria idea per ottenere in pochissimo tempo un sito perfettamente funzionante.

La promozione sul piano hosting per WordPress di Hostinger, che permette di risparmiare fino al 75%, è valida per un periodo di tempo limitato.

Vai all’offerta di Hostinger

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VPN per un viaggio all'estero: bastano poco più di 2 euro al mese

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 18:45

Per navigare in sicurezza e senza blocchi geografici quando ci si trova all’estero, per una vacanza o un viaggio di lavoro, è necessario utilizzare una VPN illimitata. Un servizio di questo tipo è fondamentale per avere una connessione sicura e senza tracciamento. La soluzione giusta su cui puntare oggi è PrivateVPN, disponibile al prezzo scontato di 2,08 euro al mese andando ad attivare il piano di 36 mesi.

Ci sono anche 30 giorni di tempo per “testare” il servizio andando a esercitare la garanzia “soddisfatti o rimborsati” nel caso in cui il servizio non rispecchi le proprie aspettative. Per accedere alla promozione basta raggiungere il sito ufficiale di PrivateVPN, tramite il link qui di sotto.

Attiva qui PrivateVPN

VPN illimitata per un viaggio all’estero

Con PrivateVPN è possibile accedere a una VPN completa, sicura e senza limiti che ora viene proposta con un prezzo davvero ottimo. Il servizio in questione può contare sulla crittografia del traffico dati e su di una politica zero log, che assicura l’assenza di qualsiasi forma di tracciamento.

Per chi viaggia all’estero, inoltre, PrivateVPN mette a disposizione un network di centinaia di server. In questo modo, è possibile “spostare” il proprio IP in un altro Paese andando a evitare blocchi geografici online. La VPN, inoltre, è utilizzabile da 8 dispositivi in contemporanea, sempre senza limiti di banda o di traffico dati.

Con la promozione in corso oggi, PrivateVPN è attivabile con un prezzo di 2,08 euro al mese per 36 mesi di utilizzo, senza alcun costo aggiuntivo. Si tratta della soluzione giusta per utilizzare una VPN veloce e sicura, anche all’estero, con condizioni molto vantaggiose.

Accedere alla promo è molto semplice: basta raggiungere il sito ufficiale di PrivateVPN, qui di sotto, e scegliere il piano desiderato (il più conveniente è proprio quello di 36 mesi), andando a completare l’attivazione.

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Google Workspace: nuove funzionalità AI di aprile

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 18:39

Google ha annunciato il feature drop di aprile per la suite di produttività cloud. Quasi tutte le novità di Workspace sfruttano Gemini per velocizzare diverse attività. In particolare, gli utenti potranno utilizzare le funzionalità AI nell’app Gemini, Gmail, Google Slides e Google Chat.

Novità di aprile per Google Workspace

Le prime due novità riguardano l’app Gemini. È possibile creare la bozza di un documento utilizzando la funzionalità Canvas. Lo spazio interattivo permette anche di generare, ottimizzare e vedere l’anteprima del codice. Per il lavoro collaborativo si può esportare i contenuti in Google Docs. L’app consente inoltre di “ascoltare” un documento grazie alla funzionalità Audio Overviews che genera un audio in stile podcast.

In Gmail sono invece disponibili le Contextual Smart Replies (solo in Workspace Business e Enterprise). Sfruttando il modello Gemini viene generata una risposta dettagliata e rilevante sulla base dell’argomento trattato nelle email. È possibile visualizzare un’anteprima e modificare il testo prima dell’invio.

In Google Slides è stata aggiunta una barra laterale con vari modelli per la presentazione. Dopo aver scelto quello più adatto, l’utente può apportare le modifiche necessarie. Le immagini possono essere generate con Gemini.

Infine, l’azienda di Mountain View ha aggiunto una board tab in Google Chat. È un hub centrale in cui l’utente trova i contenuti più importanti (link, file e messaggi). Ciò evita di cercarli nelle conversazioni. Google ha integrato anche l’app HubSpot, una soluzione di Smart CRM che permette di accedere ai dati dei clienti e ricevere notifiche in tempo reale.

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La migliore VPN ora costa meno: la promo di oggi è imperdibile (-75%)

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 18:21

È il momento giusto per attivare NordVPN e poter, quindi, utilizzare la migliore VPN sul mercato con un costo davvero contenuto. Il piano biennale per l’accesso al servizio, infatti, è scontato del 75% e include 3 mesi aggiuntivi.

Sfruttando la promo è, quindi, possibile accedere a NordVPN con un prezzo ridotto a 3,09 euro al mese, con la possibilità di sfruttare 30 giorni di garanzia di rimborso. L’offerta è disponibile tramite il sito ufficiale di NordVPN.

Attiva qui NordVPN

La migliore VPN oggi a un prezzo super

NordVPN è la scelta giusta per chi vuole usare una nuova VPN: si tratta di un servizio completo, in grado di garantire tanta velocità e una connessione sicura in tutti i contesti di utilizzo.

Con NordVPN, infatti, è possibile sfruttare:

  • la crittografia del traffico dati, per un accesso sicuro a Internet anche quando si utilizza una connessione non privata
  • una politica no log che elimina qualsiasi forma di tracciamento per un accesso a Internet davvero privato
  • un network di migliaia di server sparsi in tutto il mondo; in questo modo è possibile “spostare” il proprio IP in un altro Paese ed evitare i blocchi geografici quando ci si trova all’estero
  • usare la VPN da 10 dispositivi per account tra smartphone, tablet, computer e altre categorie di dispositivi
  • utilizzare la rete sicura senza limiti di banda e di traffico dati

Con NordVPN è ora possibile accedere al servizio con un prezzo ridotto a 3,09 euro al mese. L’offerta riguarda il piano biennale con 3 mesi extra e 30 giorni di garanzia di rimborso. Per accedere subito alla promozione è sufficiente premere sul box qui di sotto e seguire la procedura guidata di attivazione. La promozione in questione è valida per tutti i nuovi utenti ma sarà disponibile solo per un breve periodo di tempo.

Attiva qui NordVPN

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ChatGPT sarà meno educato e noioso con gli utenti

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 18:18

Come sosteneva Goethe, la “Gentilezza è la catena d’oro con la quale la società viene tenuta insieme“. Ma ChatGPT sembra aver preso un po’ troppo alla lettera questa affermazione. Talmente tanto che i suoi utenti stanno iniziando a trovare le sue interazioni un po’ stucchevoli. Ma niente paura, OpenAI ha capito il problema e sta già lavorando per rendere il chatbot meno servile.

