300€ di sconto per il magico MacBook Air 13" M4 da 512GB, anche in 5 rate

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 17:06

MacBook Air 13″ M4 è un dispositivo di ultima generazione e con tutto il necessario per offrirti il massimo in qualsiasi situazione. Un prodotto su cui fare riferimento e che diventa un compagno di vita potendolo portare ovunque e usarlo per mille motivi diversi. Non solo potente ma anche bellissimo e in questa versione con 512GB di memoria su SSD, lo spazio non manca di certo. 300 euro di sconto su Amazon con un bel ribasso del 20%. Mettilo nel carrello con soli 1199 euro e se vuoi, paga anche in 5 rate senza interessi.

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Disponibile in colorazione mezzanotte, MacBook Air 13″ M4 è un dispositivo che è perfetto per utilizzo quotidiano e anche di più. Fino a qualche anno fa, se ricordi bene, la linea Air era quella degli studenti o di chi aveva poche esigenze ma con l’arrivo dei nuovi chip di Casa Cupertino – come l’M4 in questo caso – le carte in gioco sono cambiate se non stravolte. Ora il prodotto è ideale per qualunque esigenza con 16GB di memoria unificata e prestazioni elevate tanto da far girare prodotti per editing, coding e così via.

Apple Portatile MacBook Air 13'' con chip M4 (2025): progettato per Apple Intelligence, display Liquid Retina da 13,6'', 16GB di memoria unificata, 512GB di archiviazione SSD, Touch ID; Mezzanotte

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Questo modello, come dice il nome stesso, ha un display Liquid Retina da 13,6 pollici per rimanere compatto ma offrire, allo stesso tempo, una visione ottima e ampia. Risoluzione elevata, colori vividi e dettagli sempre presenti così anche nel tempo libero i contenuti in streaming sono riprodotti alla perfezione. La tastiera è dotata di layout QWERTY italiano con retroilluminazione e Touch ID che tutela la tua privacy e rende i pagamenti e le verifiche a prova di dito. Webcam HD per videocall in qualità avanzata e batteria che ti porta al giorno dopo. La caratteristica saliente? Sfrutta Apple Intelligence in tutte le sue sfaccettature.

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L'AI di Meta ha memorizzato Harry Potter al 91%

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 17:02

L’intelligenza artificiale di Meta non si limita a essere “ispirata” dai libri su cui viene addestrata, ma li memorizza quasi per intero. E questo cambia un po’ le cose.

Meta nei guai, Llama 3.1 conosce a memoria Harry Potter

I ricercatori di Stanford, Cornell e West Virginia University hanno dimostrato che una versione del modello di punta di Meta, Llama 3.1, ha memorizzato quasi completamente il primo libro di Harry Potter. Non si tratta di vaghe somiglianze o di ispirazione. Il modello è riuscito a riprodurre il 91% de “La Pietra Filosofale” quando sollecitato con brevi frammenti di testo.

I ricercatori hanno suddiviso i libri in sezioni sovrapposte di 100 “token” (unità di testo come parole o punteggiatura), presentando al modello la prima metà e chiedendogli di completare il resto. Il risultato per Harry Potter è stato schiacciante.

Quello che rende questa scoperta ancora più esplosiva sono le implicazioni legali. Se un sistema AI memorizza letteralmente un libro, il modello stesso potrebbe essere considerato una copia del libro. In pratica, ogni volta che Meta distribuisce il suo Llama 3.1 70B, potrebbe involontariamente distribuire milioni di copie pirata di Harry Potter.

Facendo un po’ i conti, il modello Llama 3.1 70B è stato scaricato circa un milione di volte dal suo lancio, il che significa che Meta potrebbe aver accidentalmente creato la più grande operazione di pirateria libraria della storia.

È emerso anche un dettaglio curioso. Sembra che il modello AI di Meta abbia delle preferenze di lettura. Alcuni libri, come Harry Potter, 1984 e Il Trono di Spade, sono stati memorizzati quasi parola per parola. Altri, come Twilight, sono completamente ignorati. Non è un caso. I modelli AI tendono a memorizzare meglio i contenuti che circolano molto online o che, durante la fase di addestramento, sono stati trattati con maggiore enfasi tecnica.

Il dibattito sul copyright

Finora, il dibattito si è polarizzato su due fronti. Da una parte, le aziende di AI sostengono che i loro modelli sono generativi, creano contenuti originali invece di essere sofisticati copia-incolla. Dall’altra, autori e giornalisti accusano l’AI di limitarsi a rimescolare materiale esistente rubato dai loro archivi.

Mark A. Lemley, uno degli autori dello studio, ribalta entrambe le posizioni: “La realtà è più complessa. La nostra ricerca dimostra che l’AI non è né puramente creativa né un semplice collage di contenuti esistenti“. I modelli, infatti, a volte memorizzano letteralmente interi passaggi, altre volte li rielaborano, altre ancora creano qualcosa di completamente nuovo.

Questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuove forme di regolamentazione. Come suggerisce Grimmelmann, i tribunali potrebbero fissare delle soglie. Ad esempio, memorizzare più del 10% di un libro potrebbe costituire violazione del copyright, mentre sotto quella percentuale potrebbe essere considerato uso accettabile.

