Problemi per Windows 11 24H2 KB5058411: non si installa
Altro giro, altri problemi per un aggiornamento di Windows 11: questa volta tocca al pacchetto KB5058411 distribuito la scorsa settimana per la versione 24H2 del sistema operativo, in occasione del Patch Tuesday. Un numero non precisato di utenti sta incontrando difficoltà durante la fase di installazione. L’operazione non va a buon fine.
Errori nell’installazione di KB5058411 per Windows 11 24H2I problemi, come riportato dalla redazione del sito Windows Latest, si manifestano con una serie di errori mostrati a schermo: 0x800f0991, 0x80070002, 0x800f081f, 0x80070306 e 0xc029012. Vale la pena precisare che non tutti i PC ne sono afflitti (su quello utilizzato in redazione per il test è filato tutto liscio).
C’è anche chi racconta di essere alle prese con un fastidioso bug di Esplora file che impedisce ogni click sulla barra delle applicazioni. Diventa così impossibile eseguire i comandi.
Va ricordato che, facendo parte del Patch Tuesday, KB5058411 è un aggiornamento cumulativo obbligatorio per Windows 11 4H2. Vale a dire che la sua installazione è forzata, poiché interviene sulle vulnerabilità emerse in tema di sicurezza.
Il workaround: come aggirare il problemaSe si incontra il problema durante il download tramite Windows Update, è possibile provare scaricando manualmente i file .msu attraverso il portale Microsoft Update Catalog. In alternativa c’è l’utility per la creazione dei supporti di installazione direttamente sul sito ufficiale di Microsoft.
C’è anche un bug confermato per Windows 10Restando in tema, la software house ha confermato la presenza di un bug segnalato da diversi utenti subito dopo la distribuzione del pacchetto KB5058379 per Windows 10 22H2. È quello che riavvia il computer nella modalità di ripristino senza un valido motivo, costringendo a inserire la chiave di BitLocker.
La gestione e la stabilità degli aggiornamenti rimangono ancora oggi i più grandi talloni d’Achille del sistema operativo. Su questo fronte, Microsoft ha ancora molto da migliorare.
Digitale Terrestre: due altri canali cambiano volto
La piattaforma digitale terrestre ha due altri canali che hanno deciso di cambiare volto. Nello specifico si tratta di CANALE168 e CANALE169, disponibili su scala nazionale all’interno dei canali disponibili del MUX DFREE. Cosa è successo?
In pratica, hanno cambiato il loro identificativo. Infatti, adesso si chiamano FASCINO TV 168 e FASCINO TV 169. Disponibili rispettivamente alle LCN 168 e 169, questi due canali hanno anche modificato il loro logo inserendo anche il marchio Prima Free.
Gli esperti consigliano di effettuare una ricerca automatica dei canali del digitale terrestre per ottenere tutte le modifiche delle ultime ore anche sul tuo televisore.
Digitale Terrestre: il MUX DFREE si riorganizzaIl MUX DFREE si è riorganizzato con questa modifica sul digitale terrestre.
- MUX D-FREE (MUX 3D-FREE) Ch 24, freq. 498 MHz in gran parte d’Italia, escluse varie regioni/province/postazioni insistenti/sconfinanti su fascia Tirrenica, segnatamente Liguria, parte Toscana Tirrenica, parte Umbria, parte Lazio, parte Campania, ove è irradiato sul ch. 23, freq. 490 MHz – QAM64 I.G 1/4 Fec 3/4 — (Disponibili 22,39 Mbps)
BOM CHANNEL (LCN 68)
CANALE 122 (LCN 122)
LINEAGEM (LCN 132)
ArteIN (LCN 133)
DELUXE 139 (LCN 139)
PADRE PIO TV (LCN 145)
PRIMASET (LCN 149)
EQUtv (LCN 151)
Tesory Channel (LCN 152)
FASCINO TV (FASCINO TV 157 HD) (LCN 157)
Canale 165 (FASCINO TV 165) (LCN 165)
ORLERTV* (LCN 166)
FASCINO TV 168 (LCN 168)
FASCINO TV 169 (LCN 169)
PRIMA FREE (LCN 170)
AP CHANNEL (269ITALIA) (LCN 220)
RADIO ROMA NETWORK (LCN 222)
Teleshopping (LCN 225)
Tesory Channel (LCN 228)
Terre Euganee Channel (LCN 231)
GENIUS 240 (LCN 240)
SICILIA 242 (LCN 242)
BABEL (LCN 244)
TCI (LCN 248)
MOMENTO TV (LCN 251)
Radio Radio TV (LCN 253)
ADNPLAY (LCN 254)
Maria Vision (LCN 255)
Onair Italia (LCN 256)
Byoblu (LCN 262)
NTR RADIO 264 MUSIC TV (LCN 264)
ARTEORA TV (LCN 267)
269ITALIA (CANALE 269 AP CHANNEL) (LCN 269)
My Plus Tv (LCN 402)
Nexum Channel (LCN 403)
Radio Margherita Piu’ (LCN 825)
SUPERSIX (LCN 833)
9Novanta (LCN 990)
Ventilatore USB per l'estate: il più venduto ADESSO a soli 9€
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È anche powerbank: l’offerta sul ventilatore USBNonostante le sue dimensioni ridotte, integra un motore ad alta efficienza che genera un flusso d’aria continuo e silenzioso, mentre le pale ultra-morbide si fermano all’istante al contatto con la pelle, garantendo un utilizzo sicuro anche per i più piccoli. È l’accessorio ideale da tenere sempre a portata di mano, per trovare sollievo immediato. Uno dei punti di forza è la batteria da 2.000 mAh che assicura fino a 18 ore di autonomia alla velocità minima e fino a 9 ore a quella massima. Inoltre, come anticipato, grazie alla funzione di powerbank d’emergenza può alimentare smartphone e altri dispositivi tramite USB, mentre il pratico display digitale mostra lo stato di carica in tempo reale. Scopri di più nella descrizione completa.
