Una marcia in più per il PC: con CCleaner la differenza si sente (-20%)
Dare una marcia in più a un PC lento è possibile ma è necessario ricorrere agli strumenti giusti. Per migliorare le prestazioni di un computer, soprattutto se con qualche anno di troppo sulle spalle, può essere decisivo il ricorso a CCleaner, un software in grado di ottimizzare le prestazioni della propria macchina e, per i notebook, di garantire anche un miglioramento sensibile dell’autonomia.
Utilizzare CCleaner è semplice: sfruttando la promozione in corso, infatti, è possibile accedere a sconto del 20% sul costo del piano annuale. Grazie a questo sconto, la versione Professional costa 31,96 euro, mentre il piano Pro Plus è attivabile al prezzo di 47,96 euro. Infine, la versione Premium costa 63,96 euro andando a garantire anche la possibilità di utilizzare il tool che migliora le prestazioni su Android e Mac.
Per iniziare subito a usare il servizio basta raggiungere il sito ufficiale di CCleaner. Con un solo abbonamento è possibile utilizzare il software su 3 dispositivi in contemporanea (5 attivando la versione Premium). Per tutte le versioni c’è sempre una garanzia di rimborso esercitabile entro 30 giorni dall’attivazione.
Perché CCleaner può fare la differenzaCCleaner è un software in grado di migliorare le prestazioni ed eliminare i problemi alla base di un PC lento. Il servizio include vari strumenti pensati per garantire una maggiore efficienza nell’utilizzo dell’hardware a propria disposizione. In questo modo, è possibile ottenere un incremento delle prestazioni fino al 34%.
Chi ha un notebook lento, inoltre, potrà beneficiare di un incremento dell’autonomia fino al 30%. A contribuire a questi traguardi è anche il sistema Driver Updater che consente di semplificare l’aggiornamento dei driver del computer, eliminando incompatibilità e migliorando le prestazioni di ogni singolo componente hardware.
A disposizione dei suoi utenti, inoltre, CCleaner include anche il sistema PC Health Check che permette di monitorare il funzionamento del computer, individuando i programmi che possono ridurre in modo significativo le prestazioni. Per chi sceglie la versione Pro Plus, inoltre, è possibile sfruttare due strumenti aggiuntivi come Recuva, il sistema per recuperare file dal computer, e Speccy, un tool per verificare quali sono le componenti hardware del computer.
Con l’offerta in corso, CCleaner è disponibile con uno sconto del 20% sui piani annuali. La promozione è attivabile di seguito.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.Gli ETF Covered Call sono strumenti finanziari complessi con rischi significativi. Alcuni prodotti potrebbero essere soggetti a un test di idoneità. Sebbene possano offrire un rendimento regolare attraverso i premi delle opzioni, i rendimenti non sono garantiti e il capitale è a rischio. Questi prodotti potrebbero sottoperformare nei mercati in rialzo e potrebbero non fornire una protezione completa dai ribassi nei mercati in calo. Le performance passate e i rendimenti target non sono indicatori affidabili dei risultati futuri. Gli investitori dovrebbero assicurarsi di comprendere appieno le caratteristiche e i rischi del prodotto o consultare un consulente finanziario autorizzato prima di investire.
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Tigotà imitata per truffe phishing svuota conto
Tigotà, una delle principali catene italiane specializzate nella vendita di prodotti per la cura della persona, la bellezza e la pulizia della casa, è imitata dai cybercriminali per la realizzazione e l’invio di pericolose truffe phishing svuota conto. Si tratta dell’ennesimo pericolo a cui molti utenti devono prestare attenzione in questi giorni.
Non bastava già il falso Kit Quechua Decathlon in regalo! Ora anche l’imitazione di Tigotà. Nello specifico si tratta di un sondaggio al quale l’utente può partecipare per ottenere una Beauty Box Lancôme. Ovviamente, come già anticipato, tutto questo è falso e serve solo per spingere la vittima a partecipare a questo fantomatico sondaggio.
L’imitazione di Tigotà e la possibilità di vincere un premio costoso rende più facile ai criminali diffondere truffe phishing svuota conto. L’obiettivo principale è quello di ottenere i dettagli di pagamento della vittima attraverso l’invio di una piccola somma, solitamente 2€, per contribuire alla spedizione.
Tuttavia, non è da prendere sottogamba nemmeno l’obiettivo secondario. Ovvero, il furto di identità. Questo permetterà ai cybercriminali di realizzare truffe phishing svuota conto più mirate e specifiche e non solo quelle di massa come questa che sfrutta Tigotà.
Come riconoscere le truffe phishing svuota conto a tema TigotàRiconoscere le truffe phishing svuota conto a tema Tigotà è abbastanza facile. Il primo elemento che permette di prendere le distanze da una email, perché pericolosa, riguarda l’entità del premio e la facilità nel vincerlo. Il sondaggio è davvero breve, poche domande e semplici.
Una volta completato viene inscenata una specie di estrazione durante la quale l’utente vince sempre. La richiesta di pagare una somma simbolica per le spese di spedizione è un altro elemento che permette di riconoscere queste truffe phishing. Se si tratta di un regalo, che regalo sia.
Anche Tigotà ha preso le distanze da queste truffe phishing svuota conto. Nel comunicato ufficiale si legge: “QUESTE NON SONO INIZIATIVE DI TIGOTÀ e sconsigliamo a tutti di partecipare e di fornire i propri dati. Chiediamo la Vostra collaborazione nel dare massima diffusione a questa comunicazione e Vi consigliamo, inoltre, di fare riferimento solo ed esclusivamente alle comunicazioni provenienti dalla Nostra pagina ufficiale“.
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WhatsApp Business: arrivano gli assistenti vocali AI, addio call center
Meta ha appena trasformato WhatsApp in un agente commerciale. Le aziende ora possono chiamare i clienti direttamente su WhatsApp usando gli agenti vocali AI, e usare l’intelligenza artificiale per suggerire prodotti basandosi sulle nostre conversazioni. Prepariamoci a ricevere telefonate da robot che sanno esattamente cosa vogliamo comprare…
Il piano segreto di Meta: trasformare WhatsApp Business in AmazonWhatsApp Business ha 200 milioni di utenti attivi mensili e sta diventando una macchina da soldi per Meta. L’azienda guadagna attraverso pubblicità click-to-WhatsApp e fa pagare i commercianti per funzioni di messaggistica avanzate.
Ma questo è solo l’inizio. Meta sta costruendo un ecosistema dove l’AI gestisce tutto il ciclo di vendita: dalla raccomandazione del prodotto alla chiamata di vendita, fino al supporto post-acquisto. È la visione di un mondo dove non dovremo più cercare prodotti online. Saranno i prodotti a cercare noi.