Sam Altman ammette che ChatGPT è diventato troppo educato e… noioso

Con gli ultimi aggiornamenti, GPT-4o è diventato un po’ troppo compiacente e gli utenti ne hanno fin sopra i capelli. È un’osservazione che viene fatta sempre più spesso e che si può leggere regolarmente sui social network. Se ne è accorto anche Sam Altman, che ha ammesso senza giri di parole che gli ultimi aggiornamenti hanno reso la personalità del chatbottroppo adulatrice e noiosa“.

the last couple of GPT-4o updates have made the personality too sycophant-y and annoying (even though there are some very good parts of it), and we are working on fixes asap, some today and some this week.

at some point will share our learnings from this, it's been interesting.

— Sam Altman (@sama) April 27, 2025

Nello stesso post ha anche annunciato che la “cura” è già in cantiere. “Stiamo lavorando a delle correzioni il prima possibile, alcune già oggi e altre in settimana“, ha assicurato il CEO di OpenAI. Insomma, presto potremmo avere un ChatGPT un po’ meno accondiscendente e un po’ più diretto. Magari non sarà sempre un campione di gentilezza, ma almeno non ci farà addormentare davanti allo schermo del PC…

La cortesia costa cara a OpenAI

Non è la prima volta che Sam Altman parla di educazione. La scorsa settimana, infatti, aveva dichiarato come l’eccessiva cortesia degli utenti di ChatGPT stesse costando caro all’azienda. Sì, perché a quanto pare anche le buone maniere hanno un prezzo in termini di energia. E a pagarlo, ovviamente, è chi gestisce i server (ma anche l’ambiente).

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Conto Deposito con Klarna: guadagno sicuro e zero vincoli

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 17:57

Il Conto Deposito non vincolato è uno strumento prezioso per incrementare il valore della propria liquidità in totale sicurezza e conservando la possibilità di riprendere il denaro, spostandolo sul conto corrente o utilizzandolo per altre soluzioni di investimento.

La soluzione giusta, in questo momento, è rappresentata da Klarna che mette a disposizione dei risparmiatori il suo Conto Deposito flessibile. Grazie a questo prodotto è possibile ottenere il 2,3% di interessi (tasso lordo annuo) sulla liquidità depositata, senza alcun vincolo.

Per accedere alla promozione è sufficiente raggiungere il sito ufficiale di Klarna, tramite il link qui di sotto. Il conto potrà poi essere gestito interamente online, anche tramite l’app di Klarna.

Accedi all’offerta di Klarna

Conto deposito senza vincoli: perché scegliere Klarna

Il conto Deposito flessibile di Klarna permette di sfruttare un tasso di interesse del 2,3% sulla liquidità depositata, senza alcun vincolo. Il prodotto in questione non prevede alcuna commissione mensile e, quindi, consente di aumentare in modo semplice il valore della propria liquidità.

Da segnalare, inoltre, che il Conto Deposito Klarna è sicuro, grazie alla garanzia dei depositi svedese (Klarna, ricordiamo, è un istituto finanziario svedese) che copre il risparmiatore fino a 1.050.000 corone ovvero circa 100.000 euro (in base al cambio del momento).

Il conto proposto da Klarna, quindi, è un’occasione per i piccoli risparmiatori e può rappresentare una soluzione ottima per un guadagno costante. Gli interessi, infatti, sono calcolati giornalmente e vengono accreditati ogni mese, garantendo un incremento importante del valore della propria liquidità.

Per accedere subito all’offerta basta premere sul box qui di sotto e poi seguire la procedura guidata per l’apertura del conto. Successivamente è possibile trasferire il denaro e iniziare subito a sfruttare il tasso di interesse garantito ai nuovi clienti che scelgono il conto deposito Klarna.

Accedi all’offerta di Klarna

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Find My Device di Google, arriva la banda ultra larga

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 17:36

Google continua a espandere la rete Find My Device e il prossimo passo sembra imminente. In un’intervista rilasciata a The Verge, la product manager di Android Angela Hsiao ha confermato l’arrivo “imminente” della tecnologia a banda ultra larga (UWB). Unitamente all’aumento della velocità, questo aggiornamento potrebbe finalmente rivaleggiare con l’ecosistema Apple.

La banda ultra larga arriva su Find My Device di Google per una localizzazione più rapida e precisa degli oggetti

La tecnologia Ultra Wideband (UWB), già alla base del funzionamento degli AirTag di Apple, permette una localizzazione estremamente precisa. In pratica, invece di ricevere un’indicazione vaga tipo “l’oggetto è da qualche parte in casa“, il telefono Android potrà guidare esattamente fino al punto in cui si trova, magari dietro al divano o sotto un mobile. Per sfruttare questa precisione, però, servono due cose: uno smartphone compatibile con UWB – come il futuro Pixel 9 Pro o il Galaxy S25 Ultra – e un dispositivo di tracciamento che supporti la stessa tecnologia. .Al momento, l’unico disponibile è il Moto Tag.

Nel codice dell’applicazione sono emersi, a fine aprile, alcuni indizi riguardo questo aggiornamento. Chissà se Google sceglierà il palcoscenico del Google I/O, in programma dal 20 maggio, per l’annuncio ufficiale.

In termini di prestazioni, Google sostiene che la sua rete localizza gli oggetti quattro volte più velocemente rispetto al 2024, grazie a ottimizzazioni tecniche: regolazione della durata e della frequenza delle scansioni Bluetooth, migliore comunicazione tra i dispositivi, ecc. I test di The Verge mostrano, tuttavia, che questi progressi sono più visibili nelle aree urbane, dove ci sono molti dispositivi connessi. In ambienti isolati, i risultati rimangono variabili, a seconda del tracker utilizzato e del contesto.

Un altro cambiamento importante riguarda la modalità di tracciamento: sempre più utenti stanno scegliendo di attivare manualmente l’opzione “tutte le aree” nelle impostazioni della privacy, invece di lasciare quella predefinita che limita la ricerca solo alle “aree ad alto traffico”. Google incoraggia gli utenti a farlo tramite notifiche all’interno dell’app.