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L'app Xbox includerà Steam e il Game Pass in un'unica libreria

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 16:55

Microsoft sta introducendo un’interessante novità per l’app Xbox su PC Windows, che permetterà di unificare i giochi in un’unica libreria. Si tratta di una nuova funzionalità consente di aggregare automaticamente i giochi installati da Steam, Battle.net, Xbox e Game Pass, eliminando la necessità di passare da un launcher all’altro per trovare ed avviare il titolo desiderato. Con un’interfaccia intuitiva, l’app aggiorna l’elenco dei giochi recenti, includendo titoli da tutte le piattaforme supportate, permettendo ai giocatori di riprendere rapidamente da dove avevano lasciato. Inoltre, per chi desidera un’esperienza più ordinata, è possibile nascondere le piattaforme non utilizzate tramite le impostazioni dell’app, mantenendo la libreria pulita e organizzata.

L’app Xbox su PC unirà i titoli Steam e Game Pass in un’unica libreria

Attualmente, questa funzione è in fase di test per gli utenti iscritti al programma Xbox Insider nella sezione dedicata al gioco su PC, ma Microsoft ha annunciato che presto sarà disponibile per tutti. Entro la stagione natalizia, la libreria unificata arriverà anche sui dispositivi portatili Windows, come ROG Xbox Ally e Ally X, consentendo ai giocatori di portare con sé l’intera collezione di giochi ovunque vadano.

Per provarla in anteprima, è sufficiente scaricare l’app Xbox Insider Hub su un PC Windows e registrarsi al programma di anteprima per la sezione gioco su PC. Una volta completata la procedura, la libreria unificata sarà visibile nell’app Xbox, permettendo di gestire e avviare agevolmente i propri giochi.

Con questa scelta, l’obiettivo di Microsoft per il futuro è ampliare il numero di piattaforme supportate, trasformando l’app Xbox in un hub centrale per tutti i giochi su PC. Questo sviluppo si inserisce in una strategia più ampia per migliorare l’esperienza di gioco su Windows, riducendo la frammentazione tipica delle diverse piattaforme digitali. L’integrazione della libreria unificata sui dispositivi portatili risponde inoltre alla crescente popolarità del gioco in mobilità, offrendo maggiore flessibilità ai giocatori. Si tratta inoltre di qualcosa che sembra anticipare il futuro arrivo di Steam nelle console, di cui tanto si è parlato diverse settimane fa.

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Rubrica degli SCONTI: tornano su Amazon 10 prodotti con prezzo regalo

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 16:39

Grandi marchi e tanti prodotti di natura diversa in sconto su Amazon. Pratici e di interesse generale, soprattutto disponibili con prezzi eccellenti per concludere dei veri e propri affari. Questa Rubrica degli Sconti è ricca di occasioni e la parte più bella è che per molti di questi devices c’è la possibilità di pagare in rate senza interessi. Sono 10 quelli più papabili e a buon mercato e non riguardano soltanto l’elettronica nel suo senso più stretto. Se sei interessato non perdere un momento e acquista i tuoi preferiti.

Rubrica degli Sconti ricca di occasioni: sono tutte su Amazon

Fare acquisti a buon prezzo è l’ABC per esaudire tutti i desideri senza sperperare soldi. Se hai un budget ristretto ma riesci ad ottenere uno sconto, nulla ti vieta di acquistare anche più prodotti alla volta, no? Per questo, con questa Rubrica degli Sconti, ho deciso di racchiudere 10 offerte di Amazon che riguardano prodotti di interesse comune e che potrebbero far parte della tua lista dei desideri.

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Carta di identità nell'app IO con IT-Wallet? No comment

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 16:39

Una delle grandi promesse formulate ancor prima del lancio pubblico di IT-Wallet è quella relativa alla possibilità di aggiungere anche la carta di identità ai documenti salvati nell’app IO. Oggi, trascorsi più di sei mesi dal lancio della funzionalità, rimane un’utopia. E nemmeno è dato a sapere se sarà mai possibile farlo.

Il silenzio di Butti su app IO e carta di identità

Ripeschiamo l’argomento per segnalare le parole di Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica. Nei giorni scorsi ha concesso un’intervista alla redazione del Giornale, affrontando il tema e celebrando i passi in avanti compiuti negli ultimi anni sul fronte dei servizi digitali offerti ai cittadini.

Una domanda in particolare ha richiamato la nostra attenzione: In futuro gireremo senza carta di identità e patente cartacee anche in Europa?. La risposta si può sintetizzare come il più classico dei no comment.

È già possibile usare da noi la patente sul wallet anche offline. Nei prossimi anni, con IT-Wallet e il wallet europeo a pieno regime, chi vorrà (anche qui nessun obbligo) potrà usare i documenti digitali al posto di quelli fisici.

A dire il vero, la patente di guida è valida solo per circolare in Italia (rimandiamo all’articolo dedicato). Per quanto riguarda invece il wallet europeo, il sottosegretario si riferisce a EU-Wallet, in arrivo entro il 2026.

Le speranze di poter vedere la carta di identità comparire nel Portafoglio dell’app IO sono comunque ancora vive. Butti conferma la volontà di continuare a sviluppare il sistema IT-Wallet, qualunque cosa significhi. L’accoglienza da parte dei cittadini è stata buona, con 9,2 milioni di documenti già caricati: quella attivata con maggiore frequenza è la tessera sanitaria.

