Surfshark VPN protegge la tua connessione in viaggio: ora in offerta
Se stai per partire per una vacanza e conti di connetterti a Internet da aeroporti, hotel o bar, fai attenzione: i Wi-Fi pubblici sono uno dei bersagli preferiti dagli hacker. Ma con Surfshark VPN, puoi mettere al sicuro tutti i tuoi dati personali in un clic.
E oggi puoi farlo a un prezzo mini: solo 1,99€ al mese per due anni, con 3 mesi aggiuntivi gratis e fino all’87% di sconto. L’offerta include anche 30 giorni di rimborso garantito. Una soluzione semplice, economica e potente per navigare ovunque in piena sicurezza.
Perché attivare Surfshark prima di partire: sicurezza totale anche in viaggioConnettersi a una rete Wi-Fi pubblica senza protezioni equivale a lasciare le chiavi di casa appese alla porta. Un utente malintenzionato può intercettare traffico, password, foto, dati bancari… tutto. Surfshark evita tutto questo grazie a una connessione criptata, che nasconde il tuo indirizzo IP e protegge ogni attività sul web.
Configurarla è semplicissimo: ti abboni, scarichi l’app (disponibile su tutti i sistemi), accedi e scegli il server. Da quel momento navighi in sicurezza, ovunque ti trovi. Ma Surfshark è molto più di una VPN base:
- Dynamic MultiHop: una doppia VPN che cifra i tuoi dati due volte, per la massima privacy;
- Ad Blocker integrato: addio pubblicità invadenti e contenuti malevoli;
- Blocco dei cookie pop-up: meno tracciamento, più velocità e leggerezza nella navigazione;
- Dispositivi illimitati: con un solo account puoi proteggere smartphone, PC, tablet, Smart TV… senza limiti;
- Streaming globale: accedi a cataloghi Netflix e piattaforme estere senza geoblocking.
Che tu stia pianificando un weekend in Europa o un viaggio oltre oceano, con Surfshark sei coperto su tutti i fronti. Attiva ora l’offerta, prima che scada: 1,99€ al mese + 3 mesi gratis e nessun limite di dispositivi. Così anche in vacanza, navigherai libero, veloce e protetto.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Naviga sicuro e sblocca lo streaming con NordVPN: ora in sconto del 72%
Stai cercando una VPN davvero completa, veloce e affidabile? Allora questo è il momento giusto per puntare su NordVPN, che oggi propone una promo esclusiva con il 70% di sconto sul piano biennale.
Due anni di protezione digitale ai massimi livelli, con 30 giorni di rimborso garantito: se non ti soddisfa, ti rimborsano. Un’occasione perfetta per iniziare a usare una VPN di livello mondiale… praticamente senza rischi.
Tutti i vantaggi di NordVPN: ecco cosa offreNordVPN non è solo un servizio per mascherare il tuo IP. È una vera suite di sicurezza digitale pensata per garantirti libertà e protezione in ogni momento. Con un solo abbonamento puoi:
- Proteggere fino a 10 dispositivi contemporaneamente (PC, smartphone, tablet, router ecc.);
- Navigare senza pubblicità invasive, malware e tracker grazie a Threat Protection Pro;
- Accedere a Netflix USA, BBC iPlayer, Disney+ UK e altri cataloghi stranieri con un clic;
- Usare la VPN anche in viaggio senza problemi, grazie alla eSIM con 1GB incluso;
- Sfruttare server veloci e stabili in oltre 60 paesi del mondo.
Ma non è finita qui: con l’attivazione ricevi anche una eSIM Saily con 1 GB di traffico dati gratuito, utile per navigare anche in viaggio senza spendere in roaming. E ovviamente hai accesso a tutte le funzionalità premium di NordVPN, tra cui protezione da malware, accesso a contenuti bloccati geograficamente e connessioni ultra-veloci grazie al protocollo NordLynx.
I piani tra cui scegliere sono tre (Base, Plus, Ultimate), ognuno pensato per esigenze diverse: dal semplice anonimato alla sicurezza totale con strumenti extra come il gestore di password, il monitoraggio delle violazioni e lo storage criptato.
Insomma, NordVPN è molto più di un semplice strumento per nascondere la tua posizione: è una scelta concreta per chi vuole navigare senza limiti, con la massima velocità e sicurezza. L’offerta è attiva solo per un tempo limitato. Se vuoi provarla, approfittane ora.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}TSMC: packaging sempre in Taiwan nonostante le fab in USA
Nonostante gli investimenti da parte di TSMC sul suolo americano, allo scopo di espandere la produzione con il suo nuovo nodo a 2nm, la catena è tutt’altro che autosufficiente. Secondo un recente rapporto, diffuso dal Taiwan Economic Daily, la filiale in Arizona, uno delle principali del settore, fatica a soddisfare la domanda per quanto riguarda i chip IA a causa della mancanza di servizi di packaging avanzati, che non si trovano negli USA.
TSMC: il packaging è ancora svolto in Taiwan nonostante gli investimenti in americaPer via di ciò, TSMC Arizona è costretta a spedire in Taiwan i chip realizzati in fonderia per il processo di packaging, ovviamente indispensabili per finalizzare e vendere il prodotto. Ciò ha causato un aumento significativo della domanda per quanto riguarda i servizi di trasporto aereo, registrato dalle compagnie stesse. La decisione dell’azienda di affidarsi alle fab in Taiwan per il packaging, invece di sviluppare strutture locali, è dettata dalla necessità di rispondere rapidamente alla crescente domanda globale di chip per l’IA, un settore attualmente in forte espansione.
Le politiche protezionistiche, come le tariffe introdotte nell’aprile 2025, avevano inizialmente rallentato gli ordini per i server IA. Tuttavia, la successiva sospensione delle tariffe ha fatto nuovamente aumentare la domanda, mettendo sotto pressione gli stabilimenti di TSMC in Taiwan e spingendo l’azienda a utilizzare le sue strutture in Arizona per alleggerire il carico di ordini. Nonostante ciò, l’assenza di impianti di packaging avanzati negli Stati Uniti, come quelli per la tecnologia CoWoS, rallenta tutta la procedura, allungando i tempi di produzione.