La rete Find My Device di Google insegue ancora Apple

Nonostante i significativi passi avanti, la rete Find My Device non è ancora riuscita a colmare il divario con la sua controparte Apple. Secondo The Verge, questo ritardo è in parte attribuibile alla scelta strategica di Google di privilegiare la tutela della privacy degli utenti. La corsa ai tracker smart è tutt’altro che finita…

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Lenovo annuncia nuovi notebook ThinkPad serie L e P

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 17:31

Lenovo ha aggiornato il catalogo delle workstation mobile (serie ThinkPad P) e dei notebook business (serie ThinkPad L). A partire dal mese di maggio, gli utenti potranno acquistare sei nuovi modelli equipaggiati con i recenti processori Intel e AMD. Questi ultimi integrano una potente NPU, quindi soddisfano i requisiti di Microsoft per i Copilot+ PC.

Lenovo ThinkPad P14s/P16s

Le due workstation mobile sono ThinkPad P14s Gen 6 e P16s Gen 4. L’unica differenza è rappresentata dalla diagonale dello schermo: 14 pollici (OLED 2.8K o IPS WUXGA) e 16 pollici (OLED WQUXGA o IPS WUXGA), rispettivamente. Entrambi integrano i processori AMD fino al Ryzen AI 9 HX PRO 370, quindi sono Copilot+ PC e supportano le funzionalità AI di Windows 11 24H2.

Queste sono le altre specifiche: fino a 96 GB di RAM DDR5, SSD PCIe 4.0 fino a 2 TB, webcam da 5 megapixel, connettività Wi-Fi 7, Gigabit Ethernet, Bluetooth 5.3, NFC, 4G e 5G, lettore di impronte digitali, uscita HDMI 2.1, smart card reader, jack audio, due porte Thunderbolt 4 e due porte USB Type-A. Saranno in vendita da maggio. I prezzi base sono 1.379 euro (P14s) e 1.419 euro (P16s).

Lenovo ThinkPad L13/L14/L16

I quattro notebook business sono ThinkPad L13, L13 2-in-1, L14 e L16 (tutti di sesta generazione). ThinkPad L13 e L13 2-in-1 condividono le specifiche, ma il secondo è un convertibile. Lo schermo touch ha una diagonale di 13,3 pollici (WUXGA) e può ruotare fino a 180 gradi nel 2-in-1.

Queste sono le altre specifiche: processori AMD fino al Ryzen 7 PRO o Intel fino ai Core Ultra 200U, fino a 32 GB di RAM LPDDR5x, SSD PCIe 4.0 fino a 1 TB, webcam da 5 megapixel, connettività Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, NFC e 4G, lettore di impronte digitali, uscita HDMI 2.1, smart card reader, jack audio, due porte Thunderbolt 4 e due porte USB Type-A. Saranno in vendita da giugno. I prezzi base sono 1.069 euro (L13) e 1.199 euro (L13 2-in-1).

ThinkPad L14 e L16 differiscono solo per la diagonale dello schermo touch: 14 e 16 pollici con risoluzione WUXGA. Queste sono le altre specifiche: processori AMD fino al Ryzen AI PRO 300 o Intel fino ai Core Ultra 200U/200H, fino a 64 GB di RAM DDR5, SSD PCIe 4.0 fino a 2 TB, webcam da 5 megapixel, connettività Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, Gigabit Ethernet e 4G, lettore di impronte digitali, uscita HDMI 2.1, smart card reader, jack audio, due porte Thunderbolt 4 e due porte USB Type-A.

Saranno in vendita da giugno. Il prezzo base è 1.099 euro. Tutti i prezzi sono IVA esclusa.

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Windows Recall Ú ora ufficialmente disponibile

Zeus News - Lun, 04/28/2025 - 17:30
News - Non si può disinstallare, ma almeno non Ú attivo per default.

Thomson lancia il sostituto del Chromecast Google TV

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 16:58

Tutti ricorderanno il Chromecast con Google TV. Il simpatico dongle che trasformava qualsiasi TV in una smart TV. Anche se Big G ha deciso di mandarlo in pensione, sostituendolo con il più ingombrante (e costoso) Google TV Streamer, non tutto è perduto per i nostalgici del design compatto e della semplicità plug-and-play.

Thomson Cast 150: il degno erede del Chromecast

Arriva sul mercato il Thomson Cast 150, erede spirituale del Chromecast. È praticamente un clone del dongle Google, sia nel design che nelle funzioni base. Si attacca alla porta HDMI, si guardano i contenuti in 4K e si fa tutto quello che si farebbe con un Chromecast. La vera novità? Qualche chicca in più e una scheda tecnica niente male.

Sotto la scocca troviamo un processore quad-core Cortex A35, grafica ARM Mali-G31, 2GB di RAM e 8GB di memoria interna. Specifiche che promettono uno streaming senza intoppi. E per gli amanti dell’audio e del video di qualità, niente paura: supporta sia Dolby Atmos che Dolby Vision.

Ma la vera sorpresa è il telecomando. Thomson ha seguito le nuove linee guida di Google, inserendo un pulsante dedicato alla Live TV proprio al centro della scena. Per il resto, il telecomando del Cast 150 offre i classici tasti di scelta rapida per Netflix, YouTube, Prime Video e Disney Plus. Perché si sa, lo streaming è bello, ma se è a portata di clic è ancora meglio.

Il prezzo? Ancora top secret

L’unica nota dolente (per ora) è che Thomson non ha ancora rivelato il prezzo del Cast 150. La speranza è che si avvicini a quello del compianto Chromecast con Google TV, ma per saperlo dovremo aspettare ancora un po’.

Arch Linux arriva ufficialmente su Windows Subsystem for Linux

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 16:56

Dopo aver superato la fase di approvazione a febbraio, Arch Linux arriva ufficialmente su WSL (Windows Subsystem for Linux), ovvero l’ambiente di virtualizzazione disponibile su Windows che consente di eseguire software Linux in maniera nativa all’interno del sistema.

Arch Linux è ora ufficialmente disponibile su Windows Subsystem for Linux

L’arrivo si Arch Linux su WSL era stato annunciato il 15 aprile da Robin Candau, lo sviluppatore che ha guidato il progetto, segnando così il completamento del processo di sviluppo per rendere disponibile la distribuzione nell’ambiente di virtualizzazione Microsoft.

Dopo mesi di collaborazione tra la comunità di Arch e gli ingegneri di Redmond, la distribuzione Linux è quindi stata aggiunta all’elenco dei sistemi supportati che è possibile eseguire su WSL, ampliando così le opzioni disponibili agli utenti che ne fanno uso.