A proposito, in Italia sono già oltre 53 milioni le CIE (carta di identità elettronica) emesse dal Ministero dell’Interno e prodotte dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

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Microsoft svela il visore Quest 3S Xbox Edition

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 16:23

Come previsto pochi giorni fa è arrivato l’annuncio ufficiale. Microsoft e Meta hanno collaborato per realizzare il Quest 3S Xbox Edition. L’azienda di Redmond entra quindi nel mercato della realtà virtuale attraverso terze parti. La stessa strategia adottata per portare la piattaforma Xbox sulle console portatili di ASUS.

Quest 3S Xbox Edition: specifiche e prezzo

Il Meta Quest 3S Xbox Edition è un’edizione molto limitata del visore. Microsoft sottolinea che il numero di unità è basso (non è noto il numero) e che una volta finite non arriveranno altre unità. Può essere già acquistata sullo store online di Meta, oltre che tramite Best Buy (USA), Argos (UK) e EE (UK). Come si può intuire sarà disponibile solo in Regno Unito e Stati Uniti.

Il visore è in pratica un modello personalizzato del Quest 3S. Si distingue innanzitutto dai colori. Meta ha usato quelli di Xbox, ovvero Carbon Black e Velocity Green, sia per il visore che per i controller Touch Plus. Nella confezione è presente anche la fascia per il fissaggio alla testa (Elite Strap) e un Xbox Wireless Controller (già associato al visore).

Queste sono le specifiche hardware: processore Snapdragon XR2 Gen 2, 8 GB di RAM, 128 GB di storage e schermo con risoluzione di 1832×1920 pixel per occhio (lenti Fresnel), refresh rate di 90/120 Hz e campo visivo di 96 gradi in orizzontale e 90 gradi in verticale. La batteria da 4.324 mAh offre un’autonomia fino a 2,5 ore.

All’avvio verrà mostrata direttamente l’interfaccia dell’app Xbox. Gli utenti potranno sfruttare tre mesi gratuiti di Meta Horizon+ e Xbox Game Pass Ultimate. È possibile scegliere tra quattro dimensioni dello schermo per giocare in streaming tramite Xbox Cloud Gaming. Il prezzo è 399,99 dollari negli Stati Uniti e 379,99 sterline nel Regno Unito.

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Ad abbandonare X11 sarà anche Kubuntu 25.10

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 16:11

Sulla scia di quanto deciso dagli sviluppatori di Ubuntu e GNOME, anche Kubuntu 25.10, previsto per il rilascio 9 ottobre 2025, abbandonerà definitivamente le sessioni desktop X11 predefinite a favore del moderno Wayland, allo scopo di garantire tecnologie e protocolli più moderni, offrendo la miglior esperienza possibile.

Kubuntu 25.10 dice addio a X11 sulla scia di Ubuntu 25.10 e GNOME 49

Quella di Kubuntu 25.10 non si tratta naturalmente di una sorpresa, considerato quanto annunciato dagli sviluppatori di Ubuntu per la versione 25.10, spinti a loro volta dalla decisione intrapresa da quelli GNOME. Analogamente, gli sviluppatori KDE Plasma stanno pianificando di eliminare gradualmente il supporto X11, senza una scadenza precisa ma possibilmente a partire da Plasma 7. La recente versione di KDE Plasma 6.4 ha già separato i codici di Wayland e X11 in pacchetti distinti, facilitando lo sviluppo e preparando il terreno per questa transizione.

Uno sviluppatore della distribuzione Linux derivata da Ubuntu, ha confermato che Wayland sarà predefinito nelle ISO e nelle installazioni di Kubuntu 25.10, ma chi comunque continuerà a preferire X11 potrà installarlo manualmente con il comando “sudo apt install plasma-session-x11” e selezionarlo dalla schermata di login SSDM. Una flessibilità che viene incontro a chi utilizza hardware meno recente o applicazioni dipendenti dal vecchio gestore finestre. Inoltre, gli aggiornamenti dalle versioni 25.04 a 25.10 non rimuoveranno i pacchetti Xorg, garantendo continuità.

La transizione a Wayland risponde all’esigenza di migliorare sicurezza e prestazioni, eliminando il peso del codice legacy di Xorg. Molte applicazioni X11 funzionano su Wayland grazie a XWayland, preinstallato predefinitivamente, anche se il supporto per hardware datato può variare. Altre varianti di Ubuntu, come Xubuntu e Ubuntu Budgie, probabilmente manterranno il supporto X11 per questo ciclo, ma lo rimuoveranno probabilmente in futuro.

Questo passaggio accelererà l’adozione di Wayland da parte degli sviluppatori di terze parti, favorendo un ecosistema Linux più moderno. Sebbene possa richiedere un adattamento, Kubuntu 25.10 offre opzioni per soddisfare diverse esigenze, segnando un passo deciso verso il futuro del desktop Linux.

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SSD Samsung da 1 TB per PC e PS5 (7450 MB/s): l'affare di oggi

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 16:10

Pochi marchi come Samsung possono garantire il perfetto connubio tra prestazioni e affidabilità quando si tratta di soluzioni per lo storage: ecco perché lo sconto del 44% su Amazon che vede protagonista l’unità SSD da 1 TB della gamma 990 PRO è imperdibile. Con form factor M.2 e interfaccia PCIe 4.0, è compatibile con PC e PS5 per ampliare la capacità di archiviazione sulla console di casa Sony.