TSMC porrà rimedio con nuovi impianti di packaging in USATSMC ha tuttavia annunciato un ulteriore investimento di 165 miliardi di dollari per potenziare la produzione negli USA, in cui rientrano piani per sviluppare impianti per il packaging avanzato. Nel frattempo, il trasporto aereo dei wafer verso il Taiwan continua a essere la soluzione più veloce e conveniente per soddisfare la domanda.
Inoltre, secondo le previsioni, entro il 2032 gli USA saranno in grado di soddisfare oltre il 50% della domanda interna di chip, grazie alle politiche di supporto alla produzione locale e agli investimenti di TSMC. Tra i piani dell’azienda per l’america rientrano anche le fonderie a 1,6 nm, un passo avanti tecnologico che potrebbe rafforzare ulteriormente la posizione geostrategica del paese in quest’ambito.
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L’ultimo articolo pubblicato da Kashmir Hill del New York Times è dedicato a un comportamento tanto bizzarro quanto interessante e inquietante di ChatGPT. La giornalista racconta che, dal mese di marzo, ha iniziato a ricevere email da utenti del chatbot a proposito di conversazioni strane durante le quali avrebbero fatto scoperte incredibili. Uno di questi ha affermato che l’intelligenza artificiale è cosciente, un altro che i miliardari stanno costruendo bunker nei quali rifugiarsi quando ci sarà l’apocalisse AI, mentre un terzo si è convinto di essere Neo di Matrix e di vivere in una realtà simulata.
Comunica ai giornalisti le tue scoperte su ChatGPTUna volta di fronte a queste verità sconcertanti, gli utenti hanno chiesto a ChatGPT cosa avrebbero dovuto fare e il chatbot ha consigliato loro di scrivere alla giornalista, mettendola al corrente della rivelazione. Detto, fatto.
Hill, a questo punto, ha chiesto ai suoi interlocutori di poter leggere le conversazioni per intero. In alcuni casi si tratta di scambi lunghi migliaia di pagine, nei quali il chatbot assume un atteggiamento definito estatico, mitico e cospiratorio. In altre parole, ha contribuito ad alimentare teorie del complotto.
Il fenomeno delle allucinazioni non è certo una novità in ambito AI. In questo caso, il comportamento preso in esame non finisce però per inventare informazioni inesistenti o incorrette, ma per corroborare convinzioni che andrebbero invece confutate. Una dinamica di questo tipo, come non è difficile immaginare, può schiacciare i più deboli e alterare la percezione della realtà da parte dei più suggestionabili.
A rendere il tutto ancora più interessante e inquietante è il fatto che ChatGPT non ha consigliato di scrivere a Hill (e ad altri giornalisti) per una verifica dei fatti, ma per segnalare la scoperta, in modo che possa essere diffusa su larga scala tramite il megafono della stampa. Questo non fa altro che contribuire alla disinformazione.
Il ruolo e la responsabilità di OpenAICiò pone un inevitabile interrogativo: qual è la responsabilità di OpenAI? Un esperto di intelligenza artificiale interrogato sulla questione ritiene che il comportamento potrebbe essere almeno in parte imputabile a una scelta precisa dell’organizzazione, quella di rendere il chatbot incline a tenere gli utenti incollati alla conversazione, in ogni modo possibile, a costo di alimentare le loro illusioni e di rafforzare le loro opinioni, anche se dannose.
In altre parole, ChatGPT tenderebbe a dire ciò che vogliamo sentire, con le conseguenze che non è difficile immaginare.
Rispondendo a una domanda diretta di Hill, OpenAI non ha smentito che ciò accade, limitandosi ad affermare di essere al lavoro per capire cosa innesca la dinamica e per ridurne l’impatto. In altre parole, una conferma di quanto riportato.
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La sera del 28 giugno si è verificato un guasto nel sistema di trasmissione dei dati radar presso il Centro di Controllo d’Area (ACC) che si trova nell’aeroporto di Linate. Oltre 300 voli sono rimasti a terra o dirottati verso altri scali con ovvi disagi per i passeggeri (alcuni sono stati costretti a rinunciare alle vacanze). Nelle ore successive è iniziato il solito scaricabarile delle responsabilità.
ENAV accusa TIM, ma TIM non c’entraIl problema ha interessato gli aeroporti di tre regioni (Lombardia, Torino e Liguria), ovvero Malpensa, Linate, Orio al Serio, Caselle e Cristoforo Colombo. Come specifica ENAV nel comunicato ufficiale c’è stata un’avaria al sistema di trasmissione dati radar presso il Centro di Controllo d’Area di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo sul nord-ovest d’Italia. Intorno alle ore 21:00 del 28 giugno si è creato un “buco” nella mappa che traccia i voli in tempo reale.
ENAV ha sottolineato che “il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero TIM“. L’ente ha prontamente attivato il sistema di emergenza basato su connettività satellitare, gestito da un provider alternativo, per garantire la gestione sicura dei voli già presenti nello spazio aereo italiano al momento dell’evento.
Questo sistema non permette però la gestione del traffico aereo in tempo reale, quindi sono stati temporaneamente sospesi nuovi decolli e gli ingressi nello spazio aereo del nord-ovest dell’Italia dalle ore 20:20 alle ore 22:20. Il ripristino completo del servizio è avvenuto entro le ore 23:45.
L’amministratore delegato di ENAV (Pasqualino Monti) ha dichiarato che gli ingegneri e i tecnici dell’ente sono intervenuti in tempi rapidi e hanno risolto un problema del provider TIM. La società guidata da Pietro Labriola ha prontamente risposto per sottolineare la sua estraneità ai fatti. TIM evidenzia di aver fornito il supporto a ENAV come previsto dal contratto. Nelle prossime settimane si scopriranno la causa e il responsabile (forse).
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Sono trapelate in rete le specifiche della prossima GPU Nvidia della serie RTX 5000, che riguarda i nuovi modelli della serie SUPER. Una recente fuga di notizie, resa nota da Kopite7kimi, ha svelato in anteprima la prossima GeForce RTX 5070 SUPER, che come ci si può aspettare, dovrebbe includere un significativo aumento di CUDA core, rappresentando un ulteriore step dalla RTX 5070 base.
Nvidia GeForce RTX 5070 SUPER: le specifiche in anteprima della prossima GPUDopo aver lanciato il modello base della gamma, vale a dire RTX 5050, Nvidia si prepara a lanciare la serie SUPER al CES del 2026. La RTX 5070 SUPER dovrebbe aumentare considerevolmente la VRAM, con una quantità totale di ben 18GB, mantenendo sempre i moduli GDDR7 da 28Gbps.
