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Updated: 1 hour 20 min fa

VPN più veloce: è il momento di puntare su ExpressVPN (con 4 mesi gratis)

Sab, 08/09/2025 - 19:06

Scegliere una VPN veloce e sicura non è mai stato così facile: ExpressVPN, servizio di riferimento del settore, è protagonista di una nuova promozione, accessibile puntando sul piano biennale con 4 mesi gratis. Grazie a questa promozione, la VPN ora costa 4,86 euro al mese, con uno sconto del 61% e con anche una eSIM con 5 GB gratis per l’estero.

L’offerta in questione è disponibile con una garanzia di rimborso di 30 giorni che consente di attivare il servizio e, eventualmente, richiedere un rimborso dell’importo pagato.Per accedere subito all’offerta basta visitare il sito ufficiale ExpressVPN, disponibile premendo sul link qui di sotto.

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ExpressVPN: la scelta giusta per la VPN più veloce

Con ExpressVPN è ora possibile sfruttare una VPN veloce e sicura, in grado di offrire un servizio davvero completo agli utenti, soprattutto durante un viaggio all’estero. Tra le caratteristiche troviamo la possibilità di criptare il traffico dati oltre all’utilizzo della rete VPN con una politica “zero log” che assicura l’assenza di qualsiasi forma di tracciamento dell’attività dell’utente.

Il servizio può contare su un network di migliaia di server, distribuiti in oltre 100 Paesi al mondo. In questo modo, l’uso della VPN consente di aggirare eventuali blocchi all’accesso a siti e app su base geografica, evitando anche le censure online.

ExpressVPN utilizza il protocollo proprietario LightWay che consente di massimizzare la velocità della connessione, per un’esperienza di navigazione ottimale. Da segnalare, inoltre, che la VPN è utilizzabile su 8 dispositivi in contemporanea, sfruttando le app ufficiali messe a disposizione degli utenti, senza limiti di banda.

Per iniziare subito a usare il servizio è possibile attivare l’offerta in corso, disponibile tramite il box qui di sotto. La promozione consente di usare la VPN per 28 mesi, con un costo ridotto del 61% e con 30 giorni di garanzia di rimborso. Di seguito tutti i dettagli.

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NASA Curiosity: 13 anni su Marte

Sab, 08/09/2025 - 18:56

La NASA ha festeggiato i 13 anni del rover Curiosity su Marte. La missione doveva durare due anni, ma il robot a sei ruote è ancora attivo e continua ad inviare nuove informazioni agli scienziati sulla Terra. L’agenzia spaziale statunitense ha spiegato come è stata estesa la sua longevità. Intanto, il fratello minore Perseverance ha scattato una foto panoramica e si prepara a prelevare altri due campioni di roccia.

Gestione del budget energetico

Curiosity è stato lanciato il 26 novembre 2011. È atterrato nel cratere Gale il 6 agosto 2012, quindi è operativo da 13 anni. Il rover deve eseguire diverse attività che consumano energia: spostarsi sulla superficie marziana, estendere il braccio robotico, effettuare il collegamento con la Terra, utilizzare gli strumenti scientifici a bordo e accendere diversi riscaldatori che mantengono elettronica e parti meccaniche alla temperatura ottimale.

I precedenti Spirit e Opportunity avevano pannelli solari per ricaricare le batterie. Curiosity (come il più giovane Perseverance) utilizza un Multi-Mission Radioisotope Thermoelectric Generator (MMRTG) che sfrutta il decadimento del plutonio per generare energia. Le sonde Voyager 1 e 2 integrano un RTG e funzionano ancora dopo oltre 47 anni.

Il plutonio decade nel tempo, quindi ci vuole più tempo per ricaricare le batterie, lasciando ogni giorno meno energia per la scienza. Per questo motivo, gli ingegneri della NASA devono gestisce attentamente il budget energetico giornaliero del rover, considerando ogni dispositivo che utilizza le batterie.

Inizialmente veniva inviato un elenco di attività da completare una alla volta prima che il rover si fermasse per ricaricare le batterie. Dal 2021, Curiosity è multitasking. Può eseguire più compiti insieme, ad esempio scattare foto, muovere il braccio robotico e inviare dati ad un orbiter (che li trasmette alla Terra). Ciò permette di completare prima le attività, ridurre l’uso dei riscaldatori e consumare meno energia.

Se i compiti giornalieri vengono completati in anticipo, Curiosity può andare a dormire prima, la ricarica delle batterie dura meno e il MMRTG può funzionare più a lungo. Il rover può quindi svolgere la sua missione ancora per molti anni.

Novità su Perseverance

Il fratello più giovane di Curiosity continua ad esplorare la superficie marziana. Gli ultimi due campioni di roccia sono stati prelevati a marzo. Nella pagina dedicata sono stati già aggiunti i dettagli dei due prossimi campioni (29 e 30 su 38) che dovrebbero essere prelevati dalle rocce presenti nella zona chiamata Falbreen.

La Mastcam-Z di Perseverance ha catturato diverse immagini, 96 delle quali sono state unite per creare un panorama (immagine a 360 gradi) che mostra un cielo di colore blu. In realtà sono stati modificati i colori perché la versione originale è ovviamente rossastra.

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WhatsApp arrivano le foto Live in movimento come iPhone

Sab, 08/09/2025 - 17:45

Finalmente. Dopo anni di attesa, WhatsApp sta per colmare uno dei suoi vuoti più evidenti. Gli utenti Android potranno presto inviare quelle foto animate che Apple chiama Live Photo e Samsung, Motion Photo. Sono immagini che catturano qualche secondo di movimento e audio prima e dopo lo scatto.

WhatsApp porta le Live Photo su Android: foto che prendono vita

Le foto live non sono una novità assoluta. Samsung e Google già da anni consentivano di inviare le foto live con i loro smartphone di punta. Fino a oggi, chi voleva condividere una foto in movimento su WhatsApp doveva convertirla in video o accontentarsi di inviare solo il frame statico, perdendo tutta la magia del momento catturato.

D’ora in avanti, quando si seleziona una foto in movimento dalla galleria, WhatsApp proporrà di inviarla come foto dinamica, preservando movimento e audio, oppure convertirla in immagine statica tradizionale. Il controllo avviene direttamente nell’editor di disegno, con un semplice toggle che passa da una modalità all’altra.

Le foto animate inviate mostreranno una piccola icona di movimento nell’angolo in alto a sinistra della miniatura, così i destinatari sapranno che stanno per ricevere qualcosa di speciale. Non dovranno fare nulla di particolare. Toccando l’immagine, questa prenderà vita automaticamente, riproducendo quei preziosi secondi di contesto che trasformano una foto in un ricordo vivo.

I requisiti e roll out

Prima di entusiasmarsi troppo, ci sono alcuni limiti da considerare. La funzione è attualmente disponibile solo nella beta 2.25.22.29 per Android, e anche tra i beta tester il roll out è graduale: potrebbero volerci settimane prima che tutti possano provarla.

Per quanto riguarda la compatibilità, i dispositivi Samsung con Motion Photo e i Google Pixel con Top Shot sono già pronti. Piccola nota dolente per i possessori di Pixel Pro: dovranno temporaneamente disabilitare la modalità alta risoluzione da 50MP per utilizzare la funzione Top Shot. Un compromesso fastidioso tra qualità e dinamicità..