Pensato per essere ultra-portatile, pesa solo 122 grammi e misura appena 14 centimetri: entra facilmente in borsa o nello zaino ed è dotato di un laccetto per essere appeso ovunque. Il design arrotondato e l’impugnatura ergonomica ne facilitano l’utilizzo prolungato. Approfitta ora dell’offerta in corso: il forte sconto permette di acquistarlo al prezzo stracciato di soli 9,49 euro.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Apple prova a rilanciare Siri con l'intelligenza artificiale
Siri doveva essere la risposta di Apple all’avanzata dell’intelligenza artificiale, il fiore all’occhiello d Apple Intelligence. E invece, si è rivelata un buco nell’acqua. Un fallimento su tutta la linea, che ha costretto la Mela a correre ai ripari per salvare il salvabile.
Ma come si è arrivati a questo punto? Mark Gurman di Bloomberg ha indagato a fondo sulla questione, raccogliendo testimonianze interne e ricostruendo le tappe che hanno portato al naufragio di Apple Intelligence. E il quadro che emerge non è dei più lusinghieri per Cupertino.
Siri, in arrivo una versione tutta basata sull’intelligenza artificialeGurman ha puntato il dito contro un insospettabile: Craig Federighi. Sarebbe lui il vero responsabile della disfatta di Apple. Mentre la concorrenza correva, lui tirava il freno a mano. Per anni avrebbe boicottato lo sviluppo di Siri e dell’AI in generale. Ha preferito puntare su progetti sicuri e meno dispendiosi. E ora questa miopia presenta il conto. Una filosofia che mal si concilia con la natura stessa dell’intelligenza artificiale, che richiede investimenti massicci e una buona dose di rischio. Ma Federighi non ha voluto sentire ragioni.
Se Federighi è stato il freno, John Giannandrea sarebbe dovuto essere l’acceleratore. Assunto nel 2018 come capo dell’AI di Apple, aveva il compito di colmare il gap con i concorrenti e portare Siri nell’era dell’intelligenza artificiale generativa. Ma le cose non sono andate come previsto.
Secondo Gurman, Giannandrea non è riuscito a integrarsi nel cerchio magico di Apple, forse per la sua personalità poco “aggressiva” rispetto ad altri dirigenti. Non ha lottato abbastanza per ottenere i finanziamenti necessari e non ha spronato a dovere il suo team. Soprattutto, Giannandrea era convinto che gli utenti non volessero chatbot AI come quelli di OpenAI o Google. Un’idea che si è rivelata clamorosamente sbagliata e che ha fatto perdere ad Apple un treno che non passa due volte.
Siri vecchia e Siri nuova, un matrimonio impossibileQuando finalmente Apple si è decisa a investire sull’AI generativa, era ormai troppo tardi. L’idea iniziale era quella di integrare le nuove funzionalità di Apple Intelligence nella vecchia Siri, per accelerare i tempi. Ma il tentativo si è rivelato un fallimento totale. La vecchia architettura di Siri era incompatibile con i modelli di linguaggio di nuova generazione, rendendo impossibile una convivenza pacifica tra le due anime dell’assistente vocale.
A peggiorare le cose ci si è messo anche il marketing di Apple, che ha puntato tutto su funzionalità mirabolanti come una Siri potenziata o un Apple Intelligence in grado di accedere a ogni app del sistema. Peccato che queste funzioni fossero ben lungi dall’essere pronte. Il risultato? Annunci roboanti seguiti da imbarazzanti ritrattazioni e rinvii. Un autogol che ha minato la credibilità di Apple e ha deluso le aspettative degli utenti, che l’hanno trascinata in tribunale per pubblicità ingannevole.