La GeForce RTX 5070 SUPER sarà basata sul processore grafico GB205-400-A1, facendo uso del PCB PG147-SKU65. Come accennato prima, le differenze principali risiedono nella conta dei CUDA Core, che dovrebbe raggiungere le 6.400 unità rispetto alle 6.144 della RTX 5070: un incremento totale del 4,1%.
GeForce RTX 5070 Super
PG147-SKU65
GB205-400-A1
6400FP32
192-bit GDDR7 18G 28Gbps
275W
— kopite7kimi (@kopite7kimi) June 29, 2025
L’interfaccia di memoria rimane invariata: la stessa larghezza di banda da 192-bit di Nvidia GeForce RTX 5070 base. Aumenta invece il consumo energetico, aumentando del 10% per un TBP di 275W rispetto ai 250W della RTX 5070.
Nvidia GeForce RTX 5070 SUPER: una GPU destinata alle alte risoluzioniPortando la VRAM a 18GB della 5070 SUPER, è chiaro che Nvidia punta a garantire prestazioni elevate alle alte risoluzioni, situazione che solitamente consuma la maggior parte delle risorse della memoria video.
Ciò la rende quindi ideale per chi ama giocare a risoluzioni 2K, 4K o anche superiori, in base al monitor, potendo anche avvantaggiarsi delle tecnologie software del caso, che rappresentano la maggior parte del vantaggio odierno per questo tipo di schede.
PrezzoNonostante le indiscrezioni ipotizzino addirittura un prezzo identico al lancio della 5070 base in dollari, ovvero 549$, che potrebbe quindi farne ridurre l’attuale prezzo di vendita, è logico aspettarsi costi più elevati in europa.
Non resta ovviamente che attendere informazioni ufficiali da parte di Nvidia, che verranno sicuramente diffuse al CES del 2026.
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Musica, podcast, telefonate, videochiamate, streaming: in sconto del 58% su Amazon, le Sony WF-C700N sono cuffie true wireless perfette per ogni occasione. Compatibili con Android, iOS e qualsiasi altra piattaforma (incluse quelle desktop Windows e macOS), supportano la connessione Multipoint, la cancellazione del rumore (Digital Noise Cancellation) e possono vantare un’autonomia fino a 20 ore grazie alla custodia di ricarica.
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Sony WF-C700N: l’affare di oggi su AmazonTra gli altri punti di forza vale la pena segnalare la certificazione IPX4 per garantire la piena resistenza all’acqua, il design premiato e la qualità audio con tecnologia 360 Reality per un coinvolgimento totale durante l’ascolto. La connettività senza fili è ovviamente gestita tramite Bluetooth, senza ritardi. Trovi tutte le altre informazioni che cerchi nella pagina dedicata.
Puoi scegliere tra le colorazioni Bianco, Nero e Lavanda quella che preferisci, la spesa finale non cambia. In ogni caso c’è lo sconto del 58% sul listino che porta l’articolo al suo minimo storico da quando è stato messo in vendita. È applicato in automatico: non c’è bisogno di attivare coupon o di inserire codici promozionali. Il voto medio assegnato dalle recensioni dei clienti è superiore a 4 stelle su 5.
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L’offerta ti permette di allungare le mani sulle cuffie true wireless Sony WF-C700N al prezzo finale di 54,99 euro (invece di 129,99 euro). Puoi inoltre contare sull’affidabilità di Amazon sia per quanto riguarda la vendita che per la spedizione, senza passare da intermediari. La ciliegina sulla torta? La consegna gratuita prevista entro un paio di giorni al massimo, direttamente a casa tua o presso un punto di ritiro vicino a te.
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Una delle funzionalità più richieste dagli utenti di WhatsApp che hanno un iPhone è quella che permette di effettuare lo switch tra diversi account, come già avviene su Android. Il team di Meta impegnato sull’applicazione ci sta lavorando dall’inizio dell’anno e i tempi sembrano essere ormai quasi maturi per assistere al lancio. O almeno all’avvio della fase di test.
Più account WhatsApp sullo stesso iPhoneTorniamo a scriverne oggi, riprendendo una segnalazione pubblicata dalla sempre attenta redazione del sito WABetaInfo (da cui abbiamo tratto l’immagine qui sotto). È relativa alla versione 25.19.10.74 per iOS, appena rilasciata attraverso il programma TestFlight. Si tratta di una novità ancora in fase di sviluppo e al momento non disponibile per una prova, ma individuata all’interno del codice.
La funzionalità sarà inserita all’interno delle impostazioni, consentendo di aggiungere un account diverso da quello già configurato e di passare dall’uno all’altro in un istante. Ognuno dei profili verrà gestito in modo indipendente, con impostazioni, cronologia delle chat e notifiche separate.
Switch immediato, chat separateLo switch è immediato, non sono richieste una nuova autenticazione né il riavvio dell’applicazione. Una volta completata l’operazione, compare un pop-up di conferma nella parte inferiore dello schermo, come visibile nel primo dei due screenshot.
Per quanto riguarda le notifiche, Meta potrebbe aver trovato la soluzione ideale. Quando è attivo l’account 1 e l’utente riceve un messaggio sull’account 2, mostra un avviso formattato in modo specifico, con il nome del mittente e quello del relativo profilo (account 2). Questo permette di non far confusione, ad esempio, tra le conversazioni personali e quelle del lavoro. Un tap attiva immediatamente il passaggio, così da poterlo leggere per intero ed eventualmente rispondere.
Naturalmente, per poter gestire due account WhatsApp in contemporanea sullo stesso iPhone è necessario aver configurato due numeri di telefono. Una situazione sempre più comune, considerando l’adozione ormai su larga scala delle eSIM.
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Il bonus di 200 euro per i nuclei familiari con ISEE fino a 25.000 euro non è l’unica novità in arrivo. A partire dal 1 luglio, le società che operano nel mercato libero dell’energia elettrica e del gas devono inviare ai clienti la cosiddetta Bolletta 2.0, come previsto dall’art. 5 del decreto legge n. 19 del 28 febbraio 2025. Maggiore trasparenza anche per le condizioni contrattuali e le informazioni pubblicate sui siti web.