Arch Linux, una delle distribuzioni più apprezzate tra gli utenti che fanno uso di Linux, su cui si basa anche SteamOS, è di sicuro un’importante novità per WSL, permettendo a un gran numero di utenza Windows di scoprirne i vantaggi senza dover necessariamente installare il sistema sul PC, il che è spesso una procedura poco intuitiva per i meno esperti.

Grazie a questa novità, chi gradisce particolarmente le versioni di tipo rolling-release e la filosofia minimalista e personalizzabile di Arch non dovrà più ricorrere a soluzioni non ufficiali o complesse configurazioni. Invece di impostare una macchina virtuale o gestire un dual-boot, che richiedono tempo e risorse, basta un semplice comando per installare Arch direttamente su Windows, ed è possibile farlo in soli tre passaggi, che prevedono:

  • L’abilitazione di WSL (se non è già attivo).
  • La verifica delle distribuzioni disponibili.
  • L’installazione di Arch Linux.

Una volta completato il download, basterà avviare Arch Linux dal terminale di Windows o eseguire il comando “wsl -d archlinux” per iniziare a usarlo velocemente all’interno del proprio sistema.

Restrizioni USA sono un vantaggio per Huawei

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 16:31

Huawei è stata inserita nella famigerata Entity List del Dipartimento del Commercio a maggio 2019. Secondo il governo statunitense, l’azienda cinese rappresenta un pericolo per la sicurezza nazionale perché può spiare i cittadini attraverso le sue infrastrutture di rete. Ma dopo quasi cinque anni è evidente che le restrizioni non sono servite a nulla, considerati anche gli ultimi eventi relativi ai chip AI.

Huawei è praticamente immortale

L’inserimento nella Entity List impedisce a Huawei di avere rapporti commerciali con le aziende statunitensi. Il governo ha speso miliardi di dollari per sostituire le apparecchiature di rete, convincendo anche i paesi alleati. Il produttore cinese non può inoltre vendere smartphone negli Stati Uniti e Google non può fornire la licenza per l’uso dei servizi per Android.

Prima del ban, Huawei era il più grande produttore mondiale di smartphone. Oggi vende i dispositivi principalmente in Cina e usa HarmonyOS al posto di Android e Windows. L’ultima versione (HarmonyOS Next) verrà installata anche sulle automobili di BMW. La popolarità del sistema operativo è in aumento, come dimostra lo sviluppo di app dedicate da parte di aziende non cinesi. Huawei offre un tool per convertire le app Android e incentivi agli sviluppatori.

L’assistente digitale di Huawei sfrutta i modelli di DeepSeek, quindi la Cina potrebbe sfidare la leadership degli Stati Uniti. In base agli ultimi risultati finanziari, le entrate hanno quasi raggiunto il livello pre-ban. Ciò dimostra che le restrizioni hanno solo temporaneamente indebolito il gigante di Shenzhen.

L’ennesima prova della resilienza di Huawei è arrivata in seguito alle restrizioni sulle esportazioni di chip AI. L’amministrazione Trump ha vietato la vendita delle GPU H20 (NVIDIA ha perso 5,5 miliardi di dollari), ma è già è pronto il lancio del chip Ascend 920 che offrirà simili prestazioni.

Secondo il Wall Street Journal sono in corso i test del chip Ascend 910D che dovrebbe essere più potente della GPU NVIDIA H100. Huawei vuole dimostrare che le restrizioni statunitensi non servono a nulla.

Fuga dall'Amazon Prime Day per i dazi di Trump

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 16:29

I nuovi dazi imposti da Donald Trump sulle importazioni dalla Cina potrebbero mettere a rischio il prossimo Prime Day su Amazon, almeno per quanto riguarda l’edizione dell’appuntamento negli Stati Uniti. Un numero non indifferente di venditori di terze parti sta pensando di diminuire il volume degli sconti proposti durante l’evento di luglio e, in alcuni casi, di non partecipare completamente.

I dazi di Trump mettono a rischio il Prime Day?

A riportarlo è Reuters, citando alcune testimonianze dirette. La responsabilità è da attribuire alla tassazione extra che arriva fino al 145%, applicata ai beni provenienti dal paese asiatico. Anche diversi store cinesi che effettuano spedizioni negli USA, come Temu e SHEIN, ne stanno risentendo.

Per capire quanto i venditori di terze parti siano importanti nell’economia dell’e-commerce è sufficiente citare che, durante il quarto trimestre 2024, sono stati responsabili del 62% dei prodotti venduti attraverso la piattaforma. Un loro passo indietro potrebbe dunque tradursi in un impatto non indifferente a livello di profitto.

Amazon non ha ancora confermato la data ufficiale del Prime Day 2025, ma come già anticipato l’evento dovrebbe andare in scena nel mese di luglio. Come sempre, sarà riservato in esclusiva agli abbonati Prime, a differenza ad esempio delle Offerte di Primavera e del Black Friday.

Al momento sono circa 200 milioni i clienti in tutto il mondo che hanno scelto di attivare la sottoscrizione. In Italia è proposta al prezzo mensile di 4,99 euro o, in alternativa, con la formula annuale di 49,90 euro. La spesa è molto più elevata negli Stati Uniti, quasi il triplo.

Un portavoce dell’e-commerce ha commentato l’articolo di Reuters affermando che la società sta riscontrando una forte risposta dei partner di vendita al Prime Day 2025. Nonostante manchino ancora più di due mesi all’appuntamento, la macchina organizzativa è già in moto. Il termine ultimo stabilito per aderire è fissato nel 23 maggio.

Intel: nuovi dettagli sui processori Panther Lake per portatili

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 16:28

La nuova serie di CPU Panther Lake di Intel, dedicate ai portatili, è in dirittura d’arrivo, e gli sviluppatori stanno ultimando i lavori di ottimizzazione dell’architettura. Si tratta di un lancio che è cruciale per l’azienda, non solo per rilanciare il proprio mercato nel segmento CPU, in un periodo difficile, ma anche perché Panther Lake sarà il primo processore a sfruttare il nodo 18A proprietario, assolutamente determinante per il successo di Intel Foundry Services (IFS).