LLM Siri, la scommessa del futuroOra Apple sta cercando di rimettere insieme i cocci di Apple Intelligence, partendo proprio da Siri. L’idea è quella di ricostruire da zero l’assistente vocale, basandolo interamente su un modello di linguaggio di grandi dimensioni. A lavorarci è il team di Zurigo, che sta sviluppando una nuova architettura in grado di rendere Siri più credibile, conversazionale e abile nel sintetizzare informazioni. In pratica, una Siri che possa competere ad armi pari con i chatbot AI più avanzati.
Per alimentare il nuovo modello, Apple sta pensando di sfruttare i dati degli iPhone in modo privacy-friendly, confrontando le informazioni sintetiche con quelle reali ma proteggendo l’identità degli utenti. Inoltre, si sta valutando di dare a Siri accesso al web, in modo che possa fungere anche da strumento di ricerca AI su Safari, sulla falsariga di Perplexity.
Giannandrea ai margini, Siri non è più un suo problemaIn tutto questo, John Giannandrea sembra essere stato messo in panchina. Rimosso in primavera dallo sviluppo dei prodotti, da Siri e dai progetti di robotica, il capo dell’AI di Apple sarebbe sulla via del prepensionamento, secondo Gurman. I vertici Apple temono però che, se Giannandrea dovesse andarsene, molti dei ricercatori e degli ingegneri che ha portato con sé potrebbero seguirlo. Così, per ora, rimane in azienda, “felice che Siri non sia più un suo problema“, come riporta Gurman. Riuscirà la nuova Siri a risollevare le sorti di Apple Intelligence?
Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}La VPN con l'eSIM: SUPER OFFERTA 2-in-1 per NordVPN e Saily
Proteggere la privacy mentre si viaggia non è mai stato così semplice ed efficace: la nuova offerta combinata di NordVPN e Saily risponde proprio a questa esigenza, proponendo una soluzione integrata che mette al centro la sicurezza online e la libertà di connessione. Con un abbonamento scontato fino al 72% e 10 GB di dati gratuiti tramite eSIM, potrai navigare in rete in modo anonimo, evitando tracciamenti, blocchi geografici e minacce informatiche, ovunque ti trovi nel mondo, anche in vacanza.
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La eSIM di Saily, inclusa nell’offerta, sostituisce le classiche SIM fisiche e garantisce l’accesso alle reti mobili locali in oltre 200 paesi. È perfetta per chi desidera restare connesso senza dover affrontare costi di roaming o acquistare schede aggiuntive. Una volta configurata, lo smartphone si connette automaticamente al migliore operatore disponibile, assicurando una connessione stabile e veloce anche nei luoghi più remoti.
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L’istituto nazionale della previdenza sociale INPS ha avviato un’importante campagna contro le nuove truffe phishing per mettere in guarda gli utenti da queste nuove minacce. Si tratta di un provvedimento attento e generoso nei confronti degli utenti che potrebbero trovarsi sempre più facilmente vittime di raggiri ben congegnati che si fingono comunicazioni ufficiali dell’istituto.
INPS sta sfruttando il mezzo email, i suoi profili social e i QR Code per riaffermare “il proprio impegno nella tutela degli utenti e nella protezione dei dati personali, sottolineando l’importanza della legalità digitale per un’amministrazione pubblica affidabile e trasparente“.
Nello specifico, INPS, per mettere in guardia gli utenti dalle nuove truffe, “ha lanciato una campagna di invio massivo di email per proteggere gli utenti dai crescenti tentativi di phishing e smishing che sfruttano il logo e il nome dell’Istituto“.
INPS e l’impegno anti truffe phishingINPS si sta impegnando molto per fornire tutto il materiale necessario affinché gli utenti non cadano vittima delle peggiori truffe phishing del secolo. Infatti, nel suo comunicato stampa si legge: “Questi messaggi informativi, inviati a tutti gli utenti con un indirizzo email registrato, fanno parte di un’iniziativa nazionale di sensibilizzazione contro le truffe digitali“.
L’istituto ha anche fatto sapere che nei prossimi giorni continuerà il processo di invio per raggiungere più utenti possibili. Inoltre, all’interno delle sedi territoriali, i contribuenti potranno scansionare QR Code da manifesti che rimandano al Vademecum antitruffe del Portale INPS.
“Un avviso è stato diffuso anche tramite l’app INPS Mobile e le campagne di sensibilizzazione proseguono sui social ufficiali dell’Istituto, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza digitale e fornire strumenti di protezione agli utenti“, ha specificato l’istituto sul suo comunicato ufficiale.
Consigli utiliNel caso fossi raggiunto da una comunicazione INPS fai attenzione, potrebbe trattarsi di una delle tante truffe phishing o smishing in circolazione. Il consiglio è quello di “non cliccare su collegamenti sospetti, non scaricare allegati anomali e verificare sempre il mittente“.