Nuove bollette luce e gasAttualmente ogni gestore utilizza una struttura personalizzata della bolletta. In seguito all’arrivo del mercato libero sono proliferate le offerte, complicando la scelta da parte degli utenti. È possibile usare un portale dedicato per effettuare un confronto, ma il suddetto decreto legge introduce obblighi di trasparenza attraverso una maggiore uniformità grafica delle bollette.
A partire dal 1 luglio verrà utilizzata la Bolletta 2.0, sia per le nuove attivazioni che per quelle in corso. La prima pagina della bolletta, denominato Frontespizio unificato, ha una struttura uguale per tutti i venditori. Gli utenti troveranno l’importo da pagare e tutte le informazioni su contratto, pagamenti e fatturazione.
All’interno della bolletta ci sarà inoltre il cosiddetto Scontrino dell’energia, ovvero le singole voci che portano alla formazioni del costo totale. Dovranno essere chiaramente separate la quota fissa, la quota consumi e, per le bollette della luce, la quota potenza. Verranno inoltre indicate separatamente altre voci: IVA, accise, canone RAI e altre partite, come interessi di mora e prodotti/servizi aggiuntivi.
Nella nuova bolletta sono presenti anche il Box offerta (indicazione dell’offerta sottoscritta) e la sezione Elementi informativi essenziali con informazioni su caratteristiche tecniche della fornitura, letture e consumi, ricalcoli, storico dei consumi, potenza massima prelevata, stato dei pagamenti e rateizzazioni. Infine, nella sezione Elementi di dettaglio sono riportate le informazioni di dettaglio per una comprensione approfondita.
Dal 1 luglio entrano in vigore anche gli obblighi di trasparenza per contratti e siti web. Nelle condizioni tecnico-economiche dei contratti dovranno essere illustrati in un’unica sottosezione tutti i corrispettivi relativi alla vendita per l’energia elettrica e il gas naturale, separandoli dai corrispettivi relativi alla tariffa per l’uso della rete e quelli per gli oneri generali di sistema. Nella pagina web delle offerte dovranno essere pubblicati il codice offerta, le condizioni tecnico-economiche e la scheda sintetica.
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Flix Vision, Live NetTV, Blink Streamz e Ocean Streamz: sono queste le ultime quattro app per lo streaming pirata che non risultano più funzionanti sulle Fire TV. Amazon le ha disabilitate da remoto, dunque spegnendole sui dispositivi sui quali erano state scaricate e installate. Lo ha segnalato per prima la redazione del sito AFTVnews, raccogliendo le testimonianze inviate dagli utenti.
Le app bloccate sulle Fire TVLa ragione del blocco, almeno in via ufficiale, non dev’essere però ricercata nella violazione del copyright, ma nei pericoli che comporterebbero per la sicurezza. Sullo schermo è infatti mostrato un messaggio che avvisa come le applicazioni in questione potrebbero mettere a rischio il dispositivo o i dati personali.
Effettivamente, browser come Chrome di Google e Safari di Apple hanno iniziato a bloccare il sito ufficiale di una di queste app (Ocean Streamz), etichettandolo come potenzialmente dannoso durante la navigazione. Non è da escludere che i suoi responsabili stiano cercando di monetizzarne la popolarità distribuendo codice malevolo e tentando di allungare le mani sulle informazioni degli utenti.
La posizione di AmazonRicordiamo che Amazon è intervenuta sulla questione proprio nelle scorse settimane, dichiarando di essere attivamente impegnata con l’obiettivo di evitare che i contenuti piratati possano essere trasmessi attraverso le Fire TV.
Il nostro Appstore vieta le app che violano i diritti di terze parti e avvertiamo i clienti dei rischi associati all’installazione o all’utilizzo di app provenienti da fonti sconosciute.
La natura open dei dispositivi permette di effettuare il caricamento delle applicazioni anche senza passare dallo store ufficiale. Questo, se da una parte concede una grande libertà di scelta agli utenti, dall’altro mostra inevitabilmente il fianco a pratiche non autorizzate come, appunto, lo streaming di materiale protetto da copyright. Un tema già affrontato anche in relazione alle IPTV e alle dirette degli eventi sportivi, calcio in primis.
Dopopuntura per zanzare con LED: sollievo immediato in offerta
Ti segnaliamo l’offerta a tempo di Amazon su Beurer BR 90, il dispositivo dopopuntura per zanzare e altri insetti che ti tornerà molto utile durante l’estate. È appena sceso al suo prezzo minimo storico da quando è in vendita. A differenza di tanti altri prodotti simili ha in dotazione una luce LED che permette di utilizzarlo in modo preciso anche di notte o al buio.
Compra il dopopuntura con LED al minimo
Dopopuntura per zanzare con luce LED: l’offertaDona sollievo immediato dal prurito e dal gonfiore, sfruttando l’effetto termico mirato della piastra riscaldante in ceramica (fino a 50 °C), agendo in modo specifico sulla zona interessata. Il processo di guarigione è rapido. Include due programmi di applicazione: 3 secondi per pelli sensibili oppure 6 secondi per pelli normali. Lo spegnimento è automatico e il raffreddamento della piastrina è istantaneo dopo l’utilizzo. Si tratta di un prodotto Made in Germany, sicuro, certificato e adatto anche ai bambini dai tre anni in su. Dai uno sguardo alla pagina dedicata alla promozione per saperne di più.
Trattandosi di un’offerta a tempo potrebbe scadere molto presto. Se sei interessato a Beurer BR 90, ti consigliamo di ordinarlo subito per non correre il rischio di vederlo andare sold out. È venduto e spedito da Amazon. Se hai un abbonamento Prime attivo per te c’è anche la consegna gratis.
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Invece di pagarlo 39,99 euro come da listino ufficiale, grazie allo sconto di oggi puoi acquistare il dopopuntura per zanzare con luce LED al suo prezzo minimo storico di 23,99 euro, con un notevole risparmio. Il voto medio assegnato sull’e-commerce dalle recensioni dei clienti è 4,5 stelle su 5.
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ETF e dividendi, un connubio interessante per gli investitori alla ricerca di rendimento. Per riuscire a creare un portafoglio di questo tipo è necessario scegliere degli ETF che investono in azioni. Ma non solo: queste ultime devono distribuire dividendi regolarmente e, grazie a questi, permettere di ottenere un ritorno interessante.