SSD 1 TB per PC e PS5: risparmia il 44%

Samsung 990 PRO: SSD da 1 TB in forte sconto

Come anticipato, le sue performance sono di livello assoluto: arriva alla velocità di 7.450 MB/s in fase di lettura e a 6.900 MB/s in scrittura. Ogni singolo aspetto è stato ottimizzato per soddisfare anche chi non accetta compromessi: dalla dissipazione del calore generato mediante la tecnologia Dynamic Thermal Guard al chip NAND. Questo si traduce in un’efficienza al top e in tempi di attesa fortemente ridotti rispetto a un disco tradizionale, sia durante il caricamento o l’elaborazione dei contenuti che nell’avvio del computer. Scopri di più nella pagina dedicata sull’e-commerce.

La disponibilità è immediata e, se effettui subito l’ordine, il pacco arriverà a casa tua già entro domani con la consegna gratis. Amazon si occupa direttamente della vendita e della spedizione. A confermare che si tratta di un must have è il voto medio assegnato da oltre 13.000 recensioni: 4,8 stelle su 5.

SSD 1 TB per PC e PS5: risparmia il 44%

Grazie allo sconto del 44%, l’SSD da 1 TB della gamma Samsung 990 PRO scende al suo prezzo minimo storico. Invece di pagarlo 179,99 euro come da listino ufficiale, lo puoi acquistare a soli 99,99 euro. Considerando le sue caratteristiche e prestazioni, si tratta di un affare da cogliere al volo.

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Kena Mobile, ecco l'offerta da 200 GB a 5,99€ al mese: l'attivazione è gratis!

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 15:19

Kena Mobile propone un’offerta estiva che punta dritto al rapporto qualità-prezzo: 200 Giga in 4G, minuti illimitati e 200 SMS a soli 5,99€ al mese. L’attivazione è gratuita e il primo mese non si paga.

Ma c’è di più: chi attiva la ricarica automatica raddoppia i Giga inclusi, passando da 100 a 200 ogni mese. La promo si può attivare online ed è disponibile per chi arriva da operatori selezionati o vuole un nuovo numero.

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Cosa offre Kena a 5,99€ al mese: tutti i dettagli dell’offerta

Chi sceglie l’offerta mobile di Kena da 5,99 euro riceve:

  • 200 Giga di traffico dati in 4G TIM (invece di 100) con attivazione della ricarica automatica;
  • Minuti illimitati verso tutti;
  • 200 SMS;
  • 8 Giga per il roaming UE, utili per navigare anche in vacanza senza costi aggiuntivi.

L’abilitazione al servizio VoLTE garantisce inoltre chiamate in alta qualità su rete 4G, purché si disponga di un dispositivo compatibile. L’offerta è attivabile sia da chi porta il numero da Iliad, Fastweb, ho. Mobile e altri operatori virtuali, sia da chi desidera un nuovo numero.

Tra i vantaggi extra, anche l’attivazione gratuita, a condizione di fornire i consensi commerciali, e un mese gratis alla sottoscrizione. Tutto si fa online, in pochi minuti, direttamente sul sito ufficiale Kena.

Se cerchi tanti GB, una buona rete e un prezzo contenuto, questa è un’opzione da non lasciarsi scappare.

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WhatsApp: ban sui dispositivi governativi negli USA

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 15:17

La Chief Administrative Officer della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha informato i dipendenti che non devono più utilizzare WhatsApp. L’app è stata considerata un rischio per la privacy, in quanto non è chiaro come protegge i dati degli utenti. Il portavoce di Meta ha dichiarato che nessun’altra app offre lo stesso livello di protezione.

WhatsApp nello stesso elenco di TikTok

La Chief Administrative Officer (CAO) aveva già vietato l’uso di TikTok e di alcuni chatbot AI, tra cui DeepSeek, ChatGPT e Copilot. Nello stesso elenco è finita anche WhatsApp. Nell’email inviata allo staff del Congresso è scritto che l’uso dell’app di messaggistica è un rischio per la privacy:

L’ufficio per la sicurezza informatica ha ritenuto WhatsApp un’applicazione ad alto rischio per gli utenti a causa della mancanza di trasparenza nel modo in cui protegge i dati degli utenti, dell’assenza di crittografia dei dati archiviati e dei potenziali rischi per la sicurezza connessi al suo utilizzo.

Le versioni di WhatsApp per smartphone, computer e web non devono essere scaricate sui dispositivi governativi. Se è già installata, tutti i membri dello staff verranno contattati per ricevere informazioni sulla rimozione entro il 30 giugno. La CAO Catherine Szpindor ha dichiarato:

Proteggere la Camera dei Rappresentanti è la nostra massima priorità e monitoriamo e analizziamo costantemente potenziali rischi per la sicurezza informatica che potrebbero mettere a repentaglio i dati dei membri e del personale della Camera. Esaminiamo regolarmente l’elenco delle app autorizzate dalla Camera e lo modificheremo se lo riterremo opportuno.

Le app suggerite sono Microsoft Teams, Signal, iMessage, FaceTime e Wickr. Meta ha contestato la decisione attraverso il suo portavoce Andy Stone:

Siamo assolutamente in disaccordo con la descrizione della Chief Administrative Officer della Camera. Sappiamo che i membri e il loro staff usano regolarmente WhatsApp e non vediamo l’ora di garantire che i membri della Camera possano unirsi ufficialmente ai loro colleghi del Senato.

Il portavoce ha aggiunto che i messaggi su WhatsApp sono protetti dalla crittografia end-to-end per impostazione predefinita, quindi nessuno può leggerli. Il livello di protezione offerto è superiore a quello della maggioranza delle app incluse nell’elenco approvato.