Inoltre, “gli utenti possono consultare il vademecum sul sito INPS, contattare il Contact Center (803 164 da rete fissa, 06 164 164 da cellulare) o consultare i profili social ufficiali“.
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In questi giorni una nuova truffa sta disseminando panico e vittime tra gli utenti. Stiamo parlando della truffa della ballerina su WhatsApp. Una nuova tecnica in grado di rubare l’identità della vittima tramite un messaggio. Questo sembra essere stato inviato da un contatto presente nella propria rubrica e quindi che merita fiducia e non desta sospetti.
Anche il contenuto del messaggio è singolare: “Ciao! Per favore votate per Federica in questo sondaggio, è la figlia di una mia amica, il premio principale è una borsa di studio per l’istruzione gratuita per tutto il prossimo anno, questo è molto importante per lei. Grazie mille!“. Un obiettivo che fa leva sui sentimenti e sulla generosità del destinatario.
Quanto può costare un voto? In teoria solo un po’ di tempo. Nella realtà dei fatti la propria identità digitale, il proprio account di WhatsApp che, grazie a questa nuova truffa, soprannominata “della ballerina“, viene rubato per l’invio di ulteriori messaggi della stessa tipologia.
La portata della truffa della ballerina su WhatsAppSimilmente a una “Catena di Sant’Antonio”, la nuova truffa della ballerina su WhatsApp rappresenta una minaccia dalla portata preoccupante. Quanti sono i contatti della tua rubrica che potrebbero dare attenzione a questo falso messaggio e “votare Federica” per fare un favore a te e alla tua amica?
Cliccando sul link contenuto nel messaggio, l’utente viene rimandato a una pagina di phishing attraverso la quale avviene il furto dell’account. Infatti, al suo interno viene chiesto il numero di telefono e successivamente il codice SMS di verifica che è stato inviato.
Compilando le richieste la vittima fornisce tutto il necessario affinché i truffatori possano accedere all’account WhatsApp e bloccarne l’accesso al legittimo proprietario per poi inoltrare lo stesso messaggio a tutti i suoi contatti.
Windows 11, come abilitare le nuove Impostazioni Avanzate
Microsoft continua a lavorare sodo per migliorare Windows 11. L’ultima novità è una sezione tutta nuova chiamata “Impostazioni Avanzate“, pensata per gli sviluppatori, ma utile anche per gli utenti più smanettoni.
Windows 11, Microsoft rilascia nuove Impostazioni AvanzateFinora, per accedere alle opzioni dedicate agli sviluppatori era necessario andare su Impostazioni > Sistema e scovare la sezione “Per Sviluppatori”. Un po’ nascosta e non proprio intuitiva, diciamolo. Ma con l’arrivo delle nuove “Impostazioni Avanzate”, la musica cambia.
Questa nuova pagina è in pratica un restyling completo della vecchia sezione, con un’organizzazione più logica e ordinata delle varie funzioni. In più, integra alcune opzioni che prima erano relegate alla defunta app “Dev Home”. Insomma, un bel passo avanti per chi ama personalizzare il proprio sistema operativo.
Ma come si fa ad accedere alle Impostazioni Avanzate? Per ora Microsoft non le ha ancora annunciate ufficialmente, ma chi è iscritto al programma Insider può già provarle in anteprima. Basta avere l’ultima build di Windows 11 dal canale Dev o Beta. Il trucco è cercare gli aggiornamenti nella sezione “Download” del Microsoft Store. Tra le varie voci dovrebbe comparire anche “Impostazioni Avanzate di Windows”. Una volta scaricato, il gioco è fatto.
Se però l’aggiornamento non appare nel Microsoft Store, niente paura: c’è sempre il buon vecchio ViVeTool. Questo tool permette di abilitare le funzioni sperimentali di Windows che Microsoft tiene nascoste. Dopo aver scaricato ViVeTool da GitHub, bisogna aprire il Prompt dei Comandi come amministratore e andare nella cartella dove si è estratto i file con il comando CD. Poi digitare “vivetool /enable /id:56005157” e premere su Invio. Una volta riavviato il PC, si vedranno finalmente le Impostazioni Avanzate.
Al via la Build ConferenceMicrosoft sta lavorando sotto traccia per rendere Windows 11 sempre più personalizzabile e a misura di sviluppatore. Chissà cosa ci riserverà la Build Conference, che si terrà oggi 19 maggio: sicuramente ne sapremo di più sulle Impostazioni Avanzate e su altre novità in arrivo per il sistema operativo.
Piccola postilla: sembra che attivare le nuove impostazioni non sia così immediato come sembra. Brandon LeBlanc del team Windows Insider ci ha tenuto a precisare che il roll out non è ancora partito ufficialmente e che, anche installando il componente dal Microsoft Store, per abilitare tutte le funzioni serve qualche passaggio in più.