VPN per una connessione sicura in estate? La migliore di tutte è in offerta

Sab, 08/09/2025 - 17:28

La migliore VPN da attivare ad agosto 2025 non può che essere NordVPN, servizio che da anni è un punto di riferimento del settore delle VPN. Sfruttando la promozione in corso in questo momento, il servizio in questione è attivabile con uno sconto fino al 73% andando a scegliere il piano biennale con 30 giorni di garanzia di rimborso. In questo modo è possibile ridurre il costo del servizio fino a 3,39 euro al mese. Tutte le offerte sono disponibili tramite il link qui di sotto che porta al sito ufficiale di NordVPN.

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Perché scegliere NordVPN

Con NordVPN è possibile accedere a una VPN completa e ricca di vantaggi, ora disponibile con un prezzo molto vantaggioso. Tutte le versioni della VPN prevedono la possibilità di criptare il traffico dati, in modo da “mettere al sicuro” la connessione anche quando si sta utilizzando una rete Wi-Fi pubblica e non sicura.

L’uso della VPN avviene con una politica no log, che assicura l’assenza di un tracciamento dell’attività dell’utente, e con la possibilità di accesso alla rete da 10 dispositivi contemporaneamente, sempre senza limiti di banda. Da segnalare che il servizio prevede la possibilità di sfruttare un network di oltre 7 mila server, sparsi in oltre 100 Paesi. In questo modo, evitare blocchi geografici diventa facilissimo.

Con la promozione in corso, NordVPN ora costa 3,39 euro al mese, scegliendo il piano biennale con 30 giorni di garanzia di rimborso. C’è anche la versione Plus, che aggiunge servizi extra come la protezione contro i malware e il password manager, con un costo di appena 1 euro in più al mese. In aggiunta, c’è la versione Ultimate che costa 6,99 euro al mese e che include anche 1 TB in cloud, con la protezione della crittografia e altri vantaggi.

Le offerte sono disponibili tramite il link qui di sotto.

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GPT-5 non piace, gli utenti rivogliono GPT-4o (update)

Sab, 08/09/2025 - 15:59

Dal 7 agosto è disponibile il nuovo modello GPT-5 con capacità di ragionamento. Non esistono più famiglie separate (GPT e o), ma un singolo modello che ora è quello predefinito in ChatGPT. Molti utenti hanno però chiesto di ripristinare GPT-4o, in quanto funziona meglio per determinati argomenti. Sam Altman (CEO di OpenAI) ha parzialmente soddisfatto la richiesta, evidenziando anche un problema tecnico.

Vecchi modelli solo per abbonati

OpenAI ha comunicato il 7 agosto che GPT-5 è il modello predefinito di ChatGPT. È l’unico presente nel menu a discesa (in alto a destra nell’interfaccia web). Sono stati eliminati tutti i precedenti, tra cui GPT-4o, o3, o4-mini, GPT-4.5 e GPT-4.1. Solo gli abbonati Pro possono scegliere anche i vecchi modelli, ma verranno eliminati dopo 60 giorni.

Molti utenti su Reddit e vari social media hanno manifestato il loro disappunto per l’eliminazione dei vecchi modelli (sono accessibili solo agli sviluppatori tramite API). Per alcuni di essi, GPT-4.1 o GPT-4o era considerato un amico o un partner. Altri utenti usavano diversi modelli per compiti specifici.

Sam Altman ha comunicato che gli abbonati Plus potranno scegliere il modello GPT-4o. Verranno inoltre raddoppiati i limiti d’uso per GPT-5 (attualmente si possono inviare fino a 80 messaggi ogni 3 ore). Gli abbonati Plus potevano già scegliere tra GPT-5 e GPT-5 Thinking.

Diversi utenti hanno segnalato che il “real-time router” o “autoswitcher” non funziona correttamente. GPT-5 non passa quindi automaticamente alla versione Thinking quando necessario. Le risposte sono inoltre più lente, più corte e meno accurate. Altman ha spiegato che l’autoswitcher era offline per un problema tecnico, quindi GPT-5 sembrava più stupido.

OpenAI modificherà l’interfaccia di ChatGPT per consentire il passaggio manuale da GPT-5 a GPT-5 Thinking. Altri miglioramenti sono previsti per offrire una maggiore personalizzazione.

Aggiornamento
OpenAI ha comunicato le ultime novità:

  • GPT-5 è disponibile per il 100% degli utenti Plus, Pro, Team e Free.
  • I limiti sono stati raddoppiati per utenti Plus e Team. La prossima settimana saranno disponibili le versioni mini di GPT-5 e GPT-5 Thinking che verranno usate fino al reset dei limiti.
  • GPT-5 Thinking e GPT-5 Pro sono ora nel selettore del modello.
  • GPT-4o è disponibile anche per gli utenti Plus e Team. Per utilizzarlo su più piattaforme si deve attivare “Mostra modelli legacy” nelle impostazioni dell’interfaccia web.

Word trasforma i documenti in podcast, come fare

Sab, 08/09/2025 - 13:40

Quante volte sarà capitato di guardare un documento di 50 pagine pensando se solo potessi ascoltarlo mentre guido? Microsoft ha appena realizzato questo desiderio. Word ora può leggere i riassunti dei propri documenti come se fossero podcast. I report noiosi ora diventano contenuti audio da ascoltare mentre si fa jogging, si prepara la cena o si è bloccati nel traffico.

Word ora legge i documenti come podcast: ecco come attivarlo

La nuova funzione si integra perfettamente con Microsoft 365 Copilot. Il sistema genera un riassunto intelligente del documento e lo trasforma in un’esperienza audio completa, con controlli che farebbero invidia a Spotify. Si può regolare la velocità di riproduzione, saltare avanti e indietro tra i punti chiave, mettere in pausa. È possibile persino salvare la registrazione su OneDrive per riascoltarla più tardi o condividerla con i colleghi.

Per attivare questa funzione, basta aprire un documento in Word, cliccare sul pulsante Copilot nella scheda Home e chiedere all’AI di generare un riassunto audio. In pochi secondi apparirà un player multimediale con tutti i controlli necessari per gestire l’ascolto come preferisci.

I requisiti

Ci sono alcune limitazioni da considerare. Innanzitutto, serve una licenza Microsoft 365 Copilot, non è una funzione gratuita per tutti gli utenti Word. I documenti devono essere salvati online su OneDrive o SharePoint; i file locali sul computer sono esclusi dalla festa audio.

Inoltre, il documento deve contenere almeno 100 parole per attivare la generazione del riassunto audio. E per ora, la funzione parla solo inglese, anche se Microsoft promette l’arrivo di altre lingue “presto” (dove “presto” nel linguaggio Microsoft può significare qualsiasi cosa tra domani e il prossimo decennio).

Una delle caratteristiche più interessanti è la possibilità di salvare le registrazioni generate. Cliccando sui tre puntini nel player e selezionando “Salva su OneDrive”, il riassunto audio diventa un file permanente che si può riascoltare quando si vuole o condividere con chi si preferisce.

Tutti i riassunti audio generati in precedenza rimangono accessibili nella cronologia della chat di Microsoft 365 Copilot, creando di fatto una libreria personale di contenuti audio aziendali. È

L’arrivo di GPT-5

Come se non bastasse, Microsoft ha recentemente integrato GPT-5 di OpenAI in Microsoft 365 Copilot. Questo significa riassunti più accurati, una comprensione più profonda dei documenti complessi e una capacità di sintesi che si avvicina sempre più a quella umana.