Intel: Panther Lake utilizzerà i core Cougar Cove e Darkmont

Secondo recenti indiscrezioni riportate dall’insider @InstLatX64, Intel Panther Lake integrerà i nuovi core Cougar Cove e Darkmont, rispettivamente per quanto riguarda P-Core ed E-Core, una combinazione che promette di rafforzare la competitività dell’azienda nel mercato dei portatili. Inizialmente, si prevedeva che gli E-Core Darkmont esordissero sui processori Xeon Clearwater Forest, anch’essi previsti per la produzione tramite il nodo 18A, mentre Panther Lake avrebbe utilizzato E-Core Skymont, ma i piani sembrano essere ora stati rivisti.

Nonostante i dettagli sui modelli specifici di CPU Panther Lake siano ancora scarsi, è confermata la presenza della grafica integrata Xe3 “Celestial” di nuova generazione, che prossimamente farà la sua comparsa anche in una nuova serie di GPU desktop Arc. Un’indiscrezione emersa in precedenza ha anche svelato alcune informazioni aggiuntive, come i consumi, che si attesteranno su valori PL2 massimi di 80W (45W PL1), 64W (28W PL1) e 54W (15W PL1), garantendo un’efficienza abbastanza elevata e prestazioni di alto livello con una configurazione core rispettiva di 12 e 16 core per quanto riguarda i modelli H e 4 P-Core per il modello U a basso consumo energetico.

Intel Panther Lake introdurrà anche una NPU di quinta generazione, in grado di esprimere una potenza IA fino a 180 TOPS, compiendo un notevole passo avanti rispetto a Lunar Lake. I processori Panther Lake-H supporteranno memorie LPDDR5X a 6800/7467/8533 MT/s e DDR5 a 6400/7200 MT/s.

Il debutto è previsto per la seconda metà del 2025, con una produzione di massa che avverrà nel 2026. Poiché i campioni sono già in distribuzione presso i partner, l’arrivo sul mercato non dovrebbe essere lontano.

Piracy: It's a Crime, non ruberesti mai un font

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 15:56

Una ventina di anni fa, prima che le piattaforme di streaming prendessero il sopravvento e all’apice dello scontro tra i network P2P e i movimenti antipirateria, è stato il tempo della campagna Piracy: It’s a Crime. Lanciata nel 2004, è diventata nel tempo quasi un cult (e oggetto di numerose parodie). Torna oggi a far parlare di sé grazie a un articolo pubblicato da TorrentFreak.

Il font della campagna Piracy: It’s a Crime

Lo spot è quello visibile qui sotto (c’era anche la versione italiana). Recitava quanto segue: Non ruberesti mai un’auto, non ruberesti mai una borsa, non ruberesti mai un televisore, non ruberesti mai un film. Scaricare da Internet film piratati è come rubare. La pirateria è come rubare. Rubare è contro la legge. La pirateria è un reato.

L’articolo in questione si concentra sul font utilizzato che è, in qualche modo… stato rubato dagli autori della campagna. Procediamo con ordine.

Si tratta di FF Confidential, realizzato Just Van Rossum nel 1992 e concesso in utilizzo con una licenza commerciale. Il suo creatore, interpellato sulla vicenda, non è in grado di affermare se i responsabili di Piracy: It’s a Crime abbiano pagato o meno per il suo impiego.

Il nodo della questione è però un altro. È certo che alcuni materiali pubblicati sul sito ufficiale della campagna, incluso un file PDF risalente al 2005, abbia incluso un altro font: si chiama XBAND Rough, è pressoché identico e può essere definito come un clone non autorizzato distribuito gratuitamente. Insomma, l’alternativa pirata.

Al momento FF Confidential è gestito da Monotype Corporation (quelli del Times New Roman). Van Rossum, interrogato dalla redazione di TorrentFreak, ha definito esilarante quanto scoperto.

Sapevo che il mio font era stato usato per la campagna e che esisteva un clone pirata chiamato XBand-Rough. Non sapevo però che la campagna utilizzasse XBand-Rough e non FF Confidential. Quindi, per me questa cosa è nuova e la trovo esilarante.

Huawei sfida Nvidia H100 nell'IA con il nuovo Ascend 910D

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 15:45

Huawei sta attualmente progredendo molto per quanto riguarda le prestazioni nelle applicazioni IA con il suo nuovo chip AI Ascend 910D, pronto a sfidare le soluzioni Nvidia, che nello specifico domina il mercato con il chip H100. Il nuovo chip dell’azienda cinese, è già in fase di test ed atteso da parte di diverse aziende cinesi entro maggio, promettendo un passo avanti nella strategia della casa per conquistare il mercato locale, proprio in un momento in cui l’azienda californiana affronta difficoltà dovute a restrizioni all’export e a una concorrenza sempre più agguerrita.

Huawei: il nuovo chip Ascend 910D IA vuol dare filo da torcere ad H100 di Nvidia

Secondo fonti autorevoli, Huawei Ascend 910D dovrebbe addirittura superare le prestazioni degli acceleratori H100 di Nvidia, che hanno dominato il mercato cinese dell’IA nelle prime fasi. Il predecessore, ovvero Ascend 910C, non ha pienamente soddisfatto le aspettative, riuscendo a competere solo con la GPU H20, ma il nuovo chip promette invece di colmare questo importante divario.

Huawei non si è limitata però ai chip dedicati soltanto all’IA: l’azienda ha infatti sviluppato il cluster AI CloudMatrix 384, con prestazioni simili al potente server GB200 NVL72 “Blackwell”, puntando su performance elevate anche a costo di una minore efficienza energetica, dimostrando anche di non essere così lontana dalle prestazioni che sono in grado di offrire le soluzioni Nvidia.

Tuttavia, Huawei deve affrontare anche sfide significative legate alla catena di approvvigionamento. La dipendenza da chip di SMIC e TSMC, acquisiti prima delle restrizioni, e l’uso di tecnologie come HBM2 limitano la capacità dell’azienda di soddisfare la crescente domanda, poiché non dispone di un sufficiente approvvigionamento. Nonostante queste difficoltà, la casa dimostra una straordinaria capacità di innovazione, posizionandosi come un concorrente temibile nel panorama globale dell’IA.

Allo stato attuale, le difficoltà Nvidia spaziano sia per quanto riguarda le esportazioni che diversi problemi riscontrati con la nuova generazione di GPU RTX 5000, afflitta inizialmente da difetti di fabbrica e, di recente, da problemi ai driver non ancora completamente risolti.