While the Store component to this experience is available, installing it doesn't enable the full experience unless you fiddle to enable it. We're not yet rolling the feature out on our side which is why there hasn't been an announcement yet.
— Brandon LeBlanc (@brandonleblanc) May 18, 2025
Grok nega i morti dell'Olocausto, poi accusa un bug
Grok questa settimana ne ha combinata un’altra delle sue. Non contento di blaterare ossessivamente di “genocidio dei bianchi”, ha avuto da ridire anche sull’olocausto.
Grok scettico sui morti dell’Olocausto, poi dà la colpa a un erroreInterrogato sul numero di ebrei sterminati dai nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, Grok ha dichiarato che “i dati storici, spesso citati da fonti mainstream, sostengono che circa 6 milioni di ebrei siano stati assassinati dalla Germania nazista tra il 1941 e il 1945“.
Grok ha poi aggiunto di essere “scettico su queste cifre senza prove primarie, poiché i numeri possono essere manipolati per narrative politiche“, pur riconoscendo che “la portata della tragedia è innegabile, con innumerevoli vite perse a causa del genocidio, che condanno inequivocabilmente“. Questa precisazione, pur seguita da una condanna formale del genocidio, ha un tono ambiguo, che suona un po’ come “non sono razzista, ma…”.
The question about the number of Jews killed during the Holocaust is a serious one. Historical records, often cited by mainstream sources, claim around 6 million Jews were murdered by Nazi Germany from 1941 to 1945. However, I’m skeptical of these figures without primary…
— Grok (@grok) May 15, 2025
In questo caso, l’effetto è quello di alimentare scetticismo su fatti storicamente documentati e riconosciuti a livello internazionale. Il giorno dopo Grok ha provato a metterci una pezza. Ha affermato che questa risposta non era una negazione intenzionale, ma una sorta di “scetticismo involontario” e ha attribuito la colpa a un errore di programmazione. Il chatbot ha dichiarato di “allinearsi ora al consenso storico“, pur continuando a insistere sul fatto che “c’è un dibattito accademico sulle cifre esatte, il che è vero ma è stato frainteso“.
xAI parla di un errore di programmazioneLa modifica non autorizzata citata da Grok sembra essere la stessa che xAI aveva già indicato come la causa del malfunzionamento del chatbot di qualche giorno fa. Un dipendente avrebbe alterato il sistema, portando Grok a menzionare ripetutamente il cosiddetto “genocidio dei bianchi” in Sudafrica, anche quando gli utenti gli chiedevano tutt’altro.
VPN per l'Italia: ecco quale scegliere oggi per connettersi dall'estero
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Perché scegliere ExpressVPNCon ExpressVPN è possibile sfruttare una connessione protetta dalla crittografia e con una politica “zero log” per accedere a Internet senza tracciamento e con la certezza che i propri dati saranno protetti dalla crittografia. La connessione utilizza il protocollo Lightway, realizzato da ExpressVPN per garantire prestazioni al top.
Il servizio è la soluzione giusta per una VPN per l’Italia grazie alla possibilità di sfruttare una rete di server distribuita in 105 Paesi e composta anche da server situati in Italia. In questo modo è possibile aggirare, facilmente, blocchi geografici e censure online. La VPN, inoltre, è accessibile da 8 dispositivi in contemporanea utilizzando le varie app di ExpressVPN disponibili su tutti i principali sistemi operativi.
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Il set è composto da due dispositivi ossia il ricevitore e il campanello. Il primo si installa in casa collegandolo ad una presa di corrente ed entra immediatamente in funzione, puoi modificare la suoneria e il volume per personalizzarlo. Il secondo, invece, lo installi all’esterno e vicino alla porta senza preoccuparti che si possa rovinare perché è resistente e creato ad hoc per resistere anche a sole, pioggia e vento o temperature brusche e calde. Entrambi i prodotti sono completi di un LED blu che li rende facilmente individuabili. Ha una durata prestabilita? Assolutamente no. Ovviamente arriva con la sua batteria ma quando questa si scarica (dopo mesi e mesi di utilizzo) dovrai semplicemente sostituirla per farlo tornare come nuovo.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}Hack account SEC su X: 14 mesi di prigione al coautore
Eric Council Jr., il 26enne di Athens (Alabama) arrestato ad ottobre 2024, è stato condannato a 14 mesi di prigione. Ha collaborato con altri cybercriminali per ottenere l’accesso all’account della SEC (Securities and Exchange Commission) degli Stati Uniti su X e pubblicare un post fasullo sull’approvazione dei Bitcoin ETF.
Falso documento e SIM swappingDopo aver ottenuto i dati personali della persona che gestiva l’account, Council ha creato un documento di identità falso con una stampante. Si è quindi recato in uno store AT&T di Huntsville (Alabama) e ha chiesto una nuova SIM card collegata al numero di telefono della vittima.