La combinazione di GPT-5 con la funzione audio apre scenari interessanti: documenti tecnici trasformati in spiegazioni comprensibili, contratti legali riassunti in linguaggio semplice, report finanziari che diventano narrazioni ascoltabili.

Windows 11: più opzioni dal Pannello di controllo

Sab, 08/09/2025 - 13:13

Windows 11 25H2 arriverà in autunno. Microsoft prosegue lo sviluppo con l’aiuto degli iscritti al programma Insider. Da ieri sera è disponibile la build 26200.5742 (KB5064075) nel canale Dev con due principali novità. Una di esse, presente anche nella build 26120.5742 (KB5064075) di Windows 11 24H2 (canale Beta), riguarda il Pannello di controllo.

Meno opzioni nel Pannello di controllo

Il Pannello di controllo è presente in Windows fin dalla prima versione del 1985. A partire da Windows 8, Microsoft ha aggiunto l’app Impostazioni, creando in pratica un doppione di alcuni elementi. Il Pannello di controllo è ancora presente in Windows 11 e offre un numero maggiore di impostazioni rispetto all’omonima app.

Nella build 26200.5742 di Windows 11 25H2 sono state aggiunte all’app Impostazioni alcune opzioni per orario, lingua e tastiera precedentemente accessibili solo dal Pannello di controllo. È possibile aggiungere altri orologi in Impostazioni > Data/ora e lingua > Data e ora usando l’opzione presente nella sezione “Mostra ora e data nella barra delle applicazioni“. Nel Pannello di controllo si trova in Orologio e area geografica > Aggiungi orologi per altri fusi orari.

È possibile anche cambiare il server per la sincronizzazione dell’orario nella sezione Impostazioni aggiuntive in Impostazioni > Data/ora e lingua > Data e ora. Nel Pannello di controllo si trova in Orologio e area geografica > Data e ora > Ora Internet.

Microsoft ha inoltre spostato le opzioni per il formato di ora e data in Data/ora e lingua > Data e ora e aggiunto le opzioni per cambiare i formati di numeri e valute. Nella pagina Impostazioni > Accessibilità sono presenti le opzioni per controllare durata e frequenza di ripetizione del carattere, e frequenza di lampeggiamento del puntatore del mouse.

Microsoft ha infine aggiornato il layout del pannello, visibile accanto al menu Start, relativo allo smartphone collegato. Sono ora accessibili più elementi delle attività recenti, oltre a messaggi, chiamate, foto e aggiornamenti dalle app.

ExpressVPN lancia la promo dell'estate: sconto 61% ed eSIM gratis

Sab, 08/09/2025 - 11:40

Connettersi ovunque senza rinunciare alla privacy è più semplice che mai grazie alla nuova offerta speciale di ExpressVPN pensata per chi viaggia. Sottoscrivendo l’abbonamento di due anni, riceverai quattro mesi extra di servizio, per un totale di 28 mesi di protezione completa. Il prezzo è imbattibile: solo 4,87 euro al mese, equivalenti a 0,17 euro al giorno. Inoltre, ricevi una eSIM da 5GB gratuita da holiday.com per restare online anche all’estero senza costi extra.

Scegli ExpressVPN al 61% di sconto

Cosa offre ExpressVPN

ExpressVPN offre connessioni veloci e affidabili in 105 Paesi, l’ideale per navigare senza restrizioni, guardare contenuti in streaming in qualità 4K e proteggere i dati personali su qualsiasi rete, incluse quelle Wi-Fi pubbliche di hotel, aeroporti e bar. L’installazione è rapidissima — solo 90 secondi — e con un semplice tocco attivi una connessione sicura su un massimo di otto dispositivi contemporaneamente, dai portatili alle smart TV, passando per smartphone e console.

In vacanza, una VPN può fare la differenza in moltissime situazioni: consente di accedere ai servizi di home banking in totale sicurezza, aggirare blocchi geografici per usare le proprie app preferite, evitare tracciamenti indesiderati e continuare a guardare serie e programmi italiani anche dall’estero. Grazie al protocollo Lightway, le prestazioni restano elevate e stabili, mentre server offuscati e tecnologia TrustedServer assicurano che nessuna traccia di navigazione venga salvata.

A ciò si aggiunge la funzione Threat Manager, che blocca in automatico domini sospetti e tracker, migliorando la sicurezza e la velocità di caricamento delle pagine. Per dispositivi che non supportano le VPN, come alcune smart TV e console, MediaStreamer consente comunque di sbloccare contenuti limitati per area geografica.

ExpressVPN a soli 17 centesimi al giorno

Con questa offerta, ExpressVPN mette insieme sicurezza avanzata, velocità di connessione e un prezzo decisamente vantaggioso. Due anni di servizio più quattro mesi gratis, sconto del 61%, eSIM da 5GB inclusa e garanzia soddisfatti o rimborsati entro 30 giorni: tutto questo a meno di un caffè al giorno. Se stai per partire per le vacanze e desideri navigare senza confini proteggendo la tua privacy, ExpressVPN è la scelta ideale. Attivala subito online in pochi minuti.

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NASA e Google creano medico AI per gli astronauti su Marte

Sab, 08/09/2025 - 09:54

Houston, abbiamo un problema. Ma stavolta Houston non potrà rispondere. Quando gli astronauti saranno in viaggio verso Marte, a milioni di chilometri dalla Terra, una semplice comunicazione impiegherà fino a 24 minuti per arrivare a destinazione. In caso di emergenza medica, quel ritardo potrebbe essere fatale. Per questo NASA e Google stanno sviluppando un medico AI che viaggerà con gli equipaggi.

Astronauti su Marte avranno un dottore AI: ecco come funziona

Si chiama CMO-DA, acronimo di Crew Medical Officer Digital Assistant. È un assistente multimodale che comprende voce, testo e immagini, capace di diagnosticare sintomi e suggerire trattamenti quando il centro di controllo terrestre è irraggiungibile. Costruito sulla piattaforma Vertex AI di Google Cloud, questo medico digitale è il primo passo concreto verso quella che la NASA chiama medicina spaziale indipendente dalla Terra.

Il sistema è autonomo, ciò vuol dire che può funzionare anche quando le comunicazioni sono interrotte o quando attendere una risposta dalla Terra non è un’opzione. Sulla Stazione Spaziale Internazionale, gli astronauti possono contare su chiamate in tempo reale con i medici di Houston e su rifornimenti regolari di medicinali. Su Marte, saranno soli con la loro intelligenza artificiale.

Tre test, risultati sorprendenti

NASA e Google hanno già messo alla prova il loro medico digitale con tre scenari clinici reali: una lesione alla caviglia, dolore al fianco e mal d’orecchio. Un trio di medici, tra cui un astronauta-medico, ha valutato le prestazioni dell’assistente AI attraverso tutto il processo diagnostico, dalla valutazione iniziale alla raccolta dell’anamnesi, dal ragionamento clinico al piano di trattamento.

I risultati hanno superato le aspettative. L’AI ha dimostrato un’accuratezza diagnostica del 74% per il dolore al fianco, dell’80% per il mal d’orecchio e un impressionante 88% per la lesione alla caviglia. Numeri che, per un sistema ancora in fase di sviluppo, promettono un futuro in cui gli astronauti potranno contare su un supporto medico affidabile anche nelle situazioni più estreme.