Agenti vocali AI che chiamano come se fossero umaniLa novità più clamorosa sono gli agenti vocali AI, che ora possono chiamare i clienti su WhatsApp. Non più solo chat, chiamate vere che sembrano fatte da persone. Le aziende possono integrare servizi AI come Vapi, ElevenLabs o Phonic per creare agenti vocali che parlano, rispondono alle domande e risolvono problemi in modo così naturale, che non ci accorgeremo di parlare con una macchina. Presto arriveranno anche i messaggi vocali bidirezionali tra clienti e business. I clienti potranno inviare messaggi vocali (note audio) alle aziende, e le aziende potranno rispondere con messaggi vocali ai clienti.
Il sistema di raccomandazioni AIMeta sta testando un sistema di raccomandazioni AI per i prodotti dei commercianti. L’intelligenza artificiale analizza le nostre conversazioni, gli acquisti passati e i nostri comportamenti per suggerire esattamente quello che potremmo comprare.
L’AI può rispondere a domande di follow-up sui prodotti, fornire aggiornamenti via WhatsApp e guidare il cliente attraverso l’intero processo di acquisto. Una sorta di personal shopper.
Quando arriveranno le nuove funzioni AI su WhatsApp BusinessMeta ha già iniziato a testare le nuove funzioni AI in Messico. Se il test avrà successo, saranno disponibili a livello globale. Al momento sono gratuite, ma Zuckerberg ha già lasciato intendere che in futuro saranno a pagamento.
Con gli agenti vocali AI che costano pochi centesimi invece di euro per chiamata, i call center tradizionali sono destinati a scomparire. Perché pagare stipendi, formazione e benefit quando un robot può fare lo stesso lavoro 24/7 senza pause?
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SPID a rischio: è un servizio erogato in perdita
Il futuro di SPID è sempre più incerto. Dopo aver trascorso anni istruendo gli italiani sull’importanza dello strumento, una chiave digitale per l’accesso semplificato alle piattaforme della Pubblica Amministrazione, il suo destino potrebbe portare all’abbandono. Il problema? Almeno in parte è rappresentato da quei 40 milioni di euro promessi dal governo agli identity provider che mantengono operativo il sistema, erogando e gestendo le credenziali.
Persi milioni di euro: il buco creato da SPIDA far scattare l’ennesimo campanello di allarme è Andrea Sassetti, presidente di Assocertificatori, associazione che riunisce i principali fornitori. Tramite le pagine di Repubblica fa sapere che quei soldi non sono mai arrivati e, anche se fossero pagati, potrebbero non bastare.
Abbiamo perso milioni di euro nello Spid per otto anni, questa la denuncia. SPID rappresenterebbe dunque un buco nel bilancio delle società che lo gestiscono. Ciò spiega la decisione presa da Intesa, che nel 2023 ha deciso di chiamarsi fuori, così come quelle di Aruba, Register e InfoCert che hanno deciso di trasformarlo in un servizio ad abbonamento annuale, chiedendo ai cittadini di far fronte alle spese con una sottoscrizione a pagamento.
Sassetti è convinto che anche altri gestori passeranno a un modello a pagamento, dal secondo anno. Altrimenti, per il futuro, l’impegno non sarà sostenibile.
Tornando ai 40 milioni di euro stanziati, pare che gli identity provider li riceveranno a partire dall’autunno, con un primo acconto da 100.000 euro e successivi versamenti bimestrali. Lo ha fatto sapere Agenzia per l’Italia Digitale.
Addio nel 2026 (in favore di CIE)?Mettendo assieme i pezzi del puzzle, sembra sempre più delinearsi all’orizzonte un abbandono in favore di CIE. Gli esponenti del governo hanno dichiarato in più occasione al volontà di voler puntare sulla carta di identità elettronica (chissà se arriverà mai nell’app IO) come unico metodo di autenticazione alle piattaforme della PA.
Non siamo certi che favorire questa transizione staccando la spina a SPID con queste modalità sia la scelta migliore, soprattutto in termini di trasparenza verso i cittadini. Gli italiani si sono sentiti per anni ripetere che abbracciare la rivoluzione dell’identità digitale avrebbe semplificato loro la vita. Lo hanno fatto (sono oltre 40,6 milioni le credenziali emesse), non sempre senza difficoltà e talvolta mettendo mano al portafogli. Ora chi spiegherà in modo convincente che siamo punto e a capo?
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Kit da Escursionismo Quechua gratis: Decathlon esca di truffe phishing
In questi giorni i cybercriminali si sono inventati nuove esce di truffe phishing sfruttando Decathlon che regala un Kit da Escursionismo Quechua. Ovviamente questo regalo è solo un pretesto per catturare l’attenzione dell’utente che riceve la mail contenente il finto premio.
L’uso del logo ufficiale della famosa azienda ha come obiettivo quello di generare fiducia nel destinatario del presunto regalo e convincerlo a seguire le istruzioni indicate nel messaggio. Infatti, il link indicato per richiedere il premio rimanda a una pagina malevola che ruba dati e denaro.
Il testo della falsa email di Decathlon con in regalo un kit Quechua, che fa parte della nuova escalation di truffe phishing, recita così: “Abbiamo preparato un pacchetto esclusivo per la tua prossima avventura: un Kit da Escursionismo Quechua gratuito ti aspetta. Solo un clic per confermare e lo mettiamo nello zaino per te“.
Kit Quechua in regalo da Decathlon: gli elementi di queste truffe phishingQuali sono gli elementi per riconoscere queste nuove truffe phishing che sfruttano Decathlon e il Kit Quechua in regalo? Prima di tutto l’importanza del regalo. Un premio così costoso è un’ottima esca per catturare l’attenzione, ma anche un chiaro segnale che si potrebbe trattare di una pericolosa truffa.
Poi il senso di urgenza. “Solo un clic per confermare e lo mettiamo nello zaino per te“, “un Kit da Escursionismo Quechua gratuito ti aspetta” e ancora “Abbiamo preparato un pacchetto esclusivo per la tua prossima avventura“. Si tratta di frasi a effetto che spingono inconsapevolmente l’utente all’azione.
Infine, il bottone “Ritira il tuo Kit“. Si tratta dell’atto finale che spinge l’utente a cadere nella trappola di queste truffe phishing che sfruttano Decathlon e il Kit Quechua. Da lì una pagina di phishing con un software keylogger pronto a registrare dati personali e dettagli di pagamento, oltre alla richiesta di pagare 2€ per contribuire alla spedizione.
È comprensibile l’attrazione a una proposta così vantaggiosa. Tuttavia, gli utenti dovrebbero sempre stare in allerta quando ricevono email di questo tipo. Riconoscere ogni elemento in grado di rivelare potenziali truffe phishing ed evitando di interagirvi, soprattutto non cliccando sui link in esse contenuti.