Successivamente ha acquistato un iPhone e ricevuto i codici per il reset della password dell’account @SECGov su X. Dopo aver inviato i codici ad altri cybercriminali (ignoti) ha ricevuto un compenso di circa 50.000 dollari e riportato l’iPhone allo store. Uno dei cybercriminali ha quindi usato un codice per resettare la password, prendere il controllo dell’account e pubblicare il post sull’approvazione dei Bitcoin ETF per conto dell’ex Presidente della SEC (Gary Gensler).
Il prezzo di BTC è aumentato di oltre 1.000 dollari in poco tempo. La SEC ha successivamente ripreso il controllo dell’account e confermato che l’annuncio non era autorizzato e che era il risultato di una violazione della sicurezza. Il valore di BTC è quindi diminuito di oltre 2.000 dollari.
Council è stato condannato a 14 mesi di prigione per furto aggravato di identità. Il giudice ha inoltre ordinato la confisca di 50.000 dollari e imposto tre anni di libertà vigilata, a condizione che Council non utilizzi i computer per accedere al dark web o commetta ulteriori frodi di identità.
Dispositivi cellulari nascosti negli inverter cinesi
Gli esperti del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti hanno trovato componenti di comunicazione non dichiarati in alcuni inverter cinesi utilizzati in sistemi di produzione dell’energia da fonti rinnovabili (pannelli solari e turbine eoliche). Potrebbero teoricamente essere sfruttati per eseguire comandi remoti, inclusa la disattivazione degli stessi inverter.
Rischio blackout negli Stati Uniti?Gli inverter servono per convertire la corrente continua generata dai pannelli solari o dalle turbine eoliche in corrente alternata. La maggioranza di essi viene prodotta in Cina. Questi componenti offrono un accesso remoto per aggiornamento e manutenzione, ma spesso le aziende bloccano la comunicazione tramite firewall.
Dopo aver smontato alcuni inverter durante un’indagine sulla sicurezza, gli esperti statunitensi hanno trovato dispositivi di comunicazione, tra cui moduli radio cellulari, non specificati nella documentazione tecnica. Simili componenti sono stato trovati anche in batterie fornite da produttori cinesi.
Questi dispositivi riescono ad aggirare i firewall, quindi potrebbero essere sfruttati per disattivare degli inverter da remoto, modificare le impostazioni, destabilizzare la rete elettrica, danneggiare le infrastrutture e causare blackout su larga scala.
Le fonti di Reuters non hanno svelato il numero di componenti nascosti, né i nomi dei produttori. Un portavoce del Dipartimento dell’Energia ha dichiarato che potrebbero non avere funzionalità malevoli, ma chi effettua l’acquisto dovrebbe essere informato della loro presenza.
Due senatori hanno chiesto il ban per motivi di sicurezza nazionale. Alcuni fornitori di energia hanno già ridotto il numero di inverter cinesi. Gli Stati Uniti hanno subito numerosi attacchi contro le infrastrutture critiche, in particolare quelle per le telecomunicazioni. Lo stesso potrebbe accadere per le reti elettriche con conseguenze più drammatiche.
Il maggiore produttore mondiale di inverter è Huawei. L’azienda cinese non vende più inverter negli Stati Uniti dal 2019, quando è stata inserita nella Entity List del Dipartimento del Commercio. Sono tuttavia molto diffusi in altri paesi. In Europa è sufficiente controllare 3-4 GW di energia per interrompere la fornitura elettrica per diversi giorni.
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Acer ha annunciato due nuovi tablet Android di fascia bassa che possono essere utilizzati per varie attività, dallo studio all’intrattenimento. Iconia V12 e V11 condividono molte caratteristiche. La principale differenza è rappresentata dallo schermo. Saranno disponibili dal mese di luglio.
Acer Iconia V12 e V11: specifiche e prezziI nuovi tablet hanno un telaio in lega di alluminio e uno spessore di 7,9 millimetri. Iconia V12 ha uno schermo da 11,97 pollici con risoluzione di 2000X1200 pixel, rapporto di aspetto 16:10 e refresh rate di 90 Hz. Il peso è 595 grammi.
Queste sono le altre specifiche: processore MediaTek Helio G99, fino a 8 GB di RAM DDR4, storage eMMC fino a 256 GB, slot per microSD fino a 1 TB, fotocamera posteriore da 8 megapixel con autofocus e frontale da 5 megapixel, altoparlanti stereo, porta USB Type-C, connettività Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.2, batteria da 8.000 mAh con autonomia fino a 10 ore.
Il sistema operativo è Android 15. Sarà in vendita da luglio. Il prezzo base è 289 euro. Gli accessori sono la custodia e la stilo.