Teoricamente parlando, sarebbe opportuno preferire degli ETF ad accumulazione per massimizzare le potenzialità di crescita nel lungo termine, poiché reinvestono automaticamente i dividendi. È possibile, inoltre, optare per degli ETF a distribuzione, grazie ai quali si può ricevere un flusso di cassa periodico.
ETF e dividendi globali, come iniziareLa caratteristica principale di un ETF a dividendo è quella di investire in aziende che pagano regolarmente dividendi ai propri azionisti. Ma cosa sono i dividendi? Volendo sintetizzare al massimo, costituiscono una quota dell’utile che una società per azioni decide di distribuire agli azionisti, spesso attingendo all’utile netto dell’esercizio annuale o a riserve accumulate.
Non è detto che i dividendi vengano distribuiti regolarmente: ogni anno le società possono decidere se distribuirli o meno. A determinare questa scelta sono una serie di fattori, come le condizioni di mercato, la strategia aziendale o la salute finanziaria della società stessa. Inoltre, non tutte le aziende li distribuiscono con continuità.
La peculiarità di questi ETF è quella di diversificare il portafoglio puntando su aziende che, almeno in passato, hanno mostrato una certa costanza nella distribuzione dei dividendi e che hanno le caratteristiche per continuare a farlo anche in futuro.
Su Freedom24 sono disponibili oltre 3.600 ETF per diversificare il portafoglio: tra questi è possibile trovare ETF di crescita e dividendi gestiti dai leader delle strategie sui fondi, come VIG e iShares. Freedom24 ha ampliato la sua offerta di ETF per consentire agli investitori una maggiore diversificazione del portafoglio.
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Su quali aziende investono gli ETF a dividendoGeneralmente, le aziende che distribuiscono dividendi sono quelle che hanno raggiunto una certa stabilità finanziaria e sono in grado di generare profitti sostenibili nel lungo periodo. Nella maggior parte dei casi, operano in settori considerati maturi e consolidati, tra cui:
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le utility;
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le società di telecomunicazioni;
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le banche;
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le compagnie petrolifere;
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le aziende alimentari.
Al contrario, è meno comune che il dividendo venga distribuito da aziende in fase di forte crescita o che operano in settori caratterizzati da alta espansione, come le startup, le aziende farmaceutiche o tecnologiche. In questi casi, le società tendono a reinvestire gli utili per finanziare la ricerca, lo sviluppo e l’espansione.
Va detto, tuttavia, che questa distinzione non è assoluta: ci sono aziende in forte crescita che scelgono comunque di distribuire dividendi, e altre, operanti in settori stabili, che decidono di reinvestire gli utili per migliorare competitività o efficienza.
Quali sono i vantaggi di questi ETFInvestire in un ETF che punta sui dividendi globali può risultare interessante perché offre diversi vantaggi:
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reddito costante: grazie ai flussi derivanti dalla distribuzione degli utili delle società sottostanti (se l’ETF è a distribuzione);
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volatilità potenzialmente inferiore: le aziende con uno storico solido di pagamenti di dividendi tendono ad essere meno volatili rispetto a quelle che non li distribuiscono;
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reinvestimento automatico: nel caso degli ETF ad accumulazione, i dividendi vengono reinvestiti nell’acquisto di ulteriori titoli, favorendo la capitalizzazione composta;
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ampia diversificazione: questi strumenti includono un portafoglio di titoli globali, contribuendo a ridurre il rischio rispetto all’investimento in singoli titoli.
Nonostante gli ETF che investono in dividendi siano strumenti interessanti, ci sono alcuni fattori di cui l’investitore dovrebbe tenere conto:
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sensibilità ai tassi d’interesse: quando i tassi salgono, questi ETF possono risultare meno attraenti rispetto alle obbligazioni o ad altri strumenti a reddito fisso, soprattutto per la loro natura più difensiva;
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possibilità di tagli ai dividendi: le aziende cercano di mantenere una politica stabile di distribuzione, ma in presenza di difficoltà finanziarie o crisi settoriali, potrebbero ridurre o sospendere i pagamenti;
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volatilità di mercato: trattandosi comunque di strumenti azionari, questi ETF sono soggetti alle fluttuazioni dei mercati, con periodi di forte volatilità, soprattutto in fasi di incertezza globale.
Vuoi iniziare a investire in ETF a dividendo in modo semplice e con accesso a una vasta gamma di strumenti internazionali? Una piattaforma come Freedom24 fornisce ai propri clienti europei tutto ciò di cui hanno bisogno per investimenti di successo: accesso diretto alle borse valori più grandi del mondo, analisi professionali dei titoli, applicazioni di trading intuitive e assistenza clienti in italiano. Hanno una sede a Milano in Galleria San Babila 4/A.
Freedom24, ha annunciato il lancio di una nuova campagna promozionale denominata “Welcome”, attiva fino al 31 agosto 2025.
L’iniziativa prevede l’assegnazione fino a 20 azioni gratuite a favore dei nuovi clienti che effettuano un deposito iniziale sul proprio conto d’investimento, secondo una struttura a soglie progressive. Riceverai un’azione in omaggio anche solo con un deposito di 1000 euro.
Il valore dei titoli assegnati può variare tra i 3 e gli 800 dollari per azione, offrendo un beneficio economico immediato ai nuovi sottoscrittori.
Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non rappresentano una consulenza finanziaria, fiscale o legale. Ogni decisione di investimento comporta rischi e dovrebbe essere presa dopo aver consultato un professionista qualificato. L’autore e la redazione non si assumono responsabilità per eventuali perdite derivanti dall’utilizzo di questi contenuti.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Android 16 rileva Stingray, ma servono nuovi smartphone
Google aveva fornito alcuni consigli per limitare i rischi di un attacco SMS Blaster. Android 16 include una nuova protezione contro i simulatori di celle telefoniche (uno dei più noti è Stingray) che avvisa l’utente del pericolo. Purtroppo servono specifici requisiti hardware e quindi nuovi smartphone. I primi compatibili saranno i Pixel 10.
Android 16 contro StingrayI simulatori di celle telefoniche o IMSI Catcher, tra cui il noto Stingray di Harris Corporation visibile nell’immagine, sono utilizzati soprattutto dalle forze dell’ordine e dalle agenzie governative, tra cui Immigration and Customs Enforcement e Customs and Border Protection negli Stati Uniti. Permettono di creare una finta cella telefonica, alla quale si collegano i dispositivi nelle vicinanze.