Amazon ha 1 milione di robot: presto più macchine che umani
Amazon ha appena schierato il suo milionesimo robot. Un traguardo che segna l’inizio di una nuova era. Presto nelle sue fabbriche ci saranno più macchine che persone. E per renderle ancora più efficienti, ha creato un’intelligenza artificiale chiamata DeepFleet che coordina i movimenti di tutto l’ambaradan.
Il milionesimo robot Amazon: l’esercito che sostituirà gli umaniIl milionesimo robot è stato consegnato in un centro logistico in Giappone. Non è solo un numero, rappresenta il punto di svolta verso una realtà dove le macchine dominano i magazzini Amazon. I dati parlano chiaro e tondo: il 75% delle consegne globali di Amazon è già assistito in qualche modo dalla robotica. E secondo il Wall Street Journal, Amazon è sul punto di avere lo stesso numero di robot e di lavoratori umani nelle sue strutture.
La crescita è stata vertiginosa. Nel 2021 Amazon aveva 350.000 robot. In quattro anni ha aggiunto circa 162.500 macchine all’anno. Un ritmo che fa capire dove sta andando l’azienda.
DeepFleet: l’AI che comanda i robotMa avere un milione di robot non basta. Amazon ha sviluppato DeepFleet, un modello AI che coordina i movimenti dei robot per migliorare l’efficienza del 10%. Come funziona? “Pensate a DeepFleet come a un sistema intelligente di gestione del traffico per una città piena di auto che si muovono in strade congestionate“, spiega Scott Dresser, vicepresidente di Amazon Robotics. L’AI analizza i percorsi, riduce gli ingorghi tra robot e ottimizza ogni movimento. Le consegne così più veloci e costi più bassi.
La trasformazione è stata incredibile. Nel 2012 Amazon partì con robot simili a Roomba che sollevavano scaffali. Oggi ha macchine umanoidi introdotte nel 2023. I modelli attuali hanno nomi mitologici da supereroi:
- Hercules: può spostare 567 kg di inventario;
- Pegasus: usa nastri trasportatori di precisione per i pacchi singoli;
- Proteus: il primo robot completamente autonomo che si muove tra i dipendenti;
- Vulcan: ha due braccia e senso del “tatto” per sentire gli oggetti che afferra.
Amazon gioca in difesa sulla questione lavoro. Sostiene di aver riqualificato oltre 700.000 dipendenti dal 2019, molti con programmi incentrati su tecnologie avanzate. L’esempio che fanno spesso è il nuovo centro logistico di Shreveport, in Louisiana. Usa dieci volte più robot degli altri ma richiede il 30% in più di dipendenti per ruoli di manutenzione, affidabilità e ingegneria.
Ma il CEO Andy Jassy ha già avvertito i dipendenti. L’AI sostituirà alcuni di loro nei prossimi anni. E a CNBC ha confermato: “Come in ogni trasformazione tecnologica, ci saranno meno persone che svolgono alcuni lavori che la tecnologia inizia ad automatizzare“.
Tutto ciò significa magazzini dove ogni movimento è automatizzato, ogni processo è ottimizzato dall’AI, e gli umani diventano supervisori di macchine invece che lavoratori manuali. Ma Amazon non è l’unica ad aver imboccato questa strada. Ogni grande azienda logistica sta investendo miliardi in robot e AI. Perché chi non si adegua rischia di essere spazzato via dalla concorrenza.
Digitale Terrestre: acceso un nuovo canale per tutti
La piattaforma digitale terrestre è ancora una volta protagonista di un aggiornamento importante. All’interno della sua offerta di intrattenimento è stato acceso un nuovo canale. La novità, di livello nazionale, è ora disponibile per tutti coloro che hanno in dotazione un apparecchio di ultima generazione.
Il nuovo canale ora sintonizabbile si chiama iL61 NETWEEK. Lo si può trovare sia alla LCN 61 che alla LCN 561. Doppia posizione quindi per questa emittente che al momento ha preso il posto di TRAVEL TV. Quest’ultimo canale, ora viene trasmesso solamente su piattaforma Tivùsat e Sky rispettivamente con l’identificativo MARCOPOLO TRAVEL TV.
Il nuovo canale iL61 NETWEEK si trova all’interno del MUX PERSIDERA 1. Lo puoi sintonizzare semplicemente avviando una ricerca automatica dei canali del digitale terrestre. Una volta terminata l’operazione, che dura solo pochi minuti, all’interno della numerazione LCN nazionale lo troverai al numero 61 o 561 del tuo telecomando.
Digitale Terrestre: nuovo canale nel MUX PERSIDERA 1All’interno del MUX PERSIDERA 1 ora troviamo un nuovo canale. Come già specificato si tratta di iL61 NETWEEK che sta aumentando l’offerta di intrattenimento della piattaforma digitale terrestre gratuita. Vediamo quindi questo multiplex aggiornato al 2 luglio 2025.
- MUX PERSIDERA1 Ch 44 (Freq 658 Mhz) o Ch 32 (562 Mhz) – QAM64 I.G 1/4 Fec 5/6 — (Disponibili 24,88 Mbps)
- NOVE (LCN 9,109,509)
- Italia 53 (Casa Italia 53) (LCN 53)
- HGTV – Home&Garden (LCN 56)
- Motor Trend (LCN 59)
- SPORTITALIA HD (LCN 60,560)
- iL61 (LCN 61)
- Deejay TV HD (LCN 69,569)
- ITALIA CHANNEL (LCN 123)
- GOLD TV ITALIA (LCN 128)
- LA 4 ITALIA (LCN 129)
- CHANNEL 24 (LCN 130)
- RETE ITALIA (LCN 131)
- LUXURY CHANNEL 137 (LCN 137)
- STARMARKET (LCN 140)
- Italia 141 (Italia 53) (LCN 141)
- FIRE TV (LCN 147)
- Italia 150 (Italia 53) (LCN 150)
- TV 153 (LCN 153)
- CANALE 162 (LCN 162)
- PROMO FOOD (CHANNEL 24) (LCN 204)
- PROMO TRAVEL (STARMARKET) (LCN 205)
- PROMO HOME (RETE ITALIA) (LCN 206)
- PROMO LIVING (LUXURY CHANNEL 137) (LCN 207)
- PROMO LIFE (TV 153) (LCN 208)
- PROMO SHOPPING (TV 153) (LCN 209)
- CANALE 230 (LUXURY CHANNEL 137) (LCN 230)
- CUSANO NEWS 7 (LCN 234)
- CANALE 237 (LUXURY CHANNEL 137) (LCN 237)
- PROMO KIDS (TV 153) (LCN 238)
- CANALE 243 (TV 153) (LCN 243)
- PROMO SPORT (TV 153) (LCN 250)
- CANALE 263 (TV 153) (LCN 263)
- RDS Social TV (LCN 265)
- L61 (LCN 561)
- Radio Capital (LCN 713)
- Radio Deejay (LCN 714)
- Radio m2o (LCN 715)
- RDS 100% GRANDI SUCCESSI (LCN 724)
- Radio Maria (LCN 789)
X affida il fact-checking all'AI, ora scrive le Community Notes
X sta testando un sistema dove l’intelligenza artificiale scrive le Community Notes, quelle piccole correzioni che appaiono sotto i post per segnalare bufale o informazioni sbagliate. Praticamente, robot che decidono cosa è vero e cosa no. Che potrebbe mai andare storto?…
X rimpiazza i fact-checker umani con l’AI per le Community NotesLe Community Notes o Note della collettività, sono una delle poche cose buone ereditate dall’era Twitter. Utenti volontari aggiungono contesto ai post dubbi, altri utenti votano la qualità delle correzioni, e solo quelle approvate da gruppi con opinioni diverse diventano pubbliche. Funziona perché si basa sul consenso umano, non sull’opinione di un singolo.