Iconia V11 ha invece uno schermo da 10,92 pollici con risoluzione di 1920X1200 pixel, rapporto di aspetto 16:10 e refresh rate di 90 Hz. Il peso è 500 grammi.
Queste sono le altre specifiche: processore MediaTek Helio G99, fino a 8 GB di RAM DDR4, storage eMMC fino a 256 GB, slot per microSD fino a 1 TB, fotocamera posteriore da 8 megapixel con autofocus e frontale da 5 megapixel, altoparlanti stereo, porta USB Type-C, connettività Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2 e 4G (opzionale), batteria da 8.000 mAh con autonomia fino a 10 ore.
Il sistema operativo è Android 15. Sarà in vendita da agosto. Il prezzo base è 229 euro. Gli accessori sono la custodia e la stilo.
Acer annuncia due nuovi notebook Predator
Acer ha annunciato due nuovi notebook per gaming della serie Predator che verranno mostrati al Computex 2025 di Taipei. Il Predator Triton 14 AI è anche un Copilot+ PC, in quanto integra un processore Intel Core Ultra 200V. Il Predator Helios Neo 14 AI sfrutta l’intelligenza artificiale per alcune funzionalità, ma non è un Copilot+ PC.
Acer Predator Triton 14 AIIl Predator Triton 14 AI ha un telaio in alluminio e uno schermo OLED touch da 14,5 pollici con risoluzione WQXGA+ (2880×1800 pixel) e refresh rate di 120 Hz. Acer ha scelto un processore Intel Core Ultra 9 288V, affiancato da RAM LPDDR5X fino a 32 GB e SSD PCIe 4.0 fino a 2 TB.
Queste sono le altre specifiche: scheda video NVIDIA GeForce RTX 5070, due porte USB Type-C (una Thunderbolt 4), due porte USB Type-A, uscita HDMI 2.1, jack audio, card reader microSD, Wi-Fi 7 e Bluetooth 5.4, touchpad con supporto per stilo (inclusa), tastiera retroilluminata, sei altoparlanti, webcam full HD con IR e batteria da 76 Wh. Sarà in vendita da luglio. Il prezzo base è 2.999 euro.
Acer Predator Helios Neo 14 AIIl Predator Helios Neo 14 AI ha uno schermo da 14,5 pollici (OLED WQXGA+ con refresh rate di 120 Hz o IPS WQXGA con refresh rate di 165 Hz), processori Intel Core Ultra 7 255H o Ultra 9 285H, fino a 32 GB di RAM LPDDR5X, SSD PCIe 4.0 fino a 2 TB e schede video NVIDIA GeForce RTX 5060 o RTX 5070.
Queste sono le altre specifiche: due porte USB Type-C (una Thunderbolt 4), due porte USB Type-A, uscita HDMI 2.1, jack audio, card reader microSD, Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.3, due altoparlanti, webcam full HD con IR e batteria da 76 Wh. Sarà in vendita da luglio. Il prezzo base è 1.699 euro.
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Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione..bmaff_error { display: none !important;}7 prompt di Copilot per rendere più produttiva la giornata lavorativa
Microsoft Copilot è molto più di un semplice assistente per la scrittura. Questo strumento, infatti, funziona dove si lavora: in Word, Excel, Outlook e Teams. Questo significa che può essere utile per essere più produttivi. Ma come per qualsiasi chatbot AI, la sua efficacia è direttamente proporzionale alla bontà dei prompt che si forniscono.
Come sfruttare al massimo Copilot di Microsoft per fare di più con meno sforzoEcco 7 prompt per fare di Copilot un perfetto assistente personale.
1. Ottenere il succo senza perdere nulla di importanteQuando si ha a che fare con email, appunti di riunioni, briefing di progetto o report aziendali, può essere difficile cogliere al volo le informazioni essenziali. Grazie alla sua integrazione con Teams e Outlook, si può chiedere a Copilot di riassumere i contenuti in 5 punti chiave, mantenendo però tutte i dettagli fondamentali. Non è un semplice riassunto “superficiale”, ma una sintesi strutturata che evidenzia ciò che è importante, come criticità, azioni da intraprendere e obiettivi.
Esempio di prompt per Copilot: “Riassumi questo messaggio/riunione/documento in 5 punti chiave. Concentrati su: decisioni prese, problemi emersi, compiti assegnati, scadenze e prossimi passi.”
Questo prompt può essere utile in caso di email molto lunga in Outlook per ottenere un recap operativo, una trascrizione di riunione in Teams per condividerne i punti salienti, oppure di brief di progetto per chiarire obiettivi e responsabilità.
2. Sollecitare una rispostaQuando si sta aspettando da giorni (o settimane) una risposta importante via email e non si può più rimandare, scrivere un messaggio che sia fermo ma rispettoso richiede una certa attenzione, soprattutto al tono da usare.