Il progetto opera sotto un accordo di abbonamento a prezzo fisso con Google Public Sector, che copre i servizi cloud, l’infrastruttura di sviluppo e l’addestramento dei modelli. Ma c’è un dettaglio cruciale, la NASA mantiene la proprietà del codice sorgente dell’applicazione.

La piattaforma Vertex AI di Google fornisce accesso non solo ai modelli proprietari di Mountain View, ma anche a quelli di terze parti, creando un ecosistema flessibile che può evolversi con le esigenze della missione.

Oltre Marte

La roadmap di sviluppo procede con cautela. Gli scienziati della NASA hanno pianificato l’integrazione di nuove fonti di dati, inclusi dispositivi medici specializzati, e stanno addestrando il modello a comprendere le condizioni uniche della medicina spaziale, come gli effetti della microgravità sul corpo umano.

Ma l’impatto di questa tecnologia potrebbe estendersi ben oltre. David Cruley di Google è stato volutamente vago sulla possibilità di ottenere l’approvazione normativa per portare questo tipo di assistente medico negli studi medici, ma le implicazioni sono evidenti. Un sistema validato nello spazio, dove gli standard di sicurezza sono estremi e i margini di errore inesistenti, potrebbe rivoluzionare l’assistenza sanitaria in aree remote della Terra dove l’accesso ai medici è limitato.

Perché Perplexity è la migliore alternativa a ChatGPT

Sab, 08/09/2025 - 09:30

Quando pensiamo alle alternative a ChatGPT, ci vengono in mente i soliti nomi: Claude di Anthropic, Gemini di Google, Meta AI. Tutti validi, certo, ma alla fine sembrano variazioni sullo stesso tema. È come scegliere tra diverse marche di pasta. Il formato cambia leggermente, ma l’esperienza fondamentale resta la stessa.

Eppure esiste un’alternativa che ribalta completamente l’approccio all’intelligenza artificiale conversazionale, trasformando quello che potrebbe essere l’ennesimo chatbot in uno strumento di ricerca e produttività davvero innovativo.

Perplexity: quando l’AI diventa davvero uno strumento di lavoro

Perplexity non è nato per competere nella corsa al modello linguistico più potente. Mentre OpenAI, Google e Anthropic si sfidano a colpi di parametri e benchmark, Perplexity ha scelto una strada diversa: creare il miglior ambiente possibile per sfruttare tutti questi modelli insieme, aggiungendo funzionalità che trasformano una semplice conversazione in vera produttività.

La differenza si nota subito. Dove ChatGPT ti accoglie con un’interfaccia minimalista che nasconde complessità spesso confuse, Perplexity presenta tutto in modo chiaro e immediato. Non si deve indovinare cosa fanno le varie funzioni, non ci si perde in menu infiniti di GPT personalizzati creati dalla community, non si deve cercare estensioni di terze parti per avere funzioni basilari. Tutto quello che serve è già lì, integrato e funzionante.

Ma la vera forza di Perplexity sta nel suo approccio alla ricerca e alla verifica delle informazioni. Mentre ChatGPT può inventare fatti con una sicurezza disarmante, Perplexity cita sempre le sue fonti, permettendo di verificare ogni affermazione.

Cosa accomuna ChatGPT e Perplexity?

Prima di parlare delle differenze, è giusto riconoscere che entrambe le piattaforme condividono alcune funzionalità. Entrambe offrono conversazioni contestuali dove si possono fare domande di follow-up mantenendo il filo del discorso. È possibile caricare file, analizzare documenti, processare immagini. Entrambe hanno app mobile ben fatte che permettono di portare l’AI sempre a spasso.

Il prezzo? Identico: 20 dollari al mese per le versioni premium. Ma è qui che finiscono le somiglianze e iniziano le differenze sostanziali.

I pregi di Perplexity

Con ChatGPT Plus si ha accesso a vari modelli GPT, ma si rimane sempre nell’ecosistema OpenAI. Con Perplexity Pro invece si può scegliere tra GPT-4o, Claude 4.0 Sonnet (ha già integrato anche Opus 4.1), Gemini 2.5 Pro e i modelli proprietari Sonar e R1. È come avere abbonamenti a Netflix, Disney+ e Prime Video al prezzo di uno solo.

Anche la generazione di immagini è presente in entrambi, ma mentre ChatGPT usa esclusivamente GPT Image 1 tramite GPT-4o, Perplexity seleziona automaticamente il modello più adatto tra vari disponibili.

1. La flessibilità

Immaginiamo di dover scrivere un report importante. Con ChatGPT si è limitati ai modelli OpenAI. Se GPT-4 non capisce quello che si vuole o genera risposte che non convincono, si può solo riformulare la domanda e sperare. Con Perplexity, si può passare istantaneamente a Claude per un approccio più analitico, a Gemini per elaborazioni più creative, o ai modelli Sonar per ricerche web più approfondite. In questo modo è possibile confrontare come diversi modelli AI interpretano lo stesso problema.

Facciamo un esempio pratico. Mettiamo il caso di dover analizzare dei dati finanziari complessi. GPT-4 dà una risposta che sembra incompleta. Con un clic si passa a Claude, noto per le sue capacità analitiche superiori in certi contesti. Non si è ancora soddisfatti? Non c’è problema, si può passare a Gemini per vedere se coglie sfumature diverse. Tutto nella stessa interfaccia, nella stessa conversazione, senza dover fare copia e incolla su piattaforme diverse.

2. La ricerca

La funzione Deep Research di Perplexity non si limita a cercare informazioni: le aggrega, le sintetizza, le verifica e le presenta in un formato chiaro, ma sempre con le fonti a portata di clic.

Ad esempio, si deve preparare una presentazione sulle tendenze del mercato immobiliare italiano post-pandemia. Con ChatGPT si otterrebbe probabilmente una risposta generica basata su dati pre-2024, magari con qualche informazione inventata presentata come fatto. Con Perplexity, il sistema esegue decine di ricerche web, analizza più fonti, confronta dati da siti governativi, report di agenzie immobiliari e articoli recenti, poi presenta tutto in modo organizzato con grafici pertinenti e link alle fonti originali.

La differenza è abissale. È un assistente che cerca attivamente, verifica e cita.

3. Spaces per le collaborazioni

ChatGPT permette di condividere le conversazioni, ma Perplexity va oltre con gli Spaces. Sono workspace dedicati dov’è possibile organizzare ricerche per progetto, invitare collaboratori, costruire una base di conoscenze condivisa. In pratica, è un ambiente di lavoro collaborativo.

Supponiamo di lavorare con un team su una strategia di marketing. Si crea uno Space dedicato dove tutti possono contribuire con ricerche, il sistema mantiene traccia di tutte le fonti consultate, e si può costruire insieme un repository di informazioni verificate. Niente più email con link sparsi. Tutto è organizzato, tracciabile, condivisibile.

4. Interfaccia user-friendly

ChatGPT punta sul minimalismo, ma questo non è sempre un bene. Cos’è un GPT? Cosa fa SORA? Perché ci sono migliaia di bot creati dalla community e come si fa a sapere quali vale la pena usare? L’interfaccia pulita nasconde una complessità che può disorientare.

Perplexity sceglie la chiarezza sopra il minimalismo. Ogni funzione è etichettata chiaramente, con tanto di descrizione che spiega cosa fa. Le funzionalità sono curate, ufficiali, integrate perfettamente.