Meta deve difendersi dalle accuse di monopolio della FTC. Il governo vuole la vendita di WhatsApp e Instagram. Forse le due questioni sono collegate.

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Google Earth compie 20 anni: conosci la vera storia?

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 14:59

Il ricordo del lancio di Google Maps prima e di Google Earth poi, avvenuti a pochi mesi di distanza, è uno di quelli ancora oggi ben vividi nella memoria del sottoscritto. Sono trascorsi esattamente 20 anni da quando abbiamo visto comparire sui nostri schermi (per qualcuno ancora CRT) una riproduzione 3D completa del pianeta, dentro la quale immergerci per viaggiare ovunque, con un click del mouse e stando comodamente seduti alla scrivania. Oggi il gruppo di Mountain View festeggia la ricorrenza, a modo suo, celebrando il passato e guardando al futuro.

I primi 20 anni di Google Earth

È online un sito dedicato che consigliamo di visitare. Non poteva mancare nemmeno un video (qui sotto) che ripercorre i due decenni della piattaforma, catapultandoci indietro fino al giugno 2005 mostrando la sua prima rudimentale interfaccia. All’epoca si faceva tutto da desktop: smartphone e tablet non avevano ancora fatto irruzione nella nostra quotidianità.

Nel celebrare la ricorrenza, bigG ne ripercorre la storia, elenca le novità introdotte nel tempo (foto storiche, visualizzazione migliorata e l’integrazione dell’ormai onnipresente Gemini) e quelle in arrivo, inclusa la possibilità di sfruttare Earth per pianificare la realizzazione di edifici e l’installazione di impianti per la produzione di energia da rinnovabili.

Come tutto ha avuto inizio

Pochi ne sono a conoscenza, ma il progetto non è nato internamente a Google. La prima versione di quello che sarebbe diventato il servizio ha origine alla fine degli anni ’90, sviluppata da Intrinsic Graphics, team specializzato in librerie per il gaming. Una genesi piuttosto casuale. La software house non aveva alcuna intenzione di lanciare una piattaforma per esplorare la Terra in 3D, ma creò una demo ispirata ai documentari Powers of Ten (1977) di Charles e Ray Eames, riproducendo il pianeta in rotazione con possibilità di ingrandirne aree specifiche tramite zoom.

Il progetto raccolse subito un successo inatteso, tanto da portare nel 1999 alla fondazione di Keyhole. A sua volta, il gruppo si impegnò nel realizzare un sistema per rendere fruibili grandi database di immagini satellitari attraverso un client via Internet. Nacque così EarthViewer, software venduto su CD. L’accoglienza a livello commerciale fu buona, tanto da stringere accordi con NVIDIA e Sony, ma il modello di business si rivelò poco efficace.

Le cose cambiarono con l’invasione dell’Iraq del 2003, quando i network televisivi iniziarono a utilizzare il servizio per illustrare le attività nei pressi di Baghdad. La visibilità portò nel giro di pochi mesi ad attivare l’attenzione di acquirenti interessati e, di lì a poco, Intrinsic Graphics passò nelle mani di Vicarious Visions.

È qui che entra in gioco Google. Oltre il 25% delle query inviate al motore di ricerca era allora legato a mappe, luoghi e indicazioni stradali. Ecco giustificato l’interesse nei confronti della tecnologia e la successiva acquisizione, nell’ottobre 2004. Trascorso meno di un anno si è giunti al lancio.

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Linux Foundation lancia Agent2Agent: agenti AI e interoperabilità

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 14:08

Le prossime evoluzioni nell’ambito dell’intelligenza artificiale poggeranno sempre più sulle abilità degli agenti AI. Abbiamo avuto modo di appurarlo anche di recente, partecipando al Google Cloud Summit 2025 di Milano, dove il concetto è stato ripetuto quasi fosse un mantra. A questo proposito, si segnala l’iniziativa presentata oggi da Linux Foundation, che facendo leva su un protocollo aperto e creato proprio da Google, lancia in via ufficiale il progetto Agent2Agent.

Agent2Agent, un protocollo per gli agenti AI

L’obiettivo dichiarato è quello di garantire l’interoperabilità e la sicurezza delle comunicazioni tra i diversi agenti AI, indipendentemente dalla piattaforma su cui operano e da chi li propone. Un’esigenza che si sta manifestando soprattutto nel settore enterprise, guardando con interesse crescente a queste innovazioni, ma al tempo stesso acquisendo consapevolezza dei potenziali rischi insiti nella tecnologia. La migliore descrizione possibile è quella fornita dal repository GitHub di riferimento.

Il protocollo Agent2Agent (A2A) è uno standard aperto progettato per consentire una comunicazione e una collaborazione fluide tra agenti di intelligenza artificiale. In un mondo in cui gli agenti vengono creati utilizzando framework diversi e da fornitori diversi, A2A fornisce un linguaggio comune, abbattendo i silos e promuovendo l’interoperabilità.

Alla Linux Foundation, organizzazione non profit, è delegata la governance del protocollo. Il direttore esecutivo Jim Zemlin ha sottolineato che questo garantirà neutralità e collaborazione a lungo termine.

Proprio ieri abbiamo citato il progressivo avvicinamento tra Microsoft e il mondo open source, scrivendo del primo incontro di persona tra Bill Gates e Linus Torvalds. Il gruppo di Redmond è tra coloro che sostengono l’iniziativa.