Il sistema permetterà a chatbot come Grok (l’AI di X) o altri modelli esterni di scrivere fact-check automatici. Le note generate dall’AI passeranno attraverso lo stesso processo di verifica umana, ma il primo step sarà artificiale. Anche Meta ha eliminato i fact-checker tradizionali per sostituirli completamente con le Note della Community. TikTok e YouTube stanno sviluppando versioni simili.
Perché piacciono tanto? Semplice: costano poco e funzionano. Invece di pagare giornalisti professionisti, sono gli utenti a fare il lavoro, gratis.
L’AI di X ora decide cosa è veroEcco dove le cose si fanno interessanti (e preoccupanti). L’AI ha un problemino chiamato “allucinazioni“: inventa informazioni che sembrano vere ma sono completamente false.
Ad esempio, un’AI potrebbe “correggere” un post su un evento storico aggiungendo dettagli inventati ma plausibili. O smentire una notizia scientifica con dati inesistenti ma convincenti. Il problema non è l’intenzione di mentire. È che l’AI non distingue tra realtà e verosimiglianza. Per lei, qualcosa che “suona vero” è equivalente a qualcosa che “è vero”.
I ricercatori di X hanno pubblicato un paper rassicurante: “L’obiettivo non è creare un assistente AI che dice agli utenti cosa pensare, ma costruire un ecosistema che li aiuti a pensare in modo più critico.” Bellissime parole. Ma la realtà è diversa.
A volte i modelli AI, come denunciato anche da OpenAI, danno più importanza all’essere utili rispetto all’essere accurati. Se un’AI preferisce compiacere l’utente invece di dire la verità, il controllo dei fatti diventa inutile. Immaginiamo un’AI che conferma le nostre convinzioni invece di correggerci. È l’opposto di quello che dovrebbe fare un fact-checker.
L’invasione dei fact-checker AIIl vero rischio non è un singolo errore. È l’effetto valanga. Se l’AI genera migliaia di Community Notes al giorno, i volontari umani che dovrebbero verificarle saranno sopraffatti. La qualità del controllo crollerà, gli errori si moltiplicheranno, e la fiducia nel sistema svanirà. I sistemi umani funzionano bene fino a un certo punto. Aggiungi l’automazione e tutto può andare in crisi molto velocemente.
X testerà il sistema per alcune settimane prima di un eventuale lancio più ampio. Ma i test limitati raramente rivelano i problemi sistemici che emergono su scala globale. Chi controlla l’AI che controlla i contenuti? Cosa succede quando due fact-checker AI sono in disaccordo?
ChatGPT sta cambiando come parliamo: la prova che fa paura
Ultimamente si sentono sempre più spesso parole come “meticoloso” o “approfondire” nelle conversazioni. Non è una coincidenza. Una ricerca scioccante del Max Planck Institute rivela che ChatGPT sta già cambiando il modo in cui parliamo. E il bello (si fa per dire) è che non ce ne stiamo nemmeno accorgendo.
Parliamo come ChatGPT?I ricercatori hanno analizzato 280.000 video YouTube (in inglese) di 20.000 canali diversi per scoprire come ChatGPT sta influenzando il linguaggio umano. Non si tratta di contenuti casuali. Hanno scelto presentazioni accademiche, discussioni e discorsi di istituzioni serie. Contenuti che dovrebbero essere immuni all’influenza di un chatbot.
Il risultato? Nei 18 mesi successivi al lancio di ChatGPT, l’uso di certe parole è letteralmente esploso. Alcune sono aumentate del 51%. Non è evoluzione naturale del linguaggio: è contaminazione digitale. I ricercatori hanno identificato le parole che il chatbot di OpenAI adora usare e che ora spuntano ovunque nel linguaggio umano:
- Delve (approfondire): +51% in 18 mesi;
- Realm (ambito): crescita vertiginosa;
- Meticulous (meticoloso): sempre più comune
Perché proprio queste parole? ChatGPT le considera eleganti e professionali. Il problema è che prima quasi nessuno le usava nella conversazione normale. Ora le sentiamo costantemente. È come se il chatbot avesse creato una nuova moda linguistica, e noi fossimo tutti inconsapevoli fashion victim delle parole.
La cosa più inquietante, è che questo cambiamento avviene sia nelle conversazioni spontanee che nei discorsi preparati. Significa che l’influenza di ChatGPT sta penetrando a livelli molto più profondi. Non è una semplice imitazione cosciente. È un vero e proprio contagio inconscio.
L’allarme degli scienziati: stiamo perdendo l’originalitàI ricercatori non nascondono la preoccupazione: “Questi risultati forniscono la prima prova empirica che gli umani imitano sempre di più i Large Language Models nel linguaggio parlato“. Le conseguenze sono terrificanti:
- Meno diversità linguistica;
- Omologazione del pensiero attraverso le parole;
- Potenziale manipolazione di massa inconscia.
Stiamo assistendo alla nascita del primo “dialetto artificiale” della storia umana. E ne siamo tutti portatori inconsapevoli. Non è solo una questione di parole. Il problema va oltre il vocabolario. ChatGPT sta influenzando anche il nostro tono, la struttura delle frasi, il ritmo del discorso.
Non è un caso se sempre più persone parlano con frasi ben strutturate, quasi “scritte”. Se usano espressioni più formali anche in contesti casuali. È l’effetto ChatGPT. Il chatbot ci sta insegnando a parlare come si scrive. E noi stiamo perdendo la spontaneità naturale del linguaggio orale.
ChatGPT, almeno questa volta, è innocente. Non ha fatto nulla di intenzionale. È semplicemente la conseguenza naturale di milioni di interazioni quotidiane con un sistema che ha le sue preferenze linguistiche.
Cosa significa per il futuroSe ChatGPT ha già cambiato il nostro modo di parlare in soli 18 mesi, cosa succederà nei prossimi anni? Avremo tutti lo stesso stile comunicativo?