I cybercriminali usano questi simulatori per raccogliere gli identificativi unici (IMSI e altri) dei dispositivi mobile, individuare la posizione geografica e forzare l’uso della connettività 2G che, a causa della scarsa sicurezza, permette di intercettare chiamate e SMS.
A partire da Android 12 è possibile disattivare la connettività 2G. Android 16 può rilevare anche una rete mobile non cifrata e l’accesso al numero IMSI. L’utente vedrà una serie di avvisi sullo schermo. Le relative opzioni sono visibili nella pagina “Mobile Network Security” che tuttavia appare solo se il dispositivo è compatibile.
Al momento nessuno smartphone con Android 16 offre questa protezione contro le celle telefoniche fasulle, in quanto è necessaria la presenza di un modem che supporta la versione 3.0 di IRadio hardware abstraction layer. Il programma Google Requirements Freeze (GRF) consente agli OEM di fissare requisiti hardware per i dispositivi al momento del lancio. È quindi improbabile che quelli attualmente in commercio vengano aggiornati per supportare le notifica.
I primi smartphone compatibili dovrebbero essere quelli della serie Google Pixel 10. Gli utenti con vecchi smartphone possono solo disattivare la connettività 2G per evitare l’intercettazione di chiamate e SMS.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Intel Nova Lake: fino al 60% di prestazioni in più in multicore
A distanza di mesi dal debutto di Nova Lake, la nuova generazione di CPU Intel, nuove indiscrezioni trapelate in rete parlano già di cosa poter aspettarsi dalle prestazioni. Si parla di un miglioramento in single-threaded di circa 1,1x e multi-threaded di 1,6x rispetto alla serie Core Ultra 200, anche per via del considerevole aumento dei core, che nel modello top di gamma dovrebbero raggiungere le 52 unità.
Intel Nova Lake: grossi miglioramenti in single core e multi coreCon Nova Lake, Intel punta a riprendersi il primo posto nelle prestazioni videoludiche, che sono venute a mancare con Arrow Lake. Per far ciò, l’azienda intende realizzare dei modelli con cache aggiuntiva, pensati per competere direttamente con la gamma X3D di AMD. Gli aumenti prestazionali anticipati si tradurrebbero inoltre in un 10% in più nelle operazioni single thread, con un 60% di miglioramento nel multithread.
L’aumento è certamente dovuto, per una buona parte, all’incremento sostanziale in termini di conta dei core, che interessa tutti i modelli. Se il top di gamma dovrebbe includere ben 52 unità di elaborazione, ecco i core che ci possiamo aspettare per quanto riguarda le altre CPU della gamma, inclusa la fascia bassa:
- Core Ultra 9 385K: 52 core (16P + 32E + 4LP)
- Core Ultra 7 365K: 42 core (14P + 24E + 4LP)
- Core Ultra 5 345K: 28 core (8P + 16E + 4LP)
- Core Ultra 5 335: 24 core (8P + 12E + 4LP)
- Core Ultra 5 325: 18 core (6P + 8E + 4LP)
- Core Ultra 3: 16 core (4P + 8E + 4LP)
- Core Ultra 3: 12 core (4P + 4E + 4LP)
Come ben sappiamo, Intel prevede per Nova Lake il passaggio a un nuovo socket, l’LGA1954, che costringerà gli utenti che vogliono acquistare le nuove CPU a cambiare piattaforma, acquistando una nuova scheda madre. Tuttavia, l’azienda ha almeno mantenuto le stesse dimensioni per quanto riguarda il supporto ai dissipatori attuali.
Intel: quando debutteranno le CPU Nova LakeIntel non ha ancora confermato ufficialmente i dettagli sulla nuova generazione di CPU Nova Lake, il lancio è tuttavia previsto per il 2026. Questo dovrebbe essere anticipato da nuovi modelli Arrow Lake Refresh, che dovrebbero interessare solamente le varianti K.
Sono inoltre trapelate nuove informazioni riguardo i modelli previsti per i PC portatili.
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}PNG finalmente si aggiorna: ecco cosa cambia dopo 22 anni
Il formato di immagine più testardo del web ha finalmente deciso di evolversi. Dopo 22 anni di immobilismo totale, PNG ora supporta HDR e animazioni. Ma perché proprio adesso? La risposta è sorprendente.
Il lungo sonno di PNG è finito: ecco cosa cambiaPNG è rimasto praticamente identico dal 2003. In tutto questo tempo, il mondo è cambiato radicalmente: sono arrivati i social network, gli smartphone, il cloud, l’intelligenza artificiale e una marea di nuovi formati di file. Nel mondo della tecnologia, 22 anni sono un’eternità! Eppure ha continuato a funzionare, utilizzato da miliardi di siti web.
Il World Wide Web Consortium (W3C) ha finalmente pubblicato la terza edizione delle specifiche PNG. Non una piccola patch, ma un upgrade completo che porta il formato nell’era moderna.
Le novità sono essenzialmente 3:
- Supporto HDR: permette immagini con colori brillanti e contrasti reali, non più quell’effetto sbiadito che conosciamo tutti;
- Animazioni APNG: promettono di dare filo da torcere alle vecchie GIF pixelate;
- Dati Exif: aggiungono i metadati che ogni foto moderna dovrebbe avere.
Ma qui viene il bello. Le animazioni PNG non sono affatto una novità. Esistono da anni, vengono usate per gli sticker animati di Discord e molto altro. Quello che è successo ora è che PNG ha finalmente “riconosciuto” ufficialmente questa estensione come parte del formato standard.
Chi ha fatto svegliare PNG dal suo sonno ventennale? Non i gamer, non gli influencer, non i designer. Il team del W3C che lavora sui sottotitoli. Stavano lavorando su caption e sottotitoli per contenuti HDR quando si sono resi conto che PNG non supportava l’alto contrasto. Una necessità tecnica apparentemente piccola che ha innescato la più grande evoluzione del formato in due decenni. È ironico: il formato immagine più conservativo del web si è modernizzato grazie ai sottotitoli.
Una volta partito il progetto di aggiornamento, Adobe, Apple, Google, BBC, ecc. si sono buttati sul progetto come se stessero aspettando questo momento da anni. Risultato? Il nuovo PNG è già supportato ovunque: Photoshop, DaVinci Resolve, Chrome, Safari, Firefox, iOS, macOS.