L’elenco completo dei partner coinvolti nel progetto è molto lungo. Oltre alle realtà citate in apertura ci sono anche Accenture, Adobe, Atlassian, Autodesk, AWS, Capgemini, Deloitte, Deutsche Telekom, InfoSys, Oracle, Red Hat, Salesforce, SAP, Siemens, SoftBank e Zoom, solo per citare i nomi più noti.

GNOME 49 abbandonerà definitivamente X11

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 14:02

Come già accennato attraverso le varie dichiarazioni, gli sviluppatori hanno annunciato che, a partire da GNOME 49, verrà completamente abbandonato il supporto alle sessioni X11, seguendo così l’ambiente desktop di KDE, che si muove ormai sulla stessa direzione. Si tratta ovviamente di una decisione che va verso un’adozione totale del più recente Wayland, il quale ha ormai sostituito il vecchio gestore finestre pressoché ovunque.

GNOME 49 abbandona completamente X11 adottando in toto Wayland

Nonostante X11 non verrà abbandonato del tutto, continuando a ricevere aggiornamenti di sicurezza e correzioni di bug, lo sviluppo attivo è praticamente fermo. Gli sviluppatori si stanno infatti concentrando su Wayland per GNOME 49, considerato più adatto alle esigenze moderne grazie a migliori prestazioni, sicurezza e funzionalità avanzate. Le limitazioni architettoniche di X11, ormai datato, rendono impossibile ulteriori progressi senza compromettere la compatibilità con le applicazioni esistenti.

La rimozione di X11 da GNOME 49 è stata preceduta da un lungo processo di preparazione. Durante lo sviluppo di GNOME 46, il team ha raccolto riscontri e risolto problemi critici, mentre con GNOME 48 sono stati introdotti significativi miglioramenti all’accessibilità, finanziati dal Sovereign Tech Fund. Questi interventi hanno colmato il divario funzionale tra X11 e Wayland, specialmente per tecnologie assistive come Orca, che ora superano le capacità di X11, eliminando le soluzioni temporanee del passato.

La decisione finale per GNOME 49 è stata presa dopo discussioni approfondite all’interno del reparto degli sviluppatori che si occupa del rilascio e in collaborazione con distribuzioni come Ubuntu e Fedora. A giugno 2025, Ubuntu ha confermato l’intenzione di disabilitare la sessione Xorg in GNOME 49 a partire dalla versione 25.10, allineandosi a molti altri software e distribuzioni Linux.

Per gli utenti la compatibilità non rappresenterà un problema: la maggior parte delle applicazioni supporta già Wayland nativamente, mentre XWayland garantisce che i software legacy funzionino senza interventi manuali. Anche se alcuni ambiti di nicchia  potrebbero ancora dipendere da X11, la transizione è stata progettata per essere quasi impercettibile, con vantaggi e migliorie per tutti gli utenti.

Nel frattempo, per chi desidera preservare l’eredità di X11, è nato il progetto XLibre Xserver, che ha recentemente rilasciato la sua prima versione beta. Per approfondire, è possibile consultare il post del blog degli sviluppatori GNOME.

Sorgenia, luce gas e Internet con 150€ di sconto: ecco l'offerta da attivare online

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 13:31

Sorgenia lancia una promozione pensata per chi vuole risparmiare sulle utenze e fare una scelta sostenibile: attivando insieme luce, gas e fibra, è possibile ottenere fino a 150€ di sconto sulle prime 12 bollette.

L’energia di Sorgenia è al 100% da fonti rinnovabili italiane e tutto si gestisce online, senza call center né moduli cartacei. L’offerta è già disponibile sul sito ufficiale del fornitore, ma prima di procedere con la sottoscrizione del contratto vorrai giustamente sapere quali sono le tariffe applicate. Eccole nel dettaglio.

Vai all’offerta di Sorgenia

Due piani su misura e fino a 150€ di vantaggi: come funziona la promo Sorgenia

Con Sorgenia puoi scegliere tra due soluzioni principali, pensate per adattarsi alle diverse abitudini di consumo:

  • Next Energy 24, ideale per chi cerca stabilità: tariffe bloccate per 24 mesi, luce a 0,122 €/kWh e gas a 0,49 €/Smc, con un bonus di 60€ di benvenuto. Il servizio commerciale (incluso) ha un costo annuo contenuto: 79,80€ per la luce e 91,20€ per il gas;
  • Next Energy Sunlight, pensato per chi vuole seguire l’andamento del mercato: energia con prezzo indicizzato e un contributo iniziale ridotto di 0,006 €/kWh per il primo anno. Lo sconto di partenza è 60€, mentre il canone di gestione è di 79,80€ (luce) e 85,50€ (gas).

Ma le novità di Sorgenia non sono finite qui, perché chi sceglie di attivare luce + gas + fibra ha diritto a uno sconto cumulativo di 150€, spalmato sulle prime 12 fatture. In più, incluso in ogni piano c’è il servizio Beyond Energy, un assistente digitale che ti aiuta a ottimizzare i consumi in casa.

Attivare l’offerta di Sorgenia è semplice: basta andare sul sito ufficiale, effettuare una simulazione e scegliere il piano più adatto. Senza vincoli, con trasparenza totale e un occhio attento all’ambiente.