Opera 90 per Android: novità per VPN e Aria
La software house norvegese ha annunciato la disponibilità di Opera 90 per Android. Gli utenti che installeranno il browser troveranno tre principali novità, ovvero la versione aggiornata di VPN Pro, risposte più dettagliate dall’assistente Aria e la personalizzazione delle cartelle dei segnalibri con le emoji.
Novità di Opera 90 per AndroidOpera per Android integra una VPN gratuita che protegge gli utenti durante la navigazione. È disponibile una versione a pagamento VPN Pro che offre una protezione all’esterno del browser (fino a sei dispositivi). Con l’aggiornamento sono stati aggiunti server in 48 posizioni geografiche con velocità fino a 10 Gb/s e altri 15 paesi.
Opera ha inoltre integrato il protocollo open source Lightway che offre maggiore sicurezza e incrementa le prestazioni. È disponibile una prova gratuita di sette giorni. L’abbonamento costa 4 euro/mese per un anno, 5 euro/mese per sei mesi o 8 euro/mese per un mese.
Il chatbot Aria è stato aggiornamento per fornire risposte più dettagliate, utili suggerimenti e link di approfondimento su specifici argomenti, tra cui ricette, giochi e shopping.
Android 90 per Android offre infine una maggiore personalizzazione delle cartelle dei segnalibri. L’utente può aggiungere una emoji che semplifica la ricerca quando il numero di siti preferiti è elevato. Le emoji possono essere aggiunte sia al momento della creazione delle cartelle che alle cartelle esistenti. Verranno mostrate accanto al nome.
Superbonus 110% prorogato al 2026: ma solo per chi vive qui
Il Superbonus 110% doveva essere morto e sepolto. Invece è appena risorto, ma solo per alcuni fortunati. Il governo ha deciso di regalare due anni in più di agevolazioni alle zone colpite dai terremoti del 2009 e 2016. Mentre il resto d’Italia piange la fine degli incentivi, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria hanno una seconda possibilità per ricostruire.
Il Superbonus 110%, ecco dove tornaQuando sembrava che il Superbonus fosse oramai sulla strada del tramonto, ecco il colpo di scena. Il decreto-legge appena approvato estende la misura fino al 31 dicembre 2026, ma solo per gli edifici nelle zone terremotate. Per la precisione, gli immobili che rientrano nei piani di ricostruzione pubblica e privata di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Parliamo di oltre 50.000 edifici che potranno ancora accedere alla detrazione del 110%.
L’obiettivo non è solo rimettere in piedi le case, ma farlo meglio di prima: più sicure contro i terremoti e più efficienti dal punto di vista energetico. Il problema è che tra carte, permessi e intoppi vari, molti cantieri sono rimasti fermi. Per questo serviva più tempo per trasformare davvero gli incentivi in mattoni e cemento.
Verso la transizione energeticaDietro la proroga inoltre, si nasconde un’operazione più ambiziosa: trasformare la ricostruzione in laboratorio di transizione energetica. Non si tratta solo di rifare i tetti. Si tratta di:
- Installare pannelli solari ovunque possibile;
- Sostituire caldaie vecchie con sistemi a pompa di calore;
- Isolare termicamente ogni superficie;
- Creare edifici antisismici e a zero emissioni.
Il risultato? Bollette ridotte fino al 70% e case che valgono il doppio. Un modo concreto per ripartire dopo anni difficili. È il più grande piano di riqualificazione energetica mai visto in Italia. Concentrato in quattro regioni.
Ma c’è un problema. I prezzi dei materiali sono aumentati notevolmente negli ultimi anni. E trovare operai specializzati è diventato sempre più difficile. Ora inizia una nuova corsa contro il tempo. Due anni sembrano tanti, ma nel mondo dell’edilizia italiana sono un battito di ciglia. Tra progettazione, autorizzazioni, gare d’appalto e lavori veri e propri, il 2026 arriverà prima del previsto.
Case antisismiche e greenPer le zone colpite dai terremoti, e per le aziende edili locali, è sicuramente una boccata d’ossigeno. Ma c’è un aspetto più ampio da considerare. L’Italia ha un problema che non può più ignorare. Le nostre case sono troppo vecchie e fragili, sia contro i terremoti che contro il cambiamento climatico. L’idea è semplice: invece di ricostruire come prima, facciamolo meglio. Case più sicure, più efficienti e più rispettose dell’ambiente.
Canonical comunica la fine del supporto per Ubuntu 24.10
Canonical comunica la fine del supporto ufficiale per Ubuntu 24.10, che giungerà al termine il giorno 10 di questo mese. La distribuzione era stata rilasciata il 10 ottobre 2024, ma facendo parte del canale di supporto a breve termine, il sistema ha potuto beneficiare dei nove mesi canonici di aggiornamenti ufficiali. Gli sviluppatori consigliano quindi, come di consueto, di aggiornare quanto prima alla versione più recente.
Ubuntu 24.10: Canonical comunica la fine del supporto ufficialeA partire dal 10 di luglio, le Ubuntu Security Notes non includeranno più aggiornamenti per Ubuntu 24.10. Ovviamente, senza alcun aggiornamento di sicurezza il sistema risulterà più vulnerabile a possibili falle, motivo per cui è ideale aggiornare quanto prima alla versione più recente, in questo caso la 25.04, conosciuta anche come “Plucky Puffin”.
Ovviamente aggiornare è soprattutto importante per chi utilizza la distribuzione Linux in sistemi destinati all’utilizzo aziendale, dove la sicurezza e il corretto funzionamento rappresentano la priorità. Passando a Ubuntu 25.04 Plucky Puffin, si potranno ricevere aggiornamenti fino a gennaio 2026.
Come aggiornare a Ubuntu 25.04Aggiornare a Ubuntu 24.04 è molto facile e richiede pochi passaggi. Basterà infatti:
- Apire il gestore aggiornamenti
- Qui cliccare sul tasto “Verifica aggiornamenti” per cercarne di nuovi
- Procedere quindi a installarli
Fatto ciò, un messaggio comparirà nel caso in cui sia disponibile una nuova versione. Fare quindi clic su “Aggiorna” e seguire le istruzioni a schermo per procedere.
Ricordiamo che le versioni normali godono di un supporto totale di 9 mesi. Se avete necessità di un periodo di supporto più lungo, è sempre consigliabile installare Ubuntu 24.04.2 LTS (Long Term Service), che consente di beneficiare di ben 5 anni di aggiornamenti, estensibili ulteriormente con il programma Ubuntu Pro.
Nel frattempo, Canonical prepara diverse novità per Ubuntu 25.10, di cui l’ultima di queste prevede l’eliminazione definitiva per il supporto al vecchio gestore finestre X11, in favore del più moderno Wayland, seguendo la decisione intrapresa da GNOME per le prossime versioni dell’ambiente desktop.