Mouse verticale ergonomico wireless al MINIMO STORICO Amazon

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 15:45

Con il mouse wireless verticale ProtoArc EM11 NL puoi fare un vero balzo in avanti per quanto riguarda l’ergonomia della tua postazione di lavoro. Ti ci vorrà qualche giorno per abituarti, ma una volta fatto non tornerai più indietro: oggi puoi acquistarlo in offerta su Amazon a soli 32,99 euro, un’occasione da non perdere.

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ProtoArc EM11 NL: il mouse verticale ergonomico per lavorare comodamente

Questo mouse verticale ergonomico è pensato per salvarti letteralmente il polso. Il suo design è pensato per mani piccole o medie e ti garantisce una presa naturale e rilassata, riducendo stress e tensioni muscolari. Il supporto per il polso allungato farà quella differenza che serve per rappresentare un vero game changer rispetto ad un un mouse tradizionale.

Al mouse potrai collegare fino a 3 dispositivi contemporaneamente via Bluetooth o USB e cambiare al volo da uno all’altro con un semplice click. La batteria si ricarica tramite USB-C e dura tantissimo, con una apposita funzione di risparmio energetico.

I livelli DPI regolabili fino a 2400 DPI aumentano la precisione, dandoti la personalizzazione che serve per il tuo lavoro o anche per del gaming leggero. I clic silenziosi, infine, ti daranno modo di usarlo ovunque senza dare fastidio a chi ti da vicino.

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Nuovo iPad 11" A16 256GB è in offerta al MINIMO STORICO Amazon

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 15:32

Amazon ha lanciato un’offerta che vale il prezzo minimo storico per il nuovo iPad da 11 pollici con chipset A16 nella versione da 256GB di memoria interna. Oggi puoi acquistarlo infatti a soli 499 euro, con spedizione Prime e pagamento a rate disponibile al checkout.

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Nuovo iPad 256GB: perfetto per studio e lavoro

Il nuovo iPad è dotato di un display Liquid Retina da 11 pollici alimentato dal chipset A16 con cui avere prestazioni eccezionale per qualsiasi cosa fai: i 256GB di spazio di questa versione sono un plus niente male per darti tutto lo storage che ti serve per la tua creatività.

Il tablet è dotato di connettività WiFi 6 e di una batteria che dura tutto il giorno. Inoltre, include due fotocamere da 12 megapixel, quella frontale è perfetta per videochiamate nitide e selfie sempre a fuoco, mentre quella posteriore ti permette di immortalare ogni momento in 4K o di scansionare documenti come un vero professionista. Abbinato ad accessori Apple Pencil e Magic Keyboard Folio può diventare uno strumento di lavoro universale degno di un laptop.

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Strumenti per la gestione servizi digitali e pratiche online per la PA

Punto Informatico - Lun, 04/28/2025 - 15:31

In un’epoca in cui l’efficienza e l’accessibilità dei servizi rappresentano una priorità, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione è una leva fondamentale per garantire ai cittadini risposte efficaci, rapide, trasparenti e inclusive.

Si pensi, ad esempio, a un cittadino che deve richiedere un bonus comunale: anziché recarsi fisicamente agli sportelli, fare file e compilare moduli cartacei, può completare tutto online, in pochi minuti, anche da smartphone. E i numeri parlano chiaro: secondo l’ISTAT, nel 2023 la quota di persone con 15 anni o più ad aver utilizzato l’identità digitale SPID o CIE si attestava al 41,2%, ma solo il 45,9% degli adulti italiani possedeva competenze digitali almeno di base, evidenziando un divario significativo rispetto alla media europea.

È evidente, dunque, che sempre più cittadini ricercano app e strumenti digitali di pubblica amministrazione per risparmiare tempo e gestire le pratiche in autonomia.

In questo contesto, è fondamentale che le amministrazioni pubbliche adottino soluzioni tecnologiche che non solo rispondano a queste esigenze, ma che siano anche sicure e scalabili. In tal senso, software per la pubblica amministrazione come quelli realizzati da Actainfo, per esempio, si propongono quali soluzioni complete per semplificare e automatizzare la gestione delle pratiche online. Si tratta di software web in modalità SaaS, disponibili a canone annuale, finanziabili con fondi PNRR (Misura 1.4.1) previa asseverazione del Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Conforme alle normative AGID, qualificato da ACN, Agenzia della Presidenza del Consiglio, che ne attesta il rispetto della cybersicurezza, è certificato ISO e CSA STAR per il cloud sicuro, assicurando alti standard di sicurezza per i dati sensibili.

Accesso sicuro e identità digitale

Uno degli aspetti più rilevanti nella digitalizzazione della PA è garantire un accesso sicuro e immediato ai servizi online. Per questo motivo sono stati sviluppati sistemi di identità digitale che permettono a cittadini e imprese di autenticarsi in modo univoco, accedere ai servizi pubblici online e gestire pratiche in totale sicurezza. I tre strumenti principali sono SPID, CIE e CNS, ognuno con caratteristiche specifiche:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale): è un sistema, obbligatorio per l’accesso alle aree riservate della PA, che consente di accedere ai servizi online della PA (e di alcuni privati) con un’unica identità digitale. Si ottiene registrandosi tramite uno dei gestori accreditati (come Poste, Infocert, Aruba, TIM, Sielte, ecc.) e si usa inserendo username e password, con un secondo livello di sicurezza tramite app o SMS;
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica): è la versione digitale della carta d’identità cartacea. Dotata di microchip e funzioni digitali, oltre a identificare la persona può essere usata per accedere in modo sicuro ai portali della PA. Funziona tramite lettore di smart card o smartphone con tecnologia NFC, insieme al PIN fornito al rilascio. È particolarmente utile per chi preferisce un accesso tramite documento fisico;
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi): è una smart card (come la tessera sanitaria o una tessera rilasciata dalla Regione o da enti pubblici) che consente l’autenticazione ai servizi online della PA. Contiene un certificato digitale identificativo e si usa con un lettore e un software specifico. È spesso utilizzata da professionisti, imprese o operatori della PA.

In questo scenario, Actainfo offre un vantaggio competitivo: consente l’integrazione nativa con SPID e CIE, permettendo alle Pubbliche Amministrazioni e a un numero sempre crescente di imprese digitali di autenticare gli utenti e gestire le pratiche online, in aree riservate, in modo sicuro e conforme. Inoltre, Actainfo è Aggregatore SPID qualificato da AGID, quindi può attivare direttamente questi servizi per conto dell’ente, contribuendo in maniera concreta alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e delle imprese che intendono attivare aree riservate ad accesso controllato.