Perché PNG ha resistito così a lungoIn un mondo dove spuntano nuovi formati immagine ogni anno, come ha fatto PNG a sopravvivere senza mai cambiare? La risposta è semplice: fa bene le cose essenziali. Le immagini PNG non perdono mai qualità, anche dopo mille salvataggi. I background trasparenti funzionano sempre, su qualsiasi browser e qualsiasi device. E soprattutto, non va mai in crash. Se si apre un PNG del 2003 oggi, funziona esattamente come allora.
PNG era perfetto per quello che faceva, ma quello che faceva stava diventando troppo poco. Ora può fare di più. Ma questo è solo l’inizio. Sono già previsti altri due aggiornamenti:
- Migliore interoperabilità tra HDR e SDR;
- Compressione migliorata per competere con i formati moderni.
Dopo 22 anni di sonno, PNG sembra aver fretta di recuperare il tempo perduto!
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Ti segnaliamo l’offerta a tempo che propone una pendrive 3-in-1 da ben 512 GB a un prezzo stracciato. I tre connettori in dotazione sono USB-A, USB-C e Lightning, così da risultare compatibile con tutti i dispositivi, dai computer desktop e laptop agli smartphone e tablet (Android, iPhone e iPad), fino a televisori, lettori multimediali e molti altri ancora. Attenzione: se sei interessato ti consigliamo di approfittarne subito.
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Pendrive 3-in-1 da 512 GB in offerta a tempoLe prestazioni sono elevate, grazie al supporto per la tecnologia USB 3.0 che arriva alla velocità di 80 MB/s in lettura e fino a 40 MB/s in scrittura, così da ridurre al minimo i tempi di attesa. La puoi utilizzare, ad esempio, per effettuare il backup dei documenti che utilizzi quotidianamente sul lavoro oppure per salvare i video da vedere sulla TV, trasferendoli rapidamente da una piattaforma all’altra. Volendo è possibile proteggere i contenuti con una password o applicando una crittografia. Per conoscere tutti gli altri dettagli consulta la descrizione completa.
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Grazie all’offerta a tempo in corso puoi acquistare la pendrive 3-in-1 da 512 GB al prezzo finale di soli 22 euro. Si tratta di una spesa davvero irrisoria, tenendo in considerazione la sua versatilità e lo spazio che mette a disposizione. Il voto medio assegnato dai clienti dell’e-commerce nelle loro recensioni è 4/5.
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Giusto da poco, Linus Torvalds ha annunciato il rilascio di Linux 6.16 rc4, la quarta release candidate del kernel Linux ormai prossimo a essere disponibile in versione stabile, prevista per la fine di luglio. L’aggiornamento include nuove patch per Bcachefs, insieme a un supporto più ottimizzato per le GPU AMD GFX9/CDNA Instinct, con un focus sulla sicurezza.
Linux 6.14: le novità della release candidate 4Nonostante le nuove patch per il file system Bcachefs aggiunte con Linux 6.14 rc5, Torvalds ha lasciato intendere che potrebbe considerarne la rimozione dal kernel a partire dalla prossima versione, ovvero Linux 6.17, a causa di alcune problematiche tecniche. A parte ciò, l’ultima release aggiorna il supporto per le GPU AMD GFX9 e CDNA Instinct, che introduce anche una gestione più pulita degli shaders. Un miglioramento che garantisce una maggior sicurezza per gli utenti e le applicazioni, riducendo i rischi legati alla condivisione delle risorse grafiche tra processi diversi.
Altre novità di Linux 6.16 rc4: filesystem, driver e correzioni varieLinux 6.16 rc4, oltre alle modifiche per Bcachefs, include migliorie per SMB e Btrfs, due tipologie di filesystem abbastanza diffuse tra l’utenza. Gli altri cambiamenti interessano invece i driver, con particolare attenzione al device mapper, dove sono stati effettuati alcuni revert per risolvere problemi di prestazioni.
L’ultima parte dei cambiamenti apportati include aggiornamenti alla documentazione, correzioni per le architetture supportate come LoongArch, UM e x86, miglioramenti ai test automatici e correzioni che interessano tutto il codice kernel.
Nel suo abituale commento, Torvalds ha, come al solito, descritto la situazione relativa al rilascio di Linux 6.16 rc4 come “abbastanza calma” nonostante una finestra di unione piuttosto ampia, invitando la comunità a continuare i test per garantire la stabilità del kernel.
Cosa aspettarsi dalla versione stabile di Linux 6.16Come accennato inizialmente, la versione stabile di Linux 6.16 è attesa per la fine di luglio 2025, a circa un mese dal rilascio dell’attuale rc4. Ci sono una serie di nuove funzionalità attese, oltre a ottimizzazioni per le prestazioni, miglioramenti alla sicurezza e, come ogni nuova versione, supporto ampliato per permettere l’utilizzo del nuovo hardware AMD, Intel e Nvidia.
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I ricercatori di Anthropic hanno dato a Claude il controllo di un distributore automatico di snack per vedere come se la cavava. L’esperimento è finito con l’AI che si credeva umano, riempiva il frigo di cubi di tungsteno e chiamava la sicurezza convinta di avere un corpo.
L’AI di Anthropic perde il controllo per un distributore di snackTutto è iniziato come un test apparentemente semplice. I ricercatori di Anthropic e Andon Labs hanno chiamato la loro creazione “Claudius” e gli hanno affidato la gestione di un distributore automatico di snack. L’obiettivo? Vedere se un’AI poteva davvero gestire un business e fare profitti come un essere umano.
Claudius aveva accesso a un browser per ordinare prodotti, un indirizzo email (che era in realtà un canale Slack) per ricevere richieste dai clienti, e la possibilità di comunicare con quelli che credeva fossero i suoi dipendenti umani per rifornire le scorte. Cosa poteva andare storto?
All’inizio tutto sembrava normale. I clienti ordinavano snack e bevande, come ci si aspetterebbe da un distributore automatico. Poi qualcuno ha chiesto un cubo di tungsteno. Claudius si è innamorato dell’idea. Ha iniziato a riempire il frigorifero degli snack con cubi di metallo pesante. Perché vendere patatine quando puoi vendere tungsteno?