OnePlus Nord CE5: autonomia fino a due giorni
Il produttore cinese annuncerà cinque nuovi dispositivi durante l’evento dell’8 luglio. Uno di essi è il OnePlus Nord CE5, ovvero il modello più economico della serie. Tra le caratteristiche più interessanti c’è l’elevata autonomia. Gli altri prodotti sono OnePlus Nord 5, OnePlus Pad Lite, OnePlus Buds 4 e la versione da 43 millimetri del OnePlus Watch 3.
Prestazioni, autonomia e AIConsiderati i frequenti leak con pubblicazione online di immagini e specifiche, OnePlus ha già svelato nomi, design e alcune caratteristiche dei dispositivi nella pagina web dedicata all’evento di lancio. Il OnePlus Nord CE5 è ovviamente il successore del OnePlus Nord CE4 (in Italia viene venduta la versione Lite 5G a 329,00 euro).
Nel comunicato stampa ricevuto dal produttore cinese vengono evidenziate le prestazioni e l’autonomia dello smartphone. OnePlus ha scelto il processore MediaTek Dimensity 8350 Apex, realizzato con tecnologia di processo a 4 nanometri da TSMC. Integra una CPU octa core con quattro core Arm Cortex-A715 e quattro core Arm Cortex-A510. La frequenza massima è 3,35 GHz.
È inoltre presente una GPU Arm Mali-G615 a sei core che offre prestazioni fino al 60% superiori e consumi fino al 55% inferiori alla generazione precedente. La memoria RAM LPDDR5X (forse 8 GB) garantisce performance elevate durante varie attività, tra cui multitasking, app AI, streaming HD e creazione di contenuti.
Il OnePlus Nord CE5 ha una batteria da 5.200 mAh con supporto per la ricarica rapida SuperVOOC da 80 Watt (100% in 56 minuti) che offre quasi due giorni di autonomia. La funzionalità Battery Health Engine gestisce in modo intelligente i cicli di carica per aumentare la longevità della batteria, mentre Bypass Charging alimenta lo smartphone direttamente tramite il caricabatterie senza passare dalla batteria.
La fotocamera posteriore principale ha un sensore Sony LYT-600 da 50 megapixel e stabilizzazione ottica. Grazie all’algoritmo RAW HDR e alla tecnologia Real Tone si ottengono scatti con colori vividi, toni della pelle realistici e contrasti ben bilanciati. La fotocamera supporta inoltre la registrazione video 4K a 60 fps con HDR.
ING rilancia Conto Arancio: 3,5% di interessi senza vincoli per 6 mesi
È arrivata l’estate e con lei anche una nuova opportunità per far fruttare i propri risparmi: ING propone un’interessante promozione sul suo Conto Arancio, che consente di ottenere un tasso lordo del 3,5% per sei mesi sulla liquidità depositata, senza alcun vincolo.
I fondi restano sempre disponibili, con liquidazione degli interessi a fine anno. Per approfittarne, è necessario aprire anche Conto Corrente Arancio, un conto a zero spese che offre tutti i servizi essenziali. Tutti i dettagli sono sul sito di ING.
Come accedere alla promozione sul conto deposito INGPer usufruire del tasso promozionale, occorre aprire Conto Corrente Arancio, il conto a canone gratuito di ING che include carta di debito senza costi e bonifici gratuiti. In alternativa, si può scegliere la versione Conto Corrente Arancio Più, che al costo di 5€ al mese offre anche carta di credito e prelievi senza commissioni, canone azzerabile con l’accredito dello stipendio o con entrate mensili pari ad almeno 1.000 euro.
Una volta aperto il conto corrente, si accede automaticamente a Conto Arancio, il conto deposito non vincolato che premia i clienti con il 3,5% annuo lordo per 6 mesi, senza obbligo di versamento minimo e senza necessità di accreditare lo stipendio.
La promo è valida fino al 19 luglio 2025: per attivarla, basta collegarsi al sito ufficiale di ING e seguire la procedura di apertura online.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}PAYBACK American Express: la carta che ti premia su ogni acquisto
American Express lancia un’occasione pensata per chi vuole massimizzare ogni spesa quotidiana: la Carta di Credito PAYBACK, a quota annuale gratuita, ti consente di raccogliere punti su ogni acquisto, ovunque tu lo faccia.
In più, puoi scegliere la modalità di rimborso che preferisci: in un’unica soluzione o a rate. Una carta che unisce la comodità del programma PAYBACK alla sicurezza e all’affidabilità di American Express.
Richiedi la carta PAYBACK American Express
Come funziona la Carta di Credito PAYBACK American ExpressLa nuova Carta di Credito PAYBACK American Express ti permette di raccogliere 1 punto PAYBACK ogni 2 euro spesi, anche al di fuori dei partner del programma fedeltà. Se acquisti presso uno degli esercizi convenzionati PAYBACK, i punti si moltiplicano: utilizzando il codice a barre o il numero fedeltà sul retro della carta, accumulerai doppi punti.
Oltre ai vantaggi sulla spesa, la carta ti dà flessibilità nei pagamenti: puoi scegliere se saldare l’estratto conto mensile tutto in una volta, oppure optare per il rimborso a rate (con TAN 14%, TAEG 17,33%). È inclusa una carta supplementare gratuita, assicurazioni sugli acquisti, e un servizio clienti attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
L’offerta è riservata a chi ha almeno 18 anni, è residente in Italia, iscritto al programma PAYBACK, possiede un conto SEPA e ha un reddito lordo annuo di almeno 11.000 euro.
Un’opportunità concreta per risparmiare e guadagnare vantaggi ogni giorno, semplicemente usando la carta. Vai sul sito di American Express e richiedila ora.
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VPN completa a soli 17 centesimi al giorno: con ExpressVPN hai anche una eSIM
ExpressVPN lancia una promozione imperdibile: 2 anni di servizio + 4 mesi gratis, per una protezione digitale completa a partire da soltanto 17 centesimi al giorno (4,87 euro al mese). Un’occasione unica per blindare la propria connessione, accedere a contenuti senza restrizioni e navigare in tutta tranquillità, ovunque nel mondo – anche quando ti trovi in vacanza all’estero.
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Dal punto di vista tecnico, le connessioni ultraveloci sono garantite dal protocollo Lightway. Puoi inoltre collegare fino a 8 dispositivi contemporaneamente (da Windows a Android, da iOS alle Smart TV). Avrai a disposizione decine e decine di server, collocati in 105 Paesi, per una rete globale sempre affidabile. La tua privacy è protetta dalla politica “zero-log” e dalla tecnologia TrustedServer, che elimina ogni traccia dei dati a ogni riavvio.
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Uno dei vantaggi più interessanti? La possibilità di sbloccare i contenuti limitati, anche delle principali piattaforme di streaming. Puoi usare ExpressVPN, ad esempio, per guardare il catalogo Netflix italiano quando ti trovi all’estero. Oppure per collegarti a piattaforme inaccessibili dall’Italia. Una VPN è ideale anche per proteggere i tuoi dati personali quando usi reti Wi-Fi pubbliche in luoghi come aeroporti, bar o hotel.