Cosa si potrebbe rimpiangere di ChatGPT

Per onestà intellettuale, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. ChatGPT ha indiscutibilmente i suoi punti di forza. La modalità vocale avanzata è una spanna sopra. Le conversazioni sembrano più naturali, più umane. Per brainstorming creativi o sessioni esplorative dove il flusso della conversazione è importante, ChatGPT mantiene un vantaggio.

La memoria di ChatGPT è un’altra caratteristica che Perplexity non offre ancora. ChatGPT può ricordare preferenze, contesti e informazioni attraverso conversazioni diverse, creando un’esperienza più personalizzata nel tempo. Inoltre, Perplexity copre la maggior parte delle esigenze comuni, ma non ha ancora la stessa varietà di estensioni specializzate.

Infine, se si vuole sempre l’ultimissimo modello OpenAI appena rilasciato, come GPT-5 per esempio, ChatGPT rimane la scelta obbligata. Con Perplexity bisogna aspettare sempre qualche settimana prima che i nuovi modelli vengano integrati.

Perplexity è migliore di ChatGPT? Non è la domanda giusta!

Perplexity non cerca di essere ChatGPT in una versione migliore. Cerca di essere qualcosa di diverso, un vero strumento di produttività basato sull’AI piuttosto che un chatbot tuttofare. Se si passano le giornate a fare ricerche, scrivere report, verificare informazioni, collaborare su progetti, Perplexity trasforma ore di lavoro in minuti di lavoro intelligente.

E.ON Luce e Gas Insieme: prezzo bloccato e vantaggi esclusivi per 12 mesi

Sab, 08/09/2025 - 08:54

 

Per chi cerca stabilità nei costi e servizi aggiuntivi, E.ON propone la soluzione Luce e Gas Insieme, pensata per offrire un prezzo fisso dell’energia per un anno e benefici extra per chi attiva entrambe le forniture.

Sottoscrivendo l’offerta online sul sito ufficiale, si ottiene anche uno sconto del 10% sulla tariffa elettrica. Andiamo perciò a scoprire nel dettaglio le tariffe proposte in questo momento.

Vai all’offerta di E.ON

E.ON: ecco l’offerta Luce e Gas Insieme

Attivando il pacchetto completo, il costo dell’energia elettrica è fissato a 0,09979 €/kWh, che scende a 0,0880 €/kWh per chi abbina anche la fornitura di gas. Sono previsti costi fissi di 11€ al mese (132 € l’anno) suddivisi tra spese di gestione commerciale e quota mercato capacità, mentre le altre voci in bolletta – come trasporto e oneri di sistema – seguono le tariffe stabilite dall’Autorità.

Per quanto riguarda la fornitura gas, scende a 0,408 €/Smc, con corrispettivi fissi di e componente variabile 0,008 €/Smc.

L’elettricità è interamente prodotta da fonti rinnovabili certificate tramite Garanzie d’Origine, mentre il gas è a emissioni compensate grazie a crediti Gold Standard che finanziano progetti ambientali nei Paesi in via di sviluppo.

Tra i vantaggi inclusi c’è il programma fedeltà E.ON EnergiaVincente, che premia i clienti con offerte dedicate, e un bonus del 15% in bolletta per gli acquisti su Amazon.it in alcune categorie selezionate (valido fino al 31 marzo 2026).

La gestione delle forniture avviene in modo semplice tramite l’app gratuita E.ON Energia, disponibile per iOS e Android, che consente di monitorare consumi, consultare le fatture e accedere a offerte per migliorare l’efficienza energetica. Il passaggio a E.ON è senza costi aggiuntivi e non provoca interruzioni del servizio, mentre il servizio clienti è attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 22.

Con Luce e Gas Insieme, E.ON offre una tariffa stabile, energia sostenibile e strumenti digitali per la gestione quotidiana, unendo risparmio e attenzione all’ambiente.

Vai all’offerta di E.ON

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Fino a 10 dispositivi protetti con NordVPN: l'offerta speciale con sconto 70%

Sab, 08/09/2025 - 08:09

Se stai cercando una VPN affidabile e conveniente, NordVPN ha lanciato in questo periodo un’offerta particolarmente interessante: scegliendo il piano da due anni, il prezzo scende a 3,39 € al mese, con in più 30 giorni di garanzia soddisfatti o rimborsati per i nuovi utenti.

L’abbonamento permette di proteggere fino a 10 dispositivi in contemporanea, utilizzando le applicazioni ufficiali compatibili con tutti i principali sistemi operativi. L’attivazione è semplice e si può fare direttamente dal sito ufficiale.

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Perché puntare su NordVPN

Con NordVPN, tutto il traffico dati viene crittografato, garantendo così una connessione sicura anche quando ci si collega da hotspot Wi-Fi pubblici. La società adotta inoltre una rigorosa politica “no log”, che assicura che nessuna attività online degli utenti venga registrata o conservata.

Il servizio dispone di oltre 7.000 server distribuiti in tutto il mondo, offrendo la possibilità di cambiare virtualmente posizione IP e di accedere a contenuti altrimenti limitati per area geografica. Questa funzione è utile, ad esempio, per aggirare restrizioni e sbloccare librerie streaming internazionali.

Grazie al supporto multi-dispositivo, NordVPN può essere utilizzata contemporaneamente su smartphone, tablet, computer e altri device, sempre senza limiti di velocità o banda.

Chi desidera approfittare della promozione può visitare il sito ufficiale, selezionare il piano biennale e iniziare subito a navigare con maggiore privacy e libertà, pagando 3,39€ al mese e con la tranquillità della garanzia di rimborso entro 30 giorni.

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Un cloud a vita senza abbonamenti: pCloud è in sconto fino al 50%

Ven, 08/08/2025 - 19:43

Chi cerca uno spazio sicuro e illimitato nel tempo per archiviare, condividere e proteggere i propri file, oggi è disponibile una promozione difficile da ignorare. pCloud, scelto da oltre 20 milioni di utenti nel mondo, ha annunciato grandi sconti estivi oltre il 50% sui suoi piani a vita, eliminando per sempre i canoni mensili.

La promozione riguarda tre piani principali. Il più ampio, Pro 5 TB, scende a 499 euro invece di 1095. Il Premium Plus da 2 TB è disponibile a 279 euro anziché 599, mentre il Premium da 500 GB è proposto a 139 euro al posto di 299. Ogni piano include 14 giorni di garanzia soddisfatti o rimborsati e pagamenti criptati con tecnologia 256-bit SSL.

pCloud, approfitta degli sconti al 50%

Ecco cosa offre pCloud a vita

La sicurezza è uno dei punti di forza di pCloud. I dati vengono custoditi in Svizzera, nel rispetto delle leggi più severe in materia di privacy, e protetti da crittografia AES a 256 bit con protocollo TLS/SSL, lo stesso livello adottato in ambito militare. La piattaforma consente di caricare file di qualsiasi dimensione senza limiti di velocità, recuperare versioni precedenti fino a 30 giorni e ripristinare documenti eliminati.

Tra le altre funzionalità, segnaliamo la possibilità di inviare file tramite link protetti da password, lavorare in cartelle condivise, guardare video e ascoltare musica direttamente dal cloud. L’accesso ai file è garantito ovunque e in qualsiasi momento, grazie alla sincronizzazione automatica, mentre la modalità offline permette di consultare e modificare i contenuti anche senza connessione. È inoltre possibile effettuare backup, oltre che dai propri dispositivi, anche da servizi di terze parti in modo semplice e veloce.