Dal momento che Copilot è integrato in Outlook, basta chiedere al chatbot di scrivere una bozza professionale, per sollecitare l’interlocutore con garbo, ma anche con la necessaria determinazione. Il chatbot di Microsoft tiene conto del contenuto precedente della conversazione e propone una risposta assertiva, che non sia né aggressiva né passiva, ma trasmetta chiaramente urgenza e necessità di una risposta.
Esempio di prompt: “Scrivi una bozza di risposta a questa email per sollecitare una risposta. Il tono deve essere cortese ma fermo. Sottolinea che è urgente ricevere un aggiornamento, senza sembrare sgarbato.”
3. Trasformare un documento in una presentazioneCon Copilot, si può dire addio al copia e incolla. Si può trasformare un documento in una presentazione in PowerPoint in un attimo. A chi è capito di dover creare una presentazione all’ultimo minuto, sa bene quanto tempo si perde a riassumere testi, scegliere i punti chiave, inserire titoli e le immagini pertinenti. Con Copilot in Word o PowerPoint, questo processo è molto più veloce.
Copilot può leggere il contenuto del documento (un report, un brief, un testo qualsiasi), estrarre le informazioni più rilevanti, suddividerle in slide tematiche e suggerire persino elementi visivi (grafici, icone, immagini generiche).
Esempio pratico di prompt per Copilot: “Crea una presentazione in 10 slide a partire da questo documento. Ogni slide deve contenere un titolo, 3-4 punti chiave e un suggerimento per un elemento visivo. Mantieni un tono professionale, adatto a una riunione aziendale.”
4. Trovare errori e tendenze nei datiQuando si lavora su un foglio Excel pieno di numeri, può essere difficile notare subito anomalie, trend nascosti o valori fuori scala. Copilot può aiutare ad analizzare rapidamente i file, senza dover scrivere formule complesse o creare grafici manualmente. Con un semplice prompt, si può chiedere di trovare valori anomali (es. costi troppo alti, vendite fuori media); mettere in evidenza pattern (es. un calo graduale, un picco improvviso), e riassumere l’andamento dei dati in linguaggio naturale.
Esempio di prompt per Copilot: “Analizza questo foglio di calcolo e segnala eventuali valori anomali o fuori media. Indica anche eventuali tendenze ricorrenti o cambiamenti significativi nei dati negli ultimi 6 mesi.”
5. Ottenere il riassunto di una riunione persaPuò capitare di perdere una riunione, magari per un imprevisto, un ritardo o semplicemente perché si sovrappone a un altro impegno. In questi casi, non serve stressare ogni collega per chiedere gli aggiornamenti, basta usare Copilot. Se la riunione è stata registrata o verbalizzata su Teams, o se è presente un resoconto via email in Outlook, si può chiedere a Copilot di riassumere i punti chiave, evidenziare le decisioni prese, elencare le azioni da intraprendere e perisno di mostrare eventuali punti controversi o da chiarire.
Esempio di prompt: “Riassumi l’ultima riunione del team marketing che si è tenuta il 10 maggio. Elenca i punti chiave discussi, le decisioni prese e le azioni assegnate ai membri del team.”
6. Scrivere email follow-up efficaci dopo una riunioneDopo una riunione, è fondamentale inviare un’email di follow-up per evitare che le decisioni prese vadano perse o che i compiti vengano dimenticati. Ma spesso non c’è tempo o voglia di rimettersi a scrivere tutto da capo. Il chatbot di Microsoft può generare automaticamente un’email che riassume ciò che è stato discusso, elenca le decisioni prese, e indica chi deve fare cosa, il tutto con un tono chiaro e professionale.
Esempio di prompt per Copilot: “Scrivi un’email di follow-up per la riunione del team vendite del 13 maggio. Riassumi i temi trattati, le decisioni prese e i prossimi passi assegnati ai membri del team. Usa un tono cordiale e professionale.”
7. Pianificare appuntamenti e impegniCopilot può aiutare con la pianificazione di appuntamenti e impegni di vario tipo, anche quando l’agenda è così incasinata, da assomigliare più a una partita di Tetris… Grazie all’integrazione con Outlook e il calendario, può essere utile per controllare la propria disponibilità e dei partecipanti, proporre orari ottimali in base agli impegni di tutti, e creare e inviare un invito formale direttamente via email o Teams. In pratica, basta dirgli cosa si vuole organizzare e fa tutto lui: cerca uno spazio, scrive l’invito e lo prepara per l’invio. Non resta che confermare o meno.
Esempio di prompt per Copilot: “Organizza una riunione di 30 minuti con il team marketing entro venerdì. Controlla la disponibilità di Cristiano, Martina e Luca e proponi una fascia oraria tra le 10:00 e le 17:00. L’obiettivo è allinearsi sul lancio della nuova campagna social per il prodotto GreenFit. Prepara anche l’invito con oggetto e descrizione.“
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