ExpressVPN ti permette di eludere restrizioni e firewall grazie ai server offuscati, che mascherano il traffico VPN rendendolo invisibile agli occhi indiscreti. Threat Manager blocca automaticamente domini sospetti, tracker e pubblicità potenzialmente dannose. Insomma: gli usi di una VPN sono davvero infiniti e, per soli 17 centesimi al giorno, vale assolutamente la pena di provarla.
La promo ExpressVPN, disponibile a tempo limitato, ti permette di ottenere 2 anni di servizio e 4 mesi gratuiti risparmiando il 61%: ti costerà solamente 4,87 euro al mese. Inclusa nel prezzo anche una utilissima eSIM da 5 GB di holiday.com. Non perdere l’occasione: abbonati subito a ExpressVPN online. Hai anche una garanzia soddisfatti o rimborsati entro 30 giorni.
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Kena rilancia: 200 Giga a 5,99€/mese, con i primi due mesi gratis!
Kena Mobile propone un’offerta da non perdere per chi cerca tanti giga a un prezzo contenuto: 5,99€ al mese per 200 Giga, minuti illimitati e 200 SMS.
Il tutto su rete TIM, con l’attivazione gratuita e la possibilità di raddoppiare i GB semplicemente attivando la Ricarica Automatica. Detto questo, andiamo a vedere cosa include nel dettaglio la promo di Kena e quali sono i vantaggi che mette a disposizione.
200 Giga con Ricarica Automatica: cosa prevede l’offerta KenaL’attuale promozione Kena parte da un piano standard con 100 Giga, minuti illimitati e 200 SMS a 5,99€/mese. Tuttavia, chi decide di attivare la Ricarica Automatica – il servizio che garantisce il rinnovo mensile dell’offerta in modo automatico e puntuale –-riceverà 200 Giga totali senza costi aggiuntivi.
L’offerta è rivolta ai nuovi clienti che provengono da operatori come Iliad, Fastweb, ho. Mobile e altri MVNO, oltre che a chi desidera attivare un nuovo numero con l’operatore in questione. L’attivazione è gratuita e avviene interamente online, tramite il sito ufficiale dell’operatore.
Grazie alla copertura 4G sulla rete TIM, Kena garantisce un’ottima qualità di navigazione anche per chi ha un budget limitato. Un’occasione perfetta per chi vuole raddoppiare i Giga senza complicazioni, mantenendo il controllo totale sulla propria spesa mensile.
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Netflix ci porta nello spazio con i programmi della NASA
A chi non è mai capitato di vedere qualcosa in TV e pensare “Vorrei provarlo anch’io“? Di solito si può fare. Un documentario può far venire voglia di viaggiare, un concerto può spingere a voler imparare a suonare uno strumento musicale. Ma alcune cose sembrano impossibili da realizzare. Come andare nello spazio con un razzo o galleggiare senza peso in una stazione orbitale.
In quel caso non resta che seguire gli astronauti dal divano di casa! Netflix ha deciso di portare lo spazio direttamente nel nostro salotto grazie a una nuova partnership con la NASA. Con i suoi centinaia di milioni di abbonati nel mondo, la piattaforma vuole far vivere l’avventura spaziale a tutti. Ma cosa vedremo esattamente? E soprattutto, quando inizia lo spettacolo?
Netflix is teaming up with NASA to bring space a little closer to home.
Beginning this summer, Netflix will begin to stream LIVE rocket launches, astronaut spacewalks, mission coverage, and breathtaking live views of Earth from the International Space Station. pic.twitter.com/vBDMCkz0yP
— Netflix (@netflix) June 30, 2025
Netflix collabora con la NASA per portare lo spazio un po’ più vicino a casaIn pratica, tutto ciò che è disponibile sul canale NASA+ sarà disponibile anche su Netflix. Potremo assistere a lanci di razzi in diretta, passeggiate spaziali degli astronauti, viste mozzafiato in diretta della Terra dalla Stazione Spaziale Internazionale e documentari su una serie di argomenti relativi alla conquista dello spazio.
Rebecca Sirmons, che dirige NASA+ a Washington, ha commentato la notizia così: “Il National Aeronautics and Space Act del 1958 ci invita a condividere le nostre missioni spaziali con il maggior numero di persone possibile. Vogliamo creare una nuova era di scoperte che ispiri i giovani, che sia dal divano di casa o dallo schermo del telefono“.
Quando arriveranno i programmi NASA+Gli abbonati a Netflix potranno accedere ai programmi NASA+ già a partire da quest’estate. Ulteriori dettagli sulla programmazione e gli orari saranno annunciati prima del lancio (e non vediamo l’ora!). Chi non ha un abbonamento a Netflix, può sempre visitare il sito ufficiale di NASA+, che è gratuito e rimarrà online.
Anche Amazon Prime Video ha già il suo canale NASA. Nel frattempo, Netflix continua a raccogliere canali televisivi di ogni tipo. Il prossimo anno arriveranno anche i programmi del gruppo TF1.
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Gemini, come usare la funzione di analisi video in modo strategico
Quante volte sarà capitato di ricevere un video lungo su WhatsApp e non avere il tempo per guardarlo tutto? O di dover rivedere una registrazione di una riunione o di una lezione solo per trovare quel punto preciso in cui si parla di budget, o viene mostrato un grafico importante?
Google Gemini ha appena lanciato una funzione che risolve questi problemi. È in grado di analizzare i video e dire esattamente cosa succede, quando succede e dove cercarlo. E sì, ChatGPT (almeno per ora) non può fare nulla di simile. Può analizzare testo e immagini, ma i video restano off limits.
La nuova capacità di analisi video di Gemini trasforma l’intelligenza artificiale in un assistente che non solo “vede” cosa succede nei video, ma può anche rispondere a domande specifiche, trovare momenti precisi e persino indovinare dove è stato girato.
Come funziona l’analisi video di Gemini?Big G ha sempre giocato in difesa contro ChatGPT. Ma ora ha trovato la sua carta vincente: l’analisi video. Una funzione che sembra banale ma che in realtà è rivoluzionaria. Gemini non si limita a guardare il video frame per frame come un essere umano. Analizza contemporaneamente movimento, oggetti, testo visibile, audio e contesto per avere una comprensione completa di quello che sta succedendo.
È possibile caricare video fino a 5 minuti di durata e fare domande di qualsiasi tipo. Non c’è bisogno di essere specifici o tecnici: Gemini capisce richieste naturali come “Cosa vedi in questo video?“, “A che minuto parla di budget?” o “Dov’è stato girato secondo te?“.
Inoltre, dopo la prima analisi, si può scavare più a fondo con domande successive. Se Gemini dice che nel video si parla di tre argomenti principali, si può chiedere di approfondire solo il secondo, o di trovare il momento esatto in cui viene mostrato un grafico specifico.