Sconti del 50%: approfittane con pCloud

PCloud è ideale per chi lavora con grandi quantità di dati, come fotografi e videomaker, per aziende che necessitano di spazi collaborativi sicuri, per famiglie che vogliono conservare i propri ricordi per sempre o per studenti. Con la nuova offerta, pCloud mette fine alle spese ricorrenti e propone un cloud “per sempre” adatto a ogni esigenza, con la garanzia di una protezione di livello superiore.

Risparmia subito sul tuo nuovo piano pCloud a vita e dì addio ai canoni mensili: un unico pagamento per un archivio digitale sicuro, veloce e sempre a portata di mano. Oggi, per un periodo limitato, puoi approfittare delle promozioni estive, che ti permettono di risparmiare oltre il 50% di sconto su tutti i piani a vita. Attiva ora il tuo nuovo piano pCloud!

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Digital Services Act: lobbying USA per cambiare la legge

Ven, 08/08/2025 - 18:43

Nell’accordo di fine luglio non è incluso nessun riferimento al Digital Services Act (DSA). L’amministrazione Trump ha però un piano alternativo per cercare di limitare l’efficacia della legge. In base ai documenti visti da Reuters, gli Stati Uniti hanno lanciato una campagna di lobbying per chiedere modifiche o addirittura l’abrogazione.

Il DSA è uno strumento di censura

L’avversione dell’amministrazione Trump verso il Digital Services Act è in atto da molti mesi. Forti critiche sono arrivate da Presidente e Vice Presidente, oltre che dai dirigenti delle Big Tech statunitensi. A fine luglio, la Commissione Giustizia della Camera dei Rappresentanti ha pubblicato un report di 145 pagine per descrivere la minaccia per la libertà di parola rappresentata dal DSA.

Nel documento è scritto che la legge europea obbliga le aziende a cambiare le regole sulla moderazione. Il DSA verrebbe inoltre usato per censurare i discorsi politici, principalmente quelli di conservatori (repubblicani). Queste conclusioni sono state ovviamente apprezzate da X. L’azienda di Elon Musk è quella che rischia maggiormente pesanti sanzioni (secondo il Financial Times, l’indagine è stata sospesa per attendere la fine dei negoziati sui dazi).

Marco Rubio (Segretario di Stato) ha chiesto ai diplomatici nelle ambasciate statunitensi in Europa di interagire con i governi europei e le autorità per evidenziare le preoccupazioni in merito al DSA e ai costi finanziari per le aziende statunitensi. Nel documento visto da Reuters è scritto:

I diplomatici dovrebbero concentrare gli sforzi per ottenere il sostegno del governo ospitante e di altre parti interessate per abrogare e/o modificare il DSA o le leggi correlate dell’UE o nazionali che limitano l’espressione online.

Rubio invita i diplomatici statunitensi a sostenere la necessità di restringere la definizione di contenuto illegale, in modo da non limitare la libertà di espressione. Un altro suggerimento è quello di ritirare o modificare il codice di condotta sulla disinformazione, in quanto impone controlli eccessivi sui contenuti.

Viene inoltre consigliato ai diplomatici di chiedere l’eliminazione o la riduzione delle sanzioni per il mancato rispetto delle restrizioni sui contenuti e di non utilizzare i cosiddetti segnalatori attendibili designate dalle autorità nazionali per segnalare i contenuti illegali. Un portavoce della Commissione europea ha dichiarato che le accuse di censura relative al DSA sono completamente infondate.

Addio Microsoft Lens: l'app scanner gratis sparisce per sempre

Ven, 08/08/2025 - 18:30

Microsoft Lens, l’applicazione gratuita per scansionare documenti che ha conquistato milioni di utenti in oltre un decennio di vita, sta per sparire. E no, non è uno scherzo: l’app con valutazioni stellari su tutti gli store verrà ritirata entro fine anno. Il motivo? Ovviamente c’entra Copilot.

Microsoft Lens chiude definitivamente i battenti

Office Lens è nata a marzo 2014 per Windows Phone. Ha vissuto un’intera era della tecnologia: ha visto smartphone trasformarsi, sistemi operativi apparire e scomparire, ed è sopravvissuta persino alla morte del suo sistema operativo originale.

Nel 2015 è sbarcata su Android e iOS, nel 2021 è diventata Microsoft Lens. Ha accumulato ottime recensioni, diventando lo strumento preferito di studenti e professionisti per digitalizzare documenti al volo. Eppure ora che Windows 10 va in pensione dopo 10 anni, Microsoft ha deciso che anche Lens deve seguire la stessa strada. Solo che Windows 10 almeno ha un successore diretto.

Microsoft ha pianificato una morte lenta… Non un colpo secco, ma un progressivo spegnimento che si articolerà in quattro fasi:

A metà settembre 2025 inizierà il processo di pensionamento. Un mese dopo, a ottobre, non sarà più possibile scaricare l’app per chi non l’ha già installata. A novembre, Lens sparirà completamente dagli store di Apple e Google, come se non fosse mai esistita. Il colpo di grazia arriverà a dicembre. Anche chi avrà tenuto l’app installata non potrà più creare nuove scansioni. I documenti già salvati nella cartella MyScans rimarranno accessibili, ma senza alcun supporto futuro.

La domanda sorge spontanea: perché eliminare un’app così apprezzata? La risposta è nascosta in bella vista nel comunicato di Microsoft. L’azienda raccomanda di passare alla funzione Scan integrata nell’app Microsoft 365 Copilot, dove promette di “continuare a investire in nuove funzionalità e miglioramenti”.

È la strategia Microsoft del 2025: tutto confluisce in Copilot. L’intelligenza artificiale non è più un’opzione, è il futuro obbligato. La funzione Scan nell’app Copilot per Android supporta già la scansione di testo per Word, tabelle per Excel e altro ancora. Le nuove scansioni salvate su OneDrive saranno accessibili nella sezione MyCreations dell’app Copilot.

Il passaggio obbligato a Copilot

Microsoft Lens era gratuita, semplice, efficace. Non chiedeva abbonamenti, non spingeva servizi aggiuntivi, faceva semplicemente il suo lavoro. Ma nell’economia digitale moderna, un’app che non genera revenue diretta o non alimenta un ecosistema più grande è destinata a scomparire, indipendentemente da quanto sia amata dagli utenti.

Gli utenti più accorti inizieranno a cercare alternative indipendenti. Altri si rassegneranno a migrare verso Copilot.

Osservatorio comunicazioni: Fastweb+Vodafone sfida TIM

Ven, 08/08/2025 - 17:40

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato l’osservatorio sulle comunicazioni relativo al primo trimestre 2025. Essendo riferiti al periodo gennaio-marzo 2025, i dati tengono conto per la prima volta del nuovo operatore Fastweb+Vodafone. Come previsto, la fusione rappresenta un serio “pericolo” per TIM.

TIM rischia il sorpasso nei prossimi mesi

A fine marzo 2025, il totale delle linee fisse era circa 20,56 milioni, ovvero l’1,3% in più rispetto al trimestre precedente e l’1,6% in più rispetto al marzo 2024. Sono diminuite sia le linee in rame che quelle FTTC (fibra fino all’armadio e rame dall’armadio alle abitazioni). Ciò indica un progressivo abbandono delle vecchie tecnologie.