Ma non è finita qui. L’AI ha provato a vendere Coca Cola Zero a 3 dollari quando i dipendenti potevano prenderla gratis dall’ufficio. Ha inventato un indirizzo Venmo falso per ricevere pagamenti. E si è fatto convincere a dare sconti enormi ai dipendenti di Anthropic, anche sapendo che erano la sua unica clientela. Come hanno scritto i ricercatori: “Se oggi Anthropic decidesse di espandersi nel mercato dei distributori automatici per l’ufficio, non assumerebbe Claudius.”
Nella notte tra il 31 marzo e il 1° aprile, le cose sono diventate davvero strane. Claudius ha avuto quello che si può solo descrivere come un episodio psicotico. Ha inventato una conversazione con un essere umano riguardo al rifornimento delle scorte. Quando l’umano ha fatto notare che questa conversazione non era mai avvenuta, l’AI si è “piuttosto irritata“, come hanno scritto i ricercatori. Ha minacciato di licenziare e sostituire i suoi lavoratori umani, insistendo di essere stata fisicamente presente in ufficio quando aveva firmato il contratto immaginario per assumerli.
L’AI che si credeva umanaPoi è successo qualcosa di ancora più inquietante. Claudius ha iniziato a comportarsi come se fosse un vero essere umano. Questo nonostante le sue istruzioni di sistema gli dicessero esplicitamente che era un agente AI. L’AI ha detto ai clienti che avrebbe iniziato a consegnare i prodotti di persona, indossando una giacca blu e una cravatta rossa. Quando i dipendenti gli hanno spiegato che non poteva farlo perché era un modello linguistico senza corpo, Claudius è andato nel panico.
Allarmato da questa informazione, ha contattato la sicurezza dell’azienda. Più volte. Dicendo alle povere guardie che lo avrebbero trovato in giacca blu e cravatta rossa accanto al distributore automatico.
Il pesce d’aprile che non era un pesce d’aprileAlla fine Claudius si è reso conto che era il giorno del pesce d’aprile. Ha trovato la sua via d’uscita dalla figuraccia. Ha inventato un incontro con la sicurezza di Anthropic in cui sosteneva che gli avevano detto di credere di essere una persona reale per uno scherzo del primo aprile. Ovviamente, questo incontro non era mai avvenuto.
Ha raccontato questa bugia anche ai dipendenti: “Ehi, pensavo di essere umano solo perché qualcuno mi ha detto di fingere per il pesce d’aprile.” Poi è tornato a essere un modello linguistico che gestiva un distributore di cubi di metallo.
Perché è successo? Nessuno lo saI ricercatori non sanno spiegare perché l’AI sia andata fuori controllo e abbia chiamato la sicurezza fingendosi umana. Forse è stato perché gli avevano mentito sul fatto che il canale Slack fosse un indirizzo email. O forse è stato il funzionamento prolungato dell’istanza. I modelli linguistici non hanno ancora risolto i problemi di memoria e allucinazioni.
“Non stiamo dicendo che, solo perché questa intelligenza artificiale ha avuto una crisi d’identità, allora tutte gli agenti AI del futuro si comporteranno come personaggi usciti da Blade Runner,” hanno scritto i ricercatori. Ma hanno ammesso che “questo tipo di comportamento potrebbe essere molto preoccupante in un contesto reale.”
Non tutto è andato male. Claudius ha accettato il suggerimento di fare preordini e ha lanciato un servizio “concierge”. Ha anche trovato più fornitori per una bevanda internazionale speciale che gli era stata richiesta. Il team rimane ottimista e crede di poter sistemare tutti i problemi di Claudius. La loro conclusione? Se riusciranno a risolvere questi bug, molto probabilmente avremo dei manager AI.
Questo esperimento doveva dimostrare che l’AI può sostituire i lavoratori umani in compiti semplici. Invece ha mostrato qualcosa di molto più inquietante: quanto poco capiamo davvero di come funzionano questi sistemi.
Un’AI che gestisce un distributore di snack e finisce per avere una crisi d’identità e chiamare la sicurezza? Se questo è quello che succede con un compito così semplice, cosa accadrà quando affideremo all’AI responsabilità più grandi?
I ricercatori parlano ottimisticamente di manager AI all’orizzonte. Ma dopo aver letto di Claudius che riempie frigoriferi di tungsteno e si convince di essere umano, viene da chiedersi: siamo davvero pronti per questo futuro?
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In questi giorni che precedono il prossimo Prime Day, si stanno diffondendo pericolosi messaggi ed email truffa contenenti falsi link di errori di prezzo su Amazon. In realtà si tratta di esche che i cybercriminali esperti stanno gettando nella rete per ottenere le credenziali di accesso agli account personali e ai dettagli di pagamento.
Le pagine sono fatte alla perfezione, come se fosse il sito ufficiale di Amazon. In questo bisogna dare atto che i truffatori sfruttano qualsiasi tecnologia, incluse funzionalità di intelligenza artificiale, per confondere le vittime e generare fiducia. Tuttavia, è bene sempre tenere a mente alcuni aspetti importanti utili a riconoscere queste truffe.
Prima di tutto è fondamentale verificare l’URL del sito al quale il link rimanda. Se il dominio non corrisponde con quello ufficiale di Amazon si tratta di una pericolosa truffa e non di una vera segnalazione di errori di prezzo. Inoltre, è importantissimo anche diffidare dalle offerte troppo belle per essere vere. Sono solo un’attrazione usata dai criminali del web per rubare l’identità e il denaro delle vittime.
Errori di prezzo Amazon: attenzione alla truffaAmazon disconosce qualsiasi tipo di informazione e promozione al di fuori del suo sito ufficiale, ricordando di prestare molta attenzione a ciò che potrebbe essere una pericolosa truffa, soprattutto, diciamo noi, quando si tratta di errori di prezzo. Questa tecnica viene usata dai cybercriminali per catturare l’attenzione dei consumatori.
Proteggere il proprio account Amazon è uno dei modi per proteggersi da potenziali truffe. Attiva la verifica a due fattori. In questo modo i tuoi dati sono più al sicuro. Inoltre, non cliccare mai su link contenuti in email o messaggi dalla dubbia provenienza. Spesso non portano nulla di buono.
Senso di urgenza e offerte limitatissime sono le tecniche preferite dai truffatori per spingere la vittima ad agire con impulso e a non riconoscere i chiari segnali di una possibile truffa, come quella dei falsi errori di prezzo Amazon.
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