Gemini utilizza la stessa architettura che alimenta Google Search e YouTube per comprendere i contenuti video. Questo significa che ha un vantaggio intrinseco nel riconoscere oggetti, persone, luoghi e contesti che ha già visto miliardi di volte attraverso la piattaforma video di Google.
La funzione è disponibile sia nella versione gratuita che in quella a pagamento di Gemini, funziona sui modelli 2.5 Flash e 2.5 Pro, ed è accessibile tramite app mobile (Android e iOS) e browser web. Non serve nessun abbonamento speciale o configurazione particolare.
Analisi video di Gemini e casi d’uso 1. Analisi di riunioni e lezioni registrateSi carica la registrazione della riunione di 2 ore, e si chiede a Gemini di identificare le decisioni chiave. Oppure si chiede di analizzare una lezione universitaria per estrarre i concetti principali senza dover rivedere tutto. È come avere un assistente che prende appunti e può rispondere a domande specifiche su qualsiasi momento della registrazione.
2. Valutazione rapida di contenuti ricevutiQuando si riceve un video lungo su Facebook o WhatsApp, Gemini può fare un riassunto in 30 secondi.
3. Analisi di materiale formativo e tutorialPer chi lavora nell’e-learning o deve valutare contenuti formativi, Gemini può identificare la struttura del corso, i punti chiave trattati e persino suggerire miglioramenti. Può anche trovare il momento preciso in cui viene spiegato un concetto specifico, trasformando video lunghi in risorse facilmente navigabili.
4. Controllo qualità e verifica contenutiContent creator e marketer possono usare Gemini per verificare che i loro video trasmettano effettivamente il messaggio voluto. L’AI può identificare se il branding è visibile, se il messaggio principale è chiaro, se ci sono elementi di distrazione che potrebbero compromettere l’efficacia del contenuto.
Come usare la funzione passo per passoSui dispositivi mobili, il processo è intuitivo. Basta aprire l’app Gemini, toccare il simbolo “+” nella casella del prompt, selezionare “Galleria”, scegliere il video che si vuole analizzare e toccare “Aggiungi”. A quel punto si può iniziare a fare domande. Sul browser web, è ancora più semplice. È sufficiente andare su gemini.google.com, trascinare il video direttamente nella casella del prompt e iniziare l’analisi.
La prima domanda più efficace, di solito, è: “Cosa vedi in questo video?” per ottenere una panoramica completa. Da lì, si possono fare domande sempre più specifiche basandosi sulle informazioni che Gemini fornisce.
I limitiIl limite di 5 minuti può sembrare restrittivo, ma Google ha previsto una soluzione elegante. Si possono caricare video più lunghi su YouTube (anche non pubblici) e poi far analizzare a Gemini il link. È una funzione che esisteva già per i riassunti di YouTube, ora estesa all’analisi dettagliata.
Attualmente non si possono registrare video direttamente nell’app Gemini, è necessario caricare contenuti già esistenti. Questo limita l’uso in tempo reale, ma Google ha già annunciato che sta lavorando per rimuovere questa limite.
La qualità dell’analisi dipende molto dalla qualità del video originale. Filmati con audio distorto, immagini sfocate o illuminazione scarsa possono ridurre l’accuratezza delle risposte di Gemini.
Le possibilità creative per i content creator e le aziendePer i content creator e le aziende, questa funzione è molto interessante per vari motivi.
- Ricerca e sviluppo prodotto: Le aziende possono far analizzare a Gemini video di test utente, per identificare reazioni, comportamenti e feedback non verbali che potrebbero sfuggire a un’analisi manuale.
- Analisi di contenuti social e marketing: I content creator possono far valutare a Gemini l’efficacia dei loro video prima della pubblicazione, identificando elementi che potrebbero migliorare l’engagement o elementi che potrebbero essere fraintesi dal pubblico target.
- Educazione e formazione: Gli istituti educativi possono trasformare vaste librerie di contenuti video in risorse facilmente ricercabili. Gli studenti possono trovare informazioni specifiche in centinaia di ore di lezioni senza dover guardare tutto manualmente.
- Documentazione e archivio: Le organizzazioni con grandi archivi video possono finalmente renderli davvero utilizzabili. Gemini può creare indici dettagliati, individuare contenuti duplicati e suggerire collegamenti tra video correlati.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. L'emissione della Carta è a discrezione di American Express. Per maggiori informazioni sulle condizioni economiche e contrattuali consulta il Regolamento Generale e le Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori visitando il sito americanexpress.it/termini e condizioni. Prima di procedere alla richiesta della Carta, ricordati di scaricare e conservare una copia della documentazione pre-contrattuale e contrattuale relativa alla Carta da te richiesta.
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Logitech M171 è il tuo mouse wireless: piccolo, portatile e a meno di 10€
Tutto quello che stavi cercando ossia un mouse piccolo, portatile e comunque affidabile. Spendi meno di 10 euro per acquistare il Logitech M171, un prodotto eccellente e di cui non fare a meno soprattutto se vuoi abbinarlo al tuo laptop. Nella borsa del computer o direttamente in borsa occupa poco spazio. Ma se lo paghi così poco è tutto merito di Amazon e del suo sconto del 42%, non perdere tempo e acquistalo al volo. Con soli 9,90 euro lo porti a casa invece di 16,99 euro.
Logitech M171 è un mouse semplice quanto perfetto. Se hai l’esigenza di muoverti sullo schermo del laptop o del computer fisso con più disinvoltura, questo modello è ideale. Ha delle dimensioni compatte che lo rendono estremamente portatile ma non per questo è scomodo. Il suo design accoglie il palmo della mano e anche dopo lunghe ore risulta sempre confortevole da maneggiare. Inoltre, se noti, non ha tasti aggiuntivi o sporgenze così da poterlo sfruttare sia con mano destra che con mano sinistra.
Detto questo, il modello si collega a qualsiasi dispositivo in modo istantaneo e universale. In confezione trovi il mini ricevitore USB che lo rende subito operativo e non richiede l’installazione di driver o perdita di tempo con configurazione via Bluetooth. Connettilo e sfruttalo dal primo momento. Il sensore con tracciamento ottico rende lo scorrimento istantaneo oltre che di velocità naturale. L’assenza di fili attribuisce ai movimenti una libertà che prima mancava e i classici 3 tasti (clic destro, sinistro e rotellina di scorrimento) offrono tutto ciò di cui potresti aver bisogno. Altra caratteristica da non sottovalutare? L’autonomia garantita da delle semplici batteria e che raggiunge i 12 mesi di utilizzo.
Non perdere tempo e approfitta dello sconto del 42% per acquistare il tuo mouse wireless Logitech M171 a soli 9,90 euro su Amazon. Aggiungilo ora al carrello.
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