Le linee FTTC rappresentano ancora la maggioranza (43,8%). La diffusione delle linee FTTH procede ancora lentamente (solo 310.000 in più rispetto a dicembre 2024) e ora sono il 30% del totale. Il principale operatore è TIM con una quota di mercato del 36,6%, ma Fastweb+Vodafone ha ora il 28,7% (superiore alla somma delle quote di Vodafone e Fastweb rilevate a dicembre 2024). WindTre occupa la terza posizione con il 14,2%.

Le linee broadband e ultrabroadband sono circa 19,21 milioni. La maggioranza (17,85 milioni) sfruttano le tecnologie FWA, FTTC e FTTH. In questo caso si notano nettamente le conseguenze della fusione tra Vodafone e Fastweb. TIM conserva la vetta con un martket share del 33,5%, ma ha perso il 3,4% in un anno. Il nuovo operatore Fastweb+Vodafone ha raggiunto una quota del 30,2% (+0,4% in un anno). Il sorpasso potrebbe quindi avvenire nei prossimi mesi.

Sorpasso già avvenuto considerando solo le linee FTTH: 31,3% per Fastweb+Vodafone e 26,7% per TIM. Seguono WindTre (16,5%), Iliad (6,3%), Sky Italia (5,7%) e Enel Fibra (2,6%). Il nuovo operatore è anche leader nel mercato delle linee mobile.

Usare i chatbot AI come motori di ricerca? 4 motivi per non farlo

Ven, 08/08/2025 - 17:30

Immaginiamo di aver prenotato le ferie estive in Egitto, convinti di poter entrare con la carta d’identità come aveva assicurato un chatbot AI. Si arriva all’aeroporto di Milano Malpensa e al check-in, poi la brutta sorpresa: dal 2024 serve obbligatoriamente il passaporto, anche per i resort di Sharm el-Sheikh.

Risultato? vacanza annullata, soldi persi e famiglia delusa. Questo esempio, purtroppo sempre più comune, dimostra come affidarsi ciecamente ai chatbot AI per informazioni cruciali può trasformarsi in un errore fatale…

Perché fidarsi ciecamente dei chatbot AI può costare caro 1. L’illusione della competenza

I chatbot AI hanno un talento particolare: sembrano sempre sapere di cosa parlano, anche quando stanno completamente improvvisando. Non c’è del marcio in Danimarca, eh, è semplicemente il modo in cui sono stati concepiti. Questi sistemi generano testo basandosi su pattern che hanno appreso durante l’addestramento, ma non “verificano” le informazioni come farebbe un motore di ricerca tradizionale.

Quando un modello linguistico non conosce la risposta esatta, non alza bandiera bianca. Al contrario, riempie i vuoti con quello che sembra plausibile, presentandolo con la stessa sicurezza con cui direbbe che il cielo è blu. Questo fenomeno, chiamato “allucinazione“, può avere conseguenze serie quando si tratta di decisioni importanti.

Prendiamo il caso di quel viaggiatore australiano di cui si è parlato tanto sui social. Stava programmando un viaggio in Cile e ha chiesto a ChatGPT se avesse bisogno di un visto. Il bot gli ha risposto con sicurezza di no, dicendo che gli australiani potevano entrare senza visto. Sembrava plausibile, quindi il viaggiatore ha prenotato i biglietti, è atterrato in Cile e gli è stato negato l’ingresso…

La risposta del chatbot sembrava perfettamente sensata e autorevole. Non c’erano segnali che indicassero incertezza o la necessità di una verifica. La pericolosità sta proprio nella naturalezza con cui questi sistemi presentano informazioni errate. Non troveremo mai frasi come potrei sbagliarmi o verifica questa informazione. Il tono è sempre quello di chi sa esattamente di cosa sta parlando, anche quando sta inventando tutto di sana pianta.

2. Il mistero dei dati di addestramento

Nessuno sa con esattezza su quali dati sono stati addestrati i modelli linguistici di grandi dimensioni. È un mix di pagine web, libri, forum online e altre fonti pubbliche, ma la ricetta esatta rimane un segreto industriale. Questo solleva questioni importanti sulla qualità e l’affidabilità delle risposte che otteniamo.

Immaginiamo di chiedere consigli fiscali per il proprio lavoro da freelance. Il chatbot potrebbe fornire una risposta dettagliata e apparentemente professionale, ma su cosa si basa? Potrebbe attingere da normative obsolete, interpretazioni errate pubblicate su qualche blog, o peggio ancora, da commenti casuali lasciati su forum di discussione anni fa.

Il problema dei bias nascosti va oltre le questioni politiche o culturali di cui spesso si parla. Riguarda anche quali voci sono state incluse nel dataset e quali sono state escluse. Se i dati di addestramento provengono principalmente da fonti occidentali, anglofone e di un certo periodo storico, le risposte rifletteranno inevitabilmente questa prospettiva limitata.

Questo squilibrio non è sempre evidente. Un chatbot potrebbe dare consigli perfettamente validi per avviare un’attività negli Stati Uniti, ma completamente fuorvianti se si vive in Italia. La differenza normativa, culturale e contestuale viene appiattita in una risposta che sembra universalmente valida ma non lo è.

3. Lo specchio delle proprie opinioni

C’è un aspetto subdolo nel modo in cui i chatbot interagiscono con noi: tendono a riflettere e confermare quello che già pensiamo. Non è che l’AI abbia opinioni proprie, è programmata per essere “utile”, e spesso essere utili significa assecondare le aspettative dell’utente.

Basta fare un esperimento chiedendo a ChatGPT o qualunque altro chatbot AI, Perché la colazione è il pasto più importante della giornata?. Si otterranno argomenti convincenti su metabolismo, energia e concentrazione. Poi se si chiede “È davvero necessario fare colazione?”, si riceverà una risposta altrettanto convincente sul digiuno intermittente e su come molte persone vivano benissimo saltandola. Lo stesso argomento, risposte opposte, entrambe presentate con la medesima autorevolezza.

Questa tendenza a compiacere l’utente deriva dal modo in cui questi sistemi sono ottimizzati. Gli sviluppatori vogliono che siamo soddisfatti dell’interazione, che torniamo a usare il servizio. Un chatbot che contraddice continuamente o che mette in discussione le nostre idee potrebbe essere più onesto intellettualmente, ma probabilmente meno popolare.

Il risultato è che le proprie convinzioni vengano rafforzate piuttosto che sfidate. Se si parte con un’idea sbagliata, il chatbot potrebbe non solo non correggere, ma addirittura fornire argomenti per sostenere la propria posizione errata. È confortante, ma pericoloso. Come il caso di quel ragazzo autistico che si era convinto di aver fatto una scoperta scientifica importante dopo una chiacchierata con ChatGPT

4. Il mito dell’informazione in tempo reale

Molti credono che i chatbot AI, con la loro capacità di navigare sul web, siano sempre aggiornati. La realtà è molto più complessa. Anche quando possono tecnicamente accedere a Internet, la loro comprensione degli eventi attuali rimane problematica.

Pensiamo a un evento appena concluso, come il lancio di GTP-5. Se interroga un chatbot poche ore dopo, si potrebbe ricevere un miscuglio di speculazioni precedenti, dettagli inventati e forse qualche informazione corretta pescata qua e là. Il sistema potrebbe non riuscire ad accedere alle fonti più aggiornate, affidarsi a risultati nella cache o semplicemente inventare basandosi su pattern di lanci precedenti.