Vai all’offerta di Sorgenia

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Mozilla rilascia Firefox 140: ecco cosa cambia

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 13:26

Mozilla ha rilasciato Firefox 140, l’ultima versione del diffuso browser open-source ora disponibile per il download. Questo aggiornamento, che segue la versione 139 di un mese fa, introduce una serie di funzionalità innovative, rendendo il browser più intuitivo, sicuro e personalizzabile. Ad aggiornarsi è anche la versione ESR (Extended Support Release), che sostituisce il ramo 128 ESR, integrando un anno di miglioramenti per gli utenti che preferiscono la versione a supporto prolungato.

Mozilla: le novità di Firefox 140

Tra le novità, Mozilla Firefox 140 da ora la possibilità di scaricare manualmente le schede dalla memoria: con un semplice clic destro su una o più schede, gli utenti possono liberare memoria e risorse CPU senza chiudere le pagine attive, mantenendo un’esperienza fluida. Per quanto riguarda le schede verticali, Mozilla ha introdotto un’opzione per ridimensionare la sezione delle schede fissate, trascinando il divisore per adattare lo spazio alle proprie esigenze. Inoltre, il pulsante “Estensioni” può essere rimosso dalla barra degli strumenti, rendendo l’interfaccia più pulita, pur mantenendo l’accesso alle estensioni tramite il menu Firefox.

La privacy rimane una priorità: su Firefox per Android, le schede private possono essere protette con impronte digitali o credenziali del dispositivo, garantendo maggiore sicurezza. In modalità navigazione privata, il supporto ai Service Workers migliora le funzionalità dei siti che eseguono attività in background, con dati sempre crittografati. Non mancano ottimizzazioni, che in questa versione interessano la funzione di traduzione a pagina intera, la quale traduce solo i contenuti visibili sullo schermo per ridurre il consumo di risorse e velocizzare il processo.

Firefox 140 migliora anche l’accessibilità, con il supporto aria-keyshortcuts su Linux, macOS e Windows, facilitando l’interazione per gli utenti con disabilità. La nuova Custom Highlight API consente agli sviluppatori di personalizzare intervalli di testo, migliorando l’esperienza di lettura. Non mancano anche aggiornamenti tecnici destinati agli sviluppatori, come la protezione contro attacchi mXSS, l’API CookieStore per la gestione asincrona dei cookie e l’evento pointerrawupdate per un tracciamento del puntatore più preciso e reattivo.

Con la chiusura del servizio Pocket, le sue integrazioni nella Nuova Scheda e l’icona nella barra degli strumenti sono state rimosse. Firefox 140 è scaricabile dal sito ufficiale di Mozilla, con aggiornamenti automatici per Windows e macOS entro 24 ore e per distribuzioni Linux rolling-release nei giorni successivi.

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PIA rappresenta da oltre 10 anni il top delle VPN: attivala con sconto 81%

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 13:18

Navigare in sicurezza oggi non è più una scelta: è una necessità. Ecco perché Private Internet Access (PIA), tra le VPN più affidabili al mondo, propone ora il suo servizio con uno sconto dell’81%, per un costo mensile di appena 1,99€, attivando il piano da 24 mesi.

Un’occasione perfetta per proteggere la propria attività online in modo serio, economico ed efficace. Per attivarla basta andare sul sito di PIA VPN . Detto questo, andiamo alla scoperta di questo tool nel dettaglio delle sue funzionalità.

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Perché scegliere PIA: crittografia, no-log, accesso globale e sicurezza ovunque

PIA è una delle poche VPN che unisce protezione avanzata, velocità e libertà di accesso. Utilizza la crittografia AES-256, lo standard impiegato anche per la protezione di dati governativi, e applica una rigida politica no-log, che garantisce che nessuna delle tue attività venga registrata o salvata.

C’è anche la funzione kill switch: se la connessione VPN dovesse cadere, il traffico si interrompe automaticamente, così da evitare ogni possibile fuga di dati. Con migliaia di server internazionali, PIA consente inoltre di accedere a contenuti e piattaforme non disponibili in Italia, superando i blocchi geografici in modo immediato. È ideale anche per i gamer, che possono contare su ping più stabili e la possibilità di accedere a server esteri, eludendo eventuali limitazioni degli operatori.

Infine, se lavori da remoto o ti connetti spesso a reti pubbliche (in hotel, coworking o aeroporti), PIA ti permette di navigare in sicurezza ovunque, proteggendo i tuoi dati personali e professionali.

Il tutto per 1,99€/mese con il piano biennale, per un totale di 51,74€. Un investimento minimo per una protezione totale. L’offerta è attivabile ora dal sito ufficiale di Private Internet Access, ma non c’è da tergiversare molto: potrebbe terminare da un momento all’altro.

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Con IONOS creare un sito web è più semplice

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 12:50

La creazione di un sito web viene vista da tante persone come un’operazione fuori portata. Il pensiero comune vuole infatti che a riuscirci siano soltanto i programmatori e gli esperti di informatica. In realtà le cose non stanno proprio così. Se già prima c’erano delle soluzioni che rendevano l’apertura di un sito da zero un’operazione non troppo complessa, ora l’intelligenza artificiale rende l’intera procedura un gioco da ragazzi.

Merito dei cosiddetti website builder con AI, strumenti offerti dalle principali aziende di web hosting per tutti coloro che non hanno alcuna conoscenza in campo informatico e di programmazione. Uno dei tool più interessanti al riguardo è quello proposto da IONOS: si chiama MyWebsite Now Starter e consente di realizzare un sito in soli tre passaggi.