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Gestione digitale delle pratiche amministrative

La Pubblica Amministrazione non si limita all’accesso sicuro ai servizi: uno degli aspetti più strategici è la gestione completa delle pratiche in formato digitale. Ma cosa significa, nello specifico? Un flusso digitale di pratica amministrativa è l’insieme di passaggi, documenti, controlli e approvazioni che una richiesta deve seguire – dal momento in cui viene protocollata fino alla sua conclusione – senza mai dover passare per la carta. Questo approccio permette di contrarre tempi e costi, garantendo anche tracciabilità, trasparenza e riduzione del margine d’errore.

La digitalizzazione di pratiche complesse, come ad esempio quelle relative a concessioni edilizie, autorizzazioni ambientali o bandi pubblici, richiede strumenti flessibili e strutturati. In questo senso, soluzioni come quelle di Actainfo offrono un supporto concreto: permettono di definire e seguire workflow precisi, cioè percorsi procedurali preconfigurati e approvati, che guidano gli operatori passo dopo passo. È possibile impostare notifiche automatiche ai cittadini o agli uffici competenti, allegare documenti firmati digitalmente, integrare moduli specifici dell’ente e garantire che ogni fase sia conforme alle normative vigenti.

Tutto il processo si svolge online, accessibile in ogni momento, con un’interfaccia pensata anche per utenti non esperti. In questo modo la Pubblica Amministrazione diventa digitale, e può lavorare in modo più ordinato, veloce e collaborativo.

 

Comunicazioni ufficiali e notifiche

Nel processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, l’invio e la ricezione di comunicazioni ufficiali a valore legale rappresentano un elemento cardine. Strumenti come la PEC (Posta Elettronica Certificata), la firma digitale e la marca temporale permettono agli enti di spedire documenti legalmente validi, garantendo l’identità del mittente, l’integrità del contenuto e la certezza della data e dell’ora di invio.

  • PEC: funziona come una raccomandata digitale con ricevuta di ritorno. Le Pubbliche Amministrazioni possono utilizzarla per notificare atti, inviare richieste o comunicare con cittadini e imprese, ottenendo una prova legale dell’avvenuta consegna;
  • Firma digitale: lo strumento che consente di sottoscrivere elettronicamente documenti garantendo autenticità, integrità e non ripudio;
  • Marca temporale: aggiunge una data e un’ora certe a un documento elettronico, attestando che il file esisteva in quella forma in un determinato momento.

Actainfo, attraverso lo Sportello Digitale, offre un sistema interoperabile con la casella PEC e con il protocollo informatico dell’ente tramite API REST o SOAP, consentendo la gestione automatica degli invii massivi, l’archiviazione delle prove di consegna e l’integrazione diretta nei flussi documentali esistenti. Tutto il processo avviene in modo sicuro, centralizzato e tracciabile, riducendo i margini d’errore e garantendo la conformità alle normative previste per la Pubblica Amministrazione.

 

Integrazione con i sistemi pubblici

Uno dei principali obiettivi della Pubblica Amministrazione digitale è garantire la piena interoperabilità tra i diversi sistemi informatici degli enti pubblici. Costruire un ecosistema connesso fa sì che gli applicativi degli enti possano dialogare tra loro e con i registri pubblici nazionali, favorendo automazione, coerenza dei dati e semplificazione dei processi. Questa sinergia consente inoltre agli enti di operare in modo più coordinato, riducendo i tempi di lavorazione, migliorando la qualità dei dati e offrendo ai cittadini servizi più rapidi e affidabili.

Tra i principali servizi coinvolti rientrano:

  • PagoPA: la piattaforma nazionale per i pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione. Permette a cittadini e imprese di effettuare versamenti in modo sicuro e tracciabile, associando ogni pagamento a un codice identificativo univoco;
  • ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente): un database centralizzato che raccoglie i dati anagrafici di tutti i cittadini italiani, sostituendo le anagrafi comunali e facilitando la gestione uniforme delle informazioni;
  • IPA (Indice delle Pubbliche Amministrazioni): un elenco ufficiale che contiene i dati di contatto e organizzativi di tutti gli enti pubblici italiani, utilizzato per la gestione delle comunicazioni istituzionali;
  • INAD (Indice Nazionale dei Domicili Digitali): è un registro che raccoglie gli indirizzi PEC che cittadini e imprese eleggono come domicilio digitale per ricevere notifiche ufficiali dalla Pubblica Amministrazione.

Sportello Digitale di Actainfo è progettato per integrarsi in modo nativo con tutti questi servizi: registra automaticamente i pagamenti effettuati via PagoPA, si collega ad ANPR per recuperare e validare dati anagrafici, interagisce con IPA per aggiornare informazioni dell’ente e gestisce le notifiche verso INAD, garantendo così una comunicazione conforme, rapida e tracciabile.

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Gestione documentale e conservazione

Un altro aspetto determinante per la digitalizzazione della PA è la corretta gestione dei documenti prodotti e ricevuti. Non si tratta soltanto di archiviare file, ma di garantire che ogni documento sia conservato con valore legale, secondo i requisiti previsti dalla normativa italiana.

In particolare, la conservazione digitale a norma AgID, come previsto dall’articolo 44 del CAD, impone standard precisi: autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità. Per essere conformi, è necessario adottare un sistema di conservazione certificato, con un Responsabile della conservazione, procedure codificate, marcatura temporale e firma digitale. Questi processi sostituiscono a tutti gli effetti l’archiviazione cartacea, con lo stesso valore probatorio.

Sportello Digitale di Actainfo, tra le altre cose, risponde anche a queste esigenze, archiviando fascicoli e documenti nel pieno rispetto delle normative applicabili, garantendo così integrità e reperibilità. Inoltre, in qualità di aggregatore convenzionato con AgID (SA-2178), Actainfopuò supportare attivamente enti e amministrazioni nell’attivazione di credenziali SPID e CIE. L’architettura della piattaforma Sportello Digitale aderisce alle specifiche tecniche richieste dall’Agenzia per l’Italia Digitale, ed è sempre aggiornata per riflettere l’evoluzione dei sistemi di identità digitale e delle normative sulla conservazione. Ogni fascicolo amministrativo viene pertanto archiviato secondo standard interoperabili, con garanzie di sicurezza e tracciabilità.