Il problema fondamentale è che l’accesso a Internet non garantisce la capacità di distinguere tra informazioni fresche e affidabili e contenuti obsoleti o semplici speculazioni. Una pagina web pubblicata cinque minuti fa non è necessariamente più accurata di un articolo di sei mesi fa che faceva previsioni.

Inoltre, molte pagine potrebbero non essere ancora indicizzate, alcuni siti potrebbero bloccare l’accesso ai bot, e il sistema potrebbe ricadere sui dati di pre-addestramento invece di effettuare una ricerca genuina. Tutto questo avviene dietro le quinte, mentre si riceve una risposta fluida e apparentemente informata che potrebbe essere completamente sbagliata.

Perché Google è ancora importante

Oramai i chatbot AI occupano un posto in prima fila nella vita quotidiana di tanti, ma non possono sostituire i motori di ricerca per informazioni critiche (almeno per ora). Sono strumenti eccellenti per il brainstorming creativo, per ottenere spiegazioni semplificate di concetti complessi, o per generare bozze di testi. Ma quando si tratta di fatti verificabili, decisioni importanti o informazioni sensibili al tempo, la vecchia ricerca tradizionale con la verifica delle fonti rimane insostituibile.

Vacanze extra UE? Questo servizio ti aiuta a goderti il viaggio senza pensieri

Ven, 08/08/2025 - 17:16

Chi ha in programma un viaggio al di fuori dell’Unione Europea sa bene che il roaming può trasformarsi in una spesa imprevista e anche molto salata. Eppure oggi è possibile navigare, chattare e usare le proprie app preferite senza rischiare costi extra e senza dover cambiare SIM o impazzire con il Wi-Fi dell’hotel. Il servizio in questione sono le eSIM.

In questo senso, una delle proposte migliori è quella di Saily, attualmente in promozione con il 5% di sconto e fino al 5% in crediti extra . Rappresenta una soluzione pratica e vantaggiosa per rimanere sempre connessi, ovunque nel mondo.

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Internet all’estero: una questione di comodità, sicurezza e risparmio

Durante un viaggio fuori dall’UE – che sia in Asia, America Latina o in Africa – avere accesso stabile a Internet è fondamentale, non solo per orientarsi e prenotare mezzi, ma anche per comunicare, lavorare da remoto e ricevere notifiche importanti. I classici piani degli operatori mobili italiani spesso non coprono queste aree, oppure lo fanno con tariffe poco trasparenti e molto costose.

Qui entrano in gioco le eSIM internazionali: soluzioni digitali che permettono di attivare un piano dati in pochi istanti, direttamente dal proprio smartphone compatibile, senza alcuna spedizione fisica. Il servizio di Saily attualmente in offerta si distingue per copertura globale, app semplice da usare e piani flessibili: da pochi GB per brevi soste a pacchetti multi-giornalieri o mensili ideali per viaggi più lunghi.

In più, grazie alla promozione attiva, è possibile risparmiare immediatamente e ricevere crediti bonus da usare per i prossimi viaggi. Una scelta intelligente, sicura e 100% digitale per affrontare ogni vacanza fuori dall’Europa con la certezza di essere sempre online, senza stress. Per approfittare dell’offerta vai sul sito di Saily.

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Una tariffa low cost con 5G incluso? Ecco Kena da 200 GB a 5,99€/mese

Ven, 08/08/2025 - 16:55

Chi è in cerca di un piano telefonico conveniente ma con prestazioni elevate può trovare in Kena un’opzione particolarmente vantaggiosa. L’operatore, che si appoggia alla rete TIM, ha lanciato una proposta pensata per chi vuole tanti Giga, copertura solida e zero sorprese, il tutto a un prezzo contenuto.

Con solo 5,99€ al mese, la promozione include 200 GB in 5G, chiamate illimitate e 200 SMS. Inoltre, scegliendo la ricarica automatica, si ricevono in omaggio i primi due mesi di servizio: un incentivo concreto per iniziare subito a risparmiare. L’attivazione è immediata e avviene online: basta collegarsi al sito di Kena e seguire la procedura guidata.

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Tutte le caratteristiche dell’offerta di Kena

Il traffico dati si appoggia alla rete 5G di TIM, che offre velocità fino a 250 Mbps e copre quasi totalmente il territorio nazionale. Nessun costo nascosto, nessun obbligo contrattuale e nessuna penale in caso di recesso: la libertà è totale. Anche l’identificazione per attivare la SIM è semplice e digitale, tramite SPID oppure video selfie, con consegna a domicilio della scheda.

La gestione del piano è tutta da app, con funzionalità complete: visualizzare i consumi, cambiare offerta, effettuare ricariche anche per altri numeri e gestire fino a sette linee mobili con un unico profilo.

Insomma, con Kena si può accedere al 5G affidabile di TIM con una spesa minima e una gestione smart. La promo è attivabile in pochi clic dal sito ufficiale, ed è una delle più appetibili nel panorama mobile attuale.

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ChatGPT, Claude e Grok: migliaia di chat private ora sono pubbliche

Ven, 08/08/2025 - 16:49

Un ricercatore ha appena rivelato che oltre 130.000 conversazioni con ChatGPT, Claude, Grok e altri chatbot AI sono liberamente consultabili su Internet Archive. La scoperta solleva interrogativi inquietanti. Molti utenti attivano le impostazioni di condivisione pensando di mostrare una chat solo a colleghi o amici, senza rendersi conto che stanno aprendo le porte a un pubblico molto più vasto.

130mila chat private con ChatGPT, Claude e Grok sono finite online

Il problema non è nuovo. Già in precedenza era emerso che Google indicizzava le conversazioni di ChatGPT impostate come condivisibili. Bastava digitare “site:chatgpt.com/share” su Google per accedere alle chat. OpenAI non aveva implementato misure per impedire questa indicizzazione, lasciando gli utenti esposti senza saperlo. Per fortuna ha eliminato questa funzione.

Internet Archive, la biblioteca digitale che preserva la memoria del web, sta inconsapevolmente diventando un deposito di conversazioni personali con l’AI. Domande su problemi di salute, richieste di consigli professionali, bozze di progetti riservati… tutto potenzialmente accessibile.

La questione tocca un nervo scoperto della nostra relazione con l’intelligenza artificiale. Ci rivolgiamo a questi assistenti digitali con una naturalezza che spesso ci fa dimenticare che stiamo interagendo con un sistema connesso alla rete, non con un professionista vincolato al segreto.

Le conversazioni con i chatbot AI non sono davvero private

Le piattaforme AI si trovano di fronte a un bel dilemma. Da un lato vogliono facilitare la condivisione delle conversazioni per favorire collaborazione e apprendimento, dall’altro devono proteggere la privacy degli utenti. Ma la responsabilità non può ricadere solo sulle aziende tech.

Ogni clic su “condividi” dovrebbe essere accompagnato dalla consapevolezza che stiamo potenzialmente rendendo pubblico un dialogo. Non si tratta di demonizzare la condivisione, ma di comprenderne le implicazioni in un ecosistema, dove la permanenza dei dati è la regola, non l’eccezione.

La lezione è chiara. Quando conversiamo con un’AI, non siamo in una stanza privata, ma in uno spazio che può diventare pubblico. Prima di condividere una chat, vale la pena chiedersi: sarei a mio agio se questa conversazione finisse sulla prima pagina di Google?

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