In questi giorni il piano Plus della soluzione MyWebsite Now Starter di IONOS è disponibile gratis per un anno, anziché 18 euro al mese, per un risparmio dunque di 216 euro in 12 mesi. La promozione in corso, valida per un periodo di tempo limitato, è attivabile direttamente dalla pagina dedicata del sito ufficiale.

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Creare un sito web con IONOS in 3 passaggi

Il primo step prevede la selezione di un template adatto alla propria attività o al progetto che si ha in mente per il proprio sito. IONOS mette a disposizione dei suoi utenti un’ampia selezione di temi, rendendo ancora più semplice la scelta.

Il passaggio successivo riguarda invece l’aggiunta dei contenuti. In questa fase si ha l’opportunità di usare le sezioni responsive progettate da web designer professionisti, per poi aggiungere testi e immagini, anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

Infine non rimane che il terzo e ultimo step: la personalizzazione del layout, con la possibilità di modificare l’aspetto, i colori e i font del sito con un solo clic. Quando poi è tutto pronto, si può procedere con la pubblicazione online del sito.

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OpenAI e Jony Ive non progettano un'indossabile

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 12:38

OpenAI ha acquisito la startup io fondata da Jony Ive perché vuole progettare un dispositivo AI. Non ci sono dettagli su questo misterioso prodotto, ma sicuramente non sarà un’indossabile. La conferma indiretta arriva dai documenti relativi al procedimento legale avviato in seguito alla denuncia per violazione del marchio presentata da IYO (PDF).

Nessun auricolare AI

OpenAI ha avviato una collaborazione con Jony Ive attraverso l’acquisizione della sua startup per 6,5 miliardi di dollari. In seguito alla denuncia di IYO e all’ordine restrittivo temporaneo ricevuto dal tribunale, l’annuncio della partnership è stato eliminato. L’azienda guidata da Sam Altman ha rimosso anche il video pubblicato su YouTube, ma è ancora presente nel profilo del CEO.

OpenAI ha presentato ricorso contro l’ordine restrittivo temporaneo (PDF). Nel documento è scritto che sono stati acquistati 30 auricolari di vari produttori. Tang Tan, Chief Hardware Officer di io, ha ordinato gli auricolari One LTE di IYO, ma non sono mai arrivati.

Nella sua dichiarazione (PDF) in supporto al ricorso di OpenAI, Tan afferma che il dispositivo menzionato da Altman nel video non esiste. Il design non è stato ancora finalizzato e non sarà in vendita prima del 2026. Il dirigente conferma però che non saranno auricolari in-ear.

OpenAI e io hanno valutato la possibilità di realizzare un dispositivo indossabile, ma è stata scartata. Altman e Ive avevano già escluso gli smartphone. Secondo il Wall Street Journal sarà un dispositivo senza schermo. Quale prodotto AI verrà annunciato nel 2026 rimane un mistero.

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Radio 24 si accende sul digitale terrestre per tutti

Punto Informatico - Mar, 06/24/2025 - 12:38

Questa mattina, 24 giugno 2025, si è accesa Radio 24 TV sulla piattaforma digitale terrestre. Una novità particolarmente attesa dal giorno in cui è stato rilevato il canale corrispondente, ma a schermo nero. Al momento, tramite piattaforma DTT il canale sta trasmettendo in alta definizione con risoluzione video a 960 x 1080 pixel.

Segnaliamo che è anche disponibile un’applicazione HbbTV digitale terrestre dalla quale è possibile seguire le trasmissioni in streaming con una risoluzione video più alta a 1920 x 1080 pixel. Fonti ufficiali hanno annunciato che presto saranno disponibili anche contenuti on demand e verranno integrati podcast e altre programmazioni.

Radio24-IlSole24OreTV conferma e rafforza la leadership e la strategia di crescita del Gruppo e il suo legame inscindibile con il mercato dell’informazione in tutte le sue espressioni“, ha dichiarato Federico Silvestri, Amministratore Delegato del Gruppo 24 ORE.

Disponibile alla LCN 246 del digitale terrestre, consigliamo di effettuare una ricerca automatica dei canali per ottenerlo con tutti gli aggiornamenti sul proprio televisore.

Radio 24 TV sul digitale terrestre: una novità ricca di contenuti

In merito all’arrivo di Radio 24 TV sul digitale terrestre, Silvestri ha spiegato: “Il nuovo canale TV è l’ultima tessera di un prezioso mosaico multimediale; sarà anche un aggregatore dei prodotti video di tutte le testate giornalistiche, compreso il digital e i profili social, consentendo una nuova esperienza di visione dei programmi anche on demand“.

Fabio Tamburini, direttore delle testate del gruppo e direttore editoriale del Gruppo 24 ORE, ha annunciato così questa novità: “Il passaggio del Gruppo 24 ORE da produttore di video a canale televisivo rappresenta un salto di qualità, che completa la gamma dell’offerta. Un completamento della gamma dei prodotti che è anche una nuova sfida per i giornalisti del gruppo“.

Non è mancato nemmeno il commento di Paolo Ballerani, Amministratore Delegato di Persidera SpA, multiplex che ha accolto il nuovo canale: “Siamo onorati e orgogliosi di essere stati scelti dal Gruppo 24 ORE per l’affidamento dei servizi di play-out e diffusione del nuovo canale sulla nostra rete digitale terrestre nazionale“.

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