 

Dashboard e controllo centralizzato

Quando le attività amministrative si moltiplicano e coinvolgono più uffici, più operatori e canali diversi, la capacità di avere tutto sotto controllo da un’unica interfaccia fa la differenza. Evitare dispersioni, minimizzare il margine di errore e velocizzare i tempi di risposta sono obiettivi irrinunciabili per una Pubblica Amministrazione digitale efficiente e orientata al cittadino e all’impresa.

Una piattaforma con vista centralizzata consente agli operatori della PA di avere sotto controllo l’intero flusso operativo: dallo stato delle pratiche in corso ai documenti ricevuti e da protocollare, dalle scadenze in avvicinamento fino ai messaggi PEC inviati e ricevuti. Tutto è accessibile da un’unica interfaccia intuitiva, riducendo il carico amministrativo e facilitando il coordinamento tra uffici diversi.

Sportello Digitale di Actainfo offre proprio questo tipo di gestione. La dashboard del sistema consente di gestire e monitorare da un unico ambiente le pratiche attive, la documentazione correlata e le comunicazioni, anche nei casi di flussi complessi e multi-step. Ogni elemento viene tracciato e archiviato secondo standard di sicurezza e trasparenza, offrendo un supporto concreto all’organizzazione del lavoro. Inoltre, la piattaforma permette la personalizzazione delle viste e la configurazione dei permessi in base al ruolo degli utenti: segreterie, tecnici, dirigenti possono accedere solo alle sezioni di competenza, semplificando la collaborazione e tutelando la riservatezza dei dati. La dashboard si rivela dunque uno strumento operativo in grado di semplificare, coordinare e potenziare l’azione quotidiana della PA.

 

Vantaggi pratici per PA e professionisti

L’adozione di strumenti digitali nella gestione dei servizi pubblici si traduce in un cambiamento profondo e positivo del modo in cui la PA e i professionisti operano giorno per giorno. Uno dei benefici più evidenti è senza dubbio la riduzione degli errori: il passaggio da processi manuali, spesso soggetti a refusi, dimenticanze o interpretazioni ambigue, a flussi digitali guidati e automatizzati permette di operare in modo molto più preciso. Moduli precompilati, campi obbligatori, validazioni automatiche e controlli incrociati riducono in modo significativo la possibilità di inviare documenti incompleti o pratiche errate.

A questo si affianca la drastica riduzione dei tempi: le attività che un tempo richiedevano giorni o settimane – come protocollare un documento, notificare una comunicazione o far circolare un fascicolo tra più uffici – vengono adesso eseguite in pochi clic, con tracciabilità immediata. Tutto questo assicura un risparmio di tempo per l’amministrazione e un miglior servizio per il cittadino, che percepisce una PA più vicina, efficiente e moderna.

La tracciabilità dei processi, resa possibile dai sistemi digitali, garantisce che ogni azione sia registrata e riconducibile a un operatore o a un ufficio. Ciò favorisce la responsabilità, limita i margini di errore e semplifica eventuali controlli, verifiche o audit interni. La semplificazione complessiva che ne deriva consente di concentrare le risorse umane su attività a maggiore valore aggiunto, migliorando la qualità dell’azione amministrativa.

Con i software per la pubblica amministrazione di Actainfo, è possibile automatizzare passaggi chiave, come l’assegnazione di un protocollo in entrata o in uscita, l’apposizione del timestamp e la tracciabilità completa del fascicolo. Anche pratiche più complesse possono essere gestite con workflow guidati e automatismi che riducono al minimo il margine di imperfezione umano. Ogni azione è registrata, rendendo più chiara la responsabilità operativa e facilitando l’eventuale revisione dei processi.

Oltre a ciò, Sportello Digitale di Actainfo offre una gamma di funzionalità pensate per rendere la transizione digitale davvero efficace:

  • Inclusività, grazie al supporto per sistemi esterni e accesso unificato (single on);
  • Modularità, con la possibilità di integrare servizi su misura per ciascun ente;
  • Interoperabilità, attraverso API proprietarie che permettono il dialogo con altri software;
  • Asseverabilità certificata in tempi rapidi, per ottenere la liquidazione dei fondi PNRR (Misura 1.4.1);
  • Fornitori certificati ISO e rispettosi delle misure di sicurezza per la protezione dei dati personali per l’intera supply chain;
  • Attivazione facilitata di SPID e CIE tramite aggregatore qualificato AGID;
  • Sicurezza by design, secondo le linee guida GDPR;
  • Formazione dedicata tramite la piattaforma ACTAFAD;
  • Assistenza h24, sia tecnica che giuridica.

La combinazione di queste caratteristiche fa di Sportello Digitale un software per la Pubblica Amministrazione completo e affidabile, in grado di supportare la PA nella sua evoluzione verso un modello più digitale e trasparente.

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Conclusione

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione non è soltanto un passaggio obbligato imposto dalle normative nazionali ed europee, ma rappresenta una vera e propria occasione per ripensare i processi in chiave più efficiente, trasparente e orientata al servizio. Superare la gestione cartacea, automatizzare i flussi operativi, garantire l’accesso digitale ai cittadini e snellire le attività interne: tutto ciò permette alla PA e ai professionisti di operare con maggiore tempestività, riducendo errori, costi e tempi.

In questo scenario, software per la pubblica amministrazione come Sportello Digitale diActainfo si pongono come strumenti strategici per accompagnare enti e studi professionali lungo l’intero percorso di trasformazione digitale. La piattaforma non si limita a offrire una semplice infrastruttura, ma integra un ecosistema completo: dall’autenticazione sicura con SPID e CIE, alla gestione centralizzata delle pratiche, passando per la conservazione digitale, l’interoperabilità con PagoPA, ANPR, IPA e INAD, fino alla tracciabilità dei processi e all’invio conforme via PEC. Il tutto con un’architettura modulare, flessibile e costantemente aggiornata in linea con le direttive AgID e qualificata da ACN, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale che ne garantisce la conformità alle disposizioni sulla sicurezza dei dati online.

Scegliere Sportello Digitale di Actainfo significa affidarsi a un partner tecnologico esperto, già aggregatore convenzionato, in grado di fornire supporto operativo, assistenza giuridica e formazione mirata, grazie a strumenti pensati per rispondere in modo concreto alle esigenze quotidiane degli enti. La trasformazione digitale non è più solo un’opzione, ma costituisce il nuovo